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MILF AUSTRIACA. UNA VICENDA DI DOMINAZIONE E DONNA MATURA MA CALDA E SENSUALE.5


di Strapps
27.08.2019    |    2.927    |    0 9.7
"Io i miei li tengo al guinzaglio corto e non sgarrano mai una virgola…..."
Cap.V.

Il resto della giornata lo passammo a fare shopping, cioè lei entrava nei negozi, provava vestiti, borse, scarpe, le offrivano thè e biscotti, le commesse erano incredibilmente servizievoli e poi acquistava quanto scelto, pagava cifre considerevoli con carte di credito oro e mi dava i pacchi da tenere e portare in giro, dopo tre ore ne ero pieno, mi concesse di riportare tutto in albergo e tornare da lei nel caffè dove ci eravamo fermati a pranzare. Lei però mangiò mentre io fui cacciato via senza aver toccato niente. Quando tornai trafelato lei mi concesse un sandwich al salmone e avocado da 16 euro che trovai squisito, ma dopo mi fece alzare l'accompagnai a trovare un'amica.
Rewne si chiamava l'amica ed era una splendida cinquantenne che abitava in un via signoriel fuori il centro. Era alta, bionda, teutonica, un bel seno liscio e pelle bianca da tedesca che ha visto poco sole e mare, il volto era lungo, tondo quando rideva, ma spigoloso quando parlava, aveva occhi verdi molto truccati e gli zigomi rifatti. Ci fece accomodare in una saletta.
“Questo è il tuo nuovo toyboy mia cara?”
“Sì, ti piace?”
“Carino...e fa quello che piace a te?”
“Puoi scommeterci, Rewne cara...tutto...vero baby?” e mi dette un pizzicotto sul culo. Nella stanza c'erano due ragazzoni, uno di colore e un altro biondino sui venticinque anni anni, barba rossiccia. Pensai fosse il figlio di Rewne, ma lei andò dal nero e gli mise una mano sul pacco: “Questo è Karl, è arrivato da un paio di settimane, non parla bene inglese, ma a me basta il suo cazzone...” e toccò arrapata il pacco del giovanotto che faceva il timido ritraendosi, ma lei lo baciò sul collo.
“Efry, già lo conosci...” aggiunse al rossiccio che giocava alla play.
“Certo. E come va cara? È del tempo che non ci vedevamo, da...da quella festa su a HJ.vero?”
“Vero, cara...beh...che dirti – fece stingendo Karl al petto, continuando però a tenere una mano sul pacco del nero - ….sono sempre io...mi piacciono giovani e ben dotati...lo sai? Del resto anche tu...quanto avrà il tuo nuovo amico? Trentadue?…..e Clarac cara, la porta anche lui la cintura?”
“Certo, almeno all'inizio devono capire chi comanda e che sono mia proprietà..” e mi dette un piccolo schiaffo. “...poi vedremo….”
“Anche io vorrei mettere una cintura al mio Karletto qui – e baciò il giovane mentre Efry non ci degnava di uno sguardo impegnato a giocare – ma mi ci vorrebbe uan tenda!” e rise toccando ancora l'uccello del giovane.
“Sai di cosa parlo, Karl? Di cinture di castità per uomini….”
“Uhmmm...no non capisco...cintura ok...but what?” fece quello.
“Fagliela vedere!” ordinò Clarax ed io rimasi di sasso. Noooo, umiliarmi davanti a sconosciuti, mostrare il mio cazzo imprigionato...no..
“...Signora, la prego...io…
lei mi tirò uno schiaffo.
“Qui io ordino. Tu fai, stop!” e mi dette ancora uno schiaffo. Allora, con lentezza, tremando di vergogna, mi alzai in piedi e mi abbassai i pantaloni mostrando le mutande. Sotto di esse il pene in trappola. Rewne venne da me, con un gesto veloce, calò le mutante e mostrò il mio pene dentro la cintura a Karl. Quello rise e poi si coprì la faccia. Io ero umiliato, Clarax accanto a me, severa, bellissima, le lunghe gambe accavallate, il so vestito elegante, altera e sexy mi guardava e osservava la sua creatura: il mio pene depilato e imprigionato.
“CINTURA DI CA S T I T A'...” scandì bene Rewne ridendo. Karl pareva imbrazzato per me.
Efry smise di giocare per ridere:
“Ne vedrai delle belle, Karl qui ci sono pazzi ovunque….” e si rimise a giocare.
Clarax sbottò: “Come permetti a quel frocetto di parlarci così?”
“Hai ragione, cara, Efry caro….chiedi scusa alla mia amica e poi a me...subito...”
Efry sbuffò e farfugliò qualcosa. Clarax allora si alzò di scatto e staccò i fili del gioco, lui rimase stupito e piagnucolò qualcosa. Clarax gli mollò uno schiaffo.
“Non ci si rivolge così alla tua signora e alla sua amica.”
“Ma Rewne...che cazzo...ma..cosa...”
ma la teutonica allora sbottò, andò da Efry e lo prese per un orecchio, lo sbattè a terra davanti a Clarax e gli intimò: “Chiedi scusa, bambino o stasera le buschi sul culo mentre mi sbatto Karl, capito?!” e quello la guardò stupita, ma Rewne era arrabbiata e non voleva certo cedere davanti alla personalità di Clarax, così quello capì come stavano le cose e chiese scusa in ginocchio, mentre la sua amante-padroncina gli tirava l'orecchio che era diventato tutto rosso.
“Posso tornare a giocare?” chiese poi.
“Ok...vai….ma non ti scordare la lezione qui….”
“Sei troppo tenera con questi bulletti da monta….io i miei li tengo al guinzaglio corto e non sgarrano mai una virgola…..ieri ho infilato 4 plug nel culo del mio nuovo fidanzato, volevo vedere come era messo dietro..”
“Lo sai che io non riesco ad essere “tirannica” come te, Clarax, lo sai bene...sono una tipa più romantica, anche se quando mi arrabbio lo sa il culo di Efry quanto posso essere nervosa….ma tu sei portata per queste cose, cara, tu, sei di indole dominante. Sei brava in tutto quello che fai. Sei una figa pazzesca alla tua età! Sei nata per essere leader, per essere quella che decide...”
“….nata per essere Padrona...” aggiunsi io
“Oh, sentilo qua...è già innamorato pazzo….Cara...”
“Bravo baby..” disse Clarax ed io mi sentii felice.
Poi le due donne si misero a parlare fra loro in tedesco(Clarax mi fece rimettere i pantaloni)mentre Karl sentiva musica in cuffia ed io afferravo solo brandelli minimi di conversazione. Dopo una mezzora chiesi alla padrona il permesso si alzarmi e lei me lo concesse, rimanendo a parlare fitto con la bella Rewne. Andai da Efry che giocava, mi dette un joystick e mi unii a lui in una gara di auto. Lui era bravo ed io scarso, così gli chiesi qualcosa di lui, di Rewne e lui mi rispose. Stavano assieme da qualche anno, ma lei aveva vari amanti, Karl era solo il più recente.
“E tu non sei geloso?”
“Ehi, per chi..insomma..no, sto bene con lei, ha un mucchio di soldi e facciamo un sacco di viaggi, io studio ancora figurati, perché dovrei mollare quella vecchia puledra? Per tornare in qualche stanza in sub-affitto con altri sfigati? Non ci penso proprio amico...e poi tu parli? Stai con quella vecchia….ok rifatta a modo, ma vecchia e sei già tipo il terzo che vedo con quella...lei se li mangia gli uomini….Rewne è molto più romantica e tranquolla...anche se hai visto quando si incazza...insomma...”
“Io non giudico o altro, chiedo solo, tanto per parlare...sono una schiappa a questo gioco, hai altro? Basket?”
“Ok, te metto la NBA. Ma dimmi fa male la cintura?”
“Sì, da fastidio...ma dopo un poco ci si abitua,..un minimo...”
“Da quanto stai con lei? È ricca?”
“Da quasi un mese...sì, mi pare molto ricca...”
Dopo un paio di partite, notammo che Rewne chiamava Karl, quello sbuffando si tolse le cuffie e andò da lei. Fu costretto a togliersi gli shorts e le mutande e mostrare il grosso cazzo nero a riposo a Clarax, che lo prese in mano, lo soppesò e poi lo rimise a posto. Karl guardava a terra imbarazzato.
“Fa così con tutte le amiche, da quando Karl è qui...ama mostrare il cazzo del suo nuovo boyfriend, la sera li sento scopare come pazzi...Karl è una macchina del sesso...mi ha raccontato che è fuggito da un campo di prigionia libico e poi è riuscito ad arrivare a Marsiglia, poi è venuto in Germania assieme ad un cugino...una roba del genere...è un tipo molto timido, ma con quella mazza ci dà sotto….io non scopo Rewne da quando è arrivato qua, ma lei è tutta serena e va bene così, meglio anche per me..tu invece sei anche il suo schiavo, vero? Rewne ogni tanto mi parla della tua signora...conosco i suoi gusti...”
“Sì, sono il suo servo, ma anche il suo accompagnatore e per servirla oltre al piacere personale prendo anche 5000 euro al mese!”
“Cazzo! È tantissimo! Rewne mi passa appena 100 euro ogni 10 giorni, vero che poi paga tutto lei quando usciamo o per vestirmi...ma 5000...bella cifra, bon per italiano!”
“Certo Clarax è una che ti fa sudare tutti quei soldi….puoi scommetterci...”
“E' sadica?”
“Sì,ma con classe, non è violenta, non troppo, per fortuna, ma ha il dominio su di me, totale.”
“Ti hai mai fatto bere la sua piscia?”
“Naturalmente...e
Ma Clarax mi chiamò perentoria, corsi da lei e ci congedammo da il trio di quella casa.
Rientriamo in albergo e lei va a dormire, lasciandomi libero. Giro per pub, ma guardo in basso per non incrociare belle donne(al città sembra esserne piena)per non provare fitte di dolore al pene. Rientro verso le undici, lei ancora dorme. Mi addormento anche io ai suoi piedi.
L'indomani, fatta colazione mi annuncia che andremo a casa della sorella e mi catechizza su come debba comportarmi. Mi fa vestire tutto di nero a parte la camicia e una cravatta regimental e andiamo in taxi in una villa fuori città. Ci vuole una ora e mezza di strada, lei mi dice altre cose, ma spesso è zitta e nervosa. Alla villa veniamo accolti da una coppia. Lei, Miaselle, assomiglia molto a Clarax, per altezza, naso, occhi grigio-azzurri, ma Miaselle è più spenta, avrà sessantanni ma ne mostra di più, i capelli sono grigi, ma spenti, poco curati. E poi il seno della sorella, gonfio e rifatto la fa sembrare una pantera sempre allerta, Miaselle è quasi piatta, il culo da vecchia, èm però elegantissima.Il marito è più vecchio di lei e cammina male. Vengo presentato, ma Miaselle mi getta uno sguardo di sdegno profondo e non mi stringe neppure la mano. I tre si siedono a parlare in tedesco, io, come imposto dalla mia padrona devo restare in piedi a suo fianco. Parlano a frasi brevi, piene di rancore e sospetto. Capisco che si tratta di affari, ma poco altro, poi parlano anche di loro, della famiglia. Dopo un'ora e uno scambio di battute aspro fra Clarax e la sorella, la mia padrona firma delle carte, mi dà le copie dei documenti e poi andiamo. Mariselle non mi saluto neppure quando io la chiamo per nome. Mi ignora, chissà quanti ne ha visti di toyboy della sorella prima di me.
Rientriamo per il viaggio.
Lei a Vienna, io in Italia. Mi lascia con un bacio, la stretta di palle che mi fa sussultare e gioire e mi dice:
“Da stasera metterai in bocca le mie mutandine prima di dormire e mi manderai delle foto, ok'”
“Certo, Signora, come desidera.”
Non la sentii mai per 5 giorni, ma ogni sera mandavo al cellulare che aveva un solo contatto in rubrica, delle foto di me, nudo, sul letto, con in bocca le sue mutandine.
Il venerdì ero però convocato a Vienna. Mi accolse Pauline e stavolta fu molto servizievole nei miei confronti, mi dette del Mr.e mi condusse nella stanzetta accanto a quella dove dormiva Clarax. Forse passato il primo mese avevo diritto a dei riguarda anche da parte di quella domestica che mi aveva visto più volte nudo e mi aveva infilato gel nel culo.
Mi sedetti in attesa di una chiamata.
Giunse dopo un paio di ore, stavo dormendo e mi precipitai in camera da letto. Andai ai suoi piedi e li baciai in segno di devozione.
“Oh, caro, sei qui? Bene…..stasera dobbiamo andare da Dabby, una mia cara amica...” mi diceva mentre mi toccava le braccia e cercava gli occhiali. Era struccata e assonnata, ma mi sembrò ugualmente molto sexy.
Le preparai bagno, sali e la lavai con cura.
L'asciugai i capelli e poi lei scelse il vestito con calma in accappatoio. Alla fine optò per un vestito a fiori molto corto, scarpe con tacchi vertiginosi e una borsa gialla Hermes molto costosa. Io fui vestito casual, con camicia, maglia a V, pantaloni.
Andammo in taxi in centro, in un appartamento molto bello e moderno. Ad aprirci fu la proprietaria, Dabby, una milf da paura! Aveva capelli con le trecce neri e doveva avere almeno 50 anni, ma era impossibile capirlo: sul volto bianco c'erano molte rughe, ma la bocca era rifatta e gonfia, gli zigomi ritoccati, ma qualcosa era andato storto perché una parte del viso era come crollata. Però era magnetica e sexy, portava una gonna di pelle con grossi numeri dorati in rilievo, delle scarpe da boxer alte e bianche e solo delle bretelle che coprivano le tette piccole e bianche e i capezzoli. Mi aspettai di ritrovarmi in una situazione stile quella di Rewne e Efry, invece appena entrammo nel salone trovammo tre donne nude, per terra, legate mani e piedi, le bocche aperte con divaricatori di metallo e una donna vestita in lattex rosso, una lunga coda di cavallo rossa anche essa, una maschera sul viso rossa, dalla quale spuntavano solo occhi azzurri, le stava colpendo con una frusta lunga e rossa pure quella. Le donne per terra piangevano forte e si disperavano con le bocche spalancate oscenamente. Noi le raggiungemmo e la Mistress smise di frustarle.
“Signora...” fece inchinandosi a mia moglie
“Vuoi favorire cara? - chiese Dabby – è carne fresca...universitarie……..aspiranti schiave….ma ne devono fare di strada…!” e afferra i capelli di una delle donne, li tira con forza, quella si agita, ma è legata, urla a pieni polmoni con la bocca aperta dal divaricatore.
Dabby la sbatte a terra e le molla un paio di schiaffi. Poi afferra i capelli di quella accanto, una moretta minuta, ma dal corpo ben proporzionato e piaevole. La sbatacchia un poco, le tira degli schiaffi sulle tettine piccole, quelle sobbalzano, la neretta urla di dolore, dei segni rossi sul capezzolo e sui seni bianchi della schiava.
Clarax prende la frusta rossa dalla mistress ed inizia a camminare lenta attorno alle tre schiave che piangono legate. Sono messe in ordine di altezza, una rossiccia in carme piuttosto alta, con spalle da uomo è la prima, la bionda coi capelli lunghi è la seconda, la morettina coi capelli corti è quella più bassa. Le loro carni sono molto bianche, sono sudate, ma sono in forma. Solo la rossiccia è pienotta, ma ha un volto che pare carino con occhi verdi intensi, anche se ora piange e teme la frusta di Clarax che ronza attorno, la più bella delle tre è di sicuro la bionda, ha anche un bel seno, quella coi capelli corti ha un volto molto giovanile.
La mia padrona passa attorno a loro che la guardano piene di paura.
Clarax ama l'attesa far attendere i suoi sudditi prima di agire. Ed infatti passeggia piano con le tre a terra, la frusta in mano.
Le donne si agitano, piangono, ma sono immobili e attendono atterrite. Clarax si muove sicura di sé, Padrona, Dominatrice, la mistress in lattex la guarda, Dabby invece fissa le ragazze legate. All'improvviso vola la frusta della mia padrona e colpisce la rossina, poi la nera, quindi quella al centro con un colpo più forte, più duro. Urlano tutte, tremano, Clarax torna a passeggiare attorno a loro e poi, di scatto, fa colpire la frusta, vedo che prende più volte la rossina, si accanisce su quelle braccia sgraziate, lei piange, la bocca oscenamente aperta, urla di dolore ma i suoi urli non si sentono se non frammentati, versi strani. Anche la neretta viene colpita sulla pelle bianca, le sue tettine sobbalzano ogni volta, alla bionda, Clarax riserva colpi più ravvicinati, più leggeri, ma la fissa, la sfida, lei piange.
Temo che se questo è lo scenario che anche a me sarà chiesto qualcosa di doloroso. Ma Dabby mi ordina di spogliarmi e rimane con la cintura di castità in bela ostra, quindi mi fa inginocchiare davanti alle donne ma a un paio di metri di distanza e mi lega mani e piedi.
“Tu starai buono qui, guarda per il momento.” mi sentii sollevato, la faccia di Dabby era strana, ma incuteva timore e allegria assieme. Intanto la frusta di Clarx volava sul corpo delle schiave.
Io guardavo e ammiravo la rapidità della mia padrona, la sua abilità, come incuteva paura e desiderio fra le tre legate a terra.
Mentre osservavo la mistress in lattex venne da me e mi strattonò con forza. Tmetti che volesse colpirmi con qualcosa, ma invece mi fece stirare la testa all'indietro, mi spalancò la bocca e mi disse di stare fermo a quel modo.
Andò e tornò rapida con un dilatatore per bocca simile a quello che avevano el donne e me lo fissò alla bocca. Avevo la bocca spalancata da quell'affare, la mistrss mi sputò in bocca e mi rimise a guardare la frustata. Clarax colpiva mirata e con calma, le donne piangevano, avevano la schiena e il corpo segnati dalla frusta.
“Grazie, cara...” fece poi la padrona ridando la frusta alla mistress.
Dabby allora andò dalla rossina e la liberò, lei si gettò per terra a piangere, Dabby le tolse anche il dilatatore e quella scoppiò in singhiozzi e lunghi respiri.
“Oh, carina…..hai sentito la frusta della mia amica qui? È brava vero?” e consolava quella rossina, che sobbalzava dai singhiozzi e guardava la padrona fra paura e desiderio. Le cullava la testa Dabby e poi la strinse pure a sé. La fece alzare e la condusse verso un divano, si sedette a allargò le gambe. Fece segno alla donna di inginocchiarsi davanti al suo sesso.
“Adesso la smetti di piangere, ti pulisci la faccia e poi mi lecchi la figa fino a farmi venire…..da brava...su…..vieni qua…..brava, piccolina, che dolce che sei….così alta e così tontolona….ma sei carina...mi piace la tua faccina….da cerbiatta triste….vieni qua….brava, asciugati….bene…...vieni….passerottina….vieni qua….lecca….lecca...lecca...”
La scena mi eccitava ma cercavo di non guardare per via della cintura.
Clarax si scelse la biondina, quella più bella delle tre e si sedette accanto a Dabby per ricevere lo stesso trattamento. La mistress allora prese per i capelli corti la neretta e la spinse su un tavolo, le aprì il culo e dopo averci sputato a lungo infilò un grosso plug viola, quindi la fece mettere a quattro zampe. Io guardavo e non guardavo, tutte quelle fighe, quelle donne che si lasciavano andare a lesbicate sadomaso era veramente troppo, ma il pene mi doleva.
La mistress si accorse di me e mi fece mettere a quattro zampe accanto alla moretta, quindi infilò un plug nel culo anche a me, ma per fortuna mi sputò più volte dentro.
Col plug in culo guardai la mia amica di sorte leccare la figa aperta della mistress, lei si appoggiava ad un tavolinetto, aveva le gambe aperte a formare dei trinagoli, la tuta di lattex quella coda di cavollo rossa, la figa depilata e l'amichetta ci dava sotto di lingua, io invece ero lì a guardare, nudo, un plug nel culo e il pene che si eccitava.
Il servizietto delle tre serve andò avanti a lungo, ma alla fine Dabby venne, Clarax seguì a ruota e la mistress squirtò sulla schiava mentre Dabby le leccava le tette sopra la tuta rossa.
Dopo le donne furono mandate a fare la doccia ed io rimasi a quattro zampe davanti alle donne. La mistress giocò un poco col mio culo, ma Dabby si divertiva a mostrare video a Clarax e ben presto anche lei si aggiunse. Temetti che prima o poi si ricordassero di me, ma per fortuna dovetti solo ammirarle in ginocchio con un plug nel culo fino a quando non tornarono le ragazze. Si erano cambiate e indossavano solo magliettine bianche con la scritta: SLUT. Le donne le accolsero chiamandole ai loro piedi: la biondina, la più carina, si sistemò sotto Clarax, la rossina andò da Dabby e la mistress si prese cura della morettina. Le coccolavano e lasciavano che quelle toccassero loro le gambe, i piedi. Talvolta le baciavano sulla bocca o le toccavano sul corpo dove erano ancora evidenti i segni delle fruste. Io ero in ginocchio, inculato da un plug con un dilatatore in bocca e guardavo tutto senza riuscire a d non eccitarmi di fronte a quelle scene di lesbo. Infatti le donne ci davano sotto con le servette, baciandole e facendosi toccare ed io soffrivo col pene eccitato. Alla fine se ne accorse la mistress:
“Signora...guardi qui..il suo schiavetto...sta sudendo come un pazzo per via della cintura...che facciamo?”
Clarax si alzò, venne da me avvinghiata alla biondina.
“Toglila, ma lascia il plug!” ordinò la mia Padrona e la biondina rise come beffandosi di me .
La mistress mi tolse la cintura.
“Adesso, baby masturbati mentre ci guardi..” mi ordinò
Io allora mi avvicinai a loro, libero la sotto, ma con un plug nel culo e la bocca spalancata.
Le donne ripresero a toccarsi. Dabby si dava da fare con la rossina, leccandola e baciandola sul collo. Le lasciava segni profondi con baci duri e vogliosi. Quindi le stringeva le tette, i capezzoli con forza, mentre quella godeva di piacere. Ed io mi masturbavo.
La mia Padrona si faceva leccare le tette gonfie dalla biondina e ogni tanto la palpava, la baciava, le toccava la figa facendola sussultare di piacere. Ed io mi toccavo di fronte a loro.
La mistress invece si era messa dritta e si faceva leccare la figa dalla neretta, come prima, quella tuta in lattex rossa, regale, la figa depilata, la maschera, la lingua della moretta che andava su e giù.
Io mi toccavo.
Dabby fece venire la rossina con un ditalino, poi la servetta si dedicò alla figa della padrona. Ed io mi masturbavo. Clarax era solleticata dalla biondina e prese un vibratore, lo mise sulla figa della amante e la fece godere mentre quella le baciava le tette gonfie. Ed io mi toccavo.
La mistress venne più volte sotto i colpi della morettina. Clarax faceva godere la figa della biondina e la schiaffeggiava mentre quella veniva e soffriva assieme. Io mi masturbavo.
Dabby venne soffocando la rossina con la sua figa.
Venni anche io. Sul pavimento.
La mistress ordinò alla moretta di raccogliere il mio sperma e ficcarmelo in bocca.
“Brava così, è aperta per te...che mangi la sua sborra….questa troia!” e mi venne dietro, prese a scoparmi nel culo col plug mentre la morettina con sguardo complice e comprensivo mi riempiva la bocca del mio seme con quelle manine piccole e bianche.
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