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ELISA LA MIA PRIMA SEGRETARIA PARTE 17


di Norman111
21.01.2021    |    11.504    |    3 9.9
"E che cavolo…e invece alla fine ho trovato tutto nella cassettiera che avevo in camera, scarpe comprese! Fortunatamente mi sono tenuta proprio in forma…..."
Durante il mese successivo,Elisa finse di fatto di sostituire la segretaria del dott.Franchi,perche’ come lui le aveva detto chiaramente,l’avrebbe chiamata solo ed esclusivamente per usufruire dei suoi “servizi” quando ne avrebbe avuto desiderio.

Come mi aveva subito anticipato,nei giorni in cui fosse stata libera avrebbe mantenuto una routine giornaliera da impiegata part time per non far insospettire Carlo,e avrebbe sfruttato le giornate che avrebbe avuto libere per un po’ di shopping o andare a trovare qualche amica.

Nel pomeriggio del mercoledi’ successivo al giorno del “massaggio” casalingo, il dott.Franchi le invio’ un messaggio per dirle di recarsi a studio il giorno dopo verso le 12.
Elisa nei giorni precedenti,seguendo molte delle mie indicazioni,aveva provveduto a fare qualche acquisto mirato per arricchire il suo guardaroba da zoccola professionista.

Aveva comprato diverse cose,anche perche’ avendo ormai constatato la facilita’ con cui guadagnava certe cifre,a cui lei certamente non era abituata,i biglietti da 100 e da 500 avevano preso a volar via con estrema facilita’ nei vari negozi che aveva preso a frequentare con una certa assiduita’ e disinvoltura,considerato che la furbetta pagava solo per contanti per non lasciare tracce sulla carta di credito,carta di cui Carlo controllava scrupolosamente tutti gli estratti conti ogni fine mese.

Tra gli acquisti fatti ve ne era uno di cui andavo particolarmente fiero,visto e considerato che oltre ovviamente a rispecchiare i miei gusti,me lo aveva mostrato mentre lo provava nel camerino di un negozio,inviandomi parecchi scatti in varie pose piu che esplicite.

Si trattava di un tailleur grigio gessato,giacca e gonna poco sopra il ginocchio con un piccolo spacco posteriore.
La giacca aveva delle sottili bordature rosse
A questo vi aveva abbinato un completino intimo rosso con perizoma ovviamente ridottissimo,una camicetta bianca,delle autoreggenti nere e un paio di sandali neri tacco 12.

Nel tardo pomeriggio di quel Giovedi,al rientro dell’incontro con il dott.Franchi,puntualmente mi contatto’ per riportarmi dettagliatamente quanto accaduto.


“…eccomi capo!….anche oggi…giornata produttiva…hihihi…” esordi’

E comincio’ a raccontarmi.


Quando sono arrivata allo studio ho notato che la segretaria non c’era,quindi ho pensato che probabilmente le ore che avrei passato in solitudine in compagnia del mio “cliente” sarebbero state parecchio movimentate…hihihi…

“…che bel completo Elisa….complimenti…” mi ha detto appena sono entrata e ho chiuso la porta dietro di me

“…grazie…dottore…”

“…vieni…vieni qui piu vicino che voglio vederti meglio….” ha proseguito allontanandosi dalla scrivania,facendo scivolare indietro la poltrona dove era seduto

“….cazzo…cosi combinata mi fai arraparare anche quella bestia del portiere qui sotto…aahhah…”

“…secondo me c’hai preso gusto a fare la zoccola di professione e a cornificare quel coglione di tuo marito…” ha aggiunto massaggiandomi il sedere da sopra la gonna,appena sono arrivata al suo fianco

“…ehm…no…che dice dottore…io…io cerco solo di fare del mio meglio…per i miei…clienti…ecco…per lei…”

“…i tuoi clienti…ahahaha…e brava la mia zoccola…che professionalita’…molto bene…allora comincia subito a fare del “tuo meglio” visto che fino a prova contraria sono io il tuo cliente migliore…o sbaglio zoccola ? “ mi ha risposto,passando un dito sulle mie labbra e sbavandone un po’ il rossetto

“…s…si…certo dottore…che vuole che faccia…? “

La sua mano ha lasciato la presa dal mio sedere e si è appoggiato con la schiena alla poltrona dove era rimasto seduto,senza rispondermi.

“…se….se vuole posso ballare per lei…” ho proposto ripensando a quanto i miei balletti fossero stati apprezzati dal sig.Renzo e dal sig.Lamberti

“….ballare… ? ahahha…che troietta che sei…dai fammi sto balletto…guarda…ti metto anche un po’ di musica jazz…”

E cosi dicendo ha acceso l’impianto audio posizionato dietro di lui.
E’ partita una musica molto soft e sensuale,penso fosse un assolo di sassofono….sai io sono esperta di altri generi un po’ meno ricercati…hihihi…

Mi sono messa di fronte alla sua scrivania ed ho inziato a muovervi sensualmente,esattamente come sentivo fosse quella musica.

Ho slacciato la giacca,facendola cadere a terra,ed ho iniziato ad accarezzarmi il corpo.

Avevo lasciato appositamente aperto qualche bottoncino in piu della camicetta di modo che si vedesse bene l’intimo rosso che indossavo…hihihi…

Poi ho tirato su la gonna e l’ho fatta scorrere lungo le mie cosce fino a scoprire le autoreggenti e a mettere in vista il perizoma.

“…va bene cosi dottore… ? “ gli ho chiesto vedendolo silenzioso

“…mah si dai…confermo che te la cavi abbastanza bene come ballerina,come avevo gia’ notato la sera al locale….”

“…grazie dottore…” ho risposto continuando a muovermi sinuosamente e ad accarezzarmi i fianchi e il seno da sopra la camicetta

“…dai…leva le scartoffie da quel tavolo e mettitici a ballare li sopra…” ha proseguito indicandomi un tavolo basso presente nella sala dove di solito tiene accastatati diversi faldoni e riviste

Ho fatto come mi ha detto ed ho ripreso subito a ballare.

“…spogliati…” mi ha chiesto perentorio poco dopo

“…va...va bene dottore…vuole che tolgo tutto ? non è che arriva qualche sua paziente ? “

“…fai come ti ho detto e non dire cazzate cretinetta …”

Mentre avevo iniziato a togliere la camicetta ha suonato il telefono e il dott.Franchi ha cominciato a conversare amabilmente con quello che sembrava essere un amico di vecchia data,mentre continuava ad osservarmi.

Quando sono rimasta solo con l’intimo,le calze autoreggenti e i sandali, mi ha fatto segno di fermarmi e di raggiungerlo alla scrivania,invitandomi ad inginocchiarmi tra le sue gambe.

Sapevo molto bene cosa dovevo fare…hihihi…

Gli ho accarezzato per qualche istante il cazzo da sopra i pantaloni,avvertendo che aveva gia preso una certa consistenza.
Il che mi ha lusingato parecchio : anche solo il balletto gli aveva fatto gia’ un bell’effetto…hihihi…

Ho aperto la cintura dei pantaloni e rapidamente le mie mani e poi la mia bocca si sono impossessate del suo salsicciotto.

“…sai con chi sono al telefono ? con il tuo caro sig.Lamberti…” mi ha detto attivando poi il vivavoce

“….Lamberti…qui tra le mie ginocchia c’e’ Elisa che si sta occupando del mio cazzo…Elisa fagli sentire come ciucci forte…” mi ha chiesto

Ho immediatamente dato maggiore intensita’ al pompino in cui ero impegnata,facendo piu risucchi possibile con la bocca,mentre il dottore aveva per un momento avvicinato il telefono alla mia bocca.
Evidentemente il dott.Franchi voleva far ingelosire un po’ l’altro mio “cliente” e la cosa mi divertiva ed eccitava…hihihi…”

“….la senti sta pompinara ? …ci sta dando giu di brutto….mi dispiace che a causa delle tue ultime traversie tu non possa goderti i suoi piacevoli servizi…ahahha…” gli ha detto ridendo

“…sei uno stronzo Franchi….maledetto che sei…io sto qui incasinato tra tribunali e guardia di finanza….e tu me dici ste cose….che cazzo… beato te! ”

“…lo so…lo so e mi dispiace…Elisa fai un saluto al sig.Lamberti che e’ tanto depresso in questo periodo….”

“…buona…buona sera…sig.Lamberti….” mi sono affrettata a salutarlo,liberando per un momento la mia bocca

“…ahahhaha….dovresti vederla sta zoccola….c’aveva il mio cazzo appoggiato sulle labbra quando ti ha mandato il saluto…ahahha….” e cosi dicendo ha appoggiato una mano sulla mia testa per spingerla subito piu a fondo sul suo cazzo

“…bastardo che sei….ma che hai fatto poi alla fine l’hai assunta da te ?…”

“…macche’ assunta!....a quel coglioncello del marito gli ho detto che la assumevo perche’ la mia segretaria per un mese non c’era…ma in realta’ la faccio venire qui solo nei momenti giusti per svuotarmi i coglioni....mmmh …mi sembra di rivivere i bei momenti quando insieme ai tuoi collaboratori ce la spassavamo con la tua bella nipotina Florine... “

Di nuovo quel nome….cominciava a darmi i nervi sentir parlare di questa Florine!.
L’unico modo di farli smettere di parlarne penso sia mostrargli che io sono piu brava e disponibile,ho pensato…hihihi…

“…cazzo…era affamata di sborra…ti ricordi quel pomeriggio che gli abbiamo allagato la bocca in cinque usando il divaricatore orale che ho qui a studio,per tenergli allargata quella bocca da passerotta ? ….s’e’ mandata giu tutto…cazzo…ed era incinta pure di 4 mesi…! “ ha proseguito

Io intanto avevo iniziato a leccargli la cappella tutta intorno,scendendo di tanto in tanto a succhiargli forte le palle,incrociando il suo sguardo

“…certo che me lo ricordo!...come dimenticare!….” ha risposto subito il sig.Lamberti

“…ed ancora piu divertente fu il pomeriggio del giorno dopo,vederla qui a studio da me sbaciucchiarsi tutta tenera e romantica con il suo fidanzatino ignaro e cornuto,quando vennero per il consulto medico periodico…”

“…ricordo…ricordo…e mi raccontasti pure che aveva con se la borsetta di Luis Vuitton che si era fatta comprare dopo che l’avevamo montata a turno mesi prima…”


“…come no…tutta fiera davanti al fidanzato con la sua borsetta…magari a lui aveva raccontato di averla comprata rompendo il salvadanaio dei risparmi…ahahhah “

“….comunque Elisa è una buona degustatrice.…” ha risposto il sig.Lamberti ritornando al presente

“…si…devo dire si…sere fa ero a cena da loro e si è fatta un bel bicchiere di sborra…sborra e chardonnay…ahahah…è bastato che il cornutello del marito si allontanasse qualche minuto per badare alla mocciosa….”

“….cazzo…mi stai facendo rosicare Franchi…”

“…ahahah…comunque al di la’ dei racconti leggendari di Renzo….Elisa vorrei vederla alla prova con un bel carico di sborra…che dici Elisa...sei in grado ?…perche’ qui come avrai ben capito siamo ben abituati bene…Florine era molto capace in questo…e non solo…” ha detto a quel punto rivolgendosi a me

L’ho guardato,continuando a massaggiargli il cazzo con la mano destra,facendogli un cenno di assenso con la testa.

“…no…no…fermati un momento…dillo bene che cosi ti puo’ sentire il sig.Lamberti,che a questa cosa tiene anche lui molto….quanta ne puoi ingoiare ? “

“…tu…tutta…tutta quella che vuole….dottore…” ho risposto rinfilandomi subito dopo il cazzo il bocca

“….ahahaha…l’hai sentita….? Dai Lamberti vedremo quanto prima di organizzare per testare sue capacita’…ora ti lascio che ho voglia di sfondargli la figa….”

La telefonata si e’ conclusa pochi istanti dopo.

“…senti…oltre a “battere”….sai battere anche a macchina ? ahahah “ mi ha poco dopo chiesto ironicamente facendomi poi alzare e posizionandosi dietro di me

“…s….si…dottore..me la cavo…” gli ho risposto un po’ insicura non capendo bene dove volesse andare a parare con quella richiesta

“…molto bene…” mi ha risposto accarezzandomi la schiena con le dita fino raggiungere i gancetti del reggiseno per aprilo.

Tolto il reggiseno l’ha lanciato nel bidone delle cartacce e stessa fine ha fatto il perizoma,che ha letteralmente strappato in due con impeto,dopo avermi fatto piegare a novanta gradi sulla scrivania.

“…oggi te ne torni a casa senza mutandine e reggiseno come dovrebbe fare sempre una zoccola come te…” mi ha sussurrato all’orecchio

“…va…va bene…dottore…”

L’intimo l’avevo pagato come ricordi quasi 200 euro,e vederlo li,gettato nella spazzatura,un po’ mi è dispiaciuto,pero’ quasi immediatamente sono prevalsi in me l’apprezzamento e l’eccitazione per quel modo di fare violento e deciso del mio “cliente”…che come sai Michele apprezzo molto…hihihi…

Mi ha fatto mettere con i gomiti appoggiati sulla scrivania e poi ha posizionato la macchina da scrivere davanti a me,dopo averci messo dentro un foglio bianco,di modo che potessi usarla.

“….ora zoccola…voglio che quello che dici…lo scrivi anche…capito… ? “

“…va…va ben…va bene…dottore…”

“…chi sei tu…? ” mi ha sussurrato all’orecchio

“…so…sono…una zoccola…”

“…brava…scrivilo…”

Avevo appena iniziato a pigiare i tasti sulla macchina da scrivere e mi è arrivato uno schiaffo forte sul gluteo sinistro che mi ha fatto sobbalzare e voltare istintivamente verso di lui.

“…ahi…”

“…che cazzo fai ??...non devi guardare me…pensa a scrivere…cretina! “

Ho ripreso a scrivere come mi ha chiesto per completare quella frase,ma lui allo stesso tempo ha subito ripreso a schiaffeggiarmi il sedere,primo un gluteo e poi l’altro,il che non rendeva facilissimo battere a macchina…hihihi…

“…hai fatto cretinetta ? …fammi vedere…“ mi ha domandato poco dopo

“…ma che e’ sta roba ?? che sono tutte ste maiuscole ??? …manco una frase sai scrivere a macchina…ma che cazzo…“ ha inveito contro di me evidentemente non soddisfatto

“…mi scusi dottore…ma se fa…se fa cosi forte..non riesco a scrivere bene…”

“…forte ??....ma se ti sto accarezzando…dai riproviamo…vai…tema a piacere…ma questa volta devi scriverne almeno due di frasi…”

Ho reiniziato a pigiare i tasti e lui ha ripreso a schiaffeggiarmi il sedere questa volta con un po’ piu di forza.


“…hai fatto cretina ? “ mi ha chiesto poi ancora una volta

“…s…si..dottore…”

“…fammi vedere….”sono una Pompinara” …” mi piace la sboRRa”….beh un’altra volta problemi con le maiuscole…pero’ in effetti la P maiuscola ci puo’ stare,potresti essere in effetti la reginetta dei pompini con quella bocca da ciucciacazzi che ti ritrovi….” mi ha detto afferrandomi con forza per il mento,per farmi girare verso di lui.

Ho notato l’altro sua mano impegnata a massaggiarsi il cazzo,duro di pietra,la cui punta mi sfiorava ogni tanto la coscia.

Sentivo le mie guance andare in fiamme,ed in effetti la situazione mi stava eccitando tantissimo.
E anche il dott.Franchi l’ha notato…

“…cos’e’ zoccoletta…ti piace farti sculacciare eh… ? “ mi ha chiesto eccitato,massaggiandomi i glutei

“…ehm…n..no…ecco non…non lo so…dottore…” ho risposto un po’ imbarazzata

“…cos’e’…ti sculacciavano a scuola…in collegio… ? “

“…n..no…mio padre…”

“…il paparino…ma dai…e fino a che eta’… ? “

“….ero ai primi anni di liceo…” ho risposto di nuovo imbarazzatissima facendo quella confessione

“…e ?...ti faceva male… ? “ mi ha chiesto sempre piu incuriosito

“…ehm…no…non lo so…era strano…ecco…”

“…strano…dici…eh….vieni zoccola…vieni con me ora….”

“…ce l’hai il rossetto ? “ ha aggiunto fermandosi per un momento

“…s…si dottore…nella borsetta…”

“…prendilo…”

Si è tolto pantaloni e mutande mentre lo prendevo e mi ha fatto poi spostare,guidandomi con una mano stretta forte sul sedere,davanti allo specchio a parete che ha in uno degli angoli dello studio.
E’ uno specchio che va da terra fino al soffitto.

“…inginocchiati qui davanti e guardati…..guarda bene che cagna che sei….”

Mi sono inginocchiata come mi ha chiesto,con le gambe leggermente divaricate e con un po’ di imbarazzo ho sollevato lo sguardo davanti a me per vedere riflessa la mia immagine.

Il ciuffetto di peli della mia micetta,tanto apprezzato da te mio caro capo e da tanti miei “clienti”…hihihi…,spuntava birbante,ben visibile tra le mia gambe.

Dopo qualche istante ho alzato lo sguardo verso di lui,che stava silenzioso al mio fianco massaggiandosi il cazzo turgido sopra la mia testa,chiedendogli se voleva che mettessi il rossetto che avevo ancora in mano.

“….no….cretinetta…ora guardati nello specchio e scriviti addosso quello che sei…”

Come puoi immaginare capo non e’ facilissimo scriversi addosso qualcosa guardandosi nello specchio,cosi gli ho chiesto se potessi avvicinarmi un po’ e lui ha acconsentito.
E con non poche difficolta’,ho iniziato a scrivere con il rossetto le varie lettere sopra il mio seno,fino a comporre la parola ZOCCOLA.

“…va bene cosi…dottore ? “

“…molto bene…ora guarda davanti a te e dillo allo specchio cosa sei…”

Avevo ormai una voglia pazza di averlo dentro di me ,tutta quella attesa mi stava facendo impazzire e cosi le parole che sono uscite dalle mie labbra,appena mi sono voltata verso lo specchio ed ho rivisto la mia immagine,sono state frutto di tutta l’eccitazione accumulata in quei minuti.
Mi sembrava di essere in un sorta di incantesimo…

“…sono…Elisa…sono….sono una….una zoccola….la zoccola del dott.Franchi…..”

“…mi piace la sborra….tanto …” ho detto accarezzando istintivamente il mio seno

Ho visto dall’immagine riflessa dello specchio il dott.Franchi inginocchiarsi dietro di me e farmi appoggiare le mani avanti di modo da stare a quattro zampe.

“…continua…cagna…”

“si…dottore….” e mentre gli rispondevo ho sentito la punta del suo cazzo sfiorarmi la micetta e poi un forte schiaffo colpire il mio gluteo destro

“….mio…mio marito è….un coglione…”

“…dillo ancora zoccola…piu forte…”

In quell’istante ha affondato le dita nei miei fianchi,infilando tutto il cazzo a fondo dentro di me in un solo colpo di bacino.

“…ahhhh….. …mio marito è….è….un coglione…un cornuto….ed io…ed….io….ahhh…”

Cominciavo ad avere difficolta’ a parlare per quanto forte aveva preso improvvisamente a scoparmi.

“…e tu…cosa _? “

“…ed io…sono…sono una pompinara…una zoccola a pagamento….mi faccio scopare dal dott.Franchi…e….ed anche dai suoi amici…se lui vuole…ahhhhh….”

“…brava zoccola…sputa sullo specchio…sputa su quella faccia da zoccola che vedi…” mi ha chiesto mentre il ritmo dei suoi affondi era leggermente diminuito,ma non l’intensita’ e la forza delle sue possenti spinte dentro di me,che continuavano a scuotermi.

Ho fatto come mi aveva chiesto,e guardando la mia immagine riflessa dallo specchio ci ho sputato sopra due volte.
La saliva e’ iniziata a scivolare sullo specchio verso il basso.

“….lecca e pulisci tutto zoccola…” mi ha ordinato,fermando improvvisamente gli affondi dentro di me ed indirizzando la mia testa verso lo specchio,dopo avermi afferrato per una ciocca dei capelli

Ho appoggiato le mani allo specchio per sostenerrmi meglio ed ho iniziato a raccogliere con la lingua e le labbra tutta la saliva che poco prima vi avevo sputato sopra.

“…brava…cosi…pulisci tutto zoccola….” ha ripetuto osservandomi eccitato e riprendendo subito a scoparmi con maggior vigore

La mia bocca era vicina allo specchio e il respiro che usciva dalle mia labbra ha iniziato ad appannarlo.

“….ti sto per schizzare dentro troia….mmmmhhh….tra poco ti allago….sei pronta ? ”

Gli ho fatto un cenno di assenso con la testa guardandolo dallo specchio e poi istintivamente la mia mano sinistra,quella dove porto la fede,ha raggiunto i miei fianchi afferrando poi una parte del mio sedere,allargandolo un poco per dare miglior spazio ai suoi affondi.

“…..sborrrrooooooo….zoccolaaaaaa…….ahhhhhhhh….”

Immediatamente l’ho sentito urlare e spingere a fondo il cazzo dentro di me.

Ho dovuto contenermi per non urlare anche io e mantenere una certa “professionalita’” …hihihi….ma sentire il suo cazzo pulsare e contrarsi a lungo dentro la mia micetta,sentire i suoi schizzi riempirmi,mi ha fatto impazzire.


Quando ho finito di rivestirmi ho raggiunto il sig.Franchi alla scrivania che mi ha dato 400 euro,dandomi poi una pacca sul sedere.

“…grazie dottore…” ho detto,infilando poi i soldi nelle autoreggenti come d’abitudine

“…dottore…ehm..volevo chiederle una cosa…”

…”dimmi pure…”

“..ecco….volevo chiederle se…se potrebbe prescrivermi la…la pillola…sa visto che….ecco…” ho domandato con un po’ di imbarazzo


“…la pilllola ???...ma sei scema o cosa ?? …cretinetta ma secondo te perche’ ti allungo tutti sti bigliettoni….???...solo per il tuo bel culo che ti ritrovi o per i tuoi pompini ? Io ti scopo come voglio senza guanto e senza protezione…altrimenti il gusto dove sarebbe ? ahhah…comunque se non ti sta bene puoi sempre trovarti qualche sfigato segaiolo a 30 euro e tornare a battere in pineta…”

“…mi scusi dottore…non volevo…va bene cosi..allora…ecco….rimaniamo…che…che mi chiama lei ? ” mi sono subito preoccupata di scusarmi avendo vista la sua reazione decisamente alterata

“…si si…ora vai che tra poco arriva quella cessa della De Caro per la visita…”

Ho pensato a quel punto che il rischio di una nuova gravidanza a breve fosse reale,ma comunque “gestibile” come gia’ fatto in precedenza…hihihi…

Quando sono uscita dallo studio e sono arrivata in strada,è stato decisamente piacevole ed eccitante sentire l’aria fresca accarezzare la mia micetta e il mio seno nudi sotto i vestiti…e mi sa’ che diventera’ una piacevole abitudine se devo seguire le direttive del mio “cliente”…hihihihi…


E in effetti quella nuova abitudine pochi giorni dopo ebbe subito modo di sperimentarla.

Dopo una settimana in cui il dott.Franchi non si era fatto sentire,il che aveva lasciato Elisa in agitazione col dubbio di aver fatto qualcosa di sbagliato che non avesse soddisfatto in toto le aspettative e i desideri del suo “cliente” e che tra l’altro l’avevano costretta per giorni a girare a vuoto per diversi centri commerciali quasi tutte le mattine per mantenere la credibilita’ della storia del suo lavoro di segretaria a Carlo,di venerdi gli arrivo’ finalmente un suo messaggio con cui invitava lei e Carlo a cena in un ristorante elegantissimo poco fuori Roma.

Non era proprio quello che Elisa si aspettasse,ma accetto’ ovviamente subito con entusiasmo,per quanto sapesse che Carlo sarebbe stato presente.
Ma conosceva anche le grandi capacita’ creative del suo caro “cliente” in situazioni simili.

Il dottore le specifico’ di vestirsi elegantemente e ovviamente di non indossare nessun tipo di intimo.

Elisa esegui’ alla lettera quanto richiestole.

Indosso’ un abito di pallette dorate lungo fino a poco sotto il ginocchio con spalline sottili,che le lasciava la schiena ampiamente scoperta,abito che aveva provveduto ad acquistare in una delle sue mattinate a zonzo nei centri commerciali.
Sotto solamente una guepiere color carne con abbinate calze super velate dello stesso tono (dettaglio di quell’abbigliamento che dovette ovviamente indossare di nascosto al bagno per non farsi vedere da Carlo) ed un paio di sandali tacco 9,per non “disturbare” troppo i gusti morigerati di Carlo,con delle sottili striscioline di pelle anch’essa dorate,in perfetto abbinamento con l’abito.

Quando arrivarono al locale Elisa mi racconto’ di essersi sentita quasi sopraffatta dall’eleganza del posto e dal livello delle persone che lo frequentavano;gli uomini in particolare,quasi tutti in smoking,come d’altronde il dott.Franchi,che li aspettava ad un tavolo in un angolo in penombra del locale,sorseggiando una coppa di champagne.

Il suo imbarazzo era legato anche al fatto che Carlo,oltre ovviamente a non indossare alcuno smoking,si era rimesso per l’ennesima volta il solito completo da cerimonia che usava sempre in occasioni simili,nonostante le insistenze di Elisa nel fargli comprare qualcosa di nuovo e diverso.

Il cameriere la aiuto’ a togliere il soprabito ed il dott.Franchi la squadro’ per bene,osservando ed evidentemente apprezzando,ogni dettaglio dell’abbigliamento che aveva scelto.

Dopo gli abituali saluti e convenevoli,li invito’ a sedersi,facendo accomodare alla sua destra Elisa con le spalle nell’angolo verso il muro e Carlo di fronte a loro;quella scelta,considerata la grandezza del tavolo circolare a cui erano seduti,faceva sembrare di fatto che Carlo fosse un terzo incomodo agli occhi di un estraneo.

“…spero non ti disturbi Carlo se faccio sedere Elisa qui vicino a me,ma devo farle vedere alcuni dati e alcuni nuovi protocolli per lo studio,poi dopo ci riposizioniamo…tanto la serata è lunga ” si era educatamente giustificato il dott.Franchi,appoggiando poi sul tavolo un piccolo faldone

“…non si preoccupi dottore…ci mancherebbe….” aveva risposto pacioso e bonario Carlo iniziando a sorseggiare anche lui la prima coppa di champagne della serata e a leggere la maestosa e pressoche’ infinita lista dei vini che gli era stata portata dal cameriere su indicazione del dottore

Elisa sapeva bene che il suo “cliente” aveva qualcosa in mente e cosi si mostro’ apparentemente interessata a quel faldone appoggiato sul tavolo.

“…dottore…ma…di cosa si tratta ? “

Il dott.Franchi le apri’ il faldone davanti chiedendole cosa ne pensasse.
Nello stesso momento la sua mano destra raggiunse la coscia sinistra di Elisa iniziando ad accarezzarla e scivolando verso l’interno.

Elisa si volse istantaneamente prima verso di lui e poi a dare una rapida occhiata a Carlo,che in quel momento era totalmente immerso nella lettera della carta dei vini.

Sentendosi totalmente al sicuro da qualunque sguardo,allargo’ lentamente le cosce spingendo anche il bacino piu avanti sulla sedia per dare piu facile accesso alla mano del dottore.

“…ah si…sono quei dati di cui mi aveva parlato l’altro giorno…” gli rispose fingendo di leggere i fogli che aveva davanti agli occhi

Il dott.Franchi inizio’ a sditalinarla delicatamente,spingendo ogni tanto il dito a fondo dentro di lei.
Era evidente che almeno il primo piano del dottore per quella serata era gustarsi la sua zoccola il piu possibile proprio davanti agli occhi del marito ignaro.

“…togliti le scarpe….zoccola….” le aveva sussurrato lui dopo un po’ all’orecchio,mentre lei continuava a fingere di leggere

Dopo aver dato una nuova occhiata di controllo a Carlo,era scesa discretamente prima con la mano destra e poi con la sinistra sotto il tavolo a slacciare i laccetti intono alle caviglie che tenevano ancorati i sandali ai suoi piedini,e poi li aveva sfilati come lui le aveva chiesto di fare.

“…che dice dott.Franchi prendiamo una bottiglia di Brunello…?” chiese in quel frangente Carlo

“….mah…mi sembra un po’ scontato e banale Carlo…con tutti i vini che ci sono in quella carta penso che tu possa trovare sicuramente qualcosa di meglio…continua a studiarla che tanto non abbiamo fretta e cosi Elisa finisce di leggere queste carte…”

“…amore ma dai…il Brunello ??....a me poi non piace molto…lo sai a me piacciono i vini… …piu morbidi…piu dolci….tipo lo chardonnay…” intervenne Elisa guardando per un attimo il dottore

“….allora niente rosso… ? “ chiese Carlo

“…dai Carlo facciamo cosi…un rosso e un bel bianco per la tua signora…stasera siete miei ospiti,scegli pure quello che vuoi…” chioso’ galantemente il dottore

“…grazie dottore….e’ sempre cosii gentile….dai amore scegli una cosa buona buona per me mentre io finisco qui…”

Carlo si rituffo’ a capofitto nello studio della lista dei vini,e nello stesso frangente il dott.Franchi aveva sollevato la coscia sinistra di Elisa appoggiandola sul suo ginocchio.

Mentre continuava a sditalinarle la micetta,con l’altra mano aveva raggiunto la caviglia e il collo del piede di Elisa che penzolavano dal suo ginocchio ed aveva inziato ad accarezzarli delicatamente,fino a risalire lungo l’interno coscia.

“…prendimi il cazzo…” le aveva poi sussurrato nuovamemente

Elisa un po’ spaventata aveva provato ad obbiettare in qualche modo,ma poi la sua mano era stata condotta con decisione dal dott.Franchi sopra la patta dei pantaloni.

Ne avverti’ la turgidita’ sottostante ed inizio’ un lento massaggio,nel frattempo ogni tanto lanciava un’occhiata a Carlo,che continuava ad essere totalmente preso dalla lettura.

Sentendosi abbastanza sicura,con estrema lentezza e delicatezza tiro’ giu’ la zip dei pantaloni del dott.Franchi.
Vi infillo’ poi la mano per afferrare il suo salsicciotto ed inizio’ a masturbarlo con estrema lentezza,affinche’ da sopra il tavolo i movimenti del braccio non fossero visibili.

Il suo sguardo era tornato sui fogli che aveva davanti,mentre la sua mano sinistra continuava nel massaggio.

“….brava…fammi una bella sega cosi…davanti a sto coglioncello di marito che hai….non farmi sborrare pero’…che ho altro da fare con te tra poco…”

In quell’istante Elisa senti’ suonare il telefonino di Carlo,cosa strana considerata l’ora.

Era la madre di Elisa che aveva provato a cercarla sul suo telefonino che aveva trovato non raggiungibile e aveva chiamato su quello di Carlo per avvertirla che le sembrava Clara non si sentisse bene ed era un po’ preoccupata.
A quel punto Carlo disse ad Elisa che forse era il caso di rientrare,scusandosi con il dott.Franchi per l’inconveniente.

“…non ti preoccupare Carlo…ci mancherebbe….i figli sono la priorita’……andate pure….”

Elisa che doveva avere il tempo di rinfilarsi le scarpe prima di alzarsi dal tavolo,chiese a Carlo di andare intanto a prendere i cappotti per guadagnare un po’ di tempo.

“…mi scusi dottore…sono desolata…” gli disse sottovoce appena Carlo si era allontanato

“…desolata un cazzo…levati dalle palle e vai da quella mocciosa…”

Alla fine Clara non aveva avuto nulla di che,solo un brutto attacco di tosse,pero’ la serata era di fatto andata a monte ed Elisa era decisamente preoccupata di poter perdere il suo “cliente” migliore

“…dottore vorrei scusarmi ancora per questa sera…” gli scrisse via sms mentre era nel bagno di casa a togliersi di nascosto guepiere e calze

“…che cazzo mi scrivi a quest’ora…?....stasera mi hai fatto girare parecchio i coglioni cretinetta del cazzo….avevo in programma ben altra serata…mi hai fatto perdere tempo e soldi…”

“….dottore lo so e ne sono mortificata,ma non potevo non andare con mio marito,avrebbe potuto sospettare qualcosa…”

“…certo…certo….a proposito come sta la mocciosa ? “

“…bene…era solo un forte attacco di tosse…ma sa mia madre è molto ansiosa quando gliela lasciamo…”

Non arrivo’ alcuna ulteriore risposta del dottore.

Elisa si mise a letto e vedendo che Carlo gia russava profondamente,mise la suoneria silenziosa e gli invio’ un altro messaggio.

“…dottore….se vuole possiamo vederci anche domani…”

“….domani a studio c’e’ il mio collega….” gli rispose lui

“…….puo’ venire qui a casa da me….trovero’ a mio marito una scusa per farlo uscire….” insistette Elisa cercando di farsi perdonare

“…ahahah…te l’ho detto…te ci stai prendendo gusto a fare la zoccola….e va bene…vengo in tarda mattinata….pero’ ho una richiesta per te….”

“…va bene dottore…quello che vuole…cosa devo fare ? “

“…voglio che ti vesti come quando andavi al liceo i primi anni …o al collegio…o dove cazzo andavi….”

“…era una scuola di suore….va bene dottore….allora la aspetto domani…”

Elisa quel Sabato mattina presto aveva chiesto a Carlo di portare Clara a fare un controllo medico approfondito nella clinica fuori Roma a cui si recavano abitualmente per questioni riguardanti la piccola.

“…amore…ma ha avuto solo una brutta tosse…andare li vuol dire perdere una giornata intera…oggi dovevo giocare a calcetto con Marco e gli altri….”

“…spero tu stia scherzando amore!....lo so che è stato solo un attacco di tosse,ma io mi sento piu tranquilla cosi, e poi come sai oggi devo lavorare a studio dal dottore…”

“…va bene…ok…mi vesto e vado….ufffff….”

Appena Carlo e’ uscito ,ha avvertito il dottore che era sola in casa.
Lui l’ha informata che l’avrebbe raggiunta poco prima di pranzo.

Elisa a quel punto aveva un paio d’ore per trovare i vecchi abiti e prepararsi.

E quel sabato sera prosegui nel suo resoconto serale dei fatti di quella giornata….



Michele stamattina sono impazzita a cercare quei vestiti,non ricordavo in che scatolone fossero,quel cretino di Carlo non c’ha scritto nulla sopra.
Stavo quasi per andare al centro commerciale per comprare qualcosa,anche perche’ non potevo proprio fare una seconda figuraccia con il dott.Franchi….e che cavolo…e invece alla fine ho trovato tutto nella cassettiera che avevo in camera,scarpe comprese!

Fortunatamente mi sono tenuta proprio in forma….hihihi…e le misure non sono cambiate quasi per nulla da quel periodo del liceo.
A parte il sedere che sempre tondo e’…ma ora decisamente piu …ehm….generoso…hihihi…

Cosi ho finalmente iniziato a preparami.
Prima ho fatto una lungo bagno profumatissimo alla vaniglia e poi mi sono vestita.
Ho indossato un intimo semplice rosa,senza perizoma,ma una brasiliana in cotone molto carina.
E per il resto….beh come puoi immaginare questa volte niente di sexy,considerata la richiesta del dottore…hihihi…

La divisa che portavo all’epoca e che ho indossato oggi,e’ tutta di colore blu a parte la camicetta: gonna plissettata al ginocchio,calzettoni anch’essi al ginocchio,maglioncino a V ,camicetta (bianca) e mocassini marroni

Ed ovviamente al collo la lunga collanina di cuoio a cui è appesa una croce di legno che ci obbligavano a portare,e su cui mia madre all’epoca era intransigente.
A scuola e in chiesa,sempre!
Che palle…

Comunque…ho pensato di aggiungere qualcosa che fosse ovviamente sempre in tono con quell’abbigliamento ma che lo rendesse un filino meno casto….hihihi…

Cosi’ in testa ho messo una fascia bianca elastica larga,con un fiorellino colorato a destra e sulle labbra un pochino di lucidalabbra.

Avevo da poco finito di vestirmi quando mi è arrivato un messaggio del dott.Franchi.

“…zoccoletta…ti sei vestita come ti avevo chiesto…? “

Evidentemente aveva perso un po’ di fiducia dopo quanto accaduto durante la serata al ristorante nelle mie capacita’ di eseguire le sue richieste.
E la cosa mi ha dato parecchio fastidio,soprattutto ripensando a quella maledetta Florine…

“…si…certo dottore…”

E subito dopo gli ho inviato una foto di me inginocchiata sul letto.

“…molto bene…arrivo tra venti minuti…”

Verso le 12 ho sentito suonare il citfofono,era lui.

Quando gli ho aperto la porta è rimasto a fissarmi per qualche istante.

“…prego dottore…” l’ho invitato ad entrare

“….senza tacchi sei parecchio nanetta…ahaha….”

“…ehm…si….abbastanza…” gli ho risposto imbarazzata

Anche perche’ in effetti a mia memoria,era forse la prima volta che lo incontravo senza avere scarpe con i tacchi….hihihi…

“…fammi sentire il sapore di questo bel lucidalabbra che ti sei messa…” e cosi dicendo mi ha afferrato con un braccio stringendomi forte e cercando le mie labbra

La sua lingua ha incontrato la mia e abbiamo iniziato a paccare forte per qualche minuto,mentre la sua mano era scesa a massaggiarmi il sedere da sopra le mutandine ed io mi reggevo in equilibrio precario sulle punte dei piedi aggrappandomi a lui,data la notevole differenza di altezza accentuata dalla mancanza di tacchi…hihihi…

“...ottimo…hai un buon sapore e anche un buon profumo hai oggi….come sempre d’altronde…”

“…grazie…dottore…”

Sembrava decisamente di buon umore soddisfatto di come mi aveva trovata e del mio outfit.

“….mah…mi stavo chiedendo…alle zoccole come te è concessa portare la croce ?…ahahha…” ha poi detto sarcastico,giocherellandoci per un momento con le dita

“…ehm…non lo so dottore….l’ho messa perché era parte della divisa…come mi aveva chiesto lei…”

“…si…si tranquilla…oggi zoccoletta facciamo un po’ di foto ok ? “

“…foto…?....va…va bene…” ho risposto un po’ imbarazzata,come sai che mi capita ogni volta che vengo immortalata

“…mah…qui in salotto…? “ ho aggiunto

“…si…certo…” ha subito replicato deciso mentre aveva iniziato a tirare fuori una grossa macchina fotografica e vi stava montando un obiettivo che sembrava costosissimo

“…ehm…mi scusi dottore ..potrei chiudere le serrande ? …cosi…ecco…abbiamo un po’ di privacy..”

Lui si è guardato un po’ intorno e mi ha fatto un rapido cenno di assenso con la testa,continuando a prepare la macchina fotografica.

“…accendi tutte le luci pero’….e quella li nell’angolo….”

“…si dottore…subito…” mi sono affrettata a rispondergli mentre tiravo giu’ l’ultima serranda

Dopo aver acceso le luci mi sono poi seduta sul divano in attesa di sue istruzioni.

“…è bellissima questa macchina fotografica…” ho detto per rompere quel silenzio e l’attesa

“…ci mancherebbe che fosse pure brutta con quello che costa…allora sei pronta zoccoletta ? “

“….s…si….dottore….che devo fare ? “

“…sali con le ginocchia sul divano e voltati verso di me inarcando la schiena,tieni le mani appoggiate alla spalliera del divano…”

Ho assunto la posizione che mi aveva chiesto ed ha cominciato a fotografarmi.

“…spingi il culo piu indietro e tieni tra i denti la croce,sempre guardando l’obiettivo….perfetto….cosi….”

Ha continuato a scattare foto.

Mi ha poi chiesto di togliere il maglioncino.
Facendolo la camicetta è uscita in parte dalla gonna.

“…sbottonala un poco e girati un po’ piu verso di me…fammi vedere bene che reggiseno da troietta ti sei messa…guarda sempre l’obiettivo…cosi…perfetta…”

Ha fatto qualche altro scatto e poi ha appoggiato la macchina fotografica su una sedia a fianco del divano,avvicinandosi poi a me.

Mi ha fissato silenzioso accarezzandomi il viso e poi è sceso con la mano ad afferrarmi con forza in mento.

“….oggi mi sembra quasi dovuto che io ti dia una bella sculacciata dopo quello che hai fatto l’altra sera…giusto zoccoletta….? “ mi ha chiesto con tono severo e deciso

Io mi sono limitata a fargli un cenno di assenso con il capo.

Ha sollevato i bordi della gonna facendomeli tenere in mano e poi mi ha mollato un ceffone sulla chiappa destra.

Mi ha osservato in silenzio un istante per vedere la mia reazione e poi me ne ha dato un altro sempre dalla stessa parte.

“…allora zoccoletta è che cosi che faceva tuo padre per punirti…?...o piu forte…? “ mi ha domandato

“…piu…piu forte…”

“…ah si…?...molto piu forte di cosi ? “ ha di nuovo chiesto incuriosito

“…s…si…dottore…mi sculacciava fortissimo….se…se vuole puo’ farlo anche lei…pero’ cerchi di non lasciarmi segni per favore….”

“…..mmm…le due cose non credo siano compatibili….ahahha….ascolta…il coglione del tuo maritino quando torna ? …intendo….abbiamo tempo… ? “

“…si…dottore…torna questa sera…”

“…molto bene…allora intanto fammi vedere come procedeva esattamente tuo padre….”

A quel punto con abbastanza imbarazzo nel ricordare quei momenti del passato,ho sfilato le mutandine scendendo per un attimo dal divano.

“…ti toglieva le mutandine ?? “ ha chiesto sorpreso

“….ehm…no….ecco…dovevo toglierle da sola quando mi diceva di andare nel suo studio per essere punita…”

“…ma che cazzo…e poi…dai…fammi vedere…”

Sono risalita in ginocchio sul divano,ho sollevato la gonna attorcinandola intorno alla vita e poi,rimettendo in scena quanto vissuto,ho infilato in bocca le mutandine che avevo in mano.

“…ti faceva infilare le mutandine in bocca ???...”

Gli ho fatto un cenno di assenso con la testa.

“…cristo santo…ma che cazzo di pervertito….probabilmente aveva anche capito che zoccoletta gia’ fossi a quella eta’…eh… ? e non voleva far sentire alla mammina le urla…“ mi ha chiesto mollandomi uno schiaffo questa volta violentissimo sul gluteo sinistro che ha fatto cadere a terra le mutandine che tenevo in bocca

“…s…si…”

“…si cosa ? zoccoletta… “ e altri due ceffoni violentissimi hanno colpito il mio sedere

“…no…non voleva che mia mamma sentisse…”

“…e certo…e ti sculacciava solo con le mani… ? “ ha continuato a domandarmi accarezzandomi il sedere,che gia’ sentivo cominciare ad andare in fiamme…

“…no…a volte usava anche il mio righello da disegno…o la racchetta da ping pong…”

A quel punto per circa tre o quattro minuti ha preso a schiaffeggiarmi fortissimo il sedere.
Me lo sentivo andare a fuoco!

Con le mani stringevo forte il divano davanti a me,ed in quel momento ho pensato che la raccomandazione di non lasciarmi segni,fosse servita a poco,considerata la forza con cui mi stava colpendo e le grandezza delle sue mani,ma quel misto di piacere e dolore mi stava facendo impazzire;istintivamente,dopo poco che quel “trattamento” era iniziato,avevo spinto con decisione il sedere piu verso di lui,come per esporlo meglio ai suoi schiaffi.

“…tuo padre aveva proprio ragione a dartene tante….ma non sono bastate visto la zoccola che sei diventata…” mi ha sussurrato avvinandosi a me e passando un dito sulle mie labbra socchiuse

Ha poi ripreso la macchina fotografica.

“…ora spingi bene il culo tutto indietro e guarda dietro di te…cosi…guarda l’obbiettivo….molto bene…”

“….ora togliti la gonna….il reggiseno e le scarpe….fallo lentamente…sempre guardando me…”

I clic della macchina fotografica si susseguivano veloci ed io mi sentivo sempre piu a mio agio ed eccitata nel farmi fotografare.

“….bravissima….ora siediti sul divano e spalanca bene le gambe….” mi ha poi chiesto una volta rimasta nuda,a parte i calzettoni e le collanina con la croce al collo

“….apriti la fica con le dita….fammela vedere bene…fammi vedere come ti sditalini….” ha proseguito inginocchiandosi di fronte a me,tra le mie gambe spalancate.

Ho fatto come mi aveva chiesto ed ho iniziato ad accarezzarmi la micetta;poco dopo un dito istintivamente è scivolato dentro

“….co….cosi dottore ? “ gli ho chiesto

“….si….molto bene…ora infilacene due di dita….”

L’indice e il medio della mia mano destra hanno preso a scivolare dentro la mia micetta sempre piu velocemente,mentre lui continuava a fotografarmi senza sosta.

“….brava zoccoletta…scopati bene con quella dita…cosi….” ha detto evidentemente sempre piu eccitato

“…ora è il momento che ti occupi un po’ del mio cazzo….” rimettendosi in piedi di fronte a me
Ho isitintivamente sollevato il busto dal divano su cui ero sprofondata ed ho appoggiato una mano sulla patta dei suoi pantaloni,iniziando ad accarezzarlo

“….brava inzia a tirarlo fuori…che intanto cambio l’obiettivo….”

Ho aperto la zip dei pantaloni e come da sue indicazioni gliel’ho tirato fuori iniziando a massaggiarlielo lentamente.

“….no no…non è il momento della tua boccuccia da pompinara….ora mi fai una bella sega con i tuoi piedini che ti voglio schizzare in faccia e riempirtela di sborra….ho cambiato l’obbiettivo apposta….cosi immortaliamo bene il momento….” ha detto quando stavo per afferrare tra le mie labbra la punta del suo salsicciotto

“….va…va bene dottore….cosa devo fare…. ? “

Mi ha fatto rimettere con la schiena appoggiata alla spalliera del divano ed ha guidato i miei piedini,ancora con i calzettoni,ad accarezzargli le palle e il cazzo.
Inizialmemte mi guidava lui con una mano,poi mi ha lasciato fare da sola,mentre aveva ripreso a fotografarmi.

“…cosi…dottore…? ” gli ho chiesto mentre la punta del mio piede sinistro aveva preso ad carezzargli la punta del cazzo e quella del destro,le palle.

Pochi istanti dopo che quelle carezze erano iniziate,ho notato che dalla punta del suo salsicciotto era comparsa una piccola goccia…

“….mmmm….si…molto bene…ora piccola zoccola afferralo tra le piante dei piedi come hai fatto l’altra volta e segami il cazzo…..mi raccomando tienilo puntato sempre verso il tuo viso….”

Sono scesa con la schiena piu in basso sul divano e ho fatto come mi ha chiesto.
La posizione era decisamente da contorsionista….hihihi….
Dopo un po’ ho afferrato le mie caviglie per aumentare la velocita’ di quel massaggio e mantenere piu facilmente puntato verso il mio viso quel cannone…hihihi…

“….brava…cosi….segami piu veloce….fammi fare una bella sborrata….mmmm…dai che se ne fai uscire parecchia e ti fai riempire bene quella faccia da zoccola ti do 300 euro in piu del previsto…..” mi ha detto mostrando apprezzamento per come lo stavo masturbando e non smettendo di fotografarmi

Capo…quando mi ha detto sta cosa dei 300 euro in piu….a una ormai “professionista” del settore…non potevo farmela sfuggire…hihihi….
Cosi mi è rivenuta in mente una cosa che facevo in passato e che dai miei ricordi sembrava aver funzionato sempre parecchio in fatto di produrre adeguata….eccitazione…
Ma i dettagli di questa storia te li raccontero’ di persona quando ci vediamo…hihihi…

“…dottore….po…posso fare una cosa…. ? “

Lui è rimasto in silenzio ad osservare quali fossero le mie intenzioni.

Mi sono sollevata arrivando di nuovo faccia a faccia con il suo salsiccione e con la punta della lingua gli ho sfiorato la cappella gia’ paonazza,dopo un po’ ho iniziato a soffiarci sopra ed intorno,poi di nuovo la lingua solo sulla punta…

“….mmmm….cazzo….cosi mi fai arrapare come una bestia…….te li vuoi proprio guadagnare questi 300 euro in piu eh….mmmmm….grandissima zoccola…..mmmm…continua….”

Vedendo l’apprezzamento per quelle manovre ho proseguito con soffi e sfioramenti con la lingua per almeno cinque minuti fino a quando mi sono accorta che era quasi giunto al limite.

A quel punto mi sono risdraiata sul divano,riprendendo la posizione da contorsionista con le piante dei miei piedi a masturbare il suo salsicciotto e le mani sulle mie caviglie per aumentare il ritmo di come potevo segarlo
.
Praticamente ero piegata quasi in due.

Lui nel frattempo teneva la macchina fotografica all’altezza del petto e anche se ogni tanto sentivo qualche clic,sembrava in quel momento concentrato sul piacere piu che sul farmi foto.

“….si….cazzo….dai che sto per sborrare….mmmm…sei pronta zoccola ? “

“…s…si dottore….”

“…si cosa…zoccola ? “

“….puo’ sborrami in faccia….schizzi forte….forte….”

Nel pronunciare quelle parole le mie guance erano in fiamme e i miei pedini si muovevano sempre piu velocemente sul suo cazzo

“….mmmm….arrivo zoccola….spalanca la bocca e tira fuori tutta la lingua che ti allago la faccia…”

Ho fatto come mi ha chiesto e ho spalancato la bocca e tirato fuori la lingua piu’ che potevo.

All’improvviso l’ho sentito urlare e nel sottofondo una serie di clic rapidissimi della macchina fotografica.
E’ venuto fortissimo,piu di ogni altra volta.

I primi tre schizzi mi hanno colpito in pieno viso ricoprendo le lenti degli occhiali e arrivando tra i capelli,gli altri si sono depositati sul bordo del mio calzettone destro,e tra i miei seni,colando poi giu verso la pancia a formare come un piccolo laghetto.

Ho abbassato lo sguardo,ed ho notato che anche la croce di legno era totalmente bagnata dal suo seme.

Ancora una volta ho avuto prova che la mia tecnica segreta del soffio….hihihi….funziona molto bene…hihihi…

“…cristo santo….mi hai svuotato….” ha detto provato e sopreso

“….ti sei fatta riempiere bene la faccia e non solo di sborra….i 300 euro in piu te li meriti tutti….ora pero’ fammi vedere come ripulisci tutto…”

“….va…va bene dottore….”

Ho tolto gli occhiali e ne ho ripulito bene le lenti,con le dita ho raccolto tutto il seme che avevo sulla pancia e tra i seni,per portarlo alla mia bocca e saggiarne la consistenza e il sapore.

Poi ho afferrato la croce infilandola tra le labbra.

Ho succhiato forte incavando le guance finche’ non vi era piu traccia del suo godimento.

Lui nel frattempo aveva ripreso a fotografarmi,invitandomi sempre a guardare verso l’obbiettivo.

“….e qui….che fai…lasci cosi ?… pulisci bene zoccola….e non lasciarne neanche una goccia….” mi ha detto indicandomi la lunga striscia del suo seme che si era depositata sul calzettone,lungo tutto il polpaccio.

Ho provato da quella posizione ad avvicinare la gamba alle mie labbra,ma per quanto sia snodata non ci riuscivo...hihihi...

Cosi ho afferrato il calzettone dalla punta e dopo averlo sfilato l’ho portato alla bocca per succhiarne via tutte le tracce di sperma dal tessuto.


“….brava succhia ….succhia tutto….e guarda l’obbiettivo zoccola….”


“….sei stata molto brava….ora puoi farti una bella doccia,rivestirti…e preparami un bel pranzetto…che devo recuperare un po’ di energie…”

“….va bene dottore…”


"Pure il pranzo ha voluto ??!"
"Sto porco è incontentabile….ahahah…comunque mi sembra che gli affari vadano bene…"

“…si….Michele…hihihi….ma non è andato via dopo pranzo….”

“Ah no ??...”

“…no…si è fermato un altro po’…hihihi….”


Ed inizio’ a raccontarmi della seconda parte della giornata trascorsa con il dott.Franchi

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