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Lui & Lei

Storie di sesso di campagna - parte dodicesima: a scherzare col fuoco ci si brucia...


di boschettomagico
07.10.2020    |    1.240    |    3 9.8
"Ma il calore di quella giovane passera gli faceva perdere i lumi della ragione e sentiva che non poteva opporsi a quell'attrazione per lui fatale..."
La Gina ha passato una notte d'inferno...quasi totalmente in bianco...la solita bella chiavata del sabato sera con lo zio Francesco non le aveva ritemprato il morale.
Alle sette e mezza era già in piedi con una insistente nausea e un forte mal di testa.
Pensava che la colpa forse era stata di quel bombolone che aveva mangiato alla fiera...ma dentro di se sapeva che quel senso di completa abulia derivava dal fatto che la sveltina di Italo l'aveva letteralmente disgustata.
Per una incallita amante del cazzo come era lei quella esperienza era stata traumatica; non poteva più accettare di continuare una relazione che seppur frammentaria e parziale non le dava la minima soddisfazione sessuale.
Aveva bisogno di aria, di rinfrescarsi le idee, per cui si era vestita con il miglior abito e aveva deciso di andare a piedi a messa.
Mentre percorreva il viottolo di campagna che la portava alla chiesa rifletteva sul come comportarsi con Italo; ma sapeva ben bene cosa fare...sabato quando l'avrebbe visto alla cascina gli avrebbe dato il benservito...senza troppe spiegazioni gli avrebbe detto che non se la sentiva di continuare quella relazione, e il più gentilmente possibile avrebbe mandato a quel paese, lui, il suo fetido alito, la sua rozza personalità e soprattutto la sua ignobile eiaculazione precoce.
A messa c'era il dottor Giorgio in compagnia della moglie, la Gina non l'aveva mai vista ed è rimasta delusa dall'aspetto della ragazza, insignificante, vestita come una di quelle damine inglesi dell'ottocento ma soprattutto veramente bruttina.
Si intravedeva la rotondità del suo ventre che annunciava una gravidanza.
Erano tre settimane che non vedeva il dottore in quanto lui era andato in ferie e l'abbronzatura rimediata al mare lo rendeva ancora più desiderabile.
Nel vederlo, la figa della Gina ha cominciato a fremere e alla fine della funzione si è avvicinata alla coppia e fingendo la più grande naturalezza ha detto al medico
- Dottore spero che martedi sia in ambulatorio perchè sono tornati i miei disturbi di stomaco...
La moglie le ha sorriso e Giorgio imbarazzato come non mai ha fatto le dovute presentazioni, rispondendo in modo vago
- Si... si ci sarò...
Era l'ultima settimana di lavoro anche per la Gina, giovedi alle 14 la fabbrica e la filanda avrebbero chiuso i battenti per ferie in quanto Edwige e Agostino sarebbero andati alla loro villa a Sanremo per le vacanze estive.
In quei due giorni la Gina aveva pensato in modo ossessivo al dottore, in quanto aveva maledettamente voglia del suo cazzo,che purtroppo non assaggiava da ben venti giorni, per cui il martedi appena uscita dalla fabbrica si è fiondata col motorino alla frazione.
Era una giornata di caldo torrido, non c'era anima viva in giro...l'ambulatorio con grande soddisfazione della Gina era deserto ma la ragazza si è stupita nel vedere che come lei era entrata il dottore non si era preso la briga di chiudere a chiave la porticina che dava sulla strada.
Il dottore era molto diplomatico nel suo portamento e non dava il minimo senso di piacere nel rivedere dopo così tanto tempo la Gina.
- Allora sono tornati i problemi di reflusso ?
La Gina che cercava di capire il motivo di quello strano comportamento ha sbottonato la camicetta senza reggiseno e esibendo il suo seno florido e sensuale ha cominciato a scrutare lo sguardo del medico
- Non so...però invece delle solite fitte sento continui segni di nausea...
Il dottore l'ha visitata curandosi di evitare al massimo di sfiorare i seni della ragazza...la cosa ha mandato in bestia la Gina che accendendosi in viso per la rabbia ha detto
- Giorgio c'è qualche problema...c'è qualcosa che non va...sei molto strano...
- In queste settimane ho riflettuto molto su di noi due...per Natale diventerò padre e penso che la nostra relazione non ha senso...dobbiamo smetterla...non abbiamo un futuro comune...
La Gina è rimasta choccata da quella rivelazione...cercava la frase giusta ma non le veniva nulla da dire...il dottore intanto dopo averla visitata a puntino le ha detto
- Lo stomaco è rilassato...non sei tesa...dimmi...col ciclo come sei messa
- Ho un ritardo di cinque giorni...ma è già successo altre volte...per Pasqua sono stata perfino con sette giorni di ritardo ma poi tutto si è regolarizzato.
Giorgio si è fatto ancora più serio e le ha detto
- Stasera devo passare in ospedale, ti faccio un prelievo del sangue e faccio analizzare anche le urine...la cosa non mi convince...e mi spaventa non poco...
Ha prelevato una fialetta di sangue e ha dato alla Gina un piccolo recipiente di plastica dicendole
- Vai in bagno e riempilo almeno a metà...
- Io in quel bagno puzzolente non ci vado...mi fa schifo...la faccio qui...
Giorgio ha cercato di ridire qualcosa ma la ragazza ha quasi strappato il barattolino dalle sue mani e togliendosi gonna e mutande si è posizionata completamente nuda davanti alla scrivania alla quale il dottore si era seduto.
La Gina cercava di vedere se Giorgio la guardava, ma vedeva che il dottore pur desiderando di guardarla in tutta la sua intimità, teneva lo sguardo abbassato sul ripiano della scrivania.
Quando però il leggero scroscio della pipì che cadeva nel barattolino ha rotto il silenzioso gelo che si era creato nella stanza, il medico non ha più resistito e ha alzato lo sguardo incollandolo sul triangolo di peli della ragazza che stava riempiendo il barattolino.
Ora la Gina vedeva lo sguardo arrapato del giovane e sentiva che pian piano stava riprendendo in mano le redini del gioco, ha posato il barattolino sulla scrivania e ha detto allontanandosi leggermente al dottore
- Dammi uno di quei fazzoletti di carta che mi asciugo...
Giorgio lo ha preso e si è avvicinato alla ragazza per porgerglielo, ma come lui le si è posto davanti la Gina gli ha preso la mano e avvicinandosela alla figa gli ha detto
- Perchè non me l'asciughi tu...?
Il dottore è avvampato in viso e ha cominciato a strofinarle con leggerezza il tovagliolino, ma la ragazza gli ha spinto la mano in mezzo alle gambe e gli ha detto
- Smettila di fare l'ipocrita...solo nel sentire l'odore della mia passera ti si è gonfiata la patta dei pantaloni...calati le braghe e infilamelo, sono venti giorni che aspettavo questo momento.
Giorgio si è slacciato la cintura, ha abbassato i calzoni e le mutande e ha seduto la Gina sul lettino spalancandogli le cosce, il suo cazzo era un bastone turgido che pulsava a mille...glielo ha puntato nel buco e lo ha infilato con una frenesia che testimoniava al mondo intero quanto stava desiderando quel corpo.
La Gina ha accompagnato quella violenta penetrazione con un sospiro di piacere e un mugugno di estrema soddisfazione...ora si che sentiva quella sensazione di beatitudine che un vero cazzo le dava quando violava la sua intimità...
- Scopami dottore...scopami...lo sai che non puoi fare a meno di me...
Giorgio era al massimo della eccitazione...stantuffava dentro la Gina come un indemoniato ma ogni volta che sentiva sopraggiungere il piacere, rallentava per non venire e per dare alla Gina gli orgasmi che si aspettava da lui, gli orgasmi che l'avrebbero fatta bagnare come una fontana e che colando gli avrebbero infradiciato le palle, cosa che lo mandava sempre in visibilio.
La giovane porca ha cominciato a godere a raffica, sborrando in continuazione e facendo perdere al ragazzo la conta dei piaceri raggiunti.
Quando la Gina stava quasi implorando una tregua, Giorgio è scattato giù dal lettino
urlando
- Sto venedo...sto venendo...
La ragazza però con la sua stessa agilità è saltata giù anche lei, si è inginocchiata e ha preso in bocca il cazzo del medico che dopo due slinguate ha cominciato ad eruttare sborra calda.
La Gina per un attimo è stata sul punto di vomitare per la violenza di quei getti, ma una volta deglutito con regolarità ha cominciato a dissetare la sua voglia di cazzo bevendo con ingordigia quello sperma denso e vischioso.
Giorgio ad ogni schizzo ansimava di piacere, e la Gina che ora poteva deglutire con regolarità gli stava pian piano prosciugando le palle tirandogli fuori le ultime gocce con dei risucchi che mandavano il medico in estasi.
La ragazza ha tolto la faccia solo quando l'uccello di Giorgio cominciava a sgonfiarsi come un palloncino...ha guardato il dottore in faccia...e sorridendo con un ghigno malefico, gli ha dato la staffilata
- La tua damina dell'ottocento non te le fa queste cose eh...anzi forse le fa schifo succhiarti il cazzo e non ti ha mai fatto un pompino...
Giorgio senza dire nulla, ma arrossendo a vista d'occhio ha cominciato a rivestirsi e poi con un tono ora molto dolce le ha detto
- Domani devo venire visitare la Desolina, trovati qui alla stessa ora che ti do i risultati...e preghiamo il cielo che non sia quello che temo.
Il mercoledi la Gina è arrivata per prima all'ambulatorio...era nervosa, e quando ha visto lo sguardo di Giorgio che entrava nello studio, il suo nervosismo è salito alla massima potenza intuendo la grave notizia.
Il dottore era bianco cadaverico, le ha porto una busta dicendole
- Gina sei incinta...sei al primo mese di gravidanza...
La Gina si è sentita il mondo caderle addosso...
- Sei sicuro...?
- Rifatto tre volte le analisi...
- E adesso ?...
- Gina ti prego non rovinare la mia famiglia...Tra qualche mese diventerò padre...e prima di Natale diventerò vice primario dell'ospedale...fatto raro alla mia età...sono vissuto per questo...non distruggere tutti i miei sogni...
- E cosa dovrei fare...?
- Liberarti di questo fardello...Puoi venire in ospedale nella più garantita anonimità .
Ti prometto la massima assistenza e ti garantisco la più grande riservatezza...nessuno saprà mai nulla...solo io e te...
Entri al mattino in ospedale e esci la sera senza problemi...
Poi ti assisterò io...ma non rischi nulla credimi... fidati di me...Non metterei mai a rischio la tua salute se non fossi certo della tua sicurezza.
Lo so forse sembro crudele ma sono sposato...cerca di capirmi...
- Anche quando mi hai abbassato le mutande e mi hai sverginata eri sposato...
- Si lo so...sono stato un irresponsabile...ma non rovinarmi famiglia e carriera con uno scandalo...Fammi sapere la tua decisione...
La Gina se ne è andata senza salutarlo, ha preso il motorino che aveva lasciato al lampione del viottolo della cascina per non destare sospetti ma è tornata a casa a piedi spingendolo al suo fianco per riflettere sulla grossa sventura che le era capitata.
