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La crociera di Lara... parte 3


di Lararomano
18.04.2019    |    760    |    2 9.9
"Fu stupito di vedermi parlare con Andrea e forse anche un pò geloso, forse fu per questo motivo che si avvicinò a me e mi salutò con bacio sulla bocca..."
Dopo l'avventua con Philippe tornai velocemente in cabina per cambiarmi di nuovo, e finalmente soddisfatta mi recai sul ponte 3 della nave dove c'era la piscina, una zona solarium con sdraio e un bel baretto con musica soffusa. Il ponte n° 3 era per chi voleva godersi un pò di relax. Due ponti più sopra, sul ponte principale, la piscina, quasi olimpionica, con gli scivoli, il bar con la musica da discoteca, era l'attrazione per chi cercava lo sballo già dal pomeriggio. Dopo Massimo e Philippe ero abbastanza provata e volevo godermi un pò il sole e rilassarmi. Mandai un messaggio a Massimo per indicargli dove mi trovavo e poi mi sistemai comoda comoda su una sdraio. Mi guardai intorno per vedere chi c'era li con me, per lo più coppie di persone che parlavano tranquillamente. C'erano evidenti coppie gay e lesbo ma anche coppie che davano l'impressione di essere le più classiche delle coppie normali, forse alla ricerca di qualche stravaganza, magari con l'intenzione di soddisfare chissà quale fantasia erotica lontana da occhi indiscreti. Legai i capelli con un elastico e iniziai a spalmarmi la crema da sole. Far scivolare la crema sulla mia pelle liscia era una sensazione bellissima e ancora di più era farlo muovendomi come una donna, allungando le gambe cercando di mettere in evidenza le mie curve, inarcando la schiena e tutti quei movimenti sinuosi che ho sempre visto fare alle donne e che invidiavo per la sensualità che emanavano. Portavo un costumino nero sgambato e un reggiseno a triangolo. Sopra non c'era molto da nascondere mentre sotto il costumino aderente faceva degnamente il suo lavoro. Dopo che mi fui sistemata si avvicinò a me un bel cameriere pelato e con un fisico da marine. Si presentò, si chiamava Andrea e mi chiese se volevo qualcosa da bere. Guardai l'orologio e vidi che erano già le 18, l'ora ideale per un aperitivo per cui ordinai uno spritz che mi portò insieme a qualche tartina e patatina. Andrea si fermò sul lettino di fianco e iniziò a parlare con me. Mi presentai, la sua stretta di mano era forte e vigorosa e notavo che di tanto intanto lanciava qualche occhiattina interessata alle mie gambe, al costume e quello che nascondeva. Era una compagnia piacevole, un tipo molto simpatico. Non passò molto tempo che arrivò Massimo. Fu stupito di vedermi parlare con Andrea e forse anche un pò geloso, forse fu per questo motivo che si avvicinò a me e mi salutò con bacio sulla bocca. Con la coda dell'occhio guardai la reazione di Andrea che non sembrava affatto stupito. Prensentai Massimo ad Andrea che si strinsero la mano pavoneggiandosi. Passammo qualche minuto insieme con Massimo che mi raccontò la sua giornata passata tra le viarie attrazioni della nave. In qualche modo, anch'io avevo provato le attrazioni della nave, una in particolare: il bellissimo cazzo duro di Philippe, che ancora adesso, al solo pensiero mi faceva eccitare.
Era giunto il momento di tornare in camera a cambiarsi per la cena. Salutammo Andrea e ci avviammo in cabina. Massimo all’inizio mi prese per mano, poi mi abbraccio e mi diede un bacio sulla bocca, il tutto sotto lo sguardo di Andrea. Era chiaro che Massimo voleva far capire che ero la sua donna. Era una situazione nuova che mi eccitava tantissimo! Arrivati in cabina Massimo sveló le sue idee:

- “allora ti sei divertita a fare la troietta con quel Marinaretto sfigato?” Mi disse

- “ma veramente non mi sembrava tanto sfigato, anzi a livello fisico era un gran bel vedere...”
- “ah quindi avresti voglia di farti scopare da lui eh?”
- “beh lo sai come la penso un bel cazzo non lo si rifiuta mai” risposi con voce civettuola avvicinandomi a lui e strusciando la mano sul suo pacco che sentivo diventare sempre più duro! Iniziò a baciarmi con la lingua e ad allungare le mani sotto il vestitino dandomi ovviamente della Troia. Io ero divertita e sempre più eccitata e mentre gli tiravo fuori il cazzo per massaggiarlo ben bene mi disse “voglio vederti scopata dal marinaretto, ti va?”. “Perché no risposi io, e mentre lui mi scopa tu cosa fai? Vai a giocare alla PlayStation?” gli disse. Lui prontamente mi rispose “stai scherzando, io voglio essere qua a vedere che gli lecchi il cazzo e come lo prendi tutto nel culo”. “Va bene se è questo che vuoi....” a quel punto mi inginocchiai e presi il suo cazzo in bocca. Massimo mi blocco la testa con le mani e inizio a scoparmi, dopo pochi colpi mi venne in bocca fino all’ultima goccia. Tiró indietro il cazzo e con la lingua lo ripulìi ben bene. Mi lascio lì così con le mie voglie e andò a fari la doccia.
Passammo una bella serata in compagnia di Fabio e Giulia prima a cena e successivamente nel lounge Bar sorseggiando alcolici e ascoltando un po’ di musica! Raccontai a Giulia della mia avventura con Philippe, di come era stato bravo a massaggiarmi prima, e poi a scoparmi dopo. Ovviamente mentre Massimo e Fabio parlavano di tutt’altro! Giulia volle scendere nei particolari sapere quanto era bravo a massaggiare ma soprattutto quanto era dotato, sembrava molto interessata. Mentre parlavamo notai che al Bar c’era Andrea, questa volta in abiti civili e nel corso della serata diverse volte i nostri occhi si incrociarono con sguardi ammiccanti! Era ormai giunta mezzanotte e nella mia mente si era balenata un’idea che avrebbe fatto contento Massimo! Approfittai di un momento in cui Giulia stava discutendo con i maschietti, mi alza e andai da Andrea che era seduto su uno sgabello del bancone. Mi avvicinai a lui ancheggiando sui tacchi con un fare un po’ da zoccola lo vidi squadrarmi dalla testa ai piedi in modo forse anche un po’ eccitato. Lo salutai con due baci sulla guancia e lui nel farlo si avvicinò a me strusciandomi e allungando il braccia dietro la schiena andando ad appoggiare la mano quasi sul culetto come a toccare se portavo le mutandine.... Era eccitato con quel movimento mi aveva fatto sentire il suo cazzo già duro. Il mio piano per la serata avrebbe avuto sicuramente successo. Mi fece i complimenti dicendomi che ero bellissima e sprigionavo sensualità da tutto il corpo.
“Oggi quando sei andata via con il tuo compagno, ho visto che lui c’ha tenuto a fare sapere che sei la sua donna... è un tipo geloso?” Mi chiese. Sorrisi ammiccando, era il momento giusto. “Si immagino che volesse dimostrare proprio quello... però non so se è geloso, anzi sai cosa mi ha detto?” Feci una pausa per attirare ancora di più la sua curiosità “Mi ha chiesto se ero attratta da te e se avevo voglia di farmi scopare da te...e che se avevo voglia di farlo, potevo farlo a patto che lui potesse guardarci fare l’amore....” “e tu cosa hai detto?” Mi chiese lui. Guardandolo negli occhi dissi “che sei un bel tipo e non sarebbe stato male farmi scopare da te!” Lo salutai passando dolcemente i pettorali e salutandolo con un bacio gli sussurri all’orecchio “la mia cabina è la 1540!”
Tornai da Massimo, Giulia e Fabio, dissi loro che ero stanca e volevo tornare in cabina a riposarmi. Salutai Fabio e Giulia e poi mi avvicinai a Massimo per un bacio e gli sussurrai in un orecchio “ti aspetto in cabina tra 10 minuti, ci sarà una sorpresa per te, non fare tardi!!!”.
Mi allontanai da loro con passo deciso, mi sentivo già eccitata e anche osservata. Con la coda dell’occhio vidi Andrea finire di bere e appoggiare il bicchiere sul bancone. Mi sembró di vederlo alzarsi. Proseguii nei vari corridoi della nave verso la mia cabina. Ebbi la sensazione di essere seguita! La sensazione divenne certezza quando infilai la chiave nella serratura. Sentii le mani di Andrea prendermi i fianchi e il suo cazzo già duro appoggiarsi sul mio culetto. Mi spinse con vigore dentro la cabina e chiuse la porta. Ero schiacciata contro la parete con Andrea che spingeva il bacino verso di me facendomi eccitare e sentire il suo cazzo duro. Le sue mani accarezzavano con forza i miei fianchi, il mio sedere e il mio seno. La sua bocca cercava la mia e le nostre lingue si intrecciavano fuori dalla bocca! Mi girai allargando leggermente le gambe e allungando le braccia al collo. Andrea era più alto di me coi tacchi e mi è sempre piaciuto limonare con un uomo più alto di me. Le mani di Andrea si stringevano sulle mie chiappe. Sentivo il suo cazzo duro spingere verso il mio clitoride e sentivo la mia figa anale bagnarsi sempre di più. Mi trascinò verso il letto, si sedette sul materasso, mi girò, mi alzo la gonnellina, spostò il tanga e inizio a leccarmi con foga la mia fighetta! Era un’esplosione di piacere sentivo la sua lingua lavorare sul mio buchetto, la sua barba incolta sfregare tra le mie chiappe e le sue mani giocare con il mio clitoride indurito. Avevo gli occhi chiusi dal piacere, mi mordevo le labbra per l’eccitazione che stavo provando e mugugnavo come una Troia in calore, fu in quel preciso istante che aprii gli occhi e vidi Massimo di fronte a me con uno sguardo tra il sorpreso e l’eccitato! Lo presi per mano e lo tirai verso di me provando a baciarlo. All’inizio sembrava non gradire poi si lascio andare e sentii la sua lingua ravanare nella mia bocca!
Andrea si accorse dell’arrivo di Massimo, lo allontanò in maniera gentile ma le sue parole suonarono chiare “eh no, stasera tocca a me scoparla, se vuoi puoi stare lì tranquillo a vedere come scopo la tua donna...” Massimo si sedette sulla sedia, Andrea mi fece sdraiare sul letto e si spogliò in un attimo. Si posizionò sopra di me, avevo il suo cazzo duro davanti alla mia bocca e mi disse “apri la bocca troia che stasera ti faccio godere come non ti è mai capitato” Assecondai il suo desiderio e inizio a scoparmi la bocca. Facevo fatica a respirare con il suo cazzo che mi arrivava fino in gola. Ogni tanto lo tirava fuori ma poi riprendeva a scoparmi la bocca con ancora più foga. Quando ne ebbe abbastanza mi girò e iniziò a scoparmi a pecorina. Ero talmente bagnata che mi penetrava con estrema felicità. Gridavo dal piacere di essere scopata da quell’uomo in modo così forte. Veramente non mi era mai capitato di essere scopata così. Mi schiacciava la testa sul cuscino e spingeva il suo cazzo sempre più forte dentro di me. Cambiammo posizione diverse volte e mi accorsi che Massimo aveva tirato fuori il cazzo e si stava segando. Chiesi ad Andrea se potevamo coinvolgerlo, lui accettò a patto che potevo solo segarlo e sponpinarlo. L’unico che mi poteva scopare stasera era lui. Massimo si avvicinò mi baciò e mise il suo bellissimo cazzo davanti alla mia bocca! Ecco se c’era una cosa che potevo dire di Massimo è che il suo cazzo era il più bello di tutti, aveva una forma perfetta, avrei passato ore ad accarezzarlo, a giocarci, a leccarlo e baciarlo, ma non poteva essere quella la sera. Sarà stata per l’eccitazione di vedermi scopata da un altro che dopo poche leccate lo sentii venirmi in gola. Non aveva di certo fatto una bella figura nei confronti di Andrea che ancora spingeva il suo cazzo dentro di me! Non so quanto tempo passò, venní anch’io ma non Andrea. Ero stremata e penso lo capì quando mi stese sul letto a pancia in su, allargai le gambe per prenderlo di nuovo nella più classica delle posizioni, quella del missionario! Entro dentro di me, questa volta con delicatezza, si avvicinò e inizio a baciarmi. Ebbi la sensazione che ora non mi stava più scopando, stava facendo l’amore come me. I nostri corpi si avvinghiavano, con le gambe lo stringevo a me mentre lui dolcemente continuava a sfondare la mia fighetta anale ormai tutta dilatata. Lo abbracciavo, gli accarezzavo la testa e le nostre lingue si cercavano di continuo finchè lo sentii ansimare sempre di più, capii che stava per venire e allora guardandolo negli occhi gli disse "mi hai fatto godere come una donna vera, come una gran troia, adesso vieni dentro di me fino all'ultima goccia". Pronunciate queste parole con due colpi lo sentii venire, per la prima volta senti lo sperma inondare la mia fighetta.
Restammo senza fiato sdraiati sul letto con Massimo sempre seduto con il suo cazzo in mano. Mi accorsi che anche lui era venuto di nuovo.
Devo ammettere che quella fu la scopata più bella della mia vita, non trovai mai più un uomo in grado di scoparmi in quel modo ma soprattutto di farmi sentire donna, figa e troia.
Finalmente andai a letto, per essere la prima giornata di crociera devo dire che non era andata affatto male. Mi addormentai stanca ma soddisfatta, certa che l'indomani ci sarebbero state tante altre occasioni...... continua
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