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18simo compleanno di mio figlio


di benves
08.11.2019    |    50.729    |    10 9.7
"Non pretendiamo l'esclusiva reciproca e siamo quelli che oggi si possono definire dei “trombamici” ! Parlandole appunto del 18simo compleanno, Le avevo..."
Mi chiamo Stefano, sono un libero professionista, ho 49 anni e sono sposato con Anna, mia coetanea, da 21 anni dopo 9 anni di fidanzamento (ci siamo messi assieme molto giovani)
Abbiamo un figlio, Michele che sta per compiere 18 anni; è sempre stato un bravo ragazzo, non ci ha mai dato problemi particolari, così io e mia moglie abbiamo deciso, con qualche sacrificio economico, di festeggiarlo adeguatamente.
Abbiamo affittato una discoteca così che Michele abbia il regalo che si merita, festeggiando con i suoi amici.
Tra me e Michele però c'è stata una grossa complicità, condividiamo la passione per la stessa fede calcistica e la passione per la pesca sportiva, così ho deciso di fargli un regalo particolare, tutto nostro !
Da qualche anno il rapporto tra me ed Anna (mia moglie) si è raffreddato, sì, ci vogliamo bene e ci stimiamo reciprocamente ma, per il resto, siamo diventi soli buoni amici; in poche parole, non scopiamo più.
Io dopo un periodo di appagamento con metodi personali (masturbazione) ho iniziato a frequentare una Alice, una vedova di 35 anni, anche lei con prole, una figlia di 10 anni.
Alice è molto bella, fisico esile, seconda di seno, capelli corvini lunghi fino alla spalla
Ci siamo conosciuti su una app del cellulare, prima via chat e poi pian piano abbiano deciso di incontrarci.
Ci frequentiamo quando possiamo ed a letto, è una vera birichina.
Con Alice ci unisce praticamente e consapevolmente solo il sesso e, quando posso, le do una mano economicamente.
Non pretendiamo l'esclusiva reciproca e siamo quelli che oggi si possono definire dei “trombamici” !
Parlandole appunto del 18simo compleanno, Le avevo manifestato la voglia di stupirlo con un regalo particolare, che non coinvolgesse anche mia moglie, qualcosa di unico!
Sapevo che Michele era ancora vergine (ne avevamo parlato nel corso di una battuta di pesca) e mentre ero a letto con Alice. avevamo fantasticato di farlo diventare uomo.
Un tempo si usava che i padri iniziassero i propri figli in questo modo ma, era prima della famigerata legge Merlin.
E' stata sua l'idea del regalo “speciale” a mio figlio !
Io pensavo di cercare una donna esperta, una prostituta, su internet se ne trovano
Alice invece mi stupì, da meravigliosa birichina che è !
“Ci penso io a Michele, portalo con te una volta e vedrai che ci divertiremo” disse Alice con la consapevolezza di farmi eccitare ancor di più
Il pensiero di far diventare uomo mio figlio e di assistere mentre ciò accade mi intrigava al massimo ma, avrebbe accettato? Era una buona idea od avrei rischiato il rapporto di complicità padre/figlio ?
Lui non sapeva di Alice, mi avrebbe capito?
Forse potevamo non dirglielo e far finta che fosse una donna ingaggiata solo per lui.
Mille pensieri mi pervadevano la mente ma, alla fine, decisi che avrei rischiato
Così, dopo aver festeggiato il suo compleanno in discoteca, nei giorni successivi, parlai a Michele di un regalo speciale che avevo deciso di fargli, senza accennare ad ulteriori particolari.
Alice aveva portato la sua bambina dai nonni così, quel sabato pomeriggio io e Michele saremmo andati da lei e sarebbe stata lei a far sì che tutto accadesse.
Ero eccitatissimo, nei giorni che precedettero l'incontro ipotizzai mille situazioni e mille possibili reazioni da parte di Michele.
Quel sabato pomeriggio io e Michele montammo in macchina e, con la scusa di dover fare una consulenza a domicilio, ci recammo a casa di Alice.
Michele non diede peso a ciò, più di una volta era capitato, e mi aveva accompagnato; solitamente erano cose che sbrigavo in meno di mezz'ora e poi, andavamo a giro a divertirci invece, quella volta...
Suonai al campanello ed il portone si aprì
Ero emozionato e Michele mi guardava non capendone i motivi
Alice mi stupì, ci aprì in accappatoio
“Buon pomeriggio ragioniere, mi scusi ma l'aspettavo più tardi” mi disse con un sorriso sornione
“scusi lei, ma avevo calcolato male i tempi, spero di non aver disturbato” ribattei
“no, ma le pare, ero appena uscita dalla doccia” e così dicendo ci fece accomodare in salotto
Io mi accomodai sulla poltrona mentre Michele si sedette sul divano ed Alice si sedette accanto a lui
“ragioniere i conteggi ricevuti dall'avvocato da guardare sono nello studiolo, vado a prenderglieli”
“non si disturbi, vado io, sono dove l'altra volta immagino”, facendo capire a Michele che c'ero già stato e si sarebbe trattato di un semplice approfondimento ma invece, era solo una scusa per lasciarli soli.
Così mi alzai e mi diressi nell'altra stanza, lasciandoli soli
Michele era imbarazzatissimo, rimase solo con quella splendida donna in accappatoio
Alice per rompere il ghiaccio iniziò a parlargli, domandando di come andava a scuola e cose simili, mentre io da dietro l'angolo osservavo tutto con attenzione
Ad un certo punto, Alice fece come per raccogliere qualcosa da terra, facendo in modo che attraverso l'accappatoio si vedesse il suo seno
Michele arrossì, l'eccitazione stava crescendo in lui, lo si vedeva dal bozzo dei suoi jeans.
Così Alice insistette: “ma che bel ragazzo che sei” chissà quante belle ragazze ti ronzano attorno”
Michele era inebetito
“ce l'hai una ragazza” incalzò Alice
“no” bisbigliò timidamente Michele
“ma come un bel ragazzo come te non ha una con cui divertirsi?” ribatté Alice ridendo
Michele sempre più imbarazzato ed eccitato rispondeva a monosillabi
Alice si fece più audace
“ma che belle mani che hai” e prendendo la mano destra tra le sue, la pose sul suo ginocchio
“sai uso una crema per il corpo che mi rende la pelle molto liscia, senti come è liscia” e fece strusciare la mano di Michele sul suo ginocchio
Poi pian piano Alice accompagnò la mano di Michele più in alto, fino alla coscia
Michele cominciava a sudare
Alice sempre più divertita prosegui dalla coscia verso l'interno coscia, e Michele sempre immobile la osservava mentre il suo respiro aumentava
Alice notò anche il suo membro ingrossarsi sotto i pantaloni quindi...diede l'assalto finale
“sai sono depilata anche nella mia intimità” e posò la mano di Michele sul suo pube perfettamente depilato
Michele a quel punto era al massimo dell'eccitazione, non sapeva cosa fare ma Alice invece, aveva pianificato tutto
Muoveva la mano di Michele sulla sua fighetta, se la faceva accarezzare e lei stessa ne godeva nel sentire quella giovane mano inesperta, tremolante, sul suo sesso
Altri uomini avrebbero già preso Alice e approfittato di quell'occasione
Michele no, era lì immobile, inebetito da quella situazione inaspettata, con la mano sul sesso di Alice
“hai mai visto una donna nuda?” disse Alice partendo alla carica
Michele fece di no col la testa
A quel punto Alice si alzò di fronte a lui, facendosi cadere l'accappatoio ai piedi, rimanendo completamente nuda allo sguardo del giovane
Michele era impietrito, la guardava beandosi di cotanta bellezza ma nulla più
Alice prese nuovamente l'iniziativa
“fammi vedere ora tu come sei fatto”, e prendendolo per mano lo invitò ad alzarsi
A quel punto, inginocchiandosi davanti al giovane, andò con le mani a cercare il bottone jeans di Michele
Lo slacciò, sganciando anche i bottoni della patta dei pantaloni e quindi, afferrandone i lati, li tirò giù fino alle caviglie
I boxer di Michele furono una scoperta per Alice, che solitamente vedeva gli uomini portare gli slip
L'eccitazione di Michele era evidente
Michele fece un gesto con le mani quasi a coprirsi, ma Alice lo fermò
“no, voglio vedere cosa hai lì sotto” e così dicendo, afferrò i boxer lasciando libero spazio ad un bel membro, già in tiro
Un cazzo di buone dimensioni, più grande del mio, apparì con soddisfazione davanti ad Alice
Michele osservò Alice mentre prendeva il mano quel cazzo, lo toccava accennando un inizio di masturbazione.
