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Lui & Lei

La " Miranda"


di boschettomagico
13.06.2019    |    2.281    |    3 9.4
"La desideravo e lo scopo principale della mia giornata era andare nell'orto e fare sesso senza limiti con quella porcona matricolata..."
A 34 anni mi sento abbastanza soddisfatto del livello di vita raggiunto.
Sono titolare di una scuola guida abbastanza affermata che mi consente, pur senza fare stravaganze eccessive, un livello di vita soddisfacente.
Vivo ancora con i miei, con i quali ho un ottimo rapporto genitori-figlio anche se mia madre spesso mi dice..." Mauro...è ora che ti trovi una brava ragazza...e cominci a formarti una famiglia tua..."
Io però sinceramente non mi sento pronto per una relazione fissa e tronco sempre sul nascere ogni rapporto che si immette sul binario matrimoniale.
Anche dell'aspetto sessuale della mia vita sono piuttosto soddisfatto...mi scopo spesso la Cristina, l'impiegata tuttofare della scuola guida...che ha in piedi una relazione con uno sfaccendato che si fa mantenere da anni...quando lei è in crisi per quella situazione ambigua ha bisogno di tirarsi su e allora io chiudo l'ufficio, le tolgo le mutande e me la prendo seduta sulla scrivania dove lavora tutto il giorno...calmandole i nervi fino alla prossima crisi esistenziale...che è poi abbastanza frequente...
Mi scopo anche la Mariuccia, la moglie del mio migliore amico, medico condotto tutta casa e famiglia...io vado a farmi prescrivere le medicine per la prostatite di mio padre...e se vedo l'ambulatorio pieno so che posso con calma passare da casa sua e scaldare la sua signora con una bella leccata per poi scoparmela in santa pace...
Alla Mariuccia piace troppo farsela leccare... il cornuto è igienista convinto e si rifiuta categoricamente di leccargliela...meno male...
Il mio tran tran monotono, ma per me appagante è stato però sconvolto da un avvenimento che ha scombussolato completamente il mio modo di vivere.
In un torrido mattino di inizio luglio mia madre mi ha telefonato e mi ha detto che suo fratello...lo zio Loris, era stato ricoverato all'ospedale per un colpo della strega alla schiena piuttosto serio e mi invitava ad andare a sentire come stava...
Lo zio mi era sempre stato simpatico...avevo sempre avuto un ottimo rapporto con lui... dopo le 11 non avevo più lezioni al mattino per cui mi sono recato all'ospedale a trovarlo.
Era immobilizzato sul letto con un viso piuttosto sofferente...ma mi ha accolto con un sorriso piuttosto forzato
-Mauro stavolta mi sa che non è il solito colpo della strega...e che il problema è serio...domani mi fanno la risonanza magnetica e mi diranno l'entità del problema...ti chiedo un favore...per qualche giorno vai a controllarmi l'orto...
-Zio io non ho il pollice verde come te, sono negato per queste cose...
-C'è solo da bagnare e basta, ormai c'è solo da raccogliere...ci sono degli splendidi pomodori da raccogliere...prendili e portali a casa... a quelli non ancora maturi basta che poi gli dai una bagnatina e basta...
-Ok...ma non rispondo se ti brucio tutto il tuo paradiso terrestre...
-Ti ripeto che non puoi fare nessun danno...
-Dov'è il tuo orto?
-Segui la strada della ferrovia, quando trovi il campo di calcio giri in un grosso sentiero a destra e sali sull'argine, costeggi il campo e ti trovi una serie di orti familiari...il mio è quello con un cancello marrone scuro...lì sul comodino ci sono le chiavi...una è del lucchetto del cancello l'altra del capanno degli attrezzi.
Vai però in bicicletta perchè non ci sono parcheggi.
Ho preso le chiavi e sono sparito dicendogli che sarei tornato a sentire come andava il giorno dopo.
L'ultima lezione di guida era per le quattro e mezza...alle cinque ho inforcato la bicicletta e mi sono recato al posto indicatomi...ho trovato senza problemi il campo con gli orti...ma di cancelli marrone ce n'erano due...stavo già provando la chiave in entrambi per capire quale fosse quello di mio zio quando nell'orto a fianco ho visto una donna china che raccoglieva dei fagiolini... nel sentirmi si è alzata in piedi e mi ha scrutato per controllare chi era l'intruso...
Era una donna ultrasessantenne, ancora ben messa, con due enormi seni, capelli biondi raccolti in una specie di bandana e due occhi azzurri come il mare...
Mi ha squadrato con aria guardinga e poi con un sorriso forzato mi ha chiesto
-Chi cerca?
-Scusi signora...sa dirmi se questo è l'orto del Loris?
-Si è questo...cosa gli è successo che sono due giorni che non lo vedo...
-Un colpo della strega alla schiena...Io sono Mauro suo nipote...
-Io mi chiamo Miranda...Ancora la schiena...gli è successo altre volte...qualche giorno di riposo e tornerà in forma...
-Non penso...forse questa volta la cosa è più seria...domani avrà un consulto medico...
Ho aperto il cancello e sono entrato nell'orto...era tutto ordinato...più un giardino botanico che un orto da pensionato...
-Mi ha chiesto di bagnare e raccogliere i pomodori...sa dove tiene l'innaffiatoio?
-Ma che innaffiatoio...bisogna attaccare la gomma al rubinetto e bagnare girando il getto a pioggia...ma caro ragazzo non si viene nell'orto con la camicia bianca e i pantaloni chiari...ti sporchi tutto...
