Racconti Erotici > orge > Sonia e i carcerati
orge

Sonia e i carcerati


di Membro VIP di Annunci69.it knoor
10.04.2008    |    49.642    |    1 7.7
"Jumbo era un rude e non andava per il sottile..."
Ho passato un po' di tempo in galera. Nulla di grave, sia chiaro, avevo investito in un piccolo commercio di cocaina per un giro esclusivo però mi è andata male e così sono finito al fresco.
Un anno di galera non è stato una passeggiata per fortuna il mio amico Luca che è uscito quasi subito mi ha tenuto vivo anche nei momenti più bui. Tre mesi prima di uscire mi consegna una busta di fotografie: “Questa è la signora Sonia” mi dice “La moglie di un mio amico, a lui è venuta voglia di vederla montata da voi carcerati, mi ha dato queste foto per sapere il vostro parere. Magari vedi se anche Jumbo ha voglia di metterlo nel culo di una femmina invece di fottersi tutti i ragazzini vogliosi del carcere.” In carcere bisogna imparare a prenderlo in culo. Soprattutto se non si è da buttare, anch'io, pure essendo un maschio eterosessuale sono stato inculato un sacco di volte ed anche da Jumbo e devo dire che non mi dispiace. Un bel cazzo nel culo è un conforto nelle lunghe notti della prigionia. Jumbo è un detenuto di colore con un uccello formidabile.
Insomma Jumbo ed io abbiamo incominciato a rivedere il mondo grazie alle foto di Sonia una bella donna vogliosa, una gatta con due tette formidabili ed un bel culo sfondato a dovere dal marito.
Le prime foto erano foto rubate da lui, mentre lei dormiva o prendeva il sole. Poi si vede che lui è riuscito a convincerla che noi carcerati avevamo bisogno di qualche svago.
Michele se la fotteva in tutti i modi e lei indossava sempre biancheria intima d'alta classe.
Un giorno ci scrisse una lettera: “Cari ragazzi, Michele mi ha detto che a voi piacciono le mie foto. Quindi voi ora sapete tutto di m e dei miei desideri segreti ed inconfessabili.
All'inizio la cosa mi sembrava una follia di Michele, ma poi immaginandovi devo dire che spesso mi sono eccitata pensando a voi. La prossima vostra uscita dal carcere per un permesso è tra qualche giorno, sono titubante, ma certo: potremmo conoscerci. Che ne dite?
Sonia.”
Jumbo ed non stavamo più nella pelle, non vedevamo l'ora di incontrare quella bella signora e l'incontro fu straordinario.
Come al solito ci venne a prendere Luca che aveva prenotato la stanza in un albergo. Dovevamo rientrare in giornata, come al solito nei permessi.
Passò un po' di tempo, poi la porta si aprì ed entrarono Sonia e Michele nella stanza.
Sonia era fantastica indossava un tubino nero che le copriva le ginocchia, uno spacco elegante lasciava intravvedere appena un po' la coscia. Un seno da dea si immaginava sodo sotto il vestito, da dove spuntavano i capezzoli rigidi. Eravamo quasi confusi, il suo sorriso, il suo sguardo curioso su di noi. lei così elegante, così di calsse.
Il marito tremava dalla trepidazione. Infine entrò anche Luca.
Sonia si imbarazzò perché i due si conoscevano da anni e non avevano mai parlato di queste cose in privato ed ora quell'amico assisteva a quanto si stava preparando.
Si sedette ed accavallò le gambe.
“Non mi avevi detto di Luca” disse al marito.
“Non...” balbettò lui, ma Luca intervenne.
“Lo sai Sonia che ho sempre avuto un debole per te. Comunque voglio solo guardare insieme a Michele cosa ci combini. Poi è chiaro che d'ora in poi sarai anche mia moglie e verrò a scoparti ogni volta che lo vorrò vero Michele?”
Michele non si aspettava quella trovata dell'amico e Sonia guardò il suo uomo sorridendo.
“Non ti facevo così intraprendente vecchio mio" Disse Michele.
"Vedremo cosa decidera Sonia".
Mentre i due parlavano Jumbo si era alzato e, stando davanti alla donna, si sbottonò i pantaloni facendo balzare fuori l'enorme pisellone nero. Era a riposo, ma già così era impressionante.
“Non perdere tempo signora comincia a succhiarmelo...” Disse con fare sbrigativo da carcerato.
La donna, incredula e affascinata, allungò le dita alla base dell'enorme cazzo, la bocca aperta per lo stupore.
Jumbo era un rude e non andava per il sottile.
“Non ti preoccupare bellezza mi sono inculato tutti i giovanotti del carcere, dovevi vederli come piangevano le signorine. Però non ce né stato uno che non sia venuto come una fontanella con questo affare nel culo. Dai succhia...haa finalmente una femmina... si così con la lingua brava.”
Sonia stava seduta e con entrambe le mani aggrappate all'asta di Jumbo si succhiava l'affare mugolando per l'eccitazione. Io mi spogliai avevo l'uccello duro, ma non sapevo cosa fare visto che Jumbo non ci pensava nemmeno a lasciarmi il bocconcino.
“Non stare lì con l'affare al vento, mettimelo in culo mentre lei me lo succhia che aspetti...”
Jumbo ed io ci inculavamo spesso in carcere e così eccitato da quella visione, mi sputai sull'uccello e lo piantai nel culo sodo del nero, che godeva alla grande.
Intanto michele e luca si masturbavano.
Jumbo era davvero un diavolo e dopo un po' cambiammo schema.
Si spogliò e fece levare il vestito a Sonia, che indossava delle calze autoreggenti e delle mutandine, io mi lavai l'uccello ci mettemmo uno alla sua destra ed uno alla sua sinistra e lei cominciò a succhiare i nostri cazzi.
Jumbo non smetteva di insultarla e quella si eccitava sempre di più. La presi per i capelli e le dissi: “Allora racconta sei eccitata?”
“Si bastardi...”
“Ora ti sistemiamo puttanella vuoi?”
“Stronzo frocio...”disse Sonia
“Non usare questo tono con noi troia. Ora chiedi scusa mostrando il culo e tenendo le chiappe bene aperte”.
Silvia si tolse le mutandine mostrandoci la figa rasata e profumata, si mise sul divano, si chinò e aprendosi il culo con le mani disse:
“D'ora in poi sarò più rispettosa...”
Con la cintura Jumbo le diede una scudisciata violenta lei gridò, poi Jumbo le toccò la figa grossa e bagnata con un clitoride fiammeggiante e bene in vista.
“Eccitata la nostra puttanella...vuoi il trattamento completo vero.”
“Si...fate quello che volete...””
“Dai puttana goditela ora.” Così dicendo Jumbo le infilo l'uccello nella figa mentre io mi misi di fronte e lei cominciò a succhiarmelo per bene, mi slinguazzava e succhiava come un gelato.
Poi Jumbo, quando l'ebbe montata a dovere le appoggiò l'attrezzo al buco del culo. Lei implorò di fare piano, come tutte le donne e gli uomini, ma Jumbo non usava troppa delicatezza.
“Non dire stupidaggini troia...abbiamo visto le foto lo sappiano che lo prendi tutti i giorni. Ecco vedi senza neanche una goccia di crema. Calma non tremare che c'è solo la cappella ora, così ancora un po'... e un altro po'... era così che lo volevi vero? E' così che ti piace vero?
Così...aah che bel culo di femmina...fantastico, scommetto che stai venendo bellezza...”
Venne naturalmente anche il mio turno; il culo di Sonia lo montai fino alla strazio e intanto jumbo mi montava da dietro. Concludemmo la sezione impalandola come bestie affamate.

Da allora Luca ogni settimana si reca a casa dell'amico a riscuotere il suo credito.

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Sonia e i carcerati:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni