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Gay & Bisex

... Ma tu guarda 'sti baristi!!!!


di masogay1
17.12.2016    |    16.238    |    8 7.7
"Avevo perso la percezione spazio tempo! Mi sentii sollevare dal divano; non saprei dire chi mi sorreggeva..."
Carissimi amici segaioli! Eccoci di nuovo con voi!
Vi sembrerà strano, ma questa meravigliosa Città, Napoli, non finisce mai di stupire! Qui tutto può succedere, tutto è normale, anche se inatteso!
Potreste pensare che quanto scrivo sia frutto della mia fervida inventiva, pensato solo per incuriosirvi o divertire! Non è così! Tutto ciò che leggerete in queste righe è una storia davvero accaduta, anche se vi potrà sembrare incredibile. Quanto leggerete è stato solo rivisto per garantire l’anonimato e per renderlo … più appetibile e divertente.
Devo anche dirvi che questa volta Mirko, il mio compagno, forse è andato un po’ oltre le righe, in quanto mi ha colto un po’ alla sprovvista, ma, a bocce ferme, devo riconoscere che non solo non mi sono incazzato, ma, a pensarci bene, alla fine mi ha garantito una esperienza eccellente ed incredibile!
Quel giorno eravamo usciti per andare ad acquistare alcuni accessori nautici occorrenti per il rimessaggio della nostra barca, in cantiere per la sosta invernale. La meta era un conosciuto rivenditore di accessori nautici, che si trova nel quartiere di Agnano, vicino al famoso ippodromo. Lì sono concentrate tutte le attività dei cantieri nautici della città.
Dopo aver acquistato quanto ci necessitava, sulla via del ritorno, era ancora di buon mattino, abbiamo pensato di fermarci in un bar per bere un buon caffè.
Al volo ci siamo fermati al primo bar, in zona, dotato di tavolini in veranda. Poiché la giornata era stupenda, con un bel tepore, ed essendo la zona molto tranquilla, abbiamo deciso, invece di sorbire un caffè e via, di sederci un po’ ad uno dei tavolini esterni, erano tutti liberi, per godere di un po’ di relax.
Il bar era completamente vuoto, un solo addetto alla vendita.
Quando si è accorto della nostra presenza, con calma ha terminato il servizio a cui era intento e si è avviato verso l’esterno del locale per chiederci cosa desideravamo.
Uscendo dalla penombra del locale, Francesco, così lo chiameremo, si è materializzato come una apparizione, suscitando il nostro stupore! Siamo davvero rimasti a bocca aperta!
Alto circa 1,80, magro al punto giusto, bello come il sole ….! Molto giovane, fra i 20 ed i 25, androgino, con una carica erotica e sensuale senza pari! A Napoli, i più lo definirebbero “… tutta femmina!”, ma, in realtà, anche se con movenze dinoccolate, e con atteggiamento ovviamente sui generis, estremamente maschio! Moro, capelli e barba cortissimi, zigomi sporgenti, occhi leggermente a mandorla, grigi …, penetranti, indagatori …! Jeans aderentissimi, pulloverino nero, collo alto, cappellino da baseball con la visiera rivolta all’indietro, grandissimo pacco in evidenza.
Io, totalmente imbambolato, Mirko a bocca aperta, flashati! Grande attimo di suspence e stupore, ovviamente percepito da lui …! Conscio del suo fascino, guardandoci a metà fra la commiserazione e lo scherno, con una voce argentina e suadente ci riscuote dal nostro stato di trance, parlandoci con gentilezza assoluta in un piacevolissimo e dolce idioma napoletano: “… ‘Neh! … bambulè! Che è stato? Avite visto ‘a Maronna stammatina, oppure ‘o diavolo?!” e, parafrasando una famosa canzone napoletana, “… scetate, Carulì, ca ll’aria è doce!”
Superato lo stupore, dopo esserci guardati in tralice con Mirko, abbiamo fatto la nostra ordinazione, mentre lui ci guardava divertito, spostando lo sguardo da uno all’altro, accompagnando ogni nostra frase con degli Ohhh!... significativi, sorrisini e gridolini vari.
Giratosi sui tacchi, rientra un po’ sculettando nel bar, dicendo “… Vi servo subitoooo!”, ridendo sommessamente.
Guardo Mirko con sguardo indagatore, e lui mi ricambia con uno sguardo a metà fra l’ironico ed il divertito, quasi volesse dirmi: “aspetta e vedrai!...”
Dopo pochi istanti, il nostro si ripresenta con un vassoio con tanto di centrino, i due caffè, con i bicchieri d’acqua canonici, una piccola collezione di tutti gli zuccheri possibili, e …, un vasetto di ceramica bianca contenente una … rosa rossa!
Dimenticavo la chicca! Su ogni tazzina di caffè era poggiato, a mò di coperchio un … amaretto di Saronno!
“… Per voi!, Caariii!!!! …” accompagnato da un sorrisino.
Ci serve i caffè e poi, senza essere invitato, prende una sedia dal tavolino affianco e si siede fra di noi, allargando prima platealmente le gambe per mostrarci la mercanzia, che guardammo entrambi interessatissimi, e poi accavallandole subito dopo, con mossa femminile, quasi a dirci “… Basta! Avete già visto troppo!...”.
Poi, non invitato, prende dal mio pacchetto sul tavolo una sigaretta, accendendola subito con fare mellifluo, espirando subito dopo uno sbuffo di fumo rivolto un po’ ad uno, un po’ all’altro.
“… Allora, non lo bevete il caffè? Si fredda!...”.
Non sapevo dove guardare né cosa fare, quando Mirko, a mia insaputa, con una gran faccia di corna, tanto per aumentare il mio imbarazzo, ma forse, anche per rompere il ghiaccio, gli chiede, a freddo: “… Che carino che sei! … Sei single o hai un compagno?”
Non sapevo dove guardare! L’imbarazzo era al massimo e pensavo fra me: “… Chist’ ‘so’ ‘overo pazzi! … ‘J che gghiurnata è schiarata stammatina!!!...” (…Ma questi sono davvero pazzi! Che giornata è sorta stamattina!!!!...”).
“… Nooo!, Cari! … Single! ...”.
Mi sentii come uno che ha appena preso una martellata in testa! Mi fischiavano le orecchie e sentivo un gran suono di campane! Credo che il mio volto fosse paonazzo! Mi chiedevo dove Mirko andasse a parare!
In breve, visto che non arrivavano altri clienti, ci raccontò buona parte della sua vita, come se ci fossimo conosciuti da sempre, se fossimo suoi vecchi amici, il tutto infarcito da sorrisini, mossette varie e sottintesi.
Nel frattempo, il caffè era bello che sorbito ed il mio pacchetto di sigarette si assottigliava sempre di più!
Alla fine decisi che era ora di farla finita con quella manfrina, anche perché il mio pacco, come quello di Mirko, che guardavo con la coda dell’occhio, si era gonfiato a dismisura e … la cosa sembrava non portasse a niente!
Tagliai corto e, con risolutezza, intervenni dicendo che si era fatto tardi, mentre Mirko mi guardava con occhi interrogativi, e si riprendeva da una specie di sopore.
Mi alzai, imitato dagli altri due, e mi accorsi, a quel punto, che non solo il mio pacco e quello di Mirko si erano gonfiati! Anche il suo mostrava la sua oscena dimensione!
“… Tesori, mi lasciate? …” disse con una faccina smunta ed avvilita; “ … Ma non ci vediamo piùùùù??!!! …”.
Frasette di circostanza …, poi Mirko, con la sua sfacciataggine: “ … Quando è il tuo giorno di riposo?” e lui: “… Mai! Il bar è mio e di mio fratello; siamo sempre aperti; io faccio sempre il turno della mattina, lui la sera!”.
All’unisono dicemmo che ci saremmo rivisti uno dei prossimi giorni, per il piacere di tornare.
Entrammo in macchina accompagnati dallo sguardo sconsolato di Francesco, che sembrava a lutto! Gli mancava solo il fazzolettino da sventolare e le lacrimucce! …
“… Ma sei pazzo! … Come ti viene? …”, dissi a metà fra il serio e divertito a Mirko, una volta in macchina, quasi fosse un rimprovero; “… Ma non hai visto come è carino! …”.
“… Eh!... Seh… ! Faccimmo uocchie chieni e mmani abbacante!...” (E si!, facciamo occhi pieni e mani vuote!), risposi un po’ seccato, convinto che avessimo solo perso tempo; però, fu inevitabile durante il ritorno a casa, commentare l’incontro avuto e le caratteristiche del soggetto!
L’ovvia conseguenza fu, … il fiondarsi insieme il giorno successivo al bar di Francesco, dopo una serata, ed una nottata …, di fantasie erotiche!
Tutti impettiti varchiamo la soglia del bar, questa volta desolatamente …, pieno di avventori!
Decidemmo di attendere, visto che eravamo arrivati fin lì; non era più ora di caffè, ma di aperitivo. Appena ci vide, il nostro si illuminò con un sorriso a 360°, e con mossette e gridolini, suscitando l’ilarità degli altri avventori che si voltarono immediatamente per osservare in nuovi venuti, noi, si rivolse a noi dicendo: “… Cariii! ..., accomodatevi al tavolino! Vi servo fra un attimo! Vi servo un aperitivo?”.
Chiedemmo un Campari soda ed una Redbull, e un po’ sconsolati e colmi di vergogna, tornammo al tavolino del giorno precedente.
In pochi minuti ci venne servito un aperitivo sontuoso; alla spicciolata gli altri clienti si erano defilati, e Francesco si materializzò di nuovo fra noi, quasi a riprendere il discorso interrotto il giorno precedente.
Anche stavolta feci scena muta! Lasciai l’iniziativa a Mirko, che mi sembrava avesse le idee ben chiare su come gestire la storia, e poi, ricordando Totò, pensavo fra me e me: “… Io, poi, volevo capire ‘sto stupido a che punto voleva arrivare! …”.
Iniziò subito un dialogo a due, mentre, come in una partita a tennis, i miei occhi, guardavano ora l’uno, ora l’altro, alla fine di ogni frase.
Dopo pochi convenevoli, Mirko da inizio alle ostilità, e a freddo spara a zero: “… Quando ti andrebbe venire a cena da noi? Sergio cucina benissimo! …”. E lui con la faccia di bronzo; “… Stasera va benissimo!!!! … è meraviglioso! Che caariiii!!!! …”. Io: (… Nooo!!!!!). Ma il guaio era fatto, il dado tratto!...
Mirko gli andò incontro alle 20 in piazza della Borsa, abitiamo lì vicino, perché è un po’ complesso arrivare da noi, mentre io ero rimasto a casa a preparare un po’ di cena: … uno spaghetto al pomodorino fresco poteva bastare!
Arrivarono dopo pochi minuti. Entrò prima Mirko, subito seguito da Francesco, in forma smagliante! “…Ciaoooo!!!”, fu l’esordio del suo saluto, seguito da un abbraccio strettissimo ed annesso bacio a stampo sulle labbra! “… Vi ho portato dei babà dal bar!...”.
Mentre mi abbracciava, stringendomi con vigore, mentre mi stampava il bacione sulle labbra, sentii il mio pacco gonfiarsi a dismisura, anche perché sentii il suo, di pacco, sfregarsi sul mio addome!
Era davvero smagliante! Intrigante, ma soprattutto, bellissimo! Mi intrigava violentemente! La sua ambiguità era sfacciata, lo avrei succhiato immediatamente!
Decisi che un po’ di contegno e di suspence avrebbero contribuito a riscaldare l’atmosfera, peraltro già ampiamente surriscaldata!
Pensai che gli spaghetti non interessassero nessuno dei tre, ma, anche per stemperare un po’, dopo aver offerto un po’ di prosecco ghiacciato, mi accinsi a preparare i piatti.
Francesco si era già accomodato sul divano, affianco a Mirko, molto affianco! Troppo! La mano di Francesco era già posata sulla coscia di Mirko! Mi sentii inutile, fuori luogo, e … terzo incomodo! Ma dovetti fare buon viso a cattivo gioco!
Era perfetto! Se possibile, il jeans che aveva indosso lo rendeva ancor più provocante! Sdrucito in più punti, sapientemente, mostrava squarci di pelle abbronzata, liscissima e perfettamente depilata … La voglia di infilare il dito in uno di quei fori era immensa! Il pacco, già appariscente il giorno precedente, sembrava ancora più grande! Capii in un istante che il jeans era elasticizzato, come un fuson femminile, che esaltava ulteriormente le sue forme perfette! Una camicia bianca immacolata, aderentissima anch’essa, in parte sbottonata, mostrava i pettorali scolpiti sapientemente, e la sua pelle di seta … Il contrasto stridente tra una mascolinità prepotente ed una femminilità raffinatissima, unito ad un profumo muschiato e, ci avrei giurato, un filo di trucco sapiente, fecero il resto, nello splendore del suo sorriso evidenziato dai denti perfetti!
Liquidammo gli spaghetti in un amen, una inutile pratica da sbrigare nel minor tempo possibile!
L’essere seduti a tavola, però, favorì l’approccio! Più volte qualcuno mi fece piedino; compresi inequivocabilmente, però dalle carezze che sentivo sulla mia coscia che Francesco aveva delle attenzioni anche per me, essendo seduto al centro.
Il cuore mi batteva forte! Incuriosito dall’attesa e desideroso di arrivare ad un punto di non ritorno …
Il babà fu accompagnato da una robusta dose di whisky ghiacciato.
Subito dopo il caffè, ci sedemmo sul divano per una sigaretta, mentre mi chiedevo cosa sarebbe successo …
Francesco tirò fuori dal borsello il necessario per rollarsi una canna … Rimasi di stucco! Non era mai successo in casa mia! Ero preoccupato, forse, offeso, ma soprattutto incuriosito! Lo vidi prepararsi la canna con arte consumata; mi chiedevo se dovessi impedirlo, ma lo lasciai fare, del resto, vidi che Mirko collaborava all’operazione con fare esperto!
Iniziò subito il cerimoniale di un tiro per ciascuno … Non avevo mai fumato erba!
Il mio primo tiro fu stupefacente! Ebbi modo, soltanto, di notare i due che fumavano serenamente; percepii immediatamente che qualcosa stava avvenendo dentro di me: un senso di dolcezza e serenità, unito ad una certa forma di oblio, mi prese interamente … Senza rendermene conto, mi lasciai andare. Tutto mi sembrava dolcissimo, bellissimo …! Un senso di leggerezza estrema si impadronì di me: stavo diventando una bambola di pezza; i rumori, le parole, mi giungevano ovattati, con una sorta di eco; Le immagini, poco a poco, sembravano sfocarsi, tutto era rallentato, come se dormissi, ma ero ben sveglio!
Guardandomi intorno, mi resi conto che i due avevano iniziato a pomiciare, anche a baciarsi, ma la cosa, stranamente, non mi dava fastidio; anzi, mi faceva piacere … Mi ispirava tenerezza. Tanta! Man mano che fumavo mi sentivo sempre più a mio aggio. Tutto mi sembrava bello, normale!
Mi accorsi appena che i due mi toccavano, con dolcezza, delicatezza! Sentivo accarezzarmi da quattro mani diverse, non capivo quali fossero di Mirko, quali di Francesco … ma era bellissimo! Mi accorsi di avere una erezione esagerata solo sentendo delle mani che mi strofinarono il pacco … Non capivo a chi appartenessero, ma non mi interessava! Inconsciamente iniziai a tastare anch’io: mi capitarono due cazzi enormi fra le mani, le cappelle gonfie all’inverosimile … Mi resi conto, allora, che Mirko mi baciava con passione, la sua lingua danzava nella mia bocca, ma un’attimo dopo, si aggiunse un’altra bocca alla nostra … Ci baciavamo, tutti tre alternativamente. Io e Mirko; Mirko e Francesco, Francesco e me. Assolutamente non mi sentivo escluso, anzi!
Si erano già denudati, io avevo solo la patta sbottonata. Avevo perso la percezione spazio tempo! Mi sentii sollevare dal divano; non saprei dire chi mi sorreggeva. Con pochi movimenti venni spogliato, abbracciato da entrambi, accarezzato, baciato! Poi due mani mi costrinsero ad inginocchiarmi … alternativamente due grandi cazzi si infilarono nella mia bocca, penetrandomi con forza … !
Iniziai a succhiare di gusto! Mentre i due si baciavano appassionatamente; poi, la scena cambiò: fui fatto alzare, e mentre Mirko mi baciava, questa volta con amore, Francesco iniziò a succhiarci alternativamente. E devo dire che era bravissimo! Succhiava davvero convinto, così come sa fare solo un uomo! Colui che sa esattamente come un altro desidera essere spompinato! Le donne non ci riusciranno mai! Neanche con tutta la buona volontà! Poi fu il turno di Mirko, bravissimo, mentre slinguazzavo con Francesco.
Fin qui tutto da programma! Ma il meglio doveva ancora venire!
Dopo un buon quarto d’ora dedicato agli spompinamenti in piedi, io ero ormai fatto dall’erba! Non capivo cosa sarebbe successo!
Mentre ero rimasto a “giocare” col cazzo di Francesco, non mi ero accorto che Mirko si era allontanato. Era andato in camera da letto ed aveva tirato fuori dall’armadio tutti i nostri “giocattoli”, di cui andiamo molto fieri!
Li aveva tutti disposti in buon ordine sul letto!
