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Gay & Bisex

L'ORSONE CHE NON MORDE (la vigilia di Natale)


di kynkiass
30.10.2020    |    457    |    3 9.5
"Fu lui a farmi la prima domanda..."
Il vento era come una lama che ti tagliava il viso, mentre camminavo lungo le strade deserte di quella zona della prima periferia della città.
Del resto non mi sarei aspettato altro visto che oltre al freddo glaciale bisognava considerare il fatto che era anche la notte della vigilia di Natale e mi trovavo in una città che a me era anche piuttosto sconosciuta.

Il mio albergo era locato in una zona molto (troppo) tranquilla della città, si notava che nel quartiere vi erano per lo più uffici e banche, e che dopo una certa ora quella zona diveniva assai deserta.
Dopo aver cenato in albergo mi decisi di uscire a fare qualche passo e sperando di trovare almeno un posto dove bere qualcosa .
Credo di aver fatto qualcosa come 300 metri e mi ero già convinto di fare retromarcia e tornarmene in camera d'albergo, quando in lontananza intravedevo una tenue luce che provveniva da quello che sembrava un piccolo bar di quartiere .

Appena mi avvicinai mi accorsi che era quello che una volta potevamo definire una osteria, il locale dentro era poco illuminato e potevo distinguere una sagoma del barista che era chino sul banco del bar e che leggeva forse il giornale, si vedevano le spalle che erano come quelle di un uomo che in tutta la sua vita ha sempre lavorato molto con il proprio fisico , infatti era enorme anche solo nel vederlo curvo sul bancone del bar, non osavo immaginare quanto grosso doveva essere in posizione eretta!

Mi domandai fra me e me...ma chi cazzo me lo fa fare a entrare li dentro, ma mentre lo pensavo la mia mano si protese ed apri quella porta del bar, venni inondato da un tiepore molto consolante, visto le temperature rigide che vi erano all'esterno.

Appena entrato dissi a piena voce buonasera, e se potevo ancora bere qualcosa o se stavano per chiudere, il barista sollevo il capo dalla sua attenta lettura e mi disse con un tono di voce molto calda e accogliente che potevo andare tranquillo che fino alle 11:30 potevo bere tutto ciò che volevo.

Mi guardai intorno e vidi che alla parte opposta del bar vi erano altri due signori seduti ad un tavolino che giocavano a carte, e quindi io mi sedetti al bancone del bar, ordinai il mio drink e prontamente il mio negroni cocktail era pronto, feci i complimenti al barista che mi sorprese notevolmente per quanto buono era al sapore.
Fu solo a quel punto che i nostri sguardi si incrociarono potei vederlo bene in volto, era un signore nei suoi 58/59 anni vestito con una camicia nera aperta nei primi tre bottoni, un viso di una persona che ha lavorato all'aria aperta, mani grandi anzi grandissime , e molto callose.

Fu lui a farmi la prima domanda.
-mi scusi se mi permetto ma cosa ci fa qui, in questa parte della città la vigilia di Natale ?
-ebbene non ha tutti i torti ad esserne sorpreso ma qualcuno deve fare il mio lavoro, e io mi occupo di telecomunicazioni aziendali , devo convertire una azienda in un nuovo sistema telematico prima della fine dell'ano, e se Dio vuole torno a casa per l'ultimo dell'anno.

-CASPITA ! Stare lontano dalla famiglia durante le feste non è cosa facile.
-NO, NO ! Vede io vivo da solo e non ho lasciato nessun affetto a casa, ed è per questo che il mio capo mi chiede sempre se voglio rendermi candidato per questi tipi di lavori.

A quel punto visto che lui mi fece tutte quelle domande, allora mi permisi di dirgli :
-beh! Potrei dire la stessa cosa a lei, è la vigilia, e lei lavora, non starebbe meglio a casa con sua moglie ?
-ma in effetti anche per me vale la regola che forse è meglio che lavori qui nel bar piuttosto che starmene solo soletto a casa, vede sono di origini meridionali e mia moglie è tornata dai suoi per Natale...ma forse lo ha fatto perché gli andava bene cosi, se mi capisce....sa come sono le donne, a volte sono confuse e non sempre le cose poi funzionano per il meglio, si insomma, siamo in crisi patocca !

-AH ! Mi dispiace sentirglielo dire.
-Forse è meglio cosi, mi ero rotto anche io della situazione pesante a casa.
-Ecco, si faccia coraggio e SEMPRE AVANTI !
E sfoggiai il mio migliore sorriso.

Lui di tutta risposta mise entrambe le mani dietro al suo capo, come per stirarsi un poco, e nel farlo la camicia si sollevo e intravidi una traccia di pelo nero e grigio che dall'ombelico andava dritto verso il pube !
Cercai di non farmi notare , e per non essere troppo ovvio guardai i due giocatori di carte che da li a poco si alzarono e dissero a Luigi (il barista) HEI LUGI qui si mette male, guarda come viene giù ! Mi voltai e vidi fiocchi di neve grossi e pesanti che scendevano giù.
CAZZO esclamo Luigi , spero di essermi ricordato le catene in auto altrimenti sono fottuto !
Bhe dai ! Male che vada dormo in retrobottega, io gli chiesi dove abitava, e lui mi rispose che era di un paesino in provincia.

Cominciammo a parlare di politica e poi di vita in generale, i sentimenti si erano aperti gli raccontai che da poco era finita una storia importante nella mia vita , e che da due anni abitavo nuovamente da solo, e che tutto sommato non mi trovavo affatto male.
Ahh ! Anche tu single abbandonato, ecco perché capisci bene la mia situazione.
Altro che, il primo anno non è stato facile ma poi tutto passa e il tempo è un grande guaritore!
Ma lei abita ancora nella tua stessa città ?
Lui ! Intendi dire lui il mio ex ?
AHHH scusami non avevo capito che era un lui....comunque non cambia nulla i fattori sono diversi, ma il risultato è sempre il medesimo !
ALTRO CHE mio caro Luigi ! È proprio vero ciò che affermi !

Gli presi la mano e gli dissi avvicinandomi...vedrai, andrà tutto bene ! Troverai la persona giusta che saprà apprezzare tutto il bello che tu hai ! E credimi tu sei proprio un gran bell'uomo !
Ma chi lo vuole uno come me, 59 anni, pelato, in sovrappeso , e segnato da anni passati in mare come marinaio, e con una vita umile come la mia !?!?!
MA SCHERZI ?!?! Io avrei almeno tre o quattro persone che ci metterebbero la firma ad avere un ormone come te nelle proprie vite !!!!
Allora presentamele ! E scoppiammo in una fragorosa risata !
Ho paura che a te non piacerebbero perché sono tutti come me !
E tu che ne sai...magari potrei anche provare, a quel punto lo guardai dritto negli occhi e io mi trovavo praticamente adagiato sul bancone del bar e lui si era proteso verso di me, fino ad avere il suo viso a pochi centimetri dal mio, io gli appoggiai il palmo della mia mano sul suo viso scuro e segnato dal tempo ma in un modo assolutamente meraviglioso, e gli sussurrai Luigi è meglio che me ne vado in albergo prima che dica o faccia qualcosa di cui poi mi potrei pentire! Allora a quel punto senza dire una parola lui si avvicino a me e senza preavviso mi bacio delicatamente sulle labbra, e poi disse: allora lo faccio io per prima , cosi poi non devi pentirtene !

Mentre mi teneva il palmo della mano mi disse: deciditi o ti fermi tu qui nel retrobottega oppure vengo in camera con te in albergo.

Lui usci da dietro il banco del bar, chiuse la porta e la saracinesca del bar, poi mi prese per mano e mi guido nel retrobottega dove vi era un letto da una piazza e mezza circondata da scaffali del magazzino .

Mi prese fra le sue braccia e mi strinse forte a se, io con il mio metro e settanta rispetto a quell'ormone di un metro e novanta, praticamente scomparivo fra quel possente corpo che mi stringeva come se fossi in un guscio protetto .
Mi sussurro : ora siamo solo io e te in questa lunga notte di vigiliate il nostro dono sarà l'amore ritrovato per tutti e due !

Mi comincio a spogliare, e fu quasi come se lo facesse con una delicatezza assoluta, mi accarezzava il petto, e poi la schiena, poi alternava momenti dove mi prendeva il viso fra le sue enormi mani per poi mi baciarmi dolcemente, e per poi cominciare ad invadermi la bocca con la sua lingua che sembrava enorme nella mia bocca, era un vero è proprio muscolo ben allenato, che esplorava tutta la mia bocca.
Io ero in uno stato di calma ed eccitazione allo stesso tempo, riapri gli occhi per poi notare che si era già tolto la camicia e li d'avanti a me vidi questo petto villoso e predominante, due capezzoli turgidi e scuri in mezzo ad un folto pelo metà grigio e metà bianco.
Sfilo i jeans per rivelare due gambe grosse come due tronchi d'albero anche esse ricoperte di pelo, prese una mia mano e se la mise direttamente dentro agli slip, fu li che capii che non avevo salvezza, e che tutto MA PROPRIO TUTTO era ben proporzionato!

-Non ti preoccupare tesoro con te farò piano !
-Luigi sei la cosa più bella che mi sia capitata negli ultimi anni !
-SHHHH non dire nulla e vieni sopra di me .

Lui si sdraio sul letto e io mi sdraiai sopra lui mi abbraccio forte a se, e mi spinse giù e fu li che cominciai a capire che era tutto vero, afferrai il cazzo con entrambe le mie mani perché una sola non poteva tenere su quel ENORME cazzone ricoperto da nodose vene pulsanti.
Leccavo quell'asta partendo dalla sua base fino a poi cecare di ingoiarne la cappella, lui ansimava e grugniva, mi disse più volte di andarci piano altrimenti avrebbe schizzato subito!
Io cominciai a lavorargli i coglioni che potevo leccare solo una alla volta visto le sue enormi dimensioni! Quando poi ripresi a sbocchinarlo lui senza preavviso mi schizzo in gola un getto talmente potente che mi dovetti allontanare, poi il secondo e il terzo finirono sul mio viso ma i rimanenti 5 schizzi me li presi tutti direttamente in gola !

Quella notte Luigi mi lavoro per bene! Mi svegliai al mattino con Luigi che mi teneva stretto a sea modi cucchiaio, e fu li che mi fece suo, lo sorpresi perché riuscivo ad accoglierlo dentro al mio buchetto senza problemi, dopo tutti gli anni di lavoro con il mio fidato dildo gigante mi sono serviti !

Da quel giorno io e Luigi ci siamo visti per tutto il tempo che ho lavorato in città, dopo qualche mese mi venne data la possibilità di chiedere di avvicinarmi a Luigi, ora sono oltre tre anni che io e lui abitiamo insieme.
Non tutti gli ormoni mordono...alcuni sanno anche amare !
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