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Anche mia sorella mi ha voluto provare


di violettaselvaggia
27.07.2010    |    79.656    |    2 8.1
"Il suo corpo avvolto in reggiseno e mutandina mi appare in tutta la sua bellezza..."
Quella di domenica scorsa è stata una giornata indimenticabile per me. E forse non soltanto per me ma anche per chi è rimasto coinvolto dalle mie paranoie di bisex.
Di prima mattina c’è stata una litigata con mia sorella e poi la pace. Rientrata dal turno di notte in Ospedale si precipita nella mia stanza, alza di colpo la serranda e quasi mi spinge giù dal letto. Mi offende: “sei un porco schifoso. Vergognati.” Mi alzo di scatto: “sei impazzita? Che cazzo ti succede? Marco non ti sposa più?” Non lo avessi mai pronunciato quel nome. Si mette a piangere e gridare: “anche lui è un porco. Come avete potuto mettervi assieme, incularvi e tutte quelle altre cose?”
Capisco al volo: ha scoperto tutto o Marco le ha rivelato in qualche modo la verità. Mi avvicino, non penso di mettere qualcosa adosso. Dormo nudo e nudo resto Cerco di calmarla carezzandola e ripetendole: “è successo ma ora con Marco è finito tutto. Proprio tutto. Dimentichiamo.”
Lei si siede sul mio lettino, sembra essersi calmata: “si, non parliamone più. Ma giurami che non tenterai mai più di insidiare Marco con i tuoi vizi".
“Lo giuro, ora ho Daniele e conta soltanto lui.”
Mi chiede: “ma sei veramente un omosessuale? Da quando?“
Le rispondo: “forse da sempre. Ma solo ora mi sto rivelando. Tranquilla, non sono froscio. Neppure Marco lo è. Sposalo tranquillamente.”
Fa per trovare un appoggio e inavvertitamente sfiora con una il mio pisellone. Basta quel contatto per rizzarsi e lei lo nota. Apre i suoi occhioni ma non toglie la mano dal cazzo che si è indurito e fatto grande. Anzi inizia ad accarezzarlo. Per me è la fine del mondo ma non reagisco. Mi piace e resto fermo. Mia sorella avvicina il suo volto al mio. Sciagurati. Le nostre bocce si allacciano in un bacio peccatore. Ci svincoliamo increduli di quel che è accaduto un attimo prima. Prendo al volo lo slip lo infilo e copro il cazzo ancora teso. Mi chiede di prepararle qualcosa di forte. Un caffè. Volo in cucina. Il tempo di preparare il tutto e torno da lei. Non è più seduta ma si è ficcata sotto le lenzuola del mio letto. I suoi vestiti sono sparsi per terra. Mi avvicino con la tazzina nelle mani tremanti. Si libera delle lenzuola. Il suo corpo avvolto in reggiseno e mutandina mi appare in tutta la sua bellezza. Mia sorella è una ragazza bellissima. Un seno alto a pera con capezzoli grossi, una bocca d’incanto. Labbra carnose. Occhi nerissimi. Viso ovale. Cazzo se non è bella. La guardo, anzi l’ammiro. Ho sempre desiderato vederla nuda da grande mia sorella. E’ stupenda. Mi sorride e mi porge la mano e mi attrae a se. Non pongo resistenza. La esaudisco perchè anche io ho voglia di starle vicino, carezzarla. Prende una mia mano se la porta sotto il reggiseno, la poggia su una mammella. Sussurra: “accarezzami tutta.” Lo faccio mentre lei manovra con destrezza e mi toglie l’unico indumento che ho addosso, lo slip. Sono di nuovo completamente nudo. Mi sdraio accanto a lei. Senza rendermi conto di ciò che sto facendo le slaccio il reggiseno e lo tolgo. Mi era di impedimento per piegarmi su di esso e succhiarle i turgidi capezzoli. Lei chiude gli occhi e dice solo. Si, si, continua. Le nostre bocche si ritrovano appiccate. Le lingue dentro di esse si incrociano come lame di spade di due guerrieri in duello. Lei mi accarezza il cazzo, io la sua passerina. Provo a sentirla più mia infilandole appena il medio sinistro. E’ umida d’umore. Tentenno poi la ribalto sul letto, mi inginocchio e la mia lingua comincia a leccarla mentre le scorre sulla mia schiena le sue mani di fata. La mia lingua trova il suo pertugio gli la ficco dentro e la slinguetto. Il suo clitoride è indurito e a ad ogni mio colpo di lingua Anna si irrigidisce. Mi allonta da lei. Penso: è gia pentita. Mi sbaglio. Mi fa stendere supino adesso è lei a lavorare di bocca. Mi succhia il cazzo, lo metete tutto in bocca, lo tira fuori e lecca insalivandola tutta la mia grossa cappella.
Tiro fuori il cazzo dalla bocca infuocata di mia sorella e schizzo sborra da pertutto. Lei ride e ridendo dice: porco perchè non mi fai godere?
E’ stesa sul letto. Bellissima, occhi cerchiati di chi ha la libidine in copro e vuole espoldere dal piacere. Allarga le cosce lunghe e abbronzate, si masturba. Vuole il piacere. Non ho il coraggio di scoparla. Questo mai. Però le accerezzo il pube, la bacio, le infilo un dito nella figa e la masturbo. La bacio e le tiro un ditalino da sballo. Gode e trema tutta.
Ci ricomponiamo. Ci guardiamo e lei mi dice: "anche noi due abbiamo ora un segreto sino alla morte".
Un segreto? Lo voglio gridare a quanti mi leggeranno. E’ incantevole godere con la propria sorella e farla godere. Però, attenzione, è peccato.
Pace fatta sul bordo di un letto. Trovo il coraggio di dirle: ho la chiave dell’appartamento di Marco. Sino al suo ritorno è l’alcova per i miei incontri con Daniele. Lei annuisce. Sono ancora di più tranquillo. Nuda mia sorella si avvia verso la sua stanza dicendomi: giuriamo di non farlo più anche se è stato e sarebbe sempre bellissimo anche se non me lo hai messo dentro. La richiamo verso di me. Lei ubbidisce e forse pensa che la scoperò. Si libera nuovamente di reggiseno e mutande e si sdraia su di me. Ci baciamo nuovamente. Un lungo bacio. Le sussurro: “nella figa non me la sento ma voglio il tuo culetto. Mi è sempre piaciuto.” “Prendilo” Si rimette sul letto, la sistemo di fianco. Indsalivo la capocchia del mio cazzo e cerco il buchetto. É stretto. Le chiedo: “sei vergine?” Risponde appena: “si. Non farmi male.” Spingo dentro con delicatezza. Non le faccio male. La faccio gridare dopo un paio di colpi di piacere. Ci ricomponiamo. Questa volta è veramente finito il nostro peccato. Mi accorgo che piange e scappa via.

violettaselvaggia
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