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Gay & Bisex

(Prima parte) - La Sindrome di Stoccolma


di masogay1
12.01.2017    |    12.405    |    10 7.6
"C’ero già stato qualche volta, e per la verità, avevo sempre combinato, anche gratis, in quanto spesso avevo incontrato persone, per lo più ragazzi..."
LA SINDROME DI STOCCOLMA
Carissimi, eccoci ancora una volta con voi.
Oggi vi riferiremo una storia che ci è stata raccontata dal protagonista, che, a suo dire, è totalmente vera. La riportiamo interamente come da lui raccontata in prima persona. Giudicate voi. Buon divertimento da Sergio e Mirko!
“… Quella mattina avevo gran voglia di scopare, e, poiché eravamo ormai a metà maggio ed era una bellissima giornata di sole, decisi di prepararmi al meglio per fare colpo!
Ero (allora! …) un bel ragazzo, solo al mondo, di 28 anni, mi chiamo Marco, sono alto 1,80, magro, bruno ed un po’ scuro, mediterraneo, ben dotato, con i capelli ricciolini, uno, diciamo, alla Lucio Battisti alla mia età, ed ero (allora!…) solo attivo.
Era tanto tempo che non mi svegliavo con una simile voglia, e tutto carino e profumato, con un jeans a vita bassa sdrucito, una bella T-shirt aderente bianca ed un giubbino tessuto vela anch’esso bianco mi avviai a caccia.
Essendo mattina non potevo recarmi in uno dei luoghi soliti del battuage di Napoli, Villa Comunale, Piazza dei Martiri, Sauna, ecc., quindi, presi la metro, direzione Garibaldi, per recarmi in zona stazione centrale.
Giunto sul luogo, speravo di incontrare uno dei tanti bei ragazzi sfaccendati nostrani, nordafricani, asiatici e di colore, che pascolano in piazza e nei vicoli circostanti in attesa di incontri, alla ricerca di un po’ di svago, e, magari speranzosi di lucrare una marchetta di pochi euro.
Di solito non mi piacevano le marchette, ma, nella circostanza, dovevo fare di necessità virtù: poiché, era mattina, una ricerca in chat avrebbe richiesto troppo tempo e non volevo passare alla ricerca tutta la giornata, e, soprattutto, avevo la necessità impellente di svuotare le palle. Oltretutto, una scopata, … esotica, mi intrigava molto!
Mi ero, quindi, munito di preservativi, un po’ di soldi per un alberghetto compiacente e per un regalino …, qui le chiamano … un po’ di rose.
La circumnavigazione di Piazza Garibaldi, però, non portò a nessun incontro interessante! Di gente ce n’era, ma soggetti decisamente brutti, alcuni molto trasandati e sporchi, insomma, niente di niente!
Un po’ demotivato giunsi all’ultimo luogo che poteva darmi ciò che cercavo: pur titubante, mi diressi verso l’ultima spiaggia, il più famoso cinema porno della città.
C’ero già stato qualche volta, e per la verità, avevo sempre combinato, anche gratis, in quanto spesso avevo incontrato persone, per lo più ragazzi piacevoli, con le mie stesse esigenze e senza pagare,
Acquistato, con un minimo di imbarazzo, il biglietto, entrai nella storica sala, che conoscevo a menadito. Una nuvola di fumo stantio, qui il divieto di fumo è disatteso da tutti, mi avvolse all’ingresso.
Il solito spettacolo consueto: un filmaccio etero con troiacce con la fessa in bella vista e cazzi spropositati, senza trama, ma solo scopate, che nessuno guardava; poche persone sedute in modo sparpagliato, alcune intente a masturbarsi, ed un gregge infinito di pseudo spettatori in fila come in una lunga processione, che giravano per i corridoi dei tre livelli, platea e due gallerie, in un circolo vizioso infinito! Il tutto accompagnato da un odore penetrante, amplificato dal caldo, di fumo, piscio latente proveniente dai bagni, sudore e … corpi non lavati! Inutile precisare che nella sala vi erano solo maschi!
Mi unii al gregge, accingendomi alla peregrinazione alla ricerca di una bocca capiente per ospitare il mio “amico” grosso ed insaziabile o di un bel culo accogliente. Arrapato com’ero, ero anche disposto a segare qualcuno, anche se desideravo fondamentalmente, essendo solo attivo, darlo e non averlo…!
Molti sguardi di sottecchi, diversi “Psssss!” per richiamare la mia attenzione, per lo più provenienti da vecchi sdentati e con i pantaloni sbottonati; qualche giovane nordafricano, marocchino, tunisino o algerino, davvero poco raccomandabili, ma niente che attirasse la mia attenzione.
Mi stava quasi passando la voglia e ero sul punto di andare via.
In attesa di decidere il momento in cui sarei andato via, mi appoggiai stancamente ad una colonna e mi accesi una sigaretta.
Pochi istanti e sentii una mano che da dietro mi accarezzava il culo e subito dopo iniziò a palparmi il pacco. Fui sorpreso e mi voltai immediatamente sul mio lato destro, dove intuivo che c’era il palpeggiatore.
La sorpresa fu grande! Un bel ragazzo nostrano, della mia età, all’incirca, che fino allora non avevo notato.. Nella penombra illuminata a sprazzi dalle scene più chiare del film, ebbi modo di vedere che era robusto e ben piantato, direi palestrato, con un volto molto bello. Riuscii a notare delle labbra carnose che dischiudendosi mostrarono bellissimi denti scintillanti.
La mia reazione fu immediata: iniziai anch’io a palpargli il culo, sodo e muscoloso, poi la sua mano strinse la mia e si accostò al mio volto dandomi un bel bacino a stampo sulle labbra …. Esclamai sottovoce: “ … Che fai? … Ci provi?...” Con voce suadente rispose sottovoce, “Si!”, ed intanto con il dito infilato nella sua bocca mi faceva il segno del pompino. Pensai che mi era andata di lusso! Un pompino fatto da uno così bono!
Neanche il tempo di riprendermi dalla sorpresa, aveva già agguantato la mia mano e mi guidava verso il corridoio in direzione dei bagni.
Nel disimpegno dei bagni, dove c’era più luce, potetti vederlo bene: un po’ più alto di me, davvero bello! Anche lui vestito con jeans e maglietta aderente che mettevano in risalto il suo bel corpo possente! Il volto, bellissimo, era quello di un adolescente, furbo! Inevitabile uno sguardo alle sue parti intime: Il jeans a malapena riusciva a contenere un pacco enorme, già in erezione la cui evidenza non era dissimulabile!
Mi spinse con le spalle al muro, immobilizzandomi, ed immediatamente iniziò a baciarmi appassionatamente, slinguandomi con ardore. Riuscii a malapena, in un intervallo per riprendere fiato, a dire: “… Sono solo attivo! … Ho voglia di bocca o di culo!”. Mi rispose: “… Certo! Vieni!”.
Mi condusse, tenendomi per mano, verso uno dei wc, nei servizi igienici .Mentre camminavamo, mi passò di striscio un ragazzo che sottovoce mi sussurrò: “… Sta attento!...”. Fra me e me mi chiesi cosa intendesse con quella frase…
La zaffata fetida di piscio mi prese immediatamente alla gola! Molti dei wc erano impraticabili, sporchi com’erano: un lago maleodorante invadeva tutto il pavimento, tuttavia, quell’odore pungente, l’aspetto squallido di quel luogo ed anche la temperatura elevata, con l’eco dei gemiti del film che arrivavano sommessamente, mi fecero arrapare a dismisura!
Con fare autoritario mi condusse verso una porta che era chiusa. Estrasse dalla tasca una chiave a quadrello, simile a quelle che si usano sui treni, e la infilò senza indugio nella serratura che, me ne accorsi solo allora, accoglieva quel tipo speciale di chiave.
Era anche quello un wc, ma riservato, non in uso, perfettamente pulito.
Mi tirò dentro, senza indugio e subito chiuse lo scrocco della porta. Quel cesso era ora il nostro … nido d’amore!
Mi sbattette con le spalle al muro ed immediatamente iniziammo a pomiciare, baciandoci. Nel frattempo mi palpava dappertutto e sentivo il suo grande pacco che premeva sul mio. Mi teneva fermo, spalle al muro, anche in virtù della sua forza.
Iniziò a sbottonarmi i pantaloni e subito, scostato il mio slip, si impadronì del mio uccello, masturbandomi con arte. Aveva la mano morbidissima! Nel frattempo si era sbottonato i jeans, calandoseli. Il mio cazzo iniziò a gonfiarsi a dismisura …, mentre si bagnava abbondantemente!
Solo allora, però, capii che le cose non andavano come speravo!
Non ebbi modo di rendermi conto di quanto stava succedendo: con una forza inattesa iniziò a spingermi violentemente verso il basso premendo con forza sulle spalle: non potei non abbassarmi, in ginocchio, fino a che mi trovai il suo pacco premuto sulla faccia! Era grandissimo,.. Pulsava di vita propria!
“… Che fai? … Non voglio! … Non cerco questo! … Voglio darlo! Non lo prendo! Mi fa schifo!”
Il Dr. Jeckyll divenne, in un attimo, Mr. Hyde!
Solo allora sentii la sua vera voce, roca:
“… Che te crerive, stronza? Che ‘mo’ pigliavo io? … E t’eri fatto male ‘o cunto! Song’io cha’ to’ dongo! … Jà! … Famme nù bucchino!” (Cosa credevi, stronza? Che lo prendevo? Hai fatto male i conti! Sono io che lo do! Fammi un pompino!”
Ero sconvolto! Premeva sempre con più forza! Non potetti non prenderglielo in bocca! Era enorme! Me lo infilò in un attimo! Senza attendere un istante, iniziò a pompare furiosamente, procurandomi grandi conati di vomito. Ero umiliato, avvilito, … non finiva mai! Il sapore acre del suo cazzo, un misto di sudore, piscio e sborra mi dava il voltastomaco.
“… Sì ‘o secondo, ‘a stammatina! Aggi’a sbacantà ‘e ppalle! … ‘nu’ bucchino sulo nun m’è abbastato! …” (Sei il secondo stamattina! Devo svuotare le palle! Un solo pompino non mi è bastato!) Ero atterrito! Forse iniziavo a comprendere cosa mi aveva sussurrato quel ragazzo dicendomi di stare attento! … Era già venuto ed, ovviamente, non si era lavato! Capii perché sentivo odore di sborra e di piscio! Il disgusto era rivoltante!
Poi si ferma, si esce dallamia bocca e mi rialza con le sue forti braccia, ero imbambolato! Volevo urlare, ma non ne avevo la forza! Avevo tanta paura!
Quando fui in piedi, come un fantoccio, mi cala lo slip! Mi alza la gamba destra facendomi poggiare il piede sul water. Inconsciamente, per reggermi, appoggio le mani al muro.
Lì succede l’incredibile! Tenendomi ben fermo, si abbassa, dietro di me, ed inizia a leccarmi il culo! Non l’avevo mai provato!
Leccava con vigore, fino quasi a penetrarmi con la lingua!
Una sensazione incredibile! Senza rendermene conto, il mio cazzo, che si era sgonfiato, iniziò di nuovo ad indurirsi sempre di più!
La cosa durò a lungo, mi sentivo quasi anestetizzato!
Poi si alzò e si accostò su di me! Avvertivo un senso di deliquio, ero privo di forze; ero totalmente consenziente, incapace di reagire! Sentii, a quel punto, come un uovo che si appoggiava sul mio buchino!
Non dissi nulla! Attesi rassegnato!
Iniziò a muoversi, con delicatezza, iniziai ad avvertire una sensazione piacevole. Peraltro non avevo esperienza! Nessuno mi aveva mai penetrato!
Ero, nello stesso tempo, incuriosito, umiliato e rassegnato! Mi lasciai andare!
Fu un istante!
Senza pietà mi affondò il suo enorme palo nel mio culo vergine! Sentii un lampo, un dolore violento, non potetti trattenere un urlo!
Ormai era entrato!
Sentivo che mi penetrava sempre più a fondo! Non finiva mai! Sembrava che il suo enorme cazzo, come un serpente, risalendo dentro di me, dovesse arrivarmi in bocca! …
Poi, dopo un attimo di sosta, prese a pomparmi furiosamente!
Avvertivo una sensazione stranissima, mai provata fino ad allora …! Sentire qualcosa che mi comprimeva dall’interno, stantuffando, mi provocava strani effetti: fondamentalmente sentivo la voglia immediata di fare cacca …, ma avvertivo anche un’impaziente sensazione al basso ventre! La sua cappella, lo capii dopo, mi stava massaggiando la prostata, procurandomi un inizio di orgasmo prolungato a dismisura! … Sembrava che dovessi venire da un momento all’altro, provocato contro la mia volontà, ma l’istante conclusivo non arrivava mai! … Iniziarono a tremarmi le gambe, pensavo di scivolare a terra da un momento all’altro! Ad un certo punto pensai che fosse solo il suo cazzo enorme, piantato nel mio culo, a tenermi in piedi!
Era un contrasto continuo fra sensazioni piacevoli e dolorose! Il culo mi bruciava, me lo sentivo lacerare … Nello stesso tempo mi sentivo una specie di frullatore, o forse un trapano che si faceva spazio dentro di me!
Avevo voglia di piangere, ma stavo vivendo un’esperienza che non credevo mai di provare! … Era dolorosissimo e …, bellissimo nello stesso tempo! Lanciavo gemiti flebili, non so se di dolore o di piacere …
Ero frastornato, imbambolato, incapace di reagire. Mi chiedevo, flebilmente, quanto sarebbe ancora durato quello strazio! Pensavo che peggio di così, non poteva andare! Speravo solo che finisse presto, perché, a momenti, il dolore era intollerabile, ma, allo stesso tempo, il senso di piacere, unito al dolore, mi piaceva, e non poco! Quando il piacere sopravanzava il dolore speravo che la cosa durasse ancora a lungo! La mente, comunque, vagava leggera, quasi fosse obnubilata per effetto di una sniffata di cocaina o per via di una canna … Avevo voglia di venire, volevo masturbarmi, ma, il malvagio, mentre ansimava sul mio collo, mi bloccava le mani, impedendomi di toccarmi! Nel frattempo continuava a pomparmi furiosamente.
“… Zoccola!..” Diceva, “… Allora sì solo attivo! …, Eh? Tu ‘o daje sulo! Nun’o pigl'! … Eh? Nun sì ricchione!... Sì ommo, overo!... Ma a me me pare ca te piace ‘o cazzo! … Te’ te’, mò t’allamiente pure! … Comme ‘na femmena! … Nun sì maschio!... Sì femmena, zoccola!... E aggio capito ca’ te piace assaie ‘o cazzo! E io t’’o dongo, ‘o cazzo! Tutto pè ‘tte!... E t’’o facci’ ascì a int’’e ‘lluocchie!... E dillo ca te piace! … Stronza!...” (Zoccola – diceva – Allora sei solo attivo? Eh? Tu lo dai soltanto, non lo prendi! Eh? Non sei ricchione!Sei davvero uomo! Ma mi sembra che invece ti piace il cazzo! Ma guarda! Ti lamenti? Come una femmina! Non sei maschio! Sei femmina, zoccola! E ho capito che ti piace assai il cazzo! E io te lo do, il cazzo! Tutto per te!E te lo faccio uscire dagli occhi! Dillo che ti piace, stronza! …).
Lo sentivo ansimare sempre di più! Era tutto sudato e mi sbatteva sempre più forte, Mi sentivo una bambola di pezza! Sentivo forte il suo odore di uomo che veniva dalle ascelle, amplificato dal sudore … Il suo odore si confondeva con l’odore stantio del cesso, misto di piscio, di fumo, … di caldo!
Mi girava la testa, non capivo più niente!
Pochi istanti ed il suo ansimare divenne spasmodico! Pompava sempre più forte, iniziò a lamentarsi . Fu un attimo e mi sentii invadere: era venuto copiosamente inondando il mio culo! Non credevo che mi sarebbe successa mai una cosa simile!
Ma non avevo idea di quello che sarebbe successo dopo!
Si fermò solo per un istante, appena finito. Poi lo sentii uscire, come il tappo di una bottiglia di spumante! Mi sentii vuoto ed aperto! Il mio buchino sembrava l'imbocco di un'enorme caverna! La sua sborra mi colava sull’interno delle cosce!...
Ma subito sentii qualcosa di freddo che mi strusciava sul collo!
Con terrore mi accorsi che era un coltello! Affilatissimo!
“…Latrì! ... Damme ‘e sorde! … Tutto! … Subito!... E pure ‘o telefono!...” (Latrina! Dammi i soldi! Tutto! Subito! Ed anche il telefono!)
Anche una rapina! Ecco perché quel ragazzo mi aveva detto di stare attento!
Tremando, senza la forza di urlare né parlare, assentendo con la testa, gli diedi tutto quello che avevo, mentre lui si era velocemente rivestito. Arraffò tutto in un istante e come un fantasma sgusciò fuori dal bagno, lasciandomi attonito e stupito, con i pantaloni ancora calati ed il cazzo penzoloni, ormai moscio! Scomparve nel buoi del corridoio, senza rumore!
Rimasi così, frastornato, rincoglionito! Non sapevo che fare né cosa pensare! Ero furibondo, spaventato, umiliato!
Mi ricomposi lentamente, spaventato dall’idea che qualcuno potesse trovarmi così!
Lentamente mi avviai verso il buio della sala, dovevo sedermi.
Mi sistemai sull’ultima poltroncina della galleria, nel posto più buio. Avevo bisogno di fumare … Almeno mi aveva lasciato le sigarette!
Iniziai a piangere, in silenzio, pensando a cosa mi era successo! Alla mia stupidità! All’umiliazione subita, allo stupro! La rabbia montava!
Poco alla volta le pulsazioni rallentarono, riprendendo il ritmo normale: Riprendevo fiato mentre mi scorrevano davanti agli occhi le scene squallide delle scopate, delle fesse e dei cazzi enormi del film.
Ripensai a quella mattina iniziata in modo così sfolgorante e finita così squallidamente!
Non ero neanche venuto!
Non mi resi conto che inconsciamente mi accarezzavo il pacco … Sulla poltroncina della stessa fila, quattro o cinque posti più in là, qualcuno si masturbava. Vedevo il suo grande cazzo in controluce e la mano che andava su e giù.
Qualche fila più avanti un ragazzo aveva invitato con la mano la testa di chi gli stava affianco verso il suo pacco … Pochi istanti dopo vedevo la testa salire e scendere ritmicamente!
Ripensai a quello che avevo provato, al pompino fatto, al grande cazzo nel mio culo, alla sborra che avevo ancora dentro di me, a quella strana sensazione di sottomissione che, in fondo, … mi era piaciuta! … Senza accorgermene, avevo sbottonato il jeans, la mia mano già inconsciamente andava su e giù sul mio cazzo! Era oscenamente gonfio e voglioso! Iniziai a masturbarmi furiosamente!
Ebbi pace solo appena dopo essere venuto! … La quantità di sborra emessa era impressionante! Non avevo fazzoletti, lo slip si era tutto bagnato, era appiccicoso!
Con calma richiusi la patta, mi sentivo sporco e frastornato. Avevo il timore che la macchia di sborra attraversasse il jeans rendendosi evidente! Sentivo nelle narici l'odore misto di pesce, mastice e colla Vinavil! ... Era l'odore della mia sborra rappresa!
Guadagnai l’uscita del cinema ed i miei occhi si chiusero per l’avvampare del sole: Ero stato all’oscuro per più di due ore! Non erano abituati alla luce ...
Lentamente mi avviai verso casa, a piedi!
Non avevo neanche i pochi spiccioli necessari per il biglietto della metro …

(CONTINUA)




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