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Prime Esperienze

Zio Luigi Finalmente mi ha sverginato il culo2


di violettaselvaggia
27.09.2015    |    11.450    |    0 9.5
"Zio Luigi non è ancora rincasato, Nella mia stanza c’è un portafiori con un mazzo di rose e un biglietto..."
Sta per arrivare il momento tanto atteso. La notte in cui mi darò ad un uomo completamente. Non ho smesso un solo istante per tutta la giornata a quanto è accaduto fra me e zio Luigi. Ci siamo finalmente liberati dei blocchi mentali che ci avevano impedito fino all’altra sera di vivere momenti di sesso in tutta libertà. E’ zio Luigi il maschio che mi sverginerà questa notte. Non lo ha fatto la sera prima forse perchè preso alla sprovvista ma anche perchè –e non è una scusa banale ma un dettaglio importante: non aveva più preservativi- e così abbiamo rimandato tutto a stasera. Rientro a casa. Zio Luigi non è ancora rincasato, Nella mia stanza c’è un portafiori con un mazzo di rose e un biglietto. Lo leggo: “sei il mio amore. Come sai anche le rose hanno le spine e possono pungere. Io stanotte non ti pungerò. E’ tutto pronto. Sono emozionato ma deciso a fare quanto mi hai chiesto.” E sotto la firma di zio Luigi. Penso a come mi vestirò: voglio essere il più possibile sensuale, desiderato. Vado sotto la doccia. Mi accarezzo il pene ancora piccolino ma pensando a lui, al mio maschio, si attizza. Avverto un piacevole prurito anale. Mi viene voglia di accarezzarmi il buchetto, sentirlo stretto per l’ultima volta. Fra qualche ora riceverà il cetriolo di zio Luigi. Penso: sarà doloroso? Lo farà con violenza? Non voglio pensare oltre. Indosso un perizoma rosso sotto i pantaloni bianchi attillati che mi modellano il culetto già bello di suo. Una maglietta blu sul torso nudo. Sento aprire la porta. E’ lui, gli vado incontro. Zio Luigi sembra un quarantenne. “Sono stato in giro, dal medico per un controllo, tutto a posto.” Lo abbraccio e lo bacio sulle labbra gli dico: “grazie per i fiori. Grazie per come hai compreso il mio problema.” “Dai la cena è pronta ma sarà molto sobria. Sai cosa ci attende. Sei veramente deciso a farlo?” “Si, e tu sei il maschio giusto.” Zio Luigi mi prega di apparecchiare la tavola mentre lui va a docciarsi. Ceniamo in silenzio, niente alcolici, solo acqua. Avvertiamo l’importanza della notte che ci attende. Ci sediamo sul divano e ci guardiamo senza parlare. Mi avvicino e ci baciamo. La libidine monta piacevolmente attimo dopo attimo. Lui mi dice: “molto dipende dalla preparazione. Lo dobbiamo fare spontaneamente. Non devi pensare che è la prima volta che lo fai. Sarà una notte intensa di sesso. E ti devo portare preparato al momento giusto. Dai fra poco vieni in camera mia, vado a prepararmi. Sai mi stai attizzando forte.” Pochi minuti e piombo nella sua stanza. C’è un profumo leggero e sensuale. Zio Luigi è in piedi nudo. La sua mazza è tesa. Fra poco sarà dentro di me. Invece mi chiede di giocarlo, portarlo al massimo della libidine. Mi spoglio anche io. Via la maglietta, via i pantaloni, resto in perizoma: “non lo togliere. Sentiti più donna che uomo.” Si avvicina, mi gira, scosta il perizoma, e mette il dito nel mio culetto e dice “siamo a buon punto è umido.” Finiamo sul letto e mi fa mettere pancia sotto. Comincia a spalmarmi la crema che esce da un tubetto: “renderà più morbidi i tessuti.” Spalma anche il suo capocchione. Viene su di me e me lo fa sentire appoggiandolo appena sull’orlo del buchetto. Mi accarezza le spalle, la schiena, mi lecca dietro l’orecchio e mormora”sei pronto a fare la troia.” “A fil di voce dico “si, vienimi dentro muoio dal desiderio.” Si infila il preservativo, allarga il buco delicatamente con le dita sento che si avvicina. E’ su di me. Tenta di andare dentro, mi irrigidisco e lui si ferma. “Stai rilassato non ti farò male.” Tenta ancora la penetrazione e dice, “forse è meglio rimandare” non mi da il tempo di dire “no, adesso” che di colpo la sua mazza entra nel mio culo. Grido dal dolore. Mi tranquaillizza: “neppure una goccia di sangue.” Più me lo infila e più mi piace.” Mi posiziona alla pecorina e stantuffa. Mi fa un pò male ma non lo dico. Lui prende il mio cazzo fattosi veramente grosso e lo accarezza, mi fa una sega lui continua a pompare. Lo sento languire dal piacere, e gridolicchia: “godo,, godo, si ti sborro dentro, troietta, godi anche tu” e accellera la pugnetta che mi sta facendo. Mi fa sborrare. Lui mi resta ancora dentro il culo perchè la sua mazza è ancora dura e mi piace sentirla. Pigia ancora poi esce. Ci giriamo, Gli dico “sono felice d’ora in avanti lo voglio tutte le volte che tu vuoi.” Ci mettiamo supino l’uno accanto all’altro, Ora si che sono maschio e femmina. Gli dico : “mi fa un pò male.” “E’ naturale.” Ora lo terremo a riposo per questa notte. Invece vieni tu dentro.” Si gira di fianco e gli vado dentro. Godiamo. Andiamo in bagno mi dice che devo lavare il culetto con la soluzione che trovo sul bidè. Torniamo a letto. Zio Luigi prende da un barattolo del miele e si spalma la mazza, capisco al volo che devo leccargliela. Prendo quella mazza in bocca è dolce e mi sazio dela sborra che gli faccio uscire. Chiudiamo con un bel sessantanove. Ci addormentiamo. Nel culo sento cone se ancora ci fosse il cazzo di zio Luigi. E quel cazzo lo prenderò ancora per tanto tempo. E' meraviglioso sentirsi sverginato. [email protected]
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