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tradimenti

mi piacciono i vecchi


di benves
23.05.2017    |    72.002    |    9 9.5
"Ancora qualche sapiente colpo di lingua ed il gioco è fatto: me lo sento duro in bocca, nella sua erezione è bello grosso, certo non è di marmo come quello..."
Mi chiamo Carlotta e ho 27 anni, con mio marito Luigi sto benissimo,
sono innamorata di lui e lui di me, ma abbiamo un piccolo vizio o meglio una piccola perversione: a me piace fare del sesso con uomini molto più grandi di me.
A lui piace questa cosa, adora guardare se possibile, altrimenti si accontenta dei mie resoconti.
Tutto iniziò quando avevo 19 anni, e per una scommessa più che per reale interesse.
Con Luigi eravamo fidanzati da 2 anni e stavamo benissimo insieme, lui
continuava a ripetermi di essere una ragazza tanto bella e seducente e che l'avrei fatto rizzare anche ad un morto.
Io mi schernivo di questi suoi apprezzamenti e dicevo che non era vero, che non ero così bella.
Ma lui insisteva e diceva che anche i vecchietti con me avrebbero avuto la loro bella erezione.
Questo botta e risposta era diventato quasi un rituale, finché un giorno io per sfida gli dissi:
"allora portami un vecchietto e vediamo chi ha ragione"
Passarono settimane e io non mi ricordavo nemmeno più della sfida che avevo lanciato, quand'ecco che una mattina mi disse che alla sera avremmo avuto un incontro con un suo conoscente 58enne e che sicuramente avrebbe vinto la sfida.
Io avrei potuto rifiutare, dire che era uno scherzo fare qualsiasi cosa pur di evitare quel incontro, ma la mia testardaggine ed immensa egoncentria mi impedì di ritirarmi e di rimangiarmi la sfida lanciata, così finsi di non fare una piega ma, per tutto il giorno non ebbi altro che l'incontro serale per la testa.
All'ora pattuita Luigi mi passò a prendere io mi vestii bene ma non troppo sexi, non volevo dare subito l'impressione di una di quelle, andammo da questo signore, ci aprì un uomo distinto, curato, in forma anche se chiaramente mostrava la sua età, dopo un'ottima cena e qualche parola nel dopocena l'atmosfera risultava rilassata, il signore, Carlo, è loquace e simpatico.
Luigi con una scusa se ne va, io a questo fatto non previsto, sono piena di collera con lui, mi lascia li come una sgualdrina qualunque nella mani dell'avventore.
Ma ancora il mio carattere mi impedisce di abbandonare la battaglia e mi ritrovo seduta sul divano con un 58enne piacevolissimo ma troppo intraprendente.
In breve tempo si avvicina ed inizia ad accarezzarmi le gambe.
Ancora il mio carattere mi impedisce di scappare urlando, ma sto al gioco, lo faccio avvicinare, mi faccio toccare.
In breve lui mi è addosso e si sbottona i pantaloni facendomi vedere il suo attrezzo.
Fino ad allora visto solo quello di Luigi: questo era completamente diverso, mollo, raggrinzito e con le palle molto allungate e depilato, cosa che mi ha sorpresa non poco.
Dava l'idea di tutto fuorché uno strumento per la penetrazione simbolo di forza e virilità.
Comunque Carlo insiste con le sue avance e chiaramente me lo porta all'altezza della bocca; io nell'imbarazzo e nella collera verso Luigi trovo il tempo di esultare per il fatto che
ho vinto io, non sono così bella come dice lui, a Carlo non è diventato duro.
Intanto che scaccio questo pensiero e cerco soluzione alla situazione in cui mi trovo ecco che me lo ritrovo in bocca, morbido pezzo di carne.
Vivo una sorpesa dietro l'alta: il suo sapore mi piace, sa di fresco e pulito a dispetto delle apparenze, è piacevole sentire in bocca qualcosa di non duro, non mi era mai capitato di sentire un pisello mollo, me lo assaporo.
Carlo poveretto si da fare e me lo spinge dentro e fuori, cerca di farlo diventare duro, ma i minuti passano e io continuo a sentire solo una cosa molla, ripeto non ero affatto delusa, anzi, avevo appena vinto la scommessa, ma cosa sorprendente era davvero piacevole sentirlo così mollo nella
mia bocca.
Nella mia mente abituata a volere tutto e non perdere mai si fa avanti un altro obbiettivo, un'altra sfida, farlo diventare duro a Carlo e farlo godere.
Ecco allora che la mia bocca quasi istintivamente smette di assaporarla con gusto ma si serra di più sul membro molle, inizio a pompare ed a stare più attenta alle sue reazioni.
Finalmente qualcosa si muove, non è più così mollo.
Ancora qualche sapiente colpo di lingua ed il gioco è fatto: me lo sento duro in bocca, nella sua erezione è bello grosso, certo non è di marmo come quello di luigi ma si difende bene.
Lo estraggo dalla bocca, il suo aspetto è completamente diverso da prima, non è più rugoso e perfino le palle sembrano essersi rassodate.
Il breve tempo di osservarlo è già troppo, l'erezione sembra scendere, mi affretto a riprenderlo in bocca, Carlo si muove sempre più convulsamente e finalmente viene.
Il fiotto è abbondante ma poco potente, il gusto è strano, a differenza di quello di Luigi è più ... non
saprei come dire, forse più stantio.
Mi alzo e vado in bagno dove sputo nel lavandino, mi sciacquo la bocca.
Saluto Carlo di fretta e imbarazzatissima, lui ha ancora i pantaloni abbassati e l'uccello, tornato mollo, al vento.
Me ne vado, rossa di vergogna per quanto fatto e di collera verso Luigi che mi ha lasciato li da sola, ma già questa colera è meno di prima e sta svanendo sempre più di pari passo alla presa di coscienza di quanto vissuto.
Appena esco dal portone lo trovo li, dovrei scagliarmici addosso, ma non ci riesco, in fondo quello che ho fatto mi è piaciuto, e molto.
È stato bello sentire il membro di un vecchio dentro la mia bocca, ecco da dove arrivava il senso di vergogna.
Salgo in macchina con Luigi, per un po non parliamo, poi lui si proclama vincitore.
Io glielo faccio credere, tanto io sono felice, ho scoperto un mondo nuovo, non è che Luigi non mi attragga, anzi tutto quello che ho vissuto nella serata mi ha eccitata.
Lo invito a fermarsi in un posto isolato e facciamo l'amore come non mai.
Dopo gli confesso che mi è piaciuto avere che fare con un vecchio e che vorrei riprovare.
Luigi mi guarda e mi dice che non c'è problema, per me farebbe qualsiasi cosa.
Oramai la nostra trasgressione è consolidata, è da qualche anno che Luigi organizza incontri tra me e uomini molto maturi, con frequenza altalenante in base ai nostri impegni.
È luglio ed è da più di un mese che non abbiamo week end liberi, ma finalmente per il prossimo si prevede riposo.
Il venerdì sera quando Luigi ritorna a casa alle otto passate mi dice:
"bhe che fai ancora li? le hai preparate le valige?" allo stupore che mi si legge sul viso risponde che ha organizzato il fine settimana in un albergo in bassa montagna, al fresco, dove possiamo riposarci e rilassarci, anche con l'aiuto delle terme annesse all'albergo stesso.
Io sono felicissima e gli do un bel bacio come ricompensa, in meno di un'ora (record assoluto per me) ho preparato le valige e sono in macchina pronta per la partenza.
Il posto è bellissimo e già il sabato ci godiamo massaggi e bagni termali; l'albergo è davvero carino, non eccessivamente lussuoso ma neanche troppo spartano: il giusto compromesso.
A pranzo guardando gli altri ospiti dell'albergo mi viene un'illuminazione, il mio volto deve mostrare qualcosa perché Luigi inizia ad abbozzare un sorriso che si tramuta in una risata profonda
e sincera.
Come ho fatto a non pensarci prima??
Sebbene non siamo l'unica coppia giovane, la maggior parte dei clienti è formata da persone avanti con l'età e quindi il terreno ideali per coltivare il nostro gioco.
Il mio stato d'animo cambia radicalmente e inizio ad essere un po eccitata ed impaziente.
Il pomeriggio passa ed a cena Luigi mi suggerisce di farmi bella.
Per non essere troppo fuori luogo scelgo un giusto compromesso per non sembrare alla prima della Scala.
Mentre mangiamo osservo con attenzione gli altri ospiti dell'hotel ed a fine cena Luigi mi chiede se ho qualche preferenza.
Gli indico un paio di persone a mio avviso molto piacenti, lui con fare sicuro mi dice di aspettarlo in camera.
L'attesa è lunga ed io la passo come al solito a chiedermi come faccia ad introdurre l'argomento ed a convincerli che non sono né una prostituta né che si tratta di uno scherzo.
E' un segreto che non ha mai voluto dirmi ma, in fondo, il risultato è quello che conta.
Alle undici passate finalmente sento dei passi che si fermano davanti alla porta, bussano, io rispondo che si può entrare è aperto.
Compare Luigi che mi invita a scendere giù al bar, non lascia trasparire nulla su come è andata con le persone che ho indicato.
Arrivati al bar mi fa strada ad un tavolino, dove con mia grande sorpresa vedo che ci sono entrambi i signori che avevo "segnalato" a Luigi
Oltre ad essere piacenti sono pure molto simpatici, soprattutto Giulio.
I nostri due compagni di serata sono Giulio appunto, 58 enne, divorziato, avvocato, capelli bianchi ma ben curati ed Antonio 64 anni, celibe, pensionato, pochi capelli ma non calvo.
Dopo un'oretta di amabile conversazione vedo che Giulio e Antonio cercano di accorciare i tempi, io mi diverto a tenerli un po sulle spine e fingo di non accorgermi della loro impazienza, Luigi mi regge il gioco benissimo.
Dopo essermi divertita a sufficienza mi allontano con Luigi un attimo per confessare che non so chi scegliere.
Lui mi guarda e mi sorride: "perché scegliere?"
Rimango un po allibita dalla naturalezza con la quale dice questa frase e dalla proposta che mi ha fatto. Non sono mai stata con due uomini assieme, ma l'idea mi stuzzica.
Ritorniamo al tavolo dove io dico che devo recarmi un attimo in camera per rinfrescarmi.
I due evidentemente sono eccitati ma non capiscono se è un due di picche oppure un invito a seguirmi.
Luigi interviene in loro aiuto prendendo la bottiglia che è sul tavolino e dicendo che
forse potremmo finirla in camera nostra, ovviamente se loro sono d'accordo.
Arrivati in camera vedo che Antonio è particolarmente teso, e quindi dedico subito a lui le mie attenzioni, mentre Luigi si gode la scena dal letto.
Mi siedo infatti in braccio ad Antonio per sorseggiare lo spumante, e la sua mano lentamente risale le gambe nude fino ad incontrare la gonna dove si arresta
Con malizia mi muovo in modo da far salire sempre più la gonna, mi accorgo anche che dalla sua posizione, Giulio riesce a vedere benissimo le mie mutandine e non fa certo mistero di apprezzare il panorama.
In breve tempo la mano di Antonio si fa più audace e arriva a toccarmi l'interno della coscia.
Lo rimprovero scherzosamente e lui ritrae la mano per toccarmi il seno.
Il contatto con la sua mano vissuta, seppur attutito dalla camicetta, mi fa impazzire e con la mia mano stringo la sua, come a sottolineare che voglio continui a toccarmi.
A questo punto Giulio si avvicina e mi accarezza a sua volta le gambe fino ad arrivare velocemente alle mie mutandine. Mi accarezza il sesso attraverso la stoffa.
È la prima volta che mi trovo due uomini addosso, mi sento particolarmente disinibita ed eccitata, ma anche un po "zoccola".
Per fortuna lo sguardo beato di Luigi mi fa subito passare questo brutto pensiero.
Le loro mani continuano a toccarmi sul seno e in mezzo alle cosce, scendo dalle gambe di Antonio e mi inginocchio in mezzo a loro.
Apro la patta di Giulio, mentre Antonio fa da sé.
