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Prime Esperienze

La nascita di Lara...


di Lararomano
28.03.2017    |    6.767    |    3 9.8
"Io stavo in silenzio e mi godevo il momento..."
Fin da piccolo ho sempre avuto una certa attrazione per la lingerie femminile in particolare mi attiravano i collant. Più di una volta avevo ceduto alla tentazione di indossarli e forse è per questo che ancora adesso ho una grande passione per le calze. All'inizio pensavo fosse solo un vezzo legato all'abbigliamento, ma fu mio cugino a farmi scoprire che forse c'era qualcosa in più. Mio cugino abitava in un'altra città ma i nostri genitori avevano una casa in comune in campagna dove spesso passavamo i mesi estivi in compagnia dei nonni mentre i nostri genitori erano a casa a lavorare! Era un paese abbastanza triste, non c'erano grandi possibilità di divertimento per cui passavamo il nostro tempo a fare i compiti, a oziare in casa a guardare la tele o fare giretti in stradine di campagna. Avevo da poco compiuto i 15 anni e mio cugino ne aveva uno in più e come ogni estate i nostri genitori ci avevano portato dai nonni una volta finita la scuola. Quell'anno negli occhi di mio cugino avevo notato uno sguardo e un atteggiamento particolare. Appena restavamo da soli capitava spesso che portava il discorso sul sesso, mi raccontava di come ci si bacia, se avevo mai visto una figa, se avevo mai baciato qualcuno, se mi toccavo, ecc. Insomma era sempre più difficile concentrarsi e studiare, anzi confesso che un paio di volte andai in bagno a masturbarmi dall'eccitazione. Un giorno di questi era particolarmente carico, mentre studiavamo uno di fronte all'altro iniziò a toccarmi le parti basse con i piedi scalzi. All'inizio lo allontanavo ma poi viste le sue continue insistenze e soprattutto il fatto che non mi dispiaceva poi tanto lo lasciai fare. Lo sera stessa dopocena non avendo nulla da fare ci mettemmo a guardare la televisione, i nonni andarono a letto presto come ogni sera e noi due rimanemmo sul divano a guardare qualche noioso programma tv. Massimo, mio cugino, ad un certo punto mi rubò il telecomando e iniziò a zappare su canali improbabili fini a che non trovò un canale dove trasmettevano pubblicità di numeri telefonici più o meno erotici. Chiaramente si fermò lì e non ci volle molto che si infilò una mano nei pantaloni iniziando a giocare con il suo cazzo. Poi naturalmente si girò verso di me e mi chiese se mi stava tirando e soprattutto se poteva vedermelo. Io all'inizio tentennai, ma alla fine lui riusciva sempre ad ottenere quello che voleva per cui piano piano abbassai i miei pantaloncini e mutande e tirai fuori il mio cazzo che ovviamente era bello duro. Lui rimase stupito dal mio giocattolo lungo e snello. Tirò fuori anche il suo che a differenza del mio era un po' più piccolo e tozzo. Rimasi colpito dal suo cazzo e quando mi chiese se volevo prenderlo in mano non me lo feci ripetere due volte. Lo presi in mano e iniziai a masturbarlo, lui era sempre più eccitato e alla fine anche lui volle prendere in mano il mio. Ognuno segava l'altro e alla fine venemmo quasi contemporaneamente. Quella sera fini così, andammo a letto senza dirci una parola e anche il giorno seguente passo nell'indifferenza di quello che era successo la sera prima, sembrava che ci fosse vergogna e a dire la verità ero dispiaciuto perché alla fine a me era piaciuto masturbare mio cugino e soprattutto mi era piaciuto sentirlo venire sulle mie mani. Ma in verità Massimo stava preparando il terreno per il suo prossimo attacco che avvenne la sera quando andammo letto. Dopo pochi minuti che aveva spento la luce lo senti armeggiare sotto le lenzuola e poi improvvisamente lo sentii entrare nel mio letto. Rimasi colpito perché capii che era nudo, ma non ebbi il tempo di dire nulla. Per la prima volta mi trattò come se fossi la sua femmina e mi disse "adesso stai zitta non fiatare e fai tutto quello che ti dico"! Io rimasi sorpreso dal fatto che mi parlò al femminile e questo scatenò in me un'eccitazione che mai avevo provato. Mi disse di spogliarmi e di rimare nuda nel letto, mi fece girare a pancia in giù e iniziò ad accarezzarmi il culo. Mi toccava con desiderio e io sentivo uno strano piacere dentro di me. Ogni tanto sentivo il suo giocattolo appoggiarsi alla mia chiappa destra poi ad un certo punto venne sopra di me. Appoggiò il suo cazzo tra le mie natiche e per me fu un'esplosione di piacere. Iniziò a muoversi avanti e indietro come per scoparmi. Avevo capito che non era sua intenzione penetrarmi e la cosa mi fece vivere quella situazione con maggiore spensieratezza. Si muoveva sempre di più tra le mi chiappe, il caldo estivo ci faceva sudare e rendeva il movimento sempre più scivoloso. Mentre mi scopava mi parlava dicendomi cose sconce e trattandomi come la sue troia: "ti piace essere scopata così", "di la verità che morivi dalla voglia di riprendere il mio cazzo", "sei la mia troietta lo sai?" Quando non parlava mi baciava sul collo e le orecchie facendomi sentire la sua lingua calda. Io stavo in silenzio e mi godevo il momento. Il suo movimento si faceva sempre più intenso e generava uno sfregamento anche del mio cazzo con la mia pancia. Capii che stava per venire e anch'io fui preso da un piacere immenso. Venimmo quasi contemporaneamente lui tra le mie chiappe e io a pancia in giù tra la mia pancia e il letto. Ero tutta bagnata inondata di sperma. Massimo si pulì tra le mie lenzuola e torno nel suo letto ma prima si avvicinò al mio orecchio e mi disse "sei stata bravissima hai un culetto eccezionale, non vedo l'ora che venga domani sera per tornare a trovarti"... mi pulii velocemente e poi mi misi di nuovo a letto per dormire. Per la prima volta quella sera capii quanto era bello essere trattata come una donna. Nelle notti successive Massimo torno a trovarmi altre volte e la scena si ripetè più o meno sempre così tranne l'ultima sera quando decisi che toccava a me quella volta condurre il gioco. Quando arrivò nudo nel mio letto lo feci stendere a pancia in su e io mi stesi sopra di lui prendendo il suo cazzo tra le mie gambe che tenevo strette. Fu quella volta che presa dal piacere iniziai a baciarlo anche con la lingua!
La vacanza finì così e quella fu anche la nostra ultima vacanza nella casa di campagna. Non vidi Massimo per diverso tempo fino a quando un giorno...
....ma questa è un'altra storia!!!!!
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