Gay & Bisex
Inseminazione di gruppo


28.12.2019 |
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"Mi fece divaricare le gambe e legò anche quelle poi con una corda tirò affinchè rimanessero sollevate..."
Ormai con mio padre c'era una certa confidenza ed un giorno gli espressi una mia fantasia: farlo con molti uomini ed essere inseminato da tutti. Lui commentò dicendo che non credeva di avere un figlio così troia ed il discorso finì così. Il giorno del mio compleanno mi disse che aveva una sorpresa per me. Mi bendò e mi fece salire in auto. Guidò per una mezz'oretta e giungemmo a destinazione. Mi fece scendere sempre bendato, entrammo in un edificio, sentivo musica di sottofondo. Iniziò a spogliarmi poi mi fece distendere su una panca. Mi prese le mani le tirò in alto e me le legò. Mi fece divaricare le gambe e legò anche quelle poi con una corda tirò affinchè rimanessero sollevate. Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò "buon compleanno".Mi tolse la benda e la scena che vidi appena ebbi la visuale libera andava oltre ogni mia immaginazione. Una trentina di uomini di età compresa tra i 30 e 50 anni erano nudi in fila per me, tutti a cazzo già dritto che aspettavano il loro turno. Papà aveva selezionato 30 stalloni per farmi il regalo più grande . Mi lubrificò bene il culetto con le dita, ed invitò il primo maschio ad avvicinarsi , gli prese il cazzo e lo aiutò ad infilarlo. Iniziò ad entrare dentro di me e ci volle davvero poco per ricevere la prima sborrata dentro di me. Fu la volta del secondo un ragazzo trentenne ben messo che alla vista del mio culetto grondande di sborra non esitò ad impalarmi per darmi la sua razione. Continuarono cosi, il terzo, poi il quarto, poi il quinto ed il mio culo era sempre piu aperto e pieno di latte. Sentivo le grida che incitavano i maschi ad inseminarmi: "dai riempigli il culo, sborragli dentro, ingravidalo" ed ecco che arrivava una nuova sborrata. Ero in estasi, papà mi teneva la testa e mi guardava, io non capivo più nulla erano troppi... giunto al 12 stallone ero come sfinito, quasi svenuto, il mio culo ormai completamente slabbrato con i muscoli completamente rilassati lasciava sbrodare sul pavimento le sborrate dei maschi. Arrivò il 18esimo, gli uomini si erano disposti affinche mano a mano che si andava avanti i cazzi crescevamo in dimensioni e misura. Il 20esimo uomo aveva già un cazzo di 22cm e ne mancavano ancora dieci. Anche lui mi diede colpi decisi fino a venire e rimanendo dentro di me per non far colare la sborra. Gli ultimi 5 uomini che rimanevano erano 5 ragazzi di colore superdotati con cazzi che andavano dsi 25 ai 28 cm. Papà li aveva pagati cari per averli ma ne valse la pena. Nonostante le dimensioni, il mio culo ormai aperto da 25 tori accoglieva con facilità quei grossi calibri. Io cosi legato non potevo far altro che gridare dal dolore e dal piacere, i miei spasmi fecero presto venire quei maschi neri che mi sborrarono dentro anche più volte. Rimasi solo con papà che asciugandomi la fronte dal sudore mi disse: "ti è piaciuto il mio regalo tesoro di papà?" Annuii con la testa anche se confuso e disorietato. Papà si spogliò, avvicino il suo cazzo al mio buco e spinse. La sborra dei maschi colò a fiumi, disse: " è come un burro!" Iniziò a scoparmi, sulla panca c era un lago di sperma, sentivo il suo respiro affannoso, i soui colpi decisi, le sue grida di piacere. Il mio più grande desiderio si era avverato grazie a mio padre. Un compleanno che ricorderò per sempre!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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