orge
Dare Ring 23: L'orgia finale (parte terza)
di TheSecretStoryteller
12.12.2023 |
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"Per due minuti, si va avanti così: Monica fa su e giù furiosamente sul cazzo di Giovanni, mentre con le mani lo coccola sulla pancia e sulle spalle, mentre..."
«Per il prossimo gioco devono essere le ragazze ad avere la bocca tappata» ordina Ilaria calcando bene ogni parola: «Queste altre due ball gag sono per voi, Claudia e Paola, indossatele» dice, indicando le due ball gag intonse posate sul tavolo. Subito le due ragazze si avvicinano, le prendono e iniziano a indossarle. «E le altre?» chiedo io a Ilaria.
«Mi perdonerai, Tommy, ma non potevo comprare altre ball gag. Le altre ragazze indosseranno quelle che avete appena avuto in bocca voi. La tua va in bocca a Francesca.» Non so bene come quelle parole mi facciano sentire. La pallina che ho malamente tenuto in bocca è ovviamente piena della mia bava. Andrebbe sciacquata e pulita con un tovagliolo, quantomeno. Ilaria carpisce la necessità che sto provando ad esprimere. «Ma dai, dopo tutto quello che avete fatto insieme, non può tenere in bocca una roba che hai tenuto tu? Alla fine, è come un bacio.» Non vedo molto romanticismo nella cosa, visto che mi sembra molto più disgustoso di un bacio. Comunque, mi sta tornando la voglia da dominatore, e l’atto di dover mettere una ball gag a Francesca – una ball gag che ho appena indossato io per giunta – mi riempie di eccitazione. Mi giro verso Francesca. Sta guardando la ball gag con un volto alquanto disgustato. Le do una botta sul culo e, riprendendo la mia voce profonda e cattiva di quando sono io a dominare, le dico: «Pronta?» Lei continua a guardare la ball gag, i riflessi lucidi fatti dalla mia saliva colpita dalla luce delle lampadine. «Apri la bocca, troietta» la insulto io e, per far passare ancora meglio il concetto la afferro d’improvviso su un capezzolo e inizio a stringerlo tra pollice e indice. Come reazione, invece di lanciare un grido, Francesca spalanca la bocca. «Ecco brava» le dico. Ha capito che per il momento è meglio obbedire e divertirsi con me. Afferro entrambi i lacci della ball gag e gliela ficco in bocca così com’è, senza pulirla. La costringo a stringere bene con la mascella poi le vado dietro e, anche se non ho mai usato tali giochini riesco a serrargliela dietro la nuca. Quando voglio so imparare in fretta. Vado davanti ad ammirare il risultato: la ball gag è ora sporca di entrambe le nostre salive e Francesca, anche se riesce a indossarla con più dignità di me, non riesce a chiudere la bocca e sembra una bella maialina sottomessa. La visione mi fa impazzire e inizio a pizzicarla sul sedere per sfogarmi. Non le faccio male, ma il gioco sembra darle un po’ di fastidio. Tuttavia, lo interrompo solo quando Giovanni inizia a parlare.
Ha appena finito di mettere la ball gag a Ilaria. Ora tutte le ragazze ne indossano una. Una visione celestiale. Giovanni spiega: «Il gioco è lo specchio di quello che è avvenuto prima. Adesso ci sarà un maschio che si scopa tutte le ragazze e fa la classifica.» Poi aggiunge con un misto di eccitazione e senso di superiorità: «E quel maschio sono io.» Immediatamente si solleva qualche obiezione da parte di Marco. Giovanni ci tiene subito a precisare: «Ragazzi, sono stato il co-organizzatore della festa. Se fino ad adesso vi siete divertiti lo dovete a me. Mi dispiacerebbe molto se qualcuno di voi si fa prendere dalla gelosia proprio adesso. Questa è un’orgia, ci sta che facciate un po’ i cornuti. Mi offenderei molto se qualcuno di voi non volesse farmi scopare la sua ragazza.» Vuoi per le parole usate, vuoi per il tono con cui sono state profferite, l’orazione ha come solo effetto quello di accrescere l’indignazione di Marco. Ma le sue obiezioni non contano proprio un bel niente. È Monica che ha già deciso e, anche se non può parlare, lo dà a intendere con lo sguardo: è la verità, questa è un’orgia. Le relazioni normali verranno, se verranno, dopo questa notte folle, ma adesso vale ancora il tutti con tutti a seconda delle regole. E se la regola è che Giovanni si scopi tutte le ragazze, che così sia. Anche io devo ammettere resto piuttosto sconvolto dalle parole di Giovanni. Non è solo la gelosia, mi sento anche invidioso del fatto che il mio migliore amico stia per scoparsi sei ragazze una dietro l’altra – sei ragazze che io ritengo molto belle, per giunta.
«Io mi faccio bendare come prima Ilaria, in modo che il mio giudizio sia il più imparziale possibile. Ma questo gioco avrà una differenza» dice Giovanni e poi prende una sedia e la mette davanti al letto: «Prima ognuno di noi ha scopato con una ragazza. Diciamo che è stato il suo “marito”. Bene, adesso, se dobbiamo essere coerenti, io cornificherò il marito di ciascuna coppia. Bene, mentre scopo la sua donna, il cornuto in questione sarà seduto qui a guardare per bene tutta la scena. Questo accrescerà il mio godimento!» Ah, ti pareva! Non potrò neppure uscire dalla stanza mentre la piccola Francesca farà le peggio cose con Giovanni, anzi, sarò seduto sul posto d’onore senza poter distogliere lo sguardo! Ma come sapete, questa idea non può che darmi un perverso piacere insieme con l’ovvio dispiacere: stare lì a guardare mentre mi mettono le corna eccita la mia indole da sottomesso.
Giovanni si mette un nuovo preservativo e si fa bendare da Ilaria, dopodiché si stende sul letto a pancia all’aria. Il cazzo gli svetta dritto tra le gambe, puntando verso il soffitto. In quella posizione, alla ragazza basterà mettersi sopra per cavalcarlo. Questo minimizzerà il ruolo di Giovanni in tutta la questione, permettendo alle ragazze di scoparlo senza che lui debba fare da bendato movimenti accurati.
Ilaria prende per mano Marco e Monica, fa sedere Marco sulla sedia presa prima da Giovanni e poi indica a Monica un’altra sedia su cui sedersi: il cazzo durissimo di Giovanni. La ragazza sembra felicissima quando si mette a cavalcioni sull’inguine del ragazzo, gli afferra con decisione il pene e lo mette esattamente al di sotto dell’ingresso della sua fica, prima di abbassare il bacino facendolo scivolare dentro di lei. Marco, nel frattempo, sembra al limite della sopportazione e vorrebbe almeno girarsi ma Claudia gli mette le mani intorno al collo e inizia a coccolarlo sul collo, sul volto e sui capelli, da un lato facendogli un piacere, dall’altro impedendo che possa distogliere lo sguardo dalla scena che ha davanti. Nel mentre, Ilaria si accascia tra le gambe di Marco e inizia a fargli una sega. Il ragazzo sembra calmarsi notevolmente e capire che fare il ruolo del “cornuto” è la migliore strategia in quel momento: tutti si stanno divertendo a vederlo in quello stato ed è meglio non rovinare il gioco. Per due minuti, si va avanti così: Monica fa su e giù furiosamente sul cazzo di Giovanni, mentre con le mani lo coccola sulla pancia e sulle spalle, mentre Ilaria continua una coccola lenta e dolce al cazzo di Marco e la rossa Claudia gli accarezza la testa. Quando Monica ha finito tanta è stata l’enfasi con cui si è impalata su Giovanni che le manca il fiato, strozzata com’è dalla ball gag. Decide quindi di rimanere un poco impalata su Giovanni, con cazzo completamente dentro, finché non si alza lentamente.
Quando Monica è scesa dal letto è Vanessa a farsi avanti. La ragazza sembra essere molto meno convinta: la seria Vanessa ha appena scopato con Massimo per un’ora e le sembra brutto doverlo fare con un altro ragazzo a distanza di così poco tempo. Mentre è sul letto, con una gamba di qua e una di là del corpo di Giovanni, Ilaria, per motivarla, le tira una sonora pacca sul culo. A quel punto Vanessa si decide e, col volto un po’ rassegnato, direziona il cazzo di Giovanni sulla sua vagina e si fa penetrare lentamente. Nel frattempo, Massimo sembra godersi la scena con molti meno problemi rispetto a Marco e anzi pare molto felice del fatto che Claudia gli coccola il collo e che Ilaria, accucciata ai suoi piedi, inizia a fargli una sega. Vanessa parte lentamente, ma poi inizia ad andare sempre più veloce. Del resto, non c’è tempo da perdere: in appena due minuti deve dimostrare di essere più brava delle altre ragazze! Non c’è modo di mantenere il pudore: il gioco impone di fare le troiette e scopare il più forte che si può. E infatti Giovanni inizia ad ansimare notevolmente durante il trattamento. Ma due minuti sono due minuti e il coglione fortunato si troverà presto a inzuppare il biscotto in un’altra tazza, se la metafora è chiara.
La tazza in questione è quella, bellissima, di Paola. Mentre Paola si sostituisce a Vanessa, Ilaria fa sedere Claudia sulla sedia “del cornuto”. Monica inizia a coccolare il collo e la faccia di Claudia, con enfasi particolare sui suoi capelli rossi, mentre Ilaria si mette ai suoi piedi e le penetra la vagina con le dita. Paola non sembra restia come Vanessa, ma neppure vogliosa e allegra come Monica. Piuttosto sembra intenzionata seriamente a dimostrare il proprio valore e scopa Giovanni con metodo ed energia. Entrambi sembrano divertirsi molto. Non appena Paola ha finito, viene fatta alzare e fatta sedere, ancora umida dei suoi umori, sulla sedia “del cornuto”, mentre Claudia si sostituisce a lei. Per Giovanni il crescendo di sensazioni è evidente: Claudia è bravissima e lo fa eccitare fino quasi a farlo venire. È chiaro che il ragazzo è davvero al limite e non sta aspettando altro che il rilascio ed è anche chiaro che l’onore di farlo venire spetterà a Francesca piuttosto che a Ilaria.
Senza darmi il tempo di anche solo pensare di oppormi, Ilaria mi prende per mano e mi fa sedere sulla sedia del cornuto. Claudia, che si è appena alzata dal cazzo di Giovanni, viene a coccolarmi la faccia e il collo mentre Ilaria si dedica al mio cazzo. È una sensazione talmente bella che chiudo gli occhi per godermela, ma appena li chiudo Claudia mi dà uno schiaffetto sulla guancia. Il mio destino è un altro: devo guardare fisso la scena davanti a me. Spero che Francesca abbia qualche dubbio. Ma è tutto il contrario: la ragazza, che ancora indossa le orecchie di stoffa che le ho messo addosso prima e il plug, guarda famelica il cazzo di Giovanni e ci si impala sopra rapidamente e con gioia. Inizia ad andare su e giù con rapido vigore e la sua espressione, già buffa per via della ball gag, viene presto deformata dal piacere. Guardarla, sapendo che quel corpo è stato mio pochi minuti prima è una dolce tortura. Ma dura poco: neppure un minuto e mezzo passa da quando Francesca s’impala su Giovanni, che il ragazzo viene copiosamente nel suo preservativo. Francesca sorride gioiosa, conscia della sua bravura. Si alza rapidamente dal cazzo di Giovanni, il quale ansima sorridendo. Ha il volto di chi ha raggiunto il sommo della gioia, l’apice della sua vita, realizzando ogni suo sogno. E come dargli torto, dopotutto? Si mette a sedere, si leva la benda e il preservativo e prende un fazzoletto lì vicino per pulirsi. Poi guarda davanti a sé.
Le ragazze mi hanno fatto alzare e ora sono tutte e cinque lì davanti, nude, senza più le ball gag, il sogno di ogni maschio. Giovanni è talmente felice che la confusione quasi gli impedisce di parlare. Alla fine, riesce ad articolare: «Siete state… proprio brave… proprio bravissime…» poi, in parte ripresosi, aggiunge: «Ilaria, tu non ci sei stata, giusto?» «Se non fossi venuto, sarebbe stato un piacere impalarmi anche io. Ma del resto, non credo che tu ti sia scordato dell’ultima ora, giusto?» Risatine maliziose provengono dagli altri. «Beh, allora, hai scopato con queste cinque fregne, quale ti piace di più?»
Il giudizio di Giovanni è molto più confuso di quello che aveva dato prima Ilaria su noi maschi: «Beh ecco… le ultime due sono state le più brave. La penultima in particolare… non sono riuscito a capire chi era… ah, tu, Claudia? Sei stata bravissima! Davvero… la cosa più eccitante che ho mai fatto. Alle altre tre non lo so… siete state tutte bravissime…»
«Vabbé Giovà, si è capito. Quando vedi la fica non sai fare una classifica. Diciamo che sono tutte parimerito!» scherza Ilaria, generando ulteriori risate. Poi continua: «Ragazze e ragazzi, siamo arrivati al giro finale. Tutti in salotto, presto!» Sconvolti dal fatto che il gioco non sia ancora finito, ci muoviamo in salotto, dove i nostri vestiti si trovano ancora sul grande divano nero.
Stavolta, com’era stato prima, Ilaria ci ordina di sederci per terra.
«Monica, vai a prendere i biglietti del giro finale!» dice Ilaria festante. Non riesco a capacitarmi di come possa avere ancora tutte queste forze in corpo. Anch’io ho bevuto il caffè durante le pause, eppure, ormai mi sento stanchissimo. Fuori dev’essere mattina inoltrata.
Monica ritorna nella stanza con un cestino coperto da un telo bianco.
«Questo è il gioco finale» ci spiega Ilaria: «Sono dieci biglietti, uno per ciascuno. Pescheremo andando dalla sinistra di Giovanni, quindi io e Giovi saremo gli ultimi a pescare. Non appena abbiamo finito questo giro si va a letto!»
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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