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Gay & Bisex

Under 21 - II


di leeryanskype86
22.03.2019    |    679    |    2 9.6
"Sono gay, ma tu sai com'è questo mondo..."
Il biondo portiere andò ad aprire la porta, un po' contrariato. Pensava fosse qualche compagno di strada andato a rompere le balle e invece quello che vide lo lasciò senza parole. "ciao" - era l'attaccante che gli aveva fatto perdere la concentrazione durante tutta la partita - "scusa ma so che domani ripartite e volevo parlarti. non ci siamo visti dopo la partita e..."
"o...okay " - rispose - "dimmi pure"
"posso entrare?" - chiese l'altro - "non sono cose da dire in un corridoio d'hotel, a dire il vero"
"sì. non badare molto al disordine, stavo per mettermi a letto."
"No, tranquillo!" gli rispose l'altro "Comunque, non ci siamo presentati: Moise" disse il ragazzo di colore "Xaver" rispose il biondo portiere stringendogli la mano. Le mani di entrambi erano tese, un po' sudate, la loro emozione si percepiva solo a guardarli. Xaver lo avrebbe afferrato e baciato in quello stesso istante, buttato sul letto, spogliato e limonato come si deve, avrebbe assaggiato ogni centimetro di quella pelle color dell'ebano, leccato le orecchie, mordicchiato quei capezzoli piccoli e tesi sotto la maglia, strusciato la sua faccia su quegli addominali perfetti ed allenati e sceso giù, strappandogli i pantaloni e le mutande, afferrandogli quella grossa asta di carne color dell'ebano tra le labbra fino a farlo esplodere.
Solo a pensarlo, quasi fu in preda ad un orgasmo.
"Ascolta Xaver - disse Moise - ci ho pensato per tutta la partita e dopo, è difficile da dire ma credo te ne sia accorto anche tu, no?" "Se è per la scivolata, sono caduto da solo. Parlano già di corruzione dell'arbitro?" "No, no! Non è quello. Cioè...è successo anche in quel momento, ma non parlo di quello. Quando tu sei caduto...beh..." "si è visto il mio sedere? Hanno fatto qualche protesta o robe simili?" "no, no...è che ho visto il tuo culo e...." "E?" "ed è successo questo!" esclamò Moise tirandosi giù di colpo i pantaloni e le mutande e rivelando una potentissima erezione e la sua cappella turgida e violacea, in cui era affluito tutto il sangue e che era già bagnata. "E io cosa dovrei farci, scusa?" mentì Xaver, fingendo che quella visione lo infastidisse, ma in realtà non vedeva l'ora di poterla toccare con le mani e di assaporarla. "Guarda che ho notato come mi guardavi durante il prepartita. Ti ho guardato anche io. E ho visto la tua erezione quando mi sono avvicinato alla porta. Sembrava avessi un palo piantato nei pantaloni! - e dicendo così guardò tra le gambe del portiere - proprio come adesso!"
"no, ti sbagli. Stavo guardando un porno prima...a me piace la figa, cosa credi?" "Sì. E perché non riesci a staccarmi gli occhi dal pisello allora? Avanti, a me puoi dirlo. Anche perché credo che si sia capito che entrambi abbiamo voglia l'uno dell'altro. Ammettiamolo!"
Xaver si sentì messo alle strette. Corrucciò il suo viso, quasi a voler trattenere il fiato e poi lo ammise "Sì, okay. Sono gay, ma tu sai com'è questo mondo. Non posso dirlo a nessuno e mi tocca reprimere ogni volta! ma oggi, da quando ti ho visto non ho pensato ad altro che a te, il tuo culo e quella meraviglia di cazzo che hai tra le gambe!" "Stessa cosa io quando ho visto il tuo culo. avrei voluto fottertelo lì davanti a tutti! Hai un culo meraviglioso!" "Avrei voluto tu lo facessi" - gli rispose Xaver e Moise ribatté "Siamo sempre in tempo per farlo. Non sarà uno stadio pieno di gente, ma ci accontentiamo!" e detto questo, Xaver si avventò su di lui e lo spinse sul letto, spogliandolo del tutto, mentre Moise faceva lo stesso con lui.
Accarezzarono i loro corpi possenti, Moise guardava il corpo muscoloso e bianco di Xaver, in contrasto con la sua pelle, la sua mascella importante e il suo sedere tondo e con una leggera peluria, mentre davanti sotto un ciuffo di peli biondi si stagliava un cazzo di tutto rispetto, ben eretto e voglioso di donarsi a lui.
Xaver non riuscì a resistere a lungo e subito si fiondò sul cazzo di Moise, leccandolo e facendo roteare la sua lingua sulla cappella, per poi farlo scomparire tra le sue labbra in un'espressione estatica, mentre il difensore faceva lo stesso col suo, in un 69 frenetico che si concluse con un'esplosione di fiotti di sborra nelle loro bocche e sui loro visi. Che entrambi poi si leccarono, scambiandosele in un bacio.
Ma le loro voglie non erano esaurite. Dopo poco l'asta di Moise fu di nuovo sull'attenti e vogliosa di esplorare quel culo meraviglioso. E il culo di Xaver fu molto lieto di accogliere prima la lingua e le dita del bell'attaccante e poi quel grosso palo di ebano, su cui cominciò a dimenarsi come un forsennato, alternando il ritmo per farlo durare di più finché la voce di Moise tuonò "vengo...cazzo! Vengo, porca puttana! Ti riempio tutto!" e altri fiotti di calda sborra eruttarono nel preservativo all'interno del culo di Xaver che godette come mai in vita sua.
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