Arrivata alla cascina ha messo il mezzo sotto la pensilina alzando impotente lo sguardo verso il cielo, ha visto lo zio Francesco che si stava dirigendo verso la conigliera, lo ha seguito ed è entrata nella stalla.
lo zio come l'ha vista le ha sorriso, e pensando che la nipote volesse dargli una succhiatina di cazzo si è accarezzato con volgarità l'uccello e ha cominciato a sbottonarsi la patta dei pantaloni, la Gina però le si è parata davanti e gli ha detto con un filo di voce mostrandogli il foglio dell'ospedale...
- Zio sono incinta...
- Nooooooooooooooooo....
- Purtroppo è così...
- Gina non facciamo scoppiare uno scandalo...Sarebbe la fine di tutto...del mio matrimonio...del rapporto con tuo padre che non me lo perdonerebbe mai...e della nostra attività lavorativa che andrebbe a rotoli... Ti prego...liberati di questo frutto del peccato...ci penso io a pagare tutto...ma non roviniamo le nostre vite e quelle di chi ci vuole bene...
La ragazza si è girata e senza dire nulla è uscita dal locale lasciando Francesco con uno sguardo inebetito e terrorizzato.
Il giovedi era l'ultimo giorno di lavoro...alle 14 la sirena ha detto stop al lavoro e la Gina come da copione è andata per ultima nell'ufficio di Agostino ha ritirare la sua paga.
Il padrone le ha porto la busta dicendole con un sorriso
- C'è un premio di 20.000 lire per te...per le tue ferie...
e nel frattempo ha cominciato a palparle il culo aggiungendo
- Su...ora chinati sulla scrivania che voglio conservare al meglio il tuo ricordo visto che non ti vedrò per tre settimane...
La Gina si è girata mentre Agostino si stava calando le braghe e fissandolo negli occhi gli ha detto
- Sono incinta...
Il padrone è rimasto fulminato da quella rivelazione...si è tirato su le braghe e senza dire nulla è andato a sedersi sulla grossa poltrona di pelle nera della scrivania...
Si è accarezzato a lungo i baffetti e poi con un tono di voce deciso che non ammetteva praticamente repliche ha detto
- Non cercare di coinvolgere la mia famiglia in uno scandalo di paese...ti rovinerei...e poi di certo non sono io...mi risulta da controlli che ho fatto che il tuo comportamento in giro non è dei migliori...e poi ultimamente...io te lo infilo solo nel culo...
La Gina con un filo di voce ha ribattuto
- Signor Agostino il mese scorso mi avete presa proprio qui seduta su questa scrivania...e se ricordate l'avete tolto all'ultimo momento e mi avete sporcato tutto il vestito...tanto che mi avete dato 10.000 Lire perchè me ne comprassi uno nuovo...
Agostino ha incassato quella affermazione senza ribadire nulla, ha aperto un cassetto della scrivania ha preso due mazzette sigillate di banconote da 5.000 Lire, e le ha lanciate con autorevolezza alla ragazza...
- Non voglio più sentire parlare di questa cosa...con questi soldi puoi permetterti di liberarti del tuo inghippo nelle migliori cliniche svizzere...quando torno non voglio più sentire nulla su questo disgustoso argomento...e senza aggiungere altro se ne è andato dall'ufficio.
La Gina avrebbe voluto lanciargli quei soldi in faccia ma invece ha aperto la borsetta e li ha ritirati...
E' uscita dalla villa padronale disgustata...tutti le dicevano di sciogliere il suo peccato pensando solo egoisticamente al loro presente e fregandosene del fatto che lei era nei guai...in grossi guai.
Non aveva voglia di andare a casa per cui è andata al bar per mangiarsi un toast e riflettere...stava entrando nel locale quando ha sentito la voce della Tullia
- Oggi vai in ferie e hai quella faccia da funerale? Cosa ti è successo?
La Gina che manco aveva visto l'amica seduta al solito tavolino si è fermata...ha rapidamente riflettuto e ha tratto la conclusione che doveva confidarsi con qualcuno di cui potesse fidarsi e la Tullia per tanto puttana che fosse era forse la persona più affidabile che conoscesse.
Si è seduta al suo fianco e le ha detto
- Tullia sono nei guai...grossi guai...sono incinta!!!
La donna è rimasta sbalordita alla notizia e le ha chiesto
- Sai di chi almeno...?
- No...!!!
Ora la Gina stava riflettendo velocemente su cosa poteva dire e tenere nascosto...per tanta fiducia che le ispirasse la Tullia mica poteva confidargli che si faceva scopare dal prete e da suo zio...per cui ha deciso di raccontare una versione ridotta delle sue avventure galanti
- O è stato il dottore... E qui la Tullia ha aggiunto " Hai capito il porco...con quella sua faccia d'angelo..."
- O Agostino... "Figurati se quel porco non approfittava anche di te,,,"
- O di un ragazzo di città col quale mi sono vista qualche volta ...
La Gina ha allora raccontato le reazioni del medico e di Agostino...dicendo che invece il ragazzo di città era sparito nel nulla e non le vedeva da due settimane...
- Porci sono tutti porci...Gli uomini sono solo degli sporchi individui...Ti dicono di liberartene come se un figlio fosse un paio di pantaloni rotti.
- Tullia mi sa che devo però buttare via questi pantaloni...
- Non farlo Gina... il rimorso ti rovinerebbe la vita...tu mi hai fatto la tua confidenza
io ti farò la mia...ricordi che ti ho raccontato di quando arrivata Edwige , Agostino mi liquidò in fretta e furia...Ebbene ero incinta di lui...Mi ricoprì d'oro...ma dovetti liberarmi di quel figlio che era il frutto del nostro amore...E' stato il più grosso errore della mia vita...credimi ancora oggi mi sveglio di notte con degli incubi che mi accompagneranno fino alla tomba.
Tieni questo bambino...Non commettere il mio stesso errore...
- Sarò tacciata da tutti come una ignobile...tutti mi disprezzeranno...mi guarderanno come una...
Tullia aggiunse la parola che mancava
- Puttana?...Proprio a me lo dici...Ti ci farai il callo...ma non avrai rimorsi come la sottoscritta.
- Anche mio padre mi caccerà di casa...
- Verrai abitare con me io me ne frego delle voci che metteranno in giro le bigotte di questo paese di merda...
La Gina era sbalordita da quella affermazione...Finora tutti l'avevano scaricata come se fosse stata merce avariata e l'unica che le stava vicino col cuore e con i sentimenti era la puttana del paese...
Due lacrime sono scese sulle sue guance, avrebbe voluto abbracciare lì in mezzo a tutti quella amica...gridarle ti voglio bene...sarai sempre la mia migliore amica...
Ma la Tullia ha alzato una mano e sorridendo con malizia le ha chiesto
- Mi hai detto di quei tre...ma ultimamente vedo che uscivi spesso con l'Italo...non dirmi che con lui ti limiti solo a scorrazzare sulla sua 600...
- Gliel'ho data solo qualche giorno fa...non può essere stato lui...
- Di quanto sei incinta...
- Sono al primo mese...
- Allora non può essere lui adesso...ma fra un mese invece...
- Cosa vorresti dire Tullia...che dovrei mentirgli e incastrarlo...
- Si, fatti furba è la soluzione migliore...E' di una famiglia perbene...piuttosto agiata e rispettata da tutti in paese...salvi la tua rispettabilità e fotti tutti quei bastardi che vogliono lavarsene solo le mani...
- Tullia ma non mi piace...è rozzo...non sa comportarsi con eleganza...è ingenuo... e poi... non sa nemmeno scopare...
Nelle condizioni in cui sei tu adesso il fatto che è un ingenuo è tutto a tuo favore...prima rappezzi l'errore che hai commesso e poi un domani tornerai a darla a chi vuoi ma stando più attenta...Gina hai voluto giocare col fuoco e ti sei bruciata...
- Quindi un domani dovrei poi cornificarlo?...
- Perchè andando con tutti quelli con cui sei stata adesso non cornificavi...e poi se ben lo conosco potrebbe magari piacergli di essere cornificato...
- Ma cosa dici...?
- Ti ricordi che ti avevo raccontato di Elio che si accontentava di guardarmi dall'armadio...
- Si
- Ti ricordi che ti avevo detto che c'era un altro che mi pagava profumatamente per spiarmi mentre scopavo...
- Si
- Ebbene quel qualcuno è il tuo bell'Italo...
- Mi ha detto che da te è venuto solo due volte...che ha voluto che tu lo sverginassi...e basta...
- A scopare si, solo due volte, ed effettivamente sono state le marchette più veloci della mia carriera...ma spesso veniva nascondersi e spiare le mie prestazioni e mi pagava profumatamente...un uomo così lo puoi cornificare senza il minimo senso di colpa...credimi è la soluzione migliore che hai a disposizione...e fottitene del fatto che ti senti scorretta nei suoi confronti...chi si tira indietro adesso davanti a te è forse corretto nei tuoi confronti?
Pensaci riflettici su, ma credimi è la soluzione migliore per te...
La Gina se ne è andata salutando la Tullia ma con il cervello in subbuglio...aveva bisogno di tempo...ma di tempo a disposizione ce n'era poco...mentre stava tornando a casa pensava che l'unico che ancora era all'oscuro della faccenda era Don Cristiano...era giovedi il giorno della messa vespertina e doveva sentire anche lui.
La messa era stata velocissima, oltre alla Gina c'era una sola altra vecchia della frazione.
Don Cristiano ha accolto la Gina con il suo solito franco sorriso e lei come è entrata in sacrestia le ha subito rivelato l'inghippo in cui era stata invischiata.
Il prete a tale notizia è rimasto di stucco ma ha subito detto senza troppi ripensamenti
- Gina tieni quel bambino...E' un regalo del cielo...non commettere un atto così abominevole... Lo sai, io conosco tutte le tue debolezze, sono il tuo confessore, ma come so che sei una ragazza dallo spirito libero...so anche che sei una ragazza di buon cuore...per cui ti consiglio di tenere quel figlio...anche se magari non sai chi potrà essere suo padre saprai sempre che è il tuo e questo per te conterà.
Sentire che anche Don Cristiano la consigliava come la Tullia portava in Gina tanta serenità.
La ragazza si sentiva sollevata e ha abbracciato Don Cristiano rimanendo incollata a lui per parecchio tempo, ma nello stringerlo ha sentito che l'uccello del prete a quell'improvvisato contatto prendeva vita...lui si staccava per nascondere la sua eccitazione e non cadere in tentazione ma la Gina anche se disperata per le sue vicissitudini era dentro puttana e se sentiva un bel cazzo duro che si strofinava a lei non ragionava più...alzandosi sulla punta dei piedi è arrivata all'altezza del viso di Don Cristiano e gli ha schiaffato la lingua in bocca...
- Gina non farmi peccare in un momento così critico della tua vita...
- Voglio che mi scopi...terrò quel bimbo ma voglio che mi scopi...e sento che che quel bastone duro che hai in mezzo alle gambe lo desidera anche lui...
Hai sempre detto che scoparmi è la più bella emozione che hai mai provato nella tua
vita, ma che il tirarlo fuori sempre all'ultimo istante ti impediva di realizzarti completamente in quanto desideravi come non mai venirmi dentro...ebbene adesso lo puoi fare...per poco tempo ma lo puoi fare...dai Cristiano scopami e sborrami dentro...
Il prete si è tirato indietro quasi sconvolto dal libertino comportamento e dal linguaggio sconcio della ragazza che intanto si era spogliata...ma nel vedere quella figa pelosa invitante che gli aveva sempre dato tanta goduria, ancora una volta ha dimenticato la gravità di ciò che stava per fare e buttando la testa in mezzo alle cosce della Gina ha cominciato a leccargliela con passione...al contatto con la sua morbida lingua la ragazza ha cominciato ad eccitarsi...e sbrodolare umori che il prete ingoiava con la massima ingordigia...
La Gina ha avuto un orgasmo velocissimo...avrebbe voluto viaggiare verso un secondo godimento di lingua ma il prurito era troppo forte e sapeva che solo un bel cazzo duro poteva toglierglielo per cui hai invitato il prete a penetrarla...
- Su Don Cristiano cavalcami senza più il terrore di venire dentro... spaccami la figa...lo so che sono troia...e credimi forse proprio il fatto che sei prete mi porta certe forti eccitazioni che provo solo con te...
Il prete si è tolto la tonaca e si è sdraiato sulla giovane dirigendo l'uccello verso quel caldo buco a cui son sapeva mai resistere e l'ha penetrata quasi con violenza...La Gina ha accolto quel gradito ospite con un grosso sospiro di piacere, allargando le cosce il più possibile per sentire tutto il cazzo dentro...
- Su prete sfondami...fammi sentire che sono una gran troia...fammi capire che i guai che mi piovono addosso sono legati al fatto che mi piace troppo il cazzo...e che godere così come una vacca è per me lo scopo principale della mia sporca vita.
Cristiano a quelle parole si sentiva rabbrividire...ma il calore di quella giovane passera gli faceva perdere i lumi della ragione e sentiva che non poteva opporsi a quell'attrazione per lui fatale.
Ora la stava quasi scopando in piedi, per godersi lo spettacolo di vedere il suo poderoso cazzo che entrava e usciva a velocità supersonica in quel buco strapeloso. Vedeva gli umori della Gina che gli impiastricciavano il cazzo e brillavano sotto la calda luce di due grossi ceri...Quando cercava di rallentare per prolungare il suo andirivieni la giovane inarcava il bacino e si fotteva da sola ondeggiando come una indemoniata e concedendosi una lunga serie di orgasmi, e quegli ansimi di piacere caricavano Don Cristiano che a un certo punto non ha più saputo frenarsi e ha cominciato a urlare
-Sborrooooo...sborroooooo...Gina ti riempio...finalmente posso godere dentro il tuo fantastico corpo...
La ragazza per la prima volta ha sentito i caldi fiotti del prete che le riempivano la passera...sferzate di sborra calda che le facevano capire quanto il sacerdote fosse invaghito di lei.
Don Cristiano stava ora con l'uccello incollato alla figa della Gina per non sprecare il suo seme e scaricarle dentro fino all'ultima goccia.
Sono stati così ad ansimare per parecchi minuti e quando il prete ha finalmente tolto l'uccello la sua sborra ha cominciato a colare dal triangolo magico della giovane, in parte impiastricciando i folti peli e in parte riversandosi sulla tonaca del sacerdote che era finita sul tavolo.
Quando Don Cristiano se ne è accorto era tardi e diversi sbruffi di sborra bianca risaltavano contro il nero della sua veste talare.
Si sono finalmente ricomposti e rivestiti e lasciandosi il prete le ha detto
- Vedi di mantenere ora la promessa che mi hai fatto...giuro che se ti rimangerai la parola troverò la forza per rinunciare a fare ancora l'amore con te.
Il sabato mentre scaricavano il camioncino di Italo in cascina la Gina si è avvicinata al compagno e le ha detto
- Stasera ci sono i fuochi...lo ricordi...?
- Certo alle otto vengo a prenderti...
Era il sabato in cui la Gina avrebbe dovuto troncare definitivamente la sua ridicola relazione, ma invece l'evolversi dei fatti la costringeva a rivoluzionare tutti i suoi propositi.
La serata era passata in allegria...lo spettacolo pirotecnico aveva elettrizzato la Gina che però ad ogni botto sussultava per l'ansia e la tensione che la attanagliavano dentro.
Al ritorno erano stati silenziosi a lungo, la ragazza stava studiando il suo piano e quando sono arrivati all'altezza del distributore del Gigi ha guardato Italo e gli ha detto...
- Fermati voglio fare all'amore con te...
Italo ha sterzato di colpo sorpreso da quell'inaspettato invito, e quasi sbatteva contro il palo con la pubblicità del marchio del carburante
Ha parcheggiato sotto il solito albero, ha spento il motore ma poi si è imbambolato colpito da un improvviso senso di timidezza.
La Gina allora gli ha slacciato la cintura e gli ha calato pantaloni e mutande...ma l'ha colta una brutta sorpresa in quanto l'uccello era mezzo molle...Italo era quasi muto per la vergogna...la ragazza sentiva vacillare i suoi propositi, stava già perdendo la sua sicurezza ma capiva che era la serata in cui si giocava tutto il suo futuro.
Si è chinata sul compagno e ha cominciato a leccargli le palle e l'uccello, Italo sorpreso da quel suo comportamento ha abbassato il sedile ribaltabile e ha cominciato ad ansimare di piacere, il suo uccello ha cominciato così ad alzarsi, la Gina lo ha allora sbocchinato per bene, e Italo si è irrigidito completamente...la ragazza temeva che se continuava quell'imbranato le veniva in faccia per cui si è tolta le mutande e lo invitato a passare sul suo sedile...Italo era nel pallone più completo, sbatteva contro il volante facendo suonare il clacson e mollava tremende testate ai finestrini...la Gina ha spalancato le cosce e gli ha detto
- Senti che bell'odore ha la mia figa... lo sai che odora così perchè ti desidero...
- Veramente Gina...mi desideri sul serio?
- Si...si...infilamelo che ho voglia di te...
Italo finalmente ha preso l'iniziativa e pur tribolando le pene dell'inferno è riuscito dopo vari tentativi a entrare dentro alla sua compagna...
La Gina cercava di concentrarsi per trovare un minimo di piacere ma come la volta precedente non riusciva a provare un bel nulla.
Il ragazzo invece una volta entrato in figa ha cominciato a mugugnare...
- E' bellissimo Gina...sento un calore piacevolissimo...
e ha cominciato a pomparla...
La Gina era sull'attenti pronta a cercare di percepire il momento in cui Italo stava per venire e al sesto affondo lo ha sentito irrigidirsi e puntare le ginocchia per saltare indietro, ma come il giovane ha cercato di staccarsi dal suo corpo la ragazza ha appoggiato le mani sulle sue chiappe e lo ha incollato a se facendolo venire dentro di lei.
- Gina ma cosa hai fatto...sabato scorso ti eri raccomandata che stessi attento e adesso...
- Adesso siamo fidanzati...ci amiamo...lasciamo che la natura faccia il suo corso...
Poi vincendo la repulsione per l'alito agliato del ragazzo gli ha infilato la lingua in bocca e lo ha limonato...cosa che mai aveva fatto prima di allora...
Italo sarebbe stato così tutta la notte ma la Gina invece gli ha detto
- Togliti mi fai mancare il respiro...
Italo era al massimo della felicità, guidava sciolto come non mai...arrivato davanti al cancello della Gina mentre lei scendeva ha allungato la faccia verso di lei per cercare di ribaciarla...ma la ragazza lo ha sfiorato solo su una guancia e ha chiuso la portiera salutandolo...
Entrata nel cortile ha guardato la porta della cucina dello zio Francesco, era spenta...era il primo sabato che lui non era li ad aspettarla...
Gina ha aperto allora la sua porta e mentre la chiudeva ha guardato ancora verso la cucina di Benilde e ha sussurrato
- Zio...vaffanculo!!!














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