Lui & Lei
L’estate con la sorella di mia zia (parte 2)

03.06.2025 |
21 |
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"La prima volta fu davvero emozionante perché Silvia si era truccata pesantemente ed aveva indossato un perizoma striminzito nero con una canottiera di raso..."
L’arrivo di Silvia in vacanza a casa dei miei zii era quello che ci voleva. Avevo conosciuto il piacere del sesso con lei e dopo un anno non avevo ancora scopato con altre ragazze. Ero invischiato con una mia coetanea che oltre a qualche toccatina o a qualche bacio non mi faceva andare. I miei ormoni erano a 1000 ed avevo potuto calmarli grazie a Silvia un paio di giorni dopo il suo arrivo. Nella nostra unica uscita avevo avuto modo di scoparmela di gusto prendendomi anche il culetto. Da quanto avevo potuto appurare era diventata davvero una porca essendo stata il giocattolo sessuale di suo cugino. Quell’estate per me rimarrà indimenticabile perché ebbi l’opportunità di godermela al massimo sessualmente. I miei zii abitavano a piano terra e la stanza dove dormiva Silvia era l’ultima in fondo ad un corridoio. I suoi genitori e i miei zii dormivamo in due stanze che affacciavano sulla strada principale mentre quella di Silvia affacciava sul giardino. Da quella sera il nostro divenne un appuntamento fisso. Io uscivo con la mia compagnia e lei con i miei zii e i suoi genitori. A mezzanotte loro erano già a casa mentre io tornavo verso le 2-3. Silvia aveva tutto il tempo di prepararsi in attesa che io rientrassi e andassi a farle visita entrando dalla finestra che lasciava socchiusa. La prima volta fu davvero emozionante perché Silvia si era truccata pesantemente ed aveva indossato un perizoma striminzito nero con una canottiera di raso attillata. La buttai con foga sul letto ma dovemmo rinunciare perché la rete cigolava . Buttammo un lenzuolo a terra e ci sdraiammo sul pavimento iniziando a pomiciare . Quella sera superai un po’ i limiti infilandole dapprima due dita …poi tre… e poi tutta la mano fino al polso nella figa mentre lei mi spompinava. Dal dolore lancio’ un urlo strozzato in gola per non farsi sentire e mi ritrovai le mani sporche di sangue tanto che mi ero spinto dentro. Passato il dolore a lei piacque molto farsi sfondare la figa in quel modo e si liberò in un orgasmo devastante. Rimasi con lei fino alle 4 di notte e ovviamente non le risparmiai il culetto che un paio di giorni prima gli avevo sverginato. Quando arrivo’ il momento di andare via mi feci spompinare e contrariamente alle altre volte non mi ritirai per sborrarle sulle tette ma rimasi nella sua bocca riempiendogliela . Lei non la trattenne e sputo’ tutto schifata dicendomi che non gli piaceva. Era una prima volta anche questa perchè il cugino non le era mai venuto in bocca. Da quella sera le sborrai in bocca tante altre volte e il disgusto lascio’ il posto al piacere di succhiarmi e bermi fino all’ultima goccia (continua)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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