Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > trio > Tris di primavera
trio

Tris di primavera


di Membro VIP di Annunci69.it Antani1984
14.04.2025    |    16    |    0 6.0
"Il piacere non era solo il culmine dei sensi, ma la scoperta di qualcosa che andava oltre: una forma nuova di intimità..."
La primavera si era annunciata con un tepore quasi sfacciato, nell’aria dolce che sapeva di terra umida e glicini in fiore.
Fontanella, il piccolo paese nascosto tra i campi di grano e le rogge piene d'acqua limpida, sembrava immerso in una sospensione di tempo.
Le strade erano silenziose, se non per il ronzio pigro delle api e il canto di qualche merlo sui tetti di tegole rosse.

Li avevo incontrati per caso, o forse per destino, in una chat; uno di quegli incontri che non si cercano ma si riconoscono subito.
Anna e Marco.
Quarantenni, come me, con quella bellezza piena di ombre e luce che solo gli anni sanno scolpire sul volto e nel corpo.
Lei, con un sorriso che sembrava contenere promesse.
Lui, con lo sguardo fermo e ironico di chi sa leggere oltre le apparenze.

Quella sera ero stato invitato a casa loro, una cascina ristrutturata tra i pioppi.
Le finestre aperte lasciavano entrare il profumo della campagna, e da un vecchio giradischi partivano le note calde e struggenti di Since I’ve Been Loving You.
Il vino era rosso, profondo, e le parole si scioglievano lente, come i gesti che si facevano più vicini.

Fu Marco il primo ad avvicinarsi a me con uno sguardo di complicità silenziosa.
Non c’era sfida, né insicurezza. Solo la chiarezza serena di un desiderio condiviso.
Anna si avvicinò a sua volta, senza timore.
Il suo corpo, avvolto in una camicia troppo grande, sembrava danzare con il ritmo della musica.
Le sue dita si posarono leggere sulla mia nuca, e io sentii il mondo restringersi a quell’unico istante.

Quando i nostri corpi iniziarono a cercarsi, non fu con impazienza, ma con una fame antica e consapevole.
La pelle sapeva di sale e di vento, le mani esploravano con rispetto e furia.
Marco restava vicino, mai invadente, ma presente.
I suoi occhi seguivano ogni gesto, e nei suoi silenzi c’era qualcosa di profondamente erotico.

I capezzoli turgidi di Anna mi accarezzavano il petto mentre le nostre lingue si avvolgevano, e le nostre mani esploravano i corpi.
Fu in quel momento che Anna iniziò a baciarmi sul collo, scivolando poi lentamente ad accarezzarmi il petto con le labbra.
Si inginocchiò davanti a me, iniziando ad accarezzarsi le gote con il mio cazzo.
Si divertiva a giocare, giocarci, a provocarmi, a farmi impazzire.

Finalmente, dopo istanti che mi sembravano secoli, spalancò la bocca, avvicinandola prepotentemente alla mia cappella.
Mi guardò dritto negli occhi, sorrise maliziosamente, socchiuse di nuovo le labbra, e si rialzò lentamente, facendo scivolare ancora una volta tutto il suo corpo sul mio.
A quel punto salì sul letto in quadrupedia e, con dolce veemenza, mi fece avvicinare ed in un attimo infilò tutto in bocca ciò che fino a poco prima aveva solo usato come giocattolo lucidalabbra.

Io, in piedi accanto al letto, con le gambe tremolanti e con la sua testa che in maniera soave fluttuava su e giù.
Marco, che fino a quel momento la ammirava compiaciuto, le afferrò con forza le natiche e, dopo un paio di sculacciate decise, iniziò a penetrarla con colpi secchi, regolari e forti.
Ad ogni colpo sentivo la sua gola.
I suoi gemiti diventavano poesia, le sue urla strozzate prosa.

Anna sapeva come godere, e come farci impazzire.
La dimostrazione fu quando si staccò da entrambi improvvisamente e, girandosi, iniziò a succhiare il suo compagno, mostrandomi il capolavoro del suo sesso gocciolante, circondato da un culetto che chiedeva solo di farsi afferrare.
Mentre la penetravo mi sentivo catapultato in un'altra dimensione.
Esplosi dentro di lei mentre, ansimando, ingoiava il piacere di Marco.

Sudati, stremati e felici, ci adagiammo sul divano ancora nudi.
Un altro calice di vino, poche parole, tanti sguardi e molte belle sensazioni.
Marco guardò lei con uno sguardo complice e fiero; lei guardò entrambi con l'aria maliziosa e sensuale di chi sa farsi adorare.
Io guardai Anna sorridendo: avrei voluto dirle mille cose, ma quegli sguardi e quei silenzi facevano un meraviglioso baccano.

Dopo circa un'ora, pensai che la serata potesse ormai essere conclusa ed iniziai a valutare l'idea di rivestirmi.
Anna, che evidentemente non era dello stesso parere, si alzò, prese i nostri bicchieri e con grazia li appoggiò sul tavolino.
Chinandosi, mi mostrò ancora una volta quel meraviglioso culetto.
Si sedette sulle mie gambe, dandomi la schiena.

Con il suo meraviglioso culetto iniziò a giocare, a muoversi, a strusciarsi, fino a che le mie mani le afferrarono i seni per stringerla a me.
Le piaceva provocare, le piaceva generare erezioni, le piaceva sentirlo marmoreo tra le sue chiappette, le piaceva fare la troia e le piaceva farsi guardare da Marco.

Si mise a pecorina sul divano, dilatò con le mani il suo buchetto, poi mi guardò in maniera inequivocabilmente invitante.
Il silenzio assordante in quella stanza venne interrotto bruscamente dalle urla di piacere di Anna, che godette come una pazza a farsi scopare nel culo, e godette come una pazza a guardare negli occhi Marco che si masturbava godendosi lo spettacolo.
Ancora una volta le esplosi dentro.

Lei, stremata, si sdraiò supina sul divano.
Afferrandomi per la nuca, portò la mia testa tra le sue gambe.
Le sue cosce si strinsero, si contrassero e tremarono mentre la mia lingua assaporava il suo sesso.
Marco continuava a masturbarsi, ma stavolta aiutato da Anna, che fece di tutto per indirizzare il getto verso il suo volto.

Anna era una creatura di fuoco e grazia.
Si abbandonava con una fiducia che mi travolgeva.
Ogni suo respiro, ogni gemito, era una confessione, un’offerta.
La passione diventò rude, sì, ma mai spogliata di delicatezza.
Era carne e cuore intrecciati, desiderio e accoglienza.
Il piacere non era solo il culmine dei sensi, ma la scoperta di qualcosa che andava oltre: una forma nuova di intimità.

Quando tutto finì, restammo in silenzio.
Le nostre pelli ancora calde, la musica ormai sfumata.
Marco mi porse un bicchiere d’acqua, e Anna mi sorrise con gli occhi pieni di quiete.

La notte era calata sulla campagna, e i grilli cantavano lontano.
In quel piccolo angolo di mondo, ci eravamo trovati.
Senza parole.
Senza promesse.
Ma con qualcosa in più addosso: il segno di una primavera che non era solo fuori, ma anche dentro.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
6.0
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per Tris di primavera :

Altri Racconti Erotici in trio:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni