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Lui & Lei

La mia compaesana


di remida67
13.09.2012    |    18.139    |    0 9.2
"Decisi che era giunto il momento di scoparla, le scivolai dentro senza alcuna fatica, lei apprezzò moltissimo, le emozioni che stava provando la facevano..."
Dopo molti tentativi riuscii ad organizzare un incontro con una mia compaesana, fidanzata da tempo con un ragazzo di un paese limitrofo.
Avevo sondato il terreno chiedendole in chat se le piacevo, se le suscitavo qualche interesse, ed una volta capito che anche lei provava qualcosa per me, ci demmo appuntamento per un venerdì pomeriggio, all’imbrunire. Andai a prenderla fuori dal portone della scuola, i suoi fantastici riccioloni dorati si agitavano al vento, il suo abbigliamento non era granchè, a dispetto della maggior parte delle sue coetanee che si vestono tutte da zoccole.
Cappottino, scarpetta con tacco basso, calze dal disegno fantasia, un look più da prima comunione che da appuntamento nascosto..
Appena salita in macchina il suo atteggiamento si mostrò subito molto timido, la paura di essere scoperti, il piccolo rimorso al pensiero di tradire per la prima volta il suo partner, la fecero rimanere quasi inebetita ed assorta.
Dopo qualche chiacchiera e percorsi circa 10 km, mi fermai in un angolo del parcheggio di un cimitero che sapevo essere poco frequentato. Era buio, fuori faceva discretamente freddo, presi l’iniziativa e la baciai.
Dopo qualche piccola resistenza, si lasciò andare.
A volte gli agnelli diventano dei Lupi.
Ci baciammo avidamente per una decina di minuti, accarezzandoci a vicenda senza spogliarci. Il mio pene era duro, mi premeva contro la zip dei pantaloni e lei non potè non notarlo.
Iniziai a spogliarla, togliendole il maglione, baciando ogni centimetro della sua pelle. Le sfilai il reggiseno, aveva una seconda piena, ma dura come mai avevo sentito in vita mia.
Mi sfilò il maglione baciandomi sul collo, mi sbottonò la camicia, baciandomi il petto. Non resistevo più, così le infilai una mano nei pantaloni. Aveva un perizomino di pizzo, ed era letteralmente fradicio! Non esitai a toccarla e farla gemere, infilandole e sfilandole le mie lunghe dita nella sua fighetta ultra lubrificata. Era totalmente nelle mie mani, così mi slacciai i pantaloni ed accompagnai la sua testa fino a farle ingoiare tutto il mio bel pene turgido, fino a farle sfiorare le mie gonfie palle con le labbra. Se lo lasciò sfilare: “è grosso il tuo fratellino, eh!?” esclamò, “E’ tutto merito tuo, mi ecciti troppo” fu la mia risposta.
Era duro come non mai, trascorsi circa due minuti di pompino afferrai il suo culetto piccolo e sodo e la posizionai davanti a me, sfilandole non senza difficoltà (in auto non è semplice) i pantaloni. Le scostai il perizoma e non appena le sfiorai la fighetta con le labbra fui investito da un piccolo getto di umori vaginali.. uno squirting in piena regola!
“Ti adoro”, le sussurrai, “Adesso voglio assaporarti tutta”.
La leccai per 5 minuti buoni, anche se non ce n’era alcun bisogno, data l’abnorme quantità di lubrificante naturale che aveva appena emesso.
Decisi che era giunto il momento di scoparla, le scivolai dentro senza alcuna fatica, lei apprezzò moltissimo, le emozioni che stava provando la facevano ansimare e gridare, “oh si, ti prego, fammi venire, scopami tutta, da quanto tempo sognavo questo momento, siiiii ancora.. ma come fai?? riempimi tutta!” erano le sue urla da vera tigre arrapata..
Continuammo per circa quindici minuti, in un abitacolo letteralmente asfissiante dal calore che si era sprigionato.
“Tra poco devo andare, e potrei continuare a scoparti così per almeno mezzora senza venire” le dissi. Lei mi rispose: “Hai due alternative o me lo metti in bocca, o nel culo!”
Da sempre amo il sesso anale, ma sinora l’avevo praticato in sole due occasioni. Non me lo feci ripetere due volte, il mio cazzo puntò il suo fiorellino, ampiamente bagnato dalla colata di umori vaginali, e senza molti sforzi la puntà si fece largo tra le sue chiappette sode. Iniziai a pomparla come mai avevo fatto in vita mia… “godo, aprimi il culo che l’ho capito che ti piace, sono la tua troia, rompimelo tutto!” dopo poco venni inondandole l’intestino di un litro di sperma caldo, quantità che non pensavo di poter produrre!
Ci incontrammo altre cinque volte, godendo come pazzi, ma la prima volta è sempre la migliore!
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