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Il falegname mi ha stregato con quella mazza


di violettaselvaggia
23.08.2014    |    27.620    |    0 8.4
"Il falegname accusa i limiti di una età matura..."
L’idea di rivedere il mio amico falegname dal cazzo grosso non mi lascia tregua. Desidero intensamente avere con lui un altro rapporto intimo. Lo voglio incontrare subito. Il solo pensiero che lo posso incontrare mi fa sentire pazzo di gioia. E’ l’unico uomo al quale mi sono concesso senza sentire il desiderio di incularlo a mia volta. Mi ha sottomesso. Ho fatto solo e soltanto la troietta. Ma voglio fare di più. Quell’uomo maturo mi attrae, sprigiona in me una libidine incontenibile. Arrivo vicino al suo laboratorio di falegnameria, mi avvicino per vedere se è solo. E’ solo, sta lavorando al banco. Faccio capolino e saluto: “Ciao”. Alza lo sguardo verso la porta e risponde al saluto; “Ciao! Che fai da queste parti? Entra.” “Sono venuto appositamente per trovare te. Ho voglia di stare insieme,se tu vuoi.” Mi guarda incredulo, ha un attimo di silenzio: “Voglio e come!”
Poi mi indica una porta in fondo allo stanzone in cui lavora: “Entra, vengo subito. Il tempo di bassare la saracinesca. Meglio evitare rotture di scatole. Aspettavo un cliente ma vuol dire che trovando chiuso, tornerà domani.” Mi avvio verso il luogo indicato, apro la porta su cui c’è la targhetta “Privato”. Un grande divano, un armadio antico con specchiera, un’ altra porta su cui campeggia la targa “bagno”. L’apro perché ho bisogno di pisciare. C’è la tazza, il lavabo, il bidè. Piscio e mi trattengo un po’ dinanzi allo specchio posto sul lavabo. Mi sento un po’ sudato e decido anche di rinfrescarmi il culetto. Esco e il divano è trasformato in letto. Il falegname se ne sta seduto. “Non ho perso tempo.”. Si alza per andare in bagno: “Voglio solo rinfrescarmi un po’. Tu intanto spogliati. Fatti trovare pronto.” Lo blocco, lo butto sul letto. Lui mi lascia fare. Gli tolgo la camicia, la maglietta, Sa di sudore ma mi piace e gli lecco il petto villoso. Lui si sciala e non parla. Gli tolgo i pantaloni da sopra le mutande gli accarezzo il pene semiduro. Gli tolgo anche le mutande. Ora il mio bel maturo e cazzuto falegname è nudo come lo voglio io. Mi si è frantumata ogni barriera del pudore. Annuso i genitali, si sente odore di piscio. Fa per alzarsi: “vado in bagno, piscio e faccio il bidè.” “No! Per ora ti voglio come sei.” Gli accarezzo il pene orami ingrossato lo scapocchio. Si, il bide ci voleva ma è proprio quel puzzo e quella specie di patina gialla che si forma attorno la capocchia che mi piace. Prendo il cazzo tutto in bocca e comincio il pompino. Sono piegato tutto su di lui. Ad un tratto sento qualcosa di duro e liscio poggiarsi sui pantaloni nella parte del culo. Lui mi dice subito: “e’ un fallo di legno, serve per stuzzicarmi il culo quando mi masturbo dinanzi allo specchio.” Smetto di spompinarlo e mi ribello: io voglio il tuo cazzo in carne e ossa non queste porcherie.” Si alza “mi stavi facendo venire. Per poco non ti ho sborrato in bocca. Adesso vado a rinfrescarmi. Spogliati intanto.” Ubbidisco. Mi metto nudo e bevo direttamente dalla bottiglia che era sul tavolinetto del divano, un sorso di gin. Poi ne tracanno un sorso più lungo. Ho disinfettato la bocca. Il falegname rientra. Mi viene vicino mi accarezza i capezzoli, poi su di essi poggia a turno il suo membro, sale e me lo porge per la bocca. Lo prendo, lecco,succhio, lui mi infila prima un dito nel culo, poi un altro per allargarlo. Provo un po’ di dolore. Io continuo a giocare con il suo cazzo grosso sempre di lingua. Lo porto al’eccitazione massima quando gli mordicchio il capocchione. Faccio su e giù con la bocca e lui viene. Mi ubbriaco con la sua sborra. Mi fa alzare mi gira pancia sotto e mi viene sopra e mi infila tutto il cazzo con forza nel culo e mi scopa. Gode ancora e mi fa godere. Esce dal culo, si mette lui supino pancia in aria e cazzo arrittato centra il buco e nuovamente mi pompa. Si muove lui, mi muovo io e mi masturbo. Godo e sborro prima, poi arriva lui. Una scopata al top. Intuisco che è stanco di fottere. Gli chiedo se vuole riposare un po’:io lo voglio ancora. Lui da for fait. Mi accarezza il cazzo che è bello teso: “non scherzi neppure tu.Ma ogni tanto inculi?” “E come se lo faccio. Tu sei l’unico uomo al quale non chiesto di incularlo.” “Sciocco che sei. Fallo.” Si piega e lo prende in bocca lo insaliva per bene si posiziona alla pecorina e vuole penetrato. Lo faccio con piacere. Il culo è aperto gli entro facilmente. Un paio di botte e gli sborro dentro e grido dal piacere:”siii, siii, siiii:” Prendo il suo cazzo con una mano e gli faccio una sega. Ma non è più quel gran cazzo che mi ha fatto godere. E’ moscio. Il falegname accusa i limiti di una età matura. O forse io ho preteso oltre. Ci ricomponiamo. Una cosa non abbiamo fatto: baciarci. Lo facciamo mentre ci salutiamo. Bacia bene, ha una bella lingua me la fa sentire sulle labbra, sotto il collo. Loo lecco anche io. Mi propone di restare ancora insieme. Ci spogliamo nuovamente, nudi. Io mi metto di fianco, lui mi viene dentro che è una bellezza sentire tutto quel cazzo che mi arriva dentro. Mi allarga il culo con le mani e infila che due dita per aiutarsi a sborrare. Gode. Lo inculo anche io ma in posizione diversa: gli allargo le cosce, tutto il suo culo è spalancato. Rimetto un nuovo preservativo e gli vado dentro. Sono stanco e non riesco a venire. Lui mi fa sentire il cazzo sulla pancia mi stimola con tante parole sussurrate dolcemente. E’ gentile il falegname dal cazzo grosso e nerboruto. “Dai, insisti che godi, spingi dentro tutto mettimi anche le palle, fammi male, dai, dai vieni.” Vengo e gli scolo nel sedere l’ultima goccia che mi è rimasta di sborra.” Siamo sfiniti. Ci rivestiamo. Prima di lasciarci mi dice: “devi scopare con mia moglie. Domenica ti invito a casa. Prima una gustosa parmiggiana e poi una figa, un po’ anzianotta ma che ti farà godere. Ed io ti inculerò mentre fotti.” D’accordo, a domenica. Ora devo pensare come giustficare la mia assenza con Paolo e sua madre. Ci penserò ma a quel cazzo di falegname non rinuncio. E poi c’è una gnocca matura e a me le gnocche mature piacciono. Anche se il cazzo resta il preferito. O non siete d’accordo? [email protected]
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