Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > Gay & Bisex > Fantasy 5 - x y z t
Gay & Bisex

Fantasy 5 - x y z t


di jacdap
17.06.2025    |    13    |    1 9.0
"È diventata un viottolo sterrato che si inoltra in un bosco..."

(Se volete leggere un racconto un po' diverso dai soliti, proseguite, se no passate oltre perché forse è più eccitante la lista della spesa...)

Vediamo cosa posso fare per cercare d'addormentarmi... contare le pecore non è servito... devo stancare la mente... ma di recitare mentalmente le poesie che avevo imparato a scuola non ne ho voglia, e neppure di pensare a cantare brani... ora mi vengono in mente immagini dell'inferno dantesco: un imbuto conico rovesciato... E se il mondo fosse davvero così? Un insieme di tanti balconi che si affacciano irregolarmente su altri balconi spalancati nel vuoto che poi vuoto non è, ma a sua volta composto da altri balconi che si aprono su un apparente altro vuoto in realtà composto da linee spezzate ed oblique, case su diversi livelli per cui il tetto di una è il pianterreno di un'altra e di qua e di là ci sono altre case simili, ma anche no.
Allora per descrivere la forma del mondo devo fissare la posizione in cui sono, o meglio la posizione di questo me stesso che abita all'interno di me. E ovviamente mi trovo all'incrocio di tre dimensioni infinite infilzato da una che mi entra nel petto e vien fuori dalla schiena, da un'altra che mi trapassa da una spalla all'altra, e da una terza che mi perfora la testa e mi esce dai piedi... che poi l'ho sempre saputa questa cosa delle tre dimensioni anche se mi piace pensare che, a starci in mezzo, siano poi sei: avanti e indietro, sopra e sotto, destra e sinistra.
Devo concentrarmi su questa idea perché sento che il sonno sta arrivando proprio adesso che quel rompiscatole del mio vicino si mette col macchinino a segare il suo prato che è, sfortunatamente per me, anche sotto la finestra della mia camera da letto. Come se già non bastasse quel suo moccioso che urla e tira calci al pallone proprio quando io mi voglio fare quel quarto d'ora di pennica post-prandium.
Allora, ricapitolando... la dimensione dell'avanti a me non sussiste perché lì sotto c'è subito il vuoto, pertanto la dimensione in avanti e quella sotto di me praticamente coincidono. La dimensione dell'indietro fa poca strada perché subito incontra un muro che io mentalmente cerco di superare per cui viene a coincidere colla dimensione del di sopra. Quelle laterali invece continuano ma anche loro incontrano un orizzonte che si confonde col cielo e allora rientriamo nella dimensione del sopra...
E comunque adesso mi alzo e apro la finestra, se non altro per far capire, con l'aria assonnata, ad Enrico che ha rotto il cazzo. È un paparino giovane con una bella facciotta barbuta, ma col fisico piuttosto scarso, un culotto smollacciato e i fianchi cicciotti. Invece Franco, il fisioterapista che sta sopra di lui e che si allena quotidianamente in garage, è bello come il sole ed ha il classico fisico di uno sportivo ventiquattrenne che si tiene in forma.
Ma sto divagando. Apro la finestra facendo sbattere le ante contro il muro per rafforzare il mio disappunto, ma il macchinino è fermo vicino al cancelletto ed Enrico col fanciullo rompiballe a cavalcioni del collo sta uscendo. Ma c'è qualcosa di strano perché non c'è più la strada. E che è sta cosa? Scendo la scala in slip, apro il tiro del mio cancelletto ed esco in strada così come sono. Si fa per dire strada. È diventata un viottolo sterrato che si inoltra in un bosco. Ma che è 'sta faccenda? Vedo Enrico e il moccioso lontano verso il basso e corro per raggiungerli, ma li perdo e allora giròvago in questo dedalo di sentieri in discesa appena abbozzati tra gli arbusti finché mi imbatto in una pompa in atto.
Avete capito bene. Non una pompa meccanica, diciamo aspirante... oddio... forse aspirante sì ma non tanto meccanica. Un signor pompino insomma praticato da un signore anziano accucciato a un bel fico giovane e abbronzato.
Chiedo scusa e cambio direzione sebbene il pompato mi dica di restare se mi va. Dietro un cespuglio di rovi c'è uno a 90 gradi che succhia un pelato mentre un baffo lo sta trombando. Due spettatori si segano a pochi centimetri dalla sua faccia. Mi avvicino anch'io ed ho già il cazzo duro. Mi viene la voglia di toccare il cazzo di quello che sta inculando, giusto per sapere se ha il preservativo (ho ancora queste "fantasie" strane...) Lo faccio. Non ce l'ha e non riesco a non pensare alle malattie (idem come sopra...). Arrivano altri due: uno si accuccia a succhiare il cazzo, peraltro moscio, dell'inculato mentre l'altro mi abbassa gli slip. Lo blocco e me ne vado.

Gironzolo in su e in giù, di qua e di là appunto secondo le tre coordinate x, y e z e sempre vedo scenette più o meno arrapanti. Non mi curo di loro ma guardo e passo. Poi lo vedo: Enrico. E' seduto a terra che mi fissa con un sorriso da prostituta e si fa saltellare il bambino sul cazzo piantato fino in fondo nel suo culetto. Mi avvicino e dico:
- Ma fai schifo, fai! - ed intanto che lo dico vedo che il bambino è un adolescente biondo che somiglia molto a me in una mia foto da ragazzino.
Ma che caspita significa questo? È chiaro che sono in un sogno, ma perché io? E meno male che Enrico non è mio padre verso il quale peraltro non ho mai avuto alcun interesse incestuoso per assoluta assenza di attrazione fisica ed affettiva.
Il ragazzino si sta segando e sborra abbondantemente sul padre dopo di che si solleva dal di lui randello col rumore di una bottiglia che si stappa. Ora è un bellissimo ventenne snello coi capelli castano chiari, mossi e lunghetti, un cazzo lungo e sottile e due belle chiappe a mandolino. Se ne va mentre io mi siedo di fianco ad Enrico.
Ora capisco che la t, la quarta coordinata, è il tempo. Guardo accigliato Enrico e intanto penso che nudo e da seduto tutto sommato non è male: ha due belle braccia e un torace peloso al punto giusto. Lo apostrofo bruscamente:
- Maiale, da quanto tempo ti inculi tuo figlio?
- Da quando aveva 11 anni...
- Ma fai davvero schifo... l'avrai rotto...
- No no, e comunque ha fatto tutto da solo...
- Cioè?
Enrico sospira e mi guarda con malizia.
- Credo che ci sia più morbosità che raccapriccio da parte tua...
- Non sono moralista e neppure contro l'incesto purché fra adulti... e poi eri il ritratto del papino perfetto che si carica il figlioletto sul collo e porta via la spazzatura mentre la mogliettina guarda sorridente...
- La porca se ne è andata con dei giostrai rom e da allora mio figlio è venuto sempre a letto con me e mi ha cominciato a toccare l'uccello e poi a segarmelo. Sapeva già tutto...
- Già, sta a vedere che ti ha molestato lui...
- Se ho una colpa è quella di non essermi sottratto, ma davvero sapeva tutto e sapeva anche dove voleva arrivare. Aveva 8 anni quando ha iniziato a farmi i pompini...
- Basta, non voglio sapere altro... lui non poteva capire e tu dovevi impedirglielo.
- Capiva benissimo e mi voleva. Io mi sono solo adattato. Certo che mi stava bene, ma non ne ho approfittato e il quando e il come lo ha sempre deciso lui. Se non ho detto a lui che erano cose da non farsi, neppure ho mai detto che non avrebbe dovuto parlarne mai con gli estranei. Anche questo sapeva già...
- Basta, via, all'età di adesso ci può stare ma non prima...
- Uh Jacopo... avresti cambiato pensiero se fossi stato al posto mio...
Mi alzo e mi incammino mentre Enrico dice:
- Se vai a cercare Franco, cerca un assembramento numeroso e vedrai che in mezzo c'è lui...

Non mi volto e continuo il mio gironzolare in mutande. Cerco di concentrarmi sul luogo in cui mi trovo: un mondo dove tutto si vede e non si vede allo stesso tempo in quanto tutto spunta e nasconde e sporge e scherma; il mio sguardo è frantumato tra piani e distanze diverse nelle quali i rumori si rompono salendo per le anfrattuosità del terreno e, girando attorno a spigoli e ostacoli, si smorzano e gli uuh, gli aaah, gli ohi si propagano senza far capire distintamente provenienza e distanze. Lo spazio è formato da punti visibili e punti sonori che si mescolano senza coincidere. Poi, oltre alle tre coordinate cartesiane c'è questa quarta variabile, il tempo, che va e viene secondo una logica oscura, forse una proiezione mentale. Già... se poi qui c'è anche il fisioterapista allora questo sogno è davvero una proiezione mentale... e, visto che non si tratta di un incubo, cerco Franco e vediamo se, almeno nel sogno, riesco a farci qualcosa.
E di nuovo il mondo mi pare un anfiteatro in cui il sole cerca spazi mobili tra le frasche, e sulla terra scaldata il mondo si allunga e contorce come una lucertola che vuole offrire al sole il massimo della sua superficie corporea. Nel contempo al fondo dei torrentucoli irti di canne dal frusciare cartaceo, felci e muschi cercano fresco, ombra e umidità, un mondo "rovescio" del precedente.
E allora il mondo della lucertola immobile sulla pendenza scoscesa presuppone un resto del mondo, un altrove o forse più altrove convergenti.
E giusto mentre i miei pensieri si stanno facendo più profondi, giungo ad una radura con un grande cedro isolato e tanta gente sotto di esso. Appoggiato al tronco Franco, completamente nudo, espone lubricamente il suo corpo alle mani e alle lingue di almeno dieci persone. Devo avvicinarmi se voglio vederlo da vicino e toccarlo, ma sono in mutande e non mi va di avere mani che mi ci si infilano dentro. Franco è completamente depilato ed è bellissimo anche se io preferisco il pelo almeno in zona pubica. Mi lancia uno sguardo lascivo mentre con le braccia sollevate ad afferrare il tronco, si fa leccare ascelle, petto, uccello ed anche culo. Chi gli morde i capezzoli, chi cerca di baciarlo, chi gli sfrega l'uccello sui fianchi e sul torace..., chi da sotto gli morde le chiappe rese ancora più muscolose dalla posizione sostenuta assunta; lui si muove sinuosamente ed è molto, molto sexy; ha un cazzo fantastico, svettante con leggera curvatura verso il basso e una doppia vena che lo percorre sul bordo superiore, non un filo di grasso, pelle tesa su una muscolatura ovunque perfettamente definita. Mi avvicino quanto basta perché una mano riesca ad accarezzargli un pettorale mentre l'altra deve litigare con un paio di bocche per toccargli l'uccello. Subito mi trovo le mutande abbassate e una mano che mi afferra il cazzo; mi stacco e mi allontano un po'. Arriva altra gente che palpano cazzi e culi di chi attorno a Franco stava già godendo dell'energia che sprigionava la sua pelle. Poco dopo, mentre si creano crocchi secondari di due o tre che si pompano e si inculano, Franco solleva indietro le braccia ad abbracciare il tronco dell'albero mentre solleva il bacino sotto il quale lo stavano leccando in due. Un quarantenne barbuto e ben stazzato gli prende i piedi, se li appoggia sulle spalle e, allontanando per un attimo gli astanti, gli piazza la verga in culo. Franco chiude gli occhi e si morde il labbro inferiore mentre il suo uccello curvo ha un guizzo verso l'alto e inizia a perdere liquido trasparente. Il manzo dietro suda e dà colpi potenti mentre due che vogliono succhiare il precum di Franco si danno una zuccata reciproca. Gli altri che erano verso la sua testa, sospendono le operazioni di mani e lingua, si dispongono dietro le spalle e sorreggono Franco sotto le ascelle permettendogli di staccare le braccia dall'albero e rimanere sospeso su tutti questi cazzi duri pronti a sostituire quello che, in un affondo prolungato, gli sta inondando di sborra il retto. In un tacito accordo fra i presenti, quando il quarantenne barbuto esce dal culo di franco ed accenna a scaricare le di lui gambe dalle sue spalle, subito uno gli si affianca caricandosele sulle proprie e infilandogli l'uccello nel buco aperto e sgocciolante mentre, nel frattempo, c'è un riposizionamento degli addetti alle altre posizioni e qualcuno alto e magro riesce a infilarsi in bocca l'uccello ondeggiante di Franco.
Sono eccitato, certamente... ma provo anche un senso di nausea. Mi fa star male l'idea di quel corpo stupendo così mercificato e quasi vilipeso da mani untuose e bocche sbavanti, nonché da cazzi famelici sgocciolanti ai quali non sarebbe parso vero di farsi, da soli e non in gruppo, una simile meraviglia; il "mio" Franco... un boccone prelibato dozzinalmente sprecato...
Sto quasi male e mi assale il rimpianto per l'occasione persa anche se in realtà vedo un altro me stesso che bacia famelicamente un Franco ormai in piena ninfomania. E guardo quest'altro me stesso pateticamente in slip e malinconicamente deluso da un mancato rapporto fisico. È lo stesso me stesso che ammira la bellezza di una radura fiorita al sole; è sempre quel me stesso che, se ci pensa su, ha ben presente che è il torrente scosceso ed ombroso poco distante che permette questo florilegio. Ed è per godere meglio la vista, assembramento umano compreso, della solarità che quel me stesso si ritira in questa ombra. Ma siamo certi che il mio ritirarsi sia un passo indietro e non in avanti?

È inutile che io cerchi di ricordare quando sono entrato nell'ombra perché nell'ombra c'ero fin dall'inizio ed è inutile cercare nell'ombra uno sbocco all'ombra. Ciò che è assolato ne è solo il rovescio e se tenta di moltiplicare se stesso, moltiplica solo il rovescio del proprio rovescio.
Dunque è dal fondo dell'ombra che scrivo di solatìo, un luogo geometrico e temporale dell'io, di un me stesso di cui il me stesso ha bisogno per sapersi me stesso, l'io che serve al mondo per avere coscienza dell'esistenza del mondo, un mezzo di cui il mondo dispone per sapere se c'è.

( P.S.  -  Sì lo so che state pensando che sia pazzo... e in effetti... tuttavia "semel in anno licet insanire"... )
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
9.0
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per Fantasy 5 - x y z t:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni