Racconti Erotici > incesto > Quella porca di mia madre...(3a parte)- Le verità sul passato
incesto

Quella porca di mia madre...(3a parte)- Le verità sul passato


di boschettomagico
28.04.2022    |    3.005    |    5 9.8
"Ma il vecchio porco alla richiesta di papà mi ha guardato con lo stesso sguardo da porco di dieci anni prima e mi ha detto - Dorina..."
Capitolo 3 - Le verità sul passato
Sono dieci anni che lavoro ormai nella banca di mio padre e pian piano sto salendo sempre più le gerarchie interne come impiegato modello e contabile perfetto.
Sto conquistando pian piano la fiducia non solo di mio padre, che come promesso mi tratta proprio alla pari di tutti gli altri suoi dipendenti; ma anche nei confronti di tutti i miei colleghi e soprattutto del dottor Agostino, il patron generale dell'istituto che da due anni mi ha affidato lo svezzamento di Giuseppe il suo ultimo rampollo di 24 anni avutolo dall'ultima sua moglie, che fresco di una laurea a pieni voti in economia e commercio inizia dalla gavetta a percorrere le orme del padre.
Giuseppe è piuttosto timido e ha piena fiducia nei miei insegnamenti, in quanto nei suoi confronti sono quello che a dispetto degli altri sono sempre disposto a concedergli sempre il mio aiuto.
Mio padre da qualche mese ha problemi di salute e a volte certe pratiche particolarmente rognose le sbrighiamo noi due con brillanti risultati e in perfetta sintonia.
In questi dieci anni ho continuato a scopare regolarmente con mia madre, anzi i nostri rapporti sessuali sono sempre più completi e soddisfacenti.
Ho intrapreso due pseudo relazioni, una con Marisa la centralinista della banca; e una con Carlotta la figlia di uno dei nostri più potenti clienti.
Entrambe sono state a casa mia per conoscere i miei, e con entrambe mia madre è stata sempre di una cordialità massimale, sprigionando simpatia e giusti modi per l'intera serata pur sapendo che le due avrebbero potuto porre fine al nostro rapporto incestuoso.
Le due relazioni sono durate però poco più di un mese, a letto con loro non provavo quasi il minimo piacere, e ad ogni paragone con la sensualità di mia madre le due giovani uscivano sempre sonoramente sconfitte.
Ricordo che la sera che ho mollato Carlotta, come sono tornato a casa ho svegliato mia madre e l'ho scopata per ore sul tavolo della sala dove avevo scoperto per la prima volta quanta porcaggine sprigionava dal suo corpo.

Penso che per un figlio i due giorni più tristi della sua vita sono quelli in cui vengono a mancare i propri genitori, ebbene il primo di questi due giorni...è per me purtroppo arrivato...e piuttosto presto...
I danni procurati dall'alcool al fegato di mio padre si sono ingigantiti con il passare dei mesi, e nonostante sia stato seguito dal meglio dell'assistenza medica, procuratagli dal dottor Agostino; quando lui ha abbandonato il piacere della bottiglia era purtroppo tardi e a soli 55 anni è venuto a mancare.
L'unica consolazione è stata quella che non ha minimamente sofferto...ed è mancato in piena serenità.
Da quel giorno però il rapporto con mia madre si è bloccato di colpo, in me è sceso un forte senso di colpa che mi impedisce di rituffarmi tra le sue braccia come in realtà desidererei fare, e nonostante la sua paziente vicinanza non riesco più a far l'amore con lei.
Una sera, dopo una delle solite cene dominate da un gelido silenzio, mia madre con estrema dolcezza mi ha chiesto
- Adriano se c'è una nuova donna che finalmente ha catturato il tuo cuore dillo non ci sono problemi...
- Non c'è nessuna donna mamma...credimi il mio amore per te è sempre forte, ma mi sento bloccato...a volte penso che papà sapeva di noi, e affogava nell'alcool quella brutta e sconvolgente realtà!!!
- Ma non dire cazzate figliolo...tuo padre tracannava alcool da vent'anni quando tu eri ancora un ragazzino...
- Si ma magari ha accentuato la sua dipendenza dall'alcool perchè sapeva di te, di zio Vittorino e di me...cosa ne sai tu...
- Io so tutto Adriano...io so perchè tuo padre era diventato alcolizzato...e tu non c'entri nulla...sii sereno...tu sei completamente estraneo ai suoi problemi...ripeto non c'entri assolutamente nulla...
- Ma come fai a saperlo...cosa puoi sapere cosa passava nella sua testa...
- Non avrei mai voluto raccontarti queste cose ma siccome non voglio che tu ti crei questi inutili sensi di colpa voglio dirti la verità!!!
Ricordi quando per l'unica volta da bambino non hai dormito con noi ed eri stato ospite di zio Vittorino e zia Morena?
- Si che me lo ricordo...Avrò avuto 9 o 10 anni
Mia madre per qualche minuto è rimasta a riflettere mordendosi continuamente il labbro superiore, poi scuotendosi dal suo stato riflessivo è partita a raccontare...
- Quel week end eravamo stati invitati per una gita sullo yacht del dottor Agostino...che era ancorato al porto di Santa Margherita Ligure.
Al mattino del sabato avevamo costeggiato tutto il litorale fino alle Cinque Terre, poi al ritorno vero l'una avevamo attraccato a Portofino e siamo stati invitati a pranzo nel più lussuoso ristorante del porto.
Dopo una scorpacciata di pesce che sarà costata un occhio della testa, siamo ripartiti e lo yacht ha mollato l'ancora in una rada da sogno...abbiamo fatto il bagno in completa allegria...tuo padre era al massimo dell'euforia...non credeva fosse vero che il suo capo l'avesse invitato a trascorrere una seppur piccola vacanza a bordo della sua favolosa imbarcazione...nessun dipendente aveva mai avuto quell'onore...dopo il bagno siamo risaliti a bordo, Agostino ha stappato una bottiglia di champagne e poi ha cominciato a svelare il mistero di quello strano invito...
- Bruno, come tu sai a fine settembre Luciano, il direttore generale del settore finanze andrà in pensione, e nonostante tutti i miei continui inviti a rimanere almeno come consulente è assolutamente deciso a smettere di lavorare...all'interno dell'ufficio solo due potrebbero prendere degnamente il suo posto, o tu o Danilo...cosa ne pensi?
- Io ne sono lusingato dalla stima che lei dimostra di avere nei miei confronti, quel posto ha sempre rappresentato il massimo delle mie aspirazioni lavorative...ma queste mie aspirazioni sono sempre state frenate dal fatto che Danilo ha ben quattro anni di anzianità in più di me all'interno dell'ufficio...
- Si quattro anni non sono pochi...Danilo è vero...ha quattro anni in più di te come esperienza lavorativa...ma Danilo non ha una moglie bella e desiderabile come la tua...
E finendo quella frase il boss ha lanciato verso me uno sguardo pieno di libidine...già durante la mattinata in barca e mentre facevamo il bagno mi ero sentita scrutata a fondo dallo sguardo di Agostino ma avevo interpretato quelle continue occhiate come un semplice atto dovuto alla mia giovane bellezza da parte di una persona matura...ora quegli occhi invece erano pieni di malizia e mi sentivo come se volessero togliermi quel bikini che era l'unico capo di abbigliamento che indossavo in quel momento.
Tuo padre ha accusato anche lui il colpo e con un fil di voce è riuscito a sussurrare
- Non capisco...cosa vorrebbe dire dottore...
- Bruno non fare l'ingenuo...lo so che in ditta gira la voce che mia moglie ha divorziato da me perchè la ricoprivo di corna e che sono un porcone senza scrupoli; e la cosa non mi da il minimo fastidio perchè in fondo è la verità, le belle donne mi piacciono...e tua moglie è una gran bella donna...tu in questo week end mi lasci giocare con lei, e da lunedi sei ufficialmente l'erede di Luciano...
Ora io vado a fumarmi un sigaro sul ponte, voi ne parlate e fra dieci minuti mi date la vostra risposta...
Il porco ha cominciato a risalire la scaletta ma dopo due gradini si è fermato e si è girato verso di noi aggiungendo
- Vorrei ricordarvi che come direttore dell'ufficio finanze avresti uno stipendio di 700 € in più rispetto a quello attuale, ma la cosa più importante è che diventeresti un quadro della dirigenza e a fine anno avresti diritto a una gratifica di bilancio che quando le cose vanno bene può raggiungere diverse migliaia di €.
Poi dopo aver lanciato quella bomba finale è sparito dalla nostra vista...
Tuo padre era pallido come la luna, mi ha guardata e mi ha chiesto
- Dorina cosa ne dici...
- Mandalo a fare un culo...mi sta trattando come una puttana del porto...se hai un po' di dignità mandalo al diavolo e torniamocene a casa...
- Si hai ragione.. pensaci bene però...coronerei il mio sogno e oltre tutto ci sono dei soldi e non pochi...con uno stipendio così potremmo comprare quella villa che siamo andati a vedere il mese scorso e che ci piaceva un casino ma che quando abbiamo saputo la richiesta...ci ha fatto battere la ritirata...
- E tu per quella villa mi infileresti nel letto di uno che potrebbe essere quasi mio padre...quella casa era fantastica lo so...ma a letto con lui ci devo andare io...
E' sceso un silenzio totale, la tensione era alta e tuo padre tremava come una foglia...
- Cosa gli dico allora?...
Sapevo che se gli dicevo ancora di mandarlo al diavolo per tuo padre sarebbe stata una delusione, ma come se lo volessi mettere alla prova mi son limitata a dirgli
- Vedi tu!!!
Agostino è sceso dal ponte con un sorriso stampato come se noi avessimo dovuto dargli una risposta su una sua proposta di fido bancario...
- Allora amici miei cosa avete deciso?
Tuo padre quasi balbettando ha risposto
- Dottore mi scusi...ma accettando la sua proposta chi mi dice che lei poi non cambierebbe la sua decisione...
Il direttore si è incazzato come una bestia
- Piccolo stupido ma per chi mi hai preso...ho concluso affari di milioni di € sulla parola
e con una semplice stretta di mano e tu mi accusi di poter fare il doppio gioco per una scopata...
Tuo padre ora è arrossito improvvisamente abbozzando un fievole
- Mi scusi...
Agostino però ha aperto un cassetto di una credenza e ha preso una cartellina, l'ha lanciata con rabbia a tuo padre e gli ha detto
- Comunque siccome me lo aspettavo qui c'è il contratto già firmato da me, leggilo e se accettate firmalo, almeno ti togli quei puerili dubbi...
Bruno ha afferrato i fogli, ha letto solo le prime righe ma vedendo che Agostino si stava adirando di nuovo interpretando il tutto come una mancanza di fiducia nei suoi confronti ha preso la biro e ha firmato...
Poi alzandosi ma abbassando lo sguardo ha detto
- Ora vado io sul ponte e vi lascio soli...
Il porco lo ha fermato e gli ha detto
- Ma quale ponte... Io sono un porco l'ho ammesso ma sono un porco perverso pure...voglio che tu sia presente, la cosa mi ecciterebbe oltremisura e vi renderebbe anche più tranquilli entrambi...perchè so che gira anche la voce che io sono un violento ma quella è una balla messa in giro da quella porca di mia moglie...quindi tu assisterai a tutto...
Poi prendendomi per mano ha detto con la massima naturalezza
- Su andiamo nella mia cabina...
La cabina del capo era degna delle camere di un hotel a cinque stelle, nessuno trovandovici dentro avrebbe pensato di essere su una imbarcazione...
Agostino si è abbassato il costume e io nel vederlo nudo ho avuto un sussulto...il cazzo del vecchio porco era enorme...più del doppio di quello di mio marito...però io a 33 anni avevo visto solo l'uccello di tuo padre quindi non sapevo se Agostino era un super dotato o se era tuo padre ad essere un mini dotato...solo dopo aver visto l'intimità di zio Vittorino avevo capito che la seconda ipotesi era quella giusta...in quel momento comunque guardavo il cazzo del banchiere quasi con terrore...
Si è sdraiato sul letto e ha cominciato a fissarmi dicendomi con gli occhi "Spogliati"...
Mi sono tolta prima il reggiseno poi le mutandine...quando il porco ha visto il mio triangolone di pelo sbavando ha detto
- Come immaginavo...stamattina in barca vedevo i tuoi peli fuoriuscire dal costume ed essendo un cultore del pelo ho avuto una erezione improvvisa...
Bruno si è seduto su una poltrona a fianco del comò e io sono salita su letto al fianco di Agostino che ha immediatamente cominciato a palparmi i seni...ero rigida come una statua di marmo per il terrore ma dopo le prime carezze pur stupendomi del fatto ho sentito un certo piacere nei miei seni che venivano accarezzati...avrei voluto urlare
" Perchè mi piace...non è giusto!!!"
Invece stavo lì in silenzio a sentire i miei capezzoli che si inturgidivano sempre di più.
Ero stupita, non mi rendevo conto del fatto...Agostino era già arrapato al massimo...mi ha allargato le gambe, ha tuffato la testa in mezzo alle mie cosce, e dopo aver dato una annusatina alla mia figa ha cominciato a leccarmela, dapprima con dolcezza,e poi intensificando la pressione della sua lingua con sempre maggior libidine.
Se sotto le sue carezze avevo sentito quel leggero benessere, sotto i suoi colpi di lingua sentivo ora degli spasmi interni di piacere, di estremo piacere...
Bruno in oltre dieci anni di matrimonio me l'aveva leccata tre o quattro volte e a parte un leggero brivido dovuto più al solletico che al piacere non avevo mai sentito la passera dilatarsi e godere della morbidezza della lingua di quel porco che sicuramente ci sapeva fare...mi sentivo bagnata e capivo che non era la saliva ma era la mia passera che sbrodolava senza ritegno...
erano solo pochi minuti che ero sotto il dominio di quel vecchio porco e sentivo in me una euforia che in anni mio marito non era mai riuscito a darmi.
Con lo sguardo cercavo il viso di Bruno, ma lui aveva lo sguardo basso, non osava guardare il suo direttore che stava divertendosi con sua moglie.
Io cercavo di vagare con il pensiero altrove per non concentrami sull'atto amoroso in se...perchè volevo rifiutare il piacere che sentivo nell'essere alla mercè di quel porco, ma la sua lingua mi stava pennellando instancabilmente dandomi degli spasmi di piacere ai quali a lungo andare non ho saputo oppormi, e allora ho spalancato al massimo le cosce e ho cominciato a dedicarmi alle sapienti leccate di Agostino.
Il porco se ne era accorto, capiva che stavo godendo...e capendo che ormai il gioco lo stava conducendo lui ha preso la bacchetta in mano e ha cominciato a dirigere l'orchestra
- Brutta porca sembrava facessi la schizzinosa e invece stai sbrodolando come una maiala...ti piace farti leccare la figa eh...dai vienimi in bocca che voglio sentire il sapore della tua sborra...scommetto che è dolce come il miele...le fighe che sborrano come fontane sono solitamente dolciastre...
Quel linguaggio spinto mi eccitava al massimo, con Bruno si faceva l'amore sempre al buio e in assoluto silenzio, io ora guardavo in alto nella cabina, solo adesso mi rendevo conto che al posto del soffitto c'era un enorme specchio, vedevo la Dorina a gambe aperte che si faceva lappare dalla lingua del vecchio porco e nel vedere come mi stavo contorcendo dal piacere ho capito che praticamente era come se io stessi facendo l'amore per la prima volta...ho perso ogni pudore e ho cominciato a godere ansimando e senza più sforzarmi per trattenere i miei gemiti.
Sono venuta con un grosso urlo...forse era stato il mio primo vero orgasmo della mia vita...a 33 anni sapevo ora cosa voleva dire godere...
Il porco era eccitato, aveva capito che ero al massimo del piacere, ha tolto la testa dalla mia figa, si è inginocchiato, in mezzo alle mie gambe e mi ha puntato il suo cazzo che ora era ancora più mostruoso di prima sulla mia figa...ho avuto un attimo di terrore ma è stato solo un attimo perchè come il suo cazzo è scivolato dentro di me
e ho sentito il mio utero riempirsi gli spasmi di piacere hanno continuato a percorrere il mio corpo...per la prima volta mi sentivo piena, sentivo che il mio corpo godeva della compagnia di un uomo, sentivo quale piacere potesse ricevere una donna da un cazzo...un cazzo vero...
Ora avevo perso completamente il mio senso di controllo, non mi rendevo conto cosa stessi facendo ma capivo che stavo godendo in continuazione e che lasciavo andare al vento tutti i miei gemiti di piacere...
Per la seconda volta con lo sguardo ho cercato Bruno, ora il suo sguardo era incollato su me e Agostino, ci guardava con occhi libidinosi e si eccitava, si era abbassato il costume e si stava masturbando con due dita quell'insignificante cazzetto che teneva in mezzo alle gambe...
Avevo perso il conto dei miei orgasmi, mi stupivo del grado di resistenza del banchiere, avevo temuto perfino che quell'incosciente mi era venuto dentro ma la consistenza marmorea del suo uccello mi facevano capire invece che quel porco era un amatore sensazionale. A un certo punto mi ha detto...
- Mettiti a quattro zampe che voglio prenderti alla pecorina...
Un'ora prima mi ero infuriata con Bruno del fatto che mi stesse trattando come una troia, ora invece obbedivo prontamente e mi posizionavo come l'ultima delle puttane alla sua sconcia richiesta.
Mi sono messa a pecora con il volto verso la testa del letto ma lui mi ha bloccata e mi ha detto
- No non così girati con la faccia verso tuo marito...
Mi son sentita sprofondare, avrei voluto oppormi ma ormai ero in balia di quel vecchio porco e mi sono girata verso la poltrona evitando però lo sguardo di Bruno che però imperterrito continuava a menarselo con il viso infuocato dall'eccitazione...
Ho accolto di nuovo l'uccello turgido di Agostino nella mia figa fradicia di umori con un forte sospiro di piacere, e come il vecchio porco ha ripreso a stantuffarmelo dentro ho ripreso a godere sguaiatamente.
I suoi colpi mi facevano sobbalzare sul letto come se ci fosse stato un terremoto, mi sentivo una troia di prima categoria...ma era bello essere troia...
Non so quante volte sono ancora venuta so solo che a un certo punto Agostino mi ha urlato
- Su puttanona vieni ancora un'ultima volta perchè non so più tenermi e devo sborrare...
Ho emesso un ultimo urlo di appagamento, poi ho sentito che Agostino con un balzo all'indietro era uscito dal mio corpo, mi ha appoggiato il cazzo sulle natiche e ha cominciato a schizzarmi ondate di sborra sulla schiena.
Sentivo i suoi copiosi schizzi infrangersi sulla mia schiena, folate di sborra calda , getti tiepidi che atterravano sulle mie costole dandomi un senso di beatitudine.
Quando Agostino ha vuotato completamente i coglioni con il palmo destro ha cominciato a spalmarmi la sua sborra con delicatezza su tutta la schiena...ora era dolce e parlava con voce suadente
- Eccoti la mia crema, lo sai che è un ottimo emolliente, nutriti con il mio sperma caldo...senti come penetra nella tua pelle sudata per il tuo gran godere...
Poi ha raccolto con il dito medio una quantità di sborra e ha cominciato a ungermi il buco del culo, me lo spalmava lentamente ma cercando di penetrarmi sempre più col dito
- Scommetto che questo fiorellino è ancora vergine...
- Certo!!! Ma togliti dalla mente certe idee!!!
Il direttore allora ha mollato il suo tono pacato per urlare a Bruno che stava continuando a segarsi
- Su ragioniere...hai sentito che la sborra fa bene alla pelle?... vieni in faccia a tua moglie...falle una bella maschera di bellezza...
Bruno si è avvicinato al letto accelerando le sue smanettate...il suo cazzo era duro al massimo ma a vederglielo era quasi patetico...insignificante...quando ha sentito che stava per godere si è avvicinato al mio viso e mi ha eiaculato due piccoli schizzetti trasparenti, incolori...il primo sotto l'occhio destro, il secondo sul naso...
Era al massimo dell'eccitazione, e mentre schizzava mi urlava
- Prendi troia...prendi anche la mia di sborra...
In quel momento ho provato un senso di disgusto, mio marito non era mai stato sboccato...vedermi puttana l'aveva trasformato...ma quello non era lui...era il suo orgoglio ferito...
Siamo stati lì ad ansimare per la fatica, a riprendere forze, poi Agostino ha rotto quella fase di ripresa fisica ordinando a tutti...
- Su un tuffo in mare...andiamo a rigenerarci...
Siamo saliti sul ponte e ci siamo buttati tutti tre nudi in mare, incuranti che a una trentina di metri c'era una barca ancorata con una vecchia coppia che ci guardava con disgusto.
Il contatto con l'acqua fredda mi ha riportata alla realtà, pian piano ritornavo padrona di me stessa...mi rendevo conto di quanto eravamo caduti in basso, mi sentivo disgustata, ho cominciato a fregarmi la schiena con l'acqua del mare come per cacciare le ultime tracce di sperma del vecchio porco e liberarmi di quelle scorie velenose.
Siamo tornati per cena a Portofino, aragoste e champagne a fiumi...e poi ubriachi persi a dormire.
Il mattino dopo abbiamo costeggiato fin quasi a Genova, poi un bagno in alto mare e infine abbiamo ancorato in un'altra rada d'incanto.
Come ho capito che ci si stava preparando per la seconda parte di sesso ho provato un grosso senso di disagio, ripugnando il pensiero di rifarlo...ma come ho rivisto il cazzo duro di Agostino ho sentito uno strano prurito in figa e ho rifatto le stesse cose del giorno prima con lo stesso entusiasmo e con lo stesso godimento del giorno precedente.
Siamo tornati a Santa Margherita al tramonto e siamo tornati a casa.
Io e tuo padre non ci siamo scambiati una parola...
Un mese dopo lui diventava ufficialmente il direttore dell'ufficio finanziario, due mesi dopo compravamo la villa dove viviamo attualmente, tre mesi dopo scoprivo che tuo padre aveva cominciato a bere.
- Mamma ma sei stata ancora con Agostino?
- Macchè!!! Per lui quello era stato un gioco...si poteva permettere modelle mozzafiato e prostitute d'alto bordo...altro che la moglie del suo direttore finanziario.
Però dieci anni fa quando tu dopo decine di colloqui con tutte le banche della Liguria, avendo ricevuto solo dei " Le faremo sapere qualcosa"...tuo padre ha chiesto ad Agostino se poteva assumerti, il porcone ci ha riinvitati sul suo nuovo yacht...
- Si mamma, lo ricordo ancora bene adesso , la contentezza di papà quando me lo avete detto...Ma è successo qualcosa ancora...?
- Erano passati dieci anni...la Dorina non era più la bella figa della prima volta...ma il vecchio porco alla richiesta di papà mi ha guardato con lo stesso sguardo da porco di dieci anni prima e mi ha detto
- Dorina...quel famoso fiorellino che mi avevi negato dieci anni fa...è ancora inviolato...?
- E tu?
- Fortunatamente l'avevo sempre negato a tuo zio Vittorino che me l'aveva chiesto fino alla noia, e in cambio della tua assunzione ho concesso quel fiore ancora intatto.
- Quel porco ha osato...
- Chiedermi il culo per assumerti...
- Mamma domani mi licenzio...non posso accettare una cosa simile...
- Ma stai zitto scemo...Non dire cazzate...
- Ma hai dovuto umiliarti per causa mia...
- Ma quale umiliarti...A una porcella come me la cosa è anche piaciuta...E spesso avrei voluto concedere questo piacere anche a te...solo che mi sentivo bloccata nel volerti offrire quel regalo...
Comunque ora che sai la verità spero che ti tolga i sensi di colpa che ti eri messo in testa...l'amore per l'alcool di tuo padre era solo perchè quel giorno portandomi nel letto di quel porco aveva perso la sua dignità e si faceva schifo per il ricatto a cui aveva ceduto.
Più volte gli ho spiegato che ormai era tempo passato, avessi saputo che avrebbe smesso di bere gli avrei anche confidato che su quella barca io finalmente avevo capito che amavo a dismisura fare sesso...ma conoscendo tuo padre sapevo che nulla sarebbe cambiato.
Ho abbracciato mia madre...quel racconto mi aveva fatto male ma mi aveva aperto la mente...il bacio casto si è trasformato presto in un bacio libidinoso e dopo dieci minuti eravamo a letto...erano settimane che non la toccavo e vederla nuda ha riacceso di colpo tutte le mie voglie di lei...l'ho scopata con una carica nuova...mi sentivo Agostino che le stava dando le prima emozioni vive di sesso.
Dopo dieci minuti le sborravo dentro...mai ero durato così poco, ma fortunatamente anche lei era all'asciutto da molto e aveva raggiunto un orgasmo che da tempo le mancava.
Sono rimasto abbracciato strettamente a lei senza togliere l'uccello che rilasciava nella sua figa le ultime gocce di sperma, e abbiamo cominciato a limonare come due giovani innamorati al loro primo incontro.
L'ho guardata fissa negli occhi e le ho chiesto
- Mamma ti va di concedermi ora quel privilegio?
Lei ha subito capito...mi ha fatto togliere l'uccello dal nido e ha cominciato a succhiarmelo nonostante fosse mezzo molle e impregnato dalla sborrata di poco prima.
La lingua di una mamma porca ha mille risorse e dopo cinque minuti il mio cazzo era al massimo grado di turgidità, a volte mentre mi sbocchinava si infilava l'indice in bocca, se lo insalivava e cominciava a lubrificarsi il buco del culo, fino a che si è messa alla pecorina e mi ha detto
- Su tesoro mettimelo nel culo...son passati dieci anni da quell'unica volta, è ancora come se fosse vergine...
Avevo sempre fatto l'amore con dolcezza con lei, questa volta scoprivo il lato violento del ragionier Adriano...
Le ho infilato il cazzo nel culo incurante dei piccoli gemiti di dolore...ma forse era quello che la mia mamma porca voleva...il buco era stretto...nemmeno quando avevo sverginato Marisa la centralinista, avevo sentito un così dolce piacere per il buchino stretto, quando il suo buco si è adattato alle dimensioni del mio cazzo il mio andirivieni ha aumentato di intensità e mia madre ha cominciato a godere
- Ti piace il culo della mamma eh porcellone...
- Mi piace si...ma soprattutto mi piace vederti così...tutta aperta per me...mi fa rabbia sapere che un altro ha provato questo piacere prima di me...sono geloso di quel vecchio porco...
- No amore ora questo culo è tuo...solo tuo...rompimelo...spaccamelo...fammi riprovare l'orgasmo anale che è fantastico...
Così dicendo mamma ha portato la mano destra alla figa e ha cominciato a sgrillettarsi a gran velocità la passera mentre io continuavo imperterrito a incularla...
- Cosa stai facendo porcona...
- Me la gratto...mi sgrilletto...voglio godere in contemporanea con figa e culo, cercando di esplodere in un doppio orgasmo...
- Mamma sei una troia...ma una fantastica troia...e io ti amo e ti amerò sempre...
- Pompa porco pompa...
La sua mano ora smanettava a tutta velocità e vedere il suo braccio andare a mille mi eccitava da matti perchè avrei voluto vedere in primo piano quello scatenato ditalino.
Ora sentivo il suo respiro aumentare considerevolmente e la sua mano impazzita torturarsi la figa...ha cominciato a incitarmi
- Ti prego non rallentare, spingi più forte che puoi...spingi...spingi...spingi..............
L'urlo è stato straziante, continuo, imperterrito...
In dieci anni di sesso insieme un suo godimento così non me lo aveva mai regalato,
ho sentito il mio cazzo affondare tutto nel suo culo e ho cominciato a riempirle l'intestino di sborra.
- Si...si...come è calda...come è calda...non ho mai goduto così...ho un figlio porco...un figlio che incula e scopa sua madre...e la fa godere come mai nessuno l'ha fatta godere.
Siamo rimasti lì in quella sconcia posizione...lei stesa sulla pancia, io sopra di lei col cazzo ancora dentro il suo culo che continuava ad avere delle contrazioni che gli impedivano di afflosciarsi.
- Dormiamo così...
Da quella notte io ho cominciato regolarmente a dormire nel letto di mio padre.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Quella porca di mia madre...(3a parte)- Le verità sul passato:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni