Il trasloco di zia (seconda parte)

Trovare di nuovo Silvia a mia disposizione in un letto fu fantastico. Dopo un anno la ritrovai più matura, modellata nel fisico e molto somigliante ad un’attrice in voga in quegli anni (Florence Guerin) . Vederla sdraiata che si sditalinava con addosso un corsetto nero con i lacci che la stringevano facendo risaltare il seno e un perizoma che le si infilava nelle natiche disegnandogli un culetto da sballo e’ stato fantastico. Mi avvicinai e gli diedi il mio cazzo da succhiare mentre continuava a strapazzarsi la figa con le dita. Era diventata donna, nonostante avesse ancora 15 anni. In un anno il bruco si era trasformato in farfalla ed io ero lì che mi godevo il risultato dell’evoluzione. Mi feci raccontare come era arrivata a quei livelli e mi si scatenò dentro una sensazione mai provata e mai pensata. Mi eccitavo mentre mi raccontava quello che aveva fatto con il cugino nell’anno appena passato, dopo che aveva scopato per la prima volta con me. Da quello che capii era diventata la sua escort . Lui la riempiva di regali e di mancette e lei era sempre disponibile quando lui la chiamava. In famiglia questo suo cugino era molto rispettato. Ufficialmente aveva un’attività commerciale ma era una copertura di altre attività equivoche che le garantivano una grossa disponibilità economica che tante volte elargiva ai suoi parenti con regali importanti o aiutandoli in momenti importanti l’acquisto di auto o di mobili o altre spese straordinarie. Tutti se lo tenevano buono e lui si muoveva da leader rendendoli psicologicamente dipendenti da lui. Il suo rapporto con Silvia, ufficialmente era solo affettivo ma in realtà l’aveva trasformata nella sua Lolita. Io mi stavo godendo i risultati di quella formazione sessuale che aveva ricevuto dal cugino. Per fortuna potevo essere orgoglioso di essere stato il primo a scoparmela e successivamente il primo che le aveva sborrato in bocca e scopato il culo. Quella notte me la scopai con gusto fino alle 2 di notte e poi mi ritirai nella stanza del fratello che a breve sarebbe rientrato. La posizione che prediligeva era quella di stare sopra e cavalcarmi con movimenti ad S con la fica. Io mentre lei si impalava gli strizzavo i capezzoli con le tette diventate una terza piena. Mentre le stringevo i capezzoli lei gemeva tradendo i suoi istinti sadomaso. Mi confessò che Il cugino gli aveva fatto scoprire il piacere di essere sculacciata mentre la scopava a pecora e delle volte usava pure una cintura sulle sue natiche. Ovviamente non mi feci scappare l’occasione e mentre la scopavo le davo degli schiaffi sonori sulle natiche che diventarono rosso porpora. La conclusione della scopata fu una copiosa sborrata sulle sue tette. Quella notte dormii saporitamente e il giorno dopo affrontammo l’ultima parte del trasloco con qualche pomiciata fugace senza avere la possibilità di approfondire. Dopo pranzo ripartimmo con la promessa che avremmo continuato meglio i nostri discorsi alla prima occasione utile che sarebbe capitata 2 mesi dopo in estate.