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Lui & Lei

Storie di sesso di campagna - parte quattordicesima: una ennesima sorpresa.


di boschettomagico
20.10.2020    |    1.099    |    5 9.9
"Il ragazzo si è allontanato a passo sostenuto ma ogni dieci metri si girava per controllare se la Gina lo avesse riconosciuto, lei però aveva svitato il..."
Nei suoi ultimi giorni di ferie che precedevano il ritorno al lavoro la Gina si sentiva confusa come non mai...sapeva che ormai doveva prendere una decisione ma temeva che legandosi a quella nullità di uomo avrebbe potuto rovinarsi l'esistenza...allo stesso tempo però sentiva che dentro di se stata crescendo un nuovo frutto a cui doveva assicurare un futuro...e questo le portava dentro una agitazione continua che la tormentava giorno e notte.
Il primo sabato di settembre in paese avevano organizzato la festa di fine estate, in piazza avevano montato il ballo a palchetto davanti al dehor del bar con la partecipazione della più grande orchestra romagnola di liscio.
La Gina quella sera era euforica, Italo aveva prenotato un tavolino a bordo pista e lei pregustava una super serata che l'aiutasse a sconfiggere quel senso di apatia che la stava debilitando.
Pur andando a ballare raramente era una ottima ballerina di liscio, eredità lasciatole da sua madre che a detta di tutti era un autentico fenomeno della polka...però dopo mezz'ora la sua allegria era già scomparsa.
Se il suo compagno era uno zero assoluto in fatto di sesso, nel ballo era ancora peggio, non distingueva un valzer da una mazurka, saltava in modo ridicolo come un burattino senza seguire il tempo e martoriava i piedi della Gina con dei terribili pestoni.
Anche questo fatto contribuiva a rattristare ancor di più la ragazza che si è rincuorata solo nel vedere la Tullia seduta al suo solito tavolino del bar, segno che era finalmente ritornata dal mare.
Si sono salutate con un grosso sorriso a distanza, la ragazza avrebbe voluto andare a salutare di persona l'amica ma questa stava parlando con un elegantissimo signore e dopo un rapido contatto si è incamminata verso casa seguita a pochi metri dal cliente.
La Gina ha continuamente controllato il tavolino ma come la Tullia tornava era subito agganciata da un altro e per tutta la serata faceva la spola tra la sua postazione al bar e il suo letto...accidenti quella puttana era tremenda...attirava i clienti come se in mezzo alle gambe avesse del miele...quella festa di fine estate era per lei autentica manna dal cielo!!!
Quella serata che avrebbe dovuto essere di sano divertimento si stava trasformando in un ennesimo fallimento, anche perchè in piazza c'erano molti ragazzi venuti dalla città e dai paesi limitrofi e la Gina seduta e immobile friggeva per la voglia di ballare repressa.
Un biondo palestrato si era avvicinato al suo tavolo e l'aveva invitata a ballare, lei aveva declinato l'invito ma Italo invece l'aveva spinta a scendere in pista
- Vai ballare che ho capito che io sono negato...
La Gina ha allora accettato...era cominciato un valzer scatenato e il giovane rivelandosi un ottimo ballerino l'aveva fatta piroettare come una trottola, passando poi a un fox con la stessa disinvolta abilità.
L'orchestra era poi passata a un tango e qui il ragazzo l'ha stretta a se e incollandosi al suo corpo ha dimostrato anche in quel sensuale ballo la maestria di un veterano delle balere.
Accompagnava la ragazza in ogni passo con una leggerezza invidiabile ma allo stesso tempo cominciava a stringerla e a strofinarsi sempre più contro il suo corpo.
La Gina era mezza stordita, guardava il ragazzo in volto scoprendo che era un gran bel figliolo, sentiva il suo gradevolissimo profumo che le solleticava le narici, ma allo stesso tempo sentiva che quel porco le strofinava contro il suo inguine il suo uccello che aumentava di consistenza a vista d'occhio.
Ora lo sentiva pulsare incessantemente contro l'interno della sua coscia, avrebbe voluto allontanarlo ma quella sensazione la estasiava e ora era lei stessa a premere il suo corpo contro di lui per sentire quell'intimo contatto e quel ritmico pulsare che la eccitavano come non le succedeva da tempo...se fosse stata lì da sola l'avrebbe preso per mano, portato nel saliceto dietro l'officina del Livio per farsi scopare come una vacca in calore.
Vedeva però che ora alcune vecchie bigotte la stavano fissando quasi scandalizzate parlottando poi con i rispettivi mariti, per cui alla fine di quel ballo la Gina ha ringraziato il partner ed è tornata seppur malvolentieri al suo tavolo.
Nel rientrare alla sua postazione ha fissato Italo per vedere la sua reazione ma il tontolone non se ne era nemmeno accorto, anzi l'ha accolta con un largo sorriso dicendole
- Meno male che hai trovato qualcuno che non ti ha pestato i piedi...
La Gina ha cercato con lo sguardo ancora la Tullia, ma ha visto che aveva appena ripreso la strada verso casa seguita da un vecchietto tutto arzillo che vestiva un completo di lino bianco.
Tornando con lo sguardo alla pista ha rivisto il suo ballerino che la stava fissando con uno sguardo intensamente interessato...
La ragazza ha accettato quel gioco di sguardi...seppur piuttosto lontani la Gina leggeva negli occhi del giovane l'eccitazione che quel tango sensuale aveva portato in lui e si è sentita un fremito in mezzo alle gambe, si è destata da quello stato di narcosi e ha sentito che la sua figa era letteralmente fradicia e pulsava a mille.
Sapere che però non avrebbe potuto ottenere nulla l'ha fatta andare dentro di se in bestia...ha guardato Italo e gli ha detto
- Andiamo via...se non sai ballare è inutile stare qui...
Il ragazzo l'ha guardata in modo stupito ma come al solito si è alzato ubbidendo ai voleri della sua compagna.
Mentre andavano alla macchina la Gina guardava Italo che la seguiva a testa bassa; si sentiva forte, sapeva che aveva su di lui un ascendente di comando assoluto, ma allo stesso tempo si sentiva insoddisfatta...lei voleva un uomo...un uomo vero...non un cagnolino ubbidiente ma insignificante.
Seduta in macchina sentiva le sue cosce appicicaticce, sentiva le mutandine bagnate, sentiva la sua figa che continuava a prudere sempre più insistentemente...accidenti aveva troppo voglia di cazzo...
Arrivati all'altezza del distributore ha ordinato al suo compagno...
- Gira che ho voglia di scopare...
Italo che forse aspettava solo quello ha prontamente obbedito e ha girato andando a parcheggiare dietro il gabbiotto di metallo nel loro solito posto.
Ha spento il motore e le luci e ha cominciato a calarsi la braghe, la Gina però è scesa dall'auto dicendogli in modo molto contrariato
- Vieni facciamo una posizione nuova chissà che resisti di più...
Si è alzata la gonna, si è tolta le mutandine letteralmente fradice e si è sdraiata sul cofano mettendosi alla pecorina...
- Forza prendimi così...
Italo era praticamente stordito...era la prima volta che la sua ragazza le si offriva così impunemente...il suo uccello era duro come un ramo di quercia...ha cercato di infilarglielo ma non riusciva, forse per la troppa eccitazione, forse perchè alla Gina essendo sdraiata sul cofano le si era compresso il buco, la ragazza allora glielo ha preso in mano con la destra e se lo è portato alla passera...infilandoselo praticamente da sola...
Come ha sentito il cazzo entrarle dentro ha ansimato per il piacere di quella penetrazione e ha detto al compagno
- Su pompami ma resisti...io voglio godere lo capisci o no!!!
Italo non si rendeva nemmeno conto del vero senso di quelle parole e ha cominciato a scoparla...
