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Nicole mi umilia con due maschi


di Membro VIP di Annunci69.it knoor
05.03.2013    |    27.421    |    10 9.6
"Per il gran finale Francesco decise di farmi guardare..."
Avevo invitato i due compagni d'avventura a casa mia per definire i dettagli della nostra piccola impresa alpinistica. La scalata alla Terza Grande di Lavaredo che avremmo intrapreso in primavera.
Loro erano Francesco ed José; ci eravamo conosciuti al Club degli Alpinisti, frequentando insieme la palestra di roccia.
Tutti sanno, nel nostro piccolo ambiente, della mia passione per la fotografia che pratico anche durante le scalate alpinistiche. Ho partecipato a varie mostre del settore con le mie foto ed ho contribuito, come fotografo dilettante, ad una serie di pubblicazioni promosse dal nostro club.
Per questa ragione, essendo gli alpinisti anche un po' vanitosi e volendo quindi sempre essere immortalati mentre sfidano le montagne, mi invitano a partecipare a questa o quella scalata.
Francesco e Josè sono due rocciatori di diversa estrazione, Francesco ha 39 anni ed è più legato alla scuola classica quindi alla frequentazione delle montagne in maniera più diretta culturalmente più partecipata, al contrario Josè che ha soli 30 anni è più un atleta da palestra che prepara minuziosamente tutti i movimenti ed il percorso della scalata per poi completare sulla roccia questa preparazione nella maniera più precisa e rapida possibile.
Quel giorno nevicava anche in città, nevicava fitto da quando i miei ospiti erano arrivati.
La neve continuava scendere magica e silenziosa.
“Cavolo! Spero che la città non si blocchi ” disse Francesco. "Speriamo" pensai io che cominciavo ad essere preoccupato che i due rimanessero bloccati a casa mia. Come se non bastasse Nicole mi chiamò:
“Cioa Steve guarda che torno a casa prima qui è un disastro abbiamo chiuso tutto. Sono ancora la i tuoi amici?”
“Benissimo Nicol ti aspetto. Francesco e José sono ancora qui è un problema?”.
I miei ospiti non mi sentivano, ma sapevo che Nicole non avrebbe gradito di trovarsi con loro in casa anche perché da sempre lei odia tutto ciò che è legato all'alpinismo, una mia passione che, per dirla con le sue parole: si mangia tutti i nostri più bei fine settimana da quando le nevi si sciolgono.
Reagì subito velenosa come una vipera.
“Benissimo sai che bellezza, adesso è un miracolo se arrivo a casa figurati tu se riesci a liberarti di quei due rompipalle in tempo utile. Vorrei andare da mia madre, ma sicuramente la strada sarà uno schifo. Merda...” e piantò giù il telefono.
Dopo un po' Nicol arrivò sbattendo gli stivali sul pianerottolo e portando dentro casa un refolo di freddo.
Feci le presentazioni del caso.
“Scusate ragazzi ora vado a cambiarmi, credo che mangerete qualcosa con noi fuori è un vero disastro”.
Tutto sommato non era andata male, pensai, mi aspettavo fosse scorbutica come solo lei sa essere, invece tutto un sorriso e una gentilezza. Mentre saliva le scale per andare a cambiarsi, notai che i miei ospiti si scambiarono un sorrisino complice il significato del quale non poteva che essere un apprezzamento su Nicole.
A questo ero abbastanza abituato, non mi dispiaceva. Nicole è una meravigliosa ragazza che fa girare la testa agli uomini con le sue labbra carnose il seno duro e appuntito ed il culo quasi sfacciato di una rotondità perfetta.
Sul tavolo del salotto avevamo posizionato una serie di mappe delle Tre Cime.
Nicol scese dalle scale dopo un po'. Era uno spettacolo.
Aveva raccolto i capelli castani dietro la nuca indossava un vestito lungo color crema con una scollatura profonda, avrei giurato che non portasse il reggiseno, i capezzoli turgidi si vedevano sotto il panno guizzanti e nervosi. Le scarpe avevano un po' di tacco.
La scelta dell'abbigliamento mi parve quantomeno azzardata anche Francesco e Josè rimasero stupiti oltre che affascinati ed ammaliati da Nicole.
“Amore mio dobbiamo uscire?” dissi in tono di rimprovero.
“Abbiamo ospiti Steve non si sta in pigiama e ciabatte con due gentili cavalieri seduti al nostro tavolo”.
“Lei signora” si affrettò a dire Francesco potrebbe certamente stare in pigiama e ciabatte in ogni circostanza.
Nicole sorrise incantevole “Andiamo Francesco diamoci del tu. A voi alpinisti non darà fastidio una serata un po' cittadina, diciamo più urbana per quanto stia nevicando come in alta montagna. Anche se vi avviso che la cucina sarà pessima visto che il cuoco sarà Steve”.
Ridemmo tutti.
Solo allora mi soffermai a guardare meglio i due ospiti. Erano due uomini belli e bellissima era Nicole. Cominciai ad essere sospettoso e geloso.
Francesco alto castano con gli occhi azzurri ed il taglio deciso delle sopracciglia, il fisico scultoreo e forte del rocciatore allenato, la pelle un po' bruciata dal sole dei ghiacciai. Josè invece è meno alto anche se più muscoloso, scuro di carnagione con un bel naso aquilino i ricci attaccati alla fronte e le labbra ben disegnate.
Preparai un giro di cocktail mentre dalla cucina sentivo Nicol parlare e ridere ciarliera con i due ospiti. Mentre preparavo il ghiaccio e la menta e versavo il Bacardi, mi venne in mente quell'immagine che ogni tanto affiorava nei miei sogni.
L'immagine del suo tradimento! Lo desideravo? Ero terrorizzato? Difficile a dirsi erano sentimenti contrastanti.
A volte, facendo l'amore con Nicole, improvvisavo fantasie di orge selvagge e lei si eccitava e mi rimproverava “Con quelle tue fantasie mi fai andare fuori di testa...però mi raccomando non dimenticare che sono solo fantasie”. Le rispondevo che era soprattutto lei a non doverselo dimenticare. Fuori la neve continuava a cadere Nicole era seduta sul divano insieme a Josè con il suo splendido vestito e, sulle ginocchia, l'album fotografico delle mie scalate in montagna.
“Senti Steve” disse Francesco “con una così bella modella non mi dirai che il tuo soggetto preferito sono le montagne?”
“A dire il vero...” dissi io titubante “Riconosco che i miei interessi sono più variegati, ma non credo che a te interessino le foto delle vacanze”.
“No certo, le foto delle vacanze sono insopportabili”. Rispose.
José allora si reclinò sul divano allungando un braccio lungo lo schienale quasi sfiorando Nicole che gli stava seduta al fianco e disse. “Le foto delle vacanze possono essere molto interessanti, invece, soprattutto se fatte con piglio artistico”. Allora sentì la mia voce dire quasi contro la mia volontà queste parole:
“Chi non ha fatto delle foto artistiche alla propria moglie?”
Le guance di Nicole s'imporporarono per il pudore. Mia moglie è una donna abituata a tenere a distanza gli uomini che spesso la corteggiano.
Quel riferimento intimo l'aveva imbarazzata, tuttavia non era stata una reazione scontrosa come per chiudere definitivamente quell'argomento, forse le piaceva attirare l'attenzione di due uomini così belli. La mia gelosia cresceva di minuto in minuto eppure volevo bere fino alla feccia quel sentimento che allo stesso tempo mi impauriva e mi incuriosiva.
“Tempo per un altro Mojto? dissi e andai in cucina. Dopo poco lei entrò.
“Sei impazzito? Quei due ci stanno provando mi hanno detto di mostrare loro le foto che tu hai definito: artistiche".
“E che facciamo?” Le chiesi “Li buttiamo fuori di casa? E poi guarda come ti sei vestita, lo hai fatto apposta per attirare la loro attenzione che ti credi che sono rimbecillito?”
“Ma no...era per farti un dispetto, per animare un po' al serata”.
“Nicole” risposi “allora lo sapevi che stavi stuzzicando! Indossi un vestito dal quel si vede tutto?”
Prese il bicchiere di uno dei Mojtos che stavo preparando e bevve un po'.
“Ammetto che si...questa barbosissima passione per la montagna mi fa diventare cattiva. Ma era uno scherzo. Era per te Steve”.
“Nicole, se vuoi che gli mostriamo le foto in bianco e nero...tutto sommato sono foto artistiche. Magari lo scherzo può continuare che dici?”
“Tu vuoi che...” era incredula. “Lo vuoi davvero?”
“Non lo so amore, non lo so...cazzo...a te piacerebbe?”
Nicol usci e tornò in salotto, vidi la sua slanciata figura oscillare nel vestito, ordinai i bicchieri sul vassoio e uscii in salotto. I tre erano di fronte alla finestra, Nicol al centro.
La neve intanto riempiva l'orizzonte.
“Fenomenale Steve tu si che sai come intrattenere i tuoi ospiti anche nel cuore dell'inverno” disse con una punta di malizia Josè.
Nicole si voltò verso di me, notai i capezzoli turgidi sotto il vestito ed il ciuffo che le si era scarmigliato un po' e che lei si ricompose con sensualità.
Ci sedemmo nuovamente tutti e tre intorno al tavolino del salotto, io e Francesco sulle poltrone, Nicol e Josè sul divano. Nicol era raggiante.
“Dicevamo delle fotografie Steve” disse mia moglie.
Francesco inarcò stupito il sopracciglio.
“Ragazzi” aggiunsi io “se davvero volete...vi faccio dare un'occhiata?”
“Cosa stai aspettando...siamo ansiosi di vedere queste fotografie, sempre che Nicole sia d'accordo” Josè parlava con un filo di voce era emozionato credo.
“Non fatevi strane idee ragazzi” s'affrettò a spiegare mia moglie non sono mica foto pornografiche tutt'altro. Mi sembrava una giustificazione inutile e colpevole che accese ancora di più la fantasia dei due uomini.
Presi l'album di cuoio nero con il titolo NBN che significa “Nicole in Bianco e Nero”. I due ospiti e mia moglie si sedettero intorno al tavolo del salotto e la prima pagina si aprì.
La foto rappresentava Nicol nel riquadro di una porta mentre si voltava verso lo spettatore, era vestita con: calze, giarrettiere i tacchi a spillo, si vedeva la schiena sinuosa ed il culo ombroso e rotondo.
I miei amici rimasero senza parole ed io pure. Stavo mostrando le foto di mia moglie, le foto che avevo fatto per conservarne la bellezza una volta invecchiati ed ora...si lo ammetto, mi piaceva che altri la vedessero.
“Mio Dio...” disse lei “chissà cosa penserete di me ora?”
Dicendo così chiuse l'album e lo strinse a se. “Basta ...stiamo esagerando non vi pare?”
“Rimetti l'album sul tavolo bellezza!”
“Francesco stai parlando con mia moglie, anche se hai visto una sua foto le devi rispetto!”
“Ok ragazzi non siate nervosi” intervenne Josè allegro “Mi è venuta un'idea: scommetto” mi disse” Che ti manca qualche foto con dei soggetti maschili no? E scommetto che vorresti averne qualcuna vero?”
“Cosa intendi Josè vuoi posare con mia moglie?”
“Perché no in fondo se lei e tu stesso siete d'accordo...quale migliore occasione di questa...”
Mentre guardavo notai con la coda dell'occhio che il braccio di Francesco si muoveva sotto il tavolo. Cosa stava succedendo stava toccando Nicole? Le mie fantasie cominciarono a galoppare.
“Non so...forse... Nicol tu cosa dici?” balbettai con in cuore in gola.
“Ma... forse” Rispose imbarazzata “potrebbe essere divertente... sono un po' in imbarazzo ecco...”
“Sai che ti ho scattato quelle foto per ricordare sempre al tua bellezza, potremmo farne alcune per esplorare le nostre fantasie che dici?” Non riuscivo quasi a credere a quello che stavo dicendo ero impazzito? Non lo so, l'atmosfera era elettrizzante.
Nicol si fermò un istante a riflettere poi mi guardò con un sorriso e disse.
“Va bene amore...mi va! Ma mi raccomando voi due...” aggiunse divertita alzando l'indice “Siate bravi ed educati. Intesi?”.
Quelle parole avevano un tono tale che non si capiva se fossero una raccomandazione o un invito ad infrangere le regole. Gli occhi le luccicavano in modo strano.
“Va bene ragazzi...” dissi nervoso come un cavallo drogato. “Facciamo così: Nicol, visto che io sono il fotografo, ora ti bendo gli occhi e poi cominciamo a scattare”. Presi dall'armadio una sciarpa di raso bianco e dopo averla fatta sedere sul divano la bendai.
Qualche istante dopo Nicole era seduta con le gambe accavallate e gli occhi bandati, io posizionavo il cavalletto della macchina fotografica.
Quando chiesti ai due tori di spogliarsi, colsi un lieve sorriso sul volto di lei.
In men che non si dica Francesco e Josè furono nudi. Francesco aveva la tipica corporatura dell'uomo di montagna, aveva il petto cosparso di peli e muscoli agili e forti. Un'abbronzatura irregolare sul viso e sulle braccia. Il membro del sesso era semirigido, ma anche così molto più grosso e lungo del mio.
Josè invece era il tipico scalatore da palestra...pelle olivastra completamente depilato anche nelle parti intime, più basso di Francesco ma più muscoloso. Quello che però mi sorprese era il meraviglioso pisellone che gli sbatteva tra le cosce, era floscio e pendeva ricurvo e grosso.
Volevo un'immagine con lei bendata, ma perfettamente vestita nel bel mezzo di due uomini completamente nudi.
Cominciavo a pensare che quella era proprio una grande occasione per sondare senza paura le mie fantasie e quelle di Nicol. Scattai un paio di foto poi mi venne un'idea. “Nicol allunga le mani verso di loro dai...”
Lei distese, alora, le dita incerte nell'aria alla ricerca dei corpi che le stavano ai lati, io guardavo nella camera e colsi le sue labbra schiudersi in un respiro più profondo, strinse le cosce da sotto il vestito...sapevo che quel movimento delle gambe significava che si stava eccitando. Le dita di Nicol si posarono sul torace di Francesco e sui poderosi muscoli di Josè...poi scesero ed sfiorarono i sessi dei due uomini. La vidi indecisa impaurita, ma anche curiosa e la incitai.
“Toccali” le dissi.
“Oddio Steve, ma....” i membri dei due uomini erano oramai eretti e duri Nicol faceva fatica a stringere in mano il membro di Josè mentre anche quello di Francesco svettava verso l'alto con una inclinazione verticale.
“Cosa ne pensi amore mio?” Chiesi a Nicole.
“Cavolo sono enormi Steve....dio mio...” e si morse le labbra nel vortice del desiderio.
Fuori la neve continuava a cadere.
“Ora alzatevi tutti dai...”
“Che vuoi fare Steve...guarda che ci fermiamo alle foto”.
“Certo amore mio certo...” dissi io che in quel momento impazzivo di gelosia e di curiosità e non volevo che quel gioco di trasformasse in qualcosa di più pericoloso, ma allo stesso tempo non sapevo quali sarebbero stati i confini di quella incredibile esperienza.
“Ecco mettetevi così in piedi... stringetevi di più”. Le braccia dei due uomini, si chiusero su mia moglie...i loro membri eccitati e duri si appoggiarono su di lei, Nicole si piegò leggermente spingendo il culo sul membro vigoroso di Francesco. Lui le posò delicatamente un bacio sulla spalla e sul collo facendo scendere le spalline del vestito.
Allo stesso tempo le sciolse la benda di raso.
“Ora facciamo scivolare il vestito lungo le tue meravigliose grazie” Commentò Josè mentre scoprivano lentamente il corpo di mia moglie, lei mi guardò mentre scattavo le fotografie del suo viso vogliosa ed intimorita allo stesso tempo.
Quando il vestito si arricciò sul pavimento lei rimase con le scarpe e le mutandine bianche. Il cazzo di Francesco da dietro la sfiorava...quello portentoso di Josè le si era posto addosso davanti sul ventre.
“Steve non credi che stiamo esagerando?”
“Tu cosa credi amore?”
Francesco intanto le teneva le mani sui fianchi, lei nell'imbarazzo non sapeva cosa fare con le mani...era attratta dal grande fallo di Josè e dalla forza di Francesco. Lo sentivo, lo vedevo nelle sue espressioni, chiudeva gli occhi, si mordeva le labbra, ancheggiava con delicata passività tra i due mentre io continuavo a scattare le fotografie.
“Non avere paura Nicol” dissi “a me non dispiace so che ti piacciono ora inginocchiati dai che faccio ancora qualche foto.
Così lei si abbassò e si mise in ginocchio tanto che l'enorme pisello di Josè le stava davanti al viso.
Si morse le labbra, non riuscendo a trattenere la voluttà.
“Dai bellezza...posaci sopra le labbra...”
“Che dici Josè sei impazzito?”.
“Non sei curiosa Nicole?” Ribatté Josè afferrando la base del suo grande uccello ed avvicinando la cappella rotonda e lucida alle labbra di lei.
Non riuscirei mai da descrivere quegli attimi interminabili, le labbra di Nicol avvicinarsi al sesso di Josè timidezza e coraggio voluttà e vergogna tutto un un lampo e poi finalmente ecca la bocca di mia moglie schiudersi leggermente, la sua lingua rosea di gatta leccare il poderiso cazzo del mio amico mentre questi si lasciava anadare a gemidti di belva.
Alla fine Nicole prese in bocca tutto il poderoso e rotondo glande di Josè. Lui le mise una mano tra i capelli.
“Succhia bellezza dai che a Steve gli viene duro a guardarti...dai amore dacci dentro. Ora ti torturiamo vuoi?”
Nicole allora si ritrasse ebbe paura.
“No basta ragazzi. Ora dobbiamo fermarci Steve spegni quella cazzo di macchina fotografica. Per le tue fantasie mi pare che ci sia roba a sufficienza non trovi?”
“Certo Nicole risposi...e per le tue?” Lei mi guardò stupita.
“Per le sue ci penso io” Si intromise Francesco che nel frattempo se lo stava menando guardando il culo di Nicol che ondeggiava sui talloni succhiando l'attrezzo del suo amico.
Mia moglie si alzò prese il vestito e si coprì.
“Steve perché non vai con Josè a spalare la neve così usciremo con le macchine questa sera, io starò un po' con Nicole che ne dici?”
“Francesco ma cosa ti sei messo in testa?”
Guardavo Nicole coprirsi un po' imbarazzata, indossava ancora le mutandine, Josè stava sul divano con il grosso affare che gli si era ammosciato Francesco al contrario era nudo come un guerriero con il fallo duro e gonfio nel mezzo del mio salotto e con mia moglie seminuda.
“Forse Francesco ha ragione Nicole” dissi “noi si va a ripulire il piazzale dalla neve e voi ci preparate qualcosa da mangiare”. Sapevo che era un'idea assurda e che in quelle condizioni avrei lasciato mia moglie sola con un uomo, fuori di se dalla libidine.
“Ma Steve? Che stai dicendo? Non vedi che Francesco...”
“Non ti farà nulla che tu non vorrai e che io non vorrei...capisci amore?”
“Ma Steve” disse Nicole “le nostre erano fantasie possibile che tu non le sappia distinguerle dalla realtà?” Era un po' trafelata, ma era anche bellissima.
“Benissimo Nicol” Improvvisai ora facciamo un piccolo gioco e ti chiedo seriamente:
“E' il caso che io e Josè andiamo a togliere la neve dal piazzale?” Avevo scandito le parole guardandola diritto negli occhi il momento era cruciale.
Francesco la guardò toccandosi provocatoriamente l'uccello...lei tacque.
Poi si voltò mostrandomi le allettanti rotondità del suo culo e dirigendosi verso le scale al piano di sopra.
“Mentre voi spalate il piazzale io vado a cambiarmi allora....” e prima di scomparire dietro l'angolo delle scale si voltò verso di me lanciandomi un'occhiata quasi di sfida. Ecco pensai, il dado è tratto, ora si naviga a vista in acque pericolose.
Josè si rivestì in tutta fretta e in un attimo Francesco ci chiuse fuori dalla porta facendoci l'occhiolino e dicendo: “Qui ci penso io ragazzi a dopo”.
Ci trovammo presto sotto la neve Josè ed io. La neve magica silenziosa cadeva intorno a noi.
“Allora Steve tu sei un cuckhold vero?” Disse Josè.
“Cosa vuol dire?” Finsi di non sapere.
“Avanti lo sia benissimo” sostenne lui.
“Scommetto che sei più che informato, sei un uomo a cui piace vedere o sapere che altri scopano la tua donna. E' un fatto molto comune non devi pensare di essere una stranezza. Infondo tutti lo desiderano. Ti ho visto prima mentre facevi le foto. Ho visto come ti piaceva quando Nicole me lo succhiava...”
Certo mi avevano messo a nudo, confessai a me stesso che quella situazione era troppo eccitante, non vedevo l'ora di rivedere quelle foto. Intanto pensavo a cosa stavano facendo Nicole e Francesco.
Nicole aveva detto di andare e quindi si sarebbe fatta, non osavo dire la parola... da Francesco?
Poco dopo mentre faticavamo con i badili vidi accendersi la luce della nostra camera da letto.
“Cavolo l'ha portata in camera da letto”.
Josè mi disse con malizia di non preoccuparmi che Francesco sapeva il fatto suo.
Quando rientrammo in casa lo spettacolo che mi si presentò era questo: Francesco era seduto sul mio divano di fronte alla macchina fotografica indossava il mio accappatoio.
Nicole non c'era, era di sopra sotto la doccia.
“Bravi ragazzi avete spalato la neve?”
“Cosa avete fatto?” Gli chiesi senza preamboli.
Francesco si alzò aprendosi l'accappatoio. Il grosso membro semirigido gli pendeva tra le cosce.
“Fai una foto al mio cazzo Steve” Rispose “così avrai memoria dell'attrezzo con il quale mi sono inculato tua moglie”.
Non ci potevo credere s'era lasciata sodomizzare dal quel grosso affare quando per il mio faceva mille smorfie ed urlava di dolore appena le appoggiavo la cappella al culo.
“Colpito maritino? Bisogna saperlo fare dovevi vederla come godeva...giurerei che è anche venuta mentre glielo sbattevo nel culo”.
Corsi su per le scale e la trovai in bagno avvolta nell'asciugamano .
“Nicole che è successo?”
“Quello che tu volevi che succedesse no? Volevi che qualcuno ti scopasse la moglie no? Sei stato accontentato...mi sono fatta servire di tutto punto”. Era sfrontata e soddisfatta.
“Lui mi ha detto che te lo ha messo nel...”
“Dillo Steve dillo non avere paura. Si mi sono fatta inculare e sai cosa ti dico...mi è anche piaciuto quel grosso cazzo nel culo!”.
Sottolineava le parole in maniera provocatoria come per sfidarmi.
Si avvicinò a me e mi allungò la mano sulla patta.
“Ti piace porco che ti fottano la moglie?”
“Si mi piace...è vero, un po' me ne vergogno, ma dimmi a te piace questa situazione?”
Nicole allora mi abbracciò ed io immaginai Francesco che se la godeva.
“Però io non ti ho vista” le dissi “...ora voglio vederti con tutti e due?”
“Tu sei pazzo!”
Uscii dal bagno e raggiunsi i due uomini...Josè e Francesco stavano chiacchierando e ridendo, s'erano versati ancora un po' di rum.
“Steve allora quando scende tua moglie che finiamo il racconto fotografico!”
Josè mi chiese dove tenevo le corde da roccia. Le tenevo in cantina...mi chiese di andare a prenderle. Domandai perché.
“Servono per legarti cuck” spiegò in tutta tranquillità “La tua macchina fotografica ha un programma che scatta una foto ogni 20 secondi vero? Quindi tu non servi...”
Come un'automa scesi in cantina a prendere le corde da roccia. Quando risalii era scesa anche Nicol. S'era cambiata ora indossava delle calze di lana a righe fino a metà coscia e una mia camicia da uomo. Era molto eccitante anche se molto informale ogni tanto la camicia le sia alzava e le si vedeva il culo.
“Hanno detto che ti vogliono legare” disse mia moglie quando entrai con le corde “Finalmente le corde serviranno a qualcosa di utile” aggiunse approvando quindi l'idea e facendo ridere un po' tutti.
Mi spogliarono e, con mia vergogna, dovetti mostrare il mio piccolo pisello che però era duro per quella situazione. Esperti di nodi Francesco e José mi legarono la braccia dietro la schiena e quindi collegarono le mie mani ai piedi che vennero a loro volta legati stretti. Poi mi bendarono con la benda che avevamo usato per Nicol...ero destinato a non vedere nulla ancora una volta. Però mi era concesso di ascoltare e di parlare.
Dopo poco tempo e vaghi rumori sentii la voce di Francesco:
“No Nicol le calze tienile sono molto eccitanti...perché non vai di spora a prendere quella cremina che abbiamo usato prima...”
Mi parve di sentire i suoi passi salire lungo la scala, mentre Josè e Francesco mi tranquillizzavano. “Va tutto bene Steve tua moglie è calda come una puledrina prima della monta”. Nicole ritornò accolta da una serie di complimenti e imprecazioni di felicità. Le chiesero di togliersi la camicia poi lei disse.
“Dio mio Josè...è davvero enorme”
“Ti piace vero? Dai dillo scommetto che Steve è curioso di sapere cosa pensi...non vedi come si eccita?” Nicole taceva.
“Non può parlare ora Steve è inginocchiata carponi davanti a me e lo sta succhiando...io sono seduto sul divano e tra un po' Francesco mentre la tua gattina....brava così succhia con la lingua...ecco, dicevo Steve, mentre lei mi succhia e mi lucida bene il battacchio penso che Francesco le si metterà dietro e le porterà il conforto del suo bel pisello nella graziosa passerina”.
Presto sentii i mugolii di Nicole salire di tono ed immaginai la situazione che poi vidi ritratta puntuale nelle fotografie. Mia moglie stava dando il piacere ai due maschi, con la bocca si lavorava, folle libidine, l'enorme attrezzo di Josè, intanto Francesco la scopava da dietro. Sentivo il rumore cadenzato dei coglioni di Francesco sbattere sulla carne di mia moglie che implorava libidinosa ed arrendevole.
“Questa bambola si bagna e stringe che è una favola ” diceva Francesco scodinzolando come un leone dietro i fianchi di mia moglie. “Brava così brava...se sculetti mi fai spruzzare puttanella...stai calma dobbiamo fare ancora molte cose oggi”.
Continuavo a sentire i due maschi incitare Nicole e lei che succhiava e godeva.
“Ora sali sull'uccello di Josè dai Nicol” Disse Francesco.
“No è troppo grosso... ragazzi no”
“Dicono tutte così Nicole ...vedrai che ti faccio godere come una micetta in mezzo ai grossi gatti randagi. Se ti aiuta ungimi un po' il cazzo con la crema forza”.
Intanto Francesco si era messo accanto a me in piedi dietro la telecamera e disse”.
“Mi metto qui vicino a te per godermi lo spettacolo ora quel porco la farà sedere sopra il suo pezzo di carne...dai Nicole spalmagli bene il lubrificante sul pisello, ma attenta a non farlo godere. Dovresti vederla Steve; lo sta ungendo che è un piacere. Avanti dillo a Steve cosa stai facendo Nicol”. Le ordinò.
“Sto...” disse mia moglie “Gli sto mettendo il lubrificante sul pisello. Steve”
“Ti piace amore?”
“Non lo so è una situazione strana...ammetto che lo desidero, ma mi fa anche paura...Si credo che mi piaccia”. Intanto Josè si lasciò andare ad un ruggito di bestia io stavo letteralmente tremando per l'emozione. Il porco non era riuscito a resistere alle carezze di Nicole e dal suo portentoso archibugio era sgorgato un fiotto di sperma...però era riuscito ad interrompere l'orgasmo in qualche modo. “Quarda cosa hai combinato puttana... mi è scappata un po' di sborra, dai ripulisci bene che si ricomincia”. Subito sentii, o mi parve di sentire il suono della sua bocca che leccava e succhiava.
“Nicol cosa succede?”
“Tranquillo Steve” mi rispose Francesco che stava sempre dietro le mie spalle. “Ora non può risponderti perché sta lucidando e ripulendo la cappellona di Josè”.
“Ora sali amore...” mormorò Josè
“No è troppo grosso...oddio” Poi sentii una serie di rumori strani “No Josè fai piano...piano” Nicol era salita sul divano a cavalcioni del pisellone di Josè che, come appare in una delle foto della serata, le stava tra le cosce duro come un palo.
“Delicatamente bellezza delicatamente...scendi piano... ti piace? Ora comincia a muoverti amore, ma stai attenta a non sculettare troppo perché a Francesco piace il tuo culetto come sai...”
Nicole emetteva suoni che non le avevo mai sentito fare prima...stava godendo ne ero sicuro. Per il gran finale Francesco decise di farmi guardare.
Nicole implorò “Non toglietegli la benda vi prego...non voglio” i due uomini risero del suo pudore, forse non voleva che la vedessi, come invece i miei occhi la videro. Era issata sul membro enorme di Josè che le riluceva tra le gambe con le palle attaccate alla base del pisello pronte ad esplodere.
Si muoveva imbizzarrita e piena di energie appoggiata ai muscoli glabri del suo toro da monta, si mordeva le labbra, girava gli occhi e lo faceva mentre mi guardava. Ero pazzo di libidine e di gelosia per l'incredibile giocattolo di carne che le dava quella felicità.
Le mani di Josè le accarezzavano le cosce, ma più spesso si stringevano vigorosamente sui fianchi quando tentava di svincolarsi da lui. Era una presa ferra da rocciatore, sentivo le sue dolci tettine sbattere sul torace di Josè come colombe spaventate in una gabbia.
Fu allora che Francesco disse.
“Guarda come la sta aprendo bene e guarda il buchetto del culo come freme cosa stai pensando? E lei a cosa sta pensando secondo te?
“Francesco non ti fare venire strane idee...è impossibile capitò?” Mentre diceva così. Josè cominciò a succiarle i capezzoli e mentre lei godeva, non so se volontariamente o meno spingeva il culo in fuori mettendo in evidenza il buchetto mentre il grande bastone di Josè le guizzava tra i carnosi petali del sesso. Lo faceva apposta?
Non con la ragione forse, ma forse in modo involontario, molstrava il culo al desiderio suo secondo amante.
“Vedrai che non serve nemmeno il lubrificante Nicole” Francesco le si avvicinò, mentre Josè la stringeva per immobilizzarla.
Feci in tempo a malapena a sentire le sue implorazioni di pietà.
Francesco si voltò verso di me mentre appoggiava il glande al culo di mia moglie.
“Noi ci conosciamo già amore...” disse, quasi con cattiveria. Lei emise fece un sussurro un sibilo, forse non credeva davvero a quello che stava succedendo.
Con una calma estenuante, quasi da torturatore Francesco le spingeva nel culo il grosso attrezzo, le resistenze di lei venivano sedate dalla forza dei due amanti e dalla frenesia del piacere. Loro la tenevano ferma tra i loro muscoli possenti come in una morsa.
Presto la macchina delle tre figure, come in una danza, cominciò a muoversi con più armonia. La bocca di Nicol si posava sulla spalla di Josè, teneva gli occhi socchiusi ed i capelli le cadevano sul viso. Notai i fianchi di lei assecondare delicatamente i movimenti dei due amanti.
Diabolico Francesco se ne accorse subito.
“Guarda come si muove tua moglie cuck... se sentissi come mi stringe con questo culetto...non vorrei dire, ma sta venendo a ripetizione la puttanella prova a chiederglielo tu stesso dai...”
Allora chiesi a Nicole cosa stava provando.
“Sto impazzendo amore mio...non capisco più nulla...”
Disse trafelata mentre i testicoli di Francesco oramai sbattevano quasi su quelli di Josè.
Tutto poi finì velocemente Josè bestemmiò mentre la frustata dell'orgasmo lo scuoteva ed il suo archibugio di carne schizzava nel sesso di mia moglie abbondanti fotti di sperma. Nicole non gridò, ma rimase a bocca aperta senza emettere suoni come sconvolta mentre il bastone di Josè le bruciava in corpo e, quasi nello stesso momento, anche Francesco le veniva nel culo.
“Tieni anche questa roba brava mogliettina. Mi sono proprio svuotato i coglioni nel culo di tua moglie...”. Concluse Francesco.
L'ultima foto che appare scattata quella sera è ritrae Nicole in pedi trionfante con un bel sorriso allegro mentre i due tori sono distrutti sul divano con il loro membri lucidi e flosci ed intanto fuori la venve continuava a stendere il suo manto silenzioso.





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