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Alla ricerca della mia identità


di boschettomagico
02.04.2017    |    5.987    |    6 9.8
"Di primo acchito avrei voluto mandarla al diavolo come avevo fatto con il signor Paolo, ma ero choccata dalla naturalezza con cui me lo aveva chiesto e tacevo..."
La vita è un susseguirsi di periodi rosa e di periodi grigi, ma il febbraio di quell'anno era stato per me nero pece!!!
Al 4 del mese ebbi un incidente stradale... nulla di fatale perchè avvenuto in città contro un furgone che non mi aveva dato la precedenza, ma che però aveva reso la mia auto irriparabile e dopo lunghe udienze la compagnia di assicurazioni mi aveva liquidato con poche migliaia di euro...il valore dell'auto ormai in fase pensionabile...
Avevo deciso di cambiarla con una nuova per recuperare la rottamazione e così mi sono accollata un mutuo mensile di 300 euro per ben tre anni.
Al 13 del mese altra sgraditissima sorpresa...era la mattina in cui avevo fatto il contratto per la nuova auto, ero in ferie e sono rientrata a casa in orario inusuale...tanto inusuale per beccare il mio ragazzo convivente, a letto con la mia migliore amica.
Non mi hanno sentita arrivare e dall'ingresso sono stata attirata da mugugni e sospiri che arrivavano dalla camera da letto con la porta aperta.
Il tempo di avvicinarmi a questa porta e scoprire il mio lurido compagno che stava prendendo alla pecorina la mia amica Rossella.
La porca mentre era in estasi per i colpi sfrenati del mio ragazzo urlava
- Scopami brutto porco, togliti tutte le voglie che quella stronza di Grazia non ti sa togliere... Ricordati però che sei un bugiardo...avevi detto che glielo dicevi e che mandavi a cagare quella frigida insignificante...
Mentre lui sudato al massimo e in completo affanno rispondeva mugugnando visto il vicino orgasmo
-Dammi tempo amore, sono tre anni che siamo insieme...mica posso liquidarla in fretta...quella è mezza scema e rischia di far scoppiare poi un casino. Dammi tempo tanto è tonta e non ci beccherà mai...
Mi sono sentita il soffitto crollare in testa e ho cominciato ad urlare
-La mezza scema tonta invece vi ha beccati , e senza far scoppiare casini vi butta in mezzo alla strada così in mutande...luridi bastardi...
Roberto ha tolto il cazzo dal nido a velocità supersonica mentre Rossella è avvampata e ha cominciato a balbettare
-No Grazia....non è come credi...stavamo solo...
Io ormai ero una furia e stavo aprendo tutti i cassetti degli armadi e buttando maglie e magliette di lui in mezzo alla camera
-Fuori di qui all'istante brutti figli di puttana...
E in realtà dopo meno di un'ora i due concubini sparivano dalla mia vita.
Morale della favola...che rimanevo sola ma che dovevo pagarmi ora da sola l'affitto dell'alloggio ammobiliato che era di 350 euro mensili.
Ma il periodo sfigato non era finito...
Lavoravo come segretaria in uno studio di avvocati, e il mattino del 19 febbraio all'improvviso è mancato per un infarto uno dei due soci...
Dopo qualche giorno il socio superstite ha convocato i quattro dipendenti e ci ha detto quasi con le lacrime agli occhi
-Ragazzi sapete che il fulcro dell'ufficio era Aldo...io continuerò a fare il mio lavoro ma ora chiudiamo il ramo penalistico per cui il lavoro si dimezza.
Non mi sento di eliminare nessun nome ma vi terrò tutti quattro ma a part time...mettetevi d'accordo su come presenziare per gli orari...due al mattino e due al pomeriggio...se qualcuno di voi trova un nuovo impiego allargheremo l'orario ai superstiti...
Morale della favola che dai 1.200 euro mensili sono scesa a 850... con un mutuo di 300 per l'auto e un affitto di 350 per l'affitto...fate voi i conti...
Sono passati tre mesi da quell'ignobile mese di febbraio e le cose mi vanno malissimo...
Non riesco sbarcare il lunario...Pago regolarmente la rata dell'auto ma stento sull'affitto e ora sono in arretrato di due mensilità...
Paolo, il padrone di casa mi massacra di minacce...abita al piano terra e quindi ogni giorno lo devo incrociare...e sorbirmi le sue lamentele... lo odio...la settimana scorsa mi ha palpato il culo e mi ha detto...
-Signorina qui bisogna prendere delle decisioni...
Io trattenendomi dal mollargli una sberla gli ho detto
-La mia decisione è quella che se non la smette dico tutto a sua moglie...
La sua risposta è stata
-Faccia pure ma il mattino dopo fuori di qui...
Motivo per cui vado avanti a raccontargli scuse per prendere tempo e sopportando la sua mano che mi palpeggia le chiappe.
Per un lavoro nuovo manco parlarne...Ho fatto un colloquio con l'azienda di soggiorno e pur avendo avuto la sensazione di aver dato una ottima impressione sono in attesa della fatidica risposta...e continuo a lavorare quattro ore al giorno alternando una settimana al mattino e una al pomeriggio.
Era un giovedi mattina e stavo passeggiando sul lungomare quando mi è suonato il cellulare e ho visto che a chiamarmi era l'azienda di soggiorno...le gambe hanno cominciato a tremare e mi sono seduta su una panchina vicino a una vecchia signora molto robusta che si stava fumando una sigaretta con il bocchino.
Al telefono era la signora che mi aveva fatto il colloquio...con gentilezza mi ha detto che la mia votazione dei test era ottima ma che la direzione esigeva l'assunzione di una diplomata per cui era spiacente di darmi quella brutta notizia...
Sono scoppiata in lacrime...lacrime di rabbia...lacrime amare...
La signora vicino a me mi ha detto
-Giovane così non dovresti piangere...alla tua età nulla è irreparabile...guarda al futuro con ottimismo e vedrai che tutto si risolve...Lascia piangere le vecchie imbecilli come la sottoscritta...
L'ho guardata tra le lacrime e senza un motivo preciso le ho detto
-Lei fa bene dire così ma...
E pian piano senza una ragione apparentemente lecita le ho raccontato le mie ultime disavventure, quasi per giustificare il mio pianto e concludendo con la frase...
-Se quel porco fosse stato corretto con me non sarei ora così disperata...
La vecchia guardandomi con dolcezza mi ha sorriso dicendomi con un tono di voce lieve lieve
-Gli uomini sono brutte bestie cara mia...Diffida sempre di loro...
L'ho guardata asciugandomi le lacrime...sentivo che il parlare con qualcuna mi avrebbe fatto bene per cui ho continuato la conversazione...
-Anche lei è stata tradita da un uomo...tempo fa ?
La vecchia è scoppiata a ridere di gusto e ha risposto
-Io tradita da un uomo....no cara...mai nessun uomo nella mia vita...io sono lesbica...ma so che l'uomo ha il tradimento nel suo DNA per cui sono felice di essere lesbica.
L'ho guardata con estremo stupore dicendole
-Lei è lesbica?...
-Beh lo dici come se tu catalogassi le lesbiche come feccia della società...
-No mi scusi...ma proprio non avrei mai pensato che una signora distinta come lei potesse essere lesbica......mi scusi...di solito immaginavo le lesbiche come maschi mancati con assolutamente poco di femminile...lei invece mi dava l'impressione di una splendida nonna che adora una masnada di nipotini...
Poi recependo che il parlare con quella persona mi faceva scaricare tutta la tristezza e l'amarezza del momento le ho raccontato i miei problemi di cuore, di lavoro e soprattutto finanziari.
La vecchia mi ascoltava a volte fissandomi con attenzione, a volte guardando il mare come se stesse pensando a tutt'altre cose...
In un attimo in cui mi ero fermata dai miei resoconti lei mi ha fissata e mi ha detto
- Io amo le ragazze giovani come te...mi piacciono...mi sono sempre piaciute...se vieni a casa mia e ti lasci accarezzare un po...potrei essere generosa con te...
Di primo acchito avrei voluto mandarla al diavolo come avevo fatto con il signor Paolo, ma ero choccata dalla naturalezza con cui me lo aveva chiesto e tacevo in silenzio.
-Certo ora tu mi giudichi una vecchia schifosa ma sai...alla mia età dialogare così liberamente con una giovane bella e attraente capita di rado e mi sono sentita libera di farti quella offerta che magari per te è una cosa indecente.
-Lei mi sta trattando come una prostituta, sta cercando di dirmi che sarebbe disposta a pagarmi purchè io accetti di farmi toccare... è assurdo
-Si lo so te l'ho anticipato ma ripeto...sono attratta dalla tua florida freschezza di donna giovane e bella.
Rimuginavo in me mille pensieri, rimuginavo se mandarla a fare un culo o scoprire pian piano come quella donna avrebbe potuto risolvere i miei problemi finanziari
-Si limiterebbe solo ad accarezzarmi?
-Certo, io farei solo cosa tu mi lasceresti fare...non ti obbligherei mai a nulla che tu non vorresti...
-E in cambio delle sue carezze quanto mi darebbe?
- Beh, non so...per una mezz'ora di carezze 100-150 euro...sono benestante...ma non ricchissima...
Mi sentivo la febbre dentro...mi sentivo presa da una decisione che forse per me era troppo assurda...
Poi ho pensato alle sudice mani del signor Paolo che mi palpavano il culo e senza più riflettere le ho detto
-Va bene signora...andiamo...
Lei con la massima naturalezza si è alzata con fatica e mi ha detto
-Mi chiamo Euridice...abito a trecento metri da qui...ti sarei grata se potessi appoggiarmi a te...fatico a camminare...
Ho accettato di scortarla...da come parlava sentivo che era una persona per bene molto colta... aveva un profumo che pur non conoscendolo mi dava l'impressione di essere una essenza molto cara...arrivate alla sua casa però mentre saliva le scale ansimando per la sua mole...era un donnone di circa cento chili, avevano cominciato a tremarmi le gambe e avrei voluto scappare di corsa.
Invece non sono scappata... e sono entrata in quell'alloggio del centro storico arredato con gusto con mobili molto datati che profumavano intensamente di vero legno.
Euridice mi ha accompagnata in camera da letto, e ha cominciato a spogliarsi mentre io ero immobile ai piedi del letto.
A ogni capo che si toglieva ansimava quasi per la fatica che faceva, è rimasta solo con una lunga t shirt che la copriva fino a metà cosce, si è accomodata sul letto appoggiando la schiena al cuscino sulla spalliera e mi ha detto
-Su cara spogliati, fammi ammirare il tuo corpo.
Ho cominciato a spogliarmi, molto lentamente per la vergogna, Euridice mi guardava quasi affascinata, quando ho tolto le mutandine e la vecchia mi ha visto la passera ha sospirato
-Sei bellissima, speravo che non fossi depilata, a noi donne mature piace il pelo, lo trovo fascinoso, su vieni qui vicino a me...sono le 10,30 alle undici ti sarai guadagnata 150 euro...
Mi sono sdraiata vicino a lei e dopo aver ammirato il mio corpo per alcuni minuti Euridice ha cominciato a palparmi i seni;ma lo faceva con molta grazia, senza nessuna volgarità e con una pazienza certosina, il palmo della sua mano accarezzava la mia coppa e poi con indice e medio mi solleticava i capezzoli ma sempre in un modo molto delicato...non nascondo che dopo 5 minuti i miei seni si erano elettrizzati e i capezzoli si erano gonfiati, provocando in me un senso di vergogna in quanto lei sicuramente se ne era accorta.
Poi ha cominciato ad accarezzarmi il ventre, dapprima con le dita poi con il palmo della mano che si soffermava sull'ombelico.
Poi è arrivata alla mia figa, ma mentre temevo il suo dito che violava la mia fessura Euridice si è limitata invece ad accarezzarmi il pelo in modo leggerissimo con la stessa delicatezza di prima...ogni tanto si annusava la mano per sentire il profumo della mia intimità e mi accarezzava poi sempre col palmo della mano l'incavo della coscia con il fianco. Il suo respiro era pesante, sicuramente anche quelle semplici carezze la eccitavano, la sua mano ha poi cominciato ad accarezzare la mia figa con maggior intensità e ad ogni serie di carezze si annusava le dita...
-La mezz'ora è passata hai visto che non hai subito le violenze che sospettavi...
Mi sono stupita...non credevo che il tempo fosse volato così in fretta....
Lei l'ha capito...era rossa in viso eccitata al massimo...mi ha guardata con una intensità mai espressa prima e fissandomi negli occhi ha aggiunto
-Se vuoi puoi concedermi un'altra mezzora, io ti do altri 150 euro ma ora devi lasciarti accarezzare dalla mia lingua...
Figurati...lo immaginavo che la cosa non era così semplice...Grazia prendi i tuoi soldi e scappa....Però accidenti altri 150 euro mi fanno comodo...pagherei un mese di arretrato a quello sporco personaggio e prenderei un po' di ossigeno...
Ho guardato Euridice negli occhi e le ho risposto
-Va bene...
Ora lei si è accucciata vicino a me, anche se percepivo che qualsiasi suo movimento le costava una fatica fisica...ha ricominciato con la stessa tecnica di prima partendo dai seni, la sua lingua mi lavava tutto il seno per poi concentrarsi sui capezzoli che in pochi minuti erano duri come due fagioli secchi...
Con Roberto non avevo mai provato un piacere così intenso quando mi leccava le tette, ora le mie aureole sparivano nella sua bocca e con i denti mi mordicchiava i capezzoli induriti facendomi mugugnare di piacere...Volevo controllarmi ma il piacere era troppo e mi lasciavo andare a sospiri di estremo diletto.
Poi senza che me ne accorgessi lei è scesa con la bocca alla mia figa e ha cominciato a leccarmi, dapprima i bordi delle cosce, poi l'ombelico e poi è arrivata alla mia fessura...la sua lingua era morbidissima...non avevo mai provato un piacere così soave, così leggero...la lingua di Euridice ora aveva aumentato l'intensità e io mi stavo godendo la sua leccata senza più freni inibitori, anzi...quando lei si fermava per riprendere fiato avrei voluto urlarle...
-Ti prego non smettere...fammi godere...
e pian piano ho goduto...sono venuta tra mille sospiri di piacere mentre la vecchia mi ripuliva da tutti gli umori che fuoriuscivano dalla mia figa che mai aveva gradito una lingua come in quella mattinata...volevo urlare
-Smettila...sono venuta...ma non ne avevo la forza ed Euridice ormai dimentica delle sue fatiche continuava a leccarmela...così' che senza quasi accorgermene sono venuta una seconda volta cadendo poi in un leggero assopimento, quasi addormentandomi...mi sono svegliata da quell'improvviso intorpidimento per il movimento del letto...che cosa è successo...un terremoto...ho ripreso la conoscenza, ho abbassato lo sguardo su Euridice e ho capito tutto, la vecchia era sdraiata vicino a me con la testa all'altezza della mia figa, mi fissava il triangolo di e si stava sgrillettando facendo tremare tutto il letto...osservavo la sua mano che ora si stava martoriando la clitoride con una velocità intensissima...su di lei non aveva la dolcezza usata con me e continuando a a fregarsi il medio sul clito è scoppiata in un orgasmo da sballo, urlando tutto il suo godimento senza il minimo ritegno...
Ora la vecchia ansimava come una vecchia vaporiera...leccandosi la mano piena dei suoi umori ma senza mai staccare lo sguardo dalla mia figa...
Dopi dieci minuti si è alzata e mi ha detto
-Mi fai il regalo di fare la doccia insieme....questo è un regalo però...non sarà retribuito...
Ho accettato , mi ha portata per mano in un bagno con una doccia molto ampia, siamo entrate in doccia e ha regolato l'acqua senza mai staccare lo sguardo dal mio corpo nudo...
mi ha insaponata e lavata completamente, e sentivo che le sue carezze mentre mi metteva il docciaschiuma erano ancora cariche di eros, come se la sete per il mio giovane corpo non si fosse ancora spenta.
Ci siamo poi asciugate e rivestite, Euridice ha aperto un cassetto e mi ha porto sei biglietti da 50 euro nuovi di banca...mi ha sorriso e con un maliziosissimo sorriso mi ha detto
-Hai visto che non è stato poi tanto problematico, mi sembra che tu abbia gradito la cosa...Io al mattino sono sempre sul lungomare...sai dove trovarmi...
Sulla strada del ritorno a casa ero in un accavallarsi di emozioni...alternavo momenti di euforia ad altri di depressione in quanto mi sentivo come una prostituta...quando però ho aperto il portone e ho visto lo sguardo viscido del sig. Paolo che mi aspettava con la massima soddisfazione gli ho dato il denaro e salvandomi dalla sua oscena palpata gli ho detto.
-Ecco le anticipo un mese di arretrato.
Lui mi ha guardato stranito, quasi deluso e non mi ha nemmeno sfiorata.
Quella notte ho dormito poco, continuavo a pensare a quanto mi era successo nel pomeriggio, quella donna di certo non era piacevole, anzi...però avevo la possibilità di risollevarmi...la cosa che più mi choccava era però il fatto che io con lei avevo goduto...e non poco...
Il mattino dopo ero sul lungomare...cercavo Euridice...non sapevo cosa avrei detto o fatto ma la cercavo...e non nascondo che nel vedere la panchina dove l'avevo incontrata il giorno prima vuota, mi ha portato un grosso senso di delusione.
Ho fatto tutto il lungomare, ma lei non c'era...stavo per desistere quando l'ho vista in una panchina vicino ai giardini, naturalmente intenta a fumarsi la sua sigaretta col bocchino.
Lei come mi ha vista arrivare ha spostato la sua borsa,sicuramente teneva il posto occupato quasi come se fosse stata sicura che stavo per arrivare, mi sono accomodata e l'ho salutata...
E' stata lei a rompere il silenzio...
-Scommetto che hai dormito poco e male...
Mi dava fastidio il fatto che sapesse in anticipo quello che avevo vissuto nella notte...
-Allora...dimmi... stamattina ti sei sentita irrimediabilmente sporca....o hai concluso che in fin dei conti ti sei fatta semplicemente slinguazzare da una vecchia lesbica danarosa, e divertendoti pure hai racimolato un gruzzolo...
-So solo che l'aspetto più positivo è che ho evitato la mano sudicia del mia padrone di casa e che ho dimezzato il mio debito...
-Ora sei qui per dirmi cosa...
-Se vuoi ripetere la cosa così che io posso cancellare anche il secondo mese di arretrato.
-Vorresti farmi capire che io sarei il tuo modo per pagarti l'affitto?
-Diciamo di si....
-E se io però pretendessi di più? Magari essendo anche più generosa...ma pretendessi di più...?
-E cosa potresti pretendere...?
-Tesoro, io ho tirato fuori 300 euro, mi sono arrapata al massimo, ma alla fine ho dovuto masturbarmi come una scolaretta e mi sono appagata con un semplice ditalino...
-E cosa vorresti da me?
-Che anche io potessi godere della tua lingua...
-No, assolutamente no...non l'ho mai fatto...
-Anche fartela leccare...non l'avevi mai fatto....quindi....
La mia testa ora rimbombava...questa richiesta non me l'aspettavo...ma in fin dei conti cosa speravo, che quella vecchia lesbicona avrebbe risolto i miei problemi finanziari limitandosi a leccarmi la passerae tirarsi dei ditalini...
E ora che faccio?
Stavo in silenzio, meditando su quanto Euridice mi aveva proposto, mentre lei continuava a fumarsi in beatitudine la sua sigaretta.
Ogni tanto passava sul lungomare qualche badante dell'Est con al fianco una vecchia da accudire, e molte salutavano con molta cordialità Euridice...quella vecchia porca chissà quante se ne faceva con i suoi luridi soldi...e certamente con loro non finiva sditalinandosi da sola...ora temevo di perdere quella opportunità...non potevo tergiversare troppo e dovevo prendere la palla al balzo...
-Se vuoi posso provare...però dammi la possibilità di ritirarmi se non me la sentirò...
Euridice mi ha sorriso e mi ha risposto
-Certamente, andiamo a casa mia e se la cosa andrà come spero ti proporrò una cosa...
L'ho presa sottobraccio e pian piano siamo arrivate al suo alloggio; salite in casa lei mi ha offerto da bere e poi mi ha accompagnata tenendomi per mano nella sua camera da letto.
Questa volta ci siamo spogliate insieme, ma mentre lo faceva lei non staccava lo sguardo da me...si... ne ero sicura le piacevo...e non poco...
A differenza del giorno prima, questa volta Euridice si è spogliata completamente e ho potuto vederla così completamente nuda, perchè il giorno prima nella doccia ero troppo emozionata per osservarla... i suoi seni erano enormi, penso a una sesta e nonostante la sua età erano si cadenti, ma molto meno di quanto pensavo, la sua figa era leggermente pelosa, peli metà biondi e metà grigi, con due grandi labbra molto sporgenti, l'unica cosa sgradevole era la sua pancia piuttosto sviluppata e lei lo ha capito da come la guardavo in quanto mi ha detto
-Dico sempre di mettermi a dieta...ma amo mangiare e non voglio fare sacrifici...
Ci siamo sdraiate nel letto e lei ha cominciato subito a leccarmela, come il giorno prima la sua lingua mi ha subito mandata in orbita e dopo pochi minuti ero già bagnata ed eccitata per le sapienti leccate della vecchia lesbicona...pian piano sentivo il piacere crescere in me e desiderando l'orgasmo ho accarezzato il capo di Euridice spingendolo contro la mia figa...lei non si è fatta pregare e in men che non si dica mi ha portata a godere...no con Roberto quelle emozioni non le avevo mai provate, e poi la cosa che più mi appagava era sentire la sua lingua che mentre godevo mi lappava tutta dentro...quasi come se i miei umori fossero per lei un rosolio prelibato da sorseggiare con avidità.
Quando mi sono calmata dai fremiti del mio squassante orgasmo Euridice si è sdraiata al mio fianco, ha spalancato le cosce e mi ha detto
- Ora prova a veder se sai ricambiare il piacere che io ho dato a te...
Mi sono inginocchiata davanti alla sua figa... così da vicino mi incuteva quasi timore come se fosse stata una creatura aliena, ho provato avvicinare il viso e ho sentito un odore strano, un misto di sudore, di pipi e di sua intimità...non avevo mai sentito un odore così, ed era la prima volta che mi trovavo davanti alla figa di una donna, specie di una ultrasettantenne...
Ho cercato però di vincere il mio istinto di ritrosia e ho avvicinato la bocca alle sue grandi labbra che sporgevano quasi sfidandomi, le ho baciate solo con le labbra, per prendere un po' di confidenza, ma quel piccolo gesto di avvicinamento ha fatto subito scuotere il corpo di Euridice che spalancando ancora di più le cosce ha sospirato
-Si tesoro...si tesoro...sento il calore del tuo alito...mi piace sentirti così vicina, continua ti prego...
Ho preso allora coraggio e ho cominciato ad avvicinare la lingua e passarle la punta in mezzo alle due protuberanze...non sapevo cosa fare...ma i sospiri di Euridice mi facevano capire che ero sulla strada giusta...prendevo coraggio e con la lingua cercavo di essere sempre più concreta fino a che ho cominciato a leccargliela con regolarità...
La vecchia sospirava e con le mani mi accarezzava i capelli...sospirando
-Ti prego non smettere, sei brava sai...sei brava...sembra che non sia la prima volta che lecchi una donna...
Incoraggiata da quelle parole ho continuato il mio costante andirivieni linguale, e ho cominciato a sentire la figa di Euridice che si stava bagnando a vista d'occhio; ora gliela guardavo in primo piano, e vedevo dei rivoli biancastri colargli dalle piccola labbra, mentre le sue carezze ai miei capelli si facevano sempre più insistenti...Il sospiro di Euridice era ora sempre più accentuato, quasi sbuffava come quando saliva le scale, e a tratti lasciava spazio a dei grugniti piuttosto intensi, che all'inizio mi spaventavano ma che col passare dei minuti mi eccitavano quasi e mi davano la giusta carica a continuare la mia opera.
-Non smettere...non smettere ti prego che sto per venire...
E come ha finito quella frase l'ho sentita contrarre tutto il suo corpo e urlare tutto il piacere che ero riuscita darle...sentivo che mi spingeva la faccia contro la sua figa...forse voleva che bevessi il suo piacere come aveva fatto lei ma quello non me la sono sentita di farlo e mi sono accasciata però con la faccia in mezzo alle sue cosce.
Euridice ansimava come se avesse fatto dieci piani a piedi e continuava ad accarezzami i capelli dicendomi
-Brava, sei stata brava...se è stata la tua prima volta io penso che tu abbia qualcosa dentro di te di istinto saffico...
Mi ha detto di coricarmi al suo fianco,e poi ha cominciato ad accarezzarmi la schiena, le sue carezze erano molto piacevoli, rilassanti, mi fissava con gli occhi lucidi per il piacere appena provato, cercava di avvicinare la sua bocca alla mia...capivo che voleva baciarmi, ma io sapientemente l'ho abbracciata mettendo il viso sul suo collo ed evitare così con arguzia la sua offerta.
Il suo respiro ora si stava regolarizzando pian piano e mi ha detto
-Allora mi sembra che hai abbattuto quel muro che sembrava insormontabile...
-Si... se devo essere sincera pensavo fosse più traumatico...
-Sarai allora disponibile a ripetere questa esperienza...
-Penso proprio di si...
-Rivestiamoci che ti devo mostrare una cosa...
Siamo scese dalla scala e Euridice ha aperto una porta che era a pianterreno...siamo entrate in un piccolo alloggio arredato, me l'ha mostrato e ha detto
-Non è il massimo ma ha tutto quello che può servire a una ragazza che vive da sola...fino a due mesi fa abitava una ragazza calabrese che ora è tornata al paese...Se vuoi puoi trasferirti e mandare a fare un culo quel porco che ti palpa il culo...
La cosa mi attirava...ma volevo avere delle certezze
-Quanto vuoi di affitto?
-Nulla... basta che giochi con me qualche volta e puoi stare qui fino a quando lo vorrai...ti interessa
-Si, in fondo dove abito adesso non è poi tanto meglio...
-Quanto devi a quel maiale...
-450 Euro...lo scorso mese e i primi quindici giorni di questo mese...
Euridice ha tirato fuori il portafogli, ha preso una banconota da 500 euro e me l'ha data...
-Chiudi i conti con quel maiale e vieni qui quando vuoi...
Il lunedi seguente alloggiavo al piano terra dell'alloggio del centro storico.
Una volta la settimana andavo da Euridice, facevo l'amore con lei e riassestavo così la mia precaria situazione finanziaria...ma mi sentivo sporca dentro...come era già successo all'inizio di quella storia mi sentivo in colpa giudicandomi come una prostituta, e soprattutto mi dava fastidio l'idea che ogni volta con quella vecchia grassona io alla fine riuscivo a godere in modo molto appagante.
Dovevo vedere dentro me stessa...per cui ho accettato la corte del barista che ci portava i caffè in ufficio.
Ci sono uscita qualche volta, e una paio di volte è venuto in casa mia...in una di quelle occasioni ho incrociato Euridice che mi ha salutata senza dire nulla in merito.
Un giorno mentre rincasavamo insieme la vecchia mi ha detto
-Non farti problemi è casa tua e puoi ospitare chi vuoi...e se ti costa troppo venire su da me pensaci e decidi con calma.
La correttezza di Euridice mi faceva enorme piacere, potevo riflettere con calma sul mio futuro...
Un sabato sera sono uscita con il barista, e alla fine della serata mi sono concessa a lui, su un lettino della spiaggia...la serata era stata piacevole ma appena rientrata in casa ho cominciato a riflettere su quello che volevo veramente dentro di me....Mi sentivo confusa al massimo...non sapevo cosa volevo e cosa desideravo...
Il lunedi sera ero in casa che cenavo riflettendo sempre sulle mie perplessità...quando ho sentito la porticina aprirsi e un lieve parlottare all'ingresso, sono andata allo spioncino e ho visto Euridice che stava salendo le scale in compagnia di una donna...non riuscivo a capire l'età della compagna, ma mi sentivo morire dentro dalla curiosità...
Dopo dieci minuti sono salita alla porta di Euridice e ho cercato di ascoltare... il silenzio era tombale e percepivo tutto in modo perfetto...sentivo una donna che ansimava e che diceva
- Ice sei fantastica...mi fai impazzire...sto godendo come non ho mai goduto...vengo...vengo....non smettere...non smettere...è bellissimo...
Mi sentivo nervosa dentro, mi dava fastidio sapere che Euridice stava lesbicando con qualcun'altra...possibile che ero gelosa di lei?...
Sono scesa nel mio alloggio ma sono stata incollata alla porta fino a che non ho sentito la porta sopra aprirsi, ho sentito la donna che salutava e diceva
-Ice...quando mio marito va via ancora ci rivediamo...sei stata fantastica...
Dallo spioncino ho guardato l'amante di Euridice, era una bionda sulla quarantina, molto alta e ben vestita...
Quella notte ho dormito poco e male...non riuscivo capacitarmi di come facevo ad essere gelosa di quella donna quando ero stata io a isolarmi dai miei incontri con la mia nuova padrona di casa.
Il martedi sera mi sono truccata con particolare cura e sono salita da Euridice, ho suonato alla sua porta...lei ha aperto e nel vedermi in accappatoio è rimasta di stucco...
-Ti si è rotta la doccia?
Io sono entrata in casa sua...e come ha chiuso la porta mi sono tolta l'accappatoio...come Euridice mi ha vista solo in autoreggenti e perizoma ha strabuzzato gli occhi e io le ho quasi ordinato
-Ho voglia di scopare con te
-Lasciami lavare almeno i denti....è l'unica cosa che ha saputo dire lei
Dopo pochi minuti eravamo a letto...avevo voglia di quella vecchia....avevo voglia della sua figa....sapevo solo che per me i veri orgasmi li avevo provati solo con lei...
L'ho fatta sdraiare sul letto e le ho spalancato le cosce...mi sentivo attratta dalle labbrone di quella figa settantenne che la prima volta mi avevano quasi spaventata, ho affondato la faccia in mezzo alle sue cosce e ho cominciato a leccarla come una forsennata...quell'odore che quel pomeriggio mi aveva quasi nauseata ora per me era un richiamo sensuale che mi accendeva di libidine e la mia lingua si è tuffata in quella pataccona spelacchiata.
Inutile dire che Euridice ha subito carburato...alla faccia della sua età la sua patacca ha cominciato a bagnarsi e io la desideravo come mai avevo desiderato una persona con cui volevo fare sesso.
Le sono saltata sopra nella posizione del 69 e quando ho sentito la sua lingua entrare in azione ho capito che ormai sentivo che avevo un debole per il corpo femminile e per l'amore saffico.
Non so quante volte abbiamo goduto insieme, so solo che siamo rimaste abbracciate per quasi un'ora e quando Euridice mentre mi accarezzava la schiena ha avvicinato le sue labbra al mio viso le ho infilato la lingua in bocca senza il minimo ripensamento.
Si forse ho finalmente trovato la mia vera identità.



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