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La Crociera di Lara.... parte 1


di Lararomano
08.01.2019    |    1.433    |    1 8.6
"Mio cugino ebbe giusto il tempo di sistemare le sue cose nell’armadio che lo congedai subito dandogli appuntamento al Bar..."
Nei primi anni del duemila mio cugino Massimo era il mio compagno di giochi preferito. La voglia di trasformarmi in Lara era sempre più forte e capitava spesso che uscissimo insieme a passeggiare per le vie di qualche paese della zona per farci eccitare il giusto e concludere appassionatamente la serata con un bel pompino o una bella chiavata in macchina. Era passato qualche anno dal viaggetto a Londra e la voglia di ripetere un’esperienza simile era tanta. Navigando su internet alla ricerca di qualche meta, mi trovai su un sito gay friendly che proponeva crociere nel Mediterraneo da 4/5 giorni per persone “open mind”. Ne parlai con Massimo che ne fu subito entusiasta e così decidemmo di prenotare una cabina matrimoniale tutta per noi.

Mancava poco più di un mese alla partenza e subito fui presa dall’adrenalina e dall’eccitazione dell’evento. Volevo vivere un’esperienza en femme a 360°, volevo essere Lara e basta per tutta la durata della vacanza. Mi informai su tutti i servizi a bordo della nave mi fu subito chiaro che tutto quello di cui necessitavo lo potevo trovare direttamente li. L’unica cosa di cui mi preoccupai prima della partenza era di recuperare l’abbigliamento giornaliero per Lara. Se per la sera non avevo grossi problemi, nel corso degli anni mi ero fatta un discreto guardaroba, diverso era l’abbigliamento giornaliero. Mai mi ero trasformata in Lara alla luce del sole e soprattutto mai al mare. Fu molto eccitante andare a comprare qualche costume da bagno, un paio di bikini e uno intero giusto per non farmi mancare niente. Comprai anche un pareo, qualche canottierina e un paio di vestitini, il tutto da indossare rigorosamente con sabot femminili con tacco alto. Gli unici abiti maschili che indossai furono quelli che indossavo il giorno della partenza, la valigia era in tutto e per tutto una valigia femminile.

Il giorno della partenza arrivò molto presto. La nave Costa era pronta ad accoglierci al porto di Nizza. Salimmo di buon mattino un paio d’ore prima della partenza. Prendemmo possesso della nostra cabina e così ebbe inizio la mia vacanza nelle vesti di Lara. Mio cugino ebbe giusto il tempo di sistemare le sue cose nell’armadio che lo congedai subito dandogli appuntamento al Bar. Ora ero sola soletta in cabina e potevo iniziare la mia trasformazione. Sistemai tutti gli abiti di Lara nei vari cassetti, mentre quelli maschili li rinchiusi nella valigia e non li volli più vedere fino alla fine della vacanza. Subito dovetti scegliere gli abiti per il primo giorno. Scelsi subito un costumino due pezzi nero che mi stava molto comodo nascondendo ben bene tutto quello che c’era di troppo. Sopra un bel prendisole, i bellissimi sabot e la mia immancabile parrucca. Non fu necessario dedicarmi troppo al trucco, nei giorni precedenti avevo fatto una bella ceretta e la poca barba era già stata regolata di buon mattino. Fu sufficiente mettere un po’ di fard, mascara e rossetto e gioco era fatto. Ora non mi restava che raggiungere mio cugino al bar, ma questo voleva dire uscire dalla cabina e camminare liberamente nelle vesti di Lara di fronte a tutti. Mi feci coraggio, dopo tutto ero venuta lì per quello, uscii dalla cabina e mi avviai verso il ponte della nave. Incrociai diverse persone che non fecero assolutamente caso alla mia situazione, una ragazza mi sorrise dolcemente e questo mi diede forza. La situazione mi stava eccitando parecchio, il mio clitoride si stava indurendo sempre di più e sentivo le costume iniziare a bagnarsi dei miei umori. Appena arrivai al Bar, Massimo si accorse subito di me e mi venne incontro e spiazzandomi non poco, mi bacio tranquillamente sulla bocca come se niente fosse. Mi accorsi subito che si trattava di una cosa normale, al Bar c’erano almeno altre 3 coppie gay e lesbo in atteggiamenti altrettanto simili e inoltre vidi un’altra travestita che girava liberamente in compagnia di un uomo. Tutto questo mi fece rilassare per il resto ci pensò Massimo che ordinò un aperitivo che bevemmo tranquillamente sugli sgabelli del bar. Sarà stato l’aperitivo o l’eccitazione per i baci di mio cugino in pieno pubblico che dovemmo rientrare in cabina. Non ci furono tempo per le parole, appena entrati mi inginocchiai davanti a lui, gli abbassai i pantaloni e iniziai a spampinarlo. Lo prendevo in bocca sempre più avidamente e lo sentivo sempre più grosso dentro di me. Mentre mi teneva la testa mi scopava la bocca, ero sempre più eccitata, non feci in tempo a toccarmi il clitoride che venni sborrando dappertutto e la stessa cosa fece mio cugino che mi inondò la bocca con tutto il suo sperma. Spossata dall’eccitazione fini con pulire il pisello di mio cugino fino all’ultima goccia. Era iniziata la vacanza ma eravamo ancora o soltanto al primo giorno e tante altre cose sono successe in quella vacanza indimenticabile….
....Continua....
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