Racconti Erotici > Gay & Bisex > La Festa Parte II
Gay & Bisex

La Festa Parte II


di Robyswich65
09.07.2011    |    14.459    |    1 8.4
"Io che ormai avevo lo stomaco sottosopra e la digestione al contrario risposi “Va bene papà grazie sarò puntuale” salutai mamma e andai nella mia camera mi..."
Parte II

Arrivai a casa erano le 20.00 entrai piano, ma sapevo già cosa mi aspettava e mi ero messo il cuore in pace nel prostrarmi alla volontà di mio padre. Entrai mia madre mi venne incontro e disse “Ti rendi conto che ore sono! A che ora ti dissi di ritornare! E tu sì mamma tranquilla” tentai di dire “Scusa mamma perdonami non mi sono accorto di fare così tardi Fabio ed io,
eravamo impegnati nello studio e non ci siamo accorti che erano le 19.30”; mia madre mi guardò con aria interrogativa con uno sguardo da fulminarmi all’istante “Tu e chi Fabio! sei sicuro Roby non peggiorare le cose ormai la frittata è fatta, tu oggi pomeriggio non hai varcato la porta di casa di Fabio neanche sfiorandola dico giusto!”.
tutto ad un tratto il mondo mi è crollato addosso: stamattina ero così confuso che non dissi nulla a Fabio e mai avrei pensato che mia madre telefonasse a casa di Fabio e cercai di salvare il salvabile “Mamma mammina scusami se ho mentito era per andare a disputare una partita con amici di scuola ma sapendo che tu tieni più alla scuola che al mio relax per sentirmi dire di no ti ho mentito perdonami”; lei rispose “Beh spero solo iddio che non ti sei messo nei casini e che sarai consapevole di subire le conseguenze per questo tuo gesto irresponsabile” io risposi “sì mamma” e lei mi disse “ora vai lavati le mani e chiama tuo padre che alle 20.30 si mangia e dopo cena aspettati quello che sai di aspettarti”. così andai a lavarmi le mani e chiamai mio padre “Papà è pronto mamma ha preparato la cena“ lui rispose
“Sì Roby vengo però dopo cena ti spetto nel mio studio senza fare storie che dobbiamo parlare a quattro occhi senza essere disturbati”. tremando risposi “Sì papà va bene“. Io andai a sedermi e mio padre arrivò la cena passò senza che dicessimo una sola parola e a me questo silenzio rendeva nervoso, quando fini chiesi “Posso andare nella mia camera per favore!” mi rispose mio padre dicendomi “Sì roby vai nella tua camera mettiti in pigiama e niente sotto così mi eviti un denudamento in meno e alle 21.30 vieni a bussare nel mio studio”. io che ormai avevo lo stomaco sottosopra e la digestione al contrario risposi “Va bene papà grazie sarò puntuale” salutai mamma e andai nella mia camera mi spoglia tutto diedi uno sguardo al mio posteriore vidi che era solo rosso e i segni della paletta non c’erano quasi più, poi mi misi il pigiama mi misi a pancia in giù e aspettai che venissero le 21.30. Alle 21.30 bussai alla porta dello studio di mio padre sentii dire
“Entra pure Roby” entrai e vidi mio padre dietro alla scrivania mi disse “Roby sono molto deluso da te primo per aver raccontato una bugia a tua madre secondo per essere venuto a casa in ritardo, e sai che fino a quando avevi 8-14 anni sei sempre stato sculacciato sulle ginocchia come un bambino e ora che sei giovanotto ti devi assumere le tue responsabilità, lo sai vero!” io risposi “Sì papà scusa papà” lui continuò “Bene Roby spero che non mancherai più di fiducia a tua madre e a tuo padre e mi costringi a trattarti come un ometto quindi ora prenderai quella sedia ti metterai a 90 gradi con le braccia distese e le mani sul piano sedia e riceverai 20 sculacciate sui pantaloni del pigiama e 10 colpi di cinghia a sedere nudo”. io cercai di ribattere “Ma papà ti prego non lo faccio più” lui replicò “Niente ma, 20 sculacciate per essere arrivato in ritardo e 10 colpi di cinghia per aver mancato di rispetto a tua madre. ora muoviti se non vuoi che raddoppi i colpi”. agitato mi misi subito in posizione anche se dentro di me fui felice perché quando avrebbe visto il culetto arrossato non sarebbe minimamente potuto accorgersi che era già arrossato. Quando fui in posizione mio, padre venne dietro e inizio a darmi le 20 sculacciate sopra ai pantaloni del pigiama, le prime 10 resistetti stringendo i denti le ultime dieci emisi dei gridolini ad ogni colpo e lui rincarò dicendo “Che diamine non sto mica scorticandoti usa un po’ i tuoi attributi e non fare la mammoletta” io al termine delle 20 sculacciate avevo già gli occhi lucidi. Quando ebbe finito sentii che si toglieva la cinghia e mi abbasso i pantaloni denudandomi il culetto e disse "uahoo non pensavo di riuscire ancor ad arrossare il culetto del mio figliolo, e ora tieniti pronto cerca di usare il poco orgoglio che hai e strilla il meno che puoi” io dissi piagnucolando
"ci proverò papà” ma dal primo colpo al decimo ad ogni colpo usci un grido dalla mia bocca ma lui non si impietosì e fini quello che stava per fare alla fine mi tirò su i pantaloni, mi fece alzare mi fece girare e mi abbracciò dicendomi
”ragazzino che sia l’ultima volta che mi fai usare la cinghia e ora vai in camera tua e fra 15 minuti non deve volare una mosca“. io risposi
“Sì papà grazie papà notte papà” e andai nella mia camera mi abbassai i pantaloni del pigiama e mi massaggiai mettendomi a pancia sotto dopo mi tirai su i pantaloni del pigiama misi una mano sul cuscino e una mano in mezzo alle gambe a controllare come stava il mio pisello e mi addormentai subito, avrei voluto soddisfarmi ma mi sono tenuto la voglia per non rischiare di prenderne altre.
La mattina mi svegliai per fare colazione con i miei avevo ancora il culetto ancora un po’ indolenzito che faticai stare seduto senza muovermi, mio padre stava facendo colazione e mi disse “Roby stamattina abbiamo parlato un po’ dite io e tua madre e io per farti capire che dovresti essere più responsabile ti avrei vietato l’uscita per un mese se non per andare a scuola ma tua madre mi ha assicurato che secondo lei la lezione l’hai capita vero?” io cercai di fare la faccia dispiaciuta anche se dentro di me non so cosa avrei fatto per ringraziare mia madre risposi “Sì papà lo giuro lo prometto grazie d’ora in poi dirò sempre alla mamma dove vado sperando che lei vedendo i buoni profitti mi permetta anche di uscire qualche volte con i miei amici” lui replicò “questo te lo devi meritare tu con il tuo comportamento e ora sbrigati che stai facendo tardi a scuola io vado al lavoro e mi raccomando ciao figliolo” e io di rimando “Sì papà buon lavoro e grazie a te e a mamma”.
Finita colazione presi lo zaino e mi avviai verso la fermata che con l’autobus mi avrebbe condotto a scuola. Arrivai davanti a scuola, prima di raggiungere i miei compagni vi era il gruppo di Fabio e Luca, appena mi videro mi salutarono quasi tutti all’unisono “Ciao Roby tutto bene!” io sforzandomi di mostrare un sorriso a 32 denti dissi “Sì grazie tutto bene" poi passai vicino a Fabio che senza farsi vedere da tutti mi diede una palpata al culetto e avvicinandosi con fare amichevole e intimo mi sussurrò all’orecchio “Ciao cucciolo tutto bene” io inevitabilmente feci una smorfia di dolore sforzandomi di sorridere “Sì Fabio tutto bene grazie” lui saluta i suoi amici e mettendomi un braccio sulla spalla mi fa avviare verso l’entrata e stando attento che nessuno mi senta mi dice “Cucciolo agli altri la puoi dare a bere a me no, il vecchio ti ha conciato per le feste vero?” ma lo disse con una tenerezza che io arrivai subito ad avere gli occhi lucidi e dissi
“Tranquillo non è successo niente grazie comunque” e mi avviai verso la mia classe; lui si girò verso i suoi amici aprendo le braccia in segno di consolazione. Entrati in classe Fabio il mio compagno di classe e di banco mi bisbigliò “Roby scusami per ieri ma me lo potevi dire, mia madre è entrata in camera chiedendomi se tu dovevi venire a studiare da me e io le ho risposto no e lei mi ha affermato che tua madre ti aveva cercato da me, ho capito dopo in che guaio ti avevo messo” io gli risposi “tranquillo Fabio ho sbagliato e l’ho pagata cara ma mi è servita di lezione”; mentre gli rispondevo mi sono massaggiato il sedere e lui ha replicato
“Azzo' povero il tuo culetto” io dissi “eh già però n’è valsa la pena, avrete visto come sono stato accolto da quelli di quinta“ lui disse “Sì l’abbiamo notato come mai” risposi tutto ringullinzito “Beh segreto di stato, mi spiace non posso dire nulla“. meno male che fummo interrotti dall’insegnante che entrò in classe.

Da quella metà d’ottobre le cose per me scorrevano serene, passavo, davanti a quelli di quinta ero salutato amichevolmente aumentando l’invidia da parte dei mie compagni di classe. Poi tra un saluto e l’altro i primi di novembre un giovedì all’uscita di scuola Fabio mi viene incontro e mi dice “Roby sabato pomeriggio organizzo una festa a casa mia ci saranno tutti i miei compagni di classe ovvero i tuoi ‘nonni non dimenticartelo anche se te lo fossi scordato, ci verresti?” io rimasi ipnotizzato e una felicità inizio a salire dal basso all’alto e risposi “certo grazie lo devo chiedere a mamma, sai ho imparato la lezione ormai” e lui “
bene ok ci avrei scommesso che hai ricevuto una dura lezione ed è giusto cucciolo che chiedi il permesso a tua madre, fammelo sapere domani se puoi venire ciao” e io “Ciao Fabio grazie”. Tornai a casa tutto raggiante e prima di entrare in casa mi ricordai subito di avere preso un bel voto a scuola la mattina nell’interrogazione di matematica, come avevo capito che se andavo bene a scuola potevo chiedere quando mi capitava l’occasione di chiedere il permesso a, mia madre. Così appena arrivato in casa andai a cercare mia madre, quando mi vedi disse “Cos’hai figliolo che ti vedo cosi solare e felice” e io
“Mamma ti devo dire una cosa ho preso buono all’interrogazione di matematica” e lei “Bravo ragazzo stai prendendo sul serio le parole di tuo padre ma questo tuo sguardo solare mi nasconde qualcosa?” e io “no mamma giuro però...” disse lei “questo però non mi convince” e io “no tranquilla... senti mi concederesti il permesso di andare ad una festa organizzata da un ragazzo di quinta a casa sua sabato pomeriggio?” lei rispose “per me va bene se papà permette. vai pure ora vai a lavarti le mani che è pronto”. mangiai andai incamera feci i compiti per il giorno dopo e per sabato e lunedì, la sera attesi a cena il permesso a papà chiedendoglielo di persona mentre cenavamo dicendo “Papà scusa se posso permettermi” e lui
“dimmi caro“ e io “Senti potrei sabato pomeriggio andare a casa di uno di quinta che organizza una festa” lui mi tenne un po’ sulle spine e disse “certo che ti lascio andare ma mi raccomando alle 19.30 a casa se no sai cosa ti succede” e io “Grazie papà ho imparato la lezione”. finimmo di cenare e chiedendo il permesso andai in camera preparai la cartella e andai a dormire, volevo che arrivasse già il giorno dopo. La mattina mi svegliai feci colazione e mi avviai a scuola salutai i miei amici e quelli di quinta ma non vidi Fabio ma feci in modo che nessuno si accorgesse del mio stato d’animo. La mattinata non passo più fino alla tanto sospirata campanella, usci fuori e mi vidi Fabio davanti alla scuola io lo salutai
“Ciao Fabio stamattina non ti ho visto avevo paura che stessi male “ e lui senza che qualcuno potesse sentire mi dice “No cucciolo tranquillo è che stamattina ho marinato la scuola, avevo delle cose da fare per preparare in maniera perfetta la festa di domani, tu ci sei?” e io tutto felice risposi “Sì Fabio ci sono i miei mi hanno concesso il permesso” e lui “Bene Fabio allora domani pomeriggio alle 15.30 a casa mia” e mi diede l’indirizzo e io “Ma domani marini di nuovo la scuola!" e lui “beh diciamo di sì anche se mi sono dato malato due giorni posso giustificare io ormai e i mie sono via 4 giorni per lavoro” e io “ok beato te a domani pomeriggio allora” e mi allontanai prendendo la strada di casa.
Il pomeriggio trascorse sereno la cena pure la notte dormii pensando a sabato pomeriggio e la mattina del sabato a scuola passò veloce la testa era orientata per il pomeriggio. Dopo la scuola andai a casa mangiai veloce mi lavai dalla testa ai piedi profumandomi quasi ebbi un presentimento su cosa sarebbe successo nel pomeriggio. Alle 15.30 ero a casa di Fabio, suonai e mi venne ad aprire era in maglietta e pantaloncini e ciabatte e disse “Bene Fabio benvenuto entra che ti presento agli altri che già in ogni modo conosci” entrai e vidi che vi era Luca i miei due ‘padrini’ e Fabio il mio compagno di classe salutai dicendo “Ciao a tutti, ma Fabio conosci anche tu questi ragazzi?” e lui diventò rosso dicendo “Beh Roby perdonami ma quello che hai subito tu a metà ottobre lo subii io a meta settembre ma mi proibirono di parlarne con qualcuno come lo proibirono a te“ io rimasi allibito e dissi
“Fabio come hai potuto fare questo a me, ora capisco da chi possono aver saputo che a me piacevano i maschietti” e Fabio il mio compagno di classe disse “Roby perdonami... a me oltre a quello che hanno fatto a te se non dicevo a loro almeno un sospettabile frocio l’avrebbero detto a tutta la scuola“, rimasi ancora più basito. a questo punto prese la parola Fabio quello di quinta “Ragazzi giochiamo a carte scoperte noi 6 siamo omosessuali i due padrini sono insieme da un anno Luca e Fabio il tuo compagno di banco sono insieme da due mesi e tu e io ci attiriamo a vicenda anche se tu non lo vorrai ammettere” io a queste sue parole arrossi e dissi “Ho Fabio si sono attratto da te e sapevo che tu eri attratto da me il tuo interessamento andava oltre la protezione e poi sapete cosa vi dico al diavolo gli altri non mi sono mai trovato bene come quella volta ad ottobre in quello spogliatoio e sono felice che le persone che stimo e inizierò a stimare siano in questa stanza” Fabio quello di quinta disse “Bene ora che ci siamo rivelati a tutti e tutti noi sappiamo chi siamo chiedo a te Roby se va di continuare a stare al gioco nel senso che loro 4 sono gia due coppie ma accettano quando ci si vede insieme di accettare i loro ruoli come tu li hai conosciuti e gli altri della nostra classe sanno che noi due io e Luca siamo gay che i due padrini sono gay e accettano le regole del gioco come tu le hai conosciute sta a te ora dire se continuare a stare al gioco o meno” io ero al settimo cielo e dissi “Sì Fabio di quinta A farò per tè e con te tutto quello che mi chiederai” al termine della mia frase ci fu un applauso e Fabio il mio compagno di banco mi disse “Roby non sei quindi arrabbiato con me “ e io “no tranquillo Fabio non ce ne bisogno capiterà l’occasione se inizio a conoscere Fabio di quinta per prendermi una rivincita su di te” e gli scompigliai i capelli e ci abbracciamo sotto lo sguardo felice degli altri 4.A questo punto il tempo scorreva ed erano già le 16.30 e Fabio il padrone di casa disse “Penso che sia ora di iniziare ciò che avevo in programma, ora forse non l’avrete ancora capito né l’uno e né l’altro ma caro il mio Roby e caro Fabio compagno di Luca i protagonisti della giornata siete voi due è a voi due che faremmo oggi la festa” io rimasi a bocca aperta, a questo punto e meglio chiamare Fabio1 quello di quinta e Fabio2 il mio compagno di banco, quindi Fabio2 si rivolse a Luca dicendo ”Ecco perché mi palpavi solo il culetto senza chiedermi di più e io pensavo che non ti piacesse ti volessi solo divertire per poi scaricarmi!”. Luca rispose “No luce dei miei occhi non ti scaricherò mai ma Fabio mi fece promettere che dato che oltre a te avremmo coinvolto anche Roby che lui aveva già messo gli occhi addosso non sapendo ancora che fosse anche lui come noi di non fare nulla che del semplice petting che il grande giorno sarebbe arrivato a tutte e due” a questo punto Fabio1 disse “Bene tu roby tu fabio2 vi chiederete come mai noi siamo in pantaloncini corti, beh siamo in pantaloncini corti ma sotto non abbiamo nulla ora andrete di la con i due
‘padrini’ ormai a entrambi loro vi hanno già visti nudi vi spoglierete verrete bendati e tornerete di qua in salotto e aspetterete che vi facciamo la festa”; mentre terminava il discorso io e fabio2 lo guardavamo con curiosità e spavento e lui fabio1 disse “non vi fidate di noi” e io e Fabio2 dicemmo in coro “si ci fidiamo abbiamo solo paura“. Luca intervenne dicendo”tranquilli anche se cerimoniosamente questa iniziazione anale deve essere un ricordo bello cosa dico bello indimenticabile” quelle parole ci rincuorarono e dicemmo in coro “ok ci mettiamo nelle vostre mani” quindi fabio1 disse “bene andate e tornate” così i due padrini ci accompagnarono in un’altra stanza ci fecero spogliare nudi ci bendarono e ritornammo accompagnati da loro nel salotto qui ci fecero distendere su due letti che fabio1 e Luca avevano portato in salotto e sentimmo Fabio1 dire “Siete pronti,siete tranquilli” noi rispondemmo “si siamo tranquilli” e fabio1 disse “bene“ e ci accorgemmo che avevamo ognuno di noi due una presenza davanti e una dietro ma non potevamo sapere chi fossero dei 4 anche se nella mia mente e spero in quella di fabio2 speravamo che davanti ci fossero i nostri rispettivi partner. Bene ci sentimmo accarezzare i capezzoli da quello dietro di noi e quello davanti prese a leccare il mio pisello e a farmi un pampino meraviglioso da muovermi come un anguilla, quando mi accorsi che stavo per venire quello dietro di me mi tolse la benda e vidi davanti a me con la bocca semi aperta e con ancora un po’ del mio sperma Fabio1 con un sorriso raggiante e io dissi “Fabio1 grazie sei stato fantastico “ idem lo disse Fabio 2 quando vide luca davanti a se nella stessa posizione e situazione del mio fabio1.Fabio1 e Luca si avvicinarono a noi le loro bocche si stavano avvicinando noi restammo immobili e in un giro di 30 secondi io avevo la lingua di fabio1 nella mia bocca la mia nella sua e anche luca efabio2 erano nella nostra situazione, una sensazione fantastica una goduria tremenda. dopo 15 minuti Fabio1 e luca si staccarono alle nostre bocche inghiottirono i residui e portarono Fabio 1 a me e luca a fabio2 alzandoci il mento ad inghiottire il residuo di misto sperma misto saliva che avevamo in bocca. Quando potemmo parlare la prima cosa che dissi a Fabio 1 fu “Fabio amore grazie ti voglio bene “ e lui “Cucciolo tu mi vuoi bene ed è già tanto io ti amo” al sentire quelle parole i miei occhi s’inumidirono, ma non era solo che l’inizio. Dietro di noi i due padrini ripresero a solleticarci i capezzoli e le ascelle e Fabio1 indietreggio mi porto le caviglie a toccare i glutei allargo' le gambe e la sua lingua andò a cercare il mio buchetto infilandola dentro, io ero al settimo cielo e dissi “continua amore continua” intanto vedevo che anche luca faceva la stessa cosa con fabio2 e anche lui aveva uno sguardo celestiale come il mio. I due nostri rispettivi partner ci lapparono talmente bene il buchetto che noi fremevamo dalla goduria, al che quando loro due iniziarono ispezionarci i nostri rispettivi buchetti non ce n’accorgemmo quasi .A questo punto fabio1 disse “Cucciolo ti faccio male “ intanto faceva entrare un dito due dita inumidite di crema avanti e indietro nel mio buchetto e io “No amore no continua” andarono avanti per mezzora dopo di che Luca e Fabio1 ci dissero “Siete pronti !” e noi due in coro “Siiii” bene i loro piselli erano già barzotti ma i due padrini sgusciarono da dietro di noi e andarono a piazzarsi dietro ad ognuno di loro due e iniziarono una lenta sega ai rispettivi piselli di fabio1 e luca fino a che non fossero in erezione massima, fabio1 disse parlando a tutte e due “Ora ci donerete la vostra verginità ma ad ogni minimo mal sopportare del dolore alzate la mano e noi ci fermeremo ok!!” dicemmo “sì tranquilli”, Fabio1 uno si mise in ginocchio davanti a me prese le caviglie e se le mise sulle spalle punto' il suo pisello sul mio foro e diede una spinta io più per la sorpresa che il dolore anche se bruciante emisi un gridolino e lui mi disse “senti tanto male mi fermo” e io “no continua” lui entro quasi metà e io emisi un sospiro da spalancare gli occhi ed emisi un gridolino stridulo al che lui si fermò dicendo”rilassati che il peggio è passato stringi i denti ora e rilassati”diede un’ultima spinta e le sue palle erano conto il mio sedere a questo punto stette immobile per 10 minuti dandomi il tempo di farmi abituare quando mi vide sereno mi disse “va meglio” io dissi “si vai tranquillo lo voglio su e giù su e giù”lui quindi usci e andò avanti e indietro con una dolcezza che non mi stava invadendo ma massaggiando la prostata con il suo pisello che io iniziai a godere ululando di piacere e il bello che anche fabio2 riceveva lo stesso trattamento perché anche lui ululava come me e i due padrini erano presi all’essersi rimessi dietro di noi e ci massaggiavano capezzoli ascelle e collo. Fabio ed io due ci sentivamo in paradiso dopo 15 minuti sentii ingrossarsi sempre di più il pisello di fabio1 tanto ormai provavo piacere e sentii invadere il mio canale da degli schizzi di sperma e sentivo Fabio1 gemere dal godere e sentivo anche luca, alla fine uscirono e ci baciammo io Fabio 1 e fabio2 luca e per finire i due padrini al vedere ciò si misero a limonare anche loro due era un bel quadretto. Ma come tutte le cose belle dovevano finire; guardai l’ora erano già le 19.00 a malincuore dovetti andare a cambiarmi, bacia Fabio1 e corsi a casa, alle 19.25 ero davanti a mia madre che disse “Bene Roby vedo che ti sei divertito alla festa bevuto un po’ troppo, però la lezione dell’altra volta ti è servita sono contenta. ora a lavarti le mani che si mangia”; andai in bagno mi lavai le mani e la faccia avevo il buchetto dolorante ma il cuore allegro.

Continua
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La Festa Parte II:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni