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Una Mamma Guardona


di Membro VIP di Annunci69.it marcosala
17.07.2021    |    6.267    |    7 9.8
"Quindi rivolto a Tommaso, ormai affascinato da quella visione, gli chiesi: “Ti piace?” “Ehm..."
Ciao, mi chiamo Lara e, nonostante la giovane età, ho 22 anni, in vita mia ho avuto diverse esperienze di sesso. Ho cominciato già alle medie a soddisfare i miei compagni di classe, ed anche qualche compagna, poi crescendo non mi sono mai tirata indietro davanti a giochi particolari, sia con uomini, di tutte le età, sia con donne, tanto che ormai mi basta un’occhiata per capire cosa desidera sessualmente chi ho davanti, ma quello che mi è capitato recentemente, sicuramente ha lasciato anche me stranita. Ma andiamo per gradi. Ad una festa di laurea di un’amica ho conosciuto un bel ragazzo, Tommaso, molto gentile, premuroso e soprattutto molto bravo a letto. Tutto stava filando alla perfezione quando lui mi chiese se volevo conoscere sua mamma. “Ma Tommaso ci conosciamo solo da due mesi? Non ti pare un po’prematura la cosa?” “Nessun problema, è molto easy, vedrai che andrete molto d’accordo” mi disse facendomi l’occhiolino. Così acconsentii e il week end successivo organizzammo l’incontro. Tommaso passò a prendermi in auto a casa mia verso l’ora di pranzo, quindi si diresse verso la periferia della città in una zona residenziale. Dopo un quarto d’ora di strada si fermò davanti al cancello di una villa ed, estratto il telecomando lo aprì. Era una bellissima villa con piscina, tutta disposta su un piano. Entrati parcheggiò direttamente l’auto nel box aperto. Ci venne incontro una bellissima donna sui 50 anni, mora, capelli lunghi, abbronzata ed avvolta in un elegante vestito nero, attillato al punto giusto, ed ovviamente con un paio di scarpe con tacco 10 che ne slanciava la figura. “Buongiorno signora, io sono Lara.” “Ciao Lara, piacere di conoscerti.” “Piacere mio.” Dissi ricambiando la cortesia. “Su non essere così formale, chiamami Nathalie, Hai fame? Ho preparato qualcosa da mangiare.” Così senza altri convenevoli raggiungemmo la sala da pranzo. Nathalie, come detto da Tommaso, era molto simpatica ed amichevole e la conversazione scivolò via in modo piacevole senza nessuna domanda scomoda od ambigua. Alla fine del pranzo ci spostammo in soggiorno per il caffè. Mentre eravamo seduti comodamente sul divano continuando la conversazione iniziata a tavola, Tommaso mi si avvicinò ed iniziò ad accarezzarmi dolcemente il braccio, poi dal braccio passò alle spalle per poi scendere sui seni che accarezzo e sfiorò più volte. Fu allora che, dolcemente, gli spostai quella mano che stava osando un po’ troppo. Per mia fortuna sembrò capire ma, dopo qualche minuto, tornò alla carica, questa volta sotto la gonna. Iniziò ad accarezzarmi le cosce salendo poi fino all’inguine ed alle natiche, alzandomi così la gonna tanto da mostrare le mie mutandine. In quel momento ero piuttosto imbarazzata delle avances di Tommaso, non che non amassi questi suoi gesti d’affetto, ma perché sua madre, era seduta davanti a noi, e ci stava guardando, anche se parlava e discuteva come se non prestasse attenzione a ciò che faceva Tommaso. Dopo aver bevuto il caffè, ritenuta chiusa la pratica, chiesi a Tommaso di riaccompagnarmi a casa. In auto parlai con Tommaso di ciò che era successo. “Amore, mi è piaciuta molto tua madre, ma tu non pensi di aver esagerato con quelle carezze intime davanti a lei? Perché lo hai fatto? Non pensi che possa avergli dato fastidio?” “No, non preoccuparti, non le ha dato fastidio, anzi a dire il vero le piace vedere che..” “Che? Cosa?” “Si, le piace vedermi mentre accarezzo e bacio le ragazze, anzi più sono intime e calde e più le piace. Sai, è un poco voyeur, insomma, una guardona.” Restai senza parole. “Insomma, mi stai dicendo che a tua mamma piace guardarti mentre stai con una ragazza, mentre fate del petting e tutto il resto?” “Ebbene si.” “E fino a che punto le piace guardarti?” “Fino alla fine, fino all’atto, se hai capito cosa voglio dire.” “Ahh… fino all’atto.” Di bene in meglio. “Fino all’atto. Che atto? Far l’amore davanti a lei?” “Assolutamente si.” Ovviamente restai ammutolita per qualche secondo prima di reagire. Mi chiedevo se Tommaso mi stesse prendendo in giro, ma mi sembrava molto serio. Successivamente pensai in quale famiglia depravata fossi finita. “Sei rimasta choccata?” Mi chiese Tommaso. “Un poco, è piuttosto strana, per non dire altro, questa idea di scopare davanti a tua madre. Non ho mai avuto esperienze simili.” Mentre continuava il viaggio verso casa mia, cercai di analizzare la situazione per capire quali fossero i motivi che muovevano madre e figlio. Quindi avevo a che fare con una mamma semplicemente guardona o forse di più? Cercai di immaginarmi quali circostanze avevano portato questa madre degenere a questo genere di pratica. Senza dubbio aveva educato il figlio a non nasconderle nulla, lo aveva abituato a vincere il taboo della nudità davanti a lei, forse perché amava vedere i suoi attributi penzolare tra le gambe, soprattutto quando, da giovane ragazzo, stava diventando un uomo maturo con attributi veramente notevoli. Forse da uomo maturo lui avrebbe voluto nascondersi alla madre ma lei glielo ha proibito, forse perché amava ammirare la sua dote specialmente in erezione. Chissà, magari un giorno avrebbe trovato una donna che avrebbe accettato di sverginarlo, una donna che si prendesse cura del suo cazzo in modo ammirevole e che lo facesse davanti a lei, Nathalie avrebbe voluto e dovuto vedere tutto ovviamente. “Tommaso, tu ti ecciti quando tua mamma ti guarda?” “Diciamo che la cosa non mi disturba, ci sono abituato, tutto qui.” “Non mentirmi, tu ti ecciti ma non vuoi dirlo, ne sono sicura.” Tommaso abbassò la testa, in effetti lui amava che sua madre lo guardasse e che fosse fiera di lui. Aveva, forse, l’inconscia soddisfazione di esaudire il desiderio della mamma, ovvero di essere l’ometto di casa, così come lo chiamava fin da piccolo. Cercò di rassicurarmi sorridendo. “Non preoccuparti Lara, se sei in imbarazzo non lo faremo più la prossima volta che verrai a trovare la mamma.” “Vuoi forse dire che torneremo di nuovo a trovate Nathalie?” “Certo, mia madre ci ha invitati a tornare sabato prossimo. Ti va?” “Ahhh… bene. E che succederà? Forse stai meditando di fare l’amore davanti a lei?” “Se ti va potremmo anche farlo.” Stavo per rispondergli che non volevo entrare nella spirale di questo perverso gioco, ma ero curiosa di vedere cosa sarebbe successo. In linea di principio non sono mai stata contraria a giochi originali, poi dopo tutto non correvo nessun rischio a provarci. Così il sabato successivo fui di nuovo ospite della mamma di Tommaso. Nathalie apparecchiò sulla terrazza della sua bella casa. Era un giugno splendido, la temperatura calda era rinfrescata da una brezza molto gradevole. Dopo il dessert Nathalie ci propose di fare un bagno in piscina. “Forza ragazzi, l’acqua è tiepida, avete portato i costumi?” “Si mamma.” “Bene riassetto un poco, poi mi cambio e vi raggiungo.” L’acqua era veramente deliziosa, era un piacere starci immersi. Dopo poco Nathalie ci raggiunse. I suoi lunghi capelli erano raccolti in uno chignon, indossava un pareo lasciava che intravedere un bel costume nero. Quando si tolse il pareo mostrò un insospettato fisico atletico, scolpito da anni di nuoto agonistico, la vita era sottile ed il seno abbondante, evidenziato ulteriormente dalla scollatura del costume. Entrò in acqua e si avvicinò a noi. “E’ molto gradevole l’acqua, non trovate.” Ci chiese. “Deliziosa.” Risposi. “Bene, sono contenta che tu possa approfittarne.” Nathalie era di una gentilezza e di una dolcezza eccezionali, molto premurosa. Sapeva che quello che sarebbe successo dopo sarebbe stato molto piacevole. Usciti dall’acqua ci accomodammo su dei comodi lettini che circondavano la piscina, era un piacere stare al sole e farci accarezzare la pelle dalla tiepida brezza. Mentre parlavo con Nathalie di quei momenti di piacere, Tommaso avvicinò il suo lettino al mio e cominciò ad accarezzarmi una gamba. I suoi gesti erano lenti e sensuali, quindi risalì piano piano accarezzandomi il ventre ed il seno. Tommaso era veramente bravo nell’accarezzarmi e sapeva come farmi eccitare velocemente, accidenti se lo sapeva. Si avvicinò al mio orecchio e mi disse. “Lasciami fare, amore, ma se sei in imbarazzo dimmelo, non preoccuparti.” “Si.. si.. non preoccuparti, in effetti sono un po’ in imbarazzo ma le tue carezze sono così piacevoli..” “Ok, ora ti toglierò il reggiseno del costume, fermami quando vuoi se non ti va.” “Ok.. vai.” Slegò il cordoncino che fermava il mio reggiseno e me lo tolse, liberando dalla costrizione le mie tettone. “Amo i tuoi seni.” Mi sussurrò ad un orecchio. “Sono magnifiche.” Apprezzai il complimento, anche se sapevo di avere un bel seno grosso e sodo e speravo che anche Nathalie fosse d’accordo su questo. Sapevo che ci stava guardando, ma non osavo girare la testa nella sua direzione per paura di incrociare il suo sguardo. “Wow.. i tuoi capezzoli sono già duri, sei eccitata?” “Naturalmente.. le tue carezze erano molto gradevoli.” “Allora continuo..” “ Ohh.. si vai.” Tommaso allora fece scivolare la sua mano sul mio pube e cominciò a massaggiarmi la fichettina attraverso lo slip del costume. La zona era molto sensibile. Mi sdraiai sul lettino, ed inarcando la schiena lo aiutai a togliermi lo slip, così da ritrovarmi completamente nuda. Tommaso mi allargò le gambe in modo che anche sua mamma potesse godersi lo spettacolo. Esibiva la mia fichettina davanti alla mamma come un oggetto prezioso. Un feticcio, oggetto di conquista e di desiderio, come se dicesse alla mamma: “Guarda mamma che bella fichettina ti ho procurato.” E lei sembrava rispondesse: “Molto bene figlio mio, mostrami che sei un vero uomo.” Cominciò ad accarezzarmi lentamente tra le gambe passando dalle grandi labbra al clitoride sfiorandolo dolcemente e delicatamente. Nathalie si avvicinò guardandoci con attenzione. Era stupefacente ed eccitante vedere quella donna di cinquant’anni affascinata dallo spettacolo che le stavamo proponendo. Lei non l’avrebbe mai ammesso, ma da come si mordeva il labbro, e dal suo respiro, si capiva che era molto eccitata. Tommaso allora infilò due dita nella mia fessura e iniziò un delizioso “va e vieni”. Da come si comportava si capiva che non era la prima volta che si esibiva con delle sue amiche davanti alla mamma. Si girò verso di me mostrandomi il grosso bozzo sul suo costume da bagno. “Mi ecciti Lara.” Si levò il costume da bagno, ed il suo cazzo in erezione svettò davanti agli occhi di Nathalie visibilmente fiera. Guardò gli attributi del figlio con molto interesse. Immaginai che lei fosse felice di vedere la virilità e l’energia di Tommaso. Presi tra le mani quel ben di dio e lo masturbai per qualche secondo facendolo indurire ancor di più. Devo ammettere che era particolarmente desiderabile. Mi è sempre piaciuto giocare e maneggiare il cazzo dei miei amici, tanto da poterne fare una classifica, ma devo dire che Tommaso era sicuramente il primo della lista. Sua madre aveva fatto proprio un buon lavoro. Dopo averlo maneggiato un po’, lo avvicinai al mio viso e avvolsi con le mie labbra la sua cappella, quindi cominciai a fargli il pompino migliore della mia vita. Tommaso cominciò a gemere di piacere, evidentemente la situazione cominciava ad eccitarlo veramente. “Ohh.. che bello Lara, la tua bocca è magica.” Dopo qualche minuto di questo trattamento, Tommaso espresse il desiderio di andare oltre. “Dai Lara, stendiamoci sui materassi.” Accanto a noi c’erano alcuni materassi per i lettini, ci sdraiammo, allargai le gambe e Tommaso venne a posizionarsi sopra di me. Con il cazzo in mano guardò la mia fichetta per qualche secondo, l’adorava, me lo aveva sempre detto poi, lanciando uno sguardo d’intesa con la madre, indirizzò il cazzo verso l’apertura della mia vulva e lentamente entrò in me. Un volta dentro si fermo per approfittare di questo momento, amava sentire la mia fichetta calda avvolgere il suo cazzo. Tommaso era molto bravo, mi scopò con tutta l’intensità, il vigore e l’attenzione che conoscevo in lui. Seduta vicino a noi Nathalie ci guardava, felice ed eccitava di vedere il proprio figlio steso sopra di me, tutta assorbita dall’andirivieni del suo cazzo nella mia vagina. Chissà a cosa stava pensando in quel momento preciso? Senza dubbio stava pensando che suo figlio aveva proprio un bel cazzo e che lo stava usando proprio bene, che faceva bene ad approfittare delle fichette come me, carine e disponibili. Cambiammo posizione e mi mise alla pecorina, la mia posizione preferita. Il suo vigore mi aveva fatta bagnare come una fontana. Ormai pensavo solo al mio piacere, tanto che mi ero quasi dimenticata della presenza di Nathalie, che comunque, da parte sua, non perdeva un minimo gesto del figlio. Dopo diversi minuti di piacere e dopo aver provato diverse posizioni, Tommaso era pronto a godere, non sapeva più trattenersi ed espresse il desiderio di schizzare dentro di me. Lo lascia fare, felice e sopraffatta da tanto piacere. Tommaso, inarcando la schiena, lanciò un grido di piacere, e dopo due o tre colpi di reni ed esplose dentro di me il suo succo caldo e denso. Il suo piacere fu veramente intenso, molto eccitante anche per me. Nathalie ci guardò fino all’ultimo istante, anche lei felice di aver visto il figlio godere e sborrare. “Siete entrambi splendidi.” Disse Nathalie. “E tu Lara hai un corpo magnifico, grazie per lo spettacolo che mi hai offerto. E grazie anche a te, Tommaso.” “Di niente mamma, ti è piaciuto?” “Naturalmente amore, come sempre.” Io ero senza parole. Subito Tommaso si mise a parlare con sua madre come se niente fosse, come se fosse normale per un figlio fare l’amore davanti alla propria madre. Non potevo crederci. “Bene ragazzi, ora vi lascio, ho del lavoro da fare in casa.” Si alzò, baciò il figlio sulla guancia salutandolo e rientrò. Noi ci rivestimmo e partimmo verso casa mia. Appena fummo soli mi rivolsi a Tommaso e dissi: “Merda, ti rendi conto cosa mi hai fatto fare? Scopare davanti a tua madre!” “Lo so, è bizzarro. Tu che ne pensi?” “Non lo so, era strano, ma mi è piaciuto, piuttosto eccitante.” Tommaso abbassò la testa, era il segno che se ne vergognava un po’, ma anche lui lo trovava eccitante, e gli piaceva. Aveva fatto l’amore con molte ragazze, ma era proprio quando sua mamma lo guardava che lui era più eccitato. “Comunque mia mamma ti trova molto carina, vorrebbe rivederti il prossimo week-end. Me lo ha detto mentre la salutavo. Sei d’accordo?” “Ci penserò su. Anche se probabilmente la mia risposta è si.” Gli risposi ridendo. L’idea di fare ancora l’amore davanti a quella mamma guardona mi eccitava, poi Nathalie era bella ed attraente, chissà se avrei potuto andare oltre?

IL sabato successivo, dopo averci, non troppo, pensato, accettai l’invito. Di nuovo stavo per fare l’amore con Tommaso davanti a quella degenere di sua madre. Questa storia della mamma guardona era veramente folle, ma mi stava eccitando davvero. Arrivati a casa, Nathalie ci accolse, come al solito, molto calorosamente. Era vestita molto elegante. Indossava un vestito bianco piuttosto stretto, senza maniche, decisamente sexy. Senza troppi preamboli, ci invitò in sala da pranzo e ci offrì un ottimo pranzo, sapeva fare lei. Dopo il dessert fu il momento del caffè. “Ragazzi vi accomodate in salotto che vi porto il caffè? Ti va Lara?” “Ma certo, soprattutto dopo un pasto così delizioso.” “Grazie Lara, sei sempre molto gentile. Amo cucinare per le persone che amo.” Servito il caffè con dei biscottini, Tommaso iniziò ad avvicinarsi a me. Era il momento di entrare nel vivo della questione. Iniziò ad alzarmi la gonna e si accorse che non avevo messo le mutandine. Deliziato da tanta buona volontà, fece scivolare subito le sue dita tra le labbra della mia vagina. Allora allargai le gambe per mostrare bene lo spettacolo a sua madre e, proprio per offrirle uno spettacolo migliore, il giorno prima mi ero completamente rasata la patatina. Volevo che la mia fichetta fosse la più morbida e liscia possibile, Nathalie stava visibilmente apprezzando, quindi Tommaso infilò due dita nella mia vagina, mentre Nathalie non si perdeva un solo momento dello spettacolo. Come un vero guardone, non si muoveva, si limitava a guardare, ma i suoi occhi brillavano di un bagliore che non lasciava dubbi sul piacere che provava guardandoci. A sua volta anche Tommaso si spogliò, tolse i boxer e mostrò il suo cazzone già duro davanti agli occhi goduriosi della madre. Come detto, lui amava esibirsi davanti a lei. Nathalie era seduta su una poltrona davanti a noi, con le gambe incrociate. Con quel vestito bianco, sembrava Sharon Stone nel film Basic Instint. La scena mitica dove lei, scavallando ed accavallando le gambe mostrava di non indossare le mutandine. Chissà se Nathalie le indossava o no? Mi venne l’idea di domandarglielo così, per pura curiosità. Allora osai. “Nathalie, non credo che sia giusto che tu ci guardi senza mostrare niente di te. Io voglio continuare questo gioco ma a condizione che la tua presenza sia di stimolo per noi.” “Cosa vuoi dire Lara?” “Vorrei solo vedere cosa hai sotto il vestito. Alzalo un poco e mostra cosa nascondi.” Nathalie rimase senza parole e Tommaso trattenendo l’irritazione mi sussurrò all’orecchio. “Lara, questo non fa parte del gioco, è mia madre, non può farlo.” Ahh.. e perché no? Io ci metto tutta la mia buona volontà, ma se lei vuole vederci fare l’amore, è giusto che anche lei ci metta del suo.” Tommaso non sapeva più cosa dire. Stavo cambiando le carte in tavola. È raro che i guardoni accettino di mostrarsi a loro volta. È una scommessa rischiosa per loro. Nathalie sembrava pensarci e, contro ogni previsione, decise di obbedirmi. Si tirò su il vestito ed allargò le gambe quel tanto per mostrarmi l’inguine. Purtroppo mi accorsi che a differenza di Sharon Stone, Nathalie le portava le mutandine. Un piccolo triangolino di pizzo bianco che mi impediva di vedere ciò che avrei voluto vedere. Poco importava, avevo ottenuto ciò che volevo, ovvero la guardona aveva accettato di esibirsi. Era un buon segno. Tommaso deglutì piuttosto a disagio ed impressionato. Fin da adolescente aveva accettato di mettersi in mostra davanti a sua madre, e le aveva obbedito senza chiederle nulla. Riteneva fosse normale per lui essere nudo davanti a lei, ma mai avrebbe pensato che un giorno la cosa poteva essere reciproca. Raramente aveva visto sua madre in intimo, figuriamoci nuda. “Andiamo oltre?” Gli chiesi sussurrandogli all’orecchio. Tommaso mi guardò stupito. “Cosa vorresti dire?” “Che questa cosa mi sta eccitando un sacco. Aspetta e vedrai.” Gli dissi facendogli l’occhiolino, quindi mi girai verso sua madre. “Nathalie, adesso togliti le mutandine.” Avevo superato il limite, Tommaso allibito, non si aspettava osassi tanto. Allo stesso tempo sentivo Nathalie molto turbata. Le mie richieste erano insolite, le amiche di suo figlio non erano mai state così esigenti. Erano spesso molto libertine, ma sottomesse. Nessuna aveva preso l’iniziativa, ma le piacevo e accettò di giocare a questo gioco. Fece scivolare le mutandine lungo le gambe e se le tolse. Ai nostri occhi apparve una fica ben aperta con una peluria molto curata. Tommaso, letteralmente senza fiato fu sul punto di svenire. Non avrebbe mai pensato che sua madre avesse accettato una cosa del genere. Per giunta lui non aveva mai visto uno spettacolo così bello. Quindi rivolto a Tommaso, ormai affascinato da quella visione, gli chiesi: “Ti piace?” “Ehm.. si certo.” Allora mi chinai verso di lui e presi il suo cazzo in bocca. Era duro e rigido come un pezzo di legno, quindi comincia a fargli un pompino con tutta la maestria che era in mio possesso. Tuttavia non dovetti impegnarmi troppo per eccitarlo, la visone della fica di sua madre era più che sufficiente. Risalii leccandogli il petto fino al viso e gli sussurrai: “Adesso scopami!” Tommaso si mise di fronte a me nella posizione corretta, mi penetrò e cominciò a scoparmi con un’energia che mai aveva usato con me. Non era mai stato così arrapato, era assolutamente divino. Di tanto in tanto lanciava un’occhiata alla mamma, ed ella non esitava ad allargare le gambe e mostrare il suo sesso al figlio, cosciente dell’effetto che stava provocando su di lui. Quasi inconsciamente aveva fatto scivolare la sua mano tra le gambe e le sue dita avevano cominciato ad accarezzare il suo pube peloso. Quindi scese con le dita verso la vulva e cominciò ad accarezzarsi le labbra, per poi risalire lentamente fino al clito. La mamma guardandoci si dimostrava anche molto porcella. Ero in estasi, doppiamente eccitata per la penetrazione di Tommaso e la visione dello spettacolo offertomi da Nathalie, il mio piacere non tardò ad arrivare. Fu un’esplosione si sensazioni e godimenti deliziosi. Tommaso da parte sua mi seguì a distanza di secondi riempiendo il mio ventre del suo abbondante e caldo succo. Appena ci fummo ripresi dalla profonda sensazione di piacere, Nathalie si abbassò la gonna nascondendo la sua intimità. Ci lasciò del tempo per riprenderci dalle nostre emozioni poi, come se niente fosse successo ci disse sorridendo: “Vi va un caffè?” “Volentieri.” Gli risposi appagata e rilassata. Ci rivestimmo, e anche noi come se niente fosse, dopo aver bevuto il caffè, riprendemmo la conversazione dove l’avevamo interrotta prima discorrendo ancora piacevolmente per una mezzoretta. Giunta l’ora ci salutammo calorosamente e Tommaso mi riaccompagno a casa. Appena usciti da casa sua gli chiesi cosa pensasse di questa esperienza. “E’ stato pazzesco Lara, Non avrei mai pensato che mia madre accettasse di fare ciò che ha fatto.” “E’ una bella porca. Non lo sapevi?” “No. No.. non l’avrei mai immaginato.” “Vorresti scopatela? Ti farebbe piacere?” Tommaso mi fissò con due occhi sbalorditi. Non si aspettava una domanda del genere. Lui, ragazzino modello e ubbidiente, non aveva mai preso in considerazione una simile eventualità. Fare l’amore con delle ragazze davanti a sua madre va bene, ma farlo con lei era tutta un’altra cosa. Il sabato successivo tornai a casa sua ospite a il pranzo, per quella che ormai era diventata una routine familiare. Nathalie ci accolse sorridendo, vestita di un abito nero di seta molto corto con un formidabile décolletée che evidenziava il seno prosperoso, e completamente aperto sulla schiena, il tutto accompagnato da un paio di tacchi alti 12 cm. L’effetto era stupefacente, Nathalie era molto bella. Mi avvicinai a lei, le diedi un bacio e la abbracciai stringendomi a lei, appoggiandogli la mani sui fianchi per poi farle scivolare sui glutei. Accettò la carezza ed il complimento che seguirono. “Molto carino il tuo vestito, valorizza il tuo seno e ti fa un culetto da invidia.” “Wow.. grazie Lara.” Seguendo lo stesso rituale dei sabati precedenti, ci preparò un ottimo pranzo, poi il caffè in salotto. Dopo, naturalmente, due chiacchiere sul divano dove io e Tommaso iniziammo a spogliarci reciprocamente, il tutto sempre davanti agli occhi concupiscenti di Nathalie. Una volta nudi, mi chinai verso di lui ed iniziai a succhiargli il cazzo. Con la coda dell’occhio guardavo le reazioni di sua mamma che, come al solito, seduta sulla solita poltrona, non si muoveva, guardava e basta. Allora mi rivolsi verso di lei e le dissi: “Nathalie, è ora che anche tu ti occupi di tuo figlio, sono stufa di fare tutto da sola.” “Cosa stai dicendo? Non capisco.” “Dai, non fare finta, hai capito benissimo, Vieni qui ed occupati del suo cazzo. Succhialo un po’ con me.” Nathalie si sforzò di nascondere la sua emozione. Sicuramente durante le varie esibizioni del figlio, aveva pensato e desiderato di farlo, ma forse non avrebbe mai osato, ora la proposta veniva da una terza persona, troppo ghiotta per rinunciarci. Mi si avvicinò e gli offrii l’arnese del figlio. “Guarda che bel cazzo ha tuo figlio, hai voglia di succhiarlo?” Era ovvio che avesse voglia. Per anni aveva sbavato d’invidia nei confronti delle ragazze che succhiavano il cazzo di Tommaso, ma non aveva mai osato fare il fatidico passo. Avvicinò il viso verso il cazzo in erezione del figlio e, con mia grande sorpresa, se lo mise in bocca senza esitazioni. Era veramente incredibile. Cominciò a succhiarlo con l’appetito di una vera golosa, si vedeva che aveva sognato di farlo da tutta la vita, ed ora finalmente la cosa era possibile. “Vedi..” dissi a Tommaso, “tua madre amava guardarti, ma come vedi, le piace anche partecipare. Io l’avevo capito già dalla prima volta. È proprio una gran porca. Vedrai che ci divertiremo un sacco.” Cominciai anche io a succhiare quella splendida verga insieme a sua madre. Due donne per un bel cazzo. Che fortuna aveva Tommaso, la sua ragazza e sua madre tutte per lui. Ci alternavamo nel lavoro, io gli succhiavo i coglioni mentre Nathalie si occupava del cazzo e viceversa. Durante questo lavoro spesso, le nostre bocche si incrociavano, finche non ci ritrovammo a scambiarci un profondo bacio con la lingua. Ci guardammo sorridendo. “La tua bocca è deliziosa Nathalie.” “Anche la tua Lara, ma non è solo la tua bocca deliziosa, mi piace anche la tua patatina, ti va se me ne occupo un po’?” “Ma ti piacciono anche le fichettine delle ragazze?” Domandai un po’ sorpresa. “Mmm.. sii.., mi piace tutto.” Mi rispose in modo suadente. Allora scese piano verso il mio pube e si mise a leccarmela avidamente. Si vedeva che non era alle prime armi, la sua lingua era infuocata, mi leccava e succhiava da vera esperta, proprio una gran porca. Dopo aver assaporato il gusto dei mie umori, ritornò alla carica del figlio e ricominciammo a dividerci il compito. Prima l’una e poi l’altra, per il suo cazzo non c’era un attimo di tregua. Tommaso era in paradiso. Ma io avevo in mente un’altra cosa. “Nathalie, visto che mi sembri molto interessata, vorrei che tu approfittassi di tutto il talento di Tommaso, vedrai quanto è bravo.” Nathalie aveva capito cosa le stavo proponendo. Era pronta a farsi scopare dal figlio. La mia proposta cadde a fagiolo, stava bollendo dalla voglia. Senza dire una parola si distese sul divano, alzò il vestito ed allargò le gambe offrendo la sua vagina pulsante ai nostri sguardi ammirati. Mi girai verso Tommaso e gli dissi: “Adesso è tua, quella porca di tua madre, vai e scopala!” Tommaso, senza parole, deglutì la saliva. Era visibilmente nervoso. “Allora? Non hai voglia di scopartela brutalmente?” Sua madre si era completamente concessa a lui. Tommaso era così eccitato e voglioso che non poté rifiutare l’offerta. Si avvicinò a lei e si sistemò tra le sue gambe. Senza dire niente con della saliva inumidì la cappella, poi appoggiò il cazzo sulla vagina della madre e spinse. Il suo arnese penetrò dolcemente, scivolò dentro la mamma senza problemi tanto era bagnata, ma con fermezza. Per un attimo ci fu un momento di estasi tra i consanguinei, Tommaso e sua madre erano immobili, uniti tra di loro. Si guardarono stupiti di quello che stavano facendo. “Ohh.. mamma, stiamo scopando io e te, ma è proprio vero?” “SI mio caro, tu sei dentro di me, e ciò vuol dire che stiamo facendo l’amore.” Allora avvicinarono le loro labbra e si baciarono appassionatamente. Nello stesso tempo Tommaso cominciò muoversi dentro sua madre, ed ella emise il suo primo gemito di piacere. Sentendo i mugolii della madre, Tommaso cominciò a spingere dando dei colpi di reni sempre più intensamente. Iniziò a scoparla sempre più energicamente, quasi con violenza, facendo sbattere il suo cazzone sul fondo della vagina, cosa che la fece gemere ancora di più. “Ohh.. Tommaso come mi scopi bene, che bello.” “Oh.. si mamma, ti piace?” “Certo che mi piace, è da quando ti vedevo scopare con le tue amichette che volevo godermelo un po’ anche io.” “Ma perché non me lo hai detto prima?” “Non osavo amore, sai era difficile per me dirtelo, poi era così bello vederti mentre lo facevi con loro che mi accontentavo di quello.” “Lo so mamma, però anche io lo desideravo da anni.” Tommaso quindi afferrò le caviglie della madre per sollevarla ancora più in alto e la penetrò ancora più a fondo se possibile. Da parte mia, lo spettacolo mi piaceva ma volevo partecipare. Mi avvicinai alla testa di Nathalie, gli passai una gamba sopra il viso e offrii la patatina alla bocca. La porca, senza che io pronunciassi una parola, capì subito le mie intenzioni ed iniziò a leccarmela. Tommaso era al settimo cielo, ancora più arrapato dal vedere la mamma che assaporava il gusto della mia fichetta, scopava la madre ancora con più voglia ed eccitazione. Per meglio godere lo spettacolo, Tommaso mise la madre alla pecorina, ed io ,davanti a lei, con le mani, le affondai il viso nella mia vagina. Nathalie era in estasi, mi stava leccando la fica in maniera sublime, e quel porco di suo figlio la stava scopando divinamente. Anche io eccitatissima così non resistetti per molto. Tommaso aveva capito che ero alle porte del paradiso. Ancora qualche leccata da parte di Nathalie ed esplosi in un tsunami di piacere. Dopo avermi fatto godere nella sua bocca ed aver bevuto i miei fluidi, Nathalie si girò e si rimise sulla schiena, voleva vedere in viso il figlio quando questi l’avrebbe inondata del suo succo. “Scopami amore, più forte, ancora più forte.” Tommaso era al limite, sapeva che stava per godere. Ancora qualche colpo e a sua volta arrivò all’orgasmo . Emise un grido belluino e svuotò tutto il suo piacere dentro la madre. “Si amore, svuotati dentro la mamma. Era tanto tempo che volevo sentire il tuo sperma caldo inondare il mio ventre.” Tommaso dopo l’acme del piacere rimase fermo dentro la madre, disteso su di lei. Era esausto. Ovviamente la performance fu intensa. Quindi lentamente si rialzò, prese dei fazzolettini di carta e li passò alla mamma che si asciugo lo sperma che abbondantemente le colava tra le gambe. “Accidenti quanto hai sborrato.” Le disse lei ridendo. Tutti eravamo soddisfatti, nessuno sembrava voler parlare di ciò che era appena successo. Ci rivestimmo, qualche frase di circostanza e presi congedo da Nathalie. Fu lei a rompere il ghiaccio. “Ci vediamo sabato mie cari?” “Certo Nathalie, a sabato.” Le risposi, impaziente di vedere cosa avremmo potuto combinare ora che tutti i tabù erano stati vinti.
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