tradimenti
Il culo di mia nipote.

29.12.2023 |
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"In breve, la sento urlare e godere ancora, travolta da un orgasmo mentre i suoi umori zampillano dalla fica..."
Sono medico osteopata, maturo, non un gran figo, ma ho personalità e un gran cazzo! Convivo con Lara, la mia bella moglie e una gran porca. Ma adesso scriverò della sua nipotina diciottenne, Marta. Ho una vera predilezione per il sedere femminile e Marta ha un culo da infarto. Studia danza, quindi, corpo armonioso a cui si aggiunge un viso d’angelo, occhi scuri, lunghissimi capelli color del miele; altezza media, ma con gambe bellissime, seno abbondante e quel gran culo maestoso.Tutto ha inizio un sabato mattina; sono solo in casa e, appena uscito dalla doccia, ancora in accappatoio, sento suonare alla porta; sulla soglia di casa, lei, Marta, in tutto il suo splendore. Un po’ sorpreso, non mi accorgo del mio accappatoio aperto da cui lei costretta a notare il mio bastone che anche a riposo fa la sua bella porca Lei arrossisce un po’ ma riesce a pronunciare queste parole:
Ciao zio! Scusami ti ho disturbato.
No, piccola. Stai serena! Entra, mi vesto e arrivo.
Mi ripresento in canotta da vogatore e un paio di bermuda larghe (ricavati da una vecchia tuta grigia) e senza boxer.
Zio, sono qui perché da qualche giorno avverto forti dolori alla schiena e nella zona lombare in particolare.
Distenditi qui sul lettino a pancia in giù e rilassati.
Sollevo appena la t-shirt e le abbasso i pantaloncini, iniziando a manipolarle tutti i muscoli della schiena partendo dalle spalle fino ai glutei.
Ha delle contratture al centro della schiena e sul gluteo laterale riscontro un indurimento. Un buon massaggio e un po’ di riposo la rimetteranno in sesto.
Appena glielo riferisco mi anticipa:
– Zio, non so a chi chiedere. Ti prego; e se lo facessi tu? Potrei venire qui o nel tuo ambulatorio alla chiusura.
La tentazione di avere quel corpo e quel culo sotto gli occhi e tra le mani è fortissima e mi provoca già una imbarazzante erezione. Pertanto, le dico di sì e, intanto che prendo l’olio per il massaggio, di rimanere in quella posizione con solo le mutandine.
Quando rientro nella stanza, però, rimango senza fiato e inizio a sudare.
La mia “nipotina” è faccia in giù, mani sotto il viso, gli occhi chiusi, senza intimo e con una tovaglietta, recuperata dal suo zainetto, che non le copre tutto il culo e da cui si intravedono due glutei polposi, marmorei, magnifici, scolpiti da anni e anni di danza. Gambe perfette, cosce tornite, deglutisco a fatica, simulando indifferenza, ma sotto i bermuda il cazzo è già durissimo. Verso un po’ d’olio sulle mani e inizio a massaggiarla, partendo dal collo, risalendo con le dita a pettine fino alla nuca, esercitando una leggera pressione. Geme e noto i primi brividi sulla pelle. Poi passo su braccia e spalle, premendo con le dita su ogni muscolo. Geme ancora e la sento esclamare:
Mmmmmmh che bello! Starei ore a godermi l’effetto delle tue dita sul mio corpo, zio.
Il bello deve ancora venire piccola.
Le rispondo, convinto.
Ancora un po’ d’olio direttamente sulla schiena e inizio a massaggiare tutta la zona lombare e la parte superiore del culo.
Cazzo zio, mi fai morire! Continua ti prego.
Quasi sussurra e poi aggiunge, leva quella tovaglietta e vai pure più giù, massaggiami il culo, ti prego.
Le mie mani si sono ormai impossessate del suo corpo e ripartendo dalla schiena, le massaggio glutei e le cosce, scendendo lungo tutte la gamba per poi risalire e soffermarmi sull’interno cosce e, quindi, ancora sulle natiche.
Mamma mia, zio mi stai facendo impazzire con quelle mani, ma non smettere è troppo bello.
Da parte mia non riesco più a mascherare una potente erezione; tuttavia, continuo la mia manipolazione di quel corpo, sfacciatamente erotico, e di quel maestoso culo, aprendole, ad ogni passaggio, risalendo dall’interno cosce, fino alle natiche, facendo occhieggiare la sua rosellina in mezzo a quei promontori di piacere. Marta resta silenziosa, ma il suo respiro comincia ad accorciarsi.
Mi convinco che posso osare! Faccio scivolare l’olio in mezzo ai glutei col taglio interno della mano le sfioro il buco e la fessura fino al clitoride.
Ormai giochiamo a carte scoperte e, quando sussulta al primo tocco sulla fica, inizia a sporgere il culo, seguendo il ritmo della mia manipolazione. È quello che vuole anche lei, dunque!
Con un dito, le spalmo l’olio lungo il solco, ma questa volta, mi attardo sulla sua rosellina grinzosa, pressandola con il polpastrello per poi scendere lungo la fessura e stuzzicarle l’ingresso della fica.
ahaaaaaaa… sìììììììì, zio continua.
Marta si solleva col busto, appoggiandosi sui gomiti, spalanca le cosce, raccogliendole in una tipica posizione a rana e inarca la schiena in modo da mettere in evidenza culo e fica e favorire i miei movimenti sui suoi buchi.
Ne viene fuori una immagine bellissima ed altamente erotica; le sciolgo i lunghissimi capelli che scivolano morbidi sulla schiena come una cascata, fino a toccarle il culo. La ammiro al grande specchio sulla parete di fronte. Vederla così è tremendamente oscena e lussuriosa e ho desiderato quella femmina con tutto me stesso!
- Guardati!
Quasi le ordino;
- sai cosa sembri in questo momento?
Le domando.
- Sì, una gran troia, una gran puttana con tanta voglia di cazzo; del tuo!
Risponde a tono con la voce roca per il desiderio.
Il bellissimo seno è gonfio di eccitazione con grandi capezzoli turgidi e dritti come chiodi. Metto una mano a coppa su uno e lo strizzo tra le dita, forte.
-Ohooooooo… cazzo zio! Sto impazzendo.
Poi sempre in quella arrapante posizione le infilo medio e anulare in fica e l’indice nel culo.
Sìììììììì, sì, sì sì!
Urla. La scopo in questo modo per un po’ e con l’altra mano inizio a torturarle il clitoride, prima in modo lento e con poca pressione, poi rapido, quasi schiacciandolo con tutte le dita. Geme sempre più forte fino a urlare e il suo primo orgasmo glielo regalo così. Schizza una quantità di sborra esagerata, allagando il lettino mentre trema e sussulta per il godimento al punto che non è in grado di articolare alcun suono.
La faccio alzare, obbligandola a 90 sul lettino, chiedendole:
Dove te lo infilo il cazzo puttanella?
NEL CULO! Urla, lo voglio tutto nel culo, maiale bastardo!
Risponde senza esitazione. Le punto la cappella sul buco e, in un’unica penetrazione, glielo spingo tutto nel culo, finché le mie palle non sbattono sulle sue natiche.
Ahaaaaaaaaa….
Urla; sicuramente per il dolore misto a piacere. Rimango immobile per qualche secondo, ma lei mi intima subito:
Muoviti lentamente porco, fammelo sentire in gola quel cazzone che ho sognato sin dal mio quindicesimo compleanno, quando ti ho sorpreso ad inculare quella troia della zia in camera da letto di mia madre.
Questa gran troia sa ciò che vuole, pertanto, inizio a fotterla con un buon ritmo. Lei si sditalina la fica e ci guarda dallo specchio.
Cazzo, in una sola mattinata mi hai trasformato in una grandissima troia, La tua!
Si ammira ancora riflessa allo specchio ed esclama:
Quello specchio non mente; mi fa apparire quella che sono veramente in questo momento: una lurida cagna in calore. E, allora, fottitela questa vacca, rompile il culo, ma fai godere la tua nipotina; vecchio porco perverso.
Non capii più nulla, mentre la possedevo, aprendole il culo con il mio grosso cazzo, lei godeva e con le mani iniziai a tormentarle il clitoride. Iniziai ad insultarla in tutti i modi e ad ogni parola rispondeva si, si, si, venendomi incontro con i fianchi me urlando:
– cazzo è bellissimo, non l’avevo mai fatto e sto impazzendo dalla voglia, non pensavo si potesse godere col culo, fammelo tutto, vecchio maiale, spaccamelo!
Mi bastarono un paio di minuti con quel ritmo forsennato e finalmente la sentii godere, urlando:
– Aaaaaargh! Cosìììì! Fantastico! Meraviglioso! Oooohh! Non smettere di pomparmi, aprimi come una mela, spaccami il culo, ancora! Sììììì, bastardo, è bellissimo! Mettici dentro anche le palle, Aprimi, aprimi! Ohooo, vengo, vengooooo.
Dalla fica venne fuori un torrente di sborra che le inonda le cosce e il pavimento.
Resta accasciata sul lettino per diversi secondi poi si solleva, si gira ed esclama:
Non sei bello, ma sei veramente un maschio arrapante; il tuo cazzo mi ha mandato in paradiso e non sono ancora sazia!
Mi bacia in bocca, afferra il cazzo e lo sega rapida. La spingo sul lettino, adagiandola sulla schiena e sollevate le cosce, gliele spalanco. Fa una spaccata prodigiosa sopra il lettino, stendendo le gambe a 180 gradi e con la fica estremamente aperta. Impugna il mio cazzo e dopo averlo sfregato più volte sul clitoride, lo punta all’ingresso della fica e mi dice:
Trapanami tutta la fica senza ritegno e fammi vedere come fai godere questa nipotina ninfomane.
Quella fessurina stretta sembra strozzarmi il cazzo e il piacere è indescrivibile. Le tengo un braccio dietro la schiena e con la lingua mi dedico ai suoi capezzoli, leccandoli, succhiandoli e mordendoli. Il mio cazzo la devasta di piacere. La prendo per i capelli e le sputo in bocca e lei beve, avida; poi la lecco e ripeto il trattamento, leccandola in viso, sul collo, sui seni, mentre affondo sempre più violentemente dentro di lei. In breve, la sento urlare e godere ancora, travolta da un orgasmo mentre i suoi umori zampillano dalla fica. Io Non ho ancora goduto! Quindi la faccio distendere di schiena e le sollevo le gambe sulle mie spalle, e ancora in preda ai fremiti di piacere, tremante in ogni fibra del corpo, glielo ficco di nuovo nel culo. Ormai è aperto e lubrificato e la mia minchia le scivola dentro senza attrito.
Riprende a gemere, mentre si sditalina con tutto il palmo infilando prima tre poi quattro dita e urlando:
Vecchio maiale bastardooooo, fottiti la nipotina, aprile il culo e falla godere; non smettere di pomparmi, voglio che il tuo cazzo mi arrivi fino in gola.
È sudatissima e in preda all’ennesimo orgasmo grida e agita il capo da una parte all’altra del lettino; dallo specchio noto i movimenti e i suoi lunghi capelli che svolazzano per tutta la stanza la rendono ancora più eccitante, offerta e vulnerabile.
Godiamo insieme, quasi contemporaneamente, riempiendole il culo di sperma. Ci accasciamo sul lettino, e, baciandomi in bocca, sussurra:
Da questo momento in poi il tuo cazzone appartiene a me, alla mia fica e al mio culo!!!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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