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BRASILE TERRA DI TRANS? ITALIA TERRA DI TRANS!!!- CAP14 - LIBERATO DALLA PADRONA RAMONA!!!!!!!!


di Strapps
06.04.2023    |    220    |    0 6.0
"Sei la mia cagnetta in calore e vuoi la tua dose di cazzo brasiliano!” “Sì, Padrona Ramona LO Voglio!” “Ummm…..."
Dopo che Anghelas si fu sfogata dentro di me, mi dette qualcosa da bere e da mangiare. Per tutto il tempo stette a parlare di Serenona e di quanto era pazza, alla fine ci provai:
“Anghelas non fare la sciocca, quanto pensi che possa durare questa storia? Mi troveranno e passerai dei guai. Ma io posso darti dei soldi, molti se mi lasci libero. Libero, pensaci.”
Lei mi tirò un paio di schiaffi e poi mi mise le sue mutandine in bocca. “Adesso taci! Non posso tradire Serenona.”
Se ne andò.
Il giorno dopo trascorse senza notizie di Serenona. E poi il giorno successivo e quello seguente. Ero disperato. Anghelas mi trattava di merda, mi faceva cucinare per lei e servirla in casa. Di rado riceveva clienti. Qualche volta dopo che erano andati via veniva da me, mi ficcava il suo cazzo in culo e mi fotteva legato alla corda. Un giorno però lei venne da me con aria più tranquilla. Aveva finito i soldi e di Serenona non c'era traccia. Andai alla carica: “Anghelas, pensa, ti posso dare 10000 euro domani mattina se mi lasci parlare con mia moglie e mi dai la tua parola che sarò libero.” lei ci pensò su un po', poi cedette: “OK!” telefonai a mia moglie e le dissi di preparare i soldi, poi chiamai Ramona e gli spiegai la situazione. Ramona mi disse di prendere tempo. Feci capire a mia moglie di non partire subito. Anghelas era nervosa ma i soldi la facevano impazzire. Passò un'ora poi sentii un'auto schizzare sull'asfalto e poi dei passi pesanti. Anghelas non si accorse di niente. Ramona veloce fu alla porta e con un calcio la buttò giù. Piombò nella stanza e rifilò un cazzotto a Anghelas in faccia facendola sbattere per terra, in un lampo fu da me, abbracciandomi, io mi sciolsi in un pianto liberatore fra le sue braccia. Lei mi strinse forte e possente a sé, la baciai felice. Lei ricambiò. Con delle forbici ruppe la corda e poi andò da Anghelas ancora svenuta a terra. Le rifilò un paio di schiaffi per farla riprendere. Lei urlò e si agitò, Ramona la prese per il collo: “Sentimi bene stupida troia. Serenona è in arresto in Brasile, ora se sei furba ti dimentichi di questa storia e sparisci pure tu da qui, se sei scema fai altro, ma ricordati che sei nella merda, sequestro di persona e cazzi vari. Capito?” le sbatte la testa contro il muro. Anghelas urla di dolore e si mette a piangere. Poi dice di aver capito. Ramona mi prende in braccio e mi porta via. Guida fino a casa con io che piango di gioia per essere stata liberato da lei. La bacio avunque mentre lei guida di corsa fino alla nostra casa in Liguria.
“Sei stata SUPER FANTASTICA EROINA. Come sei piombata! Dentro, BUM e BUM, fottuti!!!”
A casa mi feci una lunghissima doccia e mi coprii di olio ogni parte del corpo, Ramona aveva promesso che avrebbe passato la notte con me da soli. Mi ficcai il gel nel culo con lentezza. Andai in camera lei era sul letto nuda che beveva. Il suo corpo era magnifico: le braccia muscolose, il torace, le grosse tette, le gambe possenti, le spalle, il volto con la testa rasata, le labbra rosse. SIETE BELLISSIMA SIGNORA: GRAZIE DI AVERMI SALVATO...SIGNORA PADRONA RAMONA dissi in ginocchio.
“Vieni qua sissy mia...vieni….che spavento ti sei presa...poverina….ti cullo io...vieni...qui...da brava...si così fra le mie braccia….sì….bacia...brava...baciami le braccia….”
mi misi a baciare ovunque mentre lei mi teneva in quel modo, fra le sue braccia, sentivo il suo profumo di donna, di Padrona.
“Padrona Ramona, sei la mia REGINA”
“Oh….brava la mia sissy...tutta oliata e profumata...brava….quelle due pazze ti hanno trattato di merda...maledette….solo io posso trattarti male, vero'”
“Sì padrona!”
“Ma stasera solo coccole e bacetti per la mia sissy che ha vissuto questa brutta esperienza….poverina...brava...bacia….sì….brava sissy….bacia...”
Nella morsa calda e possente della mia padrona le baciavo le mani, il collo, le braccia, le gambe, le tette, tutto quanto pieno di amore e devozione padronale.
Passammo lunghi minuti appaganti e totali, lei beveva e mi teneva a sé, io la baciavo ovunque. Trascorsero così momenti sublimi: io fra le braccia muscolose, possenti, calde della mia padrona che quella sera voleva scusarsi per la brutta avventura di Serenona e tutto quanto. Lei che mi cullava mentre beveva il suo rum dalla bottiglia e mi leccava il collo mentre io baciavo i suoi bicipiti scolpiti, le sue mani curate e virili, mi accucciavo per leccarle le gambe, i piedi. Momenti bellissimi e speciali, non mi presi neppure uno schiaffo quella sera, né uno sputo, né uno sculaccione, Ramona fu molto dolce. Luis e Lj erano di sotto ad amoreggiare alla tv, noi sul letto. Schiavo e Padrona.
Sentivo il suo cazzone che si eccitava e cresceva. Lo sfiorai più volte guardadola negli occhi. “So cosa dicono i tuoi occhi, sissy cara….sei la mia cagnetta in calore e vuoi la tua dose di cazzo brasiliano!”
“Sì, Padrona Ramona LO Voglio!”
“Ummm….lo avrai….lo avrai...prendimi un'altra bottiglia!”
Nudo e senza cintura di castità portai alla mia padrona e tornai fra le sue possenti braccia. Tornai a baciare e toccare, sentivo la sua grossa lingua sul mio collo, brividi di piacere mi colpivano quando mi leccava. Era un momento magico. Me lo godetti. Col culo mi strusciavo al cazzone padronale. Lei beveva e parlava, mi leccava e baciava. Io le baciavo le braccia e annusavo estasiato il suo profumo.
Poi lei si alzò dal letto e mi prese in collo, mi depose con la testa fuori dal letto e si mise sopra di me, con le gambe divaricate. Enorme, muscolosa, nera e bellissima, la MIA PADRONA RAMONA. Il cazzo penzolava. “Adesso me lo succhi così troia, voglio scoparti in bocca e poi riempirti tutta!!!”
“Sìììììììììììììììì Padrona….avantiiiii!” mi sistemai bene sul letto, la testa fuori e il cazzo della padrona nella mia bocca. Presi a ciucciarlo e spompinarlo fino a quando non venne bello duro, allora lei prese in mano il gioco, mi serrò la gola e prese a scoparmi in bocca col suo uccello nero e duro. Mi presi quell'affare gigante in gola mentre lei mi dominava, mi arreggevo alle sue gambe possenti e tatuate e le feci un gran pompino. Lei venne a pioggia nella mia gola riempiendomi tutto e continuando a sborrare nella mia gola quasi soffocandomi. Quando terminò mi prese in braccio e mi condusse allo specchio: avevo lunghissimi fili di saliva e sborra che mi pendevano dalla bocca, il collo e il petto coperti di sperma e umori e gli occhi gonfi di lussuoso piacere. Risi, anche lei. Mi baciò in bocca riempiendomi della sua saliva e della sua sborra che prese dalla mia, mi baciò a lungo.
“Grazie Padrona!”
“Oh, bitch!”
tornammo a baciarci pieni di piacere. Lei mi teneva in braccio e mi cullava con la sua lingua.
Poi mi fece fare una doccia e mi riportò a letto. Dormimmo assieme nel lettone. Una notte bellissima e dolce.
Al risveglio ringraziai la mia padrona per avermi salvato il giorno prima e per la splendida notte appena trascorsa.
“Allora tutto a posto, troietta? Dimenticherai la brutta avventura?”
“Sì Signora, certamente padrona.”
“Bene. Così si fa, bitch. Adesso torniamo alla vita di prima! Vieni qua, ti rimetto la cintura di castità, poi vai a chiamare i due piccioncini di sotto.”
feci quanto ordinato, la cintura era fastidiosa, ma il ricordo della notte prima era ancora vivido e mi diffondeva calore e piacere. Luis e Lj bevvero il loro cafè servito da me e poi li condussi di sopra dalla padrona. Lei era in piedi, nuda, il grosso cazzo che penzolava fra le gambe, teneva in mano delle corde e dei collari. “Ecco il mio piccolo harem di fidanzatini-servetti...bene...adesso che le cose sono tornate come prima e il nostro amico è di nuovo a casa al salvo, vediamo di ricordare come stanno le cose: In ginocchio per prima cosa...Luis è il mio fidanzato principale.. - e baciò Luis sulla bocca - ...ma anche il mio servo, ovviamente, ma lui è al primo posto...segue Lj, il nostro artista del tatoo, amante del mio fidanzatino Luis – e questo baciò Lj in bocca -..e per questo sta in seconda posizione nella casa…- e dette da baciare la mano - ...ed infine, in fondo alla scala sociale della casa di Ramona...c'è il nostro finanziatore...quello che mette i soldi...il mio schiavo italiano...il primo...la mia sissy personale...ma anche quello in fondo alla scala...della gerarchia..non è vero, dolcezza?” e mi accarezzò la testa. “Sì, Padrona...” dissi.
“Bene, quindi veniamo a noi...quando siamo tutti e 4 in casa qui assieme, Luis e Lj possono indossare quello che vogliono, ma porteranno il collare al collo, liberi di girare...ma pronti ad essere richiamati da me...mentre tu – e mi prese la faccia, sputandomi in bocca – tu...sei la mia sissy personale...la mia sgualdrina di corte...e sarai sempre nudo e con la corda nella mia salda mano...” “Sì Padrona!” “Mi pare tutto molto eccitante...” fece Luis. “Lo è. La casa di Padrona Ramona è eccitante...bene per festeggiare dividetemi il mio cazzone troiette...voglio sentire le vostre lingue e le vostre boccucce su di me...avanti...” e prese a sbatterci il cazzone in faccia, uno per uno e noi ci mettemmo a leccarle le palle a succhiare la cappella, a spompinarla a turno, ingoiando e succhiando, baciando e leccando, fino a quando lei non ci venne a pioggia sulla faccia mentre sputava dalla bocca sulle nostre facce sotto di lei.
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