Racconti Erotici > trans > MAGIC TS MUVE CAPITOLO 6 (sottoposto al giudizio di due milf transex molto decise e misteriose)
trans

MAGIC TS MUVE CAPITOLO 6 (sottoposto al giudizio di due milf transex molto decise e misteriose)


di Strapps
16.08.2020    |    1.157    |    1 9.3
"“Ya Bitch, prendilo tutto! Prendilo! Succhia, troietta…..."

Capitolo 6.

Nei giorni seguenti mi adoperai per rimanere ancora con Muve. La nostra relazione stava procedendo nel migliore dei modi, ok, al di là delle promesse reciproche c'era tutto un mondo che ci divideva ed incasinava, ma in quei giorni non mi importava di niente se non rimanere assieme a lei, dormire con lei, massaggiarle i piedi, prepararle da mangiare, filmarla per TikTok, sentirla cantare, accompagnarla in bagno ogni mattina per farla pisciare, stare vicino alla mia padroncina e al suo enorme cazzo sempre pieno di sborra. Così mi licenziai e mi feci addebitare la grossa somma del mio fine rapporto con la ditta con la quale lavoravo da molti anni. Dissi tutto a Muve una sera a cena fuori, in un ristorante chic di Main Road ad Orlando, luci soffuse, lei elegante in un abito rosso che le faceva esplodere le curve, le sue gambe nere lunghe, i tacchi 10 con platò trasparente, i piedi curati da me, le unghie pitturate di giallo una per una da me, le sue grosse spalle e il petto gonfio, con le tette belle grosse. Portava orecchini molto grandi, un bel trucco sugli occhi verde e le labbra rosse intenso. Lei annuii. “Ok, Muve io la vedo così: fammi rimanere qui con te, finché ti va, lo so che tu sei uno spirito libero e di certo puoi permetterti molto di meglio di uno come me, ma...ecco...finchè ti va..io..”
“Oh, baby che amore che sei...perchè no? Perché non provarci, la mia sorellona sarà contenta matta...e pure io” e mi dette un caldo bacio sulla bocca. Allora tirai fuori un pacchetto dalla tasca dei pantaloni, mi inginocchiai ai suoi piedi mentre le altre coppie presenti ci guardavano e lo misi sulle grosse mani nere di Muve, avevo colorato di giallo anche quelle unghie con grande passione e amore. “Oh, bitch! Tu mi vizzi troppo!” lo aprì. Un anello. “Di fidanzamento, baby?” disse mentre mi copriva di baci. Le piaceva da impazzire. “Come vuole vederlo lei, Signora, per me sì, ma ovvio nessun vincolo che pare a lei, Signora...Lei..” Muve però mi abbracciò forte a lei, mi ritrovai fra i suoi seni caldi, lei enorme sopra di me, il suo profumo, sentivo le sue tette gonfie e respiravo la sua essenza, mi baciò prendendosi tutta la mai lingua con la sua enorme e poi disse: “Sì, baby, lo voglio”
“Oh
“Voglio vedere come va fra noi. Niente di ufficiale, il tempo ci dirà di più”
“Grazie, Muve”
Lei mi baciò ancora quindi iniziò a mandare foto in giro del suo anello di fidanzamento.
Ottenuto di stare con lei mi organizzai per restare a casa sua. Mi offrii di pagare tutto quanto servisse per la casa e il cibo, feci a Muve una carta di credito e giela regalai. Assieme a un vestito di D&G un giorno che andammo in centro. Le regalai anche delle scarpe col tacco alto.
Lei mi regalava la sua presenza e il suo cazzo.
La sera quando non uscivamo mi concedeva di farle un pompino mentre guardava la tv. Mi gustavo il suo grosso cazzone nero in bocca.
L'idea del fidanzamento aveva eccitato Muve che aveva avvisato tutti dai parenti agli amici e questo mi dava una certa sicurezza. Una mattina però Muve mi chiamò mentre era a letto a parlare con delle sue amiche: “Ehi bitch! Sono qui con una delle mie mentori, barra sorella barra amica Geelar che vuole conoscerti..” salutai al cellulare e pensai di dover andare, ma la mia padrona mi afferrò per il culo e mi spinse da lei: “Ma dici che io non dovrei venire, dolcezza? Non sarebbe più giusto..” “No, baby, io e Tara lo vogliamo conoscere da sole, non vogliamo essere influenzate da te. Mandalo qui da noi e dopo un weekend te lo rimandiamo impacchettato. Approvato o bocciato, dolcezza!” e rise forte.
“Ok, se lo dici tu...” e riappese. Mi strinse forte e mi disse: “Devi fare una cosa per me, baby
“Tutto per lei, Signora…
“Che dolce. Senti Tara e Geelar sono le transex che mi hanno guidato fino a conoscere me stessa e la mia sessualità. Devo tanto a loro. Tantissimo, le amo. Ecco, ho raccontato di noi e dell'anello e Geelar ha espresso il desiderio di conoscerti di persona. Mi ha chiesto di mandarti una notte da loro. A Whessakapee!”
“E dove è? A fare cosa?”
“Oh, a 350 km da qui. A fare cosa? Non lo so, vogliono conoscerti, ho parlato tanto di te con loro, voglio sentire cosa ne pensano, se faccio bene a fare quello che sto facendo con te..
“Se questo mi aiuterà a stare con te, faccio di tutto, anche quei 350 km in autostop..
“Oh, baby come ti adoro….ok, non so cosa vogliono da te, ma tu fai il gentile, il servizievole come vogliono loro e andrà tutto bene...”
Due giorni dopo prendevo un treno per Whessakapee. Alla stazione presi un taxi che mi mollò all'inzio di un bosco perché non intendeva proseguire. Telefonai e Geelar mi spiegò la strada. Ci vollero almeno 20 minuti per raggiungere una baita di legno isolatissima. Bussai e mi aprì Geelar. Era una transex bassa con un grosso seno sotto una maglia a righe azzurre, il volto sembrava ancora più vecchio che al telefono, profonde rughe solcavano il viso nero, rughe che erano anche sotto gli occhi neri truccati profondamente di nero. La bocca era sottile ma larga, color viola. Mi abbracciò: “Lieta di conoscerti, accomodati, quella è Tara e mi indicò una transex più alta, lunghi capelli rossi fino al culo, seno più piccolo, la pelle molto nera, anche lei doveva avere più di sessanta anni, anche il suo volto era segnato da rughe, meno dell'amica.
Mi offrirono il thè e mi riempirono di domande. A raffica, domande di routine, ma poi sempre più intime, più specifiche. Cercavo di rispondere ma ero imbarazzato. “Ok, adesso spogliati e facci vedere la mercanzia.”
“Ma...io
“Tu qui fai quello che diciamo noi!” e mi mollò uno schiaffo. Mi sbrigai a spogliarmi e rimasto nudo fui oggetto delle attenzioni delle due transex. Mi toccarono ovunque, strizzarono i capezzoli, mi presero il cazzo e le palle in mano, mi guardarono in bocca, mi fecero inginocchiare, stendere la schiena e le braccia al pavimento e alzare il culo. Ci sputarono dentro e ci infilarono le loro dita secche. Il controllo andò avanti a lungo, avevo le lacrime agli occhi ed ero imbarazzato.
“Oh, il culetto di questo bianco è a stretto regime di cazzi neri! Vedo qui!” disse una delle due
“Ti piace il gran salsicciotto nero, è dolcezza?” fece eco l'altra mentre ancora mi girava le dita nel culo.
Ero imbarazzatissimo e mi veniva da piangere.
“Ehi! - fece Geelar prima sculacciandomi forte e poi mollandomi uno schiaffo – ti abbiamo fatto una domanda! Rispondi!”
“oh, ecco...scusate…
“Allora troietta?” fece Tara. “...ecco io..sì, sì – Tara mi tirò un paio di sculaccioni sul culo gridandomi di rispondere “... cioè mi piace molto il cazzo di Muve, lo amo...io
“Oh, ecco la risposta giusta: una risposta da vera troia, vero Tara?”
“Vero, ama il cazzone nero questa puttanella qua….bene...e a chi non piace un pezzo di carne nera calda e grossa?”
“Sei proprio una troietta bianca che vuole il cazzo dei fratelli e delle sorelle speciali...” disse Geelar e prese a sculacciarmi.
“Ok, per ora abbiamo finito...ma non è tutto, bitch!, adesso ci prepari la cena, Muve ci ha assicurato che sei un abile cuoco. Dopo riprendiamo, avanti! - e mi colpì sul culo con forza – vai in cucina!”
Mi fecero alzare a suon di sculaccioni ridendo(ma se quella tortura avrebbe migliorato la mia posizione con Muve ero pronto a subirla)e feci per rivestirmi. “No, bitch!, cucinerai nudo e starai così per tutta la notte...vai adesso!”
Provai a replicare ma Geelar mi mise una mano sulla bocca, mi strizzò il culo con le sue mani tozze e secche e Tara mi spedì in cucina con uno schiaffo.
Nonostante fosse estate in quel posto nel bosco faceva piuttosto fresco, ma Tara accese il fuoco e poi le due transex sparirono in un'altra stanza. Mi misi a lavoro, la cucina non era particolarmente fornita mia riuscii a preparare dei tacos con carne, feci un bel battuto con sedano, carote, cipolla e feci cuocere a lungo la carne prima di romperla e servirla con una salsa già pronta alla quale aggiunsi però del pomodoro con tabasco.
Il risultato non era il massimo, ma inpiattai bene e l'aspetto era molto carino. Le due donne tornarono mentre servivo a tavola. Portavano due lunghe tuniche dai colori scuri, bordate d'oro e con dei cappucci in testa, parevano due sacerdotesse. Si erano anche molto truccate, Tara coi capelli rossi raccolti sopra aveva delle labbra piccole ma molto colorate di un bel rosso intenso, Geelar invece si era messa dell'ombretto viola, labbra viola e molto phard rosso sul volto segnato dalle rughe.
“Ah, che carino, sembrano anche appetitosi, assaggiamo!”
Servii del vino e rimasi in piedi ad attendere.
“Ehi cuoco e cameriere, comincio a capirla la nostra figliola...dove lo trova uno così fra quei boyz palestrati e pieni di sé?”
“...volevo dire che siete molto belle vestite così: sembrate delle sacerdotesse..” feci.
“Ehi, questa puttanella sa come stare al mondo...grazie...e sì
“...hai detto giusto, siamo delle sacerdotesse ti diremo dopo...adesso ho voglia di assaggiare questi cosi...sembrano gustosi..” concluse Tara e addentò uno dei tacos.
“Ummm, cazzo, dannatamente buoni! Muve non ha sbagliato...”
“A proposito possiamo chiamarla?”
“Perchè no? Deliziosi troietta...non mangiavo niente di così buono da mesi...” fece Geelar
La telefonata a Muve fu imbarazzante, le due parlavano come se io non fossi presente, deridendomi e analizzandomi su tutto. Per fortuna poi mi passarono la mia padroncina. Andai lontano dalle due mi guardavano divertite. Entrai nel bagno. Vedere il volto di Muve, gli zigomi alti, gli occhi neri, la bocca carnosa e rossa mi dettero forza “Come va, dolcezza? Resisti?”
“Oh, sì, Signora, se questa cosa...cioè..io
“Dai dolcezza, fai il carino e obbedisci, il parere di Tara e Geelar è importantissimo per me, domani sarai a casa..
“Non vedo l'ora di baciarla Signora, essere con lei, mi manchi..
“Anche a me, dolcezza, vedrai ti divertirai anche con loro...falle parlare e stai andando alla grande mi hanno detto, sono contente di te e della tua cucina..e poi...domani..
“...cosa?
“Domani quando tornai a casa ho qui il mio amichetto nero per te...te lo lascio succhiare tutta la notte, ma fai il bravo e obbedisci. Non ho dubbi al riguardo, ma..
“Non vedo l'ora di succhiartelo e farti venire dentro la mia bocca, Padrona, mi manchi. Mi manchi!”
“Oh, honyey, così mi fai commuovere….dai….a domani, dolcezza...pensa a me e fai quello che devi fare!”
“Sì, Padrona….a domani”
Tornai di là e le due transex finirono di mangiare, riempii loro i bicchieri più volte e dopo servii anche il gelato in due copette da champagne e Geelar trovò la cosa molto di buon gusto.
“Bene, bitch, classe e cultura non ti mancano...ok...inizia la seconda parte, accomodiamoci di là”
Ci mettemmo su grande divano davanti al fuoco, io nudo loro due nelle tuniche. Tara rollò un joint d'erba e me lo fece accendere, mentre le due iniziarono a parlare a raffica. Erano delle iniziatrici del sesso, per anni avevano vissuto fra comuni, case per lesbiche e avevano pubblicato e scritto molto, oltre ad occuparsi di quadri, di arte. Ma soprattutto avevano guidato molte transex a raggiungere la consapevolezza di sé. Fra le molte anche Muve della quale mi parlarono a lungo. Ero stordito da tutti quei racconti, ma l'erba fatta in casa dalle due era fortissima e presto non capii quasi nulla dei loro racconti. Anche loro fra vino e joint erano stonate e si erano avvicinate a me. Geelar mi aveva messo le gambe tozze sulle ginocchia e Tara mi poggiava un braccio fuori dalla tunica sulla spalla nuda, Miles Davis suonava forte nella stanza e il fuoco era acceso.
“Ehi la vostra erba è veramente fortissima…
“Oh, baby, è vero! Lasciati cullare dalla sua morbidezza...lasciati andare...ehi perché non ci parli di Muve, cosa ti piace in lei?”
Feci un lungo respiro.
“..oh, ecco un sacco di cose: il fatto che sia così femminile con quel corpo molto, ecco, cioè adoro quel corpo, quelle spalle, le gambe infinite, adoro i suoi piedi e il suo grosso seno, quel seno così accogliente, dolce, profumato e amo il suo volto: Muve è bellissima – Geelar si aprì la tunica e sotto era nuda, la pelle nera piena di smagliature e rughe, intravedevo il cazzo che pareva piuttosto grosso, mi mise una mano sul petto, toccandomi piano, mentre Tara mi toccava i capelli - ..insomma per me è bellissima: la sua bocca rossa e morbida, la sua lingua che quando mi bacia….cioè mi prende tutta la lingua ed è come se la possedesse, i suoi baci sono essere preso da lei…
“Uwhhh questa è bella...continua bitch!” Geelar parlava ma sentivo solo la sua mano sul petto, le sue gambe sulle mia, Tara mi toccava l'orecchio con dolcezza facendomi vibrare tutto.
“...Amo Muve, amo tutto di lei: come balla, come ride, come mi abbraccia e amo
“IL SUO CAZZONE!” disse Tara
Geelar mi prese una mano e la portò sul suo.
“Sì amo anche il suo cazzone...” ero proprio fatto e il contatto con la pelle del cazzo di Geelar mi fece pensare a quello di muve alla sua promessa per l'indomani.
Tara mi baciò sotto l'orecchio e poi prese l'altra mano e se la mise sul pacco, sotto la tunica, sentii anche il suo cazzo. Toccavo entrambi i cazzi di quelle due milfone transex di più di sessanta anni, i volti coperti di rughe.
“ummm bitch, che mano delicata, avanti giocaci un po' non sia mai...” disse Geelar e si adagiò sul divano allungandosi sulle mie gambe, si aprì la tunica e il suo corpo nerissimo, vecchio si mostrò. Io le toccavo il cazzo lungo ma moscio, era bello liscio e depilato a parte un ciuffetto di peli grigi che spuntava dalla base.
Tara si lasciava toccare dalla mia mano e teneva gli occhi chiusi, il suo cazzo pareva più lungo dell'amica ma più stretto. Ero strafatto e accaldato ma segai le amiche di Muve pensando alla mia padroncina a casa ad aspettarmi.
“Ummmm sono anni che una mano bianca non mi tocca così, continua Bitch!” ordinò Geelar mentre Tara aveva ripreso a leccarmi l'orecchio. Continuai a trastullare gli affari delle due ascoltando la musica e il fuoco che scoppiettava vicino. Le amiche si spogliarono e Geelar mi ordinò di mettermi con le gambe alte sul divano, la schiena dove erano sedute loro e la testa fuori dal divano. Lei allora si sistemò sopra la mia faccia:
“Adesso apri la tua boccuccia da bianco e prendimi in bocca la cappella poi non muoverti più bitch, faccio tutto io!”
“Oh Geelar il vecchio tuo trucchetto preferito...”
“Ya bitch!”
mi mise la cappella in bocca, avevo la testa penzoloni dal divano, gli occhi sulle palle di Geelar e il suo uccello in bocca. Iniziò a muoversi con lentezza estrema nella mia bocca infilandola con la sola cappella.
“Fermo, tieni solo aperta la boccuccia e le labbra morbide stupida troietta! Lascia fare a me!”
“Oh, Geelar che troia...aspetta...” Tara si mise dietro di me, mi alzò le gambe e prese a giocare col mio culo. Ci infilò un paio di dita e con l'altra mano iniziò a segarmi.
Intanto io non mi muovevo, Geelar mi scopava piano in bocca, muovendo la sua cappella nera avanti e indietro nelle mie labbra. Il suo cazzo non stava indurendosi, ma usava le mie labbra per godere di quel servizietto. Tara intanto continuava a masturbarmi e giocare col mio culetto.
“Oh, bitch! La nostra cara Muve ha fatto un bel lavoro col suo affaruccio...come sei aperta cagna!”
“E le sue labbra sono dolci e morbide...ummm...bitch...ferma!” faceva Gellar muovendo il suo cazzo sulle mie labbra. Sbatteva poi le sue palle contro il mio naso, la faccia, aveva un buon odore e mi sentivo una macchina dedicata al suo piacere:
“Oh, bitch! Ummmm le tue labbra mi fanno impazzire...”
Tara aveva infilato 4 dita nel mio culo e mi segava. Il cazzo dell'amica si fece più duro e allora spinse dentro tutto il pezzo per un pompino completo. “Prendi troietta bianca! Lo senti che sta crescendo baby? Lo senti?”
Ummmm mugolari inculato dalle dita di Tara che mi masturbava e il cazzo di Geelar in bocca. Con la testa fuori dal divano presi il cazzone nero di Geelar che pretendeva che stessi comunque fermo: “Ti fotto io troia! Ti scopo in bocca bitch, non muoverti!”
Tara giocava col mio culo e la sua mano mi fece venire
“Ehi la troietta sborra!”
“Oh, cagna, bitch! Aspetta troia!” gridò Geelar e spinse più a fondo il suo cazzone oramai duro. Il mio seme mi ricadde sul corpo e sulla faccia, Tara poi mirava bene che mi finisse addosso: “Oh la troia si è sborrata in faccia!”
“Ora vengo pure io amoreeeeee….sssìììììììì….- e spingeva il suo cazzone dentro la mia bocca – Sìììììì.oohhhhhhhh yyaaaaaaa...BBBBBITTTTCCCCHHH!” urlò e mi riempì la gola di sborra calda. Non era molta in realtà ma lei godette molto. Poi si pulì sulla mia faccia. Ero coperto di sborra mia e di Geelar. “Che troia! Passami il telefono!” urlò la transex. E poi mi scattò delle foto alla faccia, Tara intanto si era messa davanti a me e mi ordinò di succhiarle il cazzo.
“Vado prima a pulirmi, Signora?”
“No troia, voglio sentire i vostri semi, succhia baby, succhia!”
Così mi misi a spompinare Tara mentre Geelar telefonava a Muve:
“Dolcezza, visto le foto? Non venivo da almeno sei mesi e la boccuccia della tua troietta me lo ha fatto venire duro, visto le foto? Adesso sta servendo Tara….ehi baby...per quanto mi riguarda esame superato!”
Sentii Muve urlare di gioia mentre spompinavo l'amica transex milf.
Loro parlarono ancora al telefono poi Geelar mostrò a Muve la mia bocca tutta piena di sborra che succhiava il cazzo di Tara.
“Non me lo strapazzate troppo, honey è mio...ciao bellezze...sono ipercontenta che vi piaccia il mio fidanzatino…!”
Salutai mentre sentivo che Tara caricava il colpo e anche il seme caldo, poco, ma denso di quella milf transex mi riempì la gola.
Dopo quella performance mi concessero una ripulita, si rimisero le tuniche e prepararono del thè. Quando tornai mi fecero i complimenti:
“Sei una vera troietta bianca, bitch! Ma mi piaci, sono felice che muve ti abbia trovato!” fece Geelar.
“Oh, un fidanzato ideale epr la nostra figlioccia: dolce, premuroso, troietta in calore che ama il cazzo nero e pure cuoco...” commentò Tara.
“Ok, bene così, prima di dormire però Muve ci ha detto che fai dei massaggi ai piedi fantastici, accomodiamoci a letto allora...”
Ci trascinammo sul lettone e Geelar mi mise una catena al collo: “Così possiamo muoverti come ci va, perché noi stiamo qua...e tu...troietta bianca stai al posto tuo, ai nostri piedi!”
“Mi pare giusto, Signore...”
E mi distesi in fondo al letto, loro mi puntarono i loro piedi di milf transex e mi ordinarono di massaggiarli e baciarli e così feci. Leccavo e baciavo quei piedi neri, odorosi di milf, di sesso. Non erano piedi belli e curati come quelli della mia padroncina, ma la pelle era vecchia, segnata, alcuni diti un poco rovinati, ma baciali e leccai tutto come vollero loro. Tiravano la catena quando volevano che passassi ad un'altra o a un alto piede. Io massaggiavo, baciavo, leccavo.
Alla fine si addormentarono e anche io mi addormentai fra i loro piedi.
Il mattino dopo preparai colazione e svegliai le due milf.
Dopo mangiato mi portarono loro alla stazione degli autobus per Orlando.
Mi coprirono di baci e mi dettero dei regali per Muve, quindi presi il mio autobus e passai tutto il tempo a pensare al cazzo della mia padrona a casa.
Quando arrivai lei mi abbracciò e baciò. Mi prese la lingua e se la rigirò come voleva.
Preparai un piccola cena e raccontai della serata.
Era felice.
“Conta molto per me. Mi hanno detto grandi cose, sono contentissima. Ipercontenta. Contenta così!”: e mi abbracciò e baciò ancora in bocca. Ero felice anche io di rivederla. Molto. Le toccai il cazzo sotto i jeans.
“Ehi! Non mi sono dimenticata...andiamo….ho voglia pure io della tua boccuccia sul mio fratellino...andiamo!” mi trascinò in bagno e si appoggiò al lavabo, si calò i jeans e mostrò il suo cazzone nero già gonfio. Mi inginocchiai e guardandomi riflesso in uno specchio di lato misi in bocca quel pezzo di carne nera. Il cazzo di Muve era meraviglioso, grosso, huge come lo chiamava lei, lo spompinai a lungo con fuga, amore, devozione, sentivo lei sopra di me che godeva del mio blow-job, mi vedevo nello specchio con il cazzo in bocca che succhiavo, il suo arnese nero entrava e usciva dalla mia bocca, le mie labbra lo accoglievano e poi andavo avanti inghiottendolo quanto potevo, respirando dal naso, spompinavo quel bel cazzone nero e mi guardavo allo specchio.
“Oh Bitch! So che hai fatto godere anche le mie amiche...brava bitch!così ti voglio, succhia, troia, ummmm...la tua boccuccia calda mi è mancata..
“E a me è mancato il suo cazzo huge e dolce!” e poi me lo rinfilai in bocca, succhiando.
“Ya Bitch, prendilo tutto! Prendilo! Succhia, troietta….ti voglio bene bitch!”
Spompinai il gran cazzone di Muve guardandomi riflesso nello specchio, poi lei tolse l'affare dalla mia bocca e mi venne in faccia:
“OHHhhhhhh bitchhhhh prendi! Ti Amo Bitch! Prendiiiiii!!!!”
e mi sparò il suo seme caldo in faccia, sugli occhi, sui capelli, sulle labbra protese, scivolava sul collo, sul petto.
Quando ebbe finito di sborrare mi gettai sul suo cazzo e lo ripulii ben bene, leccando ogni traccia di seme e baciando la pelle nera di Muve.
Quando rientrai dopo la doccia, lei stava parlando con sua sorella Grik e mentre le massaggiavo i piedi mi comunicò che anche Grik voleva una serata speciale con me e che mi avrebbe contattato per comunicarla.
“Grik già ti ama, puttanella, ma sono felice se lei mi fornisce un ulteriore parere, mi capisci vero?”
“Certo Muve. Io voglio restare con te, se queste piccole prove sono importanti per te, per me ok.”
“Che docle che sei bitch!”
Dormimmo assieme quella notte e il mattino dopo mi offrii di bere un poco della sua urina mattutina. “Che troietta che sei..ma ogni promessa...vieni qua..” ci mettemmo dentro la doccia, io in ginocchio, lei in piedi, subito mi pisciò in bocca, ma non ero pronto e ne raccolsi poca tossendo, lei allora si trattenne un attimo: “Apri la bocca troietta, così!” e mi prese la gola e posizionò la mia bocca sotto il suo cazzo gonfio e poi riprese a pisciare. Ne bevvi di più. Tossii e sputai, ma lei mi tenne sotto, mi ordinò di riaprire la bocca e allora ne bevvi ancora prima di tossire di nuovo. “Vedrai che andrà meglio domani...”
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per MAGIC TS MUVE CAPITOLO 6 (sottoposto al giudizio di due milf transex molto decise e misteriose):

Altri Racconti Erotici in trans:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni