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Gay & Bisex

Padre e Figlio


di maxxx13
16.03.2015    |    30.309    |    4 9.8
"Sentivo la lingua giocare con la mia cappella stantuffava causando spasmi di piacere lungo la schiena; le sue mani esploravano il mio culo di marmo e salivano..."
Ho sempre pensato Che nella vita non bisogna avere rimpianti mi chiamo Andrea ho 42 anni E vi voglio raccontare la mia storia. Anni di palestra nuoto mi hanno regalato un fisico degno delle riviste di fitness;sono il classico belloccio di mezza età che in spiaggia fa arrossire le donne E causa erezioni ai mariti nei loro costumi.
Mi piace il sesso a 360 gradi ma la mia storia ve la racconto un'altra volta. Vivo separato da parecchi anni il Che e' ironico per un avvocato penalista del mio spessore. Il frutto di questa sfortunata unione sono stati i miei due figli Andrea e Lorenzo.
Il primo ha 24 anni vive molto spesso in caserma,l'altro vive in casa con me ancora 18 anni. Sono bisessuale ,non nego che gioco con i miei compagni di squadra ma a me piace godermi la mia vita. Andrea e' sempre stato il più timido rispetto a suo fratello con le donne e la sua titubanza nei confronti del gentil sesso mi stuzzicava il pensiero nelle notti solitarie. Da dopo il divorzio per distrarlo dai problemi casalinghi lo mandai a fare pallanuoto. Questo gli donò un fisico asciutto e addominali degni da copertina. Era diventato oggetto delle mie fantasie sessuali. Decisi che avrei provato a tastare il terreno. Sono un padre molto aperto e i discorsi sul sesso li ho affrontati senza problemi perché voglio essere il loro punto di riferimento. Decisi di coinvolgerlo nelle mie attività sportive portandolo in palestra e piscina con me. Questo ha creato una sorta di feeling di cameratismo tra di noi. Il fatto di cambiarsi nello stesso spogliatoio spogliarsi, sudare insieme, vederlo nudo sotto la doccia, vedere il sapone scorrere su quel corpo perfetto e sul suo pisello ben pronunciato era diventato un punto di ispirazione nelle mie notti solitarie. Volevo possedere quel corpo, volevo iniziarlo ai piaceri della vita e del sesso. Tramite suo fratello sono riuscito a scoprire che non aveva ancora giocato e questo mi eccitava ancora di più e mi dava una energia,che anche la mia compagna ha saputo apprezzare.
Decisi di attuare il mio piano. L'occasione si presentò dopo una partita di pallanuoto e la vittoria della mia squadra dopo i relativi festeggiamenti lasciai i miei compagni ai loro giochi rituali e mi spostai verso l'area pubblica delle docce. Conoscevo i suoi orari di allenamento e sapevo anche che vista l'ora non ci sarebbe stato nessuno decisi quindi di osare. Entrai in doccia facendo scorrere l'acqua calda sul mio corpo, sentii il rumore dei suoi passi, nel frattempo mi feci più audace indugiando sul mio membro attraverso la stoffa del costume da dove fuoriusciva già la cappella nel frattempo. Stavo rischiando e questo mi faceva eccitare. Incominciai a masturbarmi lentamente premendo il capezzolo con lamano sinistra. Avevo lasciato la porta della doccia aperta apposta. Dallo specchio riconobbi il suo costume e potevo ammirare il fisico scultoreo che gli allenamenti gli avevano regalato. Mi lasciai andare alle fantasie mentre l'acqua correva sulle forme del mio corpo avevo il membro in piena erezione fu lì che aprii gli occhi e lo notai. Vedevo dallo specchio il suo fisico scultoreo ed eccitato: si stava masturbando . Mi doveva aver visto. Con la testa china si toccava il pacco di notevoli dimensioni. Lo guardavo attraverso lo specchio e lui guardava me feci un segno e camminò fino all'ingresso con il suo bel uccello al vento. Andrea cercò di dire qualcosa ma lo fermai in tempo con la mano sulla bocca e con l'altra presi in mano il suo membro e iniziai a masturbare lui dolcemente. Chiuse gli occhi e sì lascio toccare su tutto il corpo. Ci baciammo come due amanti e poi scesi con la lingua sul suo corpo muscoloso sentendo i muscoli contorcersi dal piacere. Leccai sapientemente i suoi capezzoli turgidi e raggiunsi il suo membro depilato in piena erezione. Affondai la mia bocca e con la lingua giocai con la sua cappella perfettamente scappellata gustandone gli umori, facendolo godere come una cagna in calore. Mi chiese di smettere altrimenti sarebbe venuto.
Mi disse che voleva provare a succhiare il cazzo di suo padre. Rimanemmo per un attimo ad ammirare i nostri membri in erezione come se avessimo rotto il muro padre- figlio, avevo intuito che da lì a il nostro rapporto avrebbe preso un'altra direzione e io ero ansioso di mostrare un nuovo mondo. Fu un attimo e il mio uccello sparì dentro la sua bocca. Sentivo la lingua giocare con la mia cappella stantuffava causando spasmi di piacere lungo la schiena; le sue mani esploravano il mio culo di marmo e salivano sugli addominali e poi sul petto. Dove avesse imparato non lo so ma sapeva fare godere un uomo. Ci fu un attimo di esitazione ma bastò un mio sguardo per farlo continuare. Dovetti fermarlo,rischiavo di sborragli in bocca, feci uscire il mio cazzo da quella gola profonda e gli dissi che lo avrei reso uomo e lo misi a pecora e iniziai a penetrare il culo prima dolcemente e poi iniziai a montarlo come una troia in calore. Mugolava dal piacere gli feci notare che il suo buchino non era più vergine e questo mi eccitava perché voleva dire che aveva già avuto esperienze e lo si notava dal modo con cui si comportava. Continuavo a pomparlo e nel frattempo lo masturbavo con vigore. Non so quanto tempo fosse passato ma si era creata una sintonia inaspettata. Non so come e quando ma raggiunsi l'apice del piacere, mugolai frasi zozze e sborrai sulla sua faccia. Sei schizzi di liquido bianco coprirono il suo volto che prontamente si portò alla bocca per gustarne il sapore.
Toccò a lui non ci fu neanche bisogno di masturbarsi caldi fiotti di sborra uscivano dalla verga violacea. Dissi che quello sarebbe stato l'inizio di una nuova avventura. Rispose che per era come se fosse stato un sogno appena avverato. Ci risciacquammo di nuovo e,vista l'ora ci affrettammo nel vestirci perché di lì a poco avrebbe chiuso la piscina ore abbondanti di sano sesso……..
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