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un figlio a tutti i costi


di benves
22.05.2023    |    779    |    0 9.0
"Tintillano i miei capezzoli Maurizio ha davanti il culetto di Alice Le si avvicina e punta nuovamente la cappella alla sua fica ancora zuppa del suo..."
Mi chiamo Elena, ho 37 anni, sono una imprenditrice
Sono una donna dinamica, abituata a comandare, soprattutto gli uomini
La mia azienda ha un fatturato da due milio di euro annuali
La mia vita è molto impegnata, sono sempre in viaggio a fare business
Devo aver cura del mio aspetto e per questo non passo inosservata, molti uomini mi corteggiano ma, sfortunatamente per loro sono gay
Mi piacciono le donne, ho scoperto questo aspetto di me dall’adolescenza, non è stato facile accettarmi e soprattutto farmi accettare; ho vissuto questa mia situazione da prima con estremo imbarazzo poi, grazie all’aiuto di un’amica, dopo aver fatto outing (termine che non mi piace affatto, perché non mi sento diversa da nessuno) finalmente vivo la mia vita serenamente.
Ho avuto diverse storie in passato fino a quando...non ho conosciuto Alice.
E’ stato un colpo di fulmine, si presentò da me per un colloquio di lavoro
Alice ha 10 anni meno di me, era appena laureata.
Da subito mi colpirono i suoi occhi verdi, la sua pelle vellutata, il corpo esile, i capelli di seta
Era molto timida (solitamente mi dicono che incuto timore, anche verso gli uomini) e ciò mi agevola nel business, ma con lei no, non volevo metterla a disagio.
Decisi immediatamente di assumerla, vuoi per l’invidiabile curriculum che nulla aveva da invidiare ai suoi colleghi maschi, vuoi perché rimasi estasiata dalla sua bellezza
Da prima Alice divenne la mia segretaria personale, mi accompagnava in ogni viaggio, gestiva tutti i miei appuntamenti, assecondava ogni mia esigenza lavorativa poi, pian piano, scoprii che anche lei aveva i miei stessi gusti, e, dopo una breve conoscenza, decidemmo finalmente di andare a vivere assieme.
Non fu facile inizialmente conciliare lavoro con la vita personale ma, riuscimmo a trovare il giusto equilibrio. Sul lavoro eravamo entrambe molto professionali mentre nel privato eravamo finalmente libere di essere noi stesse.
Ora è 5 anni che stiamo assieme, siamo felici, abbiamo trovato una perfetta armonia sia sul lavoro che come coppia
Conviviamo, siamo riuscite a farci accettare dalla società, una società bigotta e retrogada che va combattuta con l’esempio, che va fatta crescere culturalmente con l’evidenza dei fatti.
Talvolta quando siamo a giro per lavoro molti uomini si approcciano a noi con l’intenzione di conquistarci poi, messi davanti all’evidenza dei fatti ed alle nostre risate complici, si smontano come un sufflè.
Questo ci fa molto divertire ed aumenta la nostra complicità.
Non viviamo la nostra vita privata ghettizzate, non frequentiamo luoghi “ad hoc” ove ci sono persone con i nostri stessi gusti, viviamo serenamente la nostra vita ovunque, portando l’esempio del nostro amore e basta ! Diamo l’esempio che l’amore è un concetto universale, come l’arcobaleno !
Dopo cinque anni d’amore però è nata la voglia di un figlio, di allargare la nostra felicità accogliendo il frutto del nostro amore.
Tale esigenza è nata per caso, l’abbiamo accolta con naturalezza, ne abbiamo parlato tra noi con la massima serenità e, sempre con la massima serenità abbiamo analizzato pro e contro.
La società forse non è pronta a tutto ciò ma, abbiamo deciso come sempre di inseguire il nostro sogno, incuranti dell’altrui opinioni.
Il problema era quello di trovare un donatore e chi delle due avesse dovuto restare incinta.
Fu Alice a proporsi per ricevere il seme del donatore, per il semplice motivo (forse banale ma essenziale, che quella che guadagna di più in famiglia sono io)
Consultammo vari medici ed anche associazioni, sia in Italia che all’estero (dove la mentalità è più aperta) ma, nessuna di queste ci convinse.
Avevamo quasi accantonato l’idea del nostro sogno quando... parlandone a cena con amici, un nostro carissimo amico, Maurizio (uno scapolone di 40 anni tutto business, lampade, belle donne e palestra) forse per battuta..se ne uscì dicendo ...”posso farlo io il donatore” !!!
La sera stessa, a casa, io ed Alice parlammo molto di Maurizio, non riuscivamo ad interpretare se la sua fosse una battuta od una reale proposta.
Certo che se la proposta fosse stata reale, avremmo anche potuta prenderla in seria considerazione.
Lasciammo passare circa una settimana e, il sabato successivo, decidemmo di invitare Maurizio a cena, per capire se scherzasse o meno.
Eravamo entrambe agitate, l’idea di poter coronare il nostro sogno era tanta ma, non volevamo altresì crearci facili illusioni.
Finalmente il sabato arrivò, eravamo agitate come due adolescenti al primo appuntamento.
La cena fu molto piacevole ma nessuna delle due aveva affrontato l’argomento con Maurizio
Fui io, dopo aver gustato il dolce ed aver bevuto dell’ottimo champagne, a prendere l’iniziativa.
- “Maurizio veramente faresti da donatore per il nostro sogno di maternità?”
mentre pronunciavo quelle parole Alice sgranò gli occhi per il timore della risposta
Maurizio quasi non ricordando ciò che aveva affermato la settimana prima candidamente disse “perché no, io non ho mai voluto figli ma, se voi ne sentite l’esigenza posso aiutarvi, l’importante è che poi non mi coinvolgiate, ossia al momento del parto vi teniate la creatura senza dichiarare chi sia il padre, io sono uno spirito libero”
poi aggiunse ...”non voglio marchingegni o medici, se volete un figlio dovremmo però concepirlo in modo naturale, niente banca del seme o menate simili”
“so che siete gay ma, per una volta una di voi dovrà fare un’eccezione, non voglio medici tra i piedi, quindi una di voi dovrà rassegnarsi ad una sana scopata, aggiunse ridendo”
Feci un sorriso di cortesia e guardai subito Alice, la quale abbasso immediatamente lo sguardo arrossendo forse per l’imbarazzo
Quando Maurizio andò via parlammo tutta la notte tra noi
Alice era molto agitata, si era sverginata da sola con un dildo, non aveva mai avuto un uomo
L’ idea di avere il cazzo vero tra le cosce e che per di più le avrebbe sborrato dentro, la metteva a disagio ma, se volevamo coronare il nostro sogno, questo era il prezzo da pagare.
Lasciammo questa possibilità in stand-by e continuammo i mesi seguenti a cercare alternative che, ahimé non trovammo
Eravamo davanti ad un bivio, non potevo scegliere io per entrambe, del resto era Alice quella a doversi sacrificare; io la amavo più di ogni altra cosa e non volevo assolutamente forzarla.
Fu Alice dopo un paio di mesi, una domenica pomeriggio, a tornare sull’argomento.
“sai amore” mi disse quasi sussurrando, “ho riflettuto a lungo sulla proposta di Maurizio, se tu non sei gelosa e sei d’accordo, avrei deciso di accettare la sua proposta, del resto è evidentemente l’unico modo per raggiungere il nostro sogno”
Io la guardai amorevolmente, le carezzai il viso, poi la baciai “grazie amore mio, si lo voglio anche io”
Quella sera facemmo l’amore con maggior enfasi, sapendo che avremmo avuto un figlio !!!
Quella sera Alice mi pose alcune condizioni, ossia voleva che io fossi sempre presente, che prima di essere presa da Maurizio voleva che la “eccitassi” facendo all’amore con lei, e che anche con Maurizio io fossi lì accanto a lei a baciarla e leccarla, insomma quasi una cosa a tre
La richiesta un po mi imbarazzò ma, capendo il suo stato d’animo, accettai senza esitazione
Mi assalirono mille pensieri, al tempo stesso mi sentii felice e gelosa, pensare la mia Alice nelle mani di un uomo mi faceva ingelosire tantissimo anche se lo faceva per noi, si sacrificava per noi.
Ci misi qualche giorno a metabolizzare la gelosia ma poi, mi rassegnai a conviverci, l’idea di assistere ad un rapporto sessuale tra Alice, la mia Alice, ed un uomo, proprio non riuscivo a digerirla
Ne parlai sinceramente anche con lei, ma lei si dimostrò più matura di me, lo faceva per noi, per il nostro bene e, se c’era un sacrificio da fare, lei l’avrebbe fatto
“L’idea di farmi mettere incinta non mi fa certamente piacere” mi disse “ma è per avere un figlio, un figlio nostro quindi, quando lo farò, voglio che tu sia accanto a me amore mio”
Ora c’era da avvisare Maurizio e da valutare se nel frattempo non avesse cambiato idea.
Lasciammo passare ancora del tempo, per metabolizzare la mia crescente gelosia poi, decidemmo di incontrare Maurizio-
Il giorno dell’appuntamento con Maurizio, andammo dove lui si allenava, in una palestra dietro Piazza Duomo a Milano, eravamo entrambe agitatissime
Ci fece accomodare nel bar della palestra
Francamente era molto bello, aveva un bel fisico, se fossi stata etero sicuramente sarei stata ben felice di frequentare un uomo così.
Bel fisico palestrato, simpatico, sicuro di se. Certamente sarebbe stato l’uomo perfetto da avere al proprio fianco. Sarebbe stato anche perfetto per l’avventura di una sola notte...insomma era ok
Mi aggrappai a questo mio pensiero pensando al figlio che poteva nascere, almeno avrebbe avuto il dna di un padre bellissimo, ed Alice non era certamente da meno.
Parlando con lui notai che Alice non riusciva a guardarlo negli occhi, io le tenevo la mano per darle sicurezza e tranquillità, la sicurezza che sarei stata sempre al suo fianco.
Maurizio ci confermò la sua disponibilità ed Alice arrossì quando entrammo nei dettagli, dicendo che io sarei stata sempre presente ed esponendo tutte quelle cose che avevamo concordato precedentemente per farla sentire tranquilla ed al sicuro.
Maurizio parve anche intrigato dal pensiero di averci entrambe nude sul letto e di assistere ad una prestazione amorosa tra noi due prima che lui prenda il mio posto con Alice.
Anche l’idea che io sia accanto a loro mentre concepiranno il bambino e mi occupi di “coccolare” Alice parve interessargli particolarmente
Confesso che mi era balenata l’idea di farci inseminare entrambe ma, poi razionalizzando, ho immediatamente scartato questa idea.
Insomma, dopo circa 45 minuti tutto era chiarito, Alice non ce la fece proprio a guardare negli occhi Maurizio, forse per l’imbarazzo o non so perché, non ebbi mai modo di saperlo anche dopo anni.
Tutto era definito, compreso luogo (casa nostra) e giorno (Alice aveva un ciclo molto regolare fortunatamente ed il ginecologo ci indicò accuratamente i giorni di maggior fertilità).
Ci saremmo incontrati tra tre settimane
Nei giorni che ci dividevano dall’incontro Alice fu molto incostante sul lavoro, meno concentrata, disattenta, rischiando anche di farmi perdere qualche affare importante
A casa tutte le sere parlavamo, voleva essere rassicurata, temeva che questa situazione potesse allontanarci anziché rafforzare il nostro amore.
Io mi impegnavo al massimo per sopperire alle sue disattenzioni lavorative e per rassicurarla sotto ogni punto di vista
Ogni notte sognavo il giorno dell’incontro, sognavo che Alice si innamorava di Maurizio, che mi lasciava per stare con lui, ogni notte lo stesso incubo ma, non potevo certo dirglielo, amavo Alice più di ogni altra cosa al mondo.
Ero sicura di lei ma nel mio inconscio temevo comunque di perderla.
Come una scema talvolta mi chiudevo in bagno e piangevo, mi domandavo se veramente valesse la pena fare tutto ciò. E se non fosse rimasta incinta? E se fosse necessario fare più incontri? Mille dubbi tormentavano e torturavano la mia mente.
Verificammo con attenzione il periodo di maggior fecondità di Alice per sfruttare al meglio l’occasione.
Anche Alice aveva i suoi tormenti, fortunatamente me li esternava ed io...dovevo reggere i suoi ed i miei !
Oltre a tutto ciò, al lavoro, ai tormenti e tutte le beghe quotidiane, c’era da organizzare la cena
Decidemmo per una cena leggera, innaffiata con abbondante vino e champagne per permettere ad Alice di abbassare i suoi freni inibitori, per farla sentire più “incosciente”
Certo non andava al patibolo ma, era una situazione particolare sia per lei che per me
Ci vestimmo entrambe uguali, camicetta senza reggiseno e minigonna senza indossare le mutandine, tali da stuzziacare Maurizio e permettere facilmente di liberarci dei vestiti quando fosse giunto il fatidico momento.
Eravamo vestite da vere troie !
A completare tutto, scarpe tacco 12.
Eravamo Bellissime !!!
Marco arrivò puntualissimo
Si presentò con un bel mazzo di fiori, rose bianche per l’esattezza.
Era vestito in modo molto elegante, la giacca attillata evidenziava i suoi muscoli, era un gran bell’uomo che, in un qualsiasi contesto, avrebbe fatto strage di donne ma, quella sera, era lì solo per noi.
Ci sedemmo al tavolo, su un lato io e sull’altro feci in modo da mettere accanto Alice e Marco, nel caso durante la cena avessero voluto farsi qualche effusione per riscaldare l’ambiente ma, nulla accadde di quanto avevo previsto
Finita la cena finisce ci spostiamo in salotto
Alice si siede sul divano ed io accanto a lei, mentre Maurizio si siede su una poltrona davanti a noi
Mi avvicino ad Alice ed inizio a baciarla, da prima con bacetti dolci sul viso poi, pian piano con baci più appassionati sulla bocca
Le nostre lingue si intrecciano, danzano nelle nostre bocche
Le carezzo leggermente le cosce, infilo una mano sotto la mini, vado a cercare la sua intimità che so essere non protetta dalle mutandine
Lei allarga le gambe per facilitarmi il compito, avevamo studiato tutto in modo che Maurizio possa ben godersi lo spettacolo...e che spettacolo !!!
Le carezzo il pube liscio e vellutato, le stuzzico il clitoride, la faccio gemere.
La sua ostrica lentamente si apre, si inumidisce
Lei mi ripaga con gemiti di piacere sempre più forti
Mi giro verso Maurizio sorridendo ed ammiccando
Noto che la patta dei suoi pantaloni è già gonfia, del resto vederci in quel modo deve essere uno spettacolo irresistibile per chiunque
Alice continua a godere, la masturbo
Lei stringe le cosce attorno alla mia mano che le sta dando piacere, mi bacia come mai aveva fatto prima
Sento le sue mani sul mio corpo, mi sbottona la camicetta liberando i miei seni
Sento i miei capezzoli inturgidirsi sotto il tocco delicato delle sue dita
Si stacca dalla mia bocca ed un dolce suono mi riempie il cuore “ti amo”
Mi stacco da lei, la faccio alzare davanti a me
Ora è in piedi
La giro dandomi la schiena in modo che possa essere davanti a Maurizio in tutto il suo splendore
Lentamente la libero di tutti i suoi pochi indumenti
Arrossisce
Per la prima volta è completamente nuda davanti ad un uomo
Le divarico leggermente le gambe e da dietro vado a cercare il suo sesso iniziando a masturbarla
La scena è degna del migliore film porno, completamente nuda a cosce larghe davanti ad un uomo mentre un’altra donna da dietro la masturba !!!
Maurizio non resiste, si libera dei suoi vestiti e, risiedendosi sulla poltrona...inizia a masturbarsi
Decido di alzare la posta...le infilo anche un dito nel culetto…
E’ l’apoteosi...in brevissimo tempo Alice viene come una fontana
E’ spossata, appagata quindi...la faccio accomodare sul divano
Le tengo le cosce allargate e mi tuffo con la lingua a gustare il suo nettare ripulendola completamente
Il tempo di riprendersi che Alice mi fa cenno di volersi alzare
E’ in piedi davanti a me
A mia volta mi fa girare difronte a Maurizio e, lentamente mi libera dei miei indumenti, lasciando anche me completamente nuda
Provo vergogna e desiderio al tempo stesso, anche io non sono mai stata con un uomo, la mia verginità l’ho persa da sola masturbandomi in modo sguaiato
Maurizio è sempre lì, davanti a noi, col suo cazzo in mano
Il suo sesso è abbastanza lungo, dritto e carico di desiderio
Alice è paralizzata quindi, sono io a fare il primo passo
Mi avvicino a Maurizio, mi inginocchio davanti a lui afferrandogli il cazzo, lo bacio
“sarai tu a darmi un figlio” gli dico come se fosse una entità a se stante
Lo lecco come avevo visto fare e lo masturbo lentamente
Si stacca da me, siamo in piedi una difronte all’altro
Maurizio mi carezza il viso, mi tocca da prima le spalle, poi i seni, ed infine mi carezza la fica già umida ed infine mi bacia
E’ la prima volta che sento la lingua di un uomo nella mia bocca e, francamente non mi dispiace
Mi stacco da lui
“Non è me che devi volere” gli sussurro ammiccando
Mi giro verso Alice, la prendo per mano e con l’altra mano afferro il cazzo di Maurizio
Li l’accompagno in camera da letto
Maurizio ci segue come un cagnolino
Siamo in camera
Faccio delicatamente stendere Alice sul letto
Mi posiziono a 69
Le divarico leggermente le gambe e tuffo il mio viso sul suo sesso
Lecco la sua intimità con voluttuosa enfasi
La mia lingua esplora la sua ostrica che pian piano nuovamente si apre al piacere
Sento la lingua di Alice sulla mia fica, sento il suo respiro sul mio clitoride
Siamo entrambe eccitatissime
La masturbo leggermente sia nella fica che nel culetto
Lei mi imita e fa altrettanto
Tante volte abbiamo fatto all’amore in questo modo ma...stavolta è diverso, forse più bello
Stiamo dando spettacolo, Maurizio è lì davanti a noi, reclama la sua parte
Finalmente vedo il ventre di Alice assecondare i movimenti della mia masturbazione, quasi ad imitare il coito
E’ pronta penso
A malincuore mi sposto leggermente indietro
Il mio ventre è sulla bocca di Alice, lei non vede cosa sta accadendo è coperta sul viso dal mio corpo
Maurizio è in piedi, il suo totem è ritto ed imponente
Gli faccio cenno di avvicinarsi alle cosce spalancate
Afferro il suo cazzo, lo faccio scivolare su e giù sulla fica di Alice per inumidirlo
Alice intuisce “non mi lasciare tesoro, stai accanto a me” mi dice con voce supplichevole
“non mi muovo di qui tesoro” le sussurro mentre punto la cappella di Maurizio sull’ingresso del paradiso della mia amata
“E’ giunto il momento amore mio” sussurro spostandomi lateralmente sul letto affinché lei possa vedere Maurizio entrare
Stuzzico il clitoride di Alice mentre Maurizio entra lentamente dentro di lei
La vedo chiudere gli occhi
Li riapre improvvisamente, emette un gemito improvviso
Non capisco se di dolore o di piacere
Maurizio rimane fermo qualche attimo poi, lentamente, inizia a scoparla
Io la bacio, le carezzo il volto, le carezzo i seni


Mi giro e vedo il cazzo di Maurizio completamente uscire ed entrare dentro di lei
Mentre la carezzo e la bacio vedo il suo corpo muoversi sotto i colpi di bacino di quell’uomo
Sono anche io eccitata, vorrei provare le stesse sensazioni per condividerle con lei
Alice da prima impaurita ed irrigidita si sta pian piano sciogliendo
Con calma continuo a rassicurarla ed a dirle che la amo
Sento il suo respiro aumentare lentamente ed adeguarsi ritmicamente ai colpi che Maurizio abilmente le sta infliggendo
Maurizio è molto eccitato, lo vedo dalla tensione dei suoi muscoli
La posizione del missionario del resto permette a tutti noi di tenere sotto controllo la situazione
Ad un tratto Maurizio vorrebbe cambiare posizione, vorrebbe metterla a pecorina ma, Alice rifiuta quindi, Maurizio si arrende e continua così
Non ho idea del tempo che passa
Vedo Maurizio godere e la mia Alice lentamente godere a sua volta
Il tempo sembra infinito
Io mi occupo di leccare il corpo di Alice dall’ombellico in su, cerco di darle piacere mentre, dal monte di venere in giù arrivano scossoni da quel bronzo di riace che la sta possedendo
Ad un certo punto vedo le gambe di Alice chiudersi dietro la schiena di Maurizio, quasi a trattenerlo perché non esca da lei
Capisco che sta per regalargli il suo primo orgasmo etero
Alice esplode in un urlo liberatorio di piacere e...Maurizio a sua volta non resiste
Vedo i suoi muscoli irrigidirsi al massimo
Il ritmo del suo amplesso aumentare forsennatamente e finalmente...un suo grugnito riempie la stanza
Sta scaricando la sua essenza dentro di Lei
Vedo il suo cazzo contorcersi una due più volte
Non ho idea di quanto sperma abbia riversato dentro alla mia piccola Alice
Maurizio si accascia ai piedi del letto
Io subito mi sposto tra le gambe della mia amata
Le osservo da vicino il suo fiore
Delle goccioline bianche fuoriescono dalla sua ostrica completamente farcita di sperma
La lecco dolcemente, lei risponde carezzandomi la testa
“sei stata bravissima amore mio” le sussurro
Alice si alza per andare in bagno
Io e Maurizio restiamo da soli distesi sul letto
Vedo il suo totem ancora mezzo in tiro
Inaspettatamente, portata dal mio istinto, decido di ringraziarlo a modo mio
Mi avvicino al suo cazzo, lo afferro con una mano ed inizio a baciarlo, poi lo prendo in bocca ed inizio a fare il secondo pompino della mia vita
Non avevo mai fatto prima una cosa del genere ma stasera ne ho fatti due ed allo stesso uomo, memore di qualche filmino che avevo visto, cerco di fare il mio meglio
Maurizio pare gradire, del resto dovevo pur ringraziarlo in qualche modo
Alice non è ancora tornata dal bagno che Maurizio è nuovamente con il cazzo ritto
Torna e mi trova ancora con quel cazzo in bocca
Mi guarda perplessa
Io mi stacco immediatamente da Maurizio e vado verso di lei per baciarla “dovevo pur dirgli grazie per quel che ha fatto per noi amore mio” mi affretto a dirle
“ragazze non vorrete mica lasciarmi così” reclama Maurizio a gran voce indicando il cazzo in tiro
Io ed Alice ci guardiamo
“veramente ora volevamo farci una doccia” esclama Alice quasi risentita
“non potete lasciarmi così” tuona Maurizio
“ho ancora il cazzo ritto, me lo ha fatto tornare così tu Elena grazie alle tue attenzioni, ora dovete aiutarmi, non posso restare in questo stato” dice risentito
Alice mi guarda, mi prende per mano e mi sussurra “amore voglio che tu condivida con me fino in fondo questo momento”
Mi prende per mano, mi accompagna sul letto
Mi fa distendere dolcemente
Si stende sopra di me all’altezza del mio pube ed inizia a leccarmi ed a baciarmi
Sento le sue labbra stringere il mio clitoride che pian piano si indurisce mentre le sue manine. tintillano i miei capezzoli
Maurizio ha davanti il culetto di Alice
Le si avvicina e punta nuovamente la cappella alla sua fica ancora zuppa del suo seme
Alice si volta di scatto “non è questo ciò a cui pensavo, abbi un attimo di pazienza, è quasi pronta”
Io la guardo con sguardo interrogativo
“amore voglio condividere tutto di questa serata, ogni sensazione, ogni emozione”
Maurizio inizia a capire, resta in un angolo in attesa
Alice mi lecca come mai aveva fatto prima, la mia fica già eccitata si spalanca alle sue attenzioni
Non resisto molto, lei se ne accorge e ferma la lingua proprio sull’entrata della mia fica quando...esplodo tutta me stessa compiaciuta
Si gira verso Maurizio e gli fa un cenno
Stavolta capisco al volo, cerco di sottrarmi al mio destino, di sfuggire da quella situazione inaspettata, non programmata
Non voglio ma, lei mi afferra le gambe, me le tiene aperte fino a quando Maurizio non riesce a prendere il suo posto
Provo a ferrare le gambe con tutta la mia forza ma non ci riesco
Maurizio è eccitatissimo
Vedo quel cazzo che avevo ringraziato ora essere mio nemico
Alice è al mio fianco
Mi bacia, il mio sapore nella sua bocca ora torna in me, sulla mia lingua
Sento il cazzo di Maurizio percorrere la mia fica, me lo sta facendo sentire
Non voglio, non ho mai voluto un uomo, sin dall’adolescenza non ho mai voluto
Stasera invece Alice vuole che io provi ciò che ha provato lei
Cerco con la mente di non pensarci, di rilassarmi, di pensare che quel coso che sta per impossessarsi di me sia il solito giocattolo che usiamo tra noi ma, non ci riesco
Sento la cappella forzare le mie piccole labbra
Chiudo gli occhi
Maurizio entra molto lentamente
La mia fica pian piano si allarga all’intruso, lo sento entrare sempre più in profondità
Non è come quando io ed Alice giochiamo con i nostri giocattolini, questa volta è qualcosa di carne vera, di vivo
Lo sento impossessarsi di me, sempre più un fondo
Alice mi bacia, mi strizza i capezzoli quasi a distogliere la mia attenzione ma non ci riesce
Sento quel coso pulsare dentro il mio essere donna e, forse mi piace anche, mi vergogno ad ammetterlo ma provo piacere
Come con Alice, Maurizio si ferma un attimo per farmi abituare a quell’intruso poi, pian piano inizia stantuffare
Involontariamente le lacrime solcano in mio volto, mai avrei voluto essere il giocattolo sessuale di un uomo ma, Alice era riuscita a far sì che ciò accadesse
Alice mi carezza il viso mentre continua a succhiarmi un capezzolo ormai turgido all’inverosimile
Estraneo la mia mente dal corpo, cerco di guardarmi dall’alto, sono come una bambola gonfiabile nelle loro mani
Maurizio mi procura piacere, sento il dito di Alice sul mio clitoride, i testicoli di Maurizio battermi ritmicamente sul culo
Seguendo quei pensieri non mi ero accorta che il mio corpo era al culmine, vedo il mio ventre muoversi ritmicamente assecondando Maurizio, il mio monte di venere contrarsi e finalmente...esplodo in un meraviglioso orgasmo !!!
Maurizio egoisticamente non se ne cura, continua imperterrito, vuole liberarsi nuovamente del suo sperma e...quando è al culmine...avvisa Alice anziché me
“posso venirle dentro”? Le domanda incurante che quella che dovrebbe ricevere la sborrata sono io
“certamente” risponde lei inaspettatamente, voglio condividere con l’amore della mia vita questa esperienza
come certamente penso, ok che mi è finito il ciclo due giorni fa, ma avrei preferito deciderlo io
ancora una volta i miei pensieri hanno preso il sopravvento e quasi non mi accorgo che Maurizio sta scaricandosi in me
sento un liquido caldo invadermi, il suo sesso dentro di me scuotersi...mi sento farcita
Maurizio a quel punto si sposta da me, e va in bagno
Alice prende il suo posto
Sento la sua lingua leccare la sborra che esce dalla mia fica
Quando Maurizio torna siamo ancora in quella posizione
Ci alziamo dal letto e Maurizio si è già rivestito
Ancora nude, mano nella mano, lo accompagnamo alla porta ringraziandolo
Facciamo la doccia assieme e finalmente ci mettiamo sul letto e facciamo all’amore
Ci addormentiamo abbracciate
Il giorno dopo riprendiamo la nostra meravigliosa routine
Dopo qualche mese arriva la bella notizia, Alice aspetta un figlio, nostro figlio
Io fortunatamente no
Di come l’abbiamo concepito non ne abbiamo parlato con nessuno
Maurizio ha cambiato città e non abbiamo più avuto sue notizie
Viviamo felici







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