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ELISA LA MIA PRIMA SEGRETARIA PARTE 14B


di Norman111
08.01.2019    |    9.897    |    2 9.1
"” Ho preso a segarlo velocissima e a stringergli forte le palle..."
E il resoconto dei nuovi fatti inizio’ gia’ tre giorni dopo.

“…capo….non sai che spavento ieri sera! “ mi scrisse in chat il Giovedi pomeriggio

“…che è successo ??”

“….verso le 21.30 mentre guardavamo la tv sul divano con Carlo e Clara mi è arrivato un messaggio del dott.Franchi….avevo lasciato il telefono sul tavolino del salotto e Carlo subito mi ha chiesto chi era a quell’ora….a momenti svengo…”

“….gli ho detto che era Francesca del lavoro e mi sono allontanata per leggere e rispondere…”

“…beh…e che voleva il dottore… ? “

“…mi ha chiesto cosa stessi facendo…gli ho detto che ero con mio marito e mia figlia a guardare la tv e che mi ero allontanata per rispondergli…”


A quel punto Elisa prosegui col raccontarmi gli eventi di quella sera.


“….bene…bene….ascolta zoccola ti va’ di guadagnare 80 euro veloci ? “

“…si…dott.franchi….cosa devo fare ? “ gli ho risposto gia’ preoccupata per quello che potesse chiedermi,ma eccitata alla stesso tempo

“….allora innanzitutto mandami una foto di come sei vestita ora…”

A quel punto sapendo che avrei probabilmente avuto maggiore necessita’ di privacy,ho avvertito Carlo che la questione lavorativa con Francesca si allungava e dovevo chiamarla

“….amore …vado in camera che devo parlare un momento con Francesca….”

“…ok…ma il film non lo vedi ? “

“…amore vai pure avanti ti raggiungo tra un po’…”

Mi sono chiusa in camera e posizionatami davanti allo specchio dell’armadio mi sono scattata una foto e gliel’ho inviata.
Non avevo avuto il tempo di cambiarmi,quindi ero decisamente vestita bene considerata l’ora e che stavo a casa con Carlo…hihihi…

Avevo ancora indosso il completo grigio da lavoro,gonna al ginocchio,giacchetta,camicetta bianca e le decolte’ nere.


“….ricordo molto bene quel completo…è quello che avevi quando ci siamo visti ieri…”

“…si capo!...pero’ sotto oggi avevo messo i collant neri normali… “


Mi ha risposto poco dopo.

“….vedo che sei ancora in tenuta da lavoro…molto bene…ora per prima cosa togliti il reggiseno e le mutandine,indossa un paio di autoreggenti nere….di cui certamente una zoccola come te sara’ ben fornita….e mandami un’altra foto….ti voglio vedere seduta sul letto dove dormi col cornuto,con le gambe spalancate…”

Ho fatto come mi ha chiesto : ho tolto reggiseno,mutandine e sostituito i collant con un paio di autoreggenti nere.
Poi mi sono seduta sul bordo del letto con le gambe spalancate,la gonna tirata su fino ai fianchi e scattata la foto gliel’ho inviata.

“….perfetto….stai andando molto bene…ora slaccia i primi tre bottoni della camicetta e torna vedere il film col maritino….mi raccomando tieni vicino il telefono che voglio che mi mandi una foto dove si vede che sei li vicino a lui e che si vedano anche le tue belle tettine dalla camicia aperta…”

“…dott.Franchi….ma come faccio….mio marito se ne potrebbe accorgere…” ho provato ad obiettare,spaventata dal soddisfare quella richiesta

“…ok…per me puoi andare anche a fanculo…ora faccio un giro di telefonate e ne trovo una piu sveglia di te di sicuro…”

Non sapevo proprio come fare ma non mi piaceva proprio l’idea di perdere questo nuovo cliente…hihihi….

“…va bene dottore lo faccio…pero’ mi dia qualche minuto…”

“…dai basta che ti sbighi…” mi ha risposto dopo un po’

Mi sono tirata giu la gonna e messo il silenziatore al telefono,sono ritornata a sedermi davanti alla tv cercando di tenere un po’ strette le braccia di modo che Carlo non si accorgesse della camicetta aperta.

“…amore ma quanto c’hai messo… ? “

“…eh…è una cosa un po’ complicata di lavoro…adesso pero’ guardiamo il film…” gli ho detto cercando di distrarlo

Sono passati 10 minuti e non riuscivo a trovare un modo per farmi la foto.
Sentivo gia da un po’ il telefono che tenevo nella mano sinistra vibrare.

L’ho sollevato ed ho visto due messaggi consecutivi del dott.Franchi

“…allora ? “

“…ti do 5 minuti ancora e poi ti mando a fanculo…” scriveva nel messaggio successivo a distanza di pochi minuti

Non avevo piu molto tempo.
Mi sono girata e Carlo in quel momento stava giocando con Clara,cosi ho allargato la camicetta velocemente nei limiti che potevo e tenendo il telefono il piu disinvoltamente possibile davanti a me,ho scattato una foto al volo.

Mi sono subito ricomposta e l’ho visualizzata sperando che ritraesse quello che il dott.Franchi desiderava vedere.
Non era perfetta,ma si vedeva una parte del braccio di Carlo e la camicetta era totalmente aperta;nella fretta di farlo,un capezzolo era praticamente quasi uscito di fuori….hihihhi…

Gliel’ho inviata subito.

“….sei un po’ lenta…ma molto ubbidiente….molto bene….il maritino non si è accorto di nulla… ? “

“…no dottore…”

“…bene….ora è il momento di guadagnarti la marchetta….e che la tua bella boccuccia da zoccola si metta al lavoro….tra 5 minuti sono sotto da te…scendi,mi fai un pompino veloce e risali…”

Per un istante ho pensato nuovamente di obiettare a quella richiesta,ma sapevo che sarebbe stato inutile.

“….dott.Franchi ma lei sa dove abito ? “ gli ho chiesto sorpresa anche di questo

“…certo che lo so…dai sbrigati che sono quasi arrivato…”

Istantaneamente la mia testa ho cominciato a elaborare una scusa da inventare a Carlo per poter scendere a quell’ora e assentarmi per un po’.
E come al solito in questi casi l’idea mi è venuta abbastanza velocemente….hihihi…

“…amore ho tanta voglia di cornetti caldi alla crema…a te vanno… ? vado a prenderli da Gemma…”

“….mmmm…bella idea! grazie amore!….a me prendine due con la marmellata…”

Piu o meno per andare e tornare da Gemma la pasticcera ci vuole una mezz’oretta,piu eventuale fila…quindi mi è sembrato perfetto come piano capo…hihihi…


“…sempre eccellente..certo che tra cornetti alla crema e cannoli alla ricotta….c’hai una fantasia birbantella….”

Hihihih…si…e tutto per il mio meraviglioso e fantastico capo…!


“….sto scendendo dottore…ci vediamo all’angolo della via davanti alla farmacia…” ho scritto al dott.Franchi dopo aver indossato il cappotto e salutato Carlo

Uscita dal portone ho percorso il pezzetto di strada fino alla farmacia e con la coda dell’occhio ho visto qualcuno lampeggiarmi.
Mi sono voltata e un Porsche Cayenne nero con i vetri oscurati si è affiancato al bordo della strada.
Mi ha ricordato quella che avevi affittato tu quando abbiamo fatto nostro weekend di “lavoro” in costa azzurra…

Sapevo che era il dott.Franchi.

Mi sono avvicinata e dopo essermi guardata rapidamente intorno per controllare non ci fosse nessuno che mi conoscesse,sono salita.

“…buonasera dott.Franchi…” l’ho salutato sedendomi e chiudendo lo sportello.

La macchina profumava di nuovo e aveva dei sedilli in pelle marroni larghi e comodissimi.
Ho pensato l’avesse ritirata da poco.

“….buonasera…” mi ha risposto guardandomi con quel suo sguardo sempre un po’ inquietante

“…dottore non posso stare molto fuori….ho detto a mio marito che andavo qui vicino in pasticceria a comprare dei cornetti….”

“…i cornetti….ahahahah...vabbeh dai ci appartiamo qui vicino…”

“…se vuole possiamo andare qui dietro…non è molto bello come posto ma di sera non c’e’ nessuno….”

“…ok…fammi strada…”

Cosi l’ho portato a quella specie di discarica che c’e’ dietro casa dove ero andata quella volta con il sig.Renzo.

“…che cazzo di posto di merda…..” ha detto parcheggiando in un angolo buio vicino a dei rottami di auto,probabilmente preoccupato anche per la sua auto

“…mi scusi dottore ma è il posto piu vicino che conosco dove non viene nessuno di sera….”

“…ok…ok…allora…fammi vedere…non è che ti sei rimessa le mutandine il reggiseno per uscire che mi fai incazzare eh…? “ mi ha detto dopo aver chiuso le sicure degli sportelli

Gli ho fatto cenno di no con la testa tirando sul la gonna fino ai fianchi per mostrargli che non avessi nulla sotto
Ho allargato anche un poco le gambe…

“…molto bene…” ha detto soddisfatto avvicinandosi e accarezzandomi tra le cosce

“…apri la camicetta ora….”

Ho slacciato tutti i bottoni e l’ho aperta completamente.
Le dita della sua mano destra hanno afferrato il capezzolo sinistro stringendolo forte.

I suoi occhi sono rimasti nei miei per qualche istante mentre lo faceva.

“….dai…mettiti al lavoro ora…” ha detto poi interrompendo quel silenzio e reclinando indietro il suo sedile per mettersi piu comodo

Mi sono sfilata le scarpe e inginocchiata sul sedile con il viso nella sua direzione.
Ho volto poi per un attimo lo sguardo dietro di me per sincerarmi che non mi vedesse nessuno.

“…daiii…cristo….vai tranquilla che con questi vetri che ho fatto montare non ti vede nessuno…”

Mi sono chinata su di lui e mentre gli slacciavo la cintura e i bottoni dei pantaloni,l’ho visto infilare una mano nella tasca ed estrarne dei soldi.

“….ecco…ti pago in anticipo cosi non ci pensiamo piu dopo…tanto ormai ho visto che aspiracazzi che sei…”

Ha allungato un braccio e dopo avermi arrotolato tutta la gonna in vita,ha infilato i soldi dentro il bordo dell’autoreggente della gamba sinistra.

“…grazie dottore…” gli ho detto chinandomi poi tra le sue gambe

L’ho preso in bocca e sentito gonfiarsi;lentamente ho iniziato a spompinarlo con tutta me stessa.
Volevo farlo godere bene e soprattutto velocemente visto che di tempo non ne avevo molto…dovevo pure andare a comprare i cornetti…hihihi…

“…mmm….brava cosi….pompa cosi….su e giu…mmm…stasera ti voglio schizzare direttamente in gola….mmm…”

“…va bene dottore….” gli ho risposto allontanando per un attimo la bocca dal suo cazzo

Per i successivi dieci minuti circa,accompagnata dalla sua mano sinistra,la mia testa andava su e giu’ a ritmi alterni sul suo cazzo,piu veloce e poi piu lentamente.
Ogni tanto cercavo di spingermelo tutto in gola,altre volte mi limitavo a succhiarne solo la punta assecondando il ritmo che mi dava e che desiderava.

“….dai…dai…che ci sono….mmmm…preparati a succhiare forte zoccola aspiracazzi…mmm…voglio che la mandi giu’ tutta mano a mano che ti arriva in bocca…capito…eh…? “ mi ha detto ansimante

Ho risposto muovendo la testa e mugugnando sul suo cazzo.

“…mmmm…cazzo…voglio vedere quelle belle guanciotte incavarsi bene….mentre succhi…capito…?? “

Un nuovo mugugno di assenso è uscito dalla mia bocca.

Ho sentito anche anche l’altra sua mano raggiungermi la testa e spingermela a fondo sul suo cazzo.

“...eccomi…zoccola….si cazzo….sborrroooooooo…..cazz….succhia…succhiaaaa….tuttoooo..”

I primi schizzi mi sono arrivati direttamente in gola e come mi aveva chiesto,immobilizzata in quella posizione,ho preso a succhiare forte incavando le guance e a deglutire rapidamente.
All’inizio ho avuto qualche difficolta’ a farlo,mi sentivo quasi strozzare.

Poi quando gli schizzi successivi si sono affievoliti e hanno riempito la mia bocca,è diventato molto piu facile e piacevole soddisfare quella sua richiesta…hihihi…

Ho continuato a succhiarlo fortissimo e a mandare giu tutto finche’ non ho sentito che avesse finito di godere.

“….ahhhhh….ok…basta cosi…me l’ha lucidato…cristo santo…” ha detto poi con soddisfazione dopo che mi ero staccata da lui

“…i soldi lasciali li dove li ho messi che devi fare un’altra cosa per me stasera…” ha aggiunto quando ha visto che nel risistemarmi stavo togliendo i soldi dal bordo delle autoreggenti per metterli in borsa

Ho fatto come mi ha chiesto e li ho lasciati li anche se ero un po’ preoccupata su quali altre richieste potesse avere per quella serata.

Mi sono fatta accompagnare poi a un centinaio di metri dalla pasticceria.

“…mi raccomando…tieni il telefono con te …capito ? “ mi ha chiesto prima che scendessi dall’auto

“….va bene dottore….”

Fortunatamente in pasticceria non c’era molto gente,ho preso i cornetti e mi sono rincamminata velocemente verso casa.
Avevo ancora in bocca il suo sapore e il pensiero dei soldi infilati nel bordo delle calze mentre camminavo tra la gente mi eccitava da morire e già fantasticavo su quali potessero essere le prossime richieste del dottore.

Quando sono arrivata in casa Carlo stava guardando ancora il film.

“…amore ma quanto ci hai messo ? “ mi ha chiesto

“….ma se sono stata velocissima!…dai che sono ancora caldi….” gli ho risposto disinvolta appoggiando i cornetti sul tavolo e sedendomi vicino a lui

Nella mano snistra tenevo stretta il cellulare.
Dopo circa 5 minuti l’ho sentito vibrare e mentre Carlo giocava con Clara ho letto il messaggio che il dottor Franchi mi aveva inviato.

“….voglio che mi mandi una foto dove si veda bene la tua coscia,le autoreggenti con i soldi infilati e il quadretto di famiglia….la voglio ora…”

Sapevo di non dover esitare di fronte alle sue richieste.
Cosi ho approffitato di un momento in cui Carlo era intento a scofanarsi il secondo cornetto e mi sono appoggiata su di lui abbracciandolo e accavallandolo la gamba sinistra sulla destra.

Tenendo sempre il cellulare in basso dietro la coscia ho scattato velocemente un po’ di foto.

“…amore ma ancora co sto telefono ? “ si è lamentato Carlo vedendo che lo avevo ancora in mano

Volevo controllare che gli scatti fossero venuti bene prima di inviargliene uno.
Ed uno mi sembrava perfetto : si vedeva in primo piano la mia coscia con l’autoreggente e gli 80 euro infilati nel bordo,sullo sfondo l’immagine sfocata di Carlo che mangiava il cornetto

L’ho inviata subito al dottor Franchi chiedendogli se andasse bene.

“….ecco amore ho quasi finito…è sempre quella rompipalle di Francesca del lavoro…” gli ho risposto mentre attendevo la risposta del dottore

“….molto…molto bene…sei stata cosi brava che ti meriti invito all’inaugurazione del mio nuovo studio polispecialistico mercoledi prossimo...ti mandero’ dettagli…che è probabile che ti guadagni altri 300 euro…mi raccomando abbigliamento adeguato come sai e porta anche il maritino cosi non si insospettisce…ahahah…”


Insomma hai capito Michele ?! Che serata ?!


“….notevole….veramente notevole…e mi sembra che la frequentazione di questo nuovo “cliente” stia dando il via a sviluppi interessanti…avevi ragione…mia dolce zoccola…”
“..hai visto capo?...avevo proprio ragione….e ho un pure rimediato invito all’inaugurazione del suo nuovo studio….hihihi…”

“…si…vero…e sono molto curioso di vedere se trovera’ modo di avere un nuovo incontro ravvicinato con te…anche in quell’occasione…”

E l’occasione la trovo’ eccome,come ebbe modo di raccontarmi Elisa la settimana successiva,il giovedi mattina seguente all’inaugurazione.


“….Michele…non sai ieri all’inaugurazione….” cosi inizio’ il suo resoconto


Allora Michele,come mi aveva chiesto il dott.Franchi mi sono vestita con molta cura per andare all’inaugurazione del suo studio polispecialistico ieri pomeriggio.
Il dottore come ti avevo accennato Lunedi per chat mi aveva chiesto mi mettermi qualcosa sul blu e di indossare solo un perizoma rosso,oltre alla guepiere e a delle calze che stessero bene sul vestito.

Cosi Martedi mi sono presa mezza giornata libera e sono andata a fare un po’ di shopping per accontentare sue richieste al meglio…tanto un po’ di soldini in piu’ me li ero guadagnati…hihihi…

Ho preso un tailleur blu molto elegante e discreto allo stesso tempo,con gonna leggermente sopra il ginocchio e una giacchetta chiusa sul davanti ( ho pensato che cosi potessi nascondere il fatto che non avrei indossato il reggiseno… ) e una camicetta azzurra chiara.

Poi sono andata a cercare l’intimo in un negozio che ha molte cose sfiziose…

Ho trovato un perizoma rosso ridottissimo ( solo un filo dietro il sedere con un campanellino in alto al centro e davanti un micro triangolino ) e un paio di calze blu molto scuro non troppo velate,abbinate a una guepiere dello stesso colore.
La particolarita’ delle calze che me le ha fatte scegliere e’ che hanno un ricamo rosso intorno ad ogni coscia,che termina con un fiocchetto all’altrezza dove si agganciano alla guepiere.
Ero sicura che il dottore avrebbe apprezzato molto…
La commessa mi ha pure chiesto se volevo fare colpo su mio marito….hihihi…

Infine sono passata a prendere un paio di sandali blu e bianchi molto eleganti ( fascettina intrecciata sopra le dita e cinturino alla caviglia ) con tacco 12

Ovviamente ho obbligato anche Carlo a vestirsi adeguatamente,visto che il dottore ha invitato anche lui,e a mettere quindi il completo con la cravatta.

Nonostante le mie insistenze di lasciare Clara dal nonno,Carlo ha voluto portarsela.


Quando siamo arrivati all’indirizzo che il dottor Franchi mi aveva lasciato,c’era una lunga fila di macchinoni che attendevano per parcheggiare all’interno della struttura.

Sinceramente mi vergognavo un po’ a farmi vedere che arrivavamo con quello scassone di Panda,cosi con una scusa ho chiesto a Carlo di parcheggiare dietro il palazzo.

Lo studio era enorme e bellissimo, e poco dopo essere entrati ci hanno offerto una coppa di Champagne Cristal,quello buono che mi hai fatto conoscere tu.
Non conoscendo nessuno ci siamo avvicinati al buffet,collocato lungo una parete a specchio,e abbiamo iniziato a mangiare qualcosa.
Mentre mi ero chinata a raccogliere un tovagliolo caduto in terra a Clara ho sentito la voce del dott.Franchi.

“…buonasera signora…”

“…buon..buonasera dottore…” ho risposto quasi strozzandomi con un pezzo di tramezzino che avevo ancora in bocca.

Era elegantissimo e ancora piu affascinante.

“…e lei deve essere il fortunato marito di questa incantevole e simpaticissima signora…” ha detto poi rivolgendosi a Carlo

“…grazie…gentilissimo dottore…piacere Carlo…”

“….non le dica cosi che poi mi si monta la testa…” ha aggiunto Carlo

“…assolutamente…li merita tutti i miei complimenti la signora…….” ha proseguito sorridendo

In quello scambio di convenevoli con Carlo,ogni tanto mi lanciava un’occhiata ed io sentivo l’eccitazione e la paura crescere dentro di me per quello che mi avrebbe potuto chiedere di li a poco.
Ma dopo un po’,con una scusa si è allontanato per andare a parlare con altri ospiti.

Dopo quasi un’ora che non si vedeva in giro e durante la quale avevamo preso a chiacchierare con un signore con una figlia della stessa eta’ di Clara,ho cominciato a pensare che tutti gli sforzi fatti per soddisfare le sue richieste non avrebbero probabilmente incontrato il suo sguardo….almeno la parte sotto…hihihi…

E invece improvviamente lo vedo ricomparire e avvicinarsi di nuovo a noi.

“…allora come procede ? è di vostro gusto il buffet ? “

“…si…buonissimo dottore…! ” gli ha risposto subito Carlo

“…volevo chiederle se posso far visitare alla sua signora la nostra struttura…se vuole puo’ venire anche lei…”

L’azzardo mi ha fatto capire immediatamente quanto il dott.Franchi sappia comprendere le persone al volo

“….certo certo dottore…io preferisco gustarmi questo splendido buffet e stare con la piccolina se non le dispiace…” ha risposto Carlo

Sapeva benissimo che Carlo gli avrebbe risposto cosi…

Dopo aver dato un buffetto a Clara,mi ha fatto strada invitandomi a seguirlo per la “visita” della struttura.

Immaginavo già che tipo di visita mi volesse far fare…anche se non sapevo ancora dove e come…
Il cuore mi batteva fortissimo….

Appena ci siamo allontanati dalla massa degli invitati,prendendo un lungo corridoio,il dott. Franchi,che aveva iniziato nel frattempo a camminare davanti a me,si è girato un paio di volte a controllare che nessuno fosse dietro di noi.
Istintivamente ho fatto lo stesso.

Poi l’ho visto fermarsi davanti ad una porta e dopo averla aperta,farmi cenno di entrare.
L’ho sentito poi chiuderla a chiave alle mie spalle e accendere la luce.

Lo studio era bellissimo ed enorme,almeno cento metri quadrati.

“…ti piace Elisa ? “

“…si dottore….è bellissimo “

Mentre gli rispondevo l’ho sentito raggiungermi da dietro e mettermi una mano sul sedere.

“….questa ora non ti serve…” ha detto facendomi appoggiare la borsetta alla scrivania

Mi sentivo come totalmente intontita e preda di un sogno eccitantissimo.

“…e non hai visto la cosa piu bella di questo studio…” ha poi aggiunto stando sempre dietro di me con la mano ferma ad accarezzare il sedere sopra la gonna ed invitandomi a guardare avanti

Ho sentito un clic e improvvisamente la parete nera che avevo davanti è diventata completamente trasparente.
Dall’altra parte si vedeva tutta la sala,gli invitati,il buffet e soprattutto Carlo e Clara seduti li davanti!

“…dottore ma cosi ci vedono…!! ” gli ho detto spaventata

“…scema …ma che ci vedono…è un vetro polarizzato….noi possiamo vedere loro…ma loro non possono vedere noi…mi è costato una fortuna…”

Mi sono avvicinata al vetro incuriosita,osservando per qualche attimo quella folla silenziosa e inconsapevole di essere osservata.
Uno degli invitati dall’altra parte della parete ha alzato lo sguardo nella mia direzione e in effetti era come se non fossi li.

Poi ho sentito la sua voce di nuovo.

“…mi piace molto il tuo vestito….hai molto gusto….ma mi interessa ancora di piu’ quello c’e’ sotto…”

Mi sono voltata verso di lui che,nel frattempo si era accomodato su un larga poltrona bassa reclinabile.

“…cosa aspetti….togliti tutto…zoccola…” mi hai detto ritornando al suo tono perentorio che ormai ho imparato a conoscere bene

“…va…va bene dottore…..ma è proprio sicuro che non ci vedono…? “ ho risposto iniziando a slacciare la giacchetta e guardandomi ancora una volta alle spalle.

Non mi ha risposto.

Ho proseguito nello spogliarmi.
La giacchetta è caduta a terra,poi la gonna e infine la camicetta azzurra hanno fatto la stessa fine.

Sono rimasta cosi,con l’intimo che avevo acquistato con molta cura e i sandali ai piedi a farmi guardare.

“….girati zoccola….fammi vedere il culo…”

Mi sono voltata come da sua richiesta,lentamente.

“…pure il perizoma con il campanellino ti sei messa…che cazzo di troia che sei…girati e fammi sentire come lo fai suonare…” mi ha chiesto massaggiandosi il cazzo da sopra i pantaloni

Mi sono voltata dandogli le spalle e mosso le anche velocemente,facendolo suonare come mi aveva chiesto.

“…mmm…ancora zoccola….muovi bene quel culo…”

“….ora mettiti in ginocchio…e vieni qui da me……”

Mi sono inginocchiata e a quattro zampe ho iniziato a camminare lentamente verso di lui,che nel frattempo aveva tirato fuori dei soldi dalla tasca e li aveva appoggiati sul tavolino di fianco a lui.

“…questi sono i 300 euro per oggi…” mi ha detto quando sono arrivata tra le sue gambe

“…grazie…dottore…” gli ho risposto allungando la mano per prenderli

“…no…no…no…le brave zoccole non usano le mani per fare queste cose…” mi ha detto con sguardo malizioso

Ho capito cosa intendava volessi fare e mi intrigava molto l’idea….

Ho allungato il collo verso il tavolino e ho afferrato tra i denti la mazzetta delle banconote da 50 euro dal tavolino.

“…molto bene……ora girati e sempre a quattro zampe vai verso lo specchio che è arrivato il momento di sfondarti la figa….”

Mi sono voltata e ho ripreso a camminare lentamente a quattro zampe con la mazzetta dei soldi stretta tra i denti.
Dal riflesso del vetro l’ho visto alzarsi e seguirmi con lo sguardo fisso sul mio culo,fino a quando non sono arrivata con il viso a pochi centimetri dalla parete.

Sono rimasta li in attesa,ad osservare come Carlo,con Clara vicino,parlava tranquillamente con il signore conosciuto poco prima.

Mi faceva impazzire l’idea che non potesse vedermi …che non potesse vedere quello che a pochi metri da lui stavo facendo…

Poi ho sentito la zip dei pantaloni del dottore.
Il mio sguardo è tornato ad osservare il riflesso del vetro.

Si e' inginocchiato e posizionato dietro di me.

Ha afferrato la mia natica sinistra mentre con l’altra mano ha spostato il filo del perizoma guidando poi il suo cazzo tutto a fondo dentro di me con un colpo secco che quasi mi faceva sbattere con il viso sul vetro.

Istintivamente ho allungato la mano destra davanti a me appoggiandola sul vetro per sorreggermi meglio,mentre lui ha preso a scoparmi con impeto tenendo tutte e due le mani ben serrate sui miei fianchi.

Ogni volta che lo spingeva a fondo dentro di me,il campanellino del perizoma emetteva un lieve tintinnio.

Quando l’avevo acquistato non ci avevo pensato a questa cosa,ma in quel momento l’ho trovata molto eccitante…sicuramente da ripetere con il mio capo…hihihihi…


“…direi proprio di si….prosegui…”


“….non fare cadere quei soldi che altrimenti non becchi una lira…hai capito zoccola ? “ mi ha detto affannato mentre continuava a scoparmi con violenza

Ho mugugnato un si cercando il suo sguardo nel riflesso della parete.

“….zoccola…non ho sentito…hai capito cosa ti ho detto…?? “

Mi sono allora girata con il viso verso di lui e gli ho fatto un eloquente cenno di assenso con la testa.

“…brava…ora mentre io ti continuo a sfondare la figa….guarda bene il cornuto con la tua cara figlioletta che si godono il buffet….eh…mica lo sanno che ti stai facendo sbattere a pochi metri da loro…eh….troia che sei…”

“…peccato che abbiamo poco tempo…cazzo….ma tanto ci riorganizziamo eh zoccola… ? ” ha proseguito

Mi sono girata e gli ho fatto nuovamente cenno di si con la testa,mentre continuava a scoparmi con irruenza.

Poi dopo qualche minuto il ritmo delle sue spinte accompagnate dal tintinnio del campanellino del perizoma,si è improvvisamente interrotto;è uscito da me,alzandosi in piedi e posizionandosi al mio fianco,a pochi centimetri dal mio viso.

“…oggi ti lascio scegliere come farmi sborrare...” mi ha detto strattonandomi per i capelli e tenendo alzato il viso nella sua direzione

“…questi li togliamo ora…li puoi mettere a posto…” ha aggiunto togliendomi la mazzetta dei soldi dalla bocca e passandola nelle mie mani

Ho preso i soldi e li ho infilati nel bordo delle calze come mi aveva detto di fare la volta precedente.

“…va …va bene…dottore…” gli ho risposto mentre avevo nel frattempo riafferrato il cazzo iniziando a massaggiarglielo lentamente

Ho guardato davanti a me in direzione di Carlo e mi è venuta un’idea che immaginavo potesse piacergli.

Senza dire nulla,ho preso a masturbarlo con la mano sinistra piu velocemente,indirizzando la punta verso la parete e con la destra gli massaggiavo le palle.

“…che cazz…mi vuoi far sborrare con un raspone..eh zoccola… ? “ mi ha detto divertito e sorpreso dalla mia iniziativa

“…s..si…dottore se a lei va bene….”

“…si..si…pero’ qui mi farai fare un bel casino…basta che pulisci tutto quello che sporchi…capito… ? “

“…si dottore..”

Ho preso a segarlo velocissima e a stringergli forte le palle.


“….guarda il cornuto e tua figlia mentre mi spari questa sega…zoccola….” mi ha detto afferrandomi di nuovo per i capelli e dirigendo il mio sguardo verso Carlo e Clara oltre la parete

“…cosi…cosi…si dai…cosi….piu veloce…piu veloce…dai che ci sono…”

Ho aumentato ancora un po’ di piu il ritmo con cui lo stavo segando e ogni tanto la punta del suo cazzo strusciava sul vetro.
Poi l’ho sentito urlare e tirarmi forte i capelli.

Ha iniziato a schizzare contro il vetro piu volte e un paio’ di schizzi rimbalzando sono caduti sul bordo della mie calza sinistra,formando una grossa chiazza.

Ho continuato a segarlo velocissima finche’ non ha finito di godere.

Sul vetro davanti a me c’erano diversi schizzi del suo seme che hanno iniziato a colare lungo il vetro.

“….zoccola guarda che hai combinato…raccogli tutto con la lingua…pulisci bene ora…” mi ha detto con la mano destra sempre ferma tra i miei capelli,spingendomi la testa verso il vetro.

Ho allungato la lingua e facendomi guidare da lui ho leccato e risucchiato tutto il suo godimento via dal vetro come mi aveva chiesto.

“…brava cosi….pulisci tutto….molto bene…”

“….cristo santo…manco quella troia di Loredana mi faceva sborrarre cosi…” ha poi aggiunto soddisfatto,richiudendosi i pantaloni dopo che avevo terminato l’opera di pulizia del vetro.

“…dai ora rivestiti che altrimenti quel coglioncello di tuo marito magari si fa strane idee e ti viene a cercare…ahahah…”

Mi sono rivestita,lasciando i soldi nel bordo delle calze,mentre lui intanto si era seduto sulla scrivania e si stava risistemando la cravatta.

“…vai vai…intanto esci tu…io vi raggiungo dopo….” ha detto dandomi uno schiaffo sul sedere

“…va…va bene dottore…”

Sono uscita da quella sala verificando prima che non passasse nessuno per il corridoio e prima di andare da Carlo sono passato un attimo nel bagno li di fianco a darmi una sistemata a trucco e capelli.

“…amore allora com’e’ questo studio ? “ mi ha chiesto Carlo curioso quando sono rientrata nella sala

“…eh....molto bello…amore…” ho detto allungando una mano per afferrare una patatina dal buffet

Ogni tanto mentre eravamo li il mio sguardo tornava verso la parete e la mia mente a quello che al di la’ di quella pochi minuti prima era successo.
Ero eccitatissima,sinceramente avrei voluto che quell’incontro fosse durato piu a lungo…hihihi…

Ed è per questo che poi quando siamo tornati a casa e Carlo e Clara sono andati a letto gli ho detto che mi sarei trattenuta nella toilette per un bagno rilassante.

Ho chiuso la porta a chiave e mi sono soffermata a guardarmi davanti allo specchio lungo.
Mi sono accarezzata da sopra i vestiti.

Michele avrei voluto che fossi li per sbattermi come la zoccola che sono,con Carlo e Clara nella stanza a fianco.
Avevo una voglia pazzesca addosso…

Ho tolto i vestiti e le scarpe e sono rimasta in intimo e ho aperto l’acqua della vasca.

Lo sguardo è andato sulla coscia sinistra dove era ancora presente la macchia lasciata sul nylon dal seme del dott.Franchi.
Mi sono seduta sul water e sganciati i gancetti della guepiere l’ho sfilata per sentire l’odore del suo godimento.
Poi l’ho portata alla bocca e ho iniziato a succhiare,per riassaporarlo…

Istintivamente le mie gambe si sono spalancate,ho appoggiato i talloni sul water e il mio sguardo è tornato verso lo specchio che restituiva la mia immagine.

La calza pendeva dalle mie labbra,e la mia micetta era completamente spalancata.

Sono scesa con le dita tra le gambe per accarezzarmi,ma avevo voglia di sentire qualcosa di piu consistente dentro di me…hihihi…

La prima cosa su cui è andata la mia attenzione è stata la spazzola del water.

L’ho afferrata con la mano sinistra guidandone poi il manico all’interno di me.

Ho inziato a spingerla avanti e indietro con cautela e poi con sempre maggiore decisione mentre continuavo a guardarmi nello specchio.

Stavo impazzando di piacere e per non rischiare che qualche urlo potesse scapparmi dalle labbra,mi sono infilata tutta la calza in bocca.

Sono bastati pochi minuti di quel trattamento alla mia micetta per farmi venire fortissimo.
Ho mugugnato e stretto la calza in bocca per non farmi sentire.

La serata è terminata con un lungo bagno che avrei voluto fare proprio con te Michele…e soprattutto avrei voluto qualcos’altro invece del manico di quello spazzolone nella micetta…ma si sa’…di necessita’ si fa virtu’….hihihihi…

“….hai proprio ragione….mia meravigliosa zoccola….”
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