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MAGIC TS MUVE capitolo 15


di Strapps
01.10.2021    |    466    |    0 9.2
"“Oh, come no! Sono di nuovo pronta!” fece Muve e si alzò, mi afferrò per le braccia e mi condusse ad un tavolinetto basso, due coppie si alzarono per farci..."
Feci il mio lavoro di bocca a mia moglie, facendo in modo che il suo cazzone diventasse bello duro mentre lei si godeva il corpo di Francesca che gemeva allungando le mani sul seno gigantesco di Muve. Quando fu pronta, cioè quando appunto il suo bel cazzo nero succhiato e lucidato dalla mia boccuccia bianca fu bello massiccio e dritto, mia moglie mi afferrò per i capelli e mi detto un lungo bacio in bocca, quindi, quando ebbe finito, mi mollò uno schiaffo sonoro, mi sbattè il suo cazzo in faccia e disse: “Bel lavoretto, caro, adesso mi faccio qualche culo!”
E con passo vigoroso e provocatorio, col suo enorme cazzo dritto si diresse verso uno dei buchi dal quale spuntava un culo di donna bianco.
Attorno a lei si fece il vuoto e sguardi pieni di ammirazione e libidine l'osservavano spingersi avanti con le lunghe gambe nere, gli stivali in stile militare, alta, imperiosa, radiosa, sexy, il cazzone dritto. I volti si aprirono alla gioia, allo stupore, i giochi di mano e di bocca si fermarono un attimo, tutti la fissavano, Lei proseguì nella sua regalità seguita a ruota da Francesca, raggiunse il culo prescelto e ci sbattè sopra la sua asta nera. Il culo di donna sussultò, era già pronto all'uso: il gel era dentro e attorno al suo buco, mia moglie si posizionò al meglio e lo penetrò. La botta fu forte, lei si mise a scopare quel culo colpendolo a ripetizione con la forza delle sue gambe, del suo bacino. Francesca si mise dietro mia moglie e le afferrò le tette grosse e giocò con esse mentre muve sfondava il culo della donna sconosciuta. Attorno a noi si accalcò un piccolo gruppo di persone fra i quali anche i padroni di casa che in prima fila osservavano come Muve si fotteva quel culo anonimo. La sua mazza nera entrava e usciva da l culo bianco e i colpi che martellavano quel deretano esposto erano potenti e selvaggi. Le grida della donna oltre il muro si sentivano alternate ai colpi di bacino di mia moglie. Francesca era incollata a lei da dietro, stringendola e toccando le tette di mia moglie. Io ero in ginocchio ai piedi di mia moglie immobile. Attorno a noi si raccolsero visitatori che ammiravano la scopata di Muve che da sopra i suoi stivali con la para alta e militaresca si fotteva quel culo esposto. Alzando lo sguardo attorno notai anche i due padroni di casa che guardavano la performance di mia moglie. Francesca incollata dietro di lei le teneva le grosse tette toccando i capezzoli e tenendosi al suo corpo con tutto l'altro braccio avvinghiato al torace nero di Muve. Le grida che provenivano dal lato nascosto del muro erano alternate dal montare del piacere di mia moglie che sotto gli occhi di tutti quegli sconosciuti si fotteva un culo bianco di donna.
Francesca non mollava la presa e neppure Lei che sbatteva il suo uccello dentro e fuori il culo della donna, la coppia della casa si avvicinò ancora di più, la moglie alta ed elegante, l'uomo basso coi suoi strani baffi. Vidi che Muve stava giocando col piacere di quegli occhi tutti addosso a lei, la soddisfazione di sfondare un culo sconosciuto e il corpo di Francesca dietro di lei, mi avvicinai a loro tenendomi pronto ad un suo ordine. Muve si inarcò allora ed emise un grido forte mentre iniziava a riempire quel culo bianco del suo nettare denso, Francesca le saltò al collo e prese a baciarla sotto l'orecchio, sui capelli, mentre mia moglie veniva, gli occhi ci guardavano, la coppia di casa era impressionata, Muve sbattè ancora quel culo riempendolo di sborra, poi uscì, si voltò soddisfatta, afferrò Francesca e la baciò sulla bocca, quindi con un dito mi fece un segno e mi indicò il cazzo ancora duro che aveva bisogno di una ripulita e allora io gattonai fra le sue gambe e mentre ancora baciava Francesca in bocca, mi misi a leccare e succhiare l'uccello di mia moglie e a ripulire da tracce del suo sperma regale la sua sua cappella.
Quando ebbi finito di ripulire il cazzo padronale, la coppia che aveva organizzato la festa ci pregò di seguirli in un'altra stanza, così io, mia moglie e Francesca andammo dietro ai due, lui basso e canuto, lei formosetta e molto più alta del marito. Ci condussero in una sala ben illuminata da grandi candelabri al soffitto, piccoli divanetti accoglievano una quindicina di persone, altre ballavano e bevevano al centro della stanza. Ci fecero sedere ad un tavolo e ordinarono champagne, brindarono alla festa e poi si congedarono di colpo, salutandoci e andando a sedere poco lontano. Noi tre ci guardammo stupiti, ma Francesca ci rassicurò che i due erano in realtà voyer, non partecipavano mai ai giochi. Ci rilassammo, la donna e la transex bevvero, io ordinai una soda(almeno che non me lo ordinasse mia moglie non bevevo né assumevo droghe, era un accordo fra noi)e mi godetti lo spettacolo. L'età media era piuttosto alta, uomini anziani vestiti in tiro e laccati accompagnati da donne anziane eleganti e ben truccate, per questo spiccavano due donne giovanissime e due travestiti che non dovevano avere più di trenta anni. Francesca ci raccontò un po' dei padroni di casa, Muve era allegra ed io le tenevo una mano su una coscia. Ad un tratto vennero a sedersi con noi un uomo e una donna sulla settantina e subito dietro i due travestiti. Scambiammo qualche parola, i travestiti erano molto femminili, portavano abiti attillati, lunghi tacchi, i capelli erano corti e ben pettinati, Masy aveva occhi chiari e capelli viola acceso, Sindy invece occhi scuri nocciolati e capelli rosa elettrico. Il makeup era impeccabile. Lo confermò anche Muve. “Siete truccate benissimo sorelline, vi adoro!”
“Grazie, anche tu sei splendente, cara!”
L'uomo intanto aveva ficcato una mano fra le gambe di Francesca, Sindy si strinse a lui e gli mise una mano sul pacco massaggiando piano. La moglie si mise a sedere fra me e mia moglie. Era una donna ossuta con un volto cascante, un naso a patata e una bocca storta colorata di rosso. Aveva però degli occhi verdi intensi molto belli, forse da giovane doveva essere stata una donna avvenente, adesso mostrava tutti i suoi anni, però era molto elegante in un vestito senza maniche verde e nero, emanava un profumo molto avvolgente, dolce. Mise una mano sulla gamba di mia maglie e una sulla mia: “Sei veramente possente, bella mia, la tua pelle è morbida e tesa, complimenti, cara...”
“Grazie bitch!” fece mia moglie esplodendo in una grossa risata, ma la donna non rise, anzi la fissò sorpresa, allora Muve le schioccò un bacio sulla bocca da vecchia e allora la donna sorrise e abbracciò Muve, quindi alzarono i calici ad una nuova amicizia. Poi lei tornò a mettere le mani sulle nostre cosce. Sindy si lavorava il vecchio che stava facendo un ditalino a Francesca, ai tavoli la gente ci guardava. Masy andò a chiamare un'altra coppia e si sedette in mezzo a loro invitandoli a guardare mentre lei prese ad abbracciare l'uomo. La donna fra noi due invece ci toccava le gambe e sospirava mentre Muve beveva allegra. Masy fece un segno alla donna di togliere le scarpe e lei, una vecchietta sulla settantina con un cesto di capelli bianchi ricci, gli zigomi completamente rifatti, gli occhi due fessure blu, un lungo vestito rosso, si inginocchiò e tolse le scarpe del travestito e poi prese a baciarle i piedi con Masy che si spupacchiava il marito ottantenne dall'espressione rimbambinita e sognante.
“Sono un po' troppo vecchi per noi…!” commentò mia moglie, pensai fosse il segnale per andarcene, Francesca pareva aver finito col ditalino, ma la donna in mezzo a noi intuì e disse: “Aspettate Non andate, vi prego. Soldi? Luigi tira fuori i dollari per questa coppia americana!”
Muve spruzzò via lo champagne dalla bocca per la bizzarra proposta: “Fuck Bitch! Soldi? Ehi siamo in viaggio di nozze, mica in un tour di mignotte dalla Florida!” gridò mentre Luigi si stava annusando le dita con le quali aveva divertito Francesca e non sembrava in grado di capire l'ordine della moglie.
“In viaggio di nozze? Oh ma è fantastico! Congratulazioni, felicitazioni! Brindiamo! Presto un'altra coppa di champagne! Non basta mai! Ancora!” urlò agitando le braccia ossute colme di bracciali ma eleganti. Una nuova coppa arrivò subito. Brindammo. “Non potete andare così! Festeggiamo la vostra unione. Io e Luigi siamo sposati da 49 anni”
“Allora brindiamo a voi! Alla vostra coppia così longeva ed affiatata, da quanto vedo...”
Dopo che avemmo brindato di nuovo, la donna tornò a mettere le mani sulle nostre cosce e farle andare avanti e indietro.
“Allora Cara, quando vi siete conosciuti? Come mai avete deciso di sposarvi?” chiese a mia moglie.
“Oh bitch! Sei proprio curiosa...birichina..ok, io ti racconto, ma prima voglio soddisfare un'altra tua curiosità – e afferrò la mano della donna, la tolse dalla gamba e se la mise fra le cosce – ecco cosa cercavi vecchia volpetta arzilla e simpatica, ecco cosa volevi sentire, non è vero?”
La donna chiuse gli occhi, premette la mano sul cazzo di mia moglie sotto la sottana di pelle, quindi bisbigliò sì.
Muve bevve ancora e poi iniziò a raccontare di noi. Attorno Sindy si faceva abbracciare dal vecchio che si annusava le dita, la coppia di casa ci guardava attenta, Masy si faceva leccare i piedi dalla donna elegantissima che in ginocchio passava la sua vecchia lingua sui piedi curati del travestito che si faceva palpeggiare da un altro vecchio aggiuntisi al tavolo.
La mano della donna era sul cazzo di mia moglie mentre parlavano fra di loro. Ogni tanto, quando la conversazione si faceva più spinta, la donna si voltava verso di me sorridendomi, non mi toccava più, ma pareva eccitata.
Masy si alzò e venne da noi. Anche lei infilò le mani sotto la gonna di mia moglie: “Voglio vederlo!”
“Accomodati pure, carino…!” e sganciò la gonna che cadde a terra, mi ordinò di raccoglierla, allargò le gambe e il suo cazzone troneggiò davanti ai nostri occhi.
“OH Cazzo MA è ENORMEEEEE!” fece Masy e lo toccò subito. Anche la donna si gettò sul pezzo di carne nera di mia moglie e toccò le palle eccitata.
“Deve essere bello grosso, quando è dentro dico...ne sfonderai di culi con una roba del genere...”
“Puoi ben dirlo, carino...mio marito ne sa qualcosa….”
“Com'è averlo dentro?” chiese la donna
arrossii. Ero imbarazzato e balbettai qualcosa piano
“Come? Non abbiamo capito!”
io sorrisi imbarazzato ancora di più, mi fissavano tutti, Masy mi esortò a parlare, ma io rimasi muto. Allora Muve schioccò le dita per attirare la mia attenzione: “Bitch! Puoi dirlo, avanti!”
“Ehm...ecco è portentoso, è grosso, è caldo, è duro, mia moglie mi scopa alla grande!” dissi.
Masy scoppiò a ridere, ma poi mi abbracciò, “Ci credo, baby..” disse e mi dette un bacio sulla fronte, profumava di donna, di sesso.
“E non ci puoi dare una dimostrazione adesso, cara?” domandò la padrona di casa che si era avvicinata.
“Oh, come no! Sono di nuovo pronta!” fece Muve e si alzò, mi afferrò per le braccia e mi condusse ad un tavolinetto basso, due coppie si alzarono per farci spazio, mi spogliò rapidamente e mi fece mettere col culo sopra il divano, mi sculacciò un po' ridendo: “Ehi amici, non abbiamo gel con noi...vi invito a inumidirlo un poco. Francesca fu la prima ad alzarsi e a sputare sul mio buco del culo. Presto fu imitata da Masy e Sindy, anche mia moglie partecipò sputando la sua saliva calda nel mio ano. Altre coppie si avvicinarono al mio culo depilato e bianco per sputarci dentro. Quando mia moglie decise che era abbastanza si fece spazio, si posizionò dietro di me. Mi spinse piano il cazzo lungo il solco, lo fece diventare duro strusciando a quel modo, poi me lo sbattè bello duro sul culo:
“Avanti Bitch diamo a questi vecchi lo spettacolo che vogliono vedere!” e mi spinse il suo affare dentro il culo.
Cacciai un urlo di dolore per quel bastone nero dentro di me, ma non appena mia moglie si accomodò meglio nel mio orifizio sentii subito invadermi un piacere molto forte. Mi afferrò bene i fianchi e si mise a spingere forte avanti e indietro il suo attrezzo nel mio culo.
“Ohhhh bitchhhhhhh, ti sfondo puttanella!!!! ssììììììì guardatemi stronzi decripiti come la sfondo la vostra TROIA ITALIANAAAAAAAA!!!! ...la spacco in due!” e mi menava fendenti dietro sbattendomi tutta e facendomi sentire come una vera troia.
“Ohhhh bbbitchhhhh!! troia bianca, prendilo tutto!”
il dolore iniziale era diventato subito godimento, il pezzo di affare nero nel mio culo, la spinta potente di Muve, come mi teneva i fianchi, ero suo, preso, dominato, posseduto, mi sbatteva ed io godevo come un pazzo, la gente delle festa ci guardava. Masy si avvicinò a me e mi mise le mani sul culo scopato dalla trnasex. Francesca si avvinghiò di nuovo al corpo di mia moglie, sentivo il suo peso, il suo profumo, il suo sibilare piano mentre Muve mi penetrava e si fermava un attimo per farmi assaporare il suo cazzone nero dentro il mio culo. La donna si mise davanti alla mia faccia, non si era tolta nessun indumento, mi prese i capelli e li toccò e fissava mia moglie che mi inculava.
Altre persone si avvicinarono ma ero troppo confuso, Muve mi martellava dietro, Masy mi palpeggiava il culo, lo strizzava mentre il cazzo padronale di mia moglie mi possedeva. Quando esplose mi strinse più forte a sé, il mio culetto depilato e bianco contro il suo ventre forte, nero, tatuato, sentii il seme caldo riempirmi dietro, lei che urlava di passione nell'orgasmo, Francesca dietro di lei, le mani di Masy. La sborra mi riempì tutto il culo e poi Muve uscì.
“Vi è piaciuto gente?” alzandosi in piedi con il cazzo che gocciolava ancora.
Partì un lungo applauso. Francesca baciò mia moglie sulla bocca. Poi Muve tornò da me. Mi dette un paio di sculaccioni: “Guardate!” disse e alzai il culo, quindi contraendolo feci uscire fuori tutta la sborra calda di mia moglie. Ancora applausi. Quando il giochetto terminò mi voltai verso mia moglie: “Grazie, amore dolcissimo, sei stata stupenda, grazie!”
“Oh puttanella sai quanto ti amo. Era per te...bitch e per questi vecchiacci anche!” quindi mi indicò il suo uccello ancora gocciolante e mi misi in ginocchio a pulirlo mentre la donna venne da noi, mise ancora la sua mano sulla mia testa e assecondò il mio movimento di pulizia della mia Signora. “Sei stata fantastica cara! Una vera LEONESSA!”
“Puoi dirlo vecchia guardona mia...sono una Pantera! Vero maritino?”
“Sì Padrona!”
Poi tornai a pulire il suo uccello mentre sopra di me le due parlavano.
“Un marito perfetto, non c'è che dire….servizievole, troia, un tuo giocatolino…?”
“Guarda bella mia che io LO AMO veramente il mio batuffolino di burro bianco…!” e mi fece alzare e ci baciammo spudoratamente davanti alla donna.




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