primo incontro

Da alcuni mesi cattiamo con una coppia, che oltre a definirsi bisex vive in una città vicino a noi. Ci intrigavano i loro eccitanti discorsi e mai volgari. Con la mia Lei, mentalmente, li abbiamo, più volte, ospitati nel nostro lettone. Sentendo il loro calore tra noi. Ricordo una sera che mentre baciavo la patatina della Mia. Essa cominciò a mugolare il nome della nostra amica. Fu fantastico sentirla mugolare e godere con la donna della chat.

Passarono altre settimane. La voglia di conoscerli e godere con loro aumentava e ci riempiva le serate, Erano diventati parte integrante dei nostri giochi erotici. Dopo ripetuti collegamenti in cam, abbiamo finalmente concordato per una cena “conoscitiva” a casa nostra. Noi non amiamo andare per locali, preferiamo essere nell’intimità della casa. Ove si può conoscerci, chiacchierare, scambiarci piccanti particolari delle nostre vite. E’ soprattutto il creare l’intrigante atmosfera sexy, che ti prende. Che s’impregna dentro, con l’accumularsi di sguardi, di carezze, di profumi, di parole non dette. Un favoloso tremolio, che è il preludio al calore dei corpi nudi che si aggrovigliano.

L’appuntamento è per il sabato successivo. Una lunga settimana di attese. I discorsi, con la mia compagna, cadevano spesso sul come sarà, sul che fare. E’ vero che una conoscenza cera, ma i dubbi erano molti. Il sesso ci piace e volevamo essere con loro nel lettone. Questo ci ha fatto superare tutti i dubbi.
Comunque il fatidico Sabato arriva. Doccia all’ultimo minuto. Accurata rasatura del pisellino e della patatina. Scelta di abiti, con intimo attraente. Le ore passano, la sera arriva. Io mi metto ai fornelli e inizio a cucinare: un risotto con funghi e salsiccia. Speriamo che riesca bene, non vorrei correre in pizzeria per rimediare. Lei prepara la tavola accuratamente in terrazzo. Siamo in estate. I nostri sguardi s’incrociano felici, dubbiosi, intriganti.

Tra un timore, un dubbio, un’ennesima incertezza, arriva lo squillo del citofono. Freddo gelo che corre giù per la schiena, reciproche occhiate di aiuto. Sembra di essere agli orali di maturità. Le mani, sudatissime, Fantozziane, schiacciano il pulsante apri-portone.
L’ascensore arriva al piano e aprendosi lascia uscire una coppia. Lui è alto magro senza barba, portamento elegante, sicuro nel suo abbigliamento sportivo. Lei è mora, poco in carne ma ben fatta, capelli medi corti, vestitino scuro con scollatura abbondante che a mala pena nasconde dei seni sodi. Entrambi con il sorriso che nasconde l’agitazione del momento. Questo mi rincuora e la mia tensione sembra sparire. Entriamo in casa. La Mia li saluta. Li guarda e li valuta finalmente dal vivo. Io aspetto un suo sguardo di risposta. Arriva. Lei mi sorride con il viso illuminato di complicità. Io contraccambio il sorriso di approvazione e stappo una bottiglia di bianco fresco. Per brindare alla conoscenza che prelude a belle scopate.

Mentre io continuo ad accudire amorevolmente il risotto. Loro chiacchierano allegramente sul terrazzo. Sono felice sentire le due donne, che ormai rotto il ghiaccio, si scambiano intime confidenze da vecchie amiche maialine. La lei rivela che è stata in un Prive e ha scopato con altri. Gli è piaciuto molto essere nuda con più uomini intorno che la baciano mentre lei goduriosamente lecca ogni cazzo che le viene a tiro. Ma non sopporta quelli che arrivano e senza dire nulla la toccano e la vogliono scopare come una a pagamento. Il lui è contento sia della sua donna si di guardare le tette della mia, svettano in una scollatura provocante. La cena va avanti tra risate, sguardi vogliosi a due donne che giocano ad essere intriganti, sessuali, provocanti. Il vino è liberatorio. La serata lascia il posto a un venticello che arriva diritto diritto dal mare. Siamo eccitatissimi. Il mio cazzo è duro dentro il slip. La situazione è esplosivamente eccitante. Ciò nonostante nessuno fa la prima mossa. Forse per “timidezza”? Non credo proprio.

Dopo l’ammazza caffè. Io dico che sento caldo e mi tolgo i vestiti rimanendo in costume. Ricevendo apprezzamenti per il corpo che abbronzato mostro. Il lui dice che sono meglio che in cam. Mi avvicino a Lei e dolcemente le faccio un massaggino alla nuca. Che è ricevuto con piacere. Scendo nella scollatura e trovo un paio di seni sodi con i capezzoli duri per l’eccitazione. La mia guarda e sorridendo aspetta il Lui, che si alza, si togliendosi i vestiti e rimanendo in boxer, m’imita immergendo le mani nella scollatura della Mia. Essa accoglie con un sentito sospiro di liberazione riceve le carezze tanto agogniate. Io metto a nudo le grosse tette della Lei e dolcemente ne assaporo il profumo baciandole i capezzoli. La mia corre a sentire la consistenza del cazzo amico. Lo tira fuori e lo assapora con lunghe, lente linguate. Io facendo alzare la Lei, continuo a spogliarla mentre la mia lingua s’intrufola nella sua calda bocca e litiga violentemente con la sua lingua. Rimane nuda, solo un piccolo tanga nero mi separa dal tesoro. M’inginocchio e lentamente scopro il tesoro. Una figa tutta depilata, bella, profumata e vogliosa. La bacio. Che godurie.

La mia lei ha il cazzo dell’amico tutto in bacca. Mentre lui si gode lo spettacolo della sua donna leccata, sentendo il cazzo risucchiato dalla mia lei. Che lascia la presa per pochi istanti per spogliarsi tutta. Siamo tutti nudi in un terrazzo. È eccitante sapere che i vicini possano scoprirci. Con un colpo di buon senso, entriamo in casa e ci fiondiamo sul letto. I corpi si aggrovigliano, i baci si scambino alla rinfusa. Mi ritrova al leccare le patatine tutte aperte, bagnate, vogliose. La mia vuole la sua parte di patata, mi scosta dalle gambe della Lei e infila la lingua in quel meraviglioso tesoro. Cerca il bottoncino (clitoride) lo accarezza con la punta della lingua. Come fosse un cazzetto. Il Lui sta leccando tutta la mia donna che bagnatissima gode della doppia leccata. I ruoli si rovesciano continuamente. La Lei ora lecca il suo uomo. E non vale! M’intrufolo e scostandola gli rubo il cazzo, infilandomelo tutto in gola. È un bel cazzo duro, di ottima forma e sa di buono. Sento le dolci salate goccioline che mi fanno andare in estatai. La Mia torna a leccare la figa dell’altra e si rigira, scavalcandomi, per offrire la sua figa all’Altra. La quale non aspettava altro che assaporare un dolce sessantanove femminile. La sento mugolare di goduriosa gioia. E sudando si danno un gran da fare e un gran ricevere. Si sono dimenticate di noi che rimbambiti da quello strepitoso spettacolo, ci seghiamo i rispettivi cazzi.

Dopo un tempo interminabile. Le donne si snodano e pretendono i nostri cazzi. La lei si sdraia a gambe aperte lasciando vedere una figa ultra bagnata e vogliosa. La Mia mi spinge su di Lei e con fare deciso mi prende il cazzo e lo punta nella figa Amica. Dolcemente il mio cazzo entra in un fantastico scivolosissimo antro. Wow che figa fantastica si contrae a ogni mio lento via vai. La mia lei ha ricevuto il cazzo dell’altro e se l’è fatto entrare tutto in figa. Un coro di mugolii si leva dai nostri piaceri. Sento una manina che mi stringe la mia mano. E’ la mia donna che mi guarda scopare e si fa scopare. E senza lasciare quel magnifico contatto e guardandoci, per quanto possibile, negli occhi godiamo del godimento dell’altro. Sento il mio amico sborrare sulla pancia della mia Lei. E dopo pochi istanti anch’io vengo fuori. Le donne soddisfatte e piene di sborra, si abbracciano e si baciano in bocca. Ringraziandosi a vicenda.
Tutti abbracciati ci addormentiamo.

ps. un vostro commento sarà graditissimo