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Dare Ring 9: Il sesto turno (atto primo)


di TheSecretStoryteller
23.03.2023    |    7.037    |    5 9.7
"“A leccarti il cazzo in ieri sera?” chiede lei..."
Siamo quattro ragazzi e sei ragazze in questo gioco erotico: a turno dobbiamo pescare dei biglietti da un cestino e eseguire l’obbligo segnato su ogni foglietto. All’inizio gli obblighi erano leggeri: baci, palpate. Poi, mano a mano che nuovi obblighi ci chiedevano di spogliarci lasciandoci con sempre meno vestiti, gli obblighi sono diventati più pesanti: ci siamo masturbati a vicenda e abbiamo praticato sesso orale gli uni sugli altri. A furia di pescare dai bigliettini, siamo arrivati al sesto e ultimo giro e siamo tutti finiti tutti e dieci completamente nudi. Proprio ora, abbiamo ci siamo disfatti anche dei nostri accessori come collane e braccialetti, disponendoli sul divano insieme con il resto del nostro vestiario, in modo da essere più comodi per l’orgia che sta per aver luogo. All’inizio la nudità di alcuni ci ha stupito e l’abbiamo accolta con imbarazzo e risate, adesso ci sembra una condizione naturale visto quello che ci accingiamo a compiere. Io stesso quasi non faccio più caso ad avere il cazzo scoperto di fronte a quelli che fino a poche ore prima erano solo cari amici.

Claudia pesca dal cesto degli obblighi.
“Scegli tre giocatori nudi: hanno il diritto di toccarti, baciarti, leccarti dove vogliono su pelle nuda per 30 secondi ciascuno.”
Appena sentiamo la voce di Claudia proferire queste parole, la voglia di noi maschietti si attizza e subito ci immaginiamo a giocare con il bel corpo della ragazza. Claudia si accorge subito del nostro malcelato desiderio e ci prende in giro: “Ma guarda che focosi i maschietti… mi vorreste proprio leccare una tetta non è vero? Ma mi sa che dovrete tenere a posto le manacce perché ho voglia di stuzzicarvi un poco. Che ne dite di vedervi un bello spettacolino lesbo? Ho voglia di tre belle ragazze… vediamo…” Certo che si tratta proprio di una bella provocazione! Dovremo subirci uno spettacolo di tre grazie che giocano con il corpo di Claudia mentre siamo seduti a guardarle come dei coglioni. E per ordine di Ilaria, ci è stato proibito di masturbarci a meno che non ce lo ordinino i biglietti, quindi anche quel sollievo ci è negato.

Alla fine, Claudia sceglie Monica, Francesca e Vanessa. Non mi aspettavo che Claudia fosse così assertiva, ma è lei a organizzare tutto. Si alza in piedi venendo proprio davanti a noi maschietti e, così in piedi, apre un poco le gambe per farsi ammirare bene. Ben consapevole dell’effetto che la semplice visione del suo corpo nudo sta avendo su noi maschietti, chiede che Monica sia la prima a giocare con lei. Non appena Monica le viene di fronte, Claudia le dice semplicemente: “Fai di me ciò che vuoi.”
Monica non se lo lascia ripetere due volte. La prima cosa che fa è piegare la schiena fino ad arrivare con la testa sulla tetta di Ilaria e iniziare a baciarle e leccarle il capezzolo con una intensità tale da farle quasi male. Quando questa succhiata goduriosa è finita Monica scende ancora dando dei baci lungo il fianco di Claudia, poi sulla pancia, l’ombelico, poi scende ancora mettendosi inginocchiata davanti a lei e inizia a leccarla intorno alla zona del clitoride. Claudia reagisce prendendo la testa di Monica tra le mani e spingendola ancora di più verso la sua fica, finché la ragazza non ha altra scelta che stare con la lingua incollata alle intimità di Claudia. Con la visione periferica (non ho la minima intenzione di staccare lo sguardo da ciò che ho di fronte!) scorgo che Marco e Massimo hanno iniziato a masturbarsi anche se questo viola le regole. Per almeno quindici secondi, Monica continua il suo servizio a Claudia, che si lascia andare a versi di godimento per nulla pacati, poi Ilaria dà la stop. Lentamente, Claudia rilascia le mani dalla nuca di Monica. La ragazza stacca la faccia dalla fica e si alza, sempre lentamente in piedi, sorridendo. In controluce posso vedere quanto Claudia sia bagnata e lo è tanto. Ma il gioco va avanti.

