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Lui & Lei

In cerca di te


di Maddalena69
04.11.2018    |    3.526    |    9 9.6
"Lui osserva la pozza sul pavimento e mi conduce in camera con una espressione in parte appagata..."
PARLA LEI

Il sole sta già calando e riverbera un alone di luce sui profili degli alberi del parco in lontananza.
Dritta, con i piedi divaricati per contrastare le oscillazioni dell'autobus in corsa, so di essere nei pressi di casa e ne gioisco.
La giornata di lavoro è alle spalle. Mi godo con il pensiero l’imminente doccia calda che si porterà via il senso stanco di inutilità di questa giornata di lavoro e mi preparerà al meritato relax serale. Nessun impegno in vista.
Il segnale sonoro di un messaggio attira la mia attenzione.
" Prima di partire vorrei vederti ancora una volta" leggo sul display.
Si certo giovane amico. Come posso negartelo?

Tra noi un gioco sottile al quale ho opposto iniziale ritrosia per la forte differenza di età. Lui 28 anni, io 51.
Ero sincera? Non lo so proprio, anzi penso proprio di no. Con tono soave sottolineavo tutte le differenze tra di noi e l'incoerenza di una eventuale frequentazione, ma ben sapevo che in realtà lo stavo incuriosendo e di fatto attraendo ancora di più.
Poi un pomeriggio estivo mi invita a casa sua. Io mi sono letteralmente sottratta alla compagnia di mio marito con una scusa futile e sono volata a casa sua.
Mi ha invitato per un calice di vino, approfittando della assenza della fidanzata.
Mi siede di fronte e parla di sé, della sua famiglia, delle sue vacanze estive: una delizia starlo a sentire.
Il tono gioioso della sua voce mi riporta alla mente la stessa splendida noncurante fiducia che nutrivo nella mia giovinezza.Recupero lembi di inaspettata tenerezza nella memoria della ragazza che ero.
Ma quel tempo è atrocemente lontano per me tesoro mio.
Continua a parlare giovane amico ed io continuo a pendere dalle tue labbra.
Dalle tue morbide labbra, dal tuo naso regale e perfetto, dall’ombra tenera delle tue ciglia.
Adorato, non solo sei bello ma anche intensamente tenero. Non potrei mai pensare di avanzare una mano verso di te, tu così intatto e pieno di vigore.
La tua giovinezza mi mette a disagio.
Con questo pensiero in testa guardo l'ora e dico che devo andare.
Lui si alza dalla sedia di fronte e si siede vicino a me. Comincia a baciarmi: che velluto quelle labbra.
Così non vale, così schianto subito!
Mi fa alzare e mi solleva il vestito da dietro. Sospira ammirato per ciò che vede. E’ così che senti che puoi fare con me? Di colpo intrufolarti nella mia intimità dando per scontato il mio desiderio?
Sento le sue dita che mi stanno esplorando dentro, dapprima dolcemente, con ritmo serrato poi.In un attimo sento correre le gocce dei mie umori lungo le cosce.
Lui osserva la pozza sul pavimento e mi conduce in camera con una espressione in parte appagata.Ha già ottenuto la sua piccola vittoria: la resa femminile. Il potere che avevo fino ad un minuto fa ora lo detieni lui.Sa che sono pronta ad essere sua, ad accoglierlo. Non c'è bisogno di parole: il mio corpo ha già parlato
I suoi occhi mi guardano socchiusi e pieni di desiderio ed io me ne sento travolta, sul letto ci baciamo appassionatamente, si spoglia mentre continua a fissarmi con espressione dolcissima ed io in un attimo mi strappo il vestitino leggero e la lingerie. Mi bacia su tutto il corpo, sui seni, sui fianchi, sulla fica. Mi sente già molto eccitata e mi penetra. Troppa foga, troppo desiderio, troppa irruenza: si ritrae dopo poco con espressione sorpresa e comincia ad eiaculare.
Poi mi rassicura "tesoro, non preoccuparti. Posso ricominciare subito"
No caro, sono io che non posso. Mio marito mi starà già cercando. Meglio che torni subito a casa. Ci vedremo un'altra volta.
Doloroso dire questo ma non posso rischiare. La parte di me ancora vigile e prudente mi dice che devo andare via, che devo lasciarti stare splendido amore, qui su questo letto, mentre mi guardi con quella espressione estasiata.
A presto mio tesoro, ti lascio con un turbamento profondo nel petto e tu mi riaccompagni alla porta, sconsolato e perfetto, dandomi un bacio leggero.


PARLA LUI

Il sole è appena sorto e irradia un chiarore rosa perla che lambisce la facciata del palazzo di fronte. Avvolgo del tutto la tapparella e mi affaccio sul giorno nuovo che mi appresto a vivere. Ora devo preparare la partenza. Mi sono ritagliato due settimane da trascorrere con la mia famiglia.Non è facile affrontare da solo le difficoltà della vita, il calore della famiglia ti manca sempre.
Un pensiero corre a lei, la mia amica speciale.L’ho conosciuta sul sito e mi ha colpito il suo profilo particolare: più sfidante che accattivante. Ecco una persona che ha qualcosa da dire - mi sono detto. E ci siamo scritti. All’inizio non era interessata, anzi ha cominciato a dire che ero troppo giovane per lei. Ho cercato di farmi conoscere un poco, di rendermi interessante e lei si è ammorbidita. Dal tono secco che aveva inizialmente è diventata più gentile. Poi l’ho incontrata di persona anche se non è stato un vero e proprio appuntamento.
Lei mi ha scritto con semplicità “Senti, io sto portando fuori il cane, se vuoi facciamo due passi insieme”. Che diversa impressione mi ha fatto: garbata e gentile sembrava tutt’altro che trasgressiva. Sceglie con cura le parole con il suo tono tranquillo. Mi ascoltava con interesse e mi sono trovato a mio agio a parlare con lei, mi ha trasmesso un senso di positività.
Poi quel pomeriggio da me è stato dirompente. All’inizio non sembrava dovesse succedere nulla di che, mi ascoltava assorta e non riuscivo a capire bene chi avevo di fronte,poi la sua sensualità mi è come deflagrata tra le mani con una dolcezza disarmante.
Il bello è proprio questo: non sai mai a che punto sei con lei. Un momento prima sembrava cortese e disinteressata, due minuti dopo mi baciava languida e frenetica.
Siamo stati insieme troppo poco, è dovuta scappare via. Ma la pensavo spesso.
Ieri le ho scritto “Ho voglia di te, vediamoci stasera appena rientro” e poi “metti un vestitino ed il tuo profumo migliore ed aspettami vicino al garage”
Non ero certo che accettasse. Con lei niente è scontato, invece è arrivata. L’ho scorta in mezzo al piazzale e le ho fatto cenno di avvicinarsi. Sembrava incerta. Ma lo hai capito mia bella signora che voglio appartarmi con te, qui adesso?Lo so che non è romantico come vorrei ma non mi sento di aspettare oltre. Il pensiero di te sul mio letto, abbandonata e fremente mi scuote ogni mattina e mi tortura dolcemente.
Ti desidero troppo. Ti devo avere adesso.
Cammina lungo la discesa del garage con aria interrogativa. Secondo me invece hai capito benissimo cosa vorrei ma fai finta di nulla con femminile malizia. Mi avvicino e ci baciamo. Poi parcheggio la moto, scambiamo due chiacchiere e intanto ti sospingo in un angolo remoto del garage. Siamo avvinghiati ed io comincio la mia dolce perquisizione. Tu mormori stupita “ma qui ora? Sei matto?”
Stupida, lo sapevi benissimo cosa avevo in testa. Socchiudi gli occhi e ti stai eccitando. Ti sfilo gli slip e continuo a toccarti la fica bagnatissima. Tu intanto mi tocchi il sesso oramai gonfio e vibrante attraverso la stoffa dei pantaloni. Lo senti mia mia bella signora che effetto che mi fai? Tu annuisci disorientata. Ora ti girerò faccia al muro e sarai mia.Tutta mia qui ed adesso.
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