Effettivamente la donna aveva ragione...ormai però ero lì...mica potevo tornare indietro...
Mi sono allora tolto la camicia e l'ho attaccata a un gancio della parete del capanno...come sono rimasto a torso nudo e ho messo in mostra il mio fisico asciutto la donna si è quasi bloccata e ha cominciato a scrutarmi da testa a piedi ma soffermando spesso il suo sguardo alla mia modesta tartaruga pettorale...
-Mi ha detto poi di raccogliere i pomodori...
Sempre osservandomi fissamente la Miranda quasi sorridendo mi ha detto
-Se prima bagni e poi raccogli ti inzaccheri tutto...prendi prima i pomodori...
-Avrà già capito che in queste cose sono imbranato...mi sento a disagio...non so dove iniziare...sa se nel capanno c'è un recipiente...
La donna sempre senza distogliere lo sguardo dal mio petto mi ha detto
-Aspetta vado a prenderti un vassoio di plastica...
E' stata qualche minuto nel suo capanno e poi è uscita con un recipiente di plastica del supermercato e porgendomelo mi ha detto
-Raccogli quelli maturi delle ultime quattro piante...che qui li aveva appena raccolti...
Ho prontamente obbedito e le ho mostrato i pomodori quasi per avere un cenno di ok da parte sua...
-Dovresti raccogliere anche i fichi di quell'albero che sono già maturi se no i merli li mangiano tutti...lì c'è la scala ma se sali su quei pioli... quei pantaloni li rovini...Guarda salgo io sull'albero e te li raccolgo...
La vecchia ha preso la scala e l'ha appoggiata al ramo principale del fico e cominciando salire mi ha detto
-Tieni però ferma la scala, non vorrei volare giù e andare all'ospedale a fare compagnia a tuo zio...
Ho prontamente obbedito, bloccando la scala mentre la Miranda ha cominciato a salire con una agilità invidiabile per la sua età.
Mentre saliva si tirava su il grembiule e le sue gambe si scoprivano completamente.
All'inizio ho cominciato a guardare divertito, ma man mano che saliva i pioli avevo la netta sensazione che la vecchia non portava le mutande...e ogni tanto si girava a guardare se la stavo spiando...all'inizio ho abbassato lo sguardo ma poi la curiosità era troppa e ho rialzato lo sguardo...la Miranda ora era in alto con il grembiule tutto arrotolato su e...accidenti era proprio senza mutande...ecco perchè era rimasta tanto nel capanno... se le era tolte...ora si sporgeva a raccogliere i fichi e posarli in un secondo contenitore e mentre lo faceva mi diceva
-Ce ne sono di belli e alcuni un po' troppo maturi...ma quelli sono i più dolci...ricordati ragazzo mio...che la roba matura magari non è bella da vedere ma è sempre la migliore...e abbassando lo sguardo e allargando le gambe mi ha fissato sorridendomi con un malizioso sguardo.
Sentivo che non era normale per me stare li a spiare quella donna che poteva essere mia madre, ma non riuscivo ad abbassare lo sguardo e continuavo a fissare quelle chiappe e quella peluria ancora piuttosto folta che faceva capolino sotto il grembiule aperto.
Quando la vecchia ha cominciato a scendere mi ha dato il vassoio e toccando terra ha posato lo sguardo sulla patta dei miei pantaloni sorridendo soddisfatta...
Solo adesso mi rendevo conto che ero in piena erezione e che i pantaloni formavano una bozza voluminosa all'altezza del cavallo...sono arrossito di colpo avrei voluto correre nel capanno e rinchiudermi a chiave....
Miranda sempre senza mai staccare lo sguardo dai miei calzoni gonfi mi ha detto
-Vai pure a casa, l'orto te lo bagno io...ma domani mettiti dei jeans...
Pedalando sulla strana del ritorno il cazzo duro mi dava fastidio sulla sella...non riuscivo realizzare il fatto che mi ero eccitato in modo osceno per una vecchia per nulla affascinante...
La sera a letto avevo sempre davanti quella figa pelosa sulla scala e l'erezione non mi abbandonava... per cui ho dovuto farmi una sega liberatoria per svuotarmi finalmente i coglioni super eccitati...
Il giorno dopo sono tornato dallo zio all'ospedale... L'esame aveva rilevato la presenza di due grosse ernie espulse e alla fine della settimana lo avrebbero operato...era importante una lunga convalescenza e la quasi completa immobilità per almeno quindici giorni...per cui la mia presenza all'orto diventava un obbligo...
Nel tardo pomeriggio in jeans e t shirt sono tornato all'orto...come sono arrivato ho visto che la Miranda mi aveva già bagnato l'orto e raccolto peperoni e pomodori...
Mi ha accolto col suo solito sorriso indecifrabile e mi ha detto
-Vieni che oggi ti insegno a legare i pomodori alle cannette di bambù altrimenti si spezzano...L'ho seguita tra le piante di pomodoro e mentre lei mi mostrava come fare le ho riferito dello zio...Non mi dava l'impressione fosse tanto dispiaciuta...anche se ha cominciato a raccontarmi di lei e di Loris.
- Io e tuo zio abbiamo fatto le medie insieme (ecco svelata l'età della Miranda...66 anni...!!!) e da giovanotti abbiamo avuto pure una relazione...che si è interrotta quando il Loris ha conosciuto quella gran vacca della Giovanna...ha perso la testa e l'ha sposata...e poi saprai come è finita...gliela scopavano tutti...lo sapevano tutti meno lui povero ingenuo finchè non l'ha sorpresa a letto con il padrone di casa e ha finalmente divorziato...
Non ti nascondo che ho sperato potesse rinascere qualcosa fra noi...ma così non è stato...anche se ancora adesso qui nell'orto a tratti ce la spassiamo ancora... allora ogni tanto io alzo il grembiule e ci divertiamo come nei tempi passati...e così dicendo la Miranda che era china a legare le piante ha tirato su il grembiule fino alla schiena e mi ha messo in primo piano il suo fondo schiena...Sono rimasto di stucco nel trovarmi all'improvviso quel culone a pochi passi dal mio uccello...la Miranda senza guardarmi mi ha detto...
-Ho visto che ieri l'avevi duro...lo so non sono una rarità ma vale il discorso dei fichi...
questa bella figa matura non sarà la fine del mondo ma ti può far divertire...e non poco...e così dicendo sempre rimanendo girata di schiena con le mani si è allargata le natiche e mi ha mostrato la boscaglia del suo sesso...In pochi secondi ho ripetuto l'erezione del giorno prima e il mio cazzo sembrava voler scoppiare dentro i jeans aderenti...ero preso dal panico...non sapevo cosa fare ma quando la Miranda ha allungato il culo sfiorandomi il cavallo dei pantaloni ho preso coraggio, mi sono abbassato gli stessi e le mutande e le ho puntato la cappella contro la figa spalancata...
La vecchia mi ha preso il cazzo e se lo è appoggiato alla fessura e a me è bastata una leggera spinta per scivolare dentro il suo corpo senza il minimo sforzo...La figa di Miranda era fradicia...non avevo mai sentito una figa così bagnata...non c'erano paragoni nè con le eccitazioni di Cristina che con quelle della Mariuccia...ed inoltre la passera della vecchia era tiepida come mai avevo sentito in vita mia...ho cominciato a pomparla e Miranda ha cominciato a incitarmi
-Su...su ragazzone mio... vedrai che scopare la Miranda ti piacerà...immagino che rimuginavi su questo da ieri sera ma vedrai che non te ne pentirai...pompami...pompami...
Era come entrare nel burro...da quanto era bagnata ad ogni mio affondosi sentiva uno sciacquettio che mi eccitava come non mai...
-Dimmi che ti piace scopare la Miranda...
-Si!!! Certo che mi piace...Miranda sei fantastica...hai la figa calda come un forno...sei un portento...
-Dai...Non fermarti...cerchiamo di venire insieme...Dai che godo...dai che godo...Cazzo se godo... Lo sai che hai un bel bigolone...non fermarti che ci sono....Si....Si....Vengooooooooooooooo...
Per l'eccitazione con le mani ha spezzato le cannette di bambù e ha cominciato a tremare dal piacere...io le ho dato ancora tre o quattro colpi e poi le ho detto
-Guarda che sto per venire anch'io...Cosa faccio?....
-Ma cosa vuoi fare sborrami dentro...riempimi...guarda che non mi metti più incinta...
Mi sono sentito ridicolo con quella domanda...ma mi sono concentrato sulla mia venuta...le ho impugnato i reni fino a farle male, l'ho praticamente bloccata e ho cominciato ad innaffiarle la figa di sborra calda...
-Si ragazzone mio...riempimi...senti che bella calda che è...sei un bravo scopatore...
Ero sudato ma appagato...ero venuto ma stavo bene col cazzo dentro quel nido tiepido...sono stato in quella posizione per dieci minuti a godermi le ultime gocce che mi fuoriuscivano dal cazzo e sgocciolavano dentro quella patacca succosa...quando mi sono deciso a toglierlo un abbondante colatura di sperma ha cominciato a scendere dalla boscaglia pelosa della figa di Miranda...era bello vedere come quella porca stava ancora immobile per assaporare la sborra che le colava giù.
Solo dopo qualche minuto si è girata e mi ha fissato coi suoi occhi azzurri lucidi per la goduta che si era fatta.
Si è inginocchiata davanti a me me lo ha preso in mano e se lo è infilato in bocca...dicendomi...
-Dai che te lo pulisco se no ti sporchi i pantaloni...
E così dicendo ha cominciato a sbocchinarmelo con un costante andirivieni delle sue labbra...
Mai nessuna mi aveva mai succhiato il cazzo così...le mie due amanti fisse non tenevano paragone con quella bocca calda che in pochi secondi mi aveva riportato all'erezione nonostante avessi sborrato l'anima solo qualche minuto prima...Ho perso la nozione del tempo...cullato dal canto degli uccelli che cinguettavano sul fico...sono caduto quasi in catalessi e mi sono risvegliato solo quando ho sentito che stavo venendo di nuovo...
Miranda ha accolto i miei schizzi con un "Ohhhhhhhhh" che era tutto un completo apprezzamento alla sborrata che stavo riversandole in gola...Certamente quello era stato il pompino più bello della mia vita...
E' rimasta in ginocchio a gustarsi le ultime gocce che mi fuoriuscivano dall'uretra...quella vecchia porca mi aveva prosciugato...
Si è alzata e mi ha fissato negli occhi...Mi sentivo quasi a disagio nel sentire che il suo sguardo mi stava penetrando cercando di leggermi dentro
-Spero che ti sia piaciuto...Mi piace giocare con te...
-E me lo chiedi se mi è piaciuto?...Certo che giocherò ancora con te
-Allora posso dirti a domani...?
-Certo...come mi libero vengo qui...
-Mi fa piacere...l'orto te lo sistemo io...tranquillo così potremo solo giocare...
Al ritorno in bicicletta non era come il giorno prima...ora in mezzo alle gambe avevo un laccio di scarpa...quella troia mi aveva sfiancato...
Nonostante mi sentissi ampiamente appagato tutta la notte ho pensato alla mia avventura con Miranda giungendo alla conclusione che l'infortunio di zio Loris era stato alla fine molto positivo per me e anche al mattino mentre ero in auto di fianco agli aspiranti patentati il mio pensiero era continuamente rivolto a cosa mi avrebbe aspettato nel pomeriggio nell'orto dello zio, motivo per cui nel pomeriggio, mentre pedalavo verso la mia meta ero teso come la corda di un violino.
Come aveva anticipato Miranda arrivato nell'orto avevo già trovato il mio cesto di verdura fresca raccolta e tutto bene irrigato, lei era seduta su una piccola panca vicina al suo capanno che mi aspettava.
Come mi ha visto ha sfoggiato il suo solito sorriso solare e i suoi occhi azzurri le si sono illuminati; non portava la bandana in testa e sfoggiava una perfetta acconciatura, sicuramente nella mattinata era andata dalla parrucchiera e il sapere che si era fatta bella per me mi ha riempito di orgoglio.
Si è alzata dalla panca e mi ha detto
-Vieni oggi lo facciamo nel capanno...
Io l'ho seguita all'interno di quella piccola costruzione di legno...l'ambiente era semplice ma molto curato, un vecchio armadio senza ante pieno di attrezzi da giardinaggio, un tavolone con sopra molti sacchi di iuta, e tanta luce perchè un lucernario sul soffitto lasciava entrare i raggi del sole e rendeva l'ambiente molto luminoso.
Miranda si è subito tolta il grembiule, sotto era completamente nuda, era la prima volta che la vedevo così e devo ammettere che i suoi 66 anni li portava molto bene, i seni erano naturalmente cadenti ma molto grossi e con due capezzoli molto pronunciati, le cosce ben tornite e la figa pelosa al punto giusto...ha allargato le braccia e sedendosi sul tavolaccio mi invitato ad abbracciarla dicendomi
-Vieni ragazzone mio, ti stavo aspettando con ansia...
Mi sono spogliato in un battibaleno e le sono andato davanti, lei mi ha attirato a se e mi ha messo la testa in mezzo alle sue grosse mammelle dicendomi
-Su succhiamele che mi piace tanto farmele leccare...
Ho prontamente obbedito e mi sono trovato così tra le labbra quei pronunciati seni...i capezzoli dopo tre leccatine si erano già inturgiditi dal piacere e lei ha cominciato a sospirare
-Si così tesorone mio...hai una lingua morbidissima...ora mordicchiami leggermente i capezzoli...
Non me lo sono fatto ripetere, Miranda ha inclinato la testa all'indietro e ha cominciato a respirare con molta intensità.
-Sei giovane ma sei già un bel porcone...tu sai come fare godere una donna...poi si è sdraiata sulla schiena, io ho dovuto staccare la bocca dai seni e lei mi ha preso il capo e allargando le gambe me lo ha diretto in mezzo alle sue cosce...
-Su fammi sentire come lecchi la figa...
Era fradicia, non avrei mai pensato che una donna di 66 anni potesse scaldarsi così velocemente, nemmeno Mariuccia e Cristina avevano un approccio così caloroso all'atto sessuale.
Gli umori di Miranda sapevano di muschio, io affondavo il naso in mezzo alla sua folta peluria e aspiravo a pieni polmoni quell'afrodisiaco odore di sesso di quegli umori molto vischiosi che leccavo con libidine...mai nessuna donna mi aveva eccitato così intensamente e il mio cazzo era ormai una barra di ferro...sentivo che lei stava viaggiando verso l'orgasmo e acceleravo allora l'intensità e il ritmo dei miei colpi di lingua...
L'orgasmo è arrivato repentino e prepotente e Miranda ha scaricato il suo appagamento con un urlo da jungla, mi ha preso la testa fra le mani e se l'è spinta con forza contro la figa strabagnata, sembrava volesse farmela entrare dentro di lei...a tratti mi sembrava di affogare, dovevo allontanarmi per riprendere fiato ma ritornavo subito a nutrirmi della sua sborra che continuava a sgorgare come da una spugna intrisa d'acqua.
Ora la vecchia era partita in quarta, mi ha fissato con lo sguardo allucinato e mi ha incitato a scoparla
-Ora chiavami...spaccami la figa...scopami come se fossi la più infima puttana...ma ti prego fammi godere...
Non aspettavo altro...gliel'ho infilato quasi con violenza, ma lei quella mia violenza la gradiva...era talmente bagnata che sembrava stesse pisciando, il mio uccello scivolava dentro lei senza il minimo attrito; lei mi abbracciava il capo e mi portava il viso davanti al suo, tirava fuori la lingua, desiderava da matti che la baciassi ma non osava chiederlo, sono stato io allora a schiaffarle la lingua in bocca e dare vita a un bacio carico di bramosia e di libidine.
E mentre le nostre lingue si torturavano piacevolmente a vicenda siamo arrivati in perfetta sincronia all'orgasmo...è stata una sborrata da sballo...nonostante il giorno prima la vecchia mi avesse prosciugato i coglioni ho cominciato a scaricarle in figa continui fiotti di sperma caldo...
Nonostante fossimo venuti continuavamo a baciarci, adoravo limonare con quella donna che per la prima volta in vita mia mi aveva fatto scoprire cosa siano veramente i piaceri del sesso.
Ci siamo staccati solo dopo aver ripreso le forze, Miranda con il grembiule mi ha asciugato il sudore dal viso e dal petto e poi si è ripulita la figa, la stoffa era intrisa dei miei rivoli biancastri e ridendo mi ha detto
-Ma quanta ne hai fatta...
Abbiamo riso e prima di lasciarci ci siamo ancora baciati...mentre tornavo a casa in bicicletta ripensavo a come fosse possibile che io stessi perdendo la testa per una sessantaseienne assetata di sesso, non sapevo darmi una risposta ma mi sentivo bene con me stesso...e quella era la cosa più importante.
Dopo quei due giorni di sesso sfrenato Miranda era diventata un po' la mia ossessione...la desideravo e lo scopo principale della mia giornata era andare nell'orto e fare sesso senza limiti con quella porcona matricolata.
In quel capanno ne abbiamo combinate di tutti i colori...e su quel tavolaccio, sopra i sacchi di iuta abbiamo praticamente ripassato tutte le posizioni del kamasutra...ed un giorno mentre la pioggia di un temporale agostano martellava il lucernario senza pietà gliel'ho messo nel culo schiaffeggiandola alla fine quasi con violenza...ma con lei che ululava come un lupo, in preda ai più grossi piaceri che il sesso può dare.
Lo zio Loris pian piano si stava riprendendo ma io insistevo che curasse la sua convalescenza con molta cautela, in quanto avevo il terrore che tornasse all'orto e che il mio passatempo sublime potesse così finire...
Siamo arrivati così a fine settembre e la Miranda dopo la solita scopata da favola mi ha detto
-Domani le previsioni hanno annunciato una serie di temporali violenti...mi sa che l'orto chiuderà i battenti...qui c'è il mio indirizzo e il mio numero di cellulare...sevuoi potrai venire a trovarmi e potremo scopare a casa mia...nel mio lettone.
E così la casa di Miranda ha sostituito il capanno dell'orto per i nostri piaceri sessuali...e col tempo tutti i mercoledi e venerdi io avevo l'appuntamento fisso con la mia vecchia porcona sempre affamata di cazzo.
Quella troia mi era ormai entrata nel sangue, non potevo farne a meno, era peggio di una droga...
Ormai Cristina e Mariuccia le scopavo col contagocce...più che altro per impegno morale più che per piacere...perchè solo Miranda sapeva ormai soddisfare tutti i miei piaceri erotici.
La prima settimana di novembre dovevo andare a Torino per tre giorni per l'aggiornamento annuale degli istruttori di scuola guida e quell'impegno mi copriva sia il mercoledi che il venerdi...il non vedere Miranda per una settimana intera era per me un ostacolo traumatico per cui il lunedi le telefonai per spostare nel pomeriggio il nostro appuntamento sessuale...il suo cellulare suonava regolarmente ma lei non rispondeva...alle 15 dopo l'ennesimo tentativo a vuoto per contattarla mi sono così diretto verso casa sua.
Appena parcheggiata l'auto nel cortile del suo condominio si è scatenato un acquazzone improvviso... ho attraversato il cortile di corsa arrivando tutto bagnato al riparo del portoncino d'ingresso...un giovane ragazzo stava entrando e io l'ho seguito al volo cercando di asciugarmi alla bell'e meglio...
Siamo saliti sull'ascensore insieme e lui mi ha chiesto
-A che piano va?
-Al quarto.
-Anch'io....allora scendiamo insieme...
Giunta l'ascensore il ragazzo è sceso per primo, io ho chiuso le ante di legno e poi la porta, ma girandomi ho visto che suonava proprio all'uscio di Miranda...
Ho cercato di riaprire l'ascensore per ridiscendere ma nel frattempo la spia rossa si è accesa e la cabina è ridiscesa verso il piano terra....stavo per imboccare le scale e scendere quando la porta dell'alloggio si è aperta ed è apparsa Miranda in vestaglia...i nostri sguardi si sono incrociati...lei mi ha guardato stupita dicendomi
-Oggi è lunedi cosa fai qui?
-Ho degli impegni per la settimana, ti ho chiamata tutta la mattina ma non rispondevi...
-Oh si, che sbadata, stamane sono stata dal medico, ho messo il silenziatore al cellulare e poi mi sono dimenticata di toglierlo...
-Non c'è problema...ti chiamo poi stasera e ho accennato a scendere le scale.
Miranda però ha riflettuto un attimo e poi quasi illuminandosi mi ha detto
-No...non andare via...vieni, entra anche tu...
Ho seguito il ragazzo nel corridoio d'ingresso...eravamo entrambi imbarazzatissimi...Miranda però ha sfoggiato uno dei suoi migliori sorrisi e guardandoci fissi in volto ha detto
-Lui è Mauro...lui è Cesare...le presentazioni sono fatte... su ragazzi che oggi ci divertiamo in tre...è tantissimo che non lo faccio...
Ci siamo stretti la mano arrossendo entrambi...ma Miranda ha subito fatto scomparire quell'aria di tensione che stava sviluppandosi nel corridoio
-Su ragazzoni miei venite in camera...
Abbiamo seguito Miranda che come è entrata nella sua camera da letto si è tolta la vestaglia ed è rimasta completamente nuda...
-Su... su spogliatevi che ci divertiamo un sacco...
Io e Cesare abbiamo cominciato a spogliarci al rallentatore...timorosi entrambi di essere il primo a denudarsi completamente...Miranda ci osservava divertita...dopo minuti che parevano una eternità siamo rimasti in mutande...e la vecchia porcona ha ancora una volta stemperato il clima teso che si era creato.
-In mutande non si scopa mica ragazzoni miei su un ultimo sforzo...
Ci siamo tolti entrambi le mutande e siamo rimasti completamente nudi...ma i nostri uccelli erano piuttosto mosci...Miranda si è avvicinata a noi e con i palmi delle mani ha cominciato ad accarezzarci le palle e il cazzo...
-Non siate così tesi...fidatevi di Miranda...che oggi vivremo un pomeriggio di sesso sfolgorante...
Le parole rassicuranti della maiala e soprattutto le sue carezze esperte hanno dato il risultato che lei voleva e in pochi minuti i nostri uccelli hanno cominciato a prendere vigore...ora erano due barre di acciaio e Miranda con gli occhi si mangiava già quei due cazzi ormai eccitatissimi...
-Allora a chi il culo e a chi la figa?...
Silenzio totale...
- Cesare hai mai inculato una donna...la tua mogliettina te lo ha già dato?
Il ragazzo è diventato rosso paonazzo e abbassando lo sguardo ha quasi sussurrato...
-No...non l'ho mai fatto...
-Allora il culo è tuo...Su Mauro,tu sdraiati sul letto...
Mi sono sdraiato sul letto...il cazzo mi si era leggermente ammosciato ma Miranda si è inginocchiata e con la lingua prima mi ha solleticato le palle e poi con la punta della lingua stessa mi ha leccato dalla base dello scroto alla cappella...è bastato quel libidinoso atto a riportami di nuovo in piena erezione...
La vecchia porca mi ha impugnato il cazzo e ha cominciato a sfregarsi la cappella sulle grandi labbra...sentivo che man mano che procedeva in quello, la sua figa si bagnava come una spugna sotto al getto dell'acqua di un rubinetto, poi si è accavallata su di me e se lo è infilato dentro e ha cominciato a cavalcarmi con lentezza snervante accompagnando con un "Ohhhhhhhh" di pieno appagamento ogni volta che il mio cazzo scompariva dentro la sua figona e la toccava praticamente in fondo...
Ha proseguito così per una decina di minuti, poi si è accucciata su di me, mi ha infilato la lingua in bocca e ha alzato il culo...si è girata verso Cesare e gli ha detto
-Prendi quella bottiglietta lubrificante che c'è sul comodino, ungi bene sia il mio culo che il tuo uccello e poi infilamelo dentro...
Cesare ha prontamente obbedito, è salito sul letto e pian piano ha affondato il cazzo nel culo lubrificato di Miranda...Io mi sono sentito quasi schiacciare...avevo sopra di me il peso di due persone...e Miranda non era esile...oltretutto le sue tette mi avevano schiacciato il viso e tratti mi sembrava di soffocare...
Miranda però era già in orbita...
-Ohhhhh che bello... quanto tempo che non prendevo due cazzi in contemporanea...è fantastico sentirsi tutti i due buchi pieni...specie se riempiti da due cazzi giovani e duri come i vostri...forza ragazzoni miei dateci dentro e se possibile cerchiamo di godere insieme...se riusciamo a raggiungere l'orgasmo in simultanea sarà una esperienza da sballo per tutti tre.
Cesare intanto si godeva la sua inculata...
-Miranda hai un buco stretto che mi fa impazzire...è bellissimo incularti...è bellissimo...non so fino a quando posso resistere...il tuo buchino mi fa impazzire...
-Tieni duro...non venire subito...dai che veniamo insieme come tre luridi maiali...
Io nel sentire loro ero eccitato, volevo pompare la figa di Miranda ma ero schiacciato e non riuscivo spingere...però sotto i poderosi colpi che Cesare dava nel culo della vecchia la sua figa si sollevava e si comprimeva su me per cui riuscivo scoparla in modo automatico ed ero quindi in piena estasi anch'io...
Il piacere si stava facendo strada in tutti tre...
Il primo a sborrare è stato naturalmente Cesare...
-Vengo...vengo...ti riempio il culo...prendilo tutto...
Miranda era stravolta...rossa come un peperone...
-Non fermarti...pompa....pompa...non fermarti...rompimi il culo...
Ora che Cesare aveva goduto non avevo più la pressione del suo corpo e anch'io ho potuto pompare Miranda...e dopo una ventina di colpi spietati ho cominciato a sborrare proprio mentre la vecchia porca aveva cominciato godere...e mi infilava la lingua in bocca come una forsennata...
Ha detto a Cesare di togliersi... poi si è alzata da me...mi ha messo la figa sul petto e ha lasciato che la sborra mi colasse sulla pancia...si godeva quella scena dicendomi
-Senti come è calda...senti come la Miranda sa farti surriscaldare il motore...
Quando la patacca ha smesso di colare Miranda mi ha detto di spostarmi su un lato del letto, si è sdraiata al centro e ha invitato Cesare a sdraiarsi sull'altro lato...poi ci ha passato il braccio sotto la nuca e ci ha abbracciati...eravamo come due fratellini tra le braccia della mamma...ha spostato i seni verso le nostre bocche e ci ha detto
-Su succhiatemi una tetta ciascuno che mi piace tanto...
Abbiamo obbedito e abbiamo cominciato a succhiare il seno voluminoso della vecchia...
-Siete stati fantastici ragazzoni miei...che goduta mi avete fatto fare... poi guardandoci con tenerezza mentre le succhiavamo un capezzolo a testa ha cominciato a ridere
-Ah ah ah mi sento come la lupa che sta allattando Romolo e Remo...
Io e Cesare ci guardavamo negli occhi, quasi vergognandoci uno dell'altro, ma Miranda imperterrita continuava a reggere i fili del gioco
-Su...su belli miei ciucciate bene, sentite come il capezzolo si inturgidisce per il piacere...voi non sapete quanto mi piace farmi succhiare le tette...e voi lo fate divinamente...
Il respiro della vecchia intanto si affannava sempre più...segno che la doppia penetrazione non le era bastata e desiderava volare di nuovo verso nuovi orgasmi...ora con le mani ci spingeva la testa contro i seni per aumentare l'aderenza delle labbra e spingerci a torturarle i capezzoli ormai gonfi come un seme di pisello.
-Ohhh che bello...ohhh che bello...mordicchiatemeli...non abbiate paura di farmi male mi state solo dando tanto piacere...bravi....bravi....così....
Miranda era ormai di nuovo in piena carburazione, il suo viso era di nuovo avvampato ad un rosso intenso che testimoniava tutta la sua eccitazione...ha mollato la presa sui nostri capi e ci ha ordinato
-Su...su...inginocchiatevi qui al mio fianco...
Abbiamo immediatamente obbedito e come lei si è trovata i nostri uccelli all'altezza del viso ha cominciato a spompinarceli facendoli sparire tutti dentro la sua bocca calda...
Alternava una decina di sbocchinate ad un uccello per poi passare all'altro...e si vedeva da come li leccava quanto le piacesse infilarsi quei cazzi duri come l'acciaio fino in gola...
In certi frangenti li infilava entrambi i bocca e sforzandosi ad allargarla al massimo riusciva a farli entrare in contemporanea.
Per riprendere fiato a volte li allontanava dalla bocca ma li prendeva immediatamente in mano e li segava alternando menate violente ad altre piene di dolcezza...
Inutile dire che sia io che Cesare eravamo al massimo della goduria sia per il piacere che provavamo nel farcelo menare o succhiare sia perchè era bellissimo vedere il viso assente e sperduto nel vuoto di Miranda che sembrava a una drogata in piena fase di sballo.
A un certo punto però la porcona ha impugnato i nostri cazzi, li ha avvicinati e ha cominciato a sfregarci le cappelle contro...io e Cesare ci siamo allora bloccati quasi per allontanare la vicinanza dei nostri uccelli e impedire a Miranda di continuare a fregarceli contro...lei se ne è accorta...e quasi arrabbiata ha urlato
-Toglietevi questi tabù...il sesso è bello anche per la sua completa libertà...godete anche di questo contatto per voi anomalo ma per me molto eccitante...
A quel rimprovero abbiamo alzato bandiera bianca e abbiamo permesso a Miranda di continuare a strofinarci le cappelle una contro l'altra.
Alla troiona quella cosa piaceva molto...continuava a fissare i nostri cazzi in piena erezione ammirandoli come opere d'arte e sussurrando a se stessa
-Quanto mi piacciono i cazzi giovani e duri come i vostri...quanto adoro sentire che mi pulsano nelle mani a conferma che la vecchia Miranda vi sta dando dei momenti di piacere di assoluta libidine...
Poi di colpo li ha mollati, con la mancina ha cominciato a torturarsi il seno sinistro e con la destra ha cominciato a sditalinarsi la figa con il dito medio che praticamente sfregava a tutta velocità la clitoride.
-Su segatevi ora da soli e cercate di sborrarmi in faccia quando sentirete che sto godendo di nuovo...
Vederla così era eccitantissimo per cui ci siamo impugnati il cazzo e abbiamo cominciato a menarcelo senza però mai staccare gli occhi dalla mano di Miranda che si stava masturbando in modo assatanato...
La vecchia porca senza mai diminuire l'intensità del suo ditalino fissava con lo sguardo allucinato le nostre cappelle violacee che uscivano prepotentemente dal nostro pugno chiuso...
-Su segatevi in mio onore brutti maiali...così...così...mi piace vedere come vi segate...ora baciatevi...baciatevi mentre io me la meno sempre più forte...
Per la seconda volta nel pomeriggio abbiamo avuto un momento di riflessione...io ho perfino smesso di menarmelo, ma Cesare invece che era ormai nel limbo del piacere ha allungato il viso verso il mio e mi ha schiaffato la lingua in bocca...
Ho avuto una immediata reazione di disgusto ma è stata una azione temporanea e preso dalla forte eccitazione nel vedere la mano di Miranda che si sgrillettava ai mille all'ora ho risposto al bacio del mio compagno di giochi.
Miranda nel frattempo ha inarcato la schiena in quanto era ormai a un passo dal godere...ci ha fissati tutta soddisfatta e ha cominciato ad urlare
-Così brutti porci...limonatevi senza reticenze...mi piace vedervi così degenerati...su slinguazzatevi senza timore...Bravi....bravi ragazzoni miei...la Miranda sta per godere...su sborratemi in faccia...eccomi....eccomiiiiiiiii....godo.....vengo....vengo.....vengooooooooooooo...
Miranda saltellava quasi sul letto come una indemoniata, mentre la sua mano pian piano riduceva la velocità di smanettamento fino a fermarsi...
Anche questa volta il primo a venire è stato Cesare, il primo schizzo è terminato in mezzo ai capelli della donna, poi con la mano ha cominciato ad abbassare l'inclinazione del suo cannone: il secondo schizzo si è schiantato sulla fronte e il terzo sul naso...Miranda forse delusa dal non poter assaporare la sborra calda in bocca ha cominciato ad allungare la lingua per raccogliere le gocce che scendevano dal naso, ma a quel suo desiderio negato ci ho pensato io, avvicinandole la cappella sulla bocca aperta e cominciando a scaricarle quantità industriali di sperma caldo che a ritmici intervalli fuoriuscivano dal mio cazzo e le entravamo prepotentemente nella bocca aperta...al quarto schizzo la vecchia ha avuto un piccolo conato di vomito in quanto non riusciva ad ingerire tutta la mia sborra e ha pian piano sputato rivoli di sperma misti alla sua saliva...
Sbuffavamo come tre locomotive a vapore degli anni cinquanta...stravolti da un orgasmo irrefrenabile che aveva messo a rischio le nostre coronarie.
Come automi ci siamo distesi sul letto come prima ma senza cercare il contatto dei nostri corpi, il nostro unico scopo era quello di recuperare pian piano le forze.
Io guardavo il soffitto, a tratti vedevo addirittura il lampadario ondeggiare...ma riflettevo su quanto era successo ed ero sicuro che quella era stata sicuramente la più grande goduta della mia vita.
Cesare era quasi in catalessi, aveva gli occhi chiusi e muoveva solo le dita come se stesse suonando un pianoforte.
Miranda invece pian piano stava regolarizzando il suo respiro ma continuava a guardare ora verso me ora verso il mio compagno di giochi.
E' stata lei la prima a parlare
-Sentite che bell'odore di sesso...io vado matta nel sentire questo indistinguibile odore di sborra maschile e umori femminili...è per me più gradito di un profumo francese di costo proibitivo.
A un tratto è suonato il cellulare di Miranda, era sul comodino dalla parte di Cesare, lei gli ha fatto cenno di passarglielo e lui glielo ha passato.
Nella stanza c'era un silenzio tombale e si sentiva tutto in modo perfetto...
-Ciao Miranda, sono Piero, volevo dirti che il mio tanto temuto esame è andato abbastanza bene...sto arrivando alla stazione e volevo chiederti se posso passare da te a festeggiare...
La vecchia è stata un attimo a riflettere poi ha risposto
-Tesoro mio...oggi pomeriggio ho una emicrania incredibile...sono stesa sul letto al buio e aspetto che le pastiglie che ho preso facciano effetto...sono proprio impossibilitata.
-Accidenti Miranda ci contavo proprio...dopo che la scorsa settimana mi hai sverginato, non vedevo l'ora di ripetere l'esperienza che mi hai fatto vivere...
Miranda è rimasta di nuovo lì a rimuginare poi ha risposto
-Senti prova a richiamarmi tra una paio di ore e se mi sentirò meglio ti inviterò qui a casa mia ben volentieri...
Poi senza degnarci di uno sguardo ha interrotto la comunicazione...
Cazzo...quella troiona era quasi pronta ad una seconda maratona di sesso di lì a un paio di ore...come faceva a sessantasei anni a reggere certi ritmi...
Su quell'argomento non è tornata...ci siamo lavati a turno nel suo bagno e poi abbiamo preso un graditissimo caffè forte e bollente.
-Ragazzoni miei, oggi abbiamo fatto una orgetta di tutto rispetto...mi avete fatta tornare indietro nel tempo...a quando tutti i cazzi giovani della città mi facevano il filo...vi ringrazio di tutto cuore, ma ora dobbiamo lasciarci...
Comunque scambiatevi i numeri di cellulare e risentiamoci...a me ripetere questa esperienza piacerebbe molto.
Mentre ci rimettevamo il giubbotto io e Cesare pensavamo sicuramente se quel commiato improvviso era perchè Miranda voleva riposare o perchè voleva prepararsi per Piero.
Sull'uscio la troiona ci ha schiaffato la lingua in bocca ad entrambi e poi ha socchiuso con delicatezza la porta alle nostre spalle...lasciandoci nell'amletico dubbio.
Mentre aspettavamo l'ascensore ho chiesto a Cesare
-E' da tanto che la scopi?
-L'ho conosciuta quindici giorni fa...vendo scope elettriche e ho fatto delle dimostrazioni in questo condominio...quando le ho mostrato i miei articoli ha seguito tutta la mia esposizione...mi sentivo che era interessata all'acquisto invece mentre riponevo gli attrezzi lei ha tirato su la vestaglia...era senza mutande, mi ha mostrato la figa e mi ha detto
-Sei bravo anche a ripulire le fighe?
Sono rimasto di sasso...sai, ho la moglie incinta di otto mesi e da tre mesi non facevo sesso, per cui mi sono abbassato le braghe e me la sono fatta...ma non ne sono pentito...
L'ascensore è arrivata, siamo saliti e Cesare ha schiacciato il piano terra...
Mi ha guardato e mi ha detto
-Cosa hai provato quando ti ho baciato, non avevo mai baciato un uomo
-All'inizio nausea ma eravamo sotto l'influenza di dominio di Miranda...e ho accettato
-Io invece ho provato una sensazione strana...
-Che sensazione?
-Questa!!!...e avvicinandosi mi ha baciato come un paio di ore prima...
Ora non ero sotto l'influenza dominatrice di Miranda...ma ho risposto al bacio!!!













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