Alice notò subito il frenulo, indice che Michele era ancora vergine!
“sei vergine” esclamò con stupore guardando Michele dal basso in alto
Michele non rispose arrossendo
“adesso ci penso io” sentenziò Alice con soddisfazione
Michele non sapeva cosa fare, io ero nella stanza accanto e lui era con una donna nuda in salotto ed il cazzo davanti al suo viso
Alice avvicinò la sua bocca alla cappella del ragazzo, diede qualche colpetto con la lingua alla cappella, leccò l'asta per tutta la sua lunghezza ed infine lo prese tutto in bocca
Michele era in estasi, stava avendo il suo primo pompino, e che pompino !
Alice era bravissima, mentre leccava l'asta del ragazzo gli massaggiava i testicoli, saggiandone la consistenza, erano gonfissimi
Istintivamente Michele pose le mani sulla testa di Alice assecondandone i movimenti
Alice è sempre stata bravissima nel fare i pompini e con Michele diede il meglio di se, tant'è che in poco tempo Michele arrivò al culmine e non resistette
Alice lo sentì irrigidirsi, capendo subito che il ragazzo stava per venire non volle disperdere quel nettare e si fece scaricare il desiderio del giovane tutto in bocca, ingoiandolo
Michele era appagato ma al tempo stesso imbarazzato
Alice si alzò in piedi andando a baciarlo sulla bocca
Michele rispose a quel bacio dapprima un po' impacciato, poi lasciandosi guidare
Sentiva il suo sapore nella bocca di lei, le loro lingue si intrecciavano, Alice non lasciava nulla al caso
Prese una mano del ragazzo ponendola sui suoi seni, facendogli saggiare i suoi capezzoli ritti per l'eccitazione, era solo il preludio all'iniziazione
Fece esplorare alla mano del ragazzo tutto il suo corpo nudo, ponendo infine la mano del giovane sulla sua fica depilata
Ne guidò i movimenti, facendo sì che un dito le entrasse nel suo paradiso, guidandolo a masturbarla
Michele era molto bravo come allievo, imparava velocemente
I respiri di Alice si fecero più veloci, fece capire al giovane che si stava eccitando ma, Michele non voleva prendere l'iniziativa, così toccò ancora a lei guidarlo
Fece togliere a Michele tutti i vestiti poi, mettendosi a sedere sul divano, spalancò oscenamente le cosce
Lo invitò ad inginocchiarsi davanti a lei quindi, guidò la sua testa sulla sua fica, per farsi rendere il favore
Dapprima Michele risultò impacciato, forse schifato nel doverla leccare ma, in breve tempo si fece più audace e capace
Leccava la fica di Alice, la esplorava saggiandone il sapore e inebriandosi dell'odore
Non ci volle molto al cazzo del giovane per riprendere vigore
“questa volta durerai sicuramente di più” disse Alice sorridendo
Alzandosi fece sedere Michele sul divano al suo posto
Quel cazzo ritto come un totem era un invito a cui Alice non poteva resistere
Si pose a cavalcioni davanti al giovane afferrandone la marmorea asta
La fece scorrere sulla sua fessura un paio di volte quindi, accompagnandolo, puntò la cappella all'ingresso della fica
Michele guardava il suo cazzo manovrato abilmente dalla donna, stava per realizzare il suo sogno adolescenziale
Ancora non credeva di avere a cavalcioni su di lui una splendida donna, di avere i suoi seni a pochi centimetri dal viso, di poterla leccare, toccare e fare tutto ciò che aveva fantasticato
Vide il bacino della donna lentamente scendere sulla sua asta, sentì il frenulo lacerarsi; un solo attimo di dolore e poi entrò in paradiso
Alice ci sapeva fare, era bravissima
Fece entrare quel cazzo dentro di se, lo avvolse con le pareti vaginali stringendolo come in una morsa
Ne colse il piacere sentendolo entrare tutto dentro di se
Rimase immobile un attimo per farsi ammirare, per far rendere conto a Michele che lei, solo lei, l'aveva fatto diventare uomo
“buon compleanno” gli disse, schioccandogli un bacio sulla bocca
A quel punto, solo a quel punto, io mi riaffacciai in salotto
Michele rimase sbigottito, impaurito, avrebbe voluto istintivamente liberarsi da Alice ma non lo fece
Io lo tranquillizzai
“è tutto a posto, è il tuo regalo di compleanno, divertiti” gli dissi mentre mi sedevo in poltrona per godermi lo spettacolo
A quel punto Alice, eccitatissima di scoparsi il giovane facendosi ammirare da me, iniziò a muovere il bacino
Alternava movimenti sussultori a movimenti ondulatori, voleva che il cazzo esplorasse ogni anfratto della sua intimità
Lo cavalcava come una amazzone
Michele si fece coraggio e, mentre si faceva cavalcare, iniziò a dedicarsi a quegli splendidi seni che aveva davanti
Li toccava, li baciava, stuzzicava e strizzava i capezzoli irti come chiodi per l'eccitazione
Alice talvolta si fermava, non voleva che il giovane venisse troppo presto
Poi ebbe un' idea
Si alzò di scatto da Michele, il quale ne rimase deluso
Mi fece un cenno invitandomi ad aiutarla a spostare il tavolinetto
A quel punto fece stendere sul tappeto Michele e si rimise a cavalcioni su di lui, in quella posizione stavano più comodi ma, mi permetteva anche di godere meglio lo spettacolo
Io mi ero tolto i pantaloni e mi masturbavo seduto sulla poltrona quando...vidi Alice stendersi totalmente sul corpo del giovane
Avevo capito !
Mi posizionai il ginocchio dietro ad Alice, avevo il cazzo ritto davanti al suo culo
Inumidii la cappella dagli umori dei due e la puntai allo sfintere
Michele non poteva vedere e non capiva mentre Alice voltandosi verso di me, mi sorrise !
Entrai nel culo di Alice con grande soddisfazione, non era la prima volta che avevo rapporti anali con Alice ma, l'idea di incularla mentre cavalcava mio figlio eccitava entrambi all'inverosimile
Michele se ne accorse, e la cosa lo eccitò ancor di più
Alice dettava il ritmo, come il miglior direttore di orchestra sincronizzava i nostri movimenti
Gemeva eccitata come non mai e finalmente quasi inaspettatamente, Alice ebbe un orgasmo dirompente, appagante
Tramava mentre veniva, era bellissimo vederla appagata
Anche io e Michele non resistemmo a lungo e venimmo contemporaneamente dentro di lei farcendola
Era il promo orgasmo di Michele dentro una donna, il suo cazzo pulsava mentre scaricava il suo piacere e ciò fece sì che nuovamente Alice lo seguisse con un secondo orgasmo
Io mi sedetti sul divano appagato mentre loro due rimasero distesi l'uno sull'altra
Alice dopo essersi ripresa di alzò, colava sborra da entrambi gli orifizi
Ci sorrise e si diresse in bagno, andandosi a fare una doccia
Io e Michele restammo in salotto
Non volevamo rivestirci, volevamo goderci quel momento di intenso piacere più a lungo possibile
Quando tornò da noi Alice era ancora completamente nuda
Ci sorrise e prendendoci entrambi per mano, ci invitò ad alzarsi per seguirla in camera da letto
Facemmo sesso tutto il pomeriggio, un fantastico pomeriggio
Da allora, Michele si è unito a noi saltuariamente, coinvolgendo anche qualche suo giovane amico ma, questa è un'altra storia

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