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BRASILE TERRA DI TRANS? ITALIA TERRA DI TRANS!!!----------UN NUOVO ARRIVATO, LUIS AMANTE DELLA PADRONA RAMONA


di Strapps
26.08.2022    |    282    |    0 6.0
"“Ehi Caro Luis, non hai ancora visto la mia schiavetta-serva di casa come è brava con il gioco del vassoio…..."
Luis iniziò a frequentare la padrona Ramona regolarmente, fra i due c'era intesa, amavano entrambi il bodybuilding, presero ad andare in palestra assieme e a uscire regolarmente a Milano, Genova, Torino. Nei weekend nei quali potevo frequentare la padrona, mi ritrovai sempre Luis fra i piedi e la padrona preferiva decisamente lui a me. Un venerdì mi lasciarono da solo in casa chiuso fino alla domenica quando rientrarono abbronzati e divertiti da un soggiorno alle terme. La padrona mi derise elencando le spese, tutte a carico mio, sostenute in due notti alle terme. Poi ordinò che preparassi la cena per lei e Luis. Lo feci, come al solito nudo, con la padrona che prese a sculacciarmi ad ogni occasione: “Devo recuperare….sei in debito di schiaffi e botte, troietta...anche se sei stata qui a struggerti per me avrai sicuramente fatto qualche cazzata e anche se non l'ho vista ti punisco ugualmente...giusto?”
“...emm...sì, padrona...”
“Aha ah bellissimo tutto ciò, Ramona...mi piace il vostro rapporto...”
“Sentiti libero di picchiare anche tu se vuoi...lui è il mio schiavo...”
“Oh, magari….” e Luis mi sculacciò un paio di volte ma non sembrava particolarmente divertito da ciò per fortuna e dopo qualche scapaccione e un calcio mi lasciò perdere. Servii il pranzo e Luis fece un sacco di domande a me e Ramona, alla fine si dimostrò un ragazzo piuttosto intelligente e piacevole.
Dopo un paio di birre andammo a letto. Ramona e Luis si misero nel letto a baciarsi e toccarsi mentre io legato sotto di loro baciavo i piedi di entrambi. Quando iniziarano a fare sesso la padrona mi legò alla porta lontano dal letto ed in ginocchio e fra le lacrime li vidi fare sesso a lungo e in varie posizioni, certo la padrona era sempre dominante, per sua natura e predisposizione, ma praticò sesso orale a Luis e lo fece venire. Mi slegò e mi spinse sul sesso di Luis coperto si sborra calda: “Pulisci, troia, lecca tutto per bene...” mi ordinò e mi ritrovai a leccare il seme sulla pelle bianchissima e tonica di Luis che apprezzò. Pulii anche il suo cazzo, la padrona mi tirò per il collare e mi spinse sulle sue cosce dove c'erano tracce del seme schizzato da Luis e così ebbi modo di leccare e baciare la pelle della mia padrona dopo tanta attesa, lei mi guardò e mi sputò in faccia, quindi mi prese con una mano e mi spinse sul suo cazzone già in tiro e prese a scoparmi in bocca: “Tu prepara il culetto Luis che te lo sbatto dentro...”
mentre mi fotteva in gola Luis si mise il gel nel culo e si distese sul letto.
Ramona continuò a fottermi in gola fino a quando il suo uccello non fu al massimo dell'erezione, quindi mi spinse via e si inculò Luis facendolo gridare di dolore e piacere. La padrona si montò l'amichetto mentro io ero in ginocchio ai piedi del letto con lo sguardo basso. Ramona venne nel culo di Luis che gridò come un pazzo. Poi mi fece un segno e mi indicò il cazzo da ripulire. Appena ebbi finito lei mi prese per il cullo e mi posizionò sotto il culo di Luis che era a gambe larghe sopra dei cuscini.
“Adesso prenderai il mio nettare direttamente dal culo de tuo nuovo amichetto Luis...avanti...ecco...così...goccia..goccia...ecco..ancora” ero sotto il culo depilato di Luis che si contraeva le viscere per far uscire il seme brasiliano di Ramona che colava direttamente nella mia bocca spalancata.

Un'altra volta mi portarono a Torino da Selenona mentre loro andarono a divertirsi a Milano in una mia casetta vicino a piazza Cadorna. Selenona per tutto un giorno mi fece sgobbare nel suo appartamento che dovetti risistemare e pulire da cima a fondo mentre lei se ne stava a guardare la tv in pigiama tutta sfatta e struccata. La padrona fece una videochiamata per farmi vedere come se la spassavano con Luis e altri amici rimediati a Milano, io invece dovetti stare dietro ai capricci di Selenona, la quale, dopo che le ebbi preparato pranzo e cena, la doccia, un passaggio di oli e creme sul suo corpo massiccio e pieno di avvallamenti e bozzi, si decise ad usarmi per il suo piacere. “Ok, fidanzatino di Ramona, hai fatto un bel lavoro e ti sei preso cura di me, adesso voglio ripagarti con quello che desideri...il mio cazzone...lo vuoi vero?”
“...sì, Selenona...lo voglio...”
“Lo dice Ramona che sei una cagnetta in calore...vieni qua...” mi prese in braccio e mi depose sull'altalena di camera sua, mi lego con la schiena sulle strisce di cuoio e poi uscì dalla stanza. Tornò dopo alcuni minuti, si era messa degli stivali neri di lattex che la facevano ancora più alta, alle mani aveva dei grossi braccialetti con borchie e portava un cappello nero con borchie. Per il resto era nuda e il suo grosso cazzone nero si agitava nel vuoto. Si era messa del rossetto viola scuro sulle labbra e altro trucco per coprire bozzi e acne.
“Allora fidanzatino di Ramona, ti piace quello che vedi? Selenona come ai bei tempi! Guarda qua che roba!”
“Oh, siete Bellissima Selenona….
“Brava cagnetta in calore ora datti da fare con la tua boccuccia che voglio sfondarti il culo!” e mi schiaffò il suo uccello in bocca mente la mia testa era nel vuoto e dovevo servirla con la fronte che andava a sbattere sul suo grosso scroto nero. Spompinai alla meglio quel cazzo facendolo indurire un poco, ma Selenona disse che era sufficiente e andò al mio culo, prima ci sputò più volte poi iniziò a sbatterci sopra il cazzone e quindi mi inculò e prese a fottermi appendendosi alle catene sopra di me. Bella grossa, prepotente, transex, Selenona alta e imperiosa mi scopò alla grande mentre io piangevo di piacere e dolore, lei era una furia, mi scopava con forza e mi ricopriva di insulti e sputi in faccia. Mi sborrò in culo mentre affondava le sue labbrone sulle mia e mi scopava in bocca con la sua grossa lingua. Quindi mi lasciò appeso dove ero, con il suo seme caldo che lentamente cadeva per terra.
Se ne andò e non tornò se non dopo molto tempo, nel quale rimasi lì appeso al soffitto con in culo il suo sperma caldo. “E' Ramona, chiede come stai...” e mi passò il suo telefono “Ehi Troietta, come te la passi? Qui alla grande, la festa va a meravigliati...peccato che non ci sei..ah...ahh aha...ecco Luis ti saluta….allora come va?”
“Lo vede anche lei padrona...sono qui...alle voglie della sua amica...”
“Ahh ah aha che forte! Selenona è sempre la migliore...”
“Puoi dirlo Ramona! Grazie per avermi portato il tuo fidanzatino...ha pulito casa...e poi me lo sono scopato...aha ha ahhaa !”
“E hai fatto bene, carissima...è tuo finché non lo rivengo a prendere...usalo come vuoi….”
“Puoi starne certa dolcezza...”
Quindi Ramona mi salutò e Selenona mi liberò. “Pulisci per terra con la lingua troietta….e poi andiamo a letto...” e si mise a sedere per vedermi operare. Mi inginocchiai e presi a leccare il seme della transex che era fuoriuscito dal mio culo, era freddo oramai ma pulii tutto con la lingua. Selenona poi mi portò nel suo letto, mi abbracciò tutto e mi cullò prima di addormentarmi. Io mi sentivo alla grande con quel grosso corpo nero su di me, mi sovrastava tutto, le sue gambe mi coprivano e così le sue braccia lunghe, il suo uccello era nel solco del mio culo e mi procurava piacere, ma prima di dormire pensai alla padrona Ramona.

Il rapporto fra la padrona e Luis procedeva alla grande, si vedevano ogni giorno per la palestra, uscivano assieme in paese oppure andavano fuori, si divertivano con i miei soldi ed io ero il loro trastullo. Una sera che Luis non era in casa provai a lamentarmi con la padrona della situazione. “Signora, Luis è un tipo a posto, molto simpatico e carino, ma...ecco...Lei aveva detto che sarebbe stata la MIA padrona ed io…
lei mi mollò un paio di schiaffi che mi girarono la testa. “EHI PUTTANA stammi a SENTIRE BENE, IO faccio come voglio, frequento chi voglio e a TE starà bene così o non mi vedrai mai più!”
con le lacrime agli occhi annuii.
Quella sera, quando tornò Luis la padrona fece preparare la cena in giardino per loro due e poi volle giocare con me al vassoio. “Ehi Caro Luis, non hai ancora visto la mia schiavetta-serva di casa come è brava con il gioco del vassoio….
“...oh...no, padrona...la prego…
Schiaffo e poi un altro. “Vai a prendere il vassoio e tutto il resto”
Tornai con i bicchieri, la bottiglia e il vassoio.
“Ho detto tutto il resto!” e mi tirò un paio di ceffoni, invitando Luis a fare altrettanto
“...lascia perdere cara...lo sai che mi diverte più vedere te all'opera...”
“Ok e tu? - altro ceffone – cosa fai? Ho detto di prendere tutto!”
tornai con la sacca dei plug e la padrona ne scelse uno lungo.
“Almeno nel culo ti va di ficcarcelo?” chiese a Luis che si alzò, mi fece mettere a quattro zampe e con delicatezza mi infilò quel plug nel culo dopo che la padrona aveva sputato abbondantemente nel mio ano.
“Grazie Luis...hai un tocco gentile...”
“Bene caro...”
“Ma sentiteli i due piccioncini...perchè non vi date anche un bacetto?” Luis allora rise e poi mi baciò sulle labbra. “Contenta?”
“Sì, e tu! In piedi, cagna prendi il vassoio avanti!”
così mi alzai tremolante col plug nel culo e presi il vassoio, i due si sedettero alla tv abbracciati fra loro a bere mentre io iniziavo a sudare per la posizione e per quell'affare nel culo. I minuti iniziarono a passare lenti e i due se la spassavano mentre io ero lì fermo in piedi sudato e sempre più provato dal gioco.
“L'ultima volta la troietta qui ha fatto cadere tutto e si è presa qualche bello schiaffo, vero servetta stupida?”
“..sì padrona..
Luis mi toccò il sedere : “E quel coso?”
“Oh, caro le piace...vero troia? Ti piace tenere quel plug nel culo?”
“...io..ecco...è fastidioso…
Ramona si alzò e mi rifilò uno schiaffo, per poco non feci cadere il vassoio. Mi afferrò i capelli e mi sputò in faccia: “Se io dico che ti piace, tu dici che ti piace avere un plug infilato nel culo, intesi?”
“...sì..padrona...mi piace..”
“Ecco così va meglio, Luis vuoi qualcosa da bere?”
“no, grazie” e mi toccò le gambe.
“Ti piacciono? Vuoi farci un giro?”
“No, non importa...lo sai che…
“Sei noioso Luis. E tu? Cazzo guardi? Occhi a terra!”
“Scusi padrona!”
“Adesso voglio sapere quanta voglia di cazzo hai...da alcune settimane concedo il mio fratellino solo a Luis...non è vero caro?” e lo abbracciò baciandolo.
“Vero questo...per fortuna...direi...”
“Oh, ma lo sai che la troietta qui si è lamentata? Vuole la sua dose di cazzo...ma io l'ho addestrata bene, vero troia? Ti faccio aspettare...tanto tu chi sei?”
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”risposi prontamente.
“Ah aha questa mi piace molto...e come darle torto?” fece Luis toccando il pacco della padrona e poi baciandola.
“Avanti troietta adesso te ne stai lì e ripeti chi sei...fallo sentire bene...”
Col vassoio in mano, le gambe tremanti e lo sguardo basso iniziai a ripetere:
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…”
I due intanto si divertivano sul divano fra baci, leccate e abbracci. I minuti passarono sempre più lenti, le gambe mi tremavano e anche le braccia:
“Sono la sua troietta in calore padrona Ramona…io...non ce la faccio più...”
La padrona si alzò di scatto e mi venne davanti, mi tirò su per i capelli e mi piantò i suoi occhi addosso: “Stupida troia! Non mi frega niente, se il vassoio cade ti riempio di botte...”
“..ma padrona...” e le gambe mi cedettero e dal culo uscì il plug e per fortuna Luis si alzò e mi afferrò prima che cadessi.
“Ecco il tuo principe azzurro che ti salva...e tu perché non te la fai se ti piace tanto...”
“Lo sai Ramona...ma andiamo stava cadendo...è più di un'ora che sta in piedi...poveretto...”
“Ti fa pena? Adesso invece voglio che ti faccia godere...siete così amici e ancora il mio servetto non ti ha fatto godere una volta...non è giusto...”
“Dai Ramona...non occorre...lo sai..”
Ramona mollò uno schiaffo anche a Luis: “Forse qui non avete capito che comando IO, se voglio una cosa è quella...intesi? O vuoi che tagli i rifornimenti anche a te, Luis caro?”
E si toccò il pacco.
“No, certo...”
fece lui e la baciò.
“Allora tu datti da fare e fai godere il mio uomo...poi avrai anche tu la tua parte...”
Mollai il vassoio e mi inginocchiai davanti a Luis e gli toccai il pacco.
“Avanti, cosa aspetti?”e mi tirò un ceffone, poi prese la testa di Luis e se la mise fra le grosse tette. Io sbottonai Luis e tirai fuori il suo cazzo e presi a spompinarlo. Aveva un buon cazzo, pulito, depilato e profumato, ma non ho mai goduto dei cazzi degli uomini, a me piacciono quelli dei transex. Così il mio pompino non fu il massimo e il cazzo di Luis rimase a metà. “Lo vedi che sei una stupida? Non fai godere il mio uomo, meriti solo delle botte!” fece la padrona e prese a schiaffeggiarmi in faccia con le sue grosse mani. “Ma no...basta cara...non è lui...solo che ...insomma...”
“No, una troia come lui deve sapere soddisfare il mio UOMO!”
Mi colpì ancora, con la faccia rossa e le lacrime che scorrevano la padrona mi legò al letto e mi ordinò di guardare. Sistemò Luis sul letto e prese a fargli un pompino che l'uomo gradì moltissimo. Ramona era forte e abile e Luis mandava muguli di piacere che divennero sempre più forti fino a quando non venne sul suo petto bianco e le cosce. La padrona mi slegò e mi mise sopra il ventre di Luis in mezzo alla sua sborra, quindi mi ficcò il suo cazzone in bocca e iniziò a fottermi sbattendomi la gola mentre ero sopra Luis con la testa. Luis si divertiva e mi toccava dolcemente la testa. La padrona venne nella mia bocca e poi mi ordinò:
“Adesso pulisci anche tutta quella di Luis così la tua gola sarà piena dei nostri semi...”
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