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Storie di sesso di campagna - parte decima: alla Gina piace la figa matura


di boschettomagico
09.07.2020    |    4.505    |    5 9.9
"E stava pensando di tornare alla stazione e prendere il primo treno per tornare al paese; quando si è trovata per caso senza nemmeno accorgersene davanti..."
Era una domenica di fine luglio, papà Michele, suo zio Francesco e sua zia Benilde erano andati in Abruzzo per il funerale di una vecchia parente e la Gina dopo aver sistemato la conigliera si stava annoiando a morte quando le è venuta la brillante idea di andare in città.
Ha preso il motorino e senza pensarci troppo su è partita.
Al paese non c'era la stazione ma al borgo seguente distante solo 4 chilometri c'era la stazione per cui ha parcheggiato il suo mezzo al deposito e ha preso il treno per la città.
Alle 11 in punto era alla stazione di Reggio Emilia, la città era quasi deserta e la Gina ha potuto così gironzolare in piena tranquillità nel centro storico, lustrandosi gli occhi nelle parecchie vetrine dei negozi alla moda.
E' arrivata così davanti al negozio di intimo dove era stata due volte con Edwige, e nel vedere in vetrina il completino intimo che la sua ex amante le aveva regalato e che stava proprio indossando in quel momento ha avuto un brivido di piacere...osservava muta il completo e nel cervello riviveva i momenti magici in cui lei nuda si provava i capi mentre Edwige seduta sulla poltrona ammirava estasiata la bellezza del suo corpo.
La sua figa ha avuto due o tre contrazioni nel rivivere quei dolci ricordi e ha abbandonato con un senso di tristezza la vetrina.
Ha continuato il suo giro e proprio mentre le campane battevano il mezzogiorno si è trovata davanti al ristorante di grido in cui quella magica giornata aveva pranzato con Edwige; è stata colpita questa volta da un senso di euforia e senza pensarci è entrata nel ristorante, in fin dei conti se per lei c'era un aspetto senza problemi era proprio quello economico.
All'interno c'era solo una coppia di età avanzata che stava accomodandosi a un tavolino, per cui la Gina si è diretta senza chiedere nulla al cameriere al tavolino che tempo prima aveva occupato con Edwige.
Ha ordinato lo stesso menù di quell'indimenticabile giornata e mentre mangiava continuava a fissare la sedia in cui era seduta Edwige.
I ricordi le tornavano violentemente nella mente...si sentiva dentro una carica elettrica...e provava uno stato di torpore strano... chiudeva gli occhi e ripensava a quei momenti felici, era come se sentisse ancora in quel momento il piede della sua vecchia padrona che le pastrugnava la passera fregandosene del fatto che erano al tavolo di un ristorante.
Gina ha sentito che si stava bagnando...quei ricordi le tornavano in modo inesorabile alla mente ma le facevano ora male dentro...
Ha pagato il conto ed è uscita... capendo che il venire in città non era stata forse una brillante idea se la faceva stare così male.
Ha continuato a gironzolare senza meta...aveva bisogno di aria...e stava pensando di tornare alla stazione e prendere il primo treno per tornare al paese; quando si è trovata per caso senza nemmeno accorgersene davanti all'alloggio di Edwige.
Ha fissato la porta di legno lucido per parecchi minuti mordendosi le labbra per la tensione, poi senza quasi rendersene conto ha suonato il campanello.
La Gina mentre attendeva la risposta al trillo aveva il cuore che batteva a mille e stava quasi andando via quando ha sentito il gracchio del citofono e una voce dolce che chiedeva
- Chi è ?
Il suo cuore ha cominciato a martellare ancora più intensamente...stava quasi cercando una via di fuga quando invece ha trovato la forze di rispondere
- Sono la Gina, l'operaia della Edwige, ero in città e la volevo salutare...
Lo scatto del portoncino l'ha fatta quasi sobbalzare, ma pur essendo nervosa ha mandato giù un respiro profondo ed è entrata salendo la scala verso la porta di ingresso.
Sara era sulla porta e la guardava con un'aria molto sorpresa...ma l'ha accolta con un dolce sorriso; la Gina ormai sapeva che era in ballo e non potendosi più tirare indietro ha stretto la mano alla serva ed è entrata.
Erano entrambe imbarazzate ma Sara l'ha fatta accomodare nel salottino e le ha detto...
- Vuole una limonata...l'ho appena fatta...
- La ringrazio Sara, l'accetto volentieri ma la prego diamoci del tu mi sento in imbarazzo con quel lei che mi da...
- Va bene...molto meglio anche per me... Come mai in città?
- La domenica non so mai cosa fare, i miei sono tutti via e ho voluto concedermi un diversivo...spero di non averti rovinato i piani...
- Ma cosa dici...io sono sempre sola...non esco quasi mai...
L'imbarazzo era forte in entrambe e dopo un lungo silenzio la Gina dopo una sorsata di limonata si è rivolta alla serva
- Sara avevi ragione...Edwige mi ha mollata...la conosci bene e mi avevi avvertita...penso che lo sai...
Sara abbassando lo sguardo ha quasi sussurrato
- Si lo so...è un classico per lei trattare le persone come se fossero merce di scambio...
- Hai visto Michela sicuramente...le hai dato lo stesso consiglio?
- Sono state qui due o tre volte...ora è più di un mese che però non vengono...
Gina quasi senza rendersene conto ha chiesto
- Le hai spiate ? Hai spiato anche loro due?...
Sara è arrossita di colpo, Gina aveva capito che aveva fatto una cazzata...ma la serva
riprendendosi dalla sorpresa di quella domanda ha trovato il coraggio di rispondere
- Lo so che è una cosa poco rispettosa ma l'ho fatto anche con loro...
Vedi Gina io sono ancora innamorata di Edwige...so che non potrò più fare l'amore con lei e quelli sono gli unici momenti in cui posso ancora ammirare il corpo della donna che amo...
Comunque ti sono grata di aver tenuto per te questo segreto...
- Ti chiedo scusa sono stata troppo invadente, non dovevo farti quella domanda...
Erano sedute vicine su un divanetto, con un sorriso pieno di comprensione Sara ha accarezzato una mano a Gina e le ha risposto...
- Non importa...so che anche tu vuoi parlare di Edwige perchè non l'hai ancora scordata e ti fa piacere parlare di lei...ma tu sei giovane...dimenticherai presto e un domani non ci penserai più...
Quella carezza ha scosso Gina dall'imbarazzo di quel colloquio senza senso, ha sentito una scossa dentro di se e il calore della mano di Sara si è irradiato in tutto il suo corpo...portandole dentro una strana euforia...
Sara ha cercato di lasciare la mano di Gina ma la ragazza ha invece a sua volta preso le mani della donna e le ha strette con molta passione.
Sara è arrossita di nuovo...era chiaramente a disagio...ma la Gina era diventata di colpo la ragazzina che non aveva timore di nulla e aveva preso in mano la strana situazione...
- Mi piace accarezzarti le mani Sara...sei una donna molto buona, lo si vede solo guardandoti...
Gina si è avvicinata a lei e le ha sfiorato le labbra con un bacio molto casto,
Sara ormai era rossa come un peperone, avrebbe voluto ritirare le mani ma le carezze di Gina erano piacevoli e stava li immobile e tremolante a cercare di capire cosa stava succedendo...
La Gina ormai aveva messo la quarta... ha ora stretto a se la serva e ha cercato la sua bocca questa volta alla ricerca di un bacio lussurioso.
Sara ha serrato le labbra ma dopo la continua insistenza della giovane ha ceduto e ha risposto al bacio
Le lingue delle due donne si sono intrecciate in un bacio voluttuoso e carico di libidine, quando Gina ha mollato la bocca della compagna Sara si è fatta sotto e ha ora lei cercato la bocca della giovane.
Si sono staccate solo quando entrambe avevano bisogno di aria, Gina ha abbracciato la compagna e guardandola fissa negli occhi senza il minimo timore le ha chiesto
- Voglio fare l'amore con te!!!
Sara ora era cianotica...quasi balbettando ha risposto all'avance della giovane
- Non è possibile...pensa dovesse arrivare Edwige a volte capita all'improvviso...
- Edwige è con Agostino alle terme e fino a lunedi sera non tornano...siamo sole e tranquille...ti voglio...e il tuo bacio mi ha fatto capire che anche tu mi vuoi...
Lo sguardo di Sara vagava sulle pareti alla ricerca di una decisione...la Gina invece si era slacciata la camicetta, non portava reggiseno e le sue tette dure come il marmo erano un invito a cui la serva non poteva dire no
- Va bene...andiamo nella mia camera...
- No Sara...andiamo nella camera padronale...voglio rotolarmi in quel lettone con te come se fossimo in un prato
- No, non è possibile...non è giusto...
- Non è giusto che quella donna abbia giocato con i nostri sentimenti...è una piccola vendetta che ci gratificherà...scopare nel suo letto... non farti scrupoli...andiamo a godere...
Sara seppur a malincuore ha seguito Gina nella stanza...non era convinta...si sentiva in imbarazzo ma come la giovane si è spogliata ed è rimasta nuda davanti a tanta beltà ha ceduto e ha cominciato a denudarsi...
Quando è rimasta completamente nuda è rimasta un po' in attesa dello sguardo della Gina, aveva timore che il suo ormai non più florido corpo deludesse la compagna, ma la giovane invece ha allargato le braccia invitandola a sdraiarsi al suo fianco...
Sara ha raggiunto il letto e ha cominciato a coprire il corpo di Gina di baci continui, non le sembrava vero di poter assaporare quel corpo che aveva spiato incantata dal buco della serratura.
Quando è arrivata alla figa pelosa di Gina e ha sentito quell'odore di passera giovane e calda ha perso ogni timore e ha cominciato a leccargliela in modo assatanato.
La Gina ha accettato quella esperta lingua con estremo piacere e si è abbandonata alle sapienti leccate dell'anziana compagna...quando ha sentito che l'orgasmo stava battendo alle porte ha scavalcato il corpo di Sara e si è piazzata in un 69 che era la fine del mondo.
La figa di Sara era fradicia...Gina da parecchio tempo non faceva sesso con una donna e quel sapore l'ha caricata di erotico piacere...mentre cominciava a godere ha accelerato le sue leccate e ha portato Sara ad un orgasmo intenso...bevendo tutto quel mare di umori che sbrodolavano dalla patacca della matura compagna di giochi.
Si sono bevute a vicenda per parecchi minuti... poi Gina si è capovolta e ha cercato la bocca della compagna perchè amava potersi scambiare i sapori delle loro fighe.
Sara era in uno stato di quasi beatitudine...mai pensava che una diciottenne avesse potuto portarla a livelli di piacere così intensi.
Gina la baciava e la guardava negli occhi...adorava vedere lo sguardo perso nel vuoto della compagna segno che la stava facendo godere a mille...guardandola con goduria estrema le ha detto
- Sara nel comodino c'è il doppio fallo di lattice... prendilo che ci scopiamo a vicenda...
La matura donna si è quasi bloccata di colpo e guardando terrorizzata Gina le ha detto
- No Gina...quelle cose non sono per me...io sono una vera lesbica...non sono come voi che scopate anche con uomini...io amo la donna in senso totale...mi spiace!!!
Gina è rimasta choccata...dallo sguardo carico di quasi disgusto lanciatole dalla matura amica...
- Vuoi dirmi che tu non sei mai stata con un uomo...
- Lo trovi strano vero...per voi cazzo o figa non cambia nulla...l'importante è godere...io sono diversa da voi...il cazzo che sia di gomma o vero non esiste per me...
Tu ed Edwige avete le idee confuse sul senso di essere lesbiche...Io sono diversa da voi...Ti ho delusa?...
- Non mi hai delusa...diciamo che mi hai stupita...in realtà non pensavo potessero esistere donne che non amano il cazzo...
- Lo so...quando vi spiavo lo capivo da come passavate dalle vostre passere al cazzo di Maurizio l'autista senza il minimo ripensamento...
Quindi quella biscia lasciala nel comodino ... ma ora ti voglio insegnare un modo di fare l'amore che sicuramente non avrai mai provato...
Sara si è chinata di fianco a Gina e sempre in senso del 69 ma supina ha ricominciato a leccare la figa della giovane...il piacere di quella lingua esperta è tornato presto a solleticare il piacere della giovane che ha subito cominciato a restituire lo stesso piacere all'amica...
I sospiri stavano invadendo la stanza...le due donne stavano tornando a godere ad alta intensità...quando le loro fighe erano stracolme di saliva e umori Sara con una agilità impensabile per una donna della sua età si è alzata, ha allargato le cosce della Gina e incrociando le gambe su quelle della sua partner ha cominciato a sfregargli la sua figa contro quella della ragazza.
Gli umori e le salive si mescolavano in un tutt'uno...le due fighe si strofinavano tra loro in perfetta simbiosi come un ingranaggio meccanico perfettamente oliato; i loro peli strofinavano il clitoride altrui in un crescendo di libidine...
Sara era una furia...con la sua figa cavalcava la compagna urlandole
- Vedi quanto piacere si possono dare due donne anche senza la presenza di un cazzo...
Gina accoglieva quel modo nuovo di godere con estremo piacere...la loro eccitazione stava crescendo a dismisura e con perfetto tempismo sono esplose insieme in un orgasmo da sballo...inondandosi a vicenda le passere come se si stessero pisciando addosso a vicenda.
Sono rimaste li per un quarto d'ora a sentire i loro umori che si mescolavano senza freno...
Il pendolo intanto ha battuto le cinque...Gina ha detto
-Sara mi spiace ma alle sei c'è l'ultimo treno per il paese...
Si sono lavate la figa a vicenda sul bidet, mentre si rivestivano la Gina ha detto alla compagna
- La prossima domenica torno e scopiamo tutto il giorno...
Sara diventando tutta seria all'improvviso guardando fissa negli occhi l'amica le ha detto
- Non ci sarà un'altra volta...E' stato un pomeriggio fantastico...ma noi due non ci vedremo più...
Gina ha preso quella affermazione come un pugno nello stomaco
- Ma perchè Sara...è stato fantastico...perchè non rivivere questi momenti...
- Ho quasi quarant'anni più di te...non è giusto...mi spiace...mi abbasserei al livello di Edwige...credimi è giusto così...conserviamo il ricordo di questa sensazionale giornata...sarà ancora più bello così...
Quando è uscita dal portone Gina ha cercato le labbra di Sara ma la matura donna ha risposto con un semplice bacio amichevole.
Sul treno con il capo appoggiato al vetro del finestrino che rimbalzava agli scossoni Gina pensava alle parole di Sara...sapeva che la decisione della matura donna magari era molto saggia ma lei non lo capiva...
Dentro di se però covava la segreta speranza che quella promessa poteva essere rinnegata...


( continua )


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