Ecco che mi ritrovo i loro due uccelli ad altezza viso: quello di Giulio è ancora moscio ma
è piuttosto generoso come dimensioni ed i peli brizzolati intorno stanno molto bene e creano un bel contrasto con la carnagione scura;
quello di Antonio è quasi interamente in erezione, la cappella è lucida e gonfia, oltre che un po arrossata.
Evidentemente è tutta le sera che pregusta questo momento.
Sinceramene sono un po in confusione, non mi sono mai trovata in questa situazione, posso solo cercare di imitare quello che ho visto fare nei film porno visti con Luigi, e quindi li spompino
alternativamente, mentre con la mano massaggio quello che non ho in bocca.
I loro sapori sono diversi, più fresco quello di Giulio, più sudato(forse per l'emozione?) quello di Antonio, ma nessuno dei due sgradevole.
Mi concentro di più a prendere in bocca quello di Giulio un po perché è quello che fa più fatica, ma soprattutto perché a me piace sentire l'uccello mollo in bocca.
E' una sensazione stranissima che non so spiegare, ma è bello sentire il salsicciotto non duro, ed ancora più bello è sentire che ci mette del tempo a indurirsi e che ci vuole devozione e impegno a farlo irrigidire, è una sorta di sfida tra me e la forza di gravità.
Mentre continuo ad alternarmi i due cazzi in bocca le loro mani sono instancabili, mi toccano ovunque, mi sbottonano la camicia e scoprono il seno toccandolo poi con le mani rugose.
La ruvidezza di quelle mani mi fa impazzire ed ogni volta che sfiorano il capezzolo gemo dal
piacere.
Questa sensazione è particolarmente esaltata da Antonio, le sue mani sono più dure e rugose di quelle di Giulio e ovunque mi tocchi mi fa provare emozioni intense.
Vedo Luigi che si sposta dal letto per mettersi su una sedia che gli offre una migliore visione, Giulio subito approfitta del letto libero e mi solleva sdraiandomici.
Quindi inizia a leccarmi le gambe e salendo rapidamente fino agli slip, li abbassa e inizia a leccarmi il sesso già umido.
Nello sfilarmi le mutandine ho provato un'emozione unica, diversa, ero lì per accontentare non uno ma bensì tre uomini. Due fisicamente ed uno mentalmente.
Le sue linguate sono forti ed esperte: mi fanno impazzire.
Mentre godo e mi contorco per le leccate di Giulio, Antonio continua a farselo succhiare e a toccarmi il seno.
Sto impazzendo, non riesco a controllare tutti questi stimoli.
Antonio affonda il suo membro nella mia bocca con sempre più forza e velocità, poi si ferma di scatto, fa per estrarlo ma è troppo tardi.
Un fiotto di sperma caldo mi schizza in parte in bocca in parte sul viso.
Quasi non me ne accorgo tanto mi fa godere Giulio con la sua lingua.
Antonio finisce di scrollarlo sul mio collo e poi prova a rimettermelo in bocca
E' già afflosciato, ma è meraviglioso sentirlo nella bocca: molle e umido di sperma.
Lo succhio con piacere ed anche Antonio ne prova, ma non riesce a ridiventare duro.
Io però sono estasiata dall'avere in bocca il suo uccello mollo e sentire al contempo la lingua di Giulio che si intrufola nel mio sesso.
Sto gemendo e ansimando, voglio essere scopata, imploro di esserlo e Giulio coglie l'invito mettendosi su di me e facendo capire ad Antonio di spostarsi.
Il cazzo di Giulio ora è bello duro ed in tutta la sua erezione.
Mi accorgo che è davvero notevole.
Ecco, lo punta sul mio sesso e con un colpo deciso, entra senza problemi in me.
Mi sento piena, ma non ho neanche il tempo di abituarmi a questa sensazione che Giulio inizia a
pomparmi con forza e regolarità, spingendolo sempre a fondo, una, due, tre, dieci, venti, cinquanta volte e godo, urlo dal piacere.
Un piacere profondo che nasce dal clitoride e si trasmette lungo tutto la schiena fino al cervello.
Passato l'orgasmo mi rilasso, ma Giulio continua a penetrarmi con regolarità.
Mi sto eccitando di nuovo, giro la testa di lato e vedo Luigi che è estasiato dallo spettacolo, dall'altra parte c'è Antonio, nudo, soddisfatto ma anche rammaricato di avere già finito.
Lo vedo col suo cazzo moscio e non posso resistere, allungo la mano verso di
lui e lo tiro vicino alla mia bocca.
Lui capisce e si mette in modo che possa succhiargli l'uccello.
Ora sono davvero estasiata: un bel cazzo duro che mi sta scopando ed uno mollo in bocca.
Il cazzo di Antonio, seppur molle o forse proprio per questo, è un amplificatore delle sue emozioni, dei suoi fremiti, sento ogni tentativo che fa di farlo rizzare.
Mi godo questi movimenti e mi godo la sua consistenza.
Giulio ha aumentato la frequenza dei colpi e sta ansimando "vengo vengo" urla, e poco dopo sento un caldo liquido dentro di me.
Si accascia sul mio ventre.
Antonio continua a farselo succhiare e io lo faccio con molto piacere, chissà se mai gli tornerà duro stasera penso.
Giulio si alza dalla sua posizione si mette di lato a leccarmi le tette; mi mordicchia e lecca il capezzolo facendomi sussultare dal piacere.
Sento Antonio che si sta muovendo con sempre più frenesia, sento il suo membro che si indurisce un poco, quasi impercettibilmente, poi un sospiro e un'esclamazione di piacere.
Nella bocca mi si riversa un po di liquido caldo e poco denso.
Antonio mi guarda quasi a scusarsi, io gli sorrido e lo succhio ancora un po mentre il suo volto si rasserena.
Giulio continua a toccarmi e leccarmi il seno, con una mano prendo il suo uccello e lo massaggio.
Si sta riprendendo.
Antonio si stacca dalla mia bocca e inizia a massaggiarmi la fica, poi infila un dito.
Ansimo sentendo il suo dito che si fa strada.
Giulio mi guarda, mi fa sedere sul letto e me lo mette in bocca. E' semi duro, sento il gusto dei mie umori e del suo sperma.
Antonio continua a masturbarmi facendomi gemere mentre lo succhio a Giulio che nel mentre mi tocca il seno.
Stiamo così per almeno 10minuti.
Giulio è tornato in tiro e Antonio mi sta facendo godere, sono li li per avere l'orgasmo ma ogni volta manca qualcosa, sto impazzendo dal piacere e dalla voglia di godere.
Con il bacino cerco di assecondare il suo movimento.
Ecco continua così si, godo; godo in modo meno intenso di prima ma il piacere è più lungo più duraturo nel tempo.
Giulio mi guarda, sorride, mi accarezza mentre continua a far entrare ed uscire il membro dalla mia bocca.
E' un gesto di una tenerezza mai provata, simile a quello di un nonno con la nipote o di
un papà con la figlia.
Io per ricambiare gli massaggio le palle e la base dell'uccello, lui se lo prende in mano, lo tira fuori e inizia a masturbarsi venendomi in faccia, con una sborrata non molto abbondante ma densa e forte.
Sorrido, si china su di me e mi bacia, mi lascio andare sul letto.
Luigi è eccitatissimo, lo vedo dalla faccia e dalla protuberanza dei calzoni.
I due sono stanchi e felici, anche io del resto lo sono.
Giulio ed Antonio capiscono dagli sguardi tra me e Luigi che il loro tempo è finito.
Una veloce rinfrescata in bagno e se ne vanno.
Resto lì, nuda sul letto, bagnata del loro sperma.
Guardo Luigi e gli dico che ho bisogno di una cazzo vero e duraturo.
Si spoglia, il suo cazzo è di marmo.
Me lo mette prima in bocca e poi scopiamo in tutte le posizioni.
Godo almeno altre 4-5 volte, alla fine mi addormento spossata.
Quando mi sveglio al mattino dopo sono ancora li nuda e schizzata dallo sperma di Luigi, Giulio e Antonio ma mi sento davvero bene, sono rinata, proprio il week-end che ci voleva !!!

to be continued
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