La Gina ha portato le mani dietro la sua schiena, con indice e pollice ha cominciato a stringere con violenza i fianchi del compagno, pensando che facendogli male avrebbe ostacolato l'orgasmo del tontolone, ma il suo stratagemma non è servito a nulla e con il solito "Ohhhhhhhhhhhhhhhhh....." che la ragazza odiava ormai in modo viscerale ha goduto immediatamente...
La Gina ha sbattuto la testa contro il cofano per sfogare la sua ennesima delusione, urlando in continuazione
- Nooooo....Noooooo...Noooooo....
Poi si è girata, si è seduta sul cofano a cosce larghe, ha preso con violenza la testa di Italo e se l'è spinta in mezzo alle gambe
- Brutto stronzo leccamela...leccamela...soffocati... non me ne frega nulla ma devi farmi venire...
Italo era terrorizzato, nella sua ignoranza non riusciva a capire nulla del comportamento della compagna ma ha come al solito obbedito, si dava da fare come non mai leccandola in continuazione...la Gina era delusa naturalmente anche da quella leccata...sapeva che se avesse pensato alla morbidezza della lingua di Don Cristiano non sarebbe mai venuta...per cui si è concentrata al massimo e sforzandosi è riuscita ad avere un mezzo orgasmo...Italo stava lì con la faccia in mezzo alle cosce come un ebete, la ragazza avrebbe voluto riempirlo di pugni, insultarlo, offenderlo in malomodo perchè era troppo delusa, si pentiva di essere con quell'uomo incapace di amare, lo odiava anche se sapeva che le colpe erano invece solo le sue...doveva però sfogarsi per cui ha allargato le cosce e gli ha pisciato in faccia...Italo a quel contatto ha cercato di staccarsi ma la Gina lo teneva immobile come presa da un raptus, svuotandogli in faccia tutta la vescica...solo allora lo ha mollato...il ragazzo si è staccato con la faccia bagnata di piscio...ora era lui a reagire al massimo della furia
- Gina ma cosa hai fatto!!! Mi hai pisciato in faccia...
La ragazza quasi destandosi da uno stato di ipnosi si è resa conta del suo comportamento insulso, ha sentito in se crescere un grosso senso di colpa, ha abbracciato Italo e ha cominciato a baciarlo su tutto il viso
- Scusami...scusami non me ne sono resa conto...ero come stordita credimi...ti chiedo scusa ma credimi non volevo farlo...
Italo non era mai stato baciato da lei con tanta tenerezza, ha risposto all'abbraccio e con la bocca ha cercato la lingua della Gina che per la prima volta ignorando l'alitata di aglio ha risposto positivamente alla sua lingua.
Nel ritorno alla cascina la giovane ha pensato ancora al suo atto di cattiveria provando ora verso il suo compagno non la rabbia covata ma solo tanta tenerezza, e prima di scendere ha slinguato ancora il povero compagno dandogli la buonanotte.
La notte della Gina è stata un dormiveglia pieno di incubi.
A mezzogiorno non ha nemmeno mangiato...aveva bisogno di parlare con la Tullia, nel primo pomeriggio è andata in paese, al bar la donna non c'era, ha gironzolato per il paese col motorino per un po' poi è andata davanti alla casa della Tullia, la finestra era aperta quindi era in casa, ha lasciato il mezzo vicino al portoncino e stava studiando se suonare il campanello temendo però che nonostante l'ora strana potesse avere in casa un cliente...
Era lì che meditava quando ha sentito scattare la serratura del portoncino; istintivamente si è chinata avvicinandosi al motorino e fingendo di controllare il motore, dalla porta è uscito l'Alfredino, un ragazzo del paese che lavorava con lei i primi tempi alla filanda, come l'ha vista è avvampato di colpo arrossendo a dismisura, la Gina però ha finto di essere concentrata sul suo mezzo e di non averlo nemmeno visto.
Il ragazzo si è allontanato a passo sostenuto ma ogni dieci metri si girava per controllare se la Gina lo avesse riconosciuto, lei però aveva svitato il tappo del serbatoio fingendo di essere concentrata su un problema del motorino ed è rimasta china in quella posizione fino a che lui non è sparito dal suo orizzonte visivo.
Ha poi suonato il campanello, subito si è sentita la voce della Tullia
- Chi è?
- Sono la Gina...
- Ti apro sali pure...
La ragazza ha salito i tre piani volando e arrivata all'uscio ha trovato la Tullia che l'aspettava sulla porta.
Si sono abbracciate con calore, erano ottime amiche...la Tullia l'ha invitata a entrare e le ha chiesto
- Quale buon vento ti porta da me ?
- Ho bisogno di parlarti, è tanto che volevo un tuo parere ma tu non tornavi mai...
La Gina ha cominciato a velocità supersonica a fare un rapido resoconto dei fatti che voleva narrare, ma la Tullia ridendoci sopra ha detto
- Non ho capito nulla...vieni...ho appena fatto una limonata...non è freschissima ma ti farà bene...sei tutta sudata...riprenditi che poi mi racconti tutto...
La giovane si è accomodata e ha cominciato a bere con gusto la bibita...poi guardandosi attorno ha detto
- E' bellissimo qui !!!...
in realtà non era mai stata in quell'attico...
- Mi fa piacere che ti piace...in realtà io ti avevo invitata...dopo l'arresto di Peppo...per passare qualche lieta ora insieme...ma tu non ti sei mai fatta viva...
- Lo so Tullia..ma tu sai i problemi che ho avuto
- Vieni che ti mostro l'alloggio...
La Tullia ha cominciato mostrare la casa all'amica, una cucina all'americana all'ultima moda, un terrazzino con una splendida vista su tutta la piazza del paese, un salotto arredato con cura...poi la donna l'ha portata nella camera da letto...il letto era tutto disfatto, lenzuola arrotolate, cuscini ammucchiati, e sul letto un cazzo di plastica con dei laccetti di cuoio...la Tullia ha cercato di nasconderlo sotto le lenzuola ma la Gina l'ha quasi bloccata...
- Scusa ma questo cos'è?
La donna è rimasta un po' titubante ma poi le ha detto sorridendo quasi divertita...
- Beh...è una cosa che se la indosso...permette alla Tullia di diventare un Tullio...
- Tu ti metti quel coso lì...e...
- Si...e divento un uomo...
La Gina è rimasta quasi allibita...
- Accidenti ho visto uscire l'Alfredino...non vorrai mica dirmi che...
- Generalmente non parlo quasi mai delle manie dei miei clienti...ma so che di te mi posso fidare...ebbene...ci sono uomini che amano farsi inculare dalla Tullia che si trasforma in Tullio...
- L'ho capito ma mai avrei pensato che tu lo facessi con l'Alfredino... mai avrei sospettato una cosa simile...
- Cara ragazza non devi stupirti di nulla...specie in ambito sessuale...e non è l'unico che ama quel tipo di prestazioni credimi...
- Vuoi dirmi che altri uomini vengono da te per farsi inculare e non per scoparti...?
Tullia a quella domanda è rimasta un po' sulle sue...poi fidandosi della riservatezza dell'amica e divertita dalla sua curiosità ha accettato di continuare quella conversazione
- Si!!! Ce ne sono altri due!!! E penso che li conosci entrambi...
- Dai...!!! Incredibile...!!!Ma a questo punto devi dirmi chi sono...
- Uno è il Giuseppe...il figlio di Edwige e Agostino...
- Ma vive all'estero...Viene raramente a trovare i suoi...
- Quando viene qui...una capatina da me la fa sempre, è comunque un bisex...le prime due volte veniva per scopare...era molto generoso per cui gli facevo delle prestazioni supplementari, una volta mentre mi scopava gli ho infilato un dito nel culo e da quella volta lì mi ha fatto delle confidenze, sul fatto che aveva avuto delle convivenze con gay, e che non disdegnava quel tipo di rapporti omosessuali sui quali era uno sostanzialmente passivo, per cui pian piano gli ho raccontato dei miei altri due clienti e siamo arrivati a farlo.
La Gina a quelle rivelazioni si sentiva curiosa e attratta...il sesso era come al solito il suo argomento preferito
- E l'altro? Non mi dici chi è...
- Strano una come te dovrebbe arrivarci da sola...
Vedendo che la ragazza brancolava nel buio la Tullia le ha rivelato anche l'ultimo nominativo
- E' il Gigi, il benzinaio...!!!
- Già quanto sono stupida...avrei dovuto immaginarlo...visto i suoi precedenti...
- Non rifletti mai Gina...ti ho sempre detto che devi spremere a fondo le tue meningi visto che sei una ragazza attraente, intelligente, ma forse un po' troppo superficiale.
- Hai ragione ed è proprio di questa mia superficialità che ti voglio parlare...
- Gina purtroppo ho tutto il pomeriggio impegnato , proprio il Gigi deve venire da me alle 15,30...e poi ogni ora ho un cliente...
- Viene qui a farsi inculare!??!
La Tullia è esplosa in una sonora risata...
- Ma cosa ci trovi di tanto strano...Ti ho detto che gli uomini sono come animali particolari...
- Quanto mi piacerebbe vederti all'opera Tullia...
La puttana a quel pensiero della ragazza è rimasta per un po' sopra pensiero e poi fissandola negli occhi le ha detto
- Sul serio ti piacerebbe vedermi a letto con lui?
- Sono troppo curiosa...mi entusiasmerebbe un casino...
- Ti ricordi che ti avevo raccontato dell'Elio che si nascondeva nell'armadio e amava spiarmi...
- Si certo che me lo ricordo
- Ebbene l'armadio è quello ed è ancora li...
E così dicendo ha aperto la prima anta di destra mostrando alla strabiliata ragazza un loculo privo di ripiani con una sedia all'interno, privo di copertura alta per permettere la circolazione dell'aria e con una vista del letto visto che lo specchio dell'anta era dalla parte interna un normalissimo vetro che permetteva una vista completa dell'intera camera.
- Veramente mi permetteresti di assistere al tuo numero...
- Se prometti che saprai stare in assoluto silenzio si, in fin dei conti non l'ho mai normalizzato, per il tuo futuro marito che amava questo tipo di spettacolini...
- Il biglietto quanto mi verrebbe a costare ?
- Per te è tutto gratis, però mi ripagherai venendo poi tu a letto con me...ti ho detto che sei l'unica persona che riesce a farmi godere, per questo che spesso aspettavo una tua visita che però non è mai avvenuta...
Stasera mi sono tenuta la serata libera, ebbene la riempirò con la mia amica del cuore.
La Gina stava per rispondere quando il campanello ha trillato all'improvviso, la Tullia ha guardato l'orologio, e ha detto
- E ' lui, è in anticipo si vede che gli prude il culo, su entra nell'armadio e silenzio assoluto...però ti conviene metterti in mutandine e reggiseno, la temperatura è un po' calda...là dentro si respira un po' a fatica.
La Gina ha prontamente obbedito e dopo due minuti prendeva posto nell'osservatorio, chiudendo l'anta proprio mentre la Tullia apriva il Gigi.
Il benzinaio indossava una paio di pantaloni beige e una camicia a maniche corte bianca e grigia a righe, in mano portava una specie di cartella in pelle.
Ha dato un baciamano ossequioso alla Tullia e le ha detto...
- Posso andare in bagno a cambiarmi?
- Certo!
La sosta in bagno del ragazzo è stata piuttosto lunga, la Gina temeva addirittura un malore ma vedeva che la Tullia che nel frattempo si era messa in vestaglia era tranquilla per cui è rimasta nell'osservatorio in trepida attesa.
Dopo un po' Gigi è finalmente uscito...era tutto uno spettacolo...indossava una parrucca di capelli ricci e corti, il viso era tutto incipriato e le labbra coperte da uno strato doppio di rossetto rosso vivo.
L'abbigliamento invece era composto da una blusa nera con colletto bianco da cameriera, non aveva gonna, non portava mutande ma indossava un paio di autoreggenti a rete e un paio di scarpe di vernice nera con tacco 12.
In mano aveva un piumino da spolvero e uno straccio... si è avvicinato alla spalliera del letto e ha cominciato a spolverare dicendo alla Tullia...
- Signor Tullio mi scusi se sono in anticipo, ma ho avuto una lite con mio marito, non sopportavo più la sua presenza per cui ho preferito andarmene subito da casa.
La Tullia si è avvicinata e ha cominciato a palpargli il culo...
- Luigina...continui a rimanere con quell'uomo quando sai che io sono qui che ti desidero come mai ho desiderato nessuna donna...
- Signor Tullio lo sa che sono una donna timorata, che rispetto il mio matrimonio pur sapendo che ho commesso un errore a sposarmi con quell'uomo...
La Tullia nel frattempo si è messa su lo strap on, se lo è incinghiato a puntino e poi avvicinandosi al Gigi gli ha preso la mano e glielo ha fatto palpare
- Senti che uccello che mi hai fatto venire...senti che effetto mi fa la tua vicinanza, ti voglio!!! ti desidero!!!
Gigi quasi fuggendo dalla parte opposta della stanza ha continuato la sua recita
- Tullio, non tentarmi, la carne è debole...
La Tullia lo ha raggiunto e dandogli di nuovo il cazzo in mano gli ha detto
- Ma non senti che cosa ho in mezzo alle gambe, non farmi morire di desiderio, mia moglie torna alle 19 dai abbiamo tutto il pomeriggio per scopare...
A questo punto Gigi è salito sul letto si è messo a quattro zampe e ha detto
- E va bene, so di essere puttana ma cedo alle tue lusinghe, prendimi Tullio...
La Tullia si è avvicinata, si è riempita la mano di gel lubrificante e ha cominciato a ungergli il culo, poi di colpo gli ha infilato tutto il medio dentro, Gigi ha urlato...
- Tullio sii dolce ti prego...
La donna invece gli ha mollato due ceffoni sulle chiappe e ignorando i lamenti del Gigi gli ha infilato di colpo il cazzo senza la minima gentilezza...
Gigi ha accolto l'uccello con un urlo misto di dolore e di piacere ma poi accucciandosi per riceverlo meglio ha cominciato a piagnucolare
- Sei tanto gentile e ora mi tratti come una puttana...
- Luigina tu sei una puttana...sei la mia puttana...senti come la tua figa si bagna...fai la santarellina ma non vedevi l'ora di prenderlo
- E' vero...è vero...amo essere puttana...però lo faccio perchè sento che tu ti ecciti...dillo che ti piace la mia figa calda...dillo che solo con me ti ecciti così...dillo che con tua moglie non raggiungi questi livelli di piacere...
- Mia moglie è pudica, dopo che ho assaggiato il tuo corpo non mi da più la minima eccitazione, tu mi hai fatto capire cosa vuol dire godere...sei una troia immatricolata e ora ti riempio di sborra...
Adesso la Tullia stava inculando il Gigi a forza sette, quell'uccellone di plastica gli stava violando l'orifizio anale con la massima potenza ma più la Tullia era spietata più il Gigi mugolava di piacere...e incitava la donna a non smettere
- Non fermarti...non fermarti...rompimi la figa...
La Gina si stupiva della resistenza fisica della Tullia che ormai non più giovanissima stava trivellando il culo del benzinaio da un quarto d'ora senza mai dare segni di cedimento... e ha smesso solo quando la falsa Luigina...ha urlato al mondo intero il suo orgasmo anale...
Godoooooo...godooooo....Tullio mi fai impazzire...dimmi che una puttana come me non l'avevi mai scopata....
La vecchia mignottona ormai sapeva tutto il copione che piaceva al pigliainculo e dopo aver tolto l'uccello lo ha schiaffeggiato con violenza sulle chiappe, ma ad ogni schiaffo il Gigi rispondeva con un gemito di piacere...poi lo ha preso per le orecchie lo ha fatto girare e mettendogli il cazzo vicino alle labbra gli ha detto
- E adesso succhiami il cazzo fino a che non ti riempio di sborra la gola...
Gigi non si è fatto pregare, si è fatto sparire in gola il cazzo e ha cominciato a sbocchinarlo come se fosse stata una vera donna affamata d'uccello.
Mentre succhiava il fallo finto il ragazzo si menava l'uccello, e sotto i colpi di sega il cazzo cresceva a vista d'occhio, la Gina nel vedere quel cazzone che in realtà aveva tentato di sedurre qualche mese prima quando non sapeva delle tendenze del Gigi, ha sentito un grosso piacere crescere in lei e infilandosi una mano nelle mutandine ha cominciato a sgrillettarsi.
La Tullia aveva messo una mano sulla nuca del ragazzo e lo spingeva verso di se fino a farlo soffocare con dei conati di vomito, poi il giovane si è staccato e guardando la donna con tono supplichevole e girandosi verso il letto le ha detto
- Ti prego fammi sborrare...
La Tullia gli ha preso il cazzo in mano e ha cominciato a menarglielo, il Gigi ormai era al massimo del piacere, il rossetto era slavato su tutto il viso così come la cipria, sembrava una di quelle vecchie puttane dei bordelli dei porti che si vedono nei film di pirati, e ansimava al massimo alla ricerca della sborrata...ma qui emergeva la grande professionalità della Tullia...quando sentiva che il ragazzo stava per venire rallentava, gli mollava il cazzo e gli stringeva le palle, ma come lui si riprendeva ritornava a segarlo a diverse velocità...
Ora il ragazzo quasi la supplicava
- Non resisto più Tullia...fammi godere...
Ecco ora era tornata la Tullia, la commedia era finita, la falsa cameriera era tornata uomo e desiderava solo vuotarsi i coglioni...
- Dove vuoi venire...
- Sulle lenzuola...sul letto... voglio vedere i miei schizzi...
- Lo sai che mi devi pagare il lavaggio...sono di seta e lavarli costa molto...
Ecco il cinismo della professione più antica del mondo che emergeva...che sfruttava in lucro ogni minimo desiderio del cliente
- Non me ne frega nulla fammi solo godere...
Ora la Tullia aveva capito che era il momento e ha cominciato a segarlo a tutta velocità, fino a coronare il desiderio del suo cliente...
Il Gigi urlando di nuovo con piacere ha cominciato a sborrare...schizzi violenti e copiosi che andavano a infrangersi sulle pieghe delle lenzuola degni delle sborrate di zio Francesco...nel vedere quella copiosità la Gina ha subito pensato alle goccioline di vapore di Italo, ha sospirato ammirando il benzinaio che continuava a sborrare e torturandosi la figa con indice e medio ha tirato fuori un orgasmo solitario che da tempo non sapeva più regalarsi,
Avrebbe voluto accompagnare il suo fantastico orgasmo con un ululato da lupa ma invece per non rivelare la sua presenza ha dovuto soffocare il suo piacere in un silenzioso gemito.
Gigi nel frattempo si è rimesso in piedi e ha detto alla Tullia
- Vado rivestirmi e ricompormi...
Come è entrato in bagno la Tullia ha aperto l'anta dell'armadio e ha sussurrato alla Gina
- Su rivestiti e stasera vieni qui per le 20 che andiamo a cena insieme e festeggiamo il mio ritorno

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