Tre buttplugs di misure differenti, di cui il più grande da circa 20 cm con il diametro 4; una doccina anale da avvitare sul laccio della doccia; un bavaglio da bocca con annessa sfera; un dildo realistico color carne anch’esso di circa 20 cm e buon diametro; un paio di manette realistiche; un morso regolabile da bocca, vari legacci, e, per finire, un bel completo sexy da donna con tanto di autoreggenti a rete nere, babydoll ed un eroticissimo sospensorio nero, insieme ad una confezione di lubrificante!
Tornato in silenzio in soggiorno, con una mossa d’intesa con Francesco, mi portarono in camera da letto, mentre io sembravo Alice nel Paese delle Meraviglie, ubbidiente, consenziente …!!!!
Ovvio che ero l’unico meno avvezzo all’erba e che loro, più esperti, avevano retto di più!
Con mosse suadenti mi “vestirono” con gli indumenti sexy; poi, con me ne accorsi nemmeno, mi portarono in bagno, nella doccia, e, mentre Francesco mi reggeva, Mirko, che aveva preparato il tutto, mi infilò la doccina nel culo aprendo contestualmente l’erogazione della doccia.
Mi sentii piacevolmente riempire da una sensazione calda, che mi gonfiava l’addome a poco alla volta! Mi stavano clisterando e non me ne ero accorto!!!!
Quando Mirko giudicò che poteva bastare, per timore di una mia incontinenza inattesa, mi fecero sedere sul water, mentre continuavano a pomiciare in mia presenza. Come ubriaco vedevo danzare ad altezza della mia bocca i loro cazzi turgidi, che a turno mi infilarono in bocca mentre, finalmente, con un cazzo in bocca, mi liberai fragorosamente! Era solo acqua! Ma mi piacque moltissimo! Mi sentivo fresco nella pancia, leggero ed, … arrapatissimo!
Ormai stavo un po’ riacquistando coscienza, perché stavo smaltendo l’erba, ma, comunque, ero ancora fatto!
Mi riaccompagnarono in camera da letto, mentre Francesco mi filmava col telefonino; mi fecero mettere a pecora sul letto, e, mentre Mirco mi massaggiava il culetto col lubrificante, Francesco, preso e lubrificato il buttplug più grande, iniziò ad infilarmelo nel culo con mosse sapienti.
Lasciai fare, perché ero frastornato ed incuriosito; peraltro, mi piaceva sentire armeggiare nel mio culo.
Sentii un po’ di dolore, ma c’ero abituato perché di cazzi nel culo ne avevo presi, e come! Ma poi, un po’ di dolore somministrato con arte e sapienza, … mi piaceva, e come! Del resto, non avrei saputo come reagire!
Quando il buttplug fu ben piantato nel mio ano, saldamente ancorato dallo sfintere, giunse un’altra novità: presa una comoda sedia plastificata dalla cucina, Mirko mi fece sedere, col plug ben piantato nel culo. Come lo sentivo!!! Il mio cazzo era sempre più duro!
Contestualmente Francesco, senza che me ne accorgessi, mi ammanettò con le braccia dietro lo schienale! Non potevo muovermi, ma, tanto per essere precisi, Mirko mi legò entrambe le gambe ai piedi della sedia. Ebbi un attimo di paura, perché mi sentii impotente in balia di due persone, ma mi tranquillizzai subito pensando, ed essendo pienamente convinto, che Mirko, il mio compagno, che più volte mi aveva dimostrato il suo amore, certamente non avrebbe permesso che mi venisse fatto del male!
Ma, evidentemente non bastava! Arrivò anche la ciliegina sulla torta! Francesco decise, alla fine che piazzarmi il morso in bocca, tenendomela ben spalancata, fosse stato il massimo!
Finito il tutto, iniziarono a filmarmi coi telefonini, mentre io, impotente, non potevo impedirlo, e nello stesso tempo, sempre filmando, a turno mi masturbavano. Quando ci ripenso, ancora mi viene duro da morire!
Non era finita! Anche lo sfregio finale! Mentre ero seduto, legato e con le gambe aperte, e la sedia orientata verso il letto, finalmente, iniziarono a fare l’amore in mia presenza: si esibirono in un fragoroso 69, ansimando fragorosamente, si incularono a vicenda in diverse posizioni, giocarono a lungo senza godere, mentre io ero costretto a vedere il mio compagno che se la spassava con un ragazzo bellissimo!
Mi stavo quasi incazzando, ma senza poter reagire, quando, finalmente, si ricordarono di me!
Alzatisi dal letto, si avvicinarono alla mia sedia, dove io, come un salame, non potevo reagire!
Non mi rammento chi dei due iniziò a giocare coi miei capezzoli, strizzandoli e masturbandomi, quando l’altro si era posto alle mie spalle: iniziai a sentire qualcosa di caldo che mi scorreva sulla testa: mi stava pisciando addosso! Subito, eccitatissimo, l’altro iniziò davanti! Gli spruzzi si susseguivano senza sosta, poi si concentrarono sulla mia bocca: mentre gli occhi mi bruciavano, si divertivano a centrarmi la bocca con lunghi spruzzi, che in parte dovevo ingoiare! Riuscivo addirittura, in virtù del diverso sapore, a capire quale era il piscio dell’uno e dell’altro!
Anche questa umiliazione finì! Pensai che Mirko mi aveva mancato troppo di rispetto, in maniera esagerata, ma, alla fine, mi era piaciuto e sicuramente lo amavo di più! Era stato, fino a quel momento, un regista fantastico! Mai mi ero eccitato tanto!
Alla fine mi liberarono, grondante di piscio e barcollante: ci abbracciammo forte forte, accarezzandoci, baciandoci, scambiandoci il piscio, davvero felici!
Eravamo solo a metà del gioco!
Ci docciammo insieme, accarezzandoci e masturbandoci a vicenda, poi, dopo esserci asciugati con dei caldi accappatoi, fui condotto di nuovo sul letto, ammanettato, a pecora.
Mi scoparono il culo a vicenda, mentre l’altro a gambe aperte, mi scopava la bocca. Mi piaceva moltissimo, volevo venire, ma non potevo toccarmi!
Raggiunsi lo zenith quando mi fecero cavalcare Mirko che si era messo da sotto: Iniziò a trapanarmi il culo col suo bel cazzo, mentre Francesco si preparava: a mia insaputa, di spalle, mi penetrò col suo immenso cazzo in una doppia penetrazione! Un’esperienza che non avevo mai provato!
Poi, sempre a pecora mi scoparono vigorosamente: Mirko in bocca, davanti, in ginocchio, Francesco di dietro, che mi sbatteva il culo col suo batacchio, divertendosi ad uscire ed entrare nel mio culo! Ero totalmente slabbrato! E loro, nel frattempo, si baciavano sopra di me!
Mirko mi sborrò potentemente in bocca, l’aveva già fatto tante volte, ma la sua sborra stavolta era tanta di più e tanto più dolce! In confronto, il miele era amaro!
Subito dopo, Francesco, dopo un’ultimo tremito, mi sborrò fragorosamente nel culo. Mi sentii allagato! Pieno! Pensai che mi giungesse alla gola!
Non era contento! Rimase ancora dentro di me, mentre ero sempre a pecora. Lo sentii sgonfiarsi a poco a poco, ma era sempre ben piantato nel mio culo!
Poi, l’ultimo sfregio! Lo stronzo, che voleva liberarsi, aveva ben pensato di pisciarmi nel culo, riempiendomi come un’otre!
Non ne avete idea! Che esperienza! Che sensazione meravigliosa!
Solo allora finì il tutto! Potreste dire … lo scempio! No! Non è vero! E’ stata un’esperienza bellissima che vorrei fare ancora tante e tante volte!
Dopo essere stato in bagno, dopo essermi liberato e lavato, tornai in camera: i due stavano beatamente sdraiati sul letto, tenendosi per mano e fumando.
Li guardai e mi guardai: loro decisamente spompati! Io ancora bene in tiro, perché ero l’unico che non aveva goduto!
Saltai sul letto, ed aiutato da Mirko che lo teneva, infilai il mio bel cazzo turgido nella bocca di Francesco, che, però, non si scompose più di tanto! Forse gli faceva piacere!
Lo scopai a lungo, quasi a soffocarlo, mentre sentivo le sue labbra a ventosa stringersi intorno alla mia cappella!
Godetti anch’io, fragorosamente!!! E la zoccola non ne sprecò una goccia!
Così finì quella serata meravigliosa! In seguito ne abbiamo organizzate tante altre ancora!
Spero di non avervi deluso anche questa volta, anzi di avervi dato qualche spunto per una bella serata!
Comunque, se vi ritenete simili a Francesco e vi va di provare, contattateci! Ci divertiremo insieme, siamo molto ospitali!
Per ora, … buona sega a tutti, e, … Buon Natale!
Alla prossima!
Sergio e Mirko
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