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L'AMICO DI MIO MARITO


di benves
08.11.2023    |    1.806    |    0 8.0
"La mia fica pulsava sotto la sua lingua..."
Mi chiamo Anna, ho 37 anni, sono sposata e mamma di due bambini piccoli
Siamo sposati da ormai 10 anni e tra di noi va tutto bene, ci amiamo ed il sesso va come sempre.
Sono sempre stata una donna normalissima, dedita al lavoro ed alla famiglia, e con una sessualità nella norma, niente stranezze e niente eccessi; mi piace fare sesso ma nei normali canoni.
Un giorno di agosto mio marito mi chiese se era un problema ospitare per 3/4 giorni un suo amico medico che non vedeva da parecchi anni e che sarebbe venuto nella nostra zona per un convegno, essendosi mosso in ritardo non riusciva a trovare una sistemazione.
Premetto che non amo avere gente per casa perché già non sono perfettamente una donna di casa tutto ordine e pulizie visto che lavoro come mio marito
Comunque gli dico che può andare se ci tiene tanto,visto che abbiamo una stanza degli ospiti vuota.
Il giorno prestabilito mio marito va a prendere Giuseppe all'aeroporto, era domenica perciò eravamo tutti a casa
Arrivano verso le 18:00 e all'ingresso si presenta un uomo maturo sui 60 anni, fisico atletico, capelli bianchi tenuti corti e pizzetto.
Lo faccio accomodare e dietro di lui c'é mio marito che ci presenta.
Giuseppe a modi educati, un sorriso gioviale ed una stretta di mano decisa con sguardo diretto fisso negli occhi
Gli sorrido e gli chiedo se desidera un caffè.
Accetta volentieri
Facendo due chiacchere gli chiedo se vuole darsi una rinfrescata dopo il viaggio essendo comunque ad agosto, mi dice di non preoccuparmi e che avrebbe fatto una doccia prima di coricarsi.
Preparai una cena senza pretese che consumammo parlando del più e del meno.
Scopro che Giuseppe era un medico molto conosciuto in Calabria dove resideva e lavorava.
Finita la cena intorno alle 22 metto a letto i bambini e mi appresto a dare la buonanotte a Giuseppe che si appresta a fare una doccia.
Mio marito quella notte era particolarmente eccitato e volle fare sesso; io gli feci notare che avevamo un ospite ma lui disse che non ci avrebbe sentito niente se avessimo fatto piano
Quella sera mi scopò con una passione ormai dimenticata, mi lecco con foga in ogni dove e mi prese in ogni posizione
Fu un sesso pieno che mi appagò completamente come non succedeva da molto tempo !!!
Il mattino seguente ci preparammo come ogni lunedì e prima di andare al lavoro portai i bimbi a scuola
Mio marito rimase a casa perché faceva un turno pomeridiano e Giuseppe avrebbe avuto la prima giornata di convention nel primo pomeriggio.
Mentre sto per parcheggiare al lavoro mi accorgo di avere dimenticato il cellulare a casa e abitando a una decina di minuti di macchina dal lavoro, ed avendo sul cellulare molte cose anche di lavoro, decido di ritornare indietro.
Arrivata a casa parcheggio e salgo al piano
Apro la porta di casa e non ce nessuno, eppure la macchina di Luca è parcheggiata
Prendo il mio cellulare al volo e mi avvio al bagno per fare pipi
Nel frattempo sento un rumore in camera da letto, mi affaccio e da sotto la porta vedo la luce accesa
Sicuramente me la sarò dimenticata e vado per spegnerla
Sentendo un altro rumore apro la porta piano e dalla fessura creatasi dall'apertura parziale della porta vedo una scena che mi blocca gambe e cervello
Luca in ginocchio che succhia il cazzo a Giuseppe, e che cazzo … grosso e lungo
Mio marito veniva scopato in bocca ed emetteva rantolii di gola
Non so cosa mi prese ma ero tra lo scandalizzata e l'eccitata e non sapevo che fare, se entrare urlando o starmene lì inebetita a guardare.
Decisi di stare a guardare
Dopo un tempo che il mio cervello calcolò come lunghissimo, Giuseppe prese per i capelli Luca e gli disse “troia mettiti a pecora sul letto che ti spacco quel culo da troia che hai”
A quelle parole ebbi i brividi, ma sentii bagnarmi tra le gambe
Non potevo crederci, mio marito, il padre dei miei figli era bisex e pure passivo
Giuseppe comincio a leccare il culo di Luca con voracità, poi prese del gel lubrificante ed introdusse due dita nel culo di Luca che non fece un fiato
Subito dopo aveva appoggiato la grossa cappella al buco di Luca, prendendolo dai fianchi, glielo ha spinto tutto dentro fino alle palle in maniera selvaggia ed autoritaria
Luca si inarcò e fece una smorfia dal dolore per quel grosso cazzo entrato dentro di lui
Giuseppe ha cominciato a pomparlo in maniera decisa e potente, sculacciando Luca e dicendo una marea di porcate “dai cagna guarda come ti spacco il culo,pensa se ci fosse la tua mogliettina al posto tuo cornuto, pensa come godrebbe la cagna”, lo pompava con colpi secchi fuori e dentro dal culo
Io ero un lago, tra la scena e le sue parole avevo il perizoma fradicio di umori.
A un certo punto Giuseppe, al culmine dell'eccitazione; disse a Luca “troia adesso ti farcisco l'intestino”, e con un ultimo colpo secco venne dentro il culo di Luca farcendolo a dovere, per poi tirare fuori il grosso cazzo e piazzarglielo in bocca facendoglielo ripulire.
Ero sconvolta ed eccitata, uscii di casa senza emettere un fiato tornandomene al lavoro
Ormai era passata un ora, ora in cui Giuseppe aveva inculato Luca come una volgare prostituta,
Per tutto il giorno non riuscivo a non pensare a quell'episodio, mio marito bisex e passivo, il suo amico bisex e con un cazzo enorme che lo scopava a dir poco ferocemente
La figa mi pulsava come mai avevo avuto memoria, ero confusa sul da farsi, ma decisi che sarei stata al mio posto per non rovinare il mio matrimonio, in fin dei conti Luca non era gay ed a letto mi aveva sempre fatto godere.
La sera a cena tutto normale, Luca molto premuroso come sempre, sorridente, mi aiutava a cucinare, ma ogni volta che lo guardavo avevo il flash di quella scena
Cenammo, misi a letto i bimbi e andammo a letto anche noi.
Quella notte non facemmo sesso, seppur eccitata avevo una sorta di risentimento nei suoi confronti e lui sicuramente soddisfatto del giochetto della mattina, si addormentò felice.
L'indomani mattina io e Luca uscimmo in contemporanea, lui al lavoro ed io portai i figli a scuola
Poi mi recai a fare spesa perché quel giorno era sciopero e il mio ufficio era chiuso.
Al ritorno dalla spesa trovai Giuseppe in casa che guardava la televisione in salotto
Mi salutò con un sorriso a 36 denti
Mi disse che la riunione della mattina era saltata a causa dello sciopero appunto, e che voleva rendersi utile, per non essere di peso alla nostra ospitalità
Nella mia mente dissi tra me e me si si era già reso utile sfondando il mio maritino, comunque gli dissi di non preoccuparsi e che era ospite, e che come tale doveva solo rilassarsi.
Sistemai la spesa e mi accorsi che avevo dimenticato il burro, imprecai
Giuseppe accortosi della mia imprecazione si offri di andare alla bottega qui sotto a comprarlo ed io accettai volentieri, visto che non ne avevo assolutamente voglia di uscire nuovamente
Decisi di pulire casa, mi cambiai e indossai un paio di leggins neri comodi, una maglietta bianca e le infradito, e cominciai a pulire.
Giuseppe tornò dopo una 20ina di minuti e mi consegno il burro, nel mentre le nostre mani si sfiorarono ebbi un brivido che sicuramente a lui non sfuggì perché mi sorrise quardandomi negli occhi profondamente
Io non ressi lo sguardo, lo ringraziai ed andai in cucina a riporre il burro nel frigo.
Riposto il burro continuai a pulire mentre Giuseppe si rimise a guardare la tv
Mi sentivo i suoi occhi addosso di continuo e non riuscivo a non pensare a quello che era successo la mattina precedente, a quel suo grosso cazzo
Sentivo che mi stavo bagnando di nuovo e cominciai a sudare
In quel preciso istante Giuseppo mi chiamò ed io trasalii di scatto come uscita da uno stato di trance
“dimmi” gli domandai, e lui sorridendomi mi disse che ero una ottima donna di casa ed una brava mamma, e che nonostante ciò avevo un corpo ed un viso da ragazzina
Mi sentii avvampare da quelle parole, ringraziai timidamente, ma il mio sguardo si posò sul suo grosso pacco dentro i pantaloni di tuta che usava per stare in casa
Deglutii e distolsi lo sguardo, andando a pulire la cucina mentre con la coda dell'occhio vedevo il suo sorriso sornione ed il suo sguardo su di me.
Mi misi gli auricolari bluetooth e cominciai a pulire il bancone della cucina ascoltando musica per non pensare oltre
Non mi accorsi del suo arrivo, Giuseppe mi era alle spalle e mi cinse la vita con le mani, appoggiandosi a me
Sentivo distintamente il suo pacco gonfio premere contro il mio culo essendo i leggins molto fini
Reagii provando a girarmi di scatto, ma lui me lo impedii stringendomi ancora più forte e premendo ancora di più il suo pacco contro il mio culo
Riuscii a togliermi gli auricolari ed inveii contro di lui, dicendogli come si fosse permesso, che ero una donna sposata, per giunta moglie di un suo amico e fedele
Lui con voce calma e profonda si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò “ieri ho visto che ci spiavi mentre spaccavo il culo a quella troietta di tuo marito e ti sei gustata tutto lo spettacolo senza dire una parola né lì, né la sera, né la mattina seguente, sicuramente sarai stata molto eccitata eh puttanella?!”
Come si permetteva quel bastardo
Mi accorsi che mi stavo bagnando oscenamente, quelle parole mi avevano acceso il fuoco dentro
Ma cosa mi stava succedendo?
Giuseppe prese a baciarmi il collo e a dare piccoli morsettini, ebbi un brivdo
Poi la sua voce continuò
“Ora sarai tu la mia troietta e ti faro godere come lui non ha mai fatto”
Mi prese dai capelli, mi fece girare, e mi spinse a inginocchiarmi di forza
Mi sentivo inerme ma fortemente eccitata
Lui se ne deve essere accorto perché mi disse “dai cagna vedo la lussuria nei tuoi occhi, tirami fuori il cazzo e succhiamelo”
Ebbi un attimo di esitazione e pensai a mio marito alle prese col suo cazzo...ma la cosa mi stava eccitando tantissimo quindi mi lasciai andare
Estrassi dai pantaloni quel suo grosso cazzo che le mie manine non riuscivano a cingere tutto
Cominciai a leccarlo e succhiarlo lentamente
“dai troia sai fare di meglio” disse Giuseppe, e lo spinse dentro la mia gola procurandomi un conato
Mi prese i capelli a coda e comincio a scoparmi la bocca come aveva fatto con Luca, con forza !!!
I miei occhi si riempirono di lacrime dagli sforzi di accomodare quel cazzo enorme, ma ero fradicia, la mia fica grondava umori a dismisura.
Dopo una decina di minuti mi fece alzare, e sempre tenendomi dalla coda, mi trascinò nella nostra camera da letto
Non potevo oppormi, era forte e vigoroso
Forse dentro di me era ciò che speravo e che volevo, e lo lasciai fare
Mi buttò sul letto e mi sfilo in un colpo solo leggins e perizoma
Mi allargò le cosce e si mise a leccare ingordamente la mia fica con le grandi e piccole labbra ormai spalancate
“guarda come sei bagnata troia allora volevi proprio tutto questo eh” mi disse con disprezzo
Leccava con maestria e con voracità
Si concentrò sul clitoride serrandolo tra le sue labbra ed a quel punto venni
Scaricai sulla sua faccia una quantità di umori indescrivibile, mai avevo avuto un orgasmo di tale intensità. La mia fica pulsava sotto la sua lingua.
Si scosto soddisfatto e si mise col busto tra le mie cosce, prese in mano il suo grosso cazzo me lo puntò sulla fica facendo scorrere quell'asta per tutta la sua lunghezza
La cosa mi eccitò ancor di più, vedevo quel bastone percorrere la mia fica creando ancor più eccitazione, volevo averlo dentro
In quel momento non pensavo ad altro che non sentire quel totem dentro di me
Finalmente entrò in un colpo solo
Dio che bello, mi sentivo piena, la mia fica si era allargata all'inverosimile per accogliere quel bestione
Mi scopava selvaggiamente, mi dava della troia della puttana mi prendeva per il collo stringendomi forte mentre mi pompava, ma la cosa non mi importava, stavo godendo e questo era quello che desideravo
Ebbi due orgasmi, uno di seguito all'altro, fortissimi che per poco non svenni.
Giuseppe estrasse il cazzo dalla mia figa oscenamente aperta, mi guardo ridendo e mi disse “adesso troia mettiti a pecora che ti rompo il culo come al tuo Luca
Balbettai, gli dissi che non l'avevo mai fatto, nè con Luca né con uomini prima di lui
Di tutta risposta mi disse non preoccuparti so come si fa con le troietta come te
Mi prese di peso, mi giro e mi mise a pecorina
Sentivo le sue dita nella mia fica e la sua lingua esplorarmi l'ano, riaccendendo così la mia eccitazione
Il mio respiro ricominciò ad essere affannoso, la fica riprese a grondare umori
Poi accadde l'inaspettato, sentii qualcosa molto freddo sul mio ano che immaginai fosse il gel, ed infine un suo dito entrò con facilita dentro di me, poi un altro ancora
Li muoveva ritmicamente, “rilassati troia tanto volente o nolente il culo te lo spacco”
E cosi feci, cercai di rilassarmi il più possibile
Puntò la grossa cappella al mio ano e cominciò a spingere
Sentivo pressione ma non dolore, poi a un tratto ebbi una fitta lancinante di dolore e urlai
“Tranquilla troia la cappella e entrata il più è fatto”
Io volevo toglierlo e mi divincolavo, ma lui mi tenne ferma di forza e comincio a sculacciarmi molto forte
Non mi era mai successo prima, ma più mi sculacciava e più mi bagnavo, e tra una sculacciata e l'altra entro tutto nel mio culo sfondandomi.
Cominciò a scoparmi, prima lentamente poi sempre più forte, con colpi secchi e profondi con un misto tra dolore e piacere
Inaspettatamente mentre mi stava inculando, cominciai a masturbarmi la figa e la cosa mi piaceva da matti
Quando venni per l'ennesima volta lui si aggrappo forte ai miei fianchi e mi scaricò dentro una quantità di sborra enorme, la sentivo uscire dalle mie viscere, ero sconquassata.
Lui usci da me, si vestii e uscì di casa
Io rimasi sul letto nuda col culo dolorante dal quale usciva ancora sborra.
Mi ricomposi, cambiai le lenzuola, mi feci una doccia, e ripresi a pulire casa.
Al ritorno di Luca ero ancora sconvolta da quello che era successo, praticamente mi ero fatta stuprare volontariamente da uno sconosciuto amico di mio marito che si era scopato lui stesso il giorno prima.
Luca mi salutò, mi sorrise e mi baciò con passione
Cenammo come al solito
Giuseppe porto a casa dei dolcetti per il fine serata e per ringraziarci regalò dei giochi ai bambini che poco dopo misi a letto.
Essendo quella l'ultima sera di Giuseppe nella nostra casa ne fui sollevata, non ero abituata a tanto ed ero felice che finisse tutto in una folata di vento.
Ci congedammo per la notte, Luca aveva voglia e io mi concessi volentieri
Avevo ancora in mente ciò che era successo la mattina, mentre mi scopava avevo gli occhi chiusi e godevo, Luca mi disse t”i piace il mio cazzo o stai pensando a quello di Giuseppe che ti ha sbattuto oggi?”
Aprii gli di scatto, lui mi sorrideva, e io chiesi “tu che ne sai, cosa stai dicendo?”
“Come che ne so, me lo ha detto lui che ti ha scopato come una troietta in calore, ed e quello che volevo”
“non ci credo” gli risposi
Di risposta la voce calda di Giuseppe si fece strada nel buio “si è così, io e lui ci diciamo tutto, lui sapeva che ci avevi visto e mi ha chiesto di scoparti stamattina”
Ero allibita, mio marito, così geloso, mi aveva concesso al suo amante
Si avvicinò, era nudo con il grosso cazzo in mano che si masturbava
Guardandomi mi disse “stasera sarete le mie due troie”
Non sapevo se scappare o restare lì, non potevo neppure alzare la voce e ribellarmi perché i bambini dormivano nella stanza vicino
Ero nuda sul letto con mio marito e Giuseppe, non sapevo cosa fare
Sentii la bocca di Giuseppe sulla mia, la sua lingua cercare la mia, la sua mano cercare i miei seni mentre Luca mi aveva allargato le cosce e mi stava leccando la fica
Giuseppe mi baciava con voluttuosità e mi strizzava i capezzoli mentre Luca mi leccava la fica e mi aveva infilato un dito nel culo ancora dolorante
La cosa mi stava eccitando tantissimo, mi lasciai andare
Sentivo Luca che si era impossessato della mia fica e del mio culo, mentre Giuseppe mi aveva messo in bocca quel suo grosso bastone
Spompinavo Giuseppe come mai prima d'ora, leccavo la sua asta arrivando fino alle palle per poi ingoiare la sua cappella, mentre la mia fica grondava umori che arrivavano al mio culetto che ormai ospitava due dita di Luca che mi stavano masturbando contemporaneamente fica e culo
Mi trovavo così con cazzo di Giuseppe in bocca e fica e culo con dita dentro a masturbarmi
Ero in balia dei loro istinti primordiali
Sentii Giuseppe ordinarmi “mettiti a pecorina”
Subito Luca si staccò da me ed io come un automa eseguii
“Luca incula la tua mogliettina” ordinò Giuseppe
E subito Luca si mise dietro di me, puntò la sua asta al mio sfintere e senza molti preamboli sentii il cazzo del mio maritino violarmi l'ano
Non era come quello di Giuseppe ma mi stava piacendo tantissimo
A quel punto Giuseppe si posizionò dietro al mio maritino e...lo inculò
Eravamo in quello strano trenino
Luca e Giuseppe incominciarono a muoversi all'unisono
I nostri respiri cominciarono a sincronizzarsi
Non so quanto andò avanti, so solo che gli orgasmi ormai non li contavo più
La mia fica reclamava di essere scopata quindi mi permisi di dirlo
A quel punto Giuseppe si tirò indietro
Io mi distesi sul letto a cosce spalancate invitando uno dei due a riempirmi la fica
Fu Luca ad accontenarmi
Era più bello del solito perchè...immediatamente...Giuseppe glielo rimise in culo
Avevo il mio Luca tra le cosce che mi pompava e Giuseppe che pompava lui
Sembravamo come una squadra di canottieri, ci muovevamo all'unisono
Luca non resistette a lungo...sentii il suo cazzo dentro di me pulsare...ed infine scaricarsi dentro la mia fica ...contemporaneamente, sentimmo Giuseppe grugnire e scaricare il suo seme nel culo di Luca
Ci accasciammo tutti e tre appagati
Mi addormentai e quando mi svegliai trovai Luca al mio fianco ma Giuseppe era tornato in camesa sua
L'indomani Giuseppe si congedò da noi
Nel salutarlo gli dissi che poteva tornare quando voleva e Luca mi sorrise guardandomi.
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