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Per fame e per piacere pt.5


di tongue81
20.11.2023    |    4.908    |    3 9.8
""Vediamo se la stronza ha ragione o sei bravo a leccare" disse Beatrice rientrando nella stanza e accomodandosi a sua volta sul mio viso..."
"Spogliati perché voglio vederti nudo!" disse Valentina con tono perentorio, da vera dominatrice della scena.
Assecondai la sua richiesta e mi posizionai completamente nudo a pochi metri da lei, incassando un sorriso di compiacenza.
"Voltati, voglio vederti da dietro prima che ti vada a stendere sul divano!"
Obbedii nuovamente non potendo osservare la sua reazione alla vista delle mie spalle e alla fine, quando si ritenne soddisfatta, mi comandò di andarmi a stendere sul mastodontico divano che si trovava di fronte a lei, in attesa di essere raggiunto da Valeria, rimasta anch'essa totalmente nuda.

Non appena fui supino, Vittoria si sedette a cavalcioni sul mio viso, ordinandomi di limitarmi a leccarle la fessa ma senza sfiorare nessuna altra parte del suo corpo con le mani mente l'altra bionda, dopo avermi lubrificato la mazza con la saliva, la accolse tra le tettone che poc’anzi avevo giudicato tanto appetitose.
"Ti piacciono, allora, le mie zizzone?"
Non risposi, soffocato dal sesso peloso e non profumatissimo dell'ossuta ragazza.
"Al tuo cazzo stanno piacendo e pure assai. Rispondi senza problemi!"
"Non rompere il cazzo! Non vedi che è impegnato a leccarmi la fica? Già lo sta facendo male se poi lo distrai..."

Ancora una volta, Valentina prese in mano la situazione, alzandosi dall'altro divano dove Karima le stava succhiando appassionatamente il clitoride e, prendendo per i capelli, tinti di biondo, l'acida ragazza, disse: "Vitti, hai rotto il cazzo! Ora vai nel cesso e ci resti fin quando non avremo finito!"
Anche Beatrice e la domestica la aiutarono nell'allontanare quella sgradevole presenza, consentendomi finalmente di esprimere il mio compiacimento per la spagnola che Valeria stava eseguendo meravigliosamente e con grande partecipazione.

"Vediamo se la stronza ha ragione o sei bravo a leccare" disse Beatrice rientrando nella stanza e accomodandosi a sua volta sul mio viso.
Alla vista di quella fessa già umida e calda, iniziai ad esplorarla con la lingua famelico e desideroso di assaporare altri succhi dolcissimi.
In breve, il respiro della padrona di casa si fece più affannoso, tanto da invogliare Valeria a prendere un preservativo dalla mia giacca.
In pochi attimi, mi trovai con due fanciulle meravigliose addosso che nutrivano la propria libidine schiena contro schiena, una sul mio uccello e l'altra sul mio viso.
Questa volta iniziai a cercare con le mani i loro corpi, afferrando con vigore ora una tetta, ora una chiappa piuttosto che una gamba, fregandomene di ogni possibile rimprovero, ricevendo solo complimenti e parole di approvazione da tutte le ragazze presenti.

"Ciiii saaaaaai fareee!"
"Mi staaaaaa riempeeeeeendo a meeeeeeraviiiiigliaaaa!"
Anche stavolta rimasi in silenzio consentendo al mio corpo di esprimere il piacere reciproco che lo stava guidando. Le due amiche si alternarono più volte nelle diverse posizioni, mettendo sempre più a dura prova la mia capacità di resistenza ma regalandomi una scopata memorabile, degna di un vero film porno. Le due amazzoni variarono diverse posizioni, cavalcarono a ritmi sempre diversi affinchè potessero godere di ogni centimetro di quel palo di carne e lattice che riempiva le loro fighette. Eppure, nonostante fosse arduo resistere a tanta voglia, riuscii a farle godere entrambe senza capitolare, guadagnandomi l'applauso e i complimenti sinceri di Valentina, che aveva assistito alla scena sempre vestita del suo abitino firmato e sempre obbligando Karima a prendersi cura della sua fica.

"Mik.... Sei stato sublime." disse Beatrice stendendosi al mio fianco e abbandonandosi ad un bacio appassionato.
"Davvero... Impressionante! Hai resistito in modo stoico!" continuò Valeria sfilandomi l'ennesimo preservativo e preparandosi ad accogliere il mio bastone e la mia crema nella sua bocca. Iniziò a massaggiarmi delicatamente i testicoli, trovandoli gonfi e pieni, prima di risalire verso il prepuzio con le sue dita curate.
"Condividiamo anche questo o lo vuoi solo per te?"
"Sei tu la padrona di casa e non ti farei questa scortesia!"
"Michele, cortesemente, siediti. Karima, vai a prendere Vittoria e controlla che resti seduta a guardare."
La magrebina si attivò immediatamente e in pochi minuti condusse la reietta su una sedia dove avrebbe potuto osservare tutto da posizione privilegiata.

Valeria iniziò a leccarmi le palle e far percorrere la sua lingua lungo tutta l'asta, ricevendo occhiate di riconoscenza e di approvazione da parte mia. Anche Beatrice la raggiunse non prima di aver notato gli sguardi lussuriosi che lanciavo al culetto della domestica.
"Confessa: non ti dispiacerebbe incularla... " affermò Bea puntando gli occhi sulla collaboratrice.
"Se posso, tranne la pazza, siete tutte molto belle."
"Non essere timido: ti piacerebbe incularla?"
"Certo ma preferirei lei..." risposi indicando la bionda che ormai aveva preso possesso del mio bastone, alternando leccate e pompate di gusto e apprezzandone non solo le dimensioni ma anche venature ingrossate.

Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere sulla spalliera, gustandomi il calore di quella bocca avida e sapiente a cui dopo poco se ne aggiunse una seconda, altrettanto vorace ed esperta. Un turbinio di lingue e la labbra si intrecciavano tra di loro e si aggrovigliavano al mio bastone come se stessero seguendo una partitura musicale, quattro mani accarezzavano le mie gambe, i miei glutei e il mio addome come in una danza dionisiaca.
Mai prima di quella volta provai sensazioni di piacere così intenso, mai prima di quella volta sentii scosse di piacere tanto intense e devastanti.
Caddi in uno stato di trance nel momento in cui il primo fiotto di sborra fu eruttato dal mio cazzo e riuscii a riaprire gli occhi solo il sesto e ultimo: vidi Beatrice e Valeria con i volti e le tette sporche di sperma, felici e soddisfatte; cercai prima Vittoria, ancora imbronciata e disgustata ma palesemente eccitata e infine scorsi il ghigno di Valentina, estasiata, mentre ai suoi piedi giaceva Karima nuda e a carponi.

[Continua]
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