Claudia decide di chiamare Francesca come seconda ragazza con cui giocare. Solo che stavolta decide di cambiare posizione e si stende di culo per terra. Francesca si avvicina e si piega su di lei, inginocchiandosi con un ginocchio attorno a ciascun fianco della distesa e le due vagine quasi a contatto tra loro. Poi Francesca si stende su Claudia e inizia a baciarla in bocca, mentre stringe in ciascuna mano una tetta della ragazza. La pomiciata va avanti a lungo. Noi maschi ci avviciniamo per vedere meglio. Da dove ci mettiamo si vede la schiena e il culo di Francesca, e poi le gambe sinuose delle due ragazze che si aggrovigliano in quella sorta di abbraccio appassionato. Giovanni non resiste a violare le regole e dà una botta sul culo di Francesca mentre la ragazza è impegnata a pomiciare con Claudia. Francesca di sicuro se ne è accorta ma non pare affatto che la cosa gli dispiaccia, anzi. Visto che tutti stanno violando le regole e nessuno sembra farci più caso, anche io non mi faccio più remore e inizio a massaggiare il culo di Francesca, dandole delle piccole pacche, mentre con l’altra mano mi incuneo nel punto dove le due fiche si toccano e inizio a sditalinare Francesca. Passati trenta magici secondi, Ilaria ci dà lo stop. Io ritiro la mano, le cui dita sono bagnate degli umori di Francesca, la quale nel frattempo si alza, dando modo anche a Claudia di tornare seduta. Francesca mi ringrazia perché quello che ho fatto le è piaciuto.

Senza che Ilaria faccia caso alle nostre ripetute violazioni delle regole che ci ha dato, il gioco va avanti. Vanessa è l’ultima ragazza con cui Claudia deve svolgere il proprio obbligo. Claudia sceglie una nuova posizione: si mette a pecorina, con la faccia poggiata a terra, la schiena inarcata e il culo in alto. Vanessa si mette dietro di lei e inizia a farle un ditalino, mentre con l’altra mano la sculaccia e la palpa. Noi maschietti ormai siamo pienamente integrati in quel gioco: prima Giovanni si avvicina e si mette a pomiciare Vanessa, poi, quando lui si stacca, Marco tocca e lecca le tette della ragazza, infine io mi stendo per terra e inizio a leccarle la fica. Proprio mentre sono impegnato nell’ennesimo cunnilingus, Ilaria ci dà lo stop e, non senza una certa delusione torniamo tutti a posto.

“Ho visto che voi maschietti vi siete divertiti!” ci fa Ilaria, giocosa ed enigmatica al tempo stesso, poi: “Bene bene… allora non vi dispiacerà subire una punizione per le libertà che vi siete presi!”
“Ma noi abbiamo già tutti delle punizioni!” protesto io.
“Beh, che vuol dire? Mica se violi un’altra legge non ti danno una pena perché tanto hai già fatto il criminale? Riceverete le pene per le vostre colpe individuali e poi una punizione collettiva per quello che avete fatto adesso.”
“E va bene…”
“Perfetto! Ora però andiamo avanti con i bigliettini.”

Francesca pesca.
“Tutti i giocatori del sesso opposto hanno il diritto di palparti e leccarti come desiderano su culo e capezzoli per 30 secondi ciascuno.”
Francesca sospira ma, data la situazione attuale, l’obbligo non è molto pesante. La ragazza si mette al centro del cerchio, in piedi di fronte a noi maschi, con le mani lungo i fianchi e le gambe un po’ aperte.
Come ha fatto Claudia prima, è lei a selezionare chi deve andare per primo e chiama per primo Marco. Il ragazzo si alza e va davanti a Francesca, dopodiché si china sul suo seno e inizia a leccarla sul capezzolo destro mentre le sue mani finiscono a stringere il culo della ragazza. Dopo aver leccato anche l’altro capezzolo e aver assestato qualche schiaffetto sul culo di Francesca, Marco passa a palparle e a soppesarle le tette, spingendole allo stesso tempo il cazzo duro vicino alla pancia, per fargliene percepire la consistenza. Passati 30 secondi di giochi, Marco torna a sedersi in mezzo a noi e Giovanni è chiamato per secondo. Giovanni sceglie di fare altro: subito va a inginocchiarsi alle spalle di Francesca e inizia a baciarle e leccarle le chiappe con passione. Che leccaculo… in senso letterale. Il fatto che io mi sorbisca questo spettacolo senza ridere è la prova di quanto ormai siamo presi dall’erotismo piuttosto che tentare di distaccarci da esso. Francesca sembra comunque apprezzare molto quel trattamento e Giovanni non si alza né stacca la lingua dal culo prima che siano passati 30 secondi. Tocca a me. Visto che Francesca mi piace molto, al punto che ho fatto voto di scoparmela prima che finisca questo gioco, voglio fare bella impressione su di lei. Niente sculacciate forti, niente cazzi appoggiati sulla pancia. Voglio essere un cavaliere. La guardo amorevolmente negli occhi mentre mi alzo e mi avvicino a lei. Poi, mi chino e inizio a leccarle dolcemente il capezzolo destro, facendo un cerchio con la lingua attorno ad esso e poi dandogli dei baci. Ha una consistenza incredibilmente delicata alla mia lingua, direi quasi eterea. All’inizio continuo a guardarla negli occhi, poi chiudo gli occhi e mi faccio guidare dall’istinto andando sempre più forte nella mia leccata. Sento dei sospiri e dei sussulti che mi dimostrano che la mia tecnica sta funzionando. Al tempo stesso, accarezzo dolcemente il culo di Francesca. A differenza che con gli altri, da cui si è lasciata toccare senza reagire, con me Francesca si lascia andare e mi abbraccia. Capisco che il momento è opportuno e alzo il volto, staccandomi dalle sue tette per andare a baciarla. Questa è una violazione della regola del bigliettino, ma ormai ce ne freghiamo bellamente di ricevere punizioni. Dopo una breve ma intensa pomiciata, le sussurro in un orecchio che me la voglio scopare. Le dico proprio così: “Dopo ti voglio scopare”. Non so cosa mi sia preso, sono del tutto spregiudicato. Per un istante temo di aver esagerato ma lei mi guarda e si limita ad annuire sorridendomi.

“Ma guarda guarda! Non ce la fai proprio a non baciare la fica. Già hai avuto una punizione con Paola per questa cosa. Mi sa che aggreghiamo anche Francesca nella punizione!” mi fa Ilaria, ridendo.
“Va benissimo! Una punizione in tre suona molto gustosa!” le rispondo, anche io ridendo. Nel frattempo, sono tornato a sedere per terra e Massimo si è alzato per essere l’ultimo a godere delle tette e del culo di Francesca. Già da come si avvicina alla ragazza capisco che ha brutte intenzioni. E infatti non appena le è arrivato alle spalle inizia a darle delle sculacciate parecchio forti sul culo, facendola tremare tutta. Poi le strizza le tette fino a farle ancora male. Inizio a intuire che ha proprio voglia di questo: strapazzare un poco quei corpi nudi. Tuttavia, non si limita a fare lo stronzo, ma dopo aver strizzato il capezzolo sinistro di Francesca, lo bacia come per consolarlo. Che marpione. E così tra altre sculacciate forti e rispettivi baci sulle tette e sul culo trascorrono gli ultimi trenta secondi dell’obbligo della povera Francesca. Poi, lei e Massimo tornano ai rispettivi posti.

Paola pesca.
“Scegli un giocatore e praticagli sesso orale per 30 secondi.”
Dopo una brevissima indecisione, la professionale Paola sceglie Ilaria, la quale si mette al centro e apre le gambe per far interagire la lingua di Paola con la sua fica.
Paola si mette a pecorina per meglio leccare la fica della sua amica seduta per terra, rivolgendo così il suo culo e la sua fica verso noi maschi che guardiamo la scena pieni di voglia. Le ragazze ormai hanno capito che l’unica cosa che vogliamo è venire e ci stanno stuzzicando in tutti i modi. Gli altri ragazzi si mettono un po’ a lato per meglio osservare la scena della bocca di Paola che slinguazza la fica di Ilaria. Io invece rimango incantato ad contemplare il culo di Paola che ballonzola avanti e indietro mentre la ragazza è impegnata nel suo compito. A un certo punto mi distraggo da tale vista paradisiaca essendo attratto dai suoni emessi da Ilaria. Paola dev’essere particolarmente brava, perché Ilaria si trattiene appena ed è tutto un seguito di “oh sì… continua…” e altre frasi che, con quella intensità, finora avevo sentito solo nei porno. Ilaria sembra piuttosto delusa quando Paola deve staccarsi per la fine dei trenta secondi. Ormai quella breve limitazione sembra piuttosto irragionevole rispetto alla dimensione che hanno assunto i nostri desideri.

A Marco capita il “repeat” di questo turno, quindi ha la stessa opportunità di Paola e può scegliere a chi praticare sesso orale. Il ragazzo sceglie la sua quasi-fidanzata (che dopo questa serata credo sarà declassata al rango di trombamica) Monica. Monica apre le gambe garantendo a Marco accesso alla sua fica. Tra i due vedo grande complicità. Marco non si mette a pecorina ma si stende completamente a terra, con il cazzo attaccato al pavimento e la testa che scompare tra le doppie gambe di Monica. Entrambi sembrano divertirsi molto e riuscire a ignorare la presenza altrui mentre lui le lecca, per trenta secondi, le parti intime.

Turno di Giovanni.
“Pesca dal cesto dei nomi e masturba il giocatore che esce per 30 secondi.”
Con una oculata lentezza al fine di creare tensione, Giovanni pesca dal cesto azzurro e il nome che esce è quello di Francesca.
Ormai ci stiamo abituando a queste scene. Francesca si muove al centro restando per terra e apre le gambe, Giovanni si siede accanto a lei e sporge il braccio per andare a piazzare l’indice destro nella sua fica. Il viso di Francesca diviene tutto rosso per l’imbarazzo della situazione, ma Giovanni inizia a stimolarla sempre più velocemente facendoci eccitare tutti. Alla fine, anche Francesca cede e si abbandona al piacere, mentre la sua patatina viene penetrata dalle agili dita del ragazzo, che, arrivato a metà del tempo, inserisce anche il medio dentro le calde intimità della ragazza. Quando, terminati i 30 secondi, Giovanni ritira le dita esse sono bagnate degli umori di Francesca. Giovanni alza le dita per mostrare a tutti i risultati ottenuti. Francesca si fa prendere dalla vergogna e lo rimprovera scherzosamente: “Dai cretino!”


Dopo che Giovanni si è asciugato le dita e i due sono tornati a posto è il mio turno.
“Scegli un giocatore: deve praticarti sesso orale per 30 secondi.”
Quest’obbligo (o meglio questa opportunità) non era mai uscito: mi dà l’opportunità di essere io a scegliere il giocatore (o meglio, la giocatrice) da cui ricevere. E io non ho dubbi su chi debba avere l’onore di tenere in bocca il mio magnifico cazzo: voglio vendicarmi su Ilaria per tutta la gelosia che mi ha causato facendosi toccare dalle impure manacce di Massimo. La guardo e lei capisce senza che io debba dire nulla. Ilaria sospira come se dovesse andare a fare un compito gravoso, ma al tempo stesso guarda il cazzo che mi si erge senza alcun pudore tra le gambe con uno sguardo carico di voglia e desiderio. Io mi muovo al centro del cerchio con la gioia frettolosa di un bambino che avanza verso una caramella e mi dispongo seduto per terra a gambe aperte e braccia dietro la schiena sfidando lo sguardo delle ragazze senza alcun timore. Ilaria viene accanto a me, disponendosi in mezzo alle mie gambe e si mette a pecorina, con la posa usuale che abbiamo deciso di assumere quando siamo impegnati nel sesso orale. Guardo la sua faccia che si avvicina alla punta del mio cazzo e ogni centimetro che compie la nostra amicizia cambia di qualità fino a smettere di essere una amicizia. E quando le sue labbra si sollevano verso la punta del mio pene decido che Ilaria dev’essere mia. Un pompino non basta: io la devo possedere. Tutto: fica, culo, tette: tutto quel corpo dev’essere a mia disposizione. Alzo per un istante lo sguardo e i miei occhi si incrociano con quelli di Francesca. Un attimo prima le avevo detto che me la sarei scopata prima della fine della serata. Come può un tale desiderio, ormai dichiarato, sposarsi con quello che provo nei confronti del corpo di Ilaria? Francesca non sembra per nulla gelosa del mio apparente cambio d’idea anzi, nei suoi occhi leggo una specie di incoraggiamento come un “Spero che ti divertirai!”. Del resto, quest’orgia ci costringe a divertirci con persone diverse, quindi è normale che i nostri sentimenti possano confondersi e mescolarsi.

IL GIORNO DOPO:
“Te lo saresti mai aspettato? Che poi avresti trovato un modo per soddisfare tutti i tuoi desideri?”
“Già, l’accordo attuale è perfetto per tutti. Lì per lì devo dirti di no, mi aspettavo che sarei stato costretto a fare scelte dolorose. Anzi, non mi aspettavo nulla di tutto quello che è poi successo. Pensavo sarebbe stata una notte senza conseguenze. Una specie di folle sogno.”
“Ma se tu stesso mi hai detto che in quel momento mi desideravi!”
“Sì lo so, ma non ci credevo neanche io… di poterti avere insomma. Pensavo che mi avresti rifiutato se, il giorno dopo, ti avessi fatto una proposta…”
“Ma in quel momento cosa hai provato? Nei miei confronti intendo.”
“Posso essere sincero?”
“Devi esserlo.”
“Il piacere di noi maschi è sempre quello… o almeno, il mio piacere dai. Non facciamo i sessisti. Quando ho un corpo come il tuo a disposizione, mi sento un dominatore. Se non mi fossi contenuto in quel momento, ti avrei dato della troia…”
“Ehi!”
“Sei stato tu a dirmi di essere onesto! E poi si tratta solo di una mia fantasia…”
“Trovo assurdo come tu possa voler essere un guardone e un sottomesso e poi avere fantasie di dominio e degradazione dell’altro quando ti trovi tu al comando.”
“Beh, non si tratta di due aspetti della stessa cosa? La sessualizzazione del potere…”
“Non ti mettere a fare il filosofo solo per giustificare il fatto che sei un porco!”
“Se non ti piace la mia schiettezza te lo dirò in rima: / voglio adesso una cosa che dovevo chiederti prima / per completare la bella sensazione di ieri sera / puoi farmi ora un bocchino che duri fino a primavera?”
“Tommaso, di tutti i coglioni che conosco tu sei il più grande, il più lurido, il più peloso genitale che io conosca!”
Ilaria ride mentre scende lungo il mio petto fino a portare la bocca all’altezza dei miei veri coglioni e prende in bocca il mio cazzo. E in quel momento io mi sento come mi sono sentito la sera prima, mentre guardavo la sua bocca salire su e giù lungo la mia asta fino a portare le labbra fino alla base del mio cazzo duro, tenendolo tutto dentro la bocca. Ricordo di aver iniziato a guardare gli altri, le ragazze e i ragazzi che erano venuti avanti, con uno sguardo di soddisfazione, di godimento, di potere. Ero, come si dice, un arrivato, uno che ha soddisfatto tutti suoi desideri, che è al vertice della piramide sociale. Il pensiero mi ritorna alla notte precedente, tanto che non riesco a trattenermi e vengo copiosamente in bocca a Ilaria. Sento il rumore che la sua gola fa quando il mio seme passa dalla bocca giù nella faringe. Dopo aver deglutito, Ilaria tira via la bocca dal pene, e ne guarda la punta per vedere se esce ancora un po’ di seme. Constatato che sono ancora sporco, mi pulisce la cappella con rapide leccate e ingoia ciò che rimane.
Ci metto un po’ a riprendermi e a far tornare normale la respirazione, mentre lei resta con la faccia a un millimetro dal mio cazzo e ammira il mio corpo.
“E tu ti sei divertita?” le chiedo non appena i miei polmoni mi danno la possibilità di farlo.
“A leccarti il cazzo in ieri sera?” chiede lei.
Annuisco.
“Sì, non lo hai visto? Mi stavo divertendo un mondo… era proprio un bel gioco. Mi divertivo a provocarti: te lo leccavo, poi lo tenevo un po’ in bocca, poi lo succhiavo come fosse un leccalecca, poi andavo su è giù. Le ho fatte un po’ tutte…”
“Sei una pompinara eccezionale.”
“Mi è dispiaciuto solo che nessuno è venuto a darmi piacere mentre lo davo a te. Eppure tenevo il culo in alto e la mia fica era ben visibile a tutti.”
“Sarebbe stato l’apice della mia gelosia.”
“Che ti frega? Tanto ormai non avrai più ragione di essere geloso. Ieri è stata una eccezione.”
“Sempre se non mi tradisci.”
“Io sto ai patti, lo sai” Ilaria mi fissa negli occhi mentre continua ad avere il mio cazzo ancora pulsante vicino al suo labbro inferiore. Poi mi fa: “Ora il tuo amichetto è durato poco”. Ha la voce della delusione.
“Lo so, ma dopo ieri mi ci vorrà un po’ per riprendermi.”
“Ieri però non sei venuto quando te l’ho leccato.”
“Perché sei stata tu a non voler farmi venire. Sono sicuro che ci saresti riuscita, con un po’ di impegno.”
“Che bel complimento.”
“Beh, ero al limite non ci sarebbe voluto molto dai.”
“Onesto.”

LA NOTTE DEL GIOCO:
Quando Ilaria finisce il suo servizio e ritira lentamente la bocca mi sento il cazzo pulsare e la tipica sensazione di calore allo stomaco. Ho voglia di venire. Ho la necessità di venire. Di trovare un po’ di sollievo. Ilaria mi tocca il cazzo scappellato sulla punta, poi toglie la mano e con lo stesso dito fa il gesto di no-no.
“Non puoi venire adesso” dice, rivolta al mio pene piuttosto che a me, poi: “Vatti a sedere e fa il bravo. Ti ricordo che non puoi toccarti.”
Torno a posto. È una tortura. Le ragazze lo sanno e ridono ai miei danni.

Tocca a Massimo.
“Pesca dall’urna dei nomi. Devi praticare sesso orale sul giocatore che esce per 30 secondi.”
“Rega però se esce un maschio io non voglio fargli una pompa.”
“Tranquillo. Una roba del genere sarebbe troppo. Nel caso puoi ripescare finché non esce una ragazza” lo rassicura Ilaria.
Comunque, Massimo è fortunato perché il primo bigliettino a uscire riporta il nome di Vanessa.
La ragazza va al centro e apre pazientemente le gambe, permettendo a Massimo, che si stende completamente a terra di mettere la testa tra le sue cosce e leccarle la fica. Io mi chiedo quali siano gli amori che stanno nascendo a seguito di questi bigliettini. Tutti sembrano disposti a farsi fare tutto da tutti ma mi domando se ci sia qualcuno che è teso verso qualcun altro in particolare come io lo sono verso Ilaria e Francesca. Comunque per trenta secondi ci godiamo la vista di Massimo che, da navigato leccatore di fica, riesce a portare Vanessa all’apice del piacere, tanto che la seria Vanessa non riesce a contenere le grida di piacere, né a evitare di bagnarsi cospicuamente.

Massimo torna a posto con in faccia un’espressione che dice: “Vedete come si fa, ragazzi? Certo che devo insegnarvi proprio tutto!”. Il primo giro del sesto e ultimo turno dei bigliettini è finito. Il cestino torna a Ilaria che pesca e ride, guardando noi maschi con enigmatica gioia.



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