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Tra realtà e fantasia: una coppia reale, una donna immaginata.


di Membro VIP di Annunci69.it single80fe
20.08.2018    |    5.320    |    4 8.6
"La sento parlare, nella mia testa: - Mi vuoi, vero, M..."
Questa è una storia vera, con alcuni dettagli cambiati per esigenze di racconto. Vero è stato l’incontro con una magnifica coppia del sito, a cui dedico queste parole, sperando siano apprezzate, vera è la fantasia che mi hanno fatto vivere, e che vi racconto per come è nata e cresciuta nella mia testa e sul mio uccello. Buona lettura, amici e amiche.

Ho il culo nudo appoggiato sul bordo del divano, di fianco al lui di coppia.
Lei è inginocchiata, tra noi. Ci tiene tra le mani e la bocca. Raramente sono stato così eccitato.
Adoro guardarla, mi guarda, guarda lui, guarda me. Lecca, divinamente. Mi lecca il frenulo, la cappella, mi masturba, profondamente.

- Chiudi gli occhi, adesso. - Mi dice.

Li chiudo, ma adoro guardare. Ho il cazzo sempre più eretto, lo sente, lo schiaffeggia: - guarda amore quanto è eccitato, quanto è duro. - dice rivolta a lui. E la sento prenderlo in bocca.

Pochi minuti prima, sul tavolo della cucina, si era masturbata furiosamente per noi, con lo sperma della mia prima venuta ancora sul seno. E ci aveva detto: - ecco come schizza una vera porca - squirtandoci addosso e per terra, copiosamente.

Il primo orgasmo me lo aveva strappato rapidamente, con un mix divino tra una sega e un pompino. Raramente avevo incontrato una donna così femmina, così eccitante. E una coppia così affiatata.

- Tieni quei cazzo di occhi chiusi, altrimenti esci dal gioco. Tienili chiusi e immagina quello che vuoi.

Non avevo resistito alla tentazione di sbirciare.

Li serro ora, voglio tutto, tranne uscire dalla sua bocca, dalle sue mani. Voglio che mi faccia godere, come sta facendo, da ore.

E immagino, immagino una venticinquenne con cui flirto nella vita reale, non nel gioco: magra, mora, tumultuosa, femmina e sensuale. Immagino quelle labbra che non ho mai baciato, con un piglio quasi da adolescente. Una splendida quarantenne mi sta facendo impazzire e la mente va alla ragazza, immagino la sua pelle liscia, il suo corpo nudo.

La bocca di lei mi sta quasi drogando. E dalla fantasia emerge la seconda lingua, la ragazza. La sento parlare, nella mia testa: - Mi vuoi, vero, M.? Lo so che mi vuoi. - E mentre lo dice sento la sua mano reggermi l’uccello duro, e la bocca dell’altra.

E’ una ragazza della vita reale, che vorrei ora, qui. - Lo so che mi vuoi dal primo momento che mi hai vista, e non mi hai mai proposto una cosa del genere. Avrei accettato, sai? Sono molto più porca di quello che immagini.

Un dialogo, quasi reale: - Lo so che sei porca, lo so da quando ti ho vista.

E mi abbandono: sento la bocca della ragazza leccarmi, con avidità, affetto, quasi amore. La sento accogliermi, facendo scivolare il mio cazzo durissimo tra la lingua e il palato, la sento inghiottirmi completamente, mentre so che l’altra sta succhiando il marito, massaggiandomi le palle e la base dell’asta.

E’ difficile farmi venire, specie per la seconda volta. La lei di coppia conosce il potere della fantasia. Mi sente gemere, ansimare, avvicinarmi. E ferma la mano, avvolge a coppa la cappella: - Cosa credi? Che ti faccia godere ancora così presto? Continua a immaginare.

Con gli occhi della mente immagino il corpo perfetto della ragazza della mia fantasia. Immagino il seno piccolo e sodo, nudo per la prima volta per me. La immagino prendermi l’uccello in mano e farlo scorrere, bagnato, su quel seno, su quel petto, su quel collo: - da quanto tempo ti masturbi pensando a me? - dice nella mia testa.

La vedo tenermi in mano, davanti alla sua bocca. La vedo iniziare a far scivolare la sua mano sulla pancia e scendere sul monte di venere completamente depilato: - Da quanto tempo vuoi guardarmi mentre mi tocco? Mi sono masturbata a letto, la notte, pensandoti, con le poche parole dei tuoi messaggi. Ma non te l’ho mai detto.

Mi guarda negli occhi, sono completamente abbandonato. Inizia a toccarsi, si esibisce per me, per lui, per l’altra. Ma lo sguardo che uccide lo riserva a me.

Quasi sento il suo odore, mentre si tocca e mi lecca e mi succhia. Quasi vedo le sue dita bagnate con cui si tocca lenta: - Mi masturbo così, di notte, pensando a quello che non mi hai mai detto.

E mi inghiotte, ancora e ancora, succhiando sempre più velocemente.

In realtà è la lei di coppia, che si sta dedicando, con la sua bocca divina, a me, mentre masturba lui. E mi avvicina di nuovo all’orgasmo, i miei gemiti crescono, non mi trattengo per nulla, il respiro affannoso.

E di nuovo, ferma, stringendomi il cazzo alla base, sto per impazzire.

- Non godrai presto, sai? Continua a tenere gli occhi chiusi.

Sento i piedi della ragazza delle mie fantasie, ora. Si è sdraiata a terra, per farci vedere meglio la sua figa sempre più fradicia. Si tocca, senza pudore. Alterna le dita sulla clitoride a piccole penetrazioni, lente e veloci. Mi sta facendo impazzire, segandomi lenta con i piedi (sono le mani dell’altra, mi dice la ragione, ma la fantasia è potentissima, e cresce, cresce, cresce).

Sento le piante dei piedi sull’asta, le dita sul glande: - Lo so, lo so da quando ti conosco che sei un porco, me lo hai fatto capire, e io ti ho fatto capire che sono una porca perfetta per te. Voglio il tuo cazzo, e non me lo hai ancora dato.

Mi masturba con i suoi piedi perfetti, smaltati di nero. Il movimento mi sta facendo impazzire, lenta e veloce, veloce e lenta. Il suo corpo, la sua pelle chiara, i suoi occhi scuri, i capelli a caschetto sfilato si sono completamente insinuati nella mia mente. Le sue mani che giocano, con il mio desiderio, con il suo.

Di nuovo ansimo e gemo, mi avvicino ancora, sento il mio corpo completamente coinvolto, la mia mente uguale: il liquido pre-spermatico si affaccia sulla cappella e scivola appena.
La lei di coppia viene a leccarmelo, lentissima, e si ferma di nuovo.

- Non è ancora il momento. Voglio tutta la tua sborra. Tieni gli occhi chiusi. Venite sul divano. Amore: scopami mentre lo succhio.

Alzo la gamba e mi giro dall’altro lato del divano. Non ho mai avuto il cazzo così duro, fa quasi male.

- Ora puoi guardare, per qualche minuto.

La lei si mette a quattro zampe, il mio uccello in mano. Lui dietro di lei, la guarda giocarci. Me lo schiaffeggia ancora, e lui inizia a scoparla, la penetra profondamente, lei geme e inizia a leccarmelo. Lui la prende, ritmico, sento la voglia di lei salire, la sento nelle sue mani, nella sua bocca. E’ eccitata, moltissimo, e mi prende, mi succhia, mi godo lo spettacolo dei suoi occhi eccitati e porci guardarmi, mentre lei bofonchia con il mio cazzo mezzo in bocca al marito di scoparla più forte.

- Ora chiudi gli occhi e continua a immaginare. Senti il suono della mia figa.

A quelle parole lui inizia a scoparla più forte, so che l’orgasmo di lei sta salendo. Mi lecca, mi succhia, mi masturba, e chiudo di nuovo gli occhi.

Sento il magnifico suono di una figa succosa aperta da un cazzo duro e grosso, e la mia fantasia torna alla ragazza. Come se l’avessi in grembo e la baciassi teneramente, all’inizio, mentre lei gioca con il mio uccello sull’ingresso della sua figa che voglio da tempo.

La fantasia vola e le mangio labbra, bocca, lingua mentre sento la figa immaginata scivolare per la prima volta sul mio uccello durissimo e immagino la lei di coppia leccarle il buco del culo perfettamente liscio.

Si gonfia il mio uccello, ancora, pensando di scopare quella ragazza magnifica, che ondeggia addosso a me, al mio corpo, alla mia mente.

Sto ancora per venire e l’altra si ferma ancora, ma per un motivo diverso. La sento stritolarmi il cazzo in mano perché sta godendo. Uno stupendo orgasmo a pecora che le impedisce di masturbarmi e leccarmi. Immagino l’orgasmo della ragazza, in braccio a me, stretta che trema tra le mie braccia e impalata dal mio uccello. Sento la saliva colare e penso ai suoi umori, come per telepatia la immagino lontana a masturbarsi e sentire la stessa cosa: il suo corpo stretto a me che gode del mio uccello.

La mia mente sente due donne godere, splendide, ognuna a suo modo.
La lei sa che non resisterò ancora: ho le palle durissime, il cazzo che esplode.

Lei inizia a leccarmi e succhiarmi, continua per un tempo che mi sembrano ore. Mi fa avvicinare, si ferma, mi tormenta, mi lascia immaginare. Sento la sborra ovunque, eppure la sua lingua la controlla la governa.

Dopo un tempo improponibile decide di farmi venire: succhia, lecca, mi masturba. So che quando ho passato un certo momento diventa quasi impossibile venire, per me, e ho già sborrato una volta sul suo seno.

- Ti serve la testa - mi dice. Si gira, si mette a pecora e inizia a masturbarsi la figa fradicia davanti a me e ad aprirmi il culo del culo per deliziarmi gli occhi. - Godi, adesso.

Mi masturbo guardandola ed eccomi, schizzare un fiotto enorme che non riesco a trattenere, sul loro divano. Ma la mia mente pensa alla bocca di quella ragazza, alla sua lingua che me la raccoglie tutta, che mi beve, mentre immagino che la sua mano sinistra mi tenga il cazzo e la destra masturbi lei.

L’ho immaginata con noi per tutto il tempo, con la complicità di una coppia magnifica, conosciuta qui, e incontrata il giorno stesso.

Una giornata da ricordare, ma anche una conversazione, con quella ragazza, da fare, nel prossimo futuro. Una conversazione difficile, che dovrà rivelare quanto può essere vero questo mondo, quanto può essere potente quando si scoprono anime affini.

Vi terrò aggiornati.
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