trans
Il ladro rumeno


31.01.2025 |
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"Mi prese la testa con decisione e la avvicinò all'arnese chiedendomi di succhiarlo..."
Dopo una lunga giornata passata a svolgere le solite noiose faccende domestiche decisi, prima di dedicarmi alla preparazione della cena, di andare a riposarmi un po a letto. Mentre dormivo, un ladro rumeno, con l'intenzione di svaligiare l'appartamento, entrò furtivamente in casa, iniziando a rovistare tra i cassetti e a perlustrare le varie stanze finchè, di soppiatto, non entrò in camera da letto e, con sorpresa, mi trovo distesa a dormire.La scena che gli si presentò di fronte fu quella di un corpo femminile disteso a letto con leggins e T- shirt ed un perizoma che spuntava, maliziosamente ed inavvertitamente, dai leggins aderenti che mettevano in risalto il fondoschiena.
Quella visione gli fece, immediatamente, dimenticare il vero scopo per cui si era introdotto nell'appartamento. Ora, l'obiettivo era violare il buco che quelle chiappe sode nascondevano come un gioiello prezioso. Senza neppure pensarci iniziò a palpare quel culo, dapprima delicatamente e poi, accecato dalla voglia, sempre più decisamente fino a schiaffeggiarlo. Subito, così insonnolita, non mi resi conto di quello che stava succedendo e all'inizio pensai che era mio marito che era tornato a casa da lavoro. Poi, quando mi sentii schiaffeggiare le natiche capii subito che non poteva essere lui e mi voltai di scatto spaventata. Mi ritrovai davanti un uomo moro, con la barba, scuro di carnagione con una mazza che sporgeva dai pantaloni. Subito mi tappò la bocca, ordinandomi di non fare rumore e dicendomi che, se avrei assecondato le sue richieste, non mi sarebbe successo nulla. La paura che potesse farmi del male mi portò ad annuire e, subito, avendo capito la mia sottomissione al suo volere, si slacciò i pantaloni e si tirò fuori il cazzo turgido e duro. Mi prese la testa con decisione e la avvicinò all'arnese chiedendomi di succhiarlo. Iniziai a pompare quel cazzone con le sue mani che spingevano la mia testa sempre più in fondo per farmi ingoiare l'intera asta che mi arrivava fino in gola quasi a soffocarmi. Lo imploravo di fare piano ma lui non sentiva ragioni e continuava a sbattermi quel cazzo in faccia chiedendomi ripetutamente di sbocchinarlo. Ammetto che quella verga mi piaceva e, senza farmi accorgere, la leccavo avidamente, dalla cappella alle palle, percorrendo l'intera asta. Ormai quel toro era accecato dalla voglia, la mia bocca non gli bastava più e mi ordinò di girarmi. Con uno strattone mi spinse verso di lui, mi mise a pecora e mi abbassò i leggins. Lo implorai di non farlo visto che ero vergine di culo , ma lui non volle sentire ragioni e, con un unico colpo deciso e ben assestato, me lo piantò dentro facendomi gridare. Mi tappò la bocca ed iniziò a stantuffarmi al punto che, presto, il dolore lasciò spazio ad un piacere intenso mai provato prima. Quel maschio era stato il primo ad incularmi, gli confidai che non avevo dato il culo neppure a mio marito, che lui era il primo ad entrare nel mio buco e che la cosa mi piaceva. Ormai ero io a muovermi per sentire il suo cazzone fino allo stomaco, per assaporare tutte le sfumature di quel nuovo piacere. I miei movimenti ingoiavano la sua mazza meglio della mia bocca e la frequenza, sempre più coincitata, lo avrebbe portato presto al piacere. Mi ordinò di fermarmi e di inginocchiarmi a terra e, dopo quanche secondo, il mio viso venne inondato da una copiosa sborrata. Il suo seme colava sulla mia faccia e sul mio petto, io rimasi a terra esausta e scioccata da quanto era successo. Lui si rivesti frettolosamente con la promessa che sarebbe tornato a finire ciò che aveva iniziato. "Intendeva il furto o una nuova monta?"🫨 Dopo pochi istanti sentii rientrare mio marito e mi misi, di corsa, in doccia per lavarmi. Avevo il culetto rotto e dilatato e la cosa mi piaceva... mai avrei immaginato che a farlo sarebbe stato un ladro rumeno...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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