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Il gigolò del Bar " La Torre"


di boschettomagico
15.09.2017    |    2.857    |    4 9.4
"Sii gentile con me e il bar è tuo!!! -Signora ma cosa intende per essere gentile..."
Ho cominciato a fare il barista che avevo sedici anni e con il passare del tempo il mio sogno è sempre stato quello di avere un giorno un bar tutto mio; per cui quando ho letto l'annuncio sul giornale sono subito andato in fibrillazione.
La coppia proprietaria del Bar " La Torre" voleva andarsene in pensione, e cedeva la sua quarantennale attività.
La signora Dorina aveva ormai 68 anni e Alfio, il marito quattro in più...erano senza figli e quel bar li aveva portati a raggiungere un benessere significativo e un ottimo livello di vita agiata, per cui adesso potevano dire stop e godersi la pensione.
Io ora a 28 anni avevo la possibilità di creare un qualcosa di mio e sapevo che se non volevo lasciare il mio paese quella era una occasione più unica che rara.
Il mio è un paese piccolo dell'entroterra toscano, ma ha la fortuna di avere nella piazza centrale un bellissimo castello medioevale, che attira spesso numerosi pullman di turisti che foraggiano in modo molto consistente i due bar che sorgono nella piazza.
Io lavoro nel bar " Il Castello" che sorge poco distante al bar "La Torre"...ed è inutile dirvi che tra i due proprietari c'è sempre stata una accesa rivalità e invidia nel cercare di primeggiare sull'accaparramento dei turisti.
La sera sono andato all'agenzia che trattava l'affare ma quando ho sentito le cifre, il mio entusiasmo è subito sceso ai minimi termini: 60.000 euro per rilevare l'attività e 600 euro al mese per l'affitto del locale.
Nei giorni a seguire ho girato le due banche del paese per chiedere un mutuo ma quella cifra sicuramente non la concedevano a un povero cameriere che aveva il conto corrente sempre ai minimi livelli.
Tiziano, l'agente immobiliare era un mio amico e faceva il tifo per me...mi diceva che c'erano persone di Firenze pronte ad accettare la richiesta, ma i due vecchi avrebbero preferito darlo a gente del luogo.
Alla fine era riuscito a combinare un incontro tra me e loro per un mercoledi sera, il giorno di chiusura del bar.
Quella sera Tiziano dicendomi in bocca al lupo...aggiunse...
-Guarda che il capitale è dell'Alfio ma chi comanda è la Dorina, arruffianatela e vedrai che potrai concludere l'affare.
Alle nove in punto suonavo il campanello della coppia con un tremolio alle gambe e la salivazione azzerata.
Ad aprirmi è venuta Dorina, una donna piuttosto robusta, bionda e riccioluta, con due seni da quinta o sesta misura, che mi ha accolto con un sorriso sgargiante e mi ha fatto accomodare sul divano di un salotto, sul quale si è seduta anche lei al mio fianco.
Davanti a noi seduto su una poltrona c'era Alfio, il marito, uno spilungone di un metro e ottanta che da quando lo conoscevo portava sempre occhiali con lenti spesse un dito su una montatura metallica dorata.
La donna ha portato tre caffè dopo di che mi ha detto
- Allora Salvatore...lo facciamo questo affare...?
- Io lo vorrei fare...ma le banche non mi concedono molto e quindi non posso arrivare alle vostre richieste.
- Dimmi quanto è la tua offerta?
-Io posso arrivare al massimo a 40.000 euro e per l'affitto, tenendo conto che avrei la rata mensile del mutuo da pagare posso arrivare al massimo a 400 euro.
L'espressione di Dorina è stata sicuramente di delusione, sicuramente si aspettava molto di più... mi aspettavo il classico ..." Ti dirò qualcosa..." quando invece lei ha appoggiato una mano sulla mia gamba e sorridendo sempre con cordialità mi ha detto
- In te vedo il figlio che non ho potuto avere e ti voglio aiutare...aggiungi ancora 5.000 e possiamo firmare ...
- A quella cifra, mi aumenterebbe la rata mensile del mutuo e potrei offrirle solo 300 euro per l'affitto...
Dorina ha cominciato ad accarezzarmi la gamba con maggior pressione e fissandomi negli occhi ha aggiunto:
-Per l'affitto il cedolino mensile è di 600 euro ma se tu sarai gentile con me, possiamo vedere di trovare un accordo...e così dicendo la sua mano è salita improvvisamente al cavallo dei miei pantaloni e ha cominciato ad accarezzare l'interno.
Sono avvampato di colpo, non sapevo nè cosa dire nè cosa fare...e sotto la pressione delle carezze della mani di Dorina sentivo il mio uccello che pian piano prendeva consistenza...e la cosa mi metteva a disagio...
Dorina non smetteva un secondo di fissarmi, nel sentire il mio uccello che si ingrossava stava arrossendo a vista d'occhio ma non smetteva di accarezzarmelo, anzi allargava al massimo il palmo della sua mano al fine di sentirlo aderire meglio...
-Lo so che potrei essere tua madre...quasi tua nonna...ma non sono una donna da buttare...sii gentile con me e il bar è tuo!!!
-Signora ma cosa intende per essere gentile...
-Salvatore...ma non l'hai capito...tu vieni giocare a letto con me... ogni primo mercoledi del mese...io ti stacco la ricevuta da 600 euro e tu me ne dai solo 300....
La mia testa era in ebollizione...capivo che potevo coronare il mio sogno ma dovevo scoparmi quella sessantottenne arrapata...e capivo che era una decisione da prendere subito e che non potevo prendere tempo.
Balbettando sono riuscito a sussurrare
-Ma e il Signor Alfio?
Al nome del marito lo sguardo di Dorina si è irrigidito, i suoi occhi si sono accesi di rabbia e quasi urlando mi ha detto
-Il signor Alfio è solo un cornuto buono a nulla...si accontenterà di guardare e basta...di lui non te ne deve fregare nulla...lui non conta nulla!!!
Sono rimasto per la seconda volta allibito, Alfio aveva abbassato lo sguardo e fissava il pavimento quasi temendo di incrociare il mio sguardo, mentre Dorina invece dopo aver smaltito l'ondata di rabbia con cui aveva detto quella frase aveva ricominciato ad accarezzarmi l'uccello e sempre fissandomi negli occhi aggiungeva ora con tono più pacato
-Non pensare che io sia cattiva...Ho sposato quell'uomo perchè lo amavo con tutta me stessa...siamo stati anche felici per parecchi anni anche se non potevamo avere figli...fino a che un mercoledi sono tornata prima dalla città e l'ho trovato nella cantina, accovacciato sulla botte del chianti che si faceva inculare dal Giuseppe, il vecchio barista che avevamo...e chissà da quanto tempo era in atto la cosa.
Una scena disgustosa che ha cancellato ogni sentimento amorevole che provavo verso di lui.
Quel pederasta di Giuseppe l'ho subito licenziato e a lui avevo chiesto il divorzio...ma si è messo a piangere come un bambino supplicandomi di perdonarlo...e senza nemmeno oggi sapere se ho fatto bene ho voluto mantenere intatta la famiglia.
Ha provato riavvicinarsi a me, ma come lo vedevo nudo, mi tornava alla mente l'immagine di un porco sdraiato sulla botte con l'uccello di quello sporcaccione nel culo, per cui ho deciso che dovevo punirlo e vendicarmi riempiendolo di corna...e lui doveva assistere perchè provasse la stessa cosa che avevo provato io.
Nel frattempo è stato operato alla prostata, l'operazione è andata bene ma è diventato impotente e non ha più avuto erezioni, penso sia stato un castigo del cielo per la sua malefatta.
All'inizio era recalcitrante ma col tempo ci ha preso gusto, e ha imparato ad eccitarsi vedendomi scopare con ragazzi giovani...che reclutavamo a Firenze e che pagava lui molto profumatamente.
Ora però sono passati parecchi anni, non sono più quella di un tempo, ma mi piace scopare ancora e voglio continuare a divertirmi, ecco che sei venuto tu alla ribalta...per cui il mio castigo per lui rimane e i 300 euro che ti mancano per l'affitto li pagherà lui di tasca sua.
Sappi che queste confidenze devono rimanere un segreto assoluto, così come dovrà essere segreto tutto quello che succederà in questa casa tra noi due, ti conosco bene per capire che posso fidarmi ma sbagliati a spifferare qualcosa e ti distruggo.
Alfio era sprofondato nella sua poltrona e fissava la punta delle sue scarpe, e Dorina avvicinandosi a me mi ha abbassato la cerniera dei pantaloni mi ha palpato con una carezza da sballo e mi ha detto....
-Dai...andiamo a letto e il Bar "La Torre" è tuo.
MI ha preso per mano e mi ha accompagnato in camera da letto e guardandomi sempre fissa negli occhi mi ha detto
-Su spogliamoci...vedrai che ti farò divertire...
Ho cominciato a denudarmi con lentezza ma seguendo lo spogliarello di Dorina con interesse, e quando l'ho vista nuda ho potuto constatare che i suoi 68 anni li portava ottimamente.
Le sue tettone extra large penzolavano abbastanza ma erano ancora gonfie e sode, la figa era rasata ma sopra la fessura aveva tenuto una striscia di pelo che la rendeva molto sexy, si è sdraiata sul letto e con la mano mi ha fatto cenno di raggiungerla; ora ero nudo anch'io e il mio cazzo era duro come l'acciaio, il vederla nuda e scoprire che era ancora piuttosto piacente e in forma mi aveva eccitato, per cui senza ripensamenti mi sono coricato al suo fianco.
Dorina mi ha subito infilato la lingua in bocca mentre con la mano sinistra mi accarezzava le palle con movimenti che mi facevano sussultare di piacere, con la mia mano ho cercato la sua figa e nello spingerle il medio dentro di lei ho sentito che era bagnata come una ventenne; nel sentire il mio dito penetrarla lei ha avuto un mugugno di piacere e ha roteato la sua lingua nella mia bocca.
Mi è salita sopra e ha cominciato a fregarmi la passera sul cazzo duro, cercando di infilarselo senza l'aiuto della mano e ci è riuscita...il mio uccello è scivolato dentro di lei come risucchiato e come se lo è sentito dentro ha cominciato a cavalcarmi alternando ritmi accelerati a ritmi cadenzati che mi hanno fatto capire che quella donna sapeva far divertire un uomo e che le scopate che avevo avuto fino ad allora con le mie coetanee erano lontane anni luce da quello che quella vecchia porca mi stava facendo provare.
Le sue tette sobbalzavano come due palloni da calcio e a volte mi schiaffeggiavano quasi con violenza quando lei alzava i ritmi con cui mi stava cavalcando.
Sentivo il piacere crescere dentro me a dismisura e lei quasi leggendomi nella mente ma senza fermarsi mi ha ammonito
-Ragazzo mio guarda che il rubinetto lo devi aprire quando la Dorina ha avuto almeno due orgasmi...
Ho cercato di frenare la mia eccitazione cercando di allontanare la mia mente da quella scopata se no sapevo che sarei venuto di lì a poco......pensavo ai colloqui coi direttori di banca, alla rata del mutuo, ai lavori di ristrutturazione che avevo in mente e la cosa ha dato i suoi frutti perchè la Dorina era arrivata al suo primo orgasmo e io ero come in trance in un'altra dimensione.
La porca sbuffava come una locomotiva a vapore, era rossa come un peperone e sudata come se le avessero lanciato una secchiata d'acqua.
Si è alzata da sopra me e si è messa nell'altra metà del letto, spalancando le cosce oscenamente e dicendomi
-Su cavalcami tu ora... dai che ho sempre due orgasmi vicini...
Nel cambiare posizione ho visto Alfio di cui mi ero quasi dimenticato...era nudo in piedi, rosso di eccitazione alla fine del letto e con pollice e indice della mano destra si strofinava delicatamente la pelle del prepuzio di un cazzettino minuscolo e flaccido.
Dorina era sempre là a gambe aperte aspettando il mio assalto e senza farmi pregare l'ho penetrata sentendo che la sua figa era fradicia di umori.
Mentre la scopavo Dorina guardava a tratti il marito e con la mano destra mimava il gesto delle corna mostrandole al marito e ridendogli quasi in faccia.
Dopo una decina di affondi la porcona ha cominciato a rantolare...e a urlare
-Dai!!!...Dai!!!...Non fermarti...Spingi forte!!! Spingi!!! Rompimi la figa...Ormai sentivo che non sarei più riuscito a contenermi ma fortunatamente Dorina si conosceva bene e il suo secondo orgasmo è arrivato forte e improvviso come un lampo di giugno...
- Ahhhhhhhh brutto porcone che bel cazzo che hai....lo sai che scopi bene..... dai ora riempimi di sborra calda...
Non me lo sono fatto ripetere, le ho dato ancora tre colpi di forte intensità e irrigidendomi al massimo ho cominciato a svuotare dentro quella figa vecchia ma ancora calda tutto il piacere di quella scopata.
Penso che nella mia vita mai avevo sborrato così tanto....
Mi sono accasciato su Dorina che con il suo respiro affannato faceva sobbalzare le sue tette come fossero due mongolfiere pronte al decollo.
Poi lei mi ha detto
-Ti prego togliti...mi stai soffocando...
Mi sono alzato e mi sono sdraiato vicino a lei...guardavo il soffitto e vedevo il lampadario girare...ero in trance da sesso sfrenato...
Dorina ha ora alzato la testa, e guardando Alfio gli ha detto...
-Su vieni qui e fai vedere che rendi omaggio a questo ragazzo che mi ha fatta godere come da tempo non mi accadeva...
Alfio è salito sul letto, Dorina ha spalancato le cosce e lui ha cominciato a leccare i rivoli di sborra che stavano colando dalla sua passera infuocata
-Su cornuto...pulisci tutto bene...lo sai che odio sporcare le lenzuola...
Alfio lappava tutto senza soste e si vedeva lontano un miglio che la cosa gli piaceva...non era una costrizione...era un vero premio per lui...
- Allora cornuto...è buona ?
- E' dolcissima Dorina...è miele... non è di quelle sborre acide e acri come il limone...
- Vedi che ti soddisfi anche tu...Attento a non sporcare però...anzi pulisci anche il ragazzo... che non mi macchi con le ultime gocce traditrici...
Prima che me ne rendessi conto Alfio si è girato su di me e con la lingua ha cominciato a leccarmi la cappella che si stava afflosciando...
E' stato tutto talmente rapido che non me ne sono nemmeno reso conto... Di primo istinto avrei voluto cacciarlo ma con le labbra socchiuse mi risucchiava la punta della cappella e in realtà sentivo le ultime gocce fuoriuscire ed entragli in bocca...
Sentivo un senso di ripugnanza ma allo steso tempo quel mezzo pompino era delizioso e non trovavo la forza per cacciarlo...Dorina mi guardava curiosa...quasi come se cercasse di studiare a fondo la mia reazione.
Quel vecchio porco sapeva succhiare il cazzo...mai nessuna donna mi aveva sbocchinato così...Sapevo che quella sera era strana...ma mai mi sarei aspettato che mi sarebbe piaciuto farmi succhiare il cazzo da un vecchio di oltre settant'anni.
Chiudevo gli occhi e pensavo che a succhiarmelo fosse stata la Loredana...una donna che avevo corteggiato per un anno intero e di cui mi ero pazzamente invaghito ma che non aveva mai dimostrato il minimo interesse verso di me.
Così che con stupore mi sono ritrovato col cazzo turgido e ritto come un totem indiano.
Dorina che era tornata a un colorito roseo e naturale con gli occhi mi scrutava l'uccello turgido e fissandomi sempre con quello sguardo da troiona incallita mi ha detto
-Salvatore...hai mai inculato una donna?
-No...non l'ho mai fatto...
-Non pensi sia il momento di aggiungere al tuo curriculum sessuale questo tipo di esperienza?
E senza aspettare la mia risposta si è girata alla pecorina e ha detto al marito
-Su cornuto...lubrificami il buco del culo...
Alfio si è inginocchiato dietro alla moglie accucciata e ha cominciato a leccarle il buco...inumidiva la lingua di saliva, lo infilava nel culo di Dorina e poi con calma certosina gliela spingeva dentro...il più delicatamente possibile.
Così solleticata a Dorina è scappata una scoreggia ma il marito non ha avuto il minimo movimento e ha continuato a lubrificarle il buco del culo...
La vecchia porca sotto quei colpi di lingua si stava eccitando, mi ha fissato negli occhi e ha detto
-Togliti cornuto...togliti...Su porcone!!! Vivi questa nuova esperienza e con le dita delle mani si è allargata il buco del culo per agevolarmi nella penetrazione...
Io mi sono messo in ginocchio e ho avuto il coraggio...di dire
-Se ce lo avete preferirei mettermi un preservativo...
Dorina si è messa a ridere...
- Ah Ah Ah...che hai schifo?...me lo ha ripulito come se mi fossi fatta un clistere...Comunque non c'è problema...Su cornuto, infilagli un gommino...
Alfio ha aperto il cassetto del comodino , ha preso un preservativo e me lo ha infilato; mentre me lo infilava faceva di tutto per prolungare il suo contatto col mio uccello, si vedeva lontano un miglio che toccare il mio cazzo lo eccitava a dismisura.
Ho puntato il cazzo sull'orifizio di Dorina e ho cominciato a entrare nel suo culo, la penetrazione è stata più problematica che non quando gliel'ho messo in figa, ma quel lento entrare in lei con qualche difficoltà mi stava dando un piacere nuovo, il buco era stretto ma ciò aumentava il mio piacere, era la prima volta che inculavo una donna, ma subito avevo capito che era una cosa che mi piaceva...e non poco!!!
Dorina all'inizio emetteva qualche gemito di dolore, ma man mano che il mio cazzo entrava in lei, le sue pareti anali si adattavano al mio cazzo e lei cominciava a gongolare di piacere...
-Pompami, spingi forte che ora non sento più male....Dai Salvatore così...così...su rompimi il culo...vai...non fermarti....dai che voglio godere col didietro...ricordati di venire solo se ho goduto...
Questa volta però, anche per il fatto che mi ero vuotato i coglioni solo meno di un'ora prima, non ho dovuto pensare ai miei problemi finanziari e ho potuto portare al godimento Dorina senza sforzarmi più di tanto.
La vecchia porcona pian piano stava andando in orbita, con le mani era ancorata alla testiera del letto per sopportare i miei colpi che a tratti erano molto poderosi e accompagnava ogni mio colpo con un gemito ormai solo di piacere.
-Cornuto asciugami la fronte che sono tutta sudata...
Alfio si è riavvicinato al comodino ha preso una salvietta e con molto amore ha cominciato a detergere la fronte sudata della moglie...
Proprio mentre lui la asciugava sotto il mento Dorina ha acceso il turbo e con un urlo sovrumano ha goduto festeggiando il suo terzo orgasmo della serata.
Sapevo che quello era il segnale per cui potevo godere anch'io, ho accelerato i colpi dentro Dorina e ho cominciato a sborrare con abbondanti fiotti...quasi incurante del fatto che ero già venuto una volta poco prima. Sono rimasto immobile dietro a Dorina a svuotarmi le ultime gocce mentre sentivo il cazzo che pian piano si afflosciava, poi con estrema delicatezza l'ho tolto.
Dorina si è sdraiata sul letto, mi ha guardato sorridente,si... era lo sguardo di una donna completamente appagata...avevo fato il mio dovere.
-Togliti il preservativo, stai attento a non rovesciarlo, e dallo al cornuto che ti deve rendere omaggio anche adesso...
Non capivo ma ho obbedito...Alfio ha preso il gommino in mano e ha cominciato a bere il contenuto...mi ha guardato e ha detto
-Rendo omaggio all'amante di mia moglie...brindo a voi due...
E ha svuotato l'abbondante contenuto.
Ero choccato ma le sorprese non erano finite...
Alfio ha guardato la moglie e con sguardo supplichevole le ha chiesto
-Dorina...posso avere il mio premio...?!?
- Va bene...ti sei comportato bene...
Io non capivo...temevo che la richiesta del vecchio avesse di nuovo a che fare con me, ma invece si è avvicinato di nuovo al comodino, ha tirato fuori uno strap on e lo ha dato alla moglie
Dorina è scesa dal letto e si è incinghiata il fallo di lattice nero, nel frattempo Alfio è salito sul letto al mio fianco e si è messo alla pecorina, io mi sono messo sul bordo per non essere a contatto con il corpo del vecchio in quanto sentivo che mi avrebbe dato fastidio.
Dorina in piedi con il cazzo duro in mezzo alle gambe aveva un'aria molto autoritaria...mi affascinava e allo stesso tempo mi intimoriva...
E' salita sul letto, ha allargato le chiappe del marito e gli ha sputato nel culo con rabbia, poi senza la minima delicatezza gli ha spinto l'uccello dentro...Alfio ha subito urlato di dolore ma la moglie non ha avuto un minimo di prudenza e senza concedergli il tempo di riprendersi dal dolore lo ha penetrato.
Alfio quasi piagnucolava ma non diceva nulla...mentre Dorina lo cavalcava quasi scaricando la rabbia repressa di quella delusione d'amore che nonostante gli anni le bruciava ancora dentro.
- Finocchione muoviti a venire...che ho mal di schiena lo sai...
Alfio pian piano stava cominciando a essere inondato dal piacere e la supplicava
-Non fermarti Dorina non fermarti...
Dorina andava avanti ai cento all'ora, era palese che vedeva l'ora la cosa finisse il più in fretta possibile.
Poi mentre Alfio cominciava a mugugnare di piacere si è fermata...Io pensavo fosse un atto per castigare il marito ma invece togliendogli in fallo dal culo ha detto al marito
-Ho troppo mal di schiena ...girati che ti prendo al contrario.
Alfio era naturalmente deluso ma senza dire nulla si è girato, si è inarcato sulla schiena, ha appoggiato le sue lunghe gambe sulle spalle di Dorina e ha avvicinato il culo allo strap di Dorina che era ora in posizione più eretta.
La bionda lo ha rinfilato dentro sempre senza nessuna dolcezza e ha ricominciato a pomparlo, ma con un ritmo molto blando...Alfio non era appagato da quei colpi troppo morbidi... per cui spingeva con i reni e praticamente si autopenetrava sulla moglie quasi immobile, un movimento non agevole per un ultra settantenne...che però era dopato dalla sua voglia di cazzo...nel frattempo aveva ripreso a strofinarsi la pelle terminale dell'uccellino floscio con il pollice e l'indice, il suo sfregolio aumentava man mano che aumentava la sua eccitazione fino a che a un certo punto ha mugugnato forte e ha detto
-Godo...godo...godo...e dopo un lungo gemito si è afflosciato sulla schiena e...dal suo uccellino sono fuoriuscite due gocce di un liquido trasparente e poco denso...sembrava acqua...
Dorina si è subito staccata da lui e gli ha lanciato con rabbia la salvietta che era sul comodino urlandogli
-Pulisciti schifoso che sembra che ti sei pisciato addosso.
Poi è scesa dal letto e mi ha sorriso dicendomi...
-Andiamo a fare la doccia insieme...
Sono andato con lei in bagno...aveva una doccia enorme...non ne avevo mai viste così grandi; ci siamo fatti la doccia insieme, lei mi ha insaponato mi ha lavato il cazzo parecchie volte continuando a ripetermi
-Salvatore sei un amante fantastico.
Ci siamo asciugati e siamo tornati in sala...Alfio non c'era più...ma sul tavolo c'era il contratto...già con la sua firma...
Lo abbiamo firmato anche noi due poi lei mi ha dato prima la mano dicendomi
-Complimenti sei il nuovo proprietario del Bar "La Torre" e... poi mi ha schiaffato la lingua in bocca sussurrandomi all'orecchio
-Ricordati...ogni primo mercoledi del mese...io devo riscuotere...



Sono passati quattro anni da quella sera del mese di settembre.
Il Bar "La Torre" gira bene e grazie alle mie modifiche pian piano soffio sempre più clienti al mio vecchio principale del Bar Castello.
Certo che le modifiche costano...il bancone nuovo...l'arredamento moderno...birra alla spina di varie provenienze e cocktails ultra moderni...
Le spese sono tante, ma quando sono in difficoltà so dove devo rivolgermi...per cui ora tutti i mercoledi sono regolarmente da Dorina che nonostante abbia quattro anni in più continua ad avere una figa che si bagna come quelle di una trentenne.
L'unica cosa dove la mia amante è peggiorata è la schiena per cui... quando ho bisogno di comprare arredamenti particolari per il locale mi devo inculare quel finocchione di Alfio, è una cosa che mi fa schifo lo so...mi fa sentire un gigolò da strapazzo ma il Bar "La Torre " ha la priorità assoluta.








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