Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > Gay & Bisex > Quel contadino burbero
Gay & Bisex

Quel contadino burbero


di kynkiass
01.11.2020    |    2.977    |    2 9.4
"Rimasi stupefatto della bellezza del ufficio, molto curato in tutti i più piccoli dettagli, mi complimentai con Lindo e lui prontamente mi disse che il capo..."
Guidavo oramai da più di tre ore, direzione Piemonte fra le colline del monferrato.

La nebbia mi diede il primo benvenuto, infatti la campagna piemontese è sempre invasa da questa nebbia che a secondo delle ore del giorno , e delle stagioni, è più o meno presente e più o meno fitta.

Lasciai la strada asfaltata per poi ritrovarmi in un lungo tratto di strada battuta di campagna, cercai il famoso svicolo di cui il mio capo mi parlava, ed infatti da li a poco trovai i segnali della famosa Cascina.

Il mio mestiere di agronomo mi ha portato in tutte le parti più nascoste del nostro bel paese, e non mi lamento del mio lavoro, anzi mi piace perché trovo luoghi e culture sempre diverse.

Mi fermai un secondo per fare una telefonata al cliente per dirgli che ero in zona.

-Pronto? Salve sono Mauro, sono l'agronomo che aspettavate per l'ispezione del raccolto.

Dall'altra parte della cornetta senti una voce che poteva appartenere ad una persona poco vivace di spirito, anzi quasi timida.

-Si....salve a lei, sono Lindo il responsabile dell'azienda agricola, continui per un chilometro sulla strada al capitello bianco faccia una svolta a sinistra poco dopo vedrà il cancello di entrata della cascina, l'aspetto di fronte alla villa del capo.

Appena mi diressi verso il cancello non potevo che immaginarmi a chi appartenesse una voce cosi amorfa e distaccata, mi augurai che i miei due giorni in piemonte non fossero rovinati da questo personaggio !

Poco dopo aver varcato il cancello vidi la sagoma di una villa che sicuramente risaliva al 1700 , un aspetto nobile, che dava il senso di una lunga storia alle spalle.

Appena scesi dall'auto vi arrivare dal mezzo di una nebbia ancora relativamente fitta, la sagoma di un uomo molto alto e dalla prestanza massiccia e imponente .

-Salve, benvenuto in azienda, sono Lindo il responsabile di produzione, venga mi segua pure da questa parte, la porto in ufficio .

io seguivo questa persona ma fra me e me già avevo capito che sarebbero stati due brutti giorni di lavoro, non mi dava una gran fiducia, anzi già pensavo che era uno di quegli uomini maturi che quando mi vedevano giovane e mingherlino mi giudicavano come incapace e poco esperto.

Apri l'ingresso di un portoncino che era inserito nella zona della baronessa della villastessa.
Rimasi stupefatto della bellezza del ufficio, molto curato in tutti i più piccoli dettagli, mi complimentai con Lindo e lui prontamente mi disse che il capo ci teneva molto all'aspetto complessivo dell'azienda agricola.

Finalmente ci sedemmo in ufficio e finalmente potei vedere il viso di Lindo, apparteneva ad un signore di circa una sessantina di anni, curato, ma provato dall'esposizione di chi ha lavorato da sempre all'aperto, era vestito con una camicia di flanella , e pantaloni a coste di velluto, scarponi, e un berretto di lana che appena se lo tolse rivelo una chioma di capelli bianchi sulle tempie e grigi sopra al capo.

-Mi dica pure Mauro, da dove cominciamo ?
-Se non le dispiace controlliamo prima le cartelle dei vostri tecnici agrari, e poi andiamo in capannone a controllare la giacenza dei prodotti.

Il lavoro era lungo, ma solo per la parte burocratica, infatti dopo due ore che eravamo li a spulciare le carte lindo si adagio con le spalle alla poltrona della sua scrivania, in maniera tale da poter sollevare le braccia al celo e darsi una stirata.
I miei occhi come una calamita intravidero un gonfiore anomalo fra quelle cosce aperte di Lindo, che in quel momento aveva il capo chino all'indietro e stava sbadigliando rumorosamente.
CAZZO CHE PACCO che ha il nostro caro amico Lindo ! (pensai)
Mi resi conto che ero troppo coinvolto dal tutto allora mi alzai e gli dissi che avrei usato il bagno dei dipendenti, entrai in bagno, mi bagnai il viso, mi diedi una scrollata e mi ripetei di fare il bravo ragazzo e di non rovinare il tutto, che il lavoro era il lavoro, e il piacere doveva rimanerne FUORI !
Non fini di ripetermi questo calma per ben tre volte che la porta del bagno si apri, ed entro Lindo ! CAZZO ! ! !

-Madre natura chiama !
E da li a poco si mise davanti all'orinatoio, e come in una sequenza a rallentatore vidi con la coda degli occhi Lindo che tirava giù la cerniera della patta dei pantaloni , per poi infilarci dentro le dita per tirarne fuori quello che a mio avviso era il più bel cazzo mai visto sino ad allora !
Era una belva lunga, in stato ancora di riposo, quando lo scappello per pisciare il cazzo lo teneva a 5 centimetri dalla cappella e malgrado tutto esso era curvato verso il basso perché la cappella era di dimensioni assurde, grossa, rosea, a forma di fungo, e rispetto al cazzo era più grossa.

Appena senti che si tirava su la lampo e si avvicino al lavandino di fianco al mio egli mi guardo attraverso lo specchi e strizzandomi l'occhio mi disse che se continuavo a lavarmi le mani le avrei consumate! Io di tutta risposta sorrisi e mi accorsi che in effetti ero li da lungo tempo .

Rientrati in ufficio lavorammo per una altra ora, poi mi disse che il capo aveva prenotato per noi due un ristorante in paese che avremmo degustato molti prodotti dell'azienda.

Il pranzo fu favoloso, e il vino lo era altrettanto , il tavolo è sempre un luogo di confronto, infatti dopo le solite noiose conversazioni di lavoro Lindo comincio a chiedermi di me, e io feci altrettanto con lui.
Ne usci fuori che Lindo abitava in azienda , e che faceva anche da guardiano, che era un giovane vedovo con un figlio oramai già fuori casa, che aveva cominciato come contadino per poi prendersi una rivincita con la vita studiando duramente per poi divenire un perito.

-E tu ? Parlami di te Mauro, cosa ci fa un giovanotto con il tuo aspetto esile in un mondo di contadini ?

-Vedi Lindo, purtroppo contatto con questo mio aspetto, in realtà adoro questo lavoro, e a volte invidio alcuni miei clienti che come te ad esempio hanno avuto la possibilità di potersi fare una fisicità più possente, invece che un corpo da segretario come il mio !

-Bhe, io invido il tuo di corpicino, pelle liscia, fisico longilineo, dai modi delicati, signorile, ecco ! Io invidio te e tu invidi una vecchia carcassa come sono io !

-Ma scherzi, ma guarda che braccia possenti ti ritrovi caspita, senza parlare di quei tuoi pettorali che molti ragazzini ti invidierebbero.

-Si ma guarda qui quanto pelo bianco !
E questo lo disse mentre si sbottonava due bottoni della camicia, e come se fosse una imbottitura il pelo fuoriuscì in maniera sbalorditiva ! Dovetti sistemarmi il cazzo fra le gambe per via della erezione ISTANTANEA che ebbi dopo aver avuto quella stupenda visione !

Allora io di tutta risposta sbottonai i miei di bottoni e gli feci vedere non solo il fatto che ero di natura glabro sul petto, ma si intravidero anche i miei capezzoli che anche essi di natura sono sempre in stato di turgidità .

Lindo nel vedermi reagi in maniera strana, il volto gli divenne serio, deglutiva in maniera strana, e balbettò qualcosa, infatti si alzo di scatto e senza guardarmi disse che andava a pagare il conto e che ci saremmo trovati davanti alla sua auto.

Il viaggio di rientro porto la situazione ad uno stato di normalità apparente, cominciammo anche a fare delle battute, e cosi l'atmosfera si fece più distesa .

appena rientrati alla cascina, la segretaria si avvicino a Lindo, e da distanti vidi che gli faceva dei gesti come di chi non sapeva come gestire la situazione.
Da li a poco si avvicino Lindo e mi disse con voce come di chi è in imbarazzo, che purtroppo tutti i computer erano in panne e che purtroppo le verifiche non potranno essere fatte , e l'unica soluzione era quella di rinviare il seguito dei controlli il giorno successivo.
Mi disse di non preoccuparmi, che mi avrebbero pagato tutta la trasferta e anche l'accomodazione negli appartamenti, infatti mi fece vedere che ove vi era il suo di appartamento al suo fianco vi era uno in più proprio per chi era li per motivi di lavoro.

Lindo mi porto in appartamento, e io portai li il mio zainetto dove tengo sempre un cambio di emergenza, mi fece mettere comodo, e poi mi disse che mi avrebbe fatto fare una visita attraverso i campi della azienda.

Guidammo su un 4X4 attraverso le campagne per poi ritrovarci in quello che sembrava una specie di capanno, vi entrammo e li vi erano alcune bottiglie di vino, formaggi, e tante cosine buone, era il luogo di ristoro per tutti i contadini che lavoravano nei campi della cascina.

Dopo qualche bicchiere di vino oramai ero mezzo brillo, gli chiesi di aiutarmi ad alzare dalla sedia, lui mi prese per una mano e li mimesi conto di come la mia piccola mano scomparisse nel palmo della sua manona !
Nel rialzarmi persi l'equilibrio e mi ritrovai con il viso sul suo petto, ci rimasi poco ma a me sembro una eternità !

-Ma sei brillo ?
-Ho paura di si !
HA HA HA HA ! ! !
-Sei proprio un picco cucciolo di città !
Questo suo modo cosi affettivo mi sorprese e mentre mi stavo per girare e dirigermi verso l'uscita del capanno Lindo mi afferrò per una spalla, e cosi facendo mi giro verso di lui e senza dire una parola mi adagiò le sue morbide labbra sulle miei, e io senza capire più nulla dischiusi le labbra e feci entrare in me quella sua dolcissima lingua che per un infinità di tempo si fece strada nella mia bocca !
Rimanemmo immobili per alcuni secondi e poi mi diressi verso l'uscita.

Durante il viaggio in auto nessuno disse una sola parola, solo Lindo dopo un minuto mi prese la mano nella sua, ci guardammo negli occhi e mi disse:

-Non ho mai ne baciato ne mai toccato un uomo, ma a quanto pare c'è sempre una prima volta per tutto !

Io di tutta risposta strinsi solo più forte la mia mano nella sua, e gli sorrisi e basta .

Arrivammo nella zona degli uffici, giusto in tempo per salutare la segretaria del commerciale, e lei con modi gentili mi disse che era dispiaciuta per il contrattempo , e che domani mattina sicuramente avremmo avuto i computer funzionanti.
L'assicurai di stare tranquilla e che non vi era alcun problema !

Lindo entro e come da sua routine si mise a spegnere i locali e a chiudere a chiave i vari settore degli uffici.
Da li a poco mi disse di andare pure in camera e che non avevo grosse esigenze sarei stato ospite a casa sua per cena, gli dissi che mi facevo una doccia e poi lo avrei aiutato a preparare la cena.

Appena entrato in appartamento mi misi in doccia, pulizia totale di ogni piccolo angolino del mio corpo, e visto che non me ne separo mai mi ero portato anche una piccola peretta per assicurarmi di essere in ordine .

Quando attraversai il ballatoio che separava il mio appartamento da quello di Lindo trovai la porta socchiusa, bussai e senti il vocione di Lindo che mi invitava ad entrare e mettermi comodo sul divano.
Da li a poco mi dette il benvenuto con un calice di bollicine, si sedette sul divano con me e mi disse che era felicissimo di avermi li con se.

La cena fu deliziosa , e Lindo aveva ancora su gli abiti da lavoro, mi chiese un minuto che entrava ed usciva dalla doccia e poi avremmo bevuto un digestivo insieme.

Tempo 15 minuti Lindo entro in soggiorno con su solo un accappatoio, si sedette di fronte a me sul divano, e appena ci verso un amaro a tutti e due si butto sul divano nuovamente e nel farlo l'accappatoio si apri !
Che visione, che perfezione ! Tutto ciò che amavo in un uomo Lino lo aveva !
Un corpo massiccio e sodo, un poco di pancetta dovuta alla buona forchetta che era, pelo che ricopriva tutto il torace fatto solo di pettorali sodi, due capezzoli che come i miei erano turgidi di natura , e fra le gambe una proboscide da fare invidia a qualsiasi attore porno !

-Ora lo vedi bene, non come in bagno questa mattina !

Le braccia adagiate sullo schienale della poltrona, gambe divaricate, e quelle palla adagiate sul divano che facevano da cuscino a quella proboscide semi gonfia del suo meraviglioso uccello !

-SPOGLIATI !

Me lo ordino in tono autoritario !

-Muoviti cazzo !

Io obbedì senza batter ciglio, in meno di un minuto ero inpiedi davanti a questo omone .

-GIRATI !
-Ecco adesso mettiti a novanta !

Mentre mi stavo piegando , non feci in tempo a farlo che già avvertivo il suo respiro sul mio paffuto buco del culo .

-HMMMMM CAZZO ha anche un profumo meraviglioso !
-SLAP, SLAP, SLAP!!!

Mi stava leccando il buco come se fosse un gelato .
Poi si aiuto con le mani, si allargo bene le chiappe, e poi affondo la lingua dentro!
Alternava intrusioni con la lingua a ditalini, come se fosse una fica, e a me se me lo fanno la prostata va a mille e secerna umori anali a flotte...e non sta esagerando! Vengo di culo come se fosse una vera e propria FICA !

-Hmmmmm ! CAZZO ! Ma è dolcissimo sto buchetta !

Fu allora che comincio a succhiarmi le labbra anali come se fosse un clitoride .

-Se continui cosi mi fai sborsare cazzo ! Gli dissi io

-Abbiamo tutta la notte, e a me la doppietta non basta ! Disse Lindo

Mi rigiro e cominciammo a limonarci coe degli ossessi !
Lui mi trascino sul divano, e mi ritrova a cavalcioni sopra di lui che si era messo in posizione seduta.
La frizione del mio buchetta umido, anzi trama fradicio di umori, stimolarono ancora di più quel cazzone che ancora non avevo potuto vedere in tutta la sua gloria dalla precedentemente posizione bazzotta , ad ASTA completamente in tiro !

Io continuavo a strinarmelo sul buco del culo, e fu li che senza tanto sforzo mi ritrovai la sua cappellona farsi strada dentro di me.
Lui aveva lo sguardo come di chi aveva paura a farmi del male, ma io presi le redini del gioco, e in pochi movimenti la cappella era già in posizione di assalto totale !
Tutti e due emettevamo luoghi e profondi rumorosi respiri ansimanti, lui mi guardava dritto negli occhi mentre io mi facevo scivolare dentro di me quella che era una cappella mostruosa!

-OHHHHH Tesoro, vacci piano, non voglio rovinarti quel dolce buchetta che ti ritrovi.

E io di tutta risposta mi misi in maniera tale che potevo controllare la penetrazione, e in pochi minuti ero già li che con il solo uso dello sfintere gli stavo facendo un pompino con il buco del culo !

-MA CAZZO ! È strepitoso, sembra una bocca tesoro ! Ti supplico non fermarti !

I miei smorzacandela erano brevi ma costanti, ad ogni colpo mi infilavo un centimetro in più, da li a poco mi ritrovai ad avvertire i peli e i suoi coglioni sul culo !

-INCREDIBILE Tesoro ! mai nessuna è riuscita a prendere tutti e 23 di centimetri della mia tenga !

Io lo guardai incredulo e ripetei .... 23 centimetri !?!?!?!
Ma scherzi !?!?!?!
Anche per me sono i primi 23cm mai riusciti a prendere ! ! !

A quel punto cominciai a scoparmi quel cazzone, prima lentamente e poi quando la prostata andava a mille secernendo umori anali a flotte, fu li che cominciai a sfondarmi il culo con quella belva di cazzo !

- fermati ti prego, disse Lindo
- Fammi fare una cosa.

Mi prese da sotto le chiappe, io gli misi le braccia intorno al collo, lui si sollevo dal divano, e poi mi adagio sulla poltrona di schiena, avevo le gambe per aria, ed ero ancora impalato al suo cazzo.

-Adesso tesoro prendo io il gioco in mano!

Comincio a sfilare la sua belva dal mio buco per poi spingerla tutta dentro, lo fece per alcuni minuti, avvertivo i suoi coglioni sbattermi sul culo, poi i colpi divennero più veloci e brevi, il suono nella stanza era solo dei nostri respiri ansimanti e dello squirtare della mia ficaculo che ad ogni affondo spruzzava fuori orgasmi anali!
Lindo era incredulo da quanti umori uscissero, ad un tratto si fermo e sfilo di brutto quel suo telone dal mio buco, lo guardo e rimase sorpreso nel vedere quel buchetta che pochi minuti prima stava leccando, picco e stretto, ora completamente aperto e paffuto.
Si fiondo con la bocca dentro e mi diede la mangiata di culo del secolo ! Era un alternarsi di leccate a succhiate, sembrava che non ne potesse più fare da meno !

mi guardo negli occhi e mi disse:

-non sei solo una scopata sappilo!

E io gli risposi

-nemmeno tu lo sei per me !
-e te lo dimostrero !

Gli afferrai la renga e gli feci capire di infilarmelo dentro.
Lui comincio a montarmi mentre io lo tenevo per il torso stretto a me. lui dal di sopra affondava i colpi di cazzo su per il mio buco del culo, per poi cominciare una monta veloce e affondante !
Lui ansimava, sbuffava, respirava in modo affannoso, poi avverti che stava per sfilarmi il cazzo dal culo, e io di tutta risposta lo afferrai con tutta la mia forza lo strinsi a me, lui mi guardò negli occhi e capi, e solo a quel punto si libero di tutto il seme del suo amore dentro di me !
Credo che ebbe un orgasmo intenso e lunghissimo che comincio prima che lui mi sborrasse dentro , fino a dopo, quando ancora con il suo cazzo piantato dentro di me continuava ad avere del convulsioni di fremiti e brividi di puro orgasmo!

Quella notte Lindo mi feca suo per ben due volte, e al mattino mi scopò in terrazza mentre il sole sorgeva.
Mi bacio dolcemente sulle labbra e poi mi disse:

-Mauro, lo so che è troppo presto per chiedertelo, ma ti andrebbe una vacanza con me ?

Io gli presi la mano e gli dissi che non aspettavo altro nella mia vita , ma quello di trovare un maschio come lui !

La vita ci riserva sempre delle grandi e BELLISSIME sorprese!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
9.4
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per Quel contadino burbero :

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni