la moglie vogliosa III in treno

Sei stupenda. Ora vestiti tenendo il cazzone nel culo metti mutandine che ti stringato bene dietro il resto fai tu e andiamo a pranzare fuori. "Ma sei matto come faccio con il sedere così pieno" "Zitta e preparati" "Dimmelo bene" "Zitta e preparati troiona" "Mmmmmhhhh come mi piace". Poco dopo è pronta e saliamo in auto.
È un piacere per gli occhi e sapere che aveva ancora il culo pieno con quel cazzone mi arrapati da matti,
arriviamo al ristorante con difficoltà si siede ma riesce a non farsi accorgere di nulla.
Dopo aver ordinato mentre pranziamo le chiedo "Non mi hai ancora risposto alla seconda domanda: chi avresti voluto nella figa?" "Dimmelo bene" "Chi avresti voluto nella figa maiala?" "Mmmmmhhhh mi sarebbe tanto piaciuto quel tuo collega Marco che era sceso apposta dalla Porchse per salutarti...penso".
In effetti fu così gliela presentai e lui le fissava le tette e le cosce continuamente, quando riparti' lei mi disse "Che carino quel tuo collega".
Non so come faceva a saperlo avendolo visto solo una volta ma Marco era famoso fra noi per avere un cazzone enorme e le donne del suo paese facevano a gara per goderselo , evidentemente aveva velocemente intravisto il suo pacco. "Senti maialona adesso ritorniamo a casa ne parliamo" "Si sono la tua maialona andiamo".
Per ora avevamo solo immaginato porcate con altri e mi era venuta una voglia matta che mi facesse cornuto davvero. "Sai cosa facciamo? Cerco i tuoi due cazzi che desideri e li invito a pranzo per sabato sei d'accordo?" "Si se mi insulti tanto" "Sei una porcona una troia una puttana" "Mmmmhhhh ancora" "Sei una maiala una vacca da far godere tanti bei cazzi" "Si così mi piace posso togliermi il cazzone finto? Ormai li prendero' veri e non vedo l'ora". Mentre si sfilava piano il cazzone le pastrugnai la figa, era tutta bagnata la troia.
Il giorno dopo incontrai il nero lo invita a pranzo per il sabato successivo suggerendogli una cosa e lui accettò poi telefonai a Marco che accettò con entusiasmo chissà perché.
Ma il destino volle cambiare le carte in tavola e anticipo' i tempi: era martedì e tornavano in città in treno, uno di quei treni regionali con gli scompartimenti e i finestrini aperti visto che era caldo, ci sede mo in uno scompartimento vuoto uno di fronte all'altra dalla parte del finestrino. Certo che Enrica era un figone: camicetta un po sbottonata che faceva vedere a chiunque guardasse le tette dure e abbondanti una gonna nera attillata sopra il ginocchio con la cerniera sul sedere che tirandola giu avrebbe messo in mostra cosce culo e figa da paura. Mentre la guardavo entra un signore distinto che si siede dalla parte di Enrica ma vicino alla porta e non toglieva gli occhi dalla mia figona non prima di averci salutato gentilmente. La situazione era intrigante, mandai un SMS a Enrica "Metti il cellulare nella borsa collega gli auricolari e fai come ti dico troia ok?" "Cosa vuoi fare?" Metto gli auricolari anch'io e il telefono in tasca.
La chiamo e sussurro "Vai nella toilette togli gli slip e gira la gonna in modo che la cerniera sia rivolta verso quel porco e se riesci accorcia un po la gonna" "Non mi dici altro? " "Fallo subito porcona".
Lei si alza e va, io con la scusa dell'aria del finestrino mi sposto nel sedile accanto di fronte a dove avrei fatto sedere Enrica, intanto il cazzo cominciava a pulsare.
Enrica ritorna e aveva fatto quello che le avevo chiesto e aveva ancora gli auricolari per ricevere eventuali ordini,le sussurro "Siediti di fronte a me e senza fartene accorgere tira un po su la cerniera" "No" "Fallo troia", si siede accavalla le gambe in modo che la cerniera salga un po, il pacco di quel signore si stava gonfiando ma lei guardava verso il finestrino mentre la sua coscia era a portata del porco. Io facevo finta di sonnecchiare ma non perdevo niente. Dopo poco la mano sinistra del nostro ospite si appoggio' sulla coscia scoperta di Enrica allora le sussurrai"Spostala lentamente e gentilmente e se lo rifà fai altrettanto ma scoprendo ancora un po la coscia voltandoti ancora di più verso il finestrino la terza volta fallo continuare capito puttanona" "Si mi sto già allagando la figa". Infatti il porco riprovo' ma venne molto lentamente respinto per fargli capire che non si arrabbiava più di tanto; provò ancora ma questa volta come le avevo suggerito lo lasciò salire mostrando girandosi anche un po di culo, stavo quasi sborrandomi addosso quando vidi la mano palpare sempre più la coscia di Enrica salendo fino al culo, lei assecondava i movimenti fino a fargli toccare la figa. Dio che goduria era il primo tradimento vero!
Le sussurrai al telefono "Puttanona fagli vedere il culo digli di chiudere la porta tira su il bracciolo e con due dita stringendo e lasciando palpagli il cazzo sopra la patta che è duro e grosso" "No" "Fallo subito maialona e fagli vedere il culo tutto nudo" "Ora si". Si scopri' il culo senza guardarlo gli palpo' con due dita il cazzo in vari punti, mi sussurrò "Che cazzo duro e grosso ora gli dico che lo voglio tutto nel culo posso?" "Fallo subito maialona puttanona però quando senti che ti sborra dentro dimmelo troia" "Siiiii inculami porco". Il porco tirò fuori un uccellone e glielo fece sparire nel culo ma poco dopo sborro'. Le sussurai " Prendi le mutandine e tappati il culo"
Continua....