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Gay & Bisex

nello spogliatoio


di tanganica
03.04.2008    |    86.806    |    3 9.1
"Ma chissà perché, invece di pensare a delle belle ragazze che magari avevo visto su giornali o video porno, comincio a pensare ai miei compagni sotto la..."
Avevo già compiuto diciasette anni, ed ero uno degli attaccanti della squadra di calcio del mio paese, e come ogni mercoledì mi ero recato al campo per i soliti allenamenti prima della partita di domenica.
Quella sera dovevo fare un allenamento a parte, a causa di uno stiramento subito durante l’ultima partita, per questo motivo ero stato anche l’ultimo ad entrare negli spogliatoi per la doccia e quando vi entrai i miei compagni se ne stavano già andando, per cui ero rimasto solo per farmi la doccia.
Sarà stato per il silenzio che c’era, il fatto di essere solo, il piacevole calore dell’acqua sul mio corpo, ma preso dalla voglia cominciai a menarmi l’uccello.
Ma chissà perché, invece di pensare a delle belle ragazze che magari avevo visto su giornali o video porno, comincio a pensare ai miei compagni sotto la doccia ai loro uccelli, ai loro sederi, a quando nelle azioni di contrasto con i difensori, alcune volte sentivo i loro uccelli premere contro il mio sedere, e tutto questo pensare mi stava facendo eccitare.
Con gli occhi chiusi e appoggiato alla parete della doccia, mentre l’acqua continuava a scorrere sul mio corpo, mi stavo tirando un bel segone pensando di queste cose.
Ma improvvisamente sento un rumore che mi fa aprire di colpo gli occhi e vedo entrare nello spogliatoio il figlio del custode del campo, che era venuto a chiudere lo spogliatoio.
Roberto, il figlio del custode, è notoriamente gay e molte volte con delle scuse banali entra negli spogliatoi, proprio mentre siamo nudi e facciamo la doccia, conoscendo i suoi gusti sessuali lo prendiamo in giro e lo cacciamo subito fuori facendoci anche delle grosse risate.
Roberto si accorge di me e di quello che stavo facendo, mi guarda e con un sorriso malizioso, mi dice “ Perchè non lasci che te la tiri io questa sega, ti piacerà di più e poi sono molto bravo, sai “ .
Io in un primo momento restai sorpreso e anche imbarazzato dalla sua presenza, poi non so come ma risposi “ beh se proprio lo vuoi, che aspetti ad entrare con me nella doccia ? “
Lui non se lo fece dire due volte si spogliò rapidamente ed entrò con me nella doccia tutto contento. Prese il mio uccello in mano e cominciò a menarlo, io chiusi nuovamente gli occhi appoggiandomi alla parete mentre sentivo Roberto che mi segava, gli sentivo l’altra mano accarezzare tutto il mio corpo, passare sul mio petto toccare i capezzoli, passare tra le mie natiche, scendere tra le gambe per toccare i mie coglioni, procurandomi grande piacere era veramente bravo.
Poi sento il mio uccello entrare in qualcosa di molto caldo, apro gli occhi e vedo che Roberto si era inginocchiato e aveva preso il mio uccello nella sua bocca, facendolo entrare e uscire mentre con la lingua la passava sul glande dando dei leggeri colpettini.
Roberto era proprio bravo con la lingua, ed io ancora non avevo avuto nessun rapporto sessuale, e il lavoretto che stava facendo sul mio uccello non mi fece trattenere l’eccitazione perciò gli venni in bocca con mia e anche sua grande soddisfazione.
“ Luca il tuo uccello è molto bello e ha anche un buon sapore. Adesso però voglio che tu me lo metta in culo, vediamo se sei bravo come Daniele a scopare, vieni mettiamoci su quella panca “
Uscimmo dalla doccia e Roberto mi fece distendere sulla panca, mentre io continuavo a pensare a quello che aveva detto di Daniele.
Daniele era l’altro attaccante della nostra squadra, aveva un anno più di me, aveva un fisico molto robusto e aveva l’abitudine di dire a tutti vantandosi di avere molti appuntamenti con tante ragazze e di averle anche scopate , ma a questo punto le parole che aveva detto Roberto mi avevano fatto capire che lui le scopate e gli incontri erano solo con Roberto.
Roberto prese di nuovo il mio uccello che si era ammosciato in mano dicendomi “ Non ti preoccupare adesso te lo faccio diventare bello duro come prima “.
Quindi cominciò a menarmelo nuovamente e a prenderlo in bocca e pian piano il mio uccello ricomincia a riprendere vigore, poi lo vidi mettersi un dito in bocca, insalivarlo avvicinarlo e spingerlo lentamente dentro il mio del culo.
Questa intrusione del suo dito non mi dispiaceva e aveva sortito l’effetto di rinvigorire ancora di più il mio cazzo, Roberto allora continuò a ciucciarmi l’uccello e nello stesso tempo continuava a girare e rigirare il suo dito nel mio culo, aumentando sempre di più la mia eccitazione.
Quando il mio cazzo era diventato bello duro si alza allarga le gambe e si siede sul mio uccello, che ormai bello dritto, comincia a scivolare lentamente dentro il suo culo, sento il mio cazzo avvolto nel calore del suo buco e Roberto che comincia a fare un piacevole su e giù.
Da disteso posso vedere il mio cazzo entrare ed uscire dal suo culo, mentre davanti a me anche il suo cazzo era diventato bello duro, lo presi in mano e cominciai a menarglielo come se fossi io a farmi una sega.
Dopo un po’ che lo segavo, Roberto con dei lunghi schizzi mi sborrò sul petto, che provvide poi a leccare. Il suo culo era bello caldo e accogliente e sentivo il mio uccello muoversi dentro di lui procurando massimo godimento per entrambi, ogni volta sprofondava il suo culo fin sopra il mio pube e per farne entrare il più possibile allargava i glutei.
Dopo un po’ di questo bellissimo gioco Roberto si alza e mi invita a fotterlo da dietro, perchè gli piace di più, perciò si mette in ginocchio con i gomiti appoggiati alla panca e mi offre il suo didietro.
Il mio cazzo era ancora bello duro, mi alzo avvicinandomi al suo culo, che adesso posso vedere e toccare per bene, è veramente ben fatto rotondo e sodo, prima glielo accarezzo un po’ e allargandogli le natiche posso vedere il suo buco fremere per il desiderio di essere riempito nuovamente dal mio bastone, quindi punto il mio cazzo verso quel buco e lo spingo dentro.
Adesso sono io a dirigere il gioco, spingendo il mio uccello dentro il suo culo, fermando alcuni istanti tra un colpo e l’altro mentre lui mugola di piacere.
Ma ormai sono così eccitato che a stento resisto a non sborrargli dentro, ma dopo un paio di colpi più violenti sento che sto per sborrare, stringo i suoi fianchi e con un forte colpo di reni libero tutto il mio piacere dentro il suo culo.
Roberto era molto contento, aveva avuto la mia sborra sia in bocca che nel culo e questo gli era piaciuto tantissimo, e alzandomi mi dice “ Luca è stato tutto molto bello. Mi piacerebbe che lo ripetessimo ancora altre volte, se vuoi la prossima volta quando finisci gli allenamenti io verrò a trovarti e lo faremo nuovamente ”
Risposi che anche a me era piaciuto tantissimo e che anch’io volevo rifarlo, mentre dicevo queste parole sentimmo improvvisamente aprire una porta che dava negli spogliatoi e apparire Daniele che con voce arrabbiata ci disse “ E bravi adesso che vi siete divertiti volete andarvene, senza pensare che anch’io ho voglia di divertirmi e che Roberto me lo inculo io ogni settimana” e rivolto a Roberto gli dice “ Dai preparati che voglio incularti, è da un pezzo che vi stavo spiando da dietro la porta, e ho visto quello che avete fatto, ora voglio far vedere a Luca come ti scopo io, così potrai dire chi è il più bravo tra noi due”
Roberto sorpreso dalla sua presenza rispose “ Ma Daniele, tu mi avevi detto che stasera ti saresti incontrato con una ragazza e che non saresti rimasti venuto al nostro incontro, io ero venuto a chiudere il campo, quando ho visto Luca che stava tirandosi una sega nella doccia e poiché ne avevo voglia gli ho chiesto di scoparmi”
“ Quella stronza non è venuta all’appuntamento che le avevo dato, e io speravo che avremmo fatto sesso per questo adesso ho il cazzo che mi tira come un mandrillo e poi vedendovi come scopavate mi sono ingrifato di più, perciò vieni qua e fammi scaricare le palle che mi stanno per scoppiare” replicò Daniele.
Roberto allora si avvicinò e gli abbassò i pantaloni, nelle sue mutande si poteva vedere un grosso rigonfiamento segno della sua eccitazione, abbassò gli slip e prese in bocca l’asta di Daniele che cominciò a gradire moltissimo.
Io non so perchè ma rimasi lì a guardare loro, Roberto si mise in bocca tutto il cazzo di Daniele, che a volte glielo spingeva fino in gola, ma Daniele era così eccitato che schizza la sua sborra in faccia.
Ma malgrado ciò non si sentiva ancora appagato, perchè disse a Roberto che lo voleva anche inculare.
Dopo un po’ il cazzo di Daniele era di nuovo in tiro, pronto per inculare Roberto, a cui certamente questo non dispiaceva, lo fece mettere appoggiato al tavolo dello spogliatoio in una posizione a novanta gradi, e dopo avergli strofinato il cazzo contro le sue natiche affondò il suo uccello nel culo.
A Roberto piacque tanto il modo in cui Daniele lo inculava che cominciò a dire “ Bravo Daniele tu si che mi sai fottere spingi più forte spaccami tutto. Mi piace sentire il tuo cazzo…. cosiiiii…. Sfondamiiii….”
queste parole facevano eccitare Daniele sempre di più, mentre io rimasto lì a guardare, potevo vedere l’uccello di Daniele entrare e uscire dal buco del culo di Roberto che si allargava e stringeva ad ogni passaggio del suo cazzo , come fosse uno stantuffo dentro un cilindro.
Questa visione aveva eccitato anche me, tanto che in quel momento avrei desiderato avere qualcosa dentro il mio culo, ma non avendo niente a disposizione mi ricordai del dito che Roberto mi aveva messo nel culo, perciò misi il dito medio in bocca e dopo averlo insalivato lo spinsi dentro .
Intanto Daniele aveva fatto mettere Roberto con la schiena sul tavolo e tenendogli le gambe appoggiate sulla sue spalle era in piedi che lo stava nuovamente inculando.
Lo spettacolo che mi stavano offrendo era stupendo e la mia voglia era così aumentata, che misi anche un secondo dito nel culo per avere più piacere anch’io.
Daniele si accorge di quello che stavo facendo e girandosi verso di me dice “ Luca, invece delle tue dita perché non ci metti dentro il mio cazzo, ti piacerà provarlo ? “.
Preso dalla voglia e incoraggiato dalle sue parole, mi alzo dalla panca e mi avvicino al tavolo dove Daniele e Roberto stavano scopando.
Daniele lascia Roberto, e mi fa cenno di appoggiarmi con i gomiti sul tavolo, mi fa allargare le gambe e si mette dietro di me. Lo sento prima sputarsi sulla mano e poi strofinarsela sull’ uccello, intanto Roberto si era messo a sedere sul tavolo, per vedere quello che Daniele mi avrebbe fatto.
Daniele mi allarga le natiche e mette il suo cazzo in direzione del mio buco, che comincia a sentirne la pressione e che man mano che spingeva si allargava procurandomi un leggero dolore, Roberto da spettatore mi consigliava di rilassarmi perché poi mi sarebbe piaciuto. Io cercavo di stare rilassato ma il cazzo di Daniele sembrava non finire mai, soltanto quando sentii il suo pube sbattermi sul culo mi resi conto che ormai era entrato tutto.
Daniele comincio a incularmi, ma in modo diverso rispetto a come aveva fatto con Roberto, affondava il suo cazzo nel mio culo molto lentamente, centimetro dopo centimetro, fermandosi alcuni stanti quando arrivava fino in fondo e questo modo di procedere mi piaceva tantissimo. Intanto Roberto si era messo a sedere sul tavolo e si stava facendo un segone vedendo quello che stava succedendo tra me e Daniele, con un cenno gli dico di avvicinarsi un po’ e poi togliendogli la mano dal suo uccello gli faccio quello che poco prima lui aveva fatto a me sotto la doccia. Certamente non avrei mai immaginato che una semplice sega, che stavo per farmi da solo sotto la doccia, si potesse trasformare in tutto quello che mi stava succedendo, avevo piantato nel culo il cazzo del mio compagno di squadra e in bocca l’uccello di un ragazzo che schernivo chiamandolo “checca “ e “frocio”, ma tutto quello che stavo facendo mi piaceva.
Anche a Roberto piaceva quello che gli facevo, tutto questa era diventato molto piacevole per tutti.
Poi avverto il cazzo di Daniele diventare ancora più duro dentro il mio culo e le sue mani che stringono i miei fianchi, penso che stia per venire e infatti con dei violenti colpi di bacino batte il suo pube contro il mio culo, sono così forti che quasi mi sollevano da terra e poi sento arrivare nel mio culo come un fiume in piena che straripando lo riempie di calda sborra, Daniele vuole versarla dentro fino all’ultima goccia. Tutta questa goduria mi aveva fatto togliere la bocca dall’uccello di Roberto e mettermi quasi dritto per sentire meglio Daniele riempirmi il culo con la sua sborra.
“BELLOOOOOO………. GODOOOOOO……..” furono le parole che riuscii a dire in preda ad un orgasmo mai provato.
Daniele uscì il suo cazzo dal mio culo, anche lui pago di piacere, ci passa sopra una mano e mi dice
“ Luca, sei stato magnifico, non avevo goduto cosi bene neanche con Roberto, il tuo culo è stupendo, sei molto bravo”
Io sorrisi per quel complimento, che doveva farmi piacere, però sentivo il culo bruciarmi un po’e passandoci un po’ la mano per sentire come poteva essersi ridotto sentii scendere sulle gambe parte dello sperma che Daniele aveva versato nel mio culo.
Intanto Roberto, a cui smesso di succhiargli l’uccello, se lo stava menandolo da solo davanti a noi e proprio in quel momento anche lui gode e manda sui nostri corpi schizzi di sperma.
Ormai eravamo sazi tutti quanti, e si era fatto già molto tardi, dopo aver fatto la doccia ci rivestiamo
promettendoci che la prossima volta avremmo cominciato da subito tutti e tre insieme per provare altre nuove sensazioni